Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 29/09/2005 @ 23:55:36, in Regole, visitato 2790 volte)
Di Fabrizio (del 30/09/2005 @ 02:37:56, in Italia, visitato 2773 volte)
da La Provincia PAVESE del 29/09/05 - pag. 13
La conferenza di Emergency, Soleterre Fuori luogo IL CASO
PAVIA. L'argomento dei Rom e dei campi nomadi a Pavia continua a infervorare gli animi. Che si tratti di un tema caldo e controverso se ne è avuta la conferma durante l'incontro dell'altra sera in Santa Maria Gualtieri, organizzato da Emergency, Sole-terre e il comitato «Fuori Luogo»: il dibattito sulla «Presenza di Rom e Sinti sul territorio», a cui erano presenti come relatori Giorgio Bezzecchi e Maurizio Pagani di «Opera nomadi», si è inevitabilmente trasformato in una sollecitazione all'amministrazione locale a intervenire diversamente da come fatto finora sulla questione.
«Si tratta di superare una visione emergenziale - ha spiegato Francesca Vaccina del comitato «Fuori Luogo» - «soprattutto per quello che riguarda la presenza dei Rom. Per i Sinti invece bisogna chiedersi perché queste comunità, pur essendo maggiormente integrate nel territorio, sono guardate con sospetto, diffidenza e fastidio. Quali sono le prospettive future per un loro pieno inserimento?».
A questa domanda ha cercato di rispondere Pagani di «Opera nomadi», che ha tratteggiato un quadro inedito della presenza dei Sinti a Pavia e ha ribadito la necessità di una battaglia culturale. «Si tratta della città con il maggior numero di comunità Sinti in tutta la regione. Sono circa 500 persone, quasi tutte di cittadinanza italiana, dalle caratteristiche molto diverse dai Rom rumeni e dislocate in due punti nevralgici dellacittà: corso Europa e Viale Bramante. Pavia sta diventando il simbolo del rapporto non risolto tra comunità Rom e territorio. Un contesto fortemente regressivo, dove l'unico atteggiamento è quello di allontanare il problema, salvo poi rendersene conto quando subentrano interessi sui luoghi che i Rom occupano. Si ripulisce la facciata della città, ma intanto sorgono delle vere e proprie bidonville in periferia».
Bezzecchi, segretario nazionale dell'associazione ed egli stesso Rom, ha ricostruito storicamente provenienza e spostamenti delle comunità Rom in Europa e la persecuzione degli zingari durante il nazismo. «Sono nato a Pavia, figlio e nipote di deportati uccisi nei campi di concentramento», ha dichiarato. Bezzecchi si è soffermato sulle difficoltà di scolarizzazione dei bimbi rom come una conseguenza della cultura prevalentemente orale. Ad occuparsi dell'alfabetizzazione dei bimbi Rom è l'associazione «Soleterre», che mette a disposizione materiale scolastico: «A Pavia abbiamo tentato l'inserimento di 10 bambini», ha spiegato Damiano Rizzi, rappresentante dell'associazione, «ma manca ancora in città una cultura amministrativa che possa difendere il diritto di ogni bambino all'istruzione». Pronta la replica di Irene Campari, presidente della commissione affari sociali: «L'amministrazione ha sempre mostrato attenzione alla questione, ma la faccenda è complessa. Non èsolo una battaglia culturale, bisogna anche fare in modo che la cittadinanza possa partecipare ed essere coinvolta nelle decisioni future».
Maria Fiore
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NEW YORK SALUTA IL PRIMO GYPSY FEST
Una dozzina di bande, DJ Set e gruppi di ballo in 8 giorni di
spettacolo dal 29 ottobre al 6 novembre 2005 La città che è
universalmente considerata il punto d'incontro di tutte le culture,
presenterà una larga selezione di talenti nazionali e internazionali. Informazioni
e richieste:
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Da Sucar Drom
PROGETTO PER IL CONTRASTO DELLE DINAMICHE DI DISPERSIONE E MORTALITà SCOLASTICA A FAVORE DI MINORI ROM, DELLE LORO FAMIGLIE E DELLA SCUOLA
Ente Morale OPERA NOMADI Sezione di Mantova
ANNO SCOLASTICO 2005 - 2006
Tale progettualità si inserisce nel lavoro di mediazione culturale svolto dall’Associazione Sucar Drom (in convenzione con l’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Mantova) e integrata nei progetti più ampi “a maro kher” e “intercultura”, condivisi con il Piano di Zona di Suzzara.
Nel Comune di Moglia sono presenti da circa quindici anni quattro famiglie di Rom Gadjikanè (cristiano ortodossi), arrivate in Italia per sfuggire alla guerra in Yugoslavia, loro paese d’origine
Negli anni scorsi il Comune è intervenuto a favore del diritto allo studio, fornendo il minimo indispensabile per la frequenza scolastica (libri, trasporto scolastico, aiuti economici) ed è riuscito ad assicurare una condizione abitativa soddisfacente ad una sola famiglia.
[...]
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Di Fabrizio (del 30/09/2005 @ 19:42:02, in lavoro, visitato 2795 volte)
Da Unione Tarna Rom
Presentato il 23 settembre il piano dell'associazione giovanile Tarna Rom, per
mediatori socio-sanitari. Durante la conferenza di presentazione sono
intervenuti rappresentanti del Consiglio d'Europa e del ministero della Sanità
e Protezione Sociale e dell'Ufficio per le Relazioni Interetniche della
Repubblica di Moldavia. Erano presenti anche i mediatori socio-sanitari e i
coordinatori medici distrettuali
Contact persons:
Mr. Marin ALLA, project director, president of Tarna Rom
Mrs. Ludmila Bogdan, project coordinator, chief of the Department of Health - Tarna Rom
Tarna Rom: Vasile Alecsandri str. 1, off. 706, Chisinau, Republic of Moldova
tel./fax + 373 22 208 966/208 965
Di Fabrizio (del 30/09/2005 @ 20:32:03, in Regole, visitato 3168 volte)
Da: Dale Farm
Ustiben report
Riferimento
Margaret McCann, 33 anni, ha raccontato in tribunale come è stata
distrutta la sua casa, perché gli abitanti di un villaggio non la vogliono come
vicina.
Lei e i suoi tre figli alloggiavano in un pezzo di terra, dopo che suo
fratello l'aveva pagato 33.000 $, lì potevano condurre una vita sicura nel
villaggio di Little Waltham, Essex. Per tre volte ha presentato la richiesta di
residenza al comune di Chelmsford e ogni volta la richiesta è stata rifiutata.L'approvazione
è avvenuta sei mesi dopo che la sua e altre venti famiglie erano state
sgomberate.
"Abbiamo seguito le indicazioni del governo quando abbiamo acquistato
il terreno. Così tutte le mie proprietà sono finite sotto i bulldozer e i miei
bambini sono stati terrorizzati dai dipendenti della Constant & Co. e dalla
polizia". Quanto si era salvato dai bulldozer è stato dato alle fiamme
dagli incaricati dello sgombero, le biciclette, il frigorifero e il generatore
alla fine dell'operazione erano invece scomparsi.
Il tribunale ha anche appurato che l'area in questione non era destinata a
riserva ambientale, ma si trattava di terreno agricolo di proprietà della
famiglia.
Sono innumerevoli i casi simili che vedono sul banco di accusa i consigli
comunali e la compagnia Constant & Co. per violenze private e
danneggiamenti. Grattan Puxon, figura storica di attivista per i diritti dei
Rom, ha aggiornato sugli ultimi sviluppi attorno all'area di Dale Farm:
"I circa mille residenti hanno occupato l'area minacciata di
sgombero. Da parte sua, Constant & Co. ha usato delle autopompe per inondare
i terreni attorno con liquami, allo scopo di di rendere la zona inabitabile e ha
costruito un vallo di quattro metri di altezza atorno a tutta l'area.
Naturalmente, anche questo vallo è una costruzione abusiva, ma questo non
sembra riguardare i comuni coinvolti."
Dopo l'udienza, la famiglia della signora McCann si è posta alla testa di
una manifestazione fuori dal Centro Civico, i manifestanti inalberavano cartelli
di protesta e uno striscione dell'European Roma and Travellers Forum. Alla
protesta si sono aggiunti anche dei locali e degli studenti
[...]
Di Fabrizio (del 01/10/2005 @ 17:59:16, in Italia, visitato 1882 volte)
Bovisio Masciago (Mi): contestato l'incarico comunale ad un funzionario ecuadoriano
La lega: "Assumere extracomunitari negli enti locali viola la Costituzione"
Cesarino Monti, leghista e senatore, attacca il sindaco di Bovisio Masciago (comune del Milanese retto da una Giunta di centrosinistra) "reo" di aver affidato un incarico a un architetto originario dell'Ecuador, laureato al Politecnico, sposato con un'italiana, e iscritto all'Ordine degli architetti in Italia.
La prefettura di Milano dà ragione a Monti e comunica al sindaco "la necessità di provvedere alla revoca" del contratto a causa delle "vigenti disposizioni" che non consentono "in alcun modo il conferimento di incarichi dirigenziali a cittadini stranieri".
Ma a Bovisio Masciago non si danno per vinti. "Riteniamo che (la legge, ndr) si riferisca all'accesso al pubblico impiego in via definitiva". L'ecuadoriano ha invece un contratto a tempo determinato, come spiega il sindaco, "un incarico fiduciario fino a dicembre 2006".
"E' la prima volta che in Italia si assume un funzionario comunale pur non essendo cittadino italiano". Commenta Monti. "In generale sono contrario a dare il posto agli extracomunitari. Figuriamoci poi quando la legge lo vieta...".
La vicenda sarà chiarita la settimana prossima quando il prefetto di Milano, Bruno Ferrante, incontrerà il sindaco di Bovisio Masciago.
(29 settembre 2005)
r.m.
Di Fabrizio (del 02/10/2005 @ 11:54:36, in scuola, visitato 1862 volte)
Da: associazione ROZM Daja
Nel quadro della campagna "IL FUTURO E' LA TUA SCELTA" per una sempre maggior inclusione delle donne nella politica, SI è tenuto il primo modulo di studio comprendente:
- Capacità comunicative e di argomentazione;
- Leadership;
- Amministrazione pubblica e politica;
- Principi dell'Unione Europea;
- Democrazia.
[...]
Vi hanno preso parte donne e ragazze Rom di tutto il paese, che avevano precedentemente dimostrato imteresse per l'argomento e l'intenzione di svolgere attività pubblica
Master del corso è stata Anifa Demirovska, giurista e attivista Romni.
Di Fabrizio (del 02/10/2005 @ 12:35:26, in Europa, visitato 1915 volte)
Da: Bashkim Ibishi
Source: Koha Ditore 2, Epoka e Re 4
La Commissione Europea ha espresso preoccupazione per il ritorno dei
richiedenti asilo appartenenti a gruppi minoritari. A proposito della situazione
dei Rom, così si è espresso Olli Rehn, Commissario Europeo per l'Allargamento:
"Si può dire che il processo di rimpatrio è fallito, dato che solo in
13.000 hanno fatto ritorno" Ha poi aggiunto che la posizione dei Rom
kossovari sarà presentata nel rapporto annuale, che dovrebbe essere pubblicato
entro ottobre.
mailing list: Kosovo_Roma_News
Di Fabrizio (del 02/10/2005 @ 13:13:06, in Europa, visitato 2405 volte)
28. 9. 2005 La Televisione Ceca (CT) ha trasmesso un servizio sul crescente
numero di Rom che richiedono asilo dalla Slovacchia. Secondo la trasmissione,
sono stati 500 negli ultimi tre mesi, a causa delle condizioni economiche.
Notizie simili sono apparse anche all'inizio dell'estate, quando il giornale Hospodarske Noviny
(HN) pubblicò la notizia che la maggioranza dei richiedenti asilo nella
Repubblica Ceca arrivavano dalla Slovacchia, aggiungendo che dall'inizio
dell'anno erano stati 150 a chiedere accoglienza nel campo di Vysne Lhoty, 64
nel solo mese di giugno. La repubblica Ceca è diventata di colpo popolare tra i
Rom slovacchi, soprattutto da quando all'inizio dello scorso anno le riforme
sociali del governo slovacco avevano drasticamente tagliato i sussidi sociali.
Con la disoccupazione che tra i Rom in Slovacchia supera l'80%, i tagli alle
spese sociali avevano innestato una serie di disordini in molte città. Durante
l'anno la situazione sociale non è migliorata e così i Rom sempre più
rivolgono l'attenzione a un paese confinante, di lingua e costumi simili.
I primi richiedenti asilo dalla Slovacchia apparvero circa cinque anni fa.
L'anno col maggior numero di richieste (990 casi) fu il 2003. Nel 2004 il numero
crollò a 129 casi. Sembra, che la maggior parte dei Rom slovacchi non sia a
conoscenza del fatto che come cittadini europei, possono raggiungere la
Repubblica Ceca senza passare attraverso la procedura d'asilo. Il governo Ceco,
da parte sua, stima in un migliaio all'anno, il numero dei Rom slovacchi che
arrivano nella repubblica Ceca senza richiesta d'asilo.
Dzeno Association
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