Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 04/08/2006 @ 19:08:41, in Italia, visitato 1796 volte)
ROBERTO CALDEROLI: "Siamo stati troppo buoni finora, in 80 giorni abbiamo dovuto subire più immigrati per tutti, più tasse per tutti e più delinquenti in circolazione per tutti e ora si arriva ad un vero e proprio golpe proponendo di dare cittadinanza e voto ai bingo-bongo per far recuperare alla sinistra, dagli ultimi arrivati, i voti che dagli italiani non gli arriveranno mai più".
è fatto così...
Di Fabrizio (del 04/08/2006 @ 18:08:41, in Italia, visitato 1725 volte)
Regione
Piemonte - Rifinanziamento della L.R. 26/93
“Interventi a favore della popolazione zingara”: un’occasione sprecata.
Nelle scorse settimane la Regione Piemonte - Assessorato alle
Politiche Sociali - ha proceduto al rifinanziamento della L.R. 26/93 “Interventi
a favore della popolazione zingara” che negli anni precedenti, con la passata
giunta di centrodestra, aveva subito una battuta d’arresto.
La notizia, in sé positiva, contiene tuttavia aspetti che debbono però essere
valutati in modo diverso.
L’ex assessore regionale alla Valorizzazione dell’Identità
del Piemonte, Emigrazione ed Immigrazione, On. Gipo Farassino, al termine della
legislatura precedente, aveva commissionato all’I.R.E.S. una ricerca per fare il
punto della situazione a dodici anni dall’entrata in vigore della summenzionata
L.R. la cui esigenza partiva dal corretto presupposto che a distanza di tempo la
situazione fosse mutata e che gli interventi da adottare dovessero essere mirati
alla situazione attuale. Alla luce dei dati raccolti appariva infatti evidente
che le scelte da operare avrebbero dovuto essere diverse rispetto al passato e
che una revisione dello stesso testo di legge si sarebbe resa opportuna. In
particolare venivano evidenziate nuove emergenze ed i profondi mutamenti sociali
che avevano interessato la popolazione romaní già radicata da tempo sul
territorio suggerivano interventi alternativi rispetto al passato.
Le elezioni amministrative dello scorso anno, che hanno visto
prevalere le forze dell’Unione nella maggior parte delle regioni italiane, ha
modificato lo scenario politico anche in Piemonte, con la vittoria del
centrosinistra. L’auspicio era che, malgrado il mutamento avvenuto, il percorso
tracciato dall’assessore uscente fosse opportunamente considerato soprattutto
tenendo conto delle indicazioni emerse da una ricerca svolta con assoluta
obiettività e senza alcun condizionamento di parte.
Ma le aspettative in questo senso purtroppo sono andate
deluse. Da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali, ad un incontro con le
associazioni presieduto da un funzionario dell’Assessorato avvenuto lo scorso
anno a pochi mesi dalla data di insediamento della nuova giunta non ne sono
seguiti altri. Il processo di confronto con le parti interessate è rimasto
incompiuto (mentre si ha l’impressione che il dialogo sia proseguito solo con
una parte dei soggetti coinvolti); nessun contatto diretto ha avuto luogo con
l’Assessore in carica, Teresa Angela Migliasso.
Con le recenti disposizioni assunte per il finanziamento dei
progetti non solo non è stata considerata una formula di superamento dei campi
nomadi ma i fondi messi a disposizione sono destinati alla progettazione di
nuove aree ed all’ampliamento di quelle già esistenti. Tutto questo malgrado lo
studio condotto dimostrasse chiaramente che tale tipologia abitativa non
risponde in modo adeguato alla realtà odierna e che i campi sosta sono oggetto
di un crescente e motivato rifiuto da parte della popolazione romaní.
Benché la legge preveda tra i destinatari di possibili
finanziamenti “Enti che operano nell'ambito della tutela e della valorizzazione
dell'identità etnica e della cultura degli zingari” (art. 12.1), ancora una
volta si è ignorato questo aspetto, escludendo dal finanziamento qualsiasi
progetto di tipo culturale.
A dire il vero la determina regionale ed in particolare gli
obiettivi di cui all’allegato B (Modalità per la concessione di contributi e
indicazioni per la presentazione dei progetti sociali) sembrano ritagliati
esclusivamente sulle esigenze di una in particolare tra le associazioni presenti
sul territorio.
Ma si sa, di questi tempi, le “lobby” vanno di moda e così dopo i tassisti, i
farmacisti, gli avvocati e compagnia bella scopriamo che anche chi ha fatto
dell’attività con i Rom e con i Sinti una professione, difficilmente è
disponibile a cedere il piccolo “potere” che ha acquisito e che sfacciatamente
propaganda come impegno sociale.
Dispiace constatare che, forse per pregiudizio politico o per
inerzia, le indicazioni operative emerse dalla ricerca I.R.E.S. non sembrano
aver trovato la minima considerazione.
In conclusione credo che a Gipo Farassino, a dispetto della
sua collocazione politica, oltre all’impegno dimostrato vada riconosciuta anche
una genuinità di sentimenti nei confronti della popolazione romaní che nasce da
lontano (è un dato di fatto accertato che la causa dei Rom e dei Sinti non
necessariamente trova sostegno o rifiuto a seconda del colore politico) mentre
ancora una volta la sinistra al potere riesce a deludere in primis chi ha
contribuito ad eleggerla…
Per ora non ci resta che dire: peccato, un’occasione
sprecata. Speriamo nel futuro…
Sergio Franzese
Autore Ricerca I.R.E.S.
Presidente Associazione Culturale “Progetto Niglo"
31/07/2006
Di Fabrizio (del 04/08/2006 @ 14:29:16, in blog, visitato 1663 volte)
twintrusion
credit:
mario marzeddu
L’intruso si introduce di forza, con la sorpresa o con l’astuzia,
in ogni caso senza permesso e senza essere stato invitato. Bisogna che vi sia un
che di intruso nello straniero che, altrimenti, perderebbe la sua estraneità. Se
ha già diritto d’ingresso e di soggiorno, se è già aspettato e ricevuto senza
che niente di lui resti al di là dell’attesa e dell’accoglienza, non è piu’
l’intruso e non è più nemmeno lo straniero. (…)
Ma divenire estraneo a me stesso non mi avvicina all’intruso.
Sembra che questa sia una legge generale dell’intrusione: non vi è mai
un’intrusione unica: non appena se ne produce una, si moltiplica e si identifica
nelle sue rinnovate differenze interne.
jean luc nancy, l'intruso
Di Fabrizio (del 04/08/2006 @ 10:37:04, in Europa, visitato 1727 volte)
Alcune immagini di Rom in Russia: si va dalle immagini "storiche" coi cavalli alle foto di lavoratori attuali, assando per le solite gallerie familiare. Per chi mastica il cirillico, questa è l'home page.
Di Fabrizio (del 03/08/2006 @ 10:34:15, in Regole, visitato 1663 volte)
da:
http://www.guardiacivil.es/prensa/notas/noticia.jsp?idnoticia=2001 28-07-06
Le Guardias Civiles riceveranno formazione sulla cultura del popolo
gitano.
Il Piano di Formazione è stato presentato dal Direttore Generale della
Guardia Civil, Joan Mesquida e dalla Presidentessa dell'associazione gitana "Yerba
Buena", Pilar Heredia.
Verranno svolte una serie di "Giornate di sensibilizzazione, avvicinamento e
conoscenza del popolo gitano", a cui prenderanno parte rappresentanti dell'etnia
gitana e professori della Guardia Civil.
Con queste conferenze si intende far conoscere alle guardias civiles di nuova
leva l'identità e la cultura del popolo gitano.
[...] Le giornate si impartiranno a tutti gli alunni a partire dal prossimo
ottobre e includono un totale di 16 conferenza durante tutto il corso
accademico.
Un tema delle conferenza sarà "La Cultura Gitana", in cui si tratteranno i
concetti generali dell'idiosincrasia dell'etnia gitana e i suoi principali
referenti sociali. L'altro riguarderà "La Collaborazione con entità e
organizzazioni gitane" durante la quale verranno presentate le distinte
organizzazioni gitane esistenti, la figura del mediatore dei conflitti con gli
appartenenti a questa etnia, così pure il tipo di azione che consegue dai
conflitti con questo collettivo.
Questa iniziativa intende dare alle guardias civiles una conoscenza più profonda
sull'etnia gitana, così da svolgere con più efficacia la propria missione e
migliorare il servizio al cittadino, particolarmente nelle zone in cui esiste
una maggior percentuale gitana.
Ulteriori informazioni: Gabinete de Prensa de la
Dirección General de la Guardia Civil, tel. (34) 91 514 60 10
Di Fabrizio (del 03/08/2006 @ 08:34:41, in Europa, visitato 1844 volte)
Strasburgo, 2 Agosto 2006: In occasione della commemorazione dell'Olocausto
Romani, il Presidente dell'European Roma and Travellers Forum, Rudko Kawczynski,
ha richiamato gli stati europei ad un'azione risoluta contro l'anti-ziganismo.
Dice Kawczynski: "Sono seriamente preoccupato che sessant'anni dopo il
genocidio nazionalsocialista contro i Rom, l'anti-ziganismo continua ad
espandersi e fa nuove vittime ogni giorno," riferendosi alla discriminazione
e alla violenza contro i Rom in molti paesi e alla pervasività dei discorsi di
odio nei media e nelle testimonianze pubbliche.
Il presidente ha poi puntato il dito sulla situazione in Kosovo dove i Rom
sono diventati vittime di pulizia etnica. Ha chiesto agli stati membri EU di
interrompere le deportazioni di Rom in Kosovo e di garantire ai rifugiati uno
status di residenza permanente.
Ha poi chiesto al governo tedesco di includere un chiaro riferimento al
carattere sistematico della persecuzione nazista dei Rom, nella targa
commemorativa che sarà posta sul
futuro monumento dedicato alle vittime romani dell'Olocausto. Ha anche
appoggiato la proposta dell'ex presidente tedesco Roman Herzog, che sottolinea
come la persecuzione di allora aveva gli stessi motivi di quella contro gli
Ebrei.
"L'anti-ziganismo è parte integrante del patrimonio della cultura europea"
dice Rudko Kawczynski. Ha enfatizzato l'importanza della creazione dell'European
Roma and Travellers Forum che raccoglie i Rom di tutta Europa allo scopo di
porre fine a secoli di persecuzione ed alienazione.
Nella notte tra il 2 e il 3 agosto 1944, i superstiti del settore zingaro di
Auschwitz Birkenau
vennero messi nelle camere a gas. In totale furono uccisi tra 500.000 e un
milione e mezzo di Rom nele regioni occupate dai Tedeschi, nel nome
dell'ideologia razzista della purezza del sangue. Circa 21.000 Rom perirono
soltanto ad Auschwitz, vittime di un trattamento crudele ed inumano e degli
esperimenti di Josef Mengele, o semplicemente
sterminati.
Per contatti ed informazioni:
European Roma and Travellers Forum
c/o Council of Europe DG III
67 075 Strasbourg
Tel.: + 33 3 90 21 53 50
Fax.: + 33 3 90 21 56 58
Email: ertf@coe.int o
ertf@ertf.org
immagine di Rudko Kawczynski da coe.int
Il Comune di Fano sgombera le famiglie Rom dalla casa parrocchiale e li "sistema" in tenda. La grottesca notizia è stata pubblicata il 22 luglio 2006 dal quotidiano Il Resto del Carlino.
Il Comune di Fano ha fatto sgomberare un gruppo di 14 Rom alloggiato abusivamente da quasi quattro anni nella casa parrocchiale di Madonna Ponte. L'ordinanza è stata emessa dopo un soprallu...
Di Fabrizio (del 02/08/2006 @ 10:23:21, in casa, visitato 1669 volte)
28 luglio 2006 - Uno zingaro ha vinto l'appello per rimanere, lui e la sua
famiglia, nel sito da dove il consiglio comunale ed i residenti invano hanno
cercato di sfrattarlo.
L'Ispettore incaricato ha deciso oggi che Richard Smith, sua moglie Margaret
e i loro cinque figli possono rimanere nell'appezzamento ai margini di
Werrington Bridge Road, a Newborough, Peterborough.
Il signor Smith ha combattuto cinque anni per tenere i suoi quattro
caravan sull'appezzamento, incontrando la costante opposizione del Newborough
Fen e della Milking Nook Neighbourhood Watch Residents' Association.
L'associazione ritiene che il sito sia antiestetico e vari l'aspetto e il
carattere generale dell'area di Werrington Bridge Road.
Viceversa, l'Ispettore Lucy Drake ha sentenziato che la famiglia Smith può
restare dov'è, se rispetterà una serie di condizioni.
Nel suo rapporto di 15 pagine è scritto:
"Per diverse ragioni, trattasi di un'area adatta ad un piccolo gruppo
familiare. Invece il danno apportato al carattere e all'aspetto della zona
sarebbe un danno limitato. C'è un grande bisogno di luoghi di sosta nell'area e,
in aggiunta, che incontrino i particolari bisogni di una famiglia.
Per controllare il grado di impatto, e superare le preoccupazioni del
consiglio comunale riguardo i futuri sviluppi, è necessario imporre condizioni
restrittive al numero delle carovane, che non devono essere più di quattro."
Il rapporto inoltre dichiara che le barriere che circondano il luogo devono
essere ispessite per fornire una selezione migliore. Nessun veicolo che superi
le 7,5 ton. avrà il permesso di fermarsi e nessuna illuminazione esterna potrà
essere installata, senza l'approvazione del consiglio comunale.
Nick Harris, della Newborough Fen Association, dice di essere contrariato
della decisione, ma non sorpreso. Aggiunge: "Abbiamo speso tempo e denaro in
questa disputa. Ora inviterò il signor Smith ad applicare lo schema della
Neighbourhood Watch, così da vivere in armonia."
Dice Richard Smith: "Ovviamente sono contento di aver ottenuto il permesso di
sosta. Vorrei ringraziare tutti quanti mi hanno appoggiato. Voglio anche
aggiungere che la mia famiglia è più che contenta di far parte della comunità
locale e di applicare le regole di Werrington Bridge Road."
Un documento del Consiglio Cittadino di Peterborough recita: "Il consiglio
è molto deluso per questa decisione, che ritiene fallace sotto diversi aspetti,
probabilmente per un fraintendimento sulle prove presentate. Le opinioni
dell'ispettore contraddicono le conclusioni della ricerca effettuata nella
contea, ricerca svolta da esperti in materia e che conoscono le esigenze della
comunità nomade e viaggiante."
Per questo il consiglio intende ricorrere in appello.
Cuando sembramos bombas y no semillas, germinan muertos y no flores.
Cuando vivir es el pretexto para matar, o morir sin motivo es el precio de vivir, los inocentes riegan con su sangre los jardines donde florecen las victorias militares.
El oscurantismo religioso y la prepotencia militar, son dos peligrosísimas armas de destrucción masiva que, -disfrazadas bajo la piel aterciopelada del amor a Dios o a la Patria- esperan ansiosas el momento de ser pisadas por gente como nosotros, que lo único que pide y quiere es poder caminar en Paz.
Bruno Kampel
Con mis mejores deseos… Un beso, Elena Sarakali.comhttp://www.sarakali.com
28 luglio 2006 - BRUXELLES - Venerdì scorso, circa 250 Rom
si sono riuniti sull'autostrada E40 Groot-Bijgaarden, per onorare la morte di un
capostipite.
Tutti erano parte della famiglia Modest, uno delle più numerose
nel Belgio. E' un gruppo che vive in Belgio da secoli.
Erano circa 60 carovane, che per tre giorni hanno onorato la
morte di Jean Baudain, giovedì scorso.
"Quando muore un anziano, è normale che tutta la sua
famiglia si ritrova assieme e si aspettano persone importanti degli altri clan,"
spiega l'attivista Wolf
Bruggen. ha
La polizia di Dilbeek ha ricevuto lamentele riguardo
l'assembramento, ma nessun caravan è stato situato nelle dirette vicinanze
dell'area di parcheggio.
Jean Baudain aveva 12 figli, 100 nipoti e 50 bis-nipoti. Era un
commerciante di macchine e materiali ferrosi, e ha lasciato diverse proprietà
nel suotestamento.
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