Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 30/08/2006 @ 10:07:09, in media, visitato 2521 volte)
18 agosto: Volen Siderov (vedi
ndr) in un'intervista a Der Standard ha chiesto che l'Austria accetti di
ospitare 100.000 Rom bulgari.
Apparentemente irritato per una domanda sul ruolo del suo partito nelle
tensioni etniche nel quartiere Fakulteta di Sofia (vedi
ndr), Siderov ha risposto al giornale che l'Austria dovrebbe provare ad
integrare 100.000 persone di quel gruppo di minoranza.
La conversazione è continuata in un tono abbastanza teso, Siderov si è
lamentato che lo si volesse descrivere in una luce distorta (sarà, mi ricorda
qualcuno ndr) e ha chiesto di non pubblicare l'intervista, minacciando
persino di denunciare il giornale.
Siderov ha confessato di sentirsi perseguitato, di aver subito minacce,
particolarmente perché Ataka, il suo partito "ha rotto i piani dell'oligarchia
politica".
Commentando la scadenza dell'adesione della Bulgaria alla EU il prossimo
anno, il leader nazionalista ha detto di essere a favore, se questo non
significhi la chiusura di Kozloduy, l'unico impianto nucleare del paese.
Di Fabrizio (del 29/08/2006 @ 10:27:15, in Regole, visitato 2484 volte)
20 agosto 2006 | 17:17 | Source: Beta - BELGRADO - L'etnia Rom nelle aree rurali, nei distretti più poveri e gli IDP (rifugiati interni) hanno grosse difficoltà nei diritti alla sicurezza, alla scolarizzazione e al lavoro.
Un'inchiesta condotta Centro per i Diritti delle Minoranze (MRC), rivela che i membri della comunità Rom possono esercitare questi diritti solo se registrati a qualche indirizzo fittizio.
"Succede spesso che le donne con i bambini al collo siano rifiutate dai servizi sanitari se non hanno con loro il tesserino medico. A volte, le donne usano il tesserino di qualcun altro per accedere ai servizi di medicina." riporta lo studio intitolato "Rom e Diritto alla Soggettività Legale in Serbia"
MRC registra diversi casi di diniego nell'offerta dei servizi medici a chi non è registrato, oppure casi in cui è stato chiesto di pagare una tangente per curare i bambini.
Se il genitore manca di documenti e fa richiesta al municipio per registrare i figli negli albi cittadini, non può in quanto senza documenti."Qui il problema è più profondo, in quanto i minori senza documenti, col tempo creano altri nuclei senza documenti. Si crea così una comunità parallela di persone fuori dal sistema, che non hanno accesso alla sanità, alla scuola e al lavoro regolare. Si pensa generalmente che il problema base è che i Rom stessi non diano importanza, ma la verità è che se non hanno la possibilità di registrare la loro residenza, vanno incontro a una serie di barriere".
Lo studio prosegue con i Rom IDP del Kosovo e quanti provengono da aree rurali che sono i più discriminati, assieme a quanti provengono dalle ex repubbliche della vecchia confederazione. Lo stesso problema per quanti facciano ritorno dai paesi occidentali, perché non è stato loro concesso il diritto di rifugiato.
MRC conclude che lo stato della Serbia non ha tuttora dato nessuna risposta in merito, e chiede che il governo finalmente affronti questo problema [che è comune anche alle altre repubbliche della Ex Jugoslavia ndr.]
Fonte: http://www.mrc.org.yu/publikacije/pub_e_11.pdf
Di Fabrizio (del 28/08/2006 @ 10:25:09, in media, visitato 2366 volte)
Budapest, 19 agosto (MTI) - Janos Daroczi, ex direttore di un
programma televisivo Romani ha detto sabato durante una tavola rotonda che i Rom
sono sottorappresentati nei media.
I mezzi di informazione non aiutano a migliorare gli standard di vita né
smantellano i pregiudizi verso i Rom.
Jozsef Ignacz, già editore di Radio C - canale radio sulle tematiche romani -
nota che attualmente il pubblico dei programmi Rom è composto esclusivamente da
Rom. Occorrono nuovi programmi su questi argomenti che raggiungano l'intera
popolazione.
Altri, tra cui alcuni giornalisti Rom, chiedono che radio e televisioni
impieghino un maggior numero di Rom, che possano rappresentare il loro gruppo in
maniera credibile.
L'integrazione dei Rom è stato il tema principale del giorno di azione civile
contro l'indifferenza, tenutosi al Parco Cittadino di Budapest. [...]
Source:
English - Hungarian News Agency Corp.
Di Fabrizio (del 27/08/2006 @ 11:39:47, in Europa, visitato 2415 volte)
COMMUNIQUE par Saimir Mile:
Stamattina (22 agosto 2006) verso le 6.00, un gran numero di forze di polizia si
sono schierate su un terreno occupato da Rumeni (principalmente Rroms) a
Saint-Denis, accompagnate da quattro giovani Rroms. Scopo ufficiale
dell'operazione: smantellamento di un'eventuale rete di mendicanti. Non avendo
trovato componenti di questa rete, i poliziotti hanno lo stesso fermato 45
persone, uomini e donne, e parecchio materiale da riciclare. Nel programma,
l'abituale sfondamento delle porte delle baracche, come pure degli oggetti
all'interno, compreso il vasellame, le donne fatte uscire a forza in abiti da
notte e senza potersi coprire, la classificazione di baracche e caravans...
Delle 45 persone arrestate: 4 sono sospettate di furto di oggetti in
rame (evidentemente, non possono che essere rubati, se trattasi di zigani, i
poliziotti hanno anche interrogato il proprietario di un cane se non fosse stato
rubato). Agli altri 41 è stata contestata l'infrazione di "falsi turisti".
Questo malgrado le somme di denaro mostrate ai poliziotti e che la loro data
d'entrata in Francia fosse inferiore ai tre mesi. Molti tra loro hanno i figli
iscritti alle scuole francesi, ed uno abbia depositato domanda di
regolarizzazione nel quadro della recente circolare. In aggiunta, la
municipalità di Saint-Denis ha firmato una convenzione di sosta provvisoria su
quel terreno, per permettere ai bambini di frequentare la scuola.
Qualcuno cerca una spiegazione? Ne non possiamo dare altro che una cifra:
25.000, che è il numero dei rinvii da raggiungere entro la fine dell'anno,
altrimenti il sig. Sarkozy ha promesso ai prefetti che "ci saranno danni" (La
Canard Enchaîné, 2 agosto 2006). Per raggiungere l'obiettivo, bisogna scegliere
delle vittime facili. SecondoYannick Blanc, direttore generale di polizia alla
prefettura di Parigi, c'è incompatibilità tra l'essere Rumeni e frequentare la
scuola in Francia. Ha così dichiarato a Le Monde il 7 luglio 2006: "La
scolarizzazione di un bambino manifesta dopo diversi anni la -regolare volontà
d'integrazione- contenuta nella circolare. Niente a che vedere con i famosi
"turisti" rumeni, dove i bambini mendicano nel metrò." (sull'argomento il
nostro comunicato). E' vero, una sola famiglia ha avuto il coraggio di
presentare domanda, anche se sono in molte che rientrano nei criteri. Il padre
di questa famiglia è oggi in un CPT assieme agli altri, come ricompensa per
essersi fidato delle istituzioni. Un colpo serio che rafforza la malfidenza!
Contact : lavoixdesrroms@yahoo.fr
Di Fabrizio (del 27/08/2006 @ 10:06:53, in blog, visitato 2240 volte)
Ultimamente sono arrivate molte notizie dalla Turchia, soprattutto riguardo la situazione degli sgomberi dei quartieri storici dei Rom. Roma Network segnala questo nuovo sito, in lingua turca ed inglese. Mail per contatti: cingeneyiz@yahoo.com
Di Sucar Drom (del 26/08/2006 @ 14:05:30, in blog, visitato 2726 volte)
Faenza, i Sinti sono "un problema difficile" E' stato pubblicato alcuni giorni fa dal Corriere di Romagna un articolo a firma di Fabrizio Rappini che da voce a Elio Ferri, Vice Sindaco del Comune di Faenza. E' evidente che anche nella solidale Emilia Romagna (Provincia di Ravenna) il confronto con le comunità Sinte e Rom parte sempre da un approccio sbagliato, "è un problema", negando la ricchezza delle culture sinte e rom. Natura...
Bologna, un bruto aggredisce giovane sinta emiliana Tentativo di aggressione contro una giovane donna sinta e in pieno giorno, a Bologna. La pronta reazione della vittima, una ventunenne sinta emiliana, ha evitato il peggio. Intorno alle 10.45, in via Peglion, alla periferia della citta', nei pressi di un "campo nomadi", la ragazza e' stata improvvisamente aggredita da un uomo, all'incirca sui trent'anni, che indossava una maglia e pantalon ...
Slovacchia e Repubblica Ceca, le sterilizzazioni delle donne Sinte e Rom Pubblichiamo, in inglese, due notizie arrivate dalla Slovacchia e dalla Repubblica Ceca sulle sterilizzazioni, sia brutalmente forzate sia non consapevoli, delle donne Sinte e Rom. A DAMNING report on Slovakia's handling of allegations that Romany women were illegally sterilized well into the 1990s has reopened a painful chapter in the country's treatment of its most vulnerable ethnic m...
Mantova, il progetto fotografico pringiarasmi non si ferma Da due anni l'Istituto di Cultura Sinta utilizza il termine pringiarasmi (conosciamoci, in lingua sinta) per diversi progetti, uno di questi è il progetto fotografico. Negli ultimi diciotto anni l’Ente Morale Opera Nomadi Sezione Mantova e l’Associazione Sucar Drom (bella strada) hanno lavorato per costruire una reale partecipazione dei Sinti alla vita politica, sociale, culturale e...
Vicenza, denunciato il Sindaco di Piovene Rocchette per discriminazione Questa mattina, 26 agosto 2006, l’Associazione Sucar Drom e le Sezioni di Mantova e Vicenza dell’Ente Morale Opera Nomadi, insieme alla signora Adriana Levacovigh hanno depositato alla Procura della Repubblica Vicenza una denuncia per discriminazione etnica contro il signor Maurizio Colman, Sindaco del Comune di Piovene Rocchette. Tale azione è dovuta in ottemperanza alle disposizioni legis...
Di Fabrizio (del 26/08/2006 @ 10:54:03, in media, visitato 2698 volte)
Ricevo e porto a conoscenza:
Mi chiamo Zeljko Mirkovic, regista serbo, membro di European Documentary Network. Sono lo sceneggiatore, co-produttore e regista del documentario MUHAREM MUSIC THE EYES OF LIFE.
Il film ha ottenuto 5 premi internazionali:
- GRAND PRIX- Kosice Slovakia- International Film Festival for Broadcasters;
- Award of National TV Romania-Ethnographic International Film Festival Slatioara, Romania,
- The Best National Film- Ethnographic International Film Festival Belgrade, Serbia
- First award for directing in treatment national minorities- Serbian Documentary Film Festival "GoldenJug" in Velika Plana-Serbia
- First award for photography- Serbian Documentary Film Festival "Golden Jug" in Velika Plana-Serbia
E' stato anche presentato con successo a Izola-Slovenia, Graz-Austria.
Il film è la storia di Muharem, musicista Rom cieco e anche profugo dal Kosovo. Attraverso le intemperie della vita, compie il suo destino suonando nei treni dei Balcani, questo talentuoso artista si fa guidare dal suo banjo, lo strumento che adopera per comunicare col mondo. E' un film sulla costante lotta per la sopravvivenza, un film sulla speranza.
Durata: 27 minuti
Cerco cooperazione ee aiuto per distribuire il film. Chi fosse interessato, mi può contattare e gli spedirò una copia su DVD o vi fornirò le informazione che desiderate. film and tv ditector, Zeljko Mirkovic Film and video production KRUG +381 64 228 47 67
Da Zenit.org
LOURDES, France, AUG. 21, 2006 (Zenit.org).- Il 50° pellegrinaggio degli zingari alla Vergine di Lourdes è iniziato venerdì scorso con la partecipazione di 7.000 persone circa.
I "figli del vento" sono arrivati in città con circa 1.300 carovane.
Il primo pellegrinaggio ebbe luogo tra il 31 agosto e il 3 settembre 1957, merito di un'iniziativa dei cappellani zingari di Francia, assistiti dalle Sorelle Nazarene di Charles de Foucauld.
Circa 1.500 parteciparono al primo pellegrinaggio. Erano accompagnati, tra gli altri, dall'allora padre Roger Etchegaray che era cappellano per gli zingari della diocesi di Bayonne.
Oggi e martedì, il cardinal Etchegaray, presidente in pensione del Concilio Pontificale per la Giustizia e la Pace, prenderà parte ai momenti chiave del pellegrinaggio.
Sull'argomento
Di Fabrizio (del 25/08/2006 @ 13:18:14, in blog, visitato 2837 volte)
Dato per assodato che in Mahalla il lato sinistro è dedicato ai post, qualcuno conosce le possibilità sul lato destro?
Buona parte (i più curiosi) frequentano il sondaggio, chissà che non abbiate delle proposte, se volete scrivetemi a tal proposito.
Lì accanto, c'è la chat: che può essere utile per sano cazzeggio, ma può essere usata per interviste online. Qualche suggerimento?
Potete farvi conoscere meglio, con due guestbook dove lasciare un vostro messaggio, scegliere un avatar e indicare la vostra posizione.
E poi, c'è la pagina con i documenti da scaricare e, aperto a tutti,
- un'agenda dove indicare appuntamenti, incontri, scadenze
- un mercatino con proposte concrete nel campo del lavoro, dell'arte, della comunicazione, della consulenza, della mediazione sociale. Tutti e due a disposizione per i vostri annunci.
Invece della pagina dei blog preferiti (che sono davvero tanti), su Bloglines trovate la mia personale rassegna stampa e il blogroll, con blog, agenzie stampa, gruppi di discussione - aggiornati in tempo reale.
Vedete voi se tutto ciò può essere utile e condiviso. Attorno, un contorno di oltre 1100 post, messi online da 7 autori.
Dimenticavo: da ottobre a maggio scorsi c'è stato anche un gioco virtuale sul web, l'anno scorso mi sono divertito ma c'erano solo due giocatori. Che faccio, si riprende? Sondaggio, aiutami tu.
(per saperne di +)
Di Fabrizio (del 25/08/2006 @ 10:06:23, in casa, visitato 2251 volte)
Lettera aperta di Sukru Punduk, nato il 1/1/1968 a Sulukule,
residente in Edirnekapi Kaleboyu Cad. Zuhuri Sok. No: 5.
Gli abitanti del quartiere iniziarono a stabilirvisi
attorno al 1504, del calendario bizantino. Dopo l'arrivo degli Ottomani nel 1453, la
comunità Rom rimase lì e molti Rom fecero di Sulukule il punto di partenza per
arrivare in Europa. Il quartiere sorge accanto alle mura storiche del distretto
di Fatih. Vi abitano circa 3.500 Rom, che erano circa 10.000 i residenti
prima che iniziasse lo sgombero della municipalità di Fatih nel 1992.
D'improvviso la municipalità chiuse i locali musicali e d'intrattenimento, con
la scusa che non pagavano le tasse e quindi non potevano esercitare nel
quartiere. Tuttavia, si può pensare che noi siamo dei "campioni" del pagamento
delle tasse, pagando tasse sull'intrattenimento, senza mai ricevere
dall'autorità riscontro delle somme pagate. Il provvedimento di sgombero non
causò soltanto la diminuzione degli abitanti, ma anche disoccupazione per quanti
rimasero, incapaci di pagare elettricità, acqua e riscaldamento. Ora, sempre la
municipalità di Fatih è determinata ad abbattere le nostre case,
nonostante noi siamo in possesso dei documenti ricevuti nel 1983/84, quando le
abitazioni provvisorie vennero legalizzate da un'amnistia e registrate.
L'insieme di questi eventi, vanno considerati parte di un premeditato processo
di rimozione della comunità romani dal centro città. Noi, il popolo Rom di Sulukule,
soffriamo la mancanza dei nostri diritti basici come il diritto di proprietà,
quello di avere un lavoro decente, quello dell'accesso all'acqua potabile e
all'elettricità.
Il numero delle case che andranno demolite è di circa 571,
per un totale di 8.000 mq. Siamo venuti a conoscenza dai giornali e dalla TV che
il comune ha un piano di sviluppo e rivalutazione del quartiere. Richiediamo
quindi un incontro col sindaco, Mustafa Demir. Ci fu un incontro a novembre
2005, a cui presero parte 17 di noi.
Allora erano proprietari in 251 e 320 gli inquilini. Il sindaco disse
che le case del quartiere sarebbero state demolite e che l'area era stata
definito di rinnovo urbano. Offrì nuovi alloggi agli inquilini, senza però andare oltre
la solita "lotteria" delle abitazioni pubbliche in Turchia. Gli alloggi erano
situati a Tasoluk, a circa 2 ore e mezza dalla città più vicina,
Gaziosmanpasa. Le case sarebbero state costruite dall'Assessorato alle Case
Popolari, meglio noto come TOKI. D'altra parte,
non v'è certezza su quale sarà il costo delle nuove case e di conseguenza, se
saremo in grado di pagare l'affitto. Ed ancora, i lavori che svolgevano gli
abitanti di Sulukule non si potranno più svolgere nelle nuove case
aumentando il rischio di pagamenti insoluti.
Il sindaco ha offerto due opzioni:
-
comperare il loro terreno con un ammontare incerto per
metro quadro;
-
che le case
siano pagate in 15 anni, deducendone il valore del terreno.
Il nostro problema è l'incertezza della situazione. Non
esiste un progetto concreto sulle somme che ci verranno offerte per le nostre
terre, e quindi non siamo in grado di decidere. Abbiamo perciò chiesto al
sindaco di costruire noi le nostre case e di disegnare un progetto comune, ma la
nostra proposta è stata rifiutata..
In seguito il comune a
luglio 2006 mandò inviti individuali per illustrare la situazione di cui ho
accennato sopra. I loro argomenti si basano sulla decisione del Consiglio dei
Ministri, che chiede di determinare le aree soggette a rinnovamento urbano, con
la legge 5366. Hanno dichiarato che entro la fine di agosto 2006 riceveremo le
ordinanze di abbattimento. Finora, a nessuno nel quartiere è giunto niente, e
tutti sono preoccupati perchè non ci sono proposte concrete di rilocazione, e
nel contempo a Istambul ci sono state demolizioni nei quartieri rom di Kucukbakkalkoy
e Yahya Kemal. Anche lì le case demolite erano registrate a norma e non sono
state offerte soluzioni di rilocazione degli abitanti.
Noi, abitanti Rom di Sulukule, non vogliamo lasciare le
nostre case. Nel 1960 alcuni abitanti di Sulukule furono obbligati a trasferirsi
a Gaziosmanpasa, dove c'è oggi una comunità Rom minacciata a sua volta di
sgombero e demolizione da parte del comune. Perciò la migrazione forzata non è
la soluzione per i progetti di rinnovamento urbano. Non vogliamo essere evacuati
in nuovi appartamenti, ma continuare a vivere con i nostri strumenti, danze,
musiche, dove i nostri antenati si stabilirono un migliaio di anni fa. Non
vogliamo essere esclusi dalla comunità cittadina, né essere obbligati a migrare
dalle nostre terre. Richiediamo aiuto alle associazioni e ai singoli perché
appoggino la nostra lotta contro la migrazione forzata. Invitiamo perciò
avvocati e giornalisti a venire a Sulukule e rendersi conto di come viviamo.
Saremo grati alle organizzazioni europee o di altri paesi che chiedano
informazioni sulla situazione di Sulukule alle ambasciate e ai consolati turchi.
Apprezzeremo le vostre lettere di appoggio alla nostra comunità, per non farci
sentire soli. Sulukule Romani Culture Solidarity and Development Association
President
Sukru Punduk Articoli precedenti:
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