Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 10/10/2005 @ 03:15:25, in Italia, visitato 1826 volte)
Cosa è la notizia? Ogni tanto ricasco nella domanda del primo
post.
Guardate lo spazio che è stato dato a quel giornalista dell'Espresso che si
è finto un immigrato nel centro di Lampedusa. Le sue cronache sono pagine di un
giornalismo esemplare, fazioso quanto si vuole, ma attento a raccontare le
notizie da dentro, e non cucendo pezzi di agenzie stampa e comunicati di
partito.
Per una volta. le sue notizie hanno "bucato lo schermo" e
risvegliato il mondo delle indignazioni UN TANTO AL CHILO.
Eppure, Fabrizio Gatti, non ha inventato niente. Ha rischiato le botte e le
infezioni, ha rischiato il silenzio mediatico, ma ha fatto la stessa identica
esperienza di un giornalista tedesco 20 anni fa, che camuffandosi da
Gastarbeiter, raccontò tutto nel libro "Faccia da Turco".
Questo aprile un'amica
blogger così chiudeva alcune brevi considerazioni sui CPT:
BASTAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!
e io tentavo di spiegarle l'impotenza di chi a Milano si batteva da lì
dentro con gli scioperi della fame, salendo sui tetti a sventolare lenzuola
insanguinate, senza che uno straccio di giornale se ne accorgesse. Finché, non
scoppiava qualche scandalo e poi la cosa tornava dimenticata. Il dubbio: si
dimentica perché è più comodo, o per paura che i dittatori, i capi del
terrore, non sono in qualche sperduto paese, MA SIAMO NOI? Ad esempio, leggete qualche
commento.
Eppure, scrivere è la cosa più inutile del mondo, se ci dimentichiamo di
agire di conseguenza.
Vi chiedo di essere in tanti, non i soliti noti.
GIOVEDÌ
13 OTTOBRE
GIORNATA DEI DIRITTI E DELL’INCLUSIONE
Via
Corelli, via Capo Rizzuto, via Quaranta….
dalla
geografia delle esclusioni
alla
città dei diritti
Il centro di detenzione
per migranti di Via Corelli, il campo rom di via Capo Rizzuto raso al suolo, la
scuola araba di via Quaranta additata come allevamento di kamikaze. Tre episodi
diversi di un’unica storia, fatta di clandestinità, esclusioni e campagne
xenofobe.
Milano è cambiata, è già
una città multietnica, multiculturale e multireligiosa. I cittadini e le
cittadine immigrati/e rappresentano oltre il 10% della popolazione cittadina e
l’11,6% degli alunni delle scuole milanesi è di origine straniera.
Non vogliamo più che cittadine/i della nostra città
– migranti da molti paesi – siano esclusi, costretti alla clandestinità, sfruttati in
lavori neri o sottopagati, rinchiusi in ghetti urbani dal rifiuto
dell’incontro nei nostri quartieri e dalla paura che qualcuno vorrebbe fosse
l’unica forma di relazione sociale.
La Milano che vogliamo è una città dei diritti per
tutte e tutti:
- una città in cui non esista più il Cpt di via Corelli, ma una
politica di accoglienza;
- una città che sappia includere e riconosca il diritto di voto ai
nuovi cittadini;
- una città in cui la casa sia un diritto per italiani e migranti;
- una città in cui le culture si incontrino e si arricchiscano;
- una città in cui le relazioni tra persone non siano ordinate
dall’ideologia dello “scontro di civiltà” e da leggi speciali;
- una città senza il lavoro precario, ma dove a lavoratrici e
lavoratori vengano riconosciuti dignità e diritti
senza
distinzione di colore della pelle o del passaporto;
- una città che rifiuti la logica della Bossi-Fini, fabbrica di
clandestinità e lavoro sottopagato.
Per questo chiamiamo le forze politiche e sociali ad
un confronto fuori dalla clandestinità, perché vogliamo discutere quale sarà il
programma politico per la città dei prossimi anni, quale sarà la Milano di
domani.
ORE 17.30 – Piazza Cadorna
PRESIDIO e PERFORMANCE il gioco
dell’oca sulla pelle dei migranti
ORE 21.00 - C.S. Leoncavallo (Via Watteau)
INCONTRO PUBBLICO
Video
Dibattito tra le associazioni e le forze politiche milanesi
dell’opposizione
Milano
Migrante: ARCI, CS Leoncavallo, Naga, SinCobas, Ass. Dimensioni Diverse –
Arci-Metromondo – Ass. Alfabeti Onlus – Ass. Aurora - Ass. La Camera Chiara
– Ass. Cultura Progressiva - Attac Milano – Bastaguerra Milano – Berretti
Bianchi - Centro delle Culture - Coordinamento Lombardo Nord-Sud del mondo –
Coro di Micene - Fgci Milano - Filef Lombardia - Fiom Milano – Gruppo di
Azione Nonviolenta – Miracolo a Milano – newsletter Ecumenici – Opera
Nomadi Milano - Partito della Rifondazione Comunista Milano – Partito dei
Comunisti Italiani Milano - Partito Umanista - UnAltraLombardia - Verdi Milano
Segnala Robert Anderson il progetto Kosovar Roma Oral Histories:
chi erano e chi sono i Rom del Kosovo, attraverso i loro stessi racconti (in
inglese).
Nel sito una ricca sezione fotografica, interviste, la storia dei gruppi
familiari, mappe, musica, tradizioni, politica e documenti... parecchio
materiale per ricostruire un pezzo di storia che è anche nostra.
Link segnalati:
Di Fabrizio (del 12/10/2005 @ 19:46:58, in Italia, visitato 1676 volte)
Segnala Luciano Muhlbauer
IMMIGRATI: CONSIGLIO TOSCANA APPROVA MOZIONE PER IL "SUPERAMENTO" DEI CPT - HANNO VOTATO A FAVORE LA MAGGIORANZA (MA CON QUATTRO ASTENSIONI) E RIFONDAZIONE
Firenze, 12 ott. - (Adnkronos) - I centri di permanenza temporanea (Cpt) non sono la soluzione al problema dell'immigrazione clandestina. La direzione anzi dev'essere quella di un "superamento" e di una "rapida chiusura" dei centri, per individuare "soluzioni alternative che non riproducano le logiche del diritto speciale dei migranti, per il quale i cittadini stranieri immigrati oggi sono detenuti in base al solo elemento della clandestinita', che per la nostra Costituzione non costituisce un reato penale". E' quanto si legge in una mozione approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana, che esprime condivisione per l'iniziativa contro i Cpt intrapresa pochi mesi fa da 13 Presidenti di Regione, cui aveva aderito anche il presidente della Giunta, Claudio Martini. La mozione, discussa a piu' riprese durante diverse sedute
dell'assemblea ma votata solo ieri sera, e' stata approvata col voto favorevole di Ds, Comunisti italiani, Verdi, Rifondazione e parte della Margherita. Si sono astenuti infatti i consiglieri Pieraldo Ciucchi (Sdi), Alberto Monaci, Marco Remaschi e Mauro Ricci (Margherita), mentre hanno votato contro i consiglieri di Alleanza Nazionale, Forza Italia e Udc. Nel complesso ci sono stati 27 voti a favore, 15 contrari e 4 astensioni. (segue) (Red-Xio/Gs/Adnkronos)
Di Fabrizio (del 12/10/2005 @ 20:51:44, in Regole, visitato 1574 volte)
Su Mundo Gitano (in spagnolo) le preoccupazioni sul censimento 2005, che rischia di cancellare i Rom dalle minoranze
nazionali.
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CONSEJO DE COORDINACIÓN NACIONAL PROROM / PRORNAKO
PROCESO ORGANIZATIVO DEL PUEBLO ROM (GITANO) DE COLOMBIA / PROTSESO ORGANIZATSIAKO LE RROMANE
NARODOSKO KOLOMBIAKO
[Organización miembro de Saveto Katar le Organizatsi ay Kumpeniyi Rromane anda´l Americhi (SKOKRA)]
Di Fabrizio (del 12/10/2005 @ 21:39:19, in Italia, visitato 1805 volte)
Presto una Casa delle culture a Milano dove ospitare corsi, mostre e convegnidi Zita Dazzi
MILANO - Lavori in corso, a Milano, per la costruzione della Casa delle culture, voluta dall’assessore provinciale Daniela Benelli, per promuovere la conoscenza reciproca fra le comunità straniere che abitano nel capoluogo lombardo. La sede è già stata individuata in un’ex scuola del quartiere Gallaratese, dove sarà ricavato uno spazio di 500 metri quadrati per ospitare incontri, convegni, mostre, corsi di formazione, conferenze e seminari dedicati al tema della multiculturalità, dei modelli di integrazione e del rapporto fra italiani e stranieri cui fanno riferimento gli esperti che collaborano con la Provincia per questa iniziativa.
continua
Un concorso per gli immigrati romeni: raccontare l’Italia con parole e foto di Ekaterina Koshkina
ROMA - “Racconta la tua Italia” è il titolo del concorso nazionale per racconti autobiografici, scritti e fotografici, rivolto ai cittadini romeni che vivono in Italia. L’iniziativa di Fieri (Forum internazionale europeo ricerche immigrazione) e Cespi (Centro studi di politica internazionale), due importanti centri italiani di ricerca sull’immigrazione, ha l’obiettivo di raccogliere storie, le più varie, dei migranti romeni: l’Italia vista con gli occhi degli stessi protagonisti, a testimonianza del cammino non sempre facile verso l’integrazione.
Bologna, stop alle file in questura. I permessi si ritirano nei quartieridi Chiara Vergano
BOLOGNA - Addio alle code interminabili in questura per il permesso di soggiorno grazie a una nuova iniziativa del Comune di Bologna, che Roland Jace, presidente del Forum metropolitano delle associazioni dei cittadini non comunitari di tutta la provincia, definisce "un passo davvero positivo”. Per smaltire i lunghi tempi d’attesa, a partire dalla fine di quest’anno, entreranno in funzione gli uffici di quartiere in tutte le nove amministrazioni decentrate della città.
Di Fabrizio (del 13/10/2005 @ 09:04:30, in Europa, visitato 2179 volte)
Tra i Rom aumento l'uso di droghe 12. 10. 2005 Si ritiene che vi siano 250.000 Rom nella Repubblica Ceca. Con la caduta del comunismo. i loro problemi sono man mano aumentati e si sono svelati pienamente attorno alla metà degli anni '90: aumento dei livelli di razzismo, problemi dell'alloggio, incapacità di accedere al mercato del lavoro. E' aumentato anche il consumo di narcotici. Le comunità di Praga, Ostrava, Usti nad Labem, Plzen, and Most sono quelle più visibilmente colpite dal fenomeno. non solo per quanto riguarda il consumo personale, ma anche il coinvolgimento nella produzione e nella distribuzione.
Ci sono intere famiglie di consumatori. Il problema maggiore è quello delle pratiche di primo intervento. Che è prima di tutto un problema sociale che coinvolge il sistema sanitario: da una parte le associazioni antidroga promosse dai Rom sono al centro di campagne discriminatorie, dall'altra non sono apparse ulteriori organizzazioni statali o private credibili agli occhi dei Rom stessi. Storicamente, le prime avvisaglie si verificano negli ultimi anni del regime comunista, principalmente con l'inalazione di fumo; dato che era a buon mercato e largamente disponibile, per quel periodo non si può parlare di correlazione diretta tra consumo e innalzamento dei livelli criminali. A seguito della caduta del comunismo, i giovani Rom hanno iniziato ad acquistare nuove droghe dai loro coetanei cechi. Il governo tentò di dar vita a programmi preventivi e di recupero, indirizzati principalmente ai non-Rom, e non fece niente per contrastare l'aumento verticale di consumo tra i Rom.
La mancanza di una politica specifica di prevenzione, coincise con la diminuzione d3 potere economico tra i Rom, e tutte queste concause legarono parecchi di loro al crimine e al mercato nero. Si verificò, attorno alla metà degli anni '90, un salto qualitativo dalla piccola criminalità al crimine organizzato, soprattutto riguardo lo spaccio e la prostituzione. E molti da piccoli trafficanti si fecero anche consumatori abituali.
La dipendenza è aumentata col tempo, anche a causa del basso livello, o della vera e propria assenza, di politiche preventive e informative specifiche. Attualmente. i Rom costituiscono una porzione rilevante tanto tra i consumatori di droghe che tra gli spacciatori, in crescita rispetto alla restante popolazione. L'abuso è facilmente riconoscibile all'interno delle comunità. Più recentemente, i media hanno prestato attenzione al fenomeno, che coinvolge anche giovani dell'età di 14 anni. Le droghe più popolari nelle comunità sono Pervitin e Subutex. Secondo il Dipartimento di Stato USA, il Pervitin è uno stimolante a base di Efedrina, che può essere prodotto in piccoli laboratori clandestini. Il consumo avviene principalmente all'interno della stessa comunità, ma viene esportato anche in Germania e Canada. Nel 1997, la stampa riportò dei tentativi di alcuni corrieri cechi, di trasferire la produzione del Pervitin nei paesi esteri, pe ridurre il rischio del traffico di sostanze illecite.
A Praga e Ostrava, il Subutex è diventato molto popolare negli ultimi due anni. La US Food and Drug Association, classifica il Subutex assieme allo Suboxone come droghe in grado di curare (o di sostituire) la dipendenza dall'eroina e dagli altri oppiacei. La latitanza del Governo, e la sfiducia reciproca se non l'aperto boicottaggio) che intercorre tra questi e le organizzazioni Rom, non solo stanno portando la situazione alla cancrena. L'aspetto che col tempo sarà più preoccupante, è come la droga intacchi i valori e la cultura dei Rom, e ne possa minacciare l'esistenza stessa come popolo.
(Dzeno Association, Trever Hagen & Jakub Krcik)
Di Fabrizio (del 13/10/2005 @ 10:44:16, in Europa, visitato 2034 volte)
da British Roma
Sono arrivati da tutta l'Inghilterra al raduno di Fenstanton, per dar vita ad un'organizzazione che si batta per "i diritti umani basici" - un posto per vivere ed educare i propri figli.
Presidente di questa organizzazione che ancora non ha un nome, Cliff Codona, fondatore del National Travellers Action Group. Codona recentemente è diventato famoso per la collaborazione col presentatore televisivo Robert Kilroy-Silk, che ha passato una settimana con una famiglia Rom per un documentario d Channel 4.
L'associazione dovrebbe essere un"ombrello" di dozzine di gruppi diversi. E' in stretto collegamento con i residenti dei diversi campi e villaggi che sono impegnati in una lotta pluriennale contro gli sgomberi. Sono questi che verranno eletti delegati per il nuovo Forum Europeo dei Rom e Viaggianti (ERTF). Ha annunciato Codona: "Quanti vivono sotto minaccia, sono i più qualificati a parlare a nome delle loro comunità. E' giunto il momento che la loro voce sia ascoltata". Lui steso, ha aggiunto, ha dovuto lasciare la propria casa a causa del forte pregiudizio anti Rom.
Kay Beard, della UK Association of Gypsy Women, è stata eletta come prima rappresentante, a cui si aggiungeranno altri sei delegati. A proposito del Governo, questa la sua opinione "Ci danno ascolto, ma poi non si fanno più vedere". Afferma che l'assenza di una politica di governo, ha precipitato le comunità in uno dei periodi più scuri della loro lunga storia, con le aree di sosta pubbliche e private che vengono sistematicamente smantellate e le famiglie lasciate per strada. Per questo, intende protestare al Consiglio d'Europa. Ha terminato dicendo che "se non otterremo i diritti più elementari, non potremo mai ottenere rispetto".
Il prossimo appuntamento è per il Forum di Strasburgo a dicembre. 10 October 2005
Di Fabrizio (del 13/10/2005 @ 11:35:52, in Europa, visitato 1903 volte)
da AmisnetUngheria: nasce primo partito rom 11/10/2005Nascerà in Ungheria la cdu:unione democratica zigana. Una voce attiva nel riscatto della minoranza rom. L'atto fondativo è atteso per l'inizio di novembre.Il fondatore del partito è Janos Bogdan, che attualmente è vicepresidente di un'associazione per la riabilitazione del popolo rom. Non sarà nè di destra nè di sinistra, ma parlerà a favore della minoranza e potrà contribuire concretamente al miglioramento della situazione in cui si trovano quasi 800 mila membri. La disoccupazione raggiunge dati allarmanti, pari a 50-60 % e la mortalità è più precoce che per gli altri ungheresi, il tutto appesantito dalla persistente discriminazione sociale. Il 97% dei bambini zingari non frequenta la scuola dell'obbligo e gli zingari adulti sono per lo più analfabeti. Nei paesi dell'est europeo la difficile transizione all'economia di mercato e l'esplosione della disoccupazione hanno molto toccato la popolazione rom. In Europa centrale e orientale più dei tre quarti sono senza lavoro o sopravvivono grazie ad attività precarissime. Il Paese dove la situazione è peggiore è la Romania: più del 90 per cento sono senza lavoro e vivono in condizioni medievali. Ci sono circa 15 milioni di rom nel mondo; in Europa, invece, il loro numero varia tra i 7 e gli 8 milioni e mezzo. Nei diversi paesi sono visti come minoranza etnica; la Romania ospita la minoranza più grande, circa due milioni su 22 milioni e mezzo di abitanti, seguono Bulgaria, Spagna e Ungheria. I rom non sono limitati entro un territorio. Sarebbe necessario il riconoscimento di un nuovo concetto di nazione: una nazione non territoriale che rappresenti la loro identità specifica.
Di Fabrizio (del 13/10/2005 @ 11:50:15, in media, visitato 1819 volte)
da Swissinfo |
da Ticinonline
BERNA - Lottare contro le discriminazioni quotidiane di cui sono vittime certe persone a causa della loro origine, del colore della loro pelle o della loro religione. Questo in sintesi il messaggio che la Commissione federale contro il razzismo (CFR) intende veicolare nella sua nuova campagna pubblicitaria lanciata oggi a Berna.
Si tratta della seconda iniziativa del genere dopo quella del 1997. Essa suggella i dieci anni di esistenza della CFR, ha affermato Doris Angst del segretariato della CFR. La speranza è di toccare il maggior numero di persone grazie a messaggi diretti: su ogni cartellone dallo sfondo nero, una frase o riflessione (in colore bianco) ricorda le piccole-grandi discriminazioni di cui sono oggetto quotidianamente le persone di colore, gli "zingari", gli appartenenti a religioni minoritarie come gli ebrei o i musulmani, oppure le persone originarie di certe regioni del globo, come i Balcani.
Oltre a ciò, per gli anni a venire, la CFR invita mondo politico e media a rifiutare espressioni razziste e a non veicolare stereotipi. Inoltre si auspicano cambiamenti a livello legislativo affinché siano garantiti a tutti i diritti economici e sociali: nessuno deve essere discriminato sul lavoro o nella ricerca di un alloggio a causa della sua origine. In questo caso, tali disparità potrebbero essere evitate limitando la libertà di stipulare contratti, ispirandosi alla legge sull'uguaglianza tra i sessi che proibisce discriminazioni tra uomo e donna. |
"Quando
spunto un buon prezzo, sono il solito ebreo." |
IVAN BOLLAG commerciante |
"Tu avere documenti, tu capire...? Ve l'hanno mai chiesto a uno sportello?" |
ROHIT JAIN studente |
"In dogana non passo mai inosservata" |
APARACIDA PINTO, sociologa |
"Con il camice bianco nessuno mi dà del terrorista" |
HISHAM EL ARABI medico |
Di Fabrizio (del 14/10/2005 @ 11:00:38, in scuola, visitato 2214 volte)
From: Liliya Brezina
Hello from Bulgaria,
[...]
I teach English at a primary (actually... Roma/Gypsy) school here. I'm looking for a colleague teaching similar age group for a non-formal exchange. As a first step I would like to exchange Christmas/New year's postcards. Each child could make a beautiful card and write a simple greeting on it. I will collect all of them and send a pack to the interested colleague, who could do the same.
`My' children are 8-9 years old. I'm teaching four groups, each about 20 kids. This is their second year studying English and their third year in school. We all have many difficulties, as some of them used to speak Roma/Gypsy language at home and then Bulgarian at school; You could imagine that learning English is a very difficult task.
We follow the Ron Holt's "BLUE SKIES for Bulgaria"'' - "Longman". The themes approximately are: Where are you from?; Possessions; Family; Food; In the kitchen; Likes and dislikes; Favours; Senses; Toys; Activities; Daily activities; Routines; Animals and food; Movement; Appearance; Health tips; Traffic rules; Famous places; Halloween; Christmas; Easter; National heroes;
I hope that suggestion sounds good to you and I'm open to new ideas as well. Any other advise is very welcome too. Thank you!
I'm sorry if this posting is off-the-topic, but I hope to find some colleagues with similar experience or/and support for my idea and work. Thank you.
Looking forward,
Liliya
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