Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 12/05/2009 @ 09:02:30, in Italia, visitato 1856 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro
Mosaici Comunicazione e il cantiere sociale Decolliamo ORGANIZZANO:
La città sicura è una città che si-CURA
Riflessioni e proposte sulle periferie interculturali
Roma, via Alberini (Colli Aniene) 14-17 maggio 2009
Tra le mura del centro e le corsie del Grande Raccordo Anulare, c’è un deserto.
Un deserto di valori e di relazioni. E’ una città di tutti e di nessuno, una
città di identità che non si incontrano, una città senza parole, insicura.
Il deserto, appunto. Dove l’altro è un nemico, da picchiare o da derubare.
Quartieri in cui si abita ma non si vive. Condomini in cui si ‘ciatta’ con
il mondo ma non si conosce il vicino di casa.
Il deserto genera razzismo. Le aggressioni nei confronti di cittadini immigrati
sono in aumento e spesso purtroppo gli autori rimangono impuniti. Il deserto
genera anche paura. Un quartiere senza relazioni fa paura.
A Colli Aniene, in Quinto Municipio, per quattro giorni si parlerà di questo.
Senza verità in tasca, ma con la necessità di trovare al più presto la CURA.
Partendo dal confronto tra soggetti diversi e dalle potenzialità, dalle piccole
oasi nel deserto. Dai luoghi abbandonati che possono trasformarsi e generare
relazioni sociali, dialogo e convivenza.
PROGRAMMA
Giovedì 14 maggio ore 16.00:
inizio lavori, presentazione del seminario
‘VIVERE LE PERIFERIE, ABITARE LE RELAZIONI’
LA PERIFERIA ROMANA TRA PASSATO PRESENTE E FUTURO
-IL DESERTO OLTRE LE MURA
-moderatore Carlo Moccaldi
A.Medici (vicepres. V Municipio) Dialogo e convivenza nel V municipio,
A. Virgili conflitti e identità
S. Paoluzzi P. Bochicchio “Memoria delle
periferie”
Rappresentante Comunità Rom Nedzib e Dragan “Colli Aniene: Vivere oltre il
cavalcavia”
P. Vitale Comitato popolare per la lotta della casa “La situazione
dell’emergenza abitativa nel V municipio”
F. Manujibeya (Mosaici) Razzismo e xenofobia nelle periferie romane
Osservatorio Razzismo “Casi di violenza in periferia”
Ore 18.00 presentazione mostra fotografica ‘l’Italia Accanto’
-Banco informativo: “Io non ho paura”.
- Cena Sud Americana
Venerdì 15 maggio ore 16,30
OASI E MIRAGGI
-intervengono:
F. Manujebeya l’esperienza delle consulte”
Rappresentante comunità latino americana “L’accoglienza di Roma oggi”
Rappresentante comunità marocchina “L’esperienza della convivenza nell’emergenza
abitativa”
T. Kuzik “Una piccola Kiev a Ponte Mammolo, l’aggregazione della comunità
ucraina attraverso il mercato”
C. Moccaldi l’integrazione nel condominio
- Cena Araba
Sabato 16 maggio ore 16,30
INCONTRI PERIFERICI
PROIEZIONI, MUSICHE E SPETTACOLO
Gruppo percussioni Tor Sapienza Musica balcanica Alessandro menestrello vu’
Cumprà
Proiezione del documentario: “Colli Aniene: Percorsi di periferia”
Domenica 17 maggio ore 16,30
LA CURA DELLA CITTA’ SICURA
LUOGHI, INCONTRI, RELAZIONI
ore 15,30
intervengono:
R. Mastrantonio (VII Municipio)
G. Rocca “Arte e integrazione”
L. Carocci, “progetto Mediazione sociale” Sos Razzismo: “L’integrazione
attraverso le banche del tempo” C. Moccaldi “la convivenza possibile, la cura
attraverso i luoghi di incontro”
A. Virgili “Le “Romano Pijats” laboratorio di dialogo interculturale”
Conclusione: A. Medici (V Municipio) “Punto della situazione e nuove
prospettive. Da dove ripartiamo?”
Cena Rom
Ore 18.00 esposizione dell’artigianato Rom
Ore 20.00 musiche del mondo intorno al fuoco
IL PROGRAMMA AGGIORNATO è DISPONIBILE SUL SITO
http://www.piazzavittorioweb.it/
Per info:----Silvia Paoluzzi 338 4283 726 Carlo Moccaldi 392 9959935
Ricevo da Marco Brazzoduro
Il 13 maggio (mercoledì) alle ore 17.30 nella sala Don Luigi Di Liegro
Palazzo Valentini (Via Quattro Novembre, 119/A - Roma) MONI OVADIA
presenta il libro "Speranza"
L'autore, Antun Blažević, in arte Tonizingaro, è nato nel 1961 a
Sremska Mitrovica nella ex-Jugoslavia. Vive in Italia dal 1981, dove lavora,
come mediatore culturale Rom, nelle scuole della capitale e
presso l’Associazione Arci Solidarietà. Appassionato di teatro e di musica,
cerca di svegliare le anime perdute, parlando, nei suoi spettacoli, dei
diritti e dei doveri del popolo Rom.
Tristezza ironica, gioia di vivere, speranza: sono i fili conduttori che
accompagneranno il lettore in questo viaggio. Racconti e poesie si alternano
con vivace ritmicità e sono lì a testimoniare la quotidianità di questo
popolo, i Rom, che può insegnare ciò che nel nostro mondo si è dimenticato:
la verità semplice di chi non ha niente, la cui unica ricchezza sono le
proprie tradizioni e la propria cultura. (Editrice UNI Service)
Hanno aderito: Massimiliano Smeriglio Assessore alle Politiche del
Lavoro e Formazione); Gianluca Peciola Consigliere provinciale), Claudio
Cecchini (Assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia ) Paolo Ciani
(Comunità San.Egidio), Marco Brazzoduro Professore della Sapienza) , Nazzareno
Guarnieri Presidente della federazione Rom e Sinti), Graziano Halilovic
Presidente della associazione Roma Onlus), Ulderico Daniele ( Il Tetto), Claudio
Graziano e Roberto Ermanni (Arci Roma), Anna Maria Rivera .(antropologa)
Sono stati invitati i rappresentanti delle istituzioni comunali, provinciali e
regionali
Moderatore: Valerio Tursi
La presentazione sarà accompagnata dalle musiche del gruppo Gipsy Balkan
Antun Blazevic
mediatore culturale Rom
tel:3201748101
http://theatrerom.blogspot.com/
Di Fabrizio (del 11/05/2009 @ 09:22:43, in Regole, visitato 1671 volte)
Da
La
voix des Rroms (articolo precedente
QUI)
Giovedì scorso 7 maggio 2009, la 17^ correttiva del Tribunale di Grande
Istanza di Parigi ha reso nota la sua decisione riguardo la trasmissione
"Delinquenza: la via dei Rom". Yves-Marie Laulan, intervenuto nella
trasmissione, come pure Marc Tessier, ex proprietario di France Télévisions,
sono stati condannati a pagare ammenda oltre ai danni e agli interessi. Le
associazioni rrom, che avevano iniziato la procedura con un semplice reclamo al
procuratore della Repubblica, si dicono soddisfatte a metà per la decisione.
Di certo non ci sono precedenti giudiziari: France Télévisions condannata per
incitamento all'odio razziale, ed inoltre, grazie all'iniziativa di una serie di
associazioni rrom che hanno avuto fiducia nella giustizia.
Ma, occorre incitare al genocidio per essere condannati? Perché i propositi
di Yves-Marie Laulan, il solo intervenuto alla trasmissione ad essere stato
condannato, più che un incitamento all'odio, corrispondono ad un incitamento al
genocidio. Laulan aveva infatti affermato tra l'altro che "per agire bene",
occorreva "sottrarre questi bambini" alle loro famiglie.
Inoltre, il fatto di parlare di "criminalità organizzata su base di clan o
etnica", di "Dalton" che "sparano a tutto ciò che si muove",
dire che "quella gente là è spaventosamente pericolosa" (Xavier Raufer) non è
stato giudicato come incitamento all'odio razziale. Niente di più che stampare
sullo schermo "Delinquenza: la via dei Rom" e sistematicamente riportare la
discussione verso le reti mafiosi ed il pericolo dei Rrom, come ha fatto Yves
Calvi.
Le associazioni rrom ritengono che si tratti di un primo segnale positivo per
fare muro all'antiziganismo nei media, ma restano determinate a proseguire nelle
loro azioni, compreso con la giustizia.
E' stato dedicato un
sito internet
alla trasmissione "Delinquenza: la via dei Rom", sul quale sarà pubblicata tra
l'altro la decisione integrale del tribunale, quando sarà in nostro possesso.
Il 17 Maggio l'Alexian Group inaugura la prima edizione della Festa dei
Popoli a Chieti
Domenica 17 maggio l'Alexian group si esibirà in concerto a Chieti presso la
Villa Comunale a partire dalle ore 21.00
Il concerto si svolge nell’ambito della manifestazione " Festa Dei Popoli"
organizzato Centro Interculturale Mondo Famiglia e la Banca del Tempo in
collaborazione con l’Associazione Them Romano.
La prima edizione della Festa Dei Popoli vuole essere il momento culminante di
un percorso condiviso con tutte le realtà che si occupano di immigrazione ed
integrazione a Chieti. L'idea di una grande festa felicemente condivisa nasce
dalla convinzione che l'incontro tra entità culturali differenti e la
moltiplicazione degli sguardi , siano fonte preziosa per costruire una
dimensione interculturale della città di Chieti e per la sensibilizzazione alla
ricchezza che la scoperta e la valorizzazione della diversità e l'accoglienza
dell'altro permettono di acquistare .
In occasione del concerto il gruppo presenterà in anteprima nazionale il nuovo
Cd dal titolo “Me pase ko Murdevèle – Io ac-Canto a Dio” prodotto e distribuito
a livello internazionale dalla Compagnia Nuove Indie. Il Cd contiene undici
brani religiosi in cui si evidenzia la spiritualità delle diverse comunità
Romanes che professano religioni diverse fra loro ma uniti dalla stessa cultura
e dalla stessa filosofia di vita .
Il cd è presentato da Monsignor Carlo Ghidelli Arcivescovo di Lanciano-Ortona.
Il gruppo composto da Alexian Santino Spinelli (fisarmonica), Luciano Pannese (contrabasso),
Andrea Castelfranato (chitarra), Gennaro Spinelli (percussioni), da anni ricerca
e valorizza la cultura musicale romaní. Il concerto non é altro che un percorso
musicale e canoro (in lingua romaní) attraverso gli stili musicali romanès, per
un viaggio ideale attraverso l'intimità della storia e della cultura Romanì
interpretata in maniera assolutamente originale.
Il leader del Gruppo Alexian Santino Spinelli, fisarmonicista e cantautore
conosciuto a livello internazionale per le sue numerosissime attività culturali,
ha già pubblicato cinque Compact Disc distribuiti a livello internazionale.
Per maggiori informazioni
http://www.alexian.it
tel 392 3577386
email giuliadirocco@fastwebnet.it
Da
welove-music.net
Matar Muhammad (1939-1995) è stato un preminente esponente libanese del buzuk
(bouzouki). Nato nella valle della Bekaa, in Libano, nel 1939 da una famiglia
dom (la minoranza rom del Medio Oriente e del Libano), è forse il più famoso
musicista levantino emerso da questa minoranza nel riconoscimento (anche se
locale). Iniziò ad apprendere il buzuk (bouzouki) a 17 anni, tramite suo padre e
suo fratello maggiore. Debuttò all'inizio degli anni '60 nei programmi arabi
della BBC, e più tardi divenne famoso attraverso l'interpretazione di "Arduna
ila al-abad" durante il Festival di Baalbek. Nonostante ciò, la sua principale
fonte di sopravvivenza veniva dal suonare nei caffè e nelle feste a Beirut.
Ci sono un sacco di aneddoti in Libano su Matar che accettava pressappoco quasi
niente in cambio di suonare fino alla fine (come una bottiglia di whisky e una
cena). In quel senso, appartiene ad un vasto gruppo di artisti libanesi che allo
stesso modo si sostenevano nella seconda metà del XX secolo (sino alla guerra
civile libanese, 1975-1990).
Matar Muhammad contrasse la poliomelite e fu conseguentemente affetto da una
paralisi parziale che gli impedì di suonare il suo strumento nei suoi ultimi
anni. Morì nel 1995. La sua storia è quella di un solista eccezionale ed
improvvisatore immaginifico che tuttavia fu estremamente trascurato. [...]
Per ascoltare un esempio della sua musica
Fondazione Serughetti
Centro Studi e Documentazione LA PORTA
Conoscere, ascoltare, gustare
una serata tzigana per ricordare Beppe Bailo
Domenica 17 maggio
presso lo Spazio Polaresco (Longuelo)
ore 18.00 Accoglienza
ore 18.15 Proiezione di "Porrajmos"
Un documentario dell'Opera Nomadi sulle persecuzioni dei Nomadi da parte di
nazisti, fascisti, ustascia e sui drammi attuali. Tratto da "A forza di
essere vento - Lo sterminio nazista degli Zingari" Editrice A
ore 19.00 "Abitare la città con i Rom e con i Sinti: quali politiche
possibili?"
Intervengono:
Maurizio Pagani - presidente Opera Nomadi Milano
Giorgio Bezzecchi - presidente "Romano Drom"
Alfredo Alietti - sociologo Università di Ferrara
ore 20.30 Buffet Rom
a seguire, musica balcanica rom del gruppo Muzikanti di Balval
Jovica Jovic - fisarmonica
Marta Pistocchi - violino
Ingresso libero
Info:
tel. 035.219230 - fax 035.249880
email: info@laportabergamo.it
www.laportabergamo.it
Di Sucar Drom (del 09/05/2009 @ 19:24:47, in blog, visitato 2031 volte)
Il 9 maggio di quattro anni fa l’associazione Sucar Drom creava lo spazio
web Sucar Drom. All’inizio aveva la finalità di supporto alla campagna
elettorale di Yuri Del Bar, eletto nel Consiglio comunale di Mantova. Dopo
alcuni mesi, nell’autunno del 2005, si è deciso di offrire un servizio a tante
persone che chiedevano il nostro intervento su quanto stava succedendo ai Sinti
e Rom in Italia. Siamo rimasti due anni sulla
piattaforma di Tiscali e dal
luglio 2007 siamo ospitati sulla
piattaforma di Blogger. Oggi questo spazio web
si rinnova anche nel nome.
U Velto, “il mondo” in lingua sinta, è il nuovo nome che l’Istituto di Cultura Sinta ha scelto per questo spazio web che nei prossimi anni ha l’ambizione sia
di continuare ad informare sui mondi sinti e rom che di informare su come i
Sinti e Rom vedono, sentono e leggono il mondo e ciò che accade nel mondo.
L’Istituto di Cultura Sinta, su mandato dell’associazione Sucar Drom, ha infatti
definito il ruolo dei Sinti e dei Rom integrante ed interagente nella società
italiana ed europea. Ciò presuppone che i Sinti e i Rom non solo devono essere
fatti partecipi nelle scelte che li riguardano direttamente ma devono essere
fatti partecipi nelle scelte per tutta l’Italia e per tutta l’Europa. Come oggi
Yuri Del Bar, nella sua qualità di Consigliere comunale, è partecipe nelle
scelte per l’intera comunità mantovana, così da domani dobbiamo rendere
effettiva la partecipazione di Sinti e Rom nelle scelte per l’intera comunità
italiana ed europea.
U Velto vuole essere un strumento in questo senso. La partecipazione in chiave
di empowerment che si pone l’obiettivo di rafforzare il potere dei Sinti e dei
Rom in tutti i processi decisionali e non solo in quelli che li riguardano
direttamente, accrescendo il loro controllo sulle scelte relative ai processi di
cambiamento in atto nella società italiana ed europea.
Ora i ringraziamenti. Un ringraziamento speciale a Fausto Banzi,
assessore
provinciale di Mantova, che in questi anni ha sempre sostenuto le attività
dell’associazione Sucar Drom. Un ringraziamento speciale anche a Fabrizio
Casavola, curatore di Mahalla, che in tutti questi anni ci ha supportato e
aiutato. Ma soprattutto vogliamo dedicare un ringraziamento particolare a tutti
Voi che ogni giorno leggete, commentate, criticate e discutete in questo spazio
web. Siete molti e noi siamo molto felici di aver ospitato ognuno di Voi. I
contatori di visite, per quello che possono contare, ci indicano 467.305 pagine
visitate e contatti da tanti parti del mondo (Stati Uniti, Germania, Romania,
Francia ma anche India, Brasile, Russia, Messico, Hong Kong…) ma ciò che più ci
rende felici sono i tanti vostri commenti, ad oggi 4.689. Grazie per averci
fatto crescere insieme a voi.
Carlo, Yuri, Elena, Davide, Barbara, Luca, Denis, Stefano, Vittoria, Bernardino,
Morena, Eros, Barbara, Paride, Angela, Giulio, Maverik e Manuel
Di Fabrizio (del 09/05/2009 @ 09:27:00, in Italia, visitato 1449 volte)
Segnalazione di Demir Mustafa
Domenica 17 Maggio 2009
Siete tutti invitati alla:
Hamaloita Ketane Pral!!!
Festa/Incontro Interetnica
L'incontro si svolgerà presso i locali della casa delle associazioni "Il
Pentolone",
via Pomeria 90, (Prato)
Programma:
ore 16: 00 Accoglienza
ore 17: 00 Assemblea aperta : COMUNITA' A CONFRONTO Tra bisogno di conoscenze e
nuovi pregiudizi
ore 18: 30 Incontro con l'autore – presentazione di libri:
Pino Petruzzelli: autore di "Non chiamarmi zingaro"
Interverranno Luca Bravi: autore di "Rom e non Zingari. Vicende storiche
e pratiche rieducative sotto il regime fascista"
Sabrina Tosi Cambini: autrice di "La zingara rapitrice"
Tommaso Vitale: autore di "Politiche possibili. Abitare le città con i
rom e con i sinti"
Domenico Guarino: autore di "Dialogo tra uomo e rom"
Ore 20: 00 Gruppo Corale MEZ
Ore 20: 30 Cena Bouffet
A seguire musica Swing Manouche dal vivo con: Simone Solazzo & Marco Papa
Promuovono : Comitato STOP RAZZISMO Prato – Comunità SINTI Prato
Aderiscono: Ass."La Comune" (PO), Socialismo Rivoluzionario (PO), Ass.
Interculturale "Le Mafalde", Ass. "Multiculti", Centro delle Culture (PO),
Movimento Umanista, Umanisti per la Salute, Sucar Drom Mantova, osservAzione
onlus, Federazione Rom e Sinti Insieme
Di Fabrizio (del 09/05/2009 @ 09:14:13, in casa, visitato 1963 volte)
Da
British_Roma (i link sotto riportati sono in inglese, in formato .doc.
QUI i post precedenti sulla vicenda di Dale Farm)
AdvocacyNet
Bollettino Notizie 181 - 29 aprile 2009
DALE FARM: ZONA PROTETTA DALL'ONU?
Basildon, GB: Un comitato delle Nazioni Unite chiede al Consiglio
Distrettuale di Basildon di congelare i suoi piani di spianare la più grande
comunità viaggiante di Bretagna, presso Dale Farm nell'Inghilterra sudorientale.
Yves Cabannes, Presidente del Gruppo Consultivo sugli Sgomberi Forzati, ha
visitato Dale Farm settimana scorsa (23 aprile), e ha detto ai residenti che non
dovrebbero essere obbligati a negoziare con Consiglio, fintanto che sono
minacciati di sgombero.
"Vi abbiamo sentito dire che volete restare qui dove siete," ha detto
Cabennes (sopra in foto con i residenti), che è anche professore all'University
College di Londra. "In ciò vi appoggiamo."
Circa 90 famiglie a Dale Farm stanno per perdere le loro case dopo la
decisione
di gennaio della Corte d'Appello che permette di procedere allo sgombero. La
decisione rovescia quella precedente del
maggio 2008 da parte dell'Alta Corte
che ordinava al Consiglio di trovare una terra alternativa per i Viaggianti. E'
seguito un appello finale della Camera dei Lord.
Il Progetto Consultivo (AP) ha appoggiato i Viaggianti da quando hanno
ricevuto l'ordine di sgombero a giugno 2005 ed ha spedito due Mediatori di Pace
a fare volontariato a Dale Farm.
L'intervento ONU è avvenuto a seguito della prima discussione faccia-a-faccia
tra il leader del Consiglio di Basildon, Malcom Buckley, ed i residenti di Dale
Farm. Buckley, dimessosi da allora, inizialmente era per un incontro al chiuso
con sette residenti. Ma i membri del Consiglio sull'Uguaglianza Razziale dell'Essex,
il servizio Pompieri e Soccorso dell'Essex ed il gruppo ONU, insistevano per
partecipare pure loro.
In totale, 20 residenti di Dale Farm hanno espresso paure per la sicurezza
dei loro bambini, degli anziani e dei malati nel caso di uno sgombero. In
seguito, Cabannes li ha assicurati che il rapporto del suo comitato al governo
britannico si esprimerà contro lo sgombero. Ha detto che la GB ha firmato un
accordo internazionale che si oppone fortemente agli sgomberi forzati.
Cabannes ha anche lodato i residenti di Dale Farm per la loro resistenza, e
li ha elogiati come un esempio per tutti i Rom che stanno combattendo l'antiziganismo
in Europa.
I Viaggianti sono definiti come un distinto gruppo etnico dalla legge
britannica e per molto tempo sono stati oggetto di discriminazione in GB. La
crisi di Dale Farm è scoppiata nel giugno 2005, quando il Consiglio ha ordinato
ai Viaggianti di andarsene perché vivevano sul terreno della Cintura Verde che è
protetta dai regolamenti ambientali. Il Consiglio ha emesso un secondo ordine di
sgombero nel 2007.
Dopo l'ultima decisione della Corte d'Appello, il Consiglio ha promesso che
alle famiglie verranno dati 28 giorni di anticipo prima di ogni sgombero. Col
ritiro di Buckley, molto dipenderà ora dal Consigliere Tony Ball, che si prevede
succederà a Buckley entro la fine di maggio.
Gli avvocati sperano che la crisi finanziaria persuaderà il Consiglio a
considerare di dare i permessi di costruzione a tutti i Viaggianti che
possiedono un terreno a Dale Farm. Entrambe i due giudizi del tribunale
concordano che i Viaggianti non possono diventare dei senza casa, ma trovare un
nuovo alloggio a tutte le 90 famiglie potrebbe essere costoso.
In caso di sgombero, le chiese locali hanno offerto riparo ai bambini ed agli
altri Viaggianti vulnerabili. Lord Eric Avebury, membro della Camera dei Lord,
ha anche organizzato per il 14 maggio un incontro in Parlamento, per riassumere
ai potenziali osservatori dei gruppi dei diritti umani e dell'ONU il loro
ruolo in caso di uno sgombero.
Di Fabrizio (del 08/05/2009 @ 11:40:58, in Regole, visitato 2375 volte)
Ricevo da Roberto Malini (La ragione per cui continuo a
pubblicare i suoi comunicati è semplice: sul processo ad A. non riesco a trovare
altre notizie)
Confermata il appello la condanna per la giovane Angelica, accusata del
tentato rapimento di Ponticelli. Molteplici le ragioni del nuovo abuso
giudiziario. Necessario cambiare strada se si spera di ottenere giustizia in
Cassazione
Napoli, 8 maggio 2009. La giovane romnì Angelica è stata condannata anche in
appello. Non abbiamo ancora il dispositivo di sentenza, ma il verdetto è stato
confermato dopo una breve udienza, senza che siano state presentate nuovi
elementi, perizie o relazioni a discolpa della ragazza. Chi pensava che il
verdetto sarebbe stato modificato, in assenza di nuovi elementi, sbagliava. I
presidenti delle organizzazioni per i Diritti Umani EveryOne e Union Romani
avevano chiesto ai legali di Angelica di lasciarsi affiancare nel procedimento
di appello, ma purtroppo, ancora una volta, invano. Senza un supplemento di
indagini, una video-perizia, relazioni di specialisti nella valutazione di abusi
contro cittadini di etnia Rom, nuove interviste a cittadini di Ponticelli,
difficilmente si poteva sperare in un capovolgimento del verdetto di primo
grado. L'intervista ad Angelica apparsa ieri su Repubblica andava suffragata da
altre considerazioni e avrebbe dovuto apparire almeno sette giorni fa, per avere
efficacia. Ricordiamo, inoltre, che i Rom di Ponticelli si sono trovati al
centro di interessi molteplici, in cui è innegabile il ruolo della criminalità
organizzata, cui il razzismo (a Napoli come a Milano, dove i mafiosi nuotano
come un branco di squali nelle torbide acque dell'Expo) fa comodo, visto che
occuparsi di Rom, mendicanti e senzatetto distoglie l'attenzione delle autorità
dagli affari dalle organizzazioni criminali. In quel clima, non si vede perché,
senza nuovi elementi, il magistrato avrebbe dovuto cambiare il giudizio del suo
collega di primo grado. Peccato. Peccato, perché con il Presidente dell'Union
Romani Juan De Dios Ramirez Heredia in Italia, a Napoli, avremmo potuto
organizzare una conferenza stampa di carattere nazionale e internazionale,
sollevando un caso istituzionale, con interrogazioni parlamentari e inchieste
Ue. Nonostante si fosse offerto di collaborare alla difesa di Angelica, a
proprie spese, "indossando di nuovo la toga", però, il presidente di Union
Romani non ha mai ricevuto il dossier relativo al caso della romnì, nonostante
l'avesse richiesto con insistenza. Ci sorprende anche il fatto che nessuno dei
politici di Napoli (li abbiamo contattati tutti) abbia voluto approfondire la
posizione di Angelica, incontrandola in carcere o documentandosi sul suo caso,
né abbia preso una posizione sulla stampa. Qualcuno si è limitato ad esprimere
una generica e sterile solidarietà. Inoltre, vi è da rimarcare che la stampa
locale e nazionale ha censurato regolarmente i comunicati stampa congiunti
diramati da EveryOne / UnionRomai / Coordinamento Antirazzista Sa Phrala.
Solo qualche sito internet li ha pubblicati, mentre Liberazione ha risposto
all'ultimo messaggio stampa, ma non ci risulta che poi abbia pubblicato le
nostre considerazioni. Il giudizio di appello è un nuovo clamoroso errore
giudiziario, ma è anche frutto di un clima ostile alla verità che poneva sotto
pressione chi era delegato ad decidere.
info@everyonegroup.com
www.everyonegroup.com
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