Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
L'essere straniero per me non è altro che una via diretta al concetto di identità. In altre parole, l'identità non è qualcosa che già possiedi, devi invece passare attraverso le cose per ottenerla. Le cose devono farsi dubbie prima di potersi consolidare in maniera diversa.

Wim Wenders
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Sucar Drom (del 22/07/2013 @ 09:09:34, in blog, visitato 1667 volte)

Roma, il diritto di asilo "CHI SI e CHI NO"

Mantova, Sucar Drom risponde all'ennesima provocazione discriminatoria
Interveniamo dopo l'articolo apparso sulla Gazzetta di Mantova (6/07), in cui il consigliere De Marchi sollecita la maggioranza ad assicurare i tagli dei contributi per la comunità sinta e rom. Il sindaco Sodano deve m...

Mantova, istigazione alla discriminazione

Giulia ha picchiato Filippo
Cortometraggio per la prevenzione e il contrasto alla violenza...

Ancarano Sopra (PC), la Musica dei Viandanti

Trantor, l'intervista esclusiva a Gaal Dornick
Pubblichiamo l'intervista esclusiva a Gaal Dornick del nostro inviato su Trantor, capitale dell'Impero Galattico (in foto). Come molti sinti sanno Gaal è un membro della comunità sinta del mondo di Synnax...

Razzismo in rete
"Stiamo studiando nuovi strumenti legislativi per prevenire e reprimere l'istigazione all'odio razziale anche su internet e i social network" questo il tweet del ministro per l'Integrazione Cécile Kyenge il 18 luglio che ha scatenato immediatamente le proteste di chi paventa la limitazione di libertà di pensiero...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Pubblicato Martedì, 16 Luglio 2013 14:29

Egregio dottor Ezio Mauro, direttore de La Repubblica

    Le chiediamo la cortesia di leggere i commenti dei vostri lettori all'articolo di Franco Vanni "Sul villaggio abusivo arriva l'Expo: maxi risarcimenti alle famiglie rom - Infrastrutture Lombarde (con la mediazione del Comune di Milano) paga fino a 50mila euro per liberare i terreni in via Monte Bisbino: l'area è occupata da decenni da costruzioni che sono state edificate senza licenza" apparso sul sito on-line il 16 luglio 2013, perché le sia facile capire come persino un giornale come il suo favorisce, se non addirittura fomenta, il pregiudizio e la discriminazione nei confronti delle comunità rom. Le fornisco delle informazioni che la possono aiutare a capire quanto sia grave e offensivo il modo con il quale sono state date le notizie in questa occasione.

In primo luogo i terreni sui quali sono state costruite le case sono stati acquistati nei primi anni 90 - ricorda la guerra in Jugoslavia? - dai rom a prezzi salati nonostante fossero terreni qualificati come seminativi-irrigui cioè agricoli. Da qui l'abuso per aver costruito edifici su terreno inedificabile, abuso peraltro rimasto a lungo tollerato dalle precedenti amministrazioni.

Dal momento che l'area di via Monte Bisbino è interessata ai lavori Expo sono iniziate le procedure per l'esproprio dei terreni (non delle case!). Infrastrutture lombarde negli atti formali per l'esproprio offriva 7€ (sette euro) per metro quadro di terreno e nessun indennizzo per i beni che insistevano sui terreni. Si parla di indennizzi di qualche centinaio di euro, dal momento che pochi terreni sono superiori ai 1000 mq!

In questa situazione la Consulta rom e sinti di Milano ha aperto un confronto con l'amministrazione e con Infrastrutture lombarde per una soluzione pacifica e possibilmente positiva per le famiglie coinvolte e destinate a perdere tutto (tra l'altro questa comunità vede la più alta frequenza scolastica di minori rom a Milano), trovando la disponibilità di entrambi gli interlocutori. Con un'azione su più piani: è stata chiesta e ottenuta da Infrastrutture lombarde una piccola variante al tracciato della nuova strada che ha consentito di ridurre il numero di terreni da espropriare; è stato verificato che in base al nuovo PGT i terreni da agricoli passano ad ARU (Area di riqualificazione urbana), quindi edificabili e quindi gli abusi diventano sanabili; è stato raggiunto quindi un accordo con Infrastrutture sull'entità del risarcimento in una misura che consente un decoroso risarcimento a chi perde tutto, non solo il terreno ma la casa e tutto ciò che vi ha investito in oltre 20 anni; infine per il gruppo di famiglie più fragili è stata raggiunta un'intesa con l'amministrazione per una soluzione.

Se fossero state fornite queste informazioni, non molto difficili da ottenere, non crede lei che forse qualche lettore avrebbe avuto un'occasione in più per farsi un'opinione non a senso unico? Qual è la differenza tra i manifesti di Lega e PdL condannati a Pescara per istigazione all'odio, o quelli della Lega sulla Zingaropoli di Pisapia e questi messaggi, dal momento che entrambi sono discriminatori e favoriscono il pregiudizio e l'odio antizigano?

Per questa ragione, dal momento che l'effetto di questo modo di fare informazione è quello che i suoi lettori esprimono con dovizia nei commenti che, ripeto, la invito a leggere, siamo costretti non solo a chiedere che il suo giornale almeno completi l'informazione fornita, ma anche a verificare se non sia il caso di procedere contro il suo giornale per istigazione all'odio razziale, ragione per la quale ci legge in copia l'avvocato della Consulta.

Cordiali saluti Milano, 16 luglio 2013

Dijana Pavlovic, portavoce della Consulta Rom e Sinti di Milano - tel. 3397608728

Paolo Cagna Ninchi, presidente associazione UPRE ROMA - tel. 3391170311

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/07/2013 @ 09:09:55, in conflitti, visitato 1495 volte)

Lettera aperta da ROMEA ai manifestanti non-estremisti anti-romanì nella Repubblica Ceca
Prague, 9.7.2013 21:51, (ROMEA) fk, translated by Gwendolyn Albert

I lavoratori dell'associazione civica ROMEA hanno deciso di tendere la mano a quanti hanno partecipato alle recenti manifestazioni anti-rom e che non siano estremisti. L'associazione spera di iniziare un dialogo con almeno qualcuno di voi, che potrebbe portare a proposte specifiche per le soluzioni e quindi ad una maggiore tranquillità nella nostra convivenza.

ROMEA renderà pubbliche le idee e proposte che giungeranno in risposta a questa lettera aperta, e poi le girerà ai politici al massimo livello, chiedendo loro di farci sapere se intendono utilizzare le vostre idee al momento di predisporre decreti, legislazioni ed altri regolamenti, o se vogliono beneficiare in altro modo  di questo miglioramento di relazioni. L'associazione ROMEA ringrazia tutti in anticipo per i vostri commenti e risposte costruttive.

L'associazione ROMEA ringrazia anche ognuno per la pazienza dato che non sarà possibile rispondere immediatamente a tutte le lettere ricevute. Naturalmente, non risponderemo a quelle lettere che non saranno costruttive o rispettose.

Lettera aperta ai manifestanti non-estremisti anti-romnella Repubblica Ceca

A quanti interessati:

Ci rivolgiamo a voi con domande a cui neanche noi sappiamo rispondere. Speriamo di esse3re capaci di rifletterci assieme a voi, senza recriminazioni reciproche e in maniera costruttiva, se possibile, nell'interesse del mutuo intendimento e di aiutare a risolvere questi problemi se malignità reciproche.

Nelle discussioni portate a commento dei nostri articoli, riguardo le manifestazioni anti-romanì a Rumburk e a Varnsdorf alla fine del 2011, come pure riguardo i nostri articoli di quest'anno su Cheské Budzejovice e Duchcov, è stata espressa l'opinione che l'agenzia telematica Romea.cz tratta i manifestanti anti-rom dipingendoli indistintamente come razzisti o neonazisti.  Questa è, ovviamente, un'impressione sbagliata. Non crediamo una cosa simile e siamo sempre stati attenti a distinguere nelle nostre cronache i vari tipi di persone che andavano manifestando.

Condanniamo le generalizzazioni che sono fatte su Romanì da ogni angolo della società, ed è per questo che facciamo del nostro meglio per evitare noi stessi di generalizzare. Ciò non significa che ci riesca sempre, almeno dalla prospettiva altrui, ma su questo stiamo discutendo nell'associazione ROMEA e cercando, realmente, onestamente di fare del nostro meglio.

Abbiamo parlato con molti di voi, che avete manifestato contro i Romanì in diverse città del paese, ed abbiamo imparato che tra di voi c'è gente che ha (alcuni) amici Rom nella vita di ogni giorno. Abbiamo anche imparato che alcuni di voi sono frustrati per la situazione di deterioramento sociale del paese - ad esempio, anche voi potreste essere da tempo senza lavoro. Ovviamente, ci siamo imbattuti anche nei razzisti e gli xenofobi che hanno guidato queste proteste di odio contro l'etnia rom nel suo complesso.

C' una differenza tra come le persone si comportano nella vita quotidiana e come si comportano durante queste manifestazioni. A Breclav, Cheské Budzejovice, Duchcov, Krupka, Novy Bydzhov, Rumburk e Varnsdorf (o almeno durante quelle manifestazioni), alcuni di voi hanno marciato fianco a fianco con estremisti - nazionalisti sciovinisti, nazIsti, razzisti e xenofobi.

A Varnsdorf, avete marciato verso lo Sport residential hotel, dove gli estremisti hanno dato inizio a scontri per strada, ritirandosi in seguito e lasciandovi preda dell'intervento della polizia. Forse avete imparato qualcosa e rifiutato di accogliere estremisti sul palco nelle vostre proteste successive.

Da altre parti, ovviamente, è stato differente - non soltanto non vi siete vergognati di partecipare ad un'azione assieme agli estremisti, qualcuno di voi li ha anche ospitati, che ne fosse cosciente o meno. E' gente conosciuta per le motivazioni ideologiche del loro comportamento e della loro violenza primitive, e molti sono recidivi (e non solo per questo tipo di reato).

Un gran numero di questi estremisti non lavora, spesso sono meno istruiti,  il loro comportamento mostra segni di aggressività e tendenze sociopatologiche. Criticano le minoranze e i romanì per quello che sono loro stessi, in gran parte: problematici, ignoranti e disoccupati.

Questa gente vi sta sfruttando per i suoi propri scopi e finalità. Stanno manipolando la vostra disaffezione per quanto succede nel nostro paese. Vi stanno manipolando anche perché ogni cosa che abbia a che fare con la coesistenza - ghetti, edilizia sociale, disoccupazione, ecc. - da tempo è irrisolto.

Gli estremisti non offrono soluzioni. Offrono conflitti, odio che porta a brutali aggressioni contro chiunque (ad es. contro gli agenti di polizia).

In ultima analisi, gli interventi della polizia in queste situazioni costano una somma enorme di denaro, che si potrebbe usare per tenere i cittadini sicuri con un servizio di pattuglie quotidiane. I comuni potrebbero usare quei soldi per finanziare piattaforme dove tutti i cittadini potrebbero incontrarsi, al di là delle rispettive differenze, per parlarsi e condividere esperienze. Forse avete la sensazione che solo gli estremisti abbiano interesse nei vostri problemi, ma vi rendete conto di dove potrebbe portare tutto ciò?

A Rumburk e da altre parti, avete urlato slogan razzisti assieme agli estremisti, e li avete uditi chiamare alla violenza contro l'altra gente. La stessa cosa è successa a Duchkov, dove due neonazisti hanno organizzato un'azione anti-romanì che in seguito lodava l'uccisione dei Rom.

A Cheské Budzejovice, in piazza avete intonato il grido razzista di "porci neri" contro i Romanì. Poi avete marciato con i neonazisti mentre facevano il saluto a mano tesa (gridando "Heil Hitler") gridando altri slogan razzisti.

In ognuno di questi casi, la situazione ha rischiato di degenerare in violenza fisica contro i Romanì. Era rivolta a tutta i Romanì, perché la colpa collettiva che voi ascrivete loro, combinata alla psicosi della folla, comanda di non fare distinzione tra i destinatari.

Vogliamo porvi le seguenti domande e cercare con voi un dialogo costruttivo. Vi saremo molto grati per le vostre risposte:

  1. Comprendiamo che abbia dei problemi con alcune persone, alcune delle quali romanì. Cosa possiamo fare assieme nel chiedere ai responsabili di affrontare il problema reale?
  2. Esattamente, cosa vi disturba, e dove, nello specifico? Vi preghiamo di descrivere i vostri problemi specifici - non andremo da nessuna parte con le generalizzazioni e con quelle non faremo altro che il gioco degli estremisti.
  3. Credete sia possibile impedire agli individui - qualsiasi individuo, sia della società maggioritaria o di una minoranza - di commettere violenze contro gli altri? Può un uomo, il presidente della Repubblica - per esempio, impedire che un altro uomo picchi brutalmente e violenti una donna? Può una donna, madre Teresa - per esempio, impedire che una donna uccida il suo proprio figlio? La maggior parte dei Romanì non approvano le azioni ingiuste di individui specifici, di cui condividono l'etnia, ma non sono in grado di fermarli.
  4. Possiamo disquisire sul se e il perché i Romanì provenienti dai ghetti siano, in misura maggiore di quanto è consuetudine altrove, non istruiti, disoccupati e non qualificati. Possiamo anche discutere su come questa gente debba affrontare i problemi causati da una cultura della povertà. Possiamo cercare assieme soluzioni, ma che non siano l'odio o la vendetta contro un'intera minoranza.
  5. Stiamo dimenticando la nostra storia. Cosa significano oggigiorno per voi gli orrori del nazismo e della II guerra mondiale, scatenata dai nazisti?
  6. Questi "problemi con i Rom" che vi portano a manifestare, sono per voi meno accettabili dei metodi che una volta usavano i nazisti contro i membri della società ceca?
  7. Qualcuno di voi dice di avere avuto brutte esperienze personali con i Romanì. Queste brutte esperienze riguardano tutti i Romanì, o solo qualcuno di loro? Davvero state protestando sulla base di vostre esperienze? Nella vostra decisione che ruolo giocano le manipolazioni, le bugie, gli stereotipi su internet?
  8. Non sarebbe più ragionevole fare del vostro meglio per risolvere questi problemi con la coesistenza pacifica, per esempio, negoziando con pazienza con le autorità romanì locali, attraverso il lavoro di comunità, contribuendo alla formazione infantile, ecc.?
  9. Secondo voi, è meglio risolvere i problemi di coesistenza attraverso le proteste di piazza? Che risultato vi aspettate? Credete che i Romanì faranno i bagagli e se ne andranno? Se approvate questo modo di espellere la gente, lo chiamate un metodo per "risolvere i problemi"?Come altrimenti queste proteste di piazza contribuiranno a risolvere effettivamente i problemi di coesistenza, sapreste descriverlo?
  10. Avete intenzione di usare violenza contro i vostri vicini romanì? Vi chiediamo di immaginare la seguente situazione: voi assieme a qualche estremista fate irruzione nell'appartamento del vostro vicino e spaventate tutta la famiglia che si accuccia in un angolo. Cosa farete, parteciperete nel maltrattare quelle persone?
  11. Non credete che gli estremisti avrebbero attaccato recentemente alcune persone romanì, anche se le polizia non avesse bloccato i loro cortei? Non credete che i Rom avrebbero tentato di difendere le loro famiglie da questi attacchi?
  12. Vi rendete conto che fu proclamando il principio di colpa collettiva che i nazisti diedero inizio de facto all'Olocausto?
  13. Voi marciate con gli estremisti, e molto spesso gridate slogan razzisti assieme a loro. [...] Non vi importa se stanno facendo appello alla violenza, commettono violenza contro gli agenti di polizia, o la violenza che può risultarne contro i Romanì. Non siete infastiditi dai saluti nazisti o da altre manifestazioni di estremismo... O lo siete? Perché non avete preso le distanze dagli estremisti?
  14. Voi non siete estremisti, ma avete pensato a cosa state avallando e cosa realmente volete, in questo contesto? Potete raggiungerlo marciando con gli estremisti?

Siamo interessati nelle vostre proposte costruttive, per risolvere questa situazione. Proveremo a rivederle e trovare una risposta o un partnernella vostra area particolare per discuterne assieme a voi.

Frantishek Kostlàn
Jarmila Balàzhovà
Zdenehk Ryshavý
Frantishek Bikàr
Renàta Berkyovà
Jitka Votavovà
Jana Baudyshovà
Petra Zahradníkovà

the ROMEA civic association

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/07/2013 @ 09:04:02, in Italia, visitato 1485 volte)

Mi chiederete: perché dare questo immeritato risalto all'ennesima presa di posizione di Forza Nuova? Forse che voi lettori di Mahalla siete così sprovveduti da non sapere cosa dicono e cosa fanno? E no, signori miei, ho i miei motivi:

  1. Avete presente quel galantuomo di Kalderoli? Sì, proprio quello che può dire di tutto e offendere tutti, per la sola ragione che è parlamentare e non un "pirla qualunque". Sembra che a lui non gliene si perdona una. Scordatevi per un momento la sua faccia scimmiesca, la cravatta verde, le guanciotte rubizze... immaginatelo quando si contorce nelle giustificazioni dopo l'ennesima cazzata, non vi ricorda  un certo estremismo di destra? MA GUARDATE, NON CE L'ABBIAMO CON LORO!
  2. Ci possono essere cento ragioni per essere contro Forza Nuova (prima fra tutte, la sua stessa ragione d'essere). Ma il linguaggio che adopera è ancora più pericoloso: nessuno pubblicamente ammetterà di fare comunella con questi PARIA della democrazia, ma sotto-sotto, con parole e concetti molto più educati, può capitare anche a qualche campione di democrazia di ripetere acriticamente i loro concetti.
  3. FORZA NUOVA diffusa, scrivevo tempo fa, e altrettanto pericolosa: è la destra estremista (in tutta Europa) che negli slogan urla ZINGARI AL ROGO, ma poi chi ha dato fuoco agli insediamenti rom a Opera (MI), Ponticelli (NA) e a Torino (dicembre 2011), sono persone normalissime, i "pirla qualunque", appunto.


14 Luglio 2013 - Lecce - La Federazione Provinciale di Forza Nuova Lecce, ha diffuso la seguente nota:

"E' notizia di queste ore che a Lecce la giunta comunale stanzierà un milione di euro per dare case popolari per i nomadi di campo Panareo. In un momento di crisi senza precedenti dal dopoguerra ad oggi con migliaia di leccesi che perdono il lavoro, con anziani che rovistano nei cassonetti per cercare da mangiare, con prestiti che non vengono concessi a piccoli e medi imprenditori, con giovani che o non trovano lavoro o sono condannati ad un precariato eterno, la giunta comunale salentina, in nome del politicamente corretto, e tralasciando centinaia di altre priorità per la città, stanzia un milione di euro per le case ai nomadi. Forza Nuova non ci sta e ribadisce prima gli italiani, prima i leccesi.

    Chissà perché, c'è sempre (e sempre ci sarà) qualcosa di più urgente, di più pressante. "Le priorità sono altre" dicevano sempre i vecchi politici 30 anni fa. E mai si sarebbero immaginati che il loro difendere lo status quo, resistesse in questi antagonisti dalle zucche rasate e dai bicipiti gonfi. LA CASA E' UN DIRITTO, ha sempre urlato la sinistra extraparlamentare, LA CASA E' UN DIRITTO DEGLI ELETTI, di chi è nato in un determinato posto, senza aver altro merito se non quello, appunto di essere nato.

Questa gente dietro una facciata di apparente povertà, ha nei suoi illegalissimi accampamenti, macchine di alta cilindrata, antenne paraboliche che i cittadini leccesi possono solo sognarsi, gli uomini sono dei veri e propri parassiti che mandano donne e bambini a mendicare, mentre loro si riempiono di alcool, e se a fine giornata non portano una cifra di soldi adeguata sono botte da orbi; gestiscono l'usura, il furto del rame, e molti di loro hanno decreti di espulsione che aggirano mettendo un anno dopo l'altro in cinta le loro donne, e causa cure mediche quindi non vengono espulsi, grazie a pochi medici e avvocati compiacenti, ma altrettanto fraudolenti come gli stessi zingari. Questo provvedimento è altamente razzista nei confronti degli italiani che lo sono per sangue e per cultura, e che nei secoli hanno difeso con la propria vita questa terra. Forza Nuova darà vita sul territorio ad una campagna di mobilitazione popolare per impedire a questa scellerata amministrazione di compiere un gesto tanto insano quanto volgare nei confronti della cittadinanza leccese, vilipesa e offesa da chi l'attenzione non la mette nei confronti dei propri cittadini, ma sperpera il pubblico denaro versato col sudore e col sangue, e lo dona a parassiti senza scrupoli. Non riconosciamo come Italiani gli eventuali zingari che hanno la cittadinanza del bel paese, in quanto comunità che d'Italiano non ha nulla: costumi, storia, abitudini e umanità".

    Sembra che nascere dell'etnia sbagliata sia una vera e propria piaga sociale. Si capisce perché dirlo non fa fine in un comunicato ufficiale, ma che con premesse simili si rimpiangano i campi di zio Adolfo. Se mettiamo assieme i due paragrafi, Lecce si divide in poveri buoni (la brava gente di Lecce) e poveri cattivi. Allora, LA CASA non è più UN DIRITTO (lo sapevo che sotto c'era il trucco), ma una specie di premio per la nazionalità. Ah sì, c'è poi il rebus dei Rom e dei Sinti che sono di cittadinanza italiana (anzi, la Puglia fu una delle prime regione dove arrivarono a cavallo del Rinascimento, quando l'Italia nemmeno esisteva), ma la cosa viene comunque liquidata con le stesse parole. L'insegnante di FORZA NUOVA si arroga il diritto di giudicare cosa possono essere "costumi, storia, abitudini e umanità" italiane, come un esame a cui non vuole ammettere altri se non i già diplomati. E non capisce, oppure lo capisce benissimo - ma è vittima di una provvidenziale amnesia, che non riconoscere il cambiamento che c'è già in casa, condannerà gli esclusi ad avere le uniche possibilità di sopravvivenza (sì, anche gli esclusi hanno quell'istinto) nella vita asociale così ben descritta. E condannerà gli inclusi ad avere sempre più paura, senza uscire dalla miseria.
    Ma poi, anche i ragazzini crescono (sì, cresce anche il Kalderoli), e tutto il loro populismo diventa burocratese, discorsi da gente con la cravatta, magari hanno persino cambiato partito o movimento. Vorrei che leggeste anche quanto segue, per quanto sia noioso, e nonostante si faccia fatica a leggerlo perché... è la nostra memoria che vorremmo rimuovere, siamo NOI che l'abbiamo accettato senza fiatare. Provate a sostituire qualche termine, e capirete perché la memoria è così dolorosa:

REGIO DECRETO
LEGGE 5 settembre 1938 - XVI, n.1390
Provvedimenti in difesa della razza nella scuola fascista

VITTORIO EMANUELE III
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA E IMPERATORE D'ETIOPIA

Visto l'art. 3 n.2, della legge 31 gennaio 1926-IV, n.100; Ritenuta la necessità assoluta ed urgente di dettare disposizioni per la difesa della razza nella scuola italiana; Udito il Consiglio dei Ministri; Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per l'educazione nazionale, di concerto con quello per le finanze;

Abbiamo decretato e decretiamo;

  • Art. 1. All'ufficio di insegnante  nelle scuole statali o parastatali di qualsiasi ordine e grado e nelle scuole non governative, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere ammesse persone di razza ebraica, anche se siano state comprese in graduatorie di concorso anteriormente al presente decreto; né potranno essere ammesse all'assistentato universitario, né al conseguimento dell'abilitazione alla libera docenza.
  • Art. 2. Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere iscritti alunni di razza ebraica.
  • Art. 3. A datare dal 16 ottobre 1938-XVI tutti gli insegnanti di razza ebraica che appartengano ai ruoli per le scuole di cui al precedente art. 1, saranno sospesi dal servizio; sono a tal fine equiparati al personale insegnante i presidi e direttori delle scuole anzidette, gli aiuti e assistenti universitari, il personale di vigilanza delle scuole elementari. Analogamente i liberi docenti di razza ebraica saranno sospesi dall'esercizio della libera docenza.
  • Art. 4. I membri di razza ebraica delle Accademie, degli Istituti e delle Associazioni di scienze, lettere ed arti, cesseranno di far parte delle dette istituzioni a datare dal 16 ottobre 1938-XVI.
  • Art. 5. In deroga al precedente art. 2 potranno in via transitoria essere ammessi a proseguire gli studi universitari studenti di razza ebraica, già iscritti a istituti di istruzione superiore nei passati anni accademici.
  • Art. 6. Agli effetti del presente decreto-legge è considerato di razza ebraica colui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se egli professi religione diversa da quella ebraica.
  • Art. 7. Il presente decreto-legge, che entrerà in vigore alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno, sarà presentato al Parlamento per la sua conversione in legge.

Il Ministro per l'educazione nazionale è autorizzato a presentare il relativo disegno di legge.

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserito nella raccolta delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a San Rossore, addì 5 settembre 1938 - Anno XVI
Vittorio Emanuele, Mussolini, Bottai, Di Revel

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 18/07/2013 @ 09:02:54, in Italia, visitato 1338 volte)

14 luglio 2013 | Sergio Bontempelli su CORRIEREIMMIGRAZIONE

L'Italia si è dotata di una "strategia nazionale di inclusione", ma i problemi e gli sgomberi rimangono. Se n'è parlato a Cecina.

C'era un volta l'emergenza nomadi. C'era un volta l'allarme sicurezza, con il suo inevitabile contorno di allontanamenti, espulsioni, ordinanze comunali variamente creative. C'erano una volta i Sindaci-sceriffi, nemici giurati di rom e sinti e promotori degli sgomberi nei "campi nomadi".

Davvero tutto ciò si può declinare al passato? Davvero si può dire "c'era una volta", sottintendendo che "oggi non c'è più"? Di questo si è discusso venerdì scorso nella cornice del Meeting Internazionale Antirazzista di Cecina, organizzato ogni estate dall'Arci e giunto quest'anno alla diciannovesima edizione.

C'era una volta l'emergenza nomadi, dicevamo. Con un decreto del Maggio 2008, l'allora Governo Berlusconi dichiarò lo stato di emergenza "in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia". Come se i rom e i sinti - i cosiddetti "nomadi" - fossero una calamità naturale, da cui difendersi come ci si difende da un terremoto, da un'inondazione, da un incendio...

Ecco, l'emergenza nomadi è davvero consegnata al passato: si può dire, dunque, "c'era una volta", come nelle fiabe. Alla fine del 2011, infatti, il Consiglio di Stato - accogliendo il ricorso dell'Errc, il Centro Europeo per i Diritti dei Rom - aveva dichiarato illegittimi i decreti del Governo Berlusconi; nel frattempo la Commissione Europea aveva invitato tutti gli Stati Membri ad elaborare proprie "strategie nazionali per l'inclusione delle popolazioni rom". Che è un po' come dire "smettete di fare sgomberi, smettete di costruire campi-ghetto, e avviate politiche di inserimento sociale"...

Bacchettato dalla magistratura italiana, ripreso per le orecchie dall'Unione Europea, il Governo non aveva mollato l'osso: in gran segreto, il 15 febbraio 2012, l'esecutivo guidato da Mario Monti aveva presentato ricorso contro la decisione del Consiglio di Stato. Se avesse vinto quel ricorso, l'emergenza nomadi sarebbe ancora in vigore...

Il gesto del nuovo premier aveva mandato su tutte le furie numerose associazioni che si battono per i diritti umani, visto che proprio Monti era apparso, almeno su questi temi, più aperto del suo predecessore.

In ogni caso, lo "scivolone" dell'allora Presidente del Consiglio non ha prodotto risultati apprezzabili. Nel maggio 2013, infatti, è arrivata la sentenza della Corte di Cassazione, che ha confermato la pronuncia del Consiglio di Stato e che ha dunque eliminato - stavolta definitivamente - l'emergenza nomadi.

La "strategia nazionale di inclusione" c'è...
La cosiddetta "strategia nazionale di inclusione" è in vigore da più di un anno. Si articola in quattro assi di intervento (istruzione, lavoro, salute e casa), e definisce alcuni obiettivi: favorire la frequenza e il successo scolastico dei ragazzi rom e sinti; promuovere l'inserimento lavorativo e la regolarizzazione del lavoro irregolare o precario delle comunità rom; garantire il pieno accesso ai servizi sociali e sanitari sul territorio; superare i campi nomadi e le "logiche emergenziali", per avviare politiche abitative a livello locale e nazionale.

A che punto siamo con l'attuazione di questo programma così ambizioso? Pietro Vulpiani dell'Ufficio Nazionale Anti-Discriminazioni Razziali (Unar) è ottimista: "Certo, i problemi sono tantissimi, e siamo solo all'inizio di un percorso", spiega all'attenta platea del Meeting Antirazzista, "ma possiamo dire che l'Italia è più avanti di tanti altri paesi".

In effetti, pochi giorni fa la Commissione Europea ha proposto un primo bilancio dello stato di avanzamento delle varie "strategie nazionali", e a quanto pare l'Italia (una volta tanto) non è il "fanalino di coda" dell'Unione. "La Commissione", spiega Vulpiani, "ha rilevato che in molti Stati non ci sono ancora i tavoli di lavoro con la società civile, che rappresentano il primo passo nell'attuazione delle strategie nazionali. Il nostro paese, da questo punto di vista, ha fatto il suo dovere".

... ma i problemi rimangono
Tutto bene, dunque? È finita la stagione della segregazione contro i rom e i sinti? Niente affatto. Anzitutto, il bilancio della Commissione Europea non è proprio positivo su tutti i fronti. Basta leggere la tabellina riassuntiva pubblicata su internet per accorgersene: nella casella "paesi che hanno promosso misure contro le discriminazioni a livello locale", per esempio, l'Italia non compare. Vuol dire che il nostro paese ha fatto poco o nulla per "tirare le orecchie" a Sindaci e autorità locali...

E a Cecina si sono fatte sentire molte voci critiche. Prima tra tutte quella di Barbara Beneforti, animatrice del Centro Anti-Discriminazione della Provincia di Pistoia, che ha scelto di raccontare delle storie: come quella della signora nata in Montenegro, ma arrivata in Italia in tenera età, che oggi non è considerata né italiana né montenegrina. "Ha vissuto qui per decenni, ha fatto figli nati e cresciuti a Pistoia", spiega Beneforti, "ma non si è mai registrata al suo paese... così oggi non è considerata cittadina di nessuno Stato, non può avere né passaporto né permesso di soggiorno, ma non può nemmeno tornare in Montenegro". Tecnicamente dovrebbe trattarsi di un'apolide (cioè, appunto, di una persona priva di nazionalità, che per questo ha diritto ad uno speciale permesso di soggiorno), ma - spiega ancora Beneforti - "ottenere l'apolidia in Italia è quasi impossibile. E i rom che vivono in queste condizioni sono tanti".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Emilio Santoro, docente di materie giuridiche all'Università di Firenze: "Leggi sull'immigrazione restrittive e proibizioniste, spesso anche irragionevoli e incoerenti, hanno consegnato i migranti a una sorta di discriminazione permanente: i rom e i sinti ne hanno sofferto più di altri".

La Toscana, terra di contraddizioni
Ospitato in una città costiera della Toscana, l'incontro non poteva non soffermarsi anche sulle politiche varate in questa Regione. Che a quanto pare hanno pienamente recepito lo spirito della "strategia nazionale": "Sono già partiti i tavoli di lavoro", ha spiegato l'assessore Allocca, che segue queste tematiche per conto del governatore Enrico Rossi, "e stiamo avviando sperimentazioni soprattutto sulla questione abitativa, che riteniamo l'asse prioritario nelle nostre zone".

Qui come altrove, in effetti, la marginalità dei rom e dei sinti si misura dallo stato di segregazione residenziale in cui sono costretti a vivere: tra "campi attrezzati" e "insediamenti abusivi" soggetti a sgomberi, la situazione non sembra poi molto diversa da quella nazionale. "E in tempi di crisi", ha aggiunto l'assessore, "non abbiamo molte risorse da mettere in campo, quindi è molto difficile attuare una politica efficace".

Qualche sperimentazione sta comunque partendo. A San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, un piccolo finanziamento regionale consentirà ad alcune famiglie rom di ristrutturare col proprio lavoro un immobile privato: in cambio, il proprietario darà quell'alloggio alle stesse famiglie a un canone di affitto agevolato. A Pistoia, il campo nomadi cittadino sarà trasformato in un piccolo villaggio fatto di vere e proprie case, autocostruito dai rom. "Si tratta di piccoli esperimenti, finalizzati a superare le fallimentari politiche dei campi e degli sgomberi", spiegano Nicola Solimano e Sabrina Tosi Cambini della Fondazione Michelucci (lo storico istituto di ricerca che da anni si occupa di questi temi).

Ma anche in Toscana le cose procedono in modo tutt'altro che lineare. Perché mentre la Regione si sforza di attuare la "strategia", non tutti i Comuni sembrano andare nella stessa direzione. A Pisa, per esempio, il dibattito locale si infiamma per il caso della "Bigattiera", il campo dove il Sindaco ha tagliato l'acqua corrente e la luce, e dove due anni fa è stato eliminato anche il servizio di scuolabus per i bambini. Un paio di settimane fa, un appello firmato da 250 personalità cittadine (tra cui l'allenatore della squadra di calcio) ha chiesto l'immediato ripristino dei servizi tagliati. Il Comune, finora, non ha risposto, e i segnali dati dall'amministrazione sembrano contrastanti. La strada per l'inclusione dei rom e dei sinti, in Toscana come altrove, è ancora lunga...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 17/07/2013 @ 09:04:15, in musica e parole, visitato 1833 volte)

Riprendo questo post su Globalist, probabilmente perché è esteticamente bello, ma anche lacerante. Almeno per me... che Lolli e Manfredi me li ricordo giovani, un po' come fratelli cresciuti, e li ho poi seguiti nel loro apparire e tornare, loro sì NOMADI, ma esistenziali. E quella canzone manifesto: HO VISTO ANCHE ZINGARI FELICI, tanto bella quanto bugiarda. Quando poi gli zingari li ho visti per davvero, erano disperati, e quasi mai liberi. Ma era bello credersi zingari, o forse era solo una moda.

di Gianfranco Manfredi*

Ma ho visto anche degli zingari felici
corrersi dietro, far l'amore
e rotolarsi per terra,
ho visto anche degli zingari felici
in Piazza Maggiore
ubriacarsi di luna, di vendetta e di guerra.

Mi rileggo il testo della canzone di Claudio e d'istinto mi viene da ricollegare la metafora degli "zingari felici" alle tante altre usate in quegli anni, metafore con cui la nostra generazione cercava di definirsi, il più delle volte in contrapposizione con quelle che ci venivano schiaffate addosso dalla stampa e nelle quali non potevamo riconoscerci.

Certo nemmeno riuscivamo più ad accontentarci del "Compagni dai campi e dalle officine" perché sinceramente i campi non ce li ricordavamo neppure e le officine, dio bono, per noi la Fabbrica mica erano le officine. Se si doveva cantare la Fabbrica allora era meglio citare Majakovskij:

"Sono anch'io una fabbrica. E se mi mancano le ciminiere, forse, senza di esse, ci vuole ancor più coraggio".

Le metafore che usavo io, nelle mie canzoni, "gli zombi", "gli ultimi mohicani", "i clandestini", parlavano sì, anch'esse in qualche modo, "di vendetta e di guerra".

Eppure per quegli strani, ma giustificabili luoghi comuni da cui neppure il Movimento poteva dirsi immune, Claudio e io, per quanto spesso accostati, indossavamo maschere diverse. Una malinconica (la sua) e una irridente (la mia). Ma era poi così? Con gli zombi non c'era da star troppo allegri, tanto meno con gli indiani delle riserve metropolitane, quanto alla clandestinità dell'animo, spesso più pesante di quella fisica, certo non consente troppa cordialità. Se ripenso alle mie esperienze di quegli anni, alle migliori, sono stato più uno "zingaro felice" che uno zombi indiano e clandestino, per fortuna.

La metafora di Claudio parlava di qualcosa che lui aveva visto, non nell'immaginazione, ma in piazza, traducendolo in versi così com'era.

Claudio parlava della felicità che avevamo conosciuto, che era quella "del far l'amore e rotolarsi per terra". C'è poco da immalinconirsi per questo, neppure pensando che "avec le temps, avec le temps va, tout s'en va". La felicità, proprio quella, che non si compra e non si vende a nessun prezzo, è molto più di una metafora e molto più di uno stato d'animo. La felicità è un'esperienza contagiosa, che si scambia al di là della merce. Una volta insediata, non ti abbandona. E il suo significato noi lo conosciamo bene, perché lo abbiamo sperimentato, proprio come il significato di questi altri versi di Majakowskij:

"Il comunismo non vive soltanto nella terra, nel sudore delle fabbriche. E' anche nelle case, a tavola, nei rapporti, nella famiglia, nel modo di vivere".

Io non ho dubbi sul fatto che il più majakowskiano dei cantori degli anni settanta sia stato Claudio Lolli con i suoi "zingari felici".

* tratto da "Da una finestra sbagliata. Gli zingari felici di Claudio Lolli" a cura di Gianluca Veltri, Luciano Vanni Editore, 2006

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/07/2013 @ 09:06:27, in casa, visitato 1025 volte)

ZaLab 12 Luglio 2013
I campi attrezzati sono paradossalmente peggio degli accampamenti informali, afferma Remi. perché sono lontani da tutto: scuole, servizi, abitazioni. Sono veri e propri ghetti. e costano. La macchina dell'assistenza dà lavoro a migliaia di italiani, muove tanti soldi. Ecco perché nessuno prova davvero a risolvere l'"emergenza" abitativa dei Rom. #italianslum

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 15/07/2013 @ 09:01:25, in Europa, visitato 1236 volte)

Di povertà abbietta, razzismo abbietto e dei rischi di una tragedia - 11 luglio: Valeriu Nicolae

Negli ultimi anni ho visitato molti ghetti in tutta Europa. Ho visto troppi bambini che saranno parte di generazioni disperse, troppa povertà estrema e abuso di droghe. Troppa gente vivere della spazzatura e nella spazzatura, troppi passati attraverso un ciclo disastroso che iniziando dall'accattonaggio passa attraverso il riciclo dei rifiuti, prostituzione, piccola criminalità, nuovamente riciclo di rifiuti, terminando com'era iniziato: col mendicare.

Sto scrivendo una relazione sui ghetti - schietta e senza ambiguità. Abbiamo bisogno di politiche nazionali ed europee che si occupino dei ghetti reali, e non di "pratiche positive", bla bla.

Credo che i ghetti in Europa (inclusi quelli nell'Europa dell'est e nei Balcani) abbiano un potenziale esplosivo di conflitto interetnico e che siano incubatori di criminalità e povertà estrema.

Ma non avrei mai pensato di visitae un ghetto così letteralmente esplosivo.

Kakanj è a 45' di macchina da Sarajevo. Il panorama è spettacolare - una terra incredibilmente bella.

L'ingresso del ghetto è simile a quello di tanti ghetti urbani che ho visto. La strada che lo collega alla via principale è piena di buche e poi diventa sterrata.

I mucchi di immondizia sono la prima cosa che si vede entrando nel ghetto - la maggior parte degli adulti vive col riciclo di plastica, vetro, carta o metallo. Molte case sono meglio di quelle che ho visto da altre parti - la gente investe quasi tutti i propri soldi nelle case - gli inverni sono rigidi sulle montagne.

Nel ghetto vivono oltre 600 persone - la maggioranza di loro sono bambini. La terra ha cominciato a sfaldarsi qualche settimana fa. Le miniere sono parte dell'economia di Kakanj ed il ghetto è costruito su un terreno cedevole. 25 case sono troppo danneggiate per viverci - grosse crepe corrono lungo tutte le pareti.



Ma il pericolo risiede nelle crepe al suolo, più che in quelle sui muri.



L'odore del gas metano è nauseante. Mi bruciano gli occhi e ho un gusto terribile in bocca. E' un ambiente chiaramente molto tossico, dove devono vivere centinaia di bambini e di adulti. Qualcuno mi mostra che il gas è infiammabile.

Non ci sono reazioni da parte dell'amministrazione locale. Il sindaco dice di non avere soluzioni, ma non è venuto a vedere cosa sta succedendo. Nonostante i ripetuti appelli, nessuna squadra è stata mandata ad indagare sulla tossicità e sui rischi alla salute legati al gas che fuoriesce dal suolo. C'è un alto rischio di tragedia che significherebbe una  morte di massa (soprattutto bambini) in questo posto, se l'amministrazione locale non prenderà qualche misura.

Perché succede questo? Perché la maggior parte degli abitanti del ghetto sono Rom. Perché il razzismo abbietto e la discriminazione sono la principale risposta alla povertà abbietta.

Quanto sta accadendo a Kakanj va oltre la vergogna e l'incompetenza. Rinchiude l'omicidio nell'incompetenza e nella mancanza di reazione. Ed è qualcosa con cui la Bosnia Erzegovina non dovrebbe più avere a che fare.

Vi scrivo perché penso ci sia bisogno di un'iniziativa a livello internazionale che ponga in azione quello che spero sia soltanto un'amministrazione inetta. E spero che molti di voi abbiano tratto da questa lettura, sentimenti a sufficienza per inviare una lettera che chieda alla delegazione UE in Bosnia Erzegovina di reagire:

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 14/07/2013 @ 09:09:38, in casa, visitato 1300 volte)
    Ostia - Riceviamo e pubblichiamo da Paula de Jesus, urbanista del Laboratorio urbanistico del municipio X: "I campi nomadi costituiscono quella che è definita l''urbanistica del disprezzo', che impiega aree prive di valore e che presto diventano nuovi luoghi di emarginazione. Gestire l'emergenza abitativa è una cosa, gestire i nomadi un'altra"



"Grazie al Pd dell'attuale X Municipio si apre un nuovo capitolo dell'emergenza abitativa a Roma: l'edilizia per i Rom. In poche parole, casa e lavoro diventano i due elementi base per risolvere un annoso problema sociale e di integrazione, ingigantito dalle scelte sbagliate della sinistra e affrontato con inutili e costosi sgomberi da parte della destra. Così, dopo il fallimento di Alemanno con i campi Rom, si parla in questi giorni di trovare aree "per realizzare villaggi temporanei", cioè campi Rom che poi diventano definitivi, e si portano avanti 'soluzioni alternative'. Come i programmi di autocostruzione: dare ai Rom case e cascine da ristrutturare. Il pretesto è la sistemazione di poche decine di famiglie insediatesi nella modesta pineta delle Acque Rosse ad Ostia, minacciate da una serie di microincendi estivi. Una pineta, quella delle Acque Rosse, da sempre sede di insediamenti abusivi e non solo Rom. La decisione politica è quella di Emanuela Droghei (Pd), Assessore alle Politiche Sociali del X Municipio e moglie del capogruppo Pd in Campidoglio, Francesco D'Ausilio. Inquietante la sua dichiarazione: "opereremo in tempi strettissimi".

La Droghei non solo ignora problemi urbanistici, igienico-sanitari e legati al turismo, ma ancor peggio ignora realtà locali come quella della Caritas che, sponsorizzata da SeL, Pd e in collaborazione con la facoltà di architettura di Roma Tre, sta portando avanti per i Rom un progetto di autocostruzione e di formazione professionale ad Acilia. Eppure. non più di un anno fa l'attuale capogruppo Pd del X Municipio, Giuseppe Sesa, in qualità di 'esperto' Pd per le politiche sociali sosteneva: "Non c'è alcuna volontà di risolvere il problema dell'emarginazione alla radice", contestando le scelte di Alemanno. Oggi, al governo del Municipio, Sesa dimentica quello che aveva detto: il problema dell'emarginazione rimane e la Droghei si adopera per consumare ulteriore suolo. Non ci sono strumenti urbanistici che contemplino la bizzarra soluzione della Droghei del 'villaggio temporaneo' a meno che la Droghei non voglia risolvere in forma illegittima il problema realizzando il solito ghetto moderno con cui si accompagna in Italia la figura del Rom, del Sinto o del Camminante.

Premesso che un censimento vero e proprio non c'è e che dunque il dimensionamento del 'villaggio temporaneo' è fittizio, premesso che i progetti di autocostruzione in Italia sono pochissimi, come si fa a pensare a campi Rom o 'villaggi temporanei' nel X Municipio, destinato, a detta di tutti, allo sviluppo del turismo e al recupero urbanistico del territorio? Non è solo colpa del Pd e della poco illuminata Droghei, ma anche del neo assessore all'Urbanistica del X municipio, Giacomina Di Salvo, che evidentemente non ha suggerito alla collega Droghei che i campi nomadi non possono ricadere né in zone residenziali né vengono considerati insediamenti abitativi, ma rientrano nella categoria (ormai di accezione comune) di "area per allestimenti pubblici sovracomunali". In altre parole, i campi nomadi costituiscono quella che è definita l'urbanistica del disprezzo, che impiega aree prive di valore e che presto diventano nuovi luoghi di emarginazione. Gestire l'emergenza abitativa è una cosa, gestire i nomadi un'altra. La prima è una pianificazione urbanistica ed edilizia, la seconda una pianificazione sociale che deve comprendere servizi, assistenza e politiche di integrazione, quelle vere. Reperire "un'area pubblica nella quale poter montare unità abitative per una ventina di nuclei familiari", come sostiene invece la Droghei, è solo il parto di chi ignora e che non conoscendo le regole ordinarie per gestire un problema si inventa regole straordinarie che ti sbattono in prima pagina". Paula de Jesus per LabUr".

Autore: redazione

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 

da Settegiorni Settimanale - blog di RINO PRUITI 12 luglio 2013

Villette con piscina e statue d'epoca, ma anche attività artigianali e sfasciacarrozze: è quanto sorto, in piena abusività, in un lembo di terra del Parco agricolo sud Milano a Buccinasco, in via dell'Industrie, nei pressi del campo sinti del quartiere Terradeo. Ma i sinti non c'entrano proprio nulla: gli abusi sono tutti opera di cittadini italiani sulle cui attività si sono accesi i fari della Polizia locale.

Nella mattinata di martedì 9 luglio, infatti, agenti, tecnici comunali ed esponenti dell'Amministrazione hanno fatto visita all'area – dove è prevista la nascita del Cangattile di Tom&Jerry – per effettuare controlli specifici. "L'Amministrazione non intende tollerare tali situazioni di abuso – ha spiegato Rino Pruiti, assessore alla Tutela ambientale – per giunta all'interno del Parco agricolo sud Milano: questa non è terra di nessuno e deve essere ripristinata la legalità, i manufatti dovranno essere abbattuti e tutta l'area ripulita e restituita alla sua naturale destinazione agricola. Tutti i cittadini, anche i proprietari dei vari terreni di questa zona, non possono comportarsi come se vivessero in un paese senza regole con le proprie leggi e i propri codici di comportamento".

Terminate tutte le verifiche della Polizia locale, l'Ufficio edilizia privata notificherà a chi ha commesso abusi le opportune ordinanze per il ripristino dei luoghi emesse dal sindaco Giambattista Maiorano e per chi non dovesse ottemperare agli obblighi, sono previste conseguenze penali. Interpellata anche la Polizia provinciale per la tutela ambientale del territorio del Parco.

Dal proprio blog personale, Pruiti riporta anche il malcontento che la visita dell'Amministrazione avrebbe suscitato in almeno una delle persone che in quel momento si trovava nell'area, dove sorgono anche numerosi orti privati. "Ecco, quando non sanno cosa fare queste m... vengono qui a rompere i c... Le fotografie andate a farle a casa vostra bastardi": queste le parole con cui la delegazione, racconta Pruiti, sarebbe stata accolta.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


13/12/2024 @ 19:49:07
script eseguito in 124 ms

 

Immagine
 Il gruppo Dhoad Gipsy del Rajasthan... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 2407 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< dicembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
      
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
         
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024
Dicembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source