Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Da
Czech_Roma
The Prague Post Cresce la tensione contro i Rom
Rimangono irrisolte le bombe incendiarie, mentre le famiglie minacciate lasciano
la ČR 3 giugno 2009 - By Wency Leung and Martina Čermáková
Stanno crescendo le tensioni tra i Rom locali ed il resto della popolazione,
mentre la polizia indaga su un secondo attacco in due mesi con bombe incendiarie
contro una residenza Rom.
La polizia deve ancora identificare i sospetti per il recente attacco con
molotov il 27 maggio in un appartamento di due stanze a Zdiby, a nord di Praga.
L'attentatore gettò due bottiglie incendiarie in una casa dove vivevano 10
Rom.
Non ci furono feriti ed il fuoco fu rapidamente sedato, ma l'attacco ha
alimentato la paura e la frustrazione nella comunità rom.
Il 28 maggio il Movimento di Resistenza Romanì ha consegnato una
dichiarazione all'Agenzia di Notizie Ceca (ČTK), dicendo che l'unico modo che i
Rom hanno per proteggersi è di lasciare il paese. Ha anche criticato la polizia
per aver fallito nel garantire la loro sicurezza.
Nel frattempo, secondo l'OnG Naděje (Speranza), circa 35 Rom di Vysoké Mýto,
Boemia orientale, hanno lasciato la regione settimana scorsa cercando rifugia in
Canada.
Milan Nádvorník, manager regionale di Naděje, ha detto che l'esodo era
probabilmente dovuto alla promessa di migliori condizioni sociali ed economiche.
"Si può anche dire che la discriminazione reale e percepita gioca un ruolo," ha
detto. "A riguardo, c'è un grado di discriminazione reale in atto."
La discriminazione è stata riflessa in un sondaggio rilasciato il 29 maggio
dall'istituto CVVM, che rivela come le relazioni tra i Rom ed il resto della
popolazione sono ritenute al livello più basso dell'ultima decade. Secondo ČTK,
l'85% dei 1.056 che hanno risposto, hanno dato una bassa valutazione della
coesistenza con i Rom.
A Zdiby, la polizia ha detto di dover ancora stabilire se l'attacco era
motivato razzialmente. "Ci sono diverse versioni [del motivo], ma non possiamo
essere precisi in questo momento," ha detto la portavoce della polizia praghese,
Markéta Johnová.
A Vítkov, Moravia settentrionale, dove il 16 aprile un incendio doloso aveva
seriamente ferito una bambina rom di due anni ed i suoi genitori (vedi
QUI ndr), la polizia deve ancora compiere progressi significativi nelle
indagini.
La polizia dice di aver trovato l'auto che i testimoni avevano individuato
sulla scena dell'attacco, ma hanno assolto il guidatore ed i passeggeri da ogni
addebito.
Anna Siváková, la madre della bambina di 2 anni, Natálka, che è ricoverata in
ospedale, ha detto di essere sconcertata dai risultati della polizia. "Come
possono ritrovare una macchina e non [gli esecutori]?" ha detto. "E' davvero
strano."
The writers can be reached at
news@praguepost.com
Sempre da
Czech_Roma
04/06/2009 La direttrice del programma radio Rom chiede asilo al Canada
PRAGA (AFP) - La Radio Ceca ha detto che il capo dei suoi programmi per la
minoranza rom ha seguito il percorso di altri zingari e richiesto asilo in
Canada, a seguito dei "rozzi attacchi" alla sua famiglia.
"Abbiamo deciso di richiedere l'asilo... a causa degli attacchi costanti alla
mia famiglia e della crescente radicalizzazione della società," ha scritto ai
dipendenti in una mail la 46enne Anna Polakova.
Hana Hikelova, capo dei servizi di cronaca della radio pubblica, ha detto
all'AFP che la giornalista ha lasciato la Repubblica Ceca dopo che suo figlio è
stato assalito da quattro teste rasate, e suo marito è stato ricattato.
Polakova, che era incaricata di un programma rivolto specificamente alla
comunità rom ceca, forte di 300.000 persone, ha aggiunto che lei ed i sei
componenti della sua famiglia hanno fatto richiesta di asilo all'aeroporto di
Toronto.
Il Canada è diventato una destinazione popolare per i rifugiati rom, che
nella Repubblica Ceca lamentano discriminazioni ed attacchi da estremisti, dopo
che nel 2007 ha eliminato l'obbligo di visto per i Cechi.
Secondo l'ambasciata canadese a Praga, nel primo quadrimestre dell'anno in
corso, 653 Cechi hanno richiesto asilo in Canada, a cui seguono 853 richieste
nel 2008.
L'afflusso ha portato il Primo Ministro Canadese, Stephen Harper durante la
sua visita a Praga lo scorso mese, ad ammonire sulla possibilità di reintrodurre
l'obbligo di vista.
La minoranza rom ha manifestato all'inizio del mese scorso dopo che un
incendio doloso ad una casa abitata da Rom aveva ferito una giovane coppia e
lasciato in fin di vita la loro figlia di due anni, con bruciature sull'80% del
corpo.
Copyright © 2009 AFP.
Di Fabrizio (del 07/06/2009 @ 09:30:27, in Italia, visitato 1770 volte)
Segnalazione di M Cristina Di Canio
A cura di Marzia Coronati - 5 Giugno 2009
Torta di spinaci, involtini di verza, biscotti di nocciola e cocco. Romanò Hape,
il catering di cucina rom, offre piatti tipici della cucina romanì da gustare a
feste e mercati o da portare a casa in graziose scatoline. In nessuna parte
d’Italia esiste un ristorante di cucina rom. Oggi però le cose sembrano
cambiare. Da diversi mesi a Roma è iniziato il progetto Romanò Hape: un
laboratorio di cucina che si propone per feste, catering e mercati.
In chiusura, Ritmi, la rubrica musicale a cura di Elise Melot.
Romano Hapè, promosso da Roma onlus, non è solo un corso di cucina, ma un modo
per buttare giù le barriere e mettere a confronto due culture che convivono
ormai da decenni nella stessa città, senza però conoscersi. Non solo, il
progetto mira anche a unire le varie comunità rom, da tempo frammentate, e a
mettere fine alla mentalità maschilista tipica della cultura rom. “Vogliamo che
si capisca l’importanza del ruolo della donna, in una società prevalentemente
maschilista com’è quella rom” spiega Graziano Halilovic, di Roma onlus, “per
questo abbiamo aperto il corso solamente alle donne, nonostante ci siano molti
uomini rom che hanno eccellenti doti culinarie”.
Il catering Romanò Hape è una delle tappe di un progetto più grande: la ricerca
transdisciplinare “Campus rom, oltre i campi nomadi”. Iniziato nel 2007 dal
laboratorio di arte urbana Stalker e da Roma onlus, il progetto ha un obiettivo
principale: creare uno scambio tra la comunità italiana e quella rom, attivando
così un percorso di conoscenza.
La prima tappa del progetto intrapresa da Stalker consisteva in un viaggio nei
campi di Roma con gli studenti di architettura dell’università Roma 3. Studenti
e professori abitavano queste realtà per una settimana, per portare avanti un
percorso di “apprendimento reciproco”, in cui imparavano le tecniche
architettoniche dei romma mettevano anche a disposizione le loro conoscenze.
Nell’estate 2008 Stalker ha portato avanti il progetto “Savorengo Ker”, in
romanì la casa di tutti. Si trattava di una piccola costruzione costruita
all’interno del campo nomadi Casilino ‘900. La Savorengo Ker era stata costruita
dai rom delle quattro diverse etnie del campo, unite in un progetto volto a
dimostrare che è possibile proporre risposte concrete in alternativa ai
container e alle baracche. Una micro-villetta in legno messa in piedi con lo
stesso budget finanziario necessario per realizzare un container. Durante la
costruzione della Savorengo Ker un gruppo di fotografi professionisti e non
hanno scattato centinaia di foto e oggi quattro di loro espongono alcuni di
questi scatti in una
mostra
inaugurata venerdì 5 giugno all’ Ex-mattatoio di
Roma. La comunità rom, sempre più spesso descritta come “un’emergenza”, è
fotografata in questa mostra in momenti di condivisione e scambio di conoscenze
con la comunità italiana.
Isole dove il transitorio è perenne, i campi nomadi di Roma si sono trasformati
negli anni; nati come luogo di sosta per i rom italiani e i transitanti, sono
poi divenuti centri di accoglienza per i rifugiati dell’Ex-Jugoslavia,
per divenire oggi, nell’ultima versione, ghetti abitativi per un’etnia. Secondo i
fautori della ricerca “Campus rom”, non servono grandi stanziamenti per
migliorare le condizioni di vita della comunità rom, ma si tratta semplicemente
di interrompere quel circolo vizioso stretto intorno ai rom fatto di
criminalizzazione, pregiudizi, investimenti in sicurezza, confinamento dei
campi.Ma poco o niente è stato fatto per promuovere l’autorappresentazione e
l’autopromozione. Proprio per sostenere l’autorappresentazione e
l’autopromozione della comunità rom Stalker e Roma Onlus hanno promosso un
laboratorio/concorso di fotografia, Romané Chavé, in cui gli studenti si sono
finalmente autorappresentati a loro modo.
Il brano proposto da Ritmi è Solimulen, di Mamady Keita
Ospiti della puntata: Graziano Halilovic, Max Intrisano, Lorenzo Romito, Michele
Carpani
In redazione: Elise Melot, Khaldoun
Passpartù è un progamma a cura di Marzia Coronati
Passpartù 33: La cultura romanì servita sul piatto [30:35m]:
Download
Di Sucar Drom (del 06/06/2009 @ 14:13:52, in blog, visitato 1857 volte)
Sambenedetto del Tronto (AP), Moni Ovadia incanta il pubblico
Numerosi i partecipanti allo spettacolo tenuto da Moni Ovadia lo scorso sabato
30 Maggio, nell’ambito del Festival della Pace. Il palco è stato allestito in
via Montebello, nella zona meglio nota come “piazza della verdura”. Lo scrittore
e teatrante ha proposto per l’intera durata dello spe...
Genova, si cerca una casa per i Sinti piemontesi
"Il campo nomadi di Bolzaneto grida vendetta. Č il più vecchio della città ed è
sovraffollato. Io l’ho visto nascere e ho seguito, in Provincia, i primi
inserimenti scolastici dei piccoli sinti. Per tutte queste famiglie occorre
trovare una sistemazione dignitosa, la Gronda non c...
Milano, continuano gli sgomberi senza una soluzione civile
Continuano gli sgomberi indiscriminati delle famiglie Rom rumene. Ieri mattina
sono state sgomberate una cinquantina di persone che vivevano in tende e
baracche nel Parco delle Memorie Industriali, un’area verde di proprietà del
Comune in zona Ticinese...
Elezioni europee, rischio xenofobia e razzismo
In tutta l’Europa alcuni analisti vedono in queste elezioni alcune allarmanti
insidie che potrebbero definitivamente bloccare il cammino verso del sogno
europeista che i padri nobili dell’Europa avevano immaginato...
Dimmi con chi vai... Alleanze di centrodestra e centrosinistra
Ai tempi del barcollante Governo Prodi, ma anche prima durante le elezioni, si
era soliti discutere sia nelle più accanite riunioni dell’allora opposizione di
centro-destra, sia nei più snob dei salotti di pseudo-sessantottini
sessantottenni, della “terribile” ...
Serbia, gli investimenti a favore dei Rom
L’istruzione è sicuramente il mondo migliore per promuovere la posizione della
popolazione rom, la condizione per la loro socializzazione e una delle priorità
della Serbia durante la presidenza di turno nella Decade dei rom, che sarà
consegnata ufficialmente alla...
Torri di Quartesolo (VI), un Sinto in Consiglio comunale
Scyon Cavazza è candidato a Torri di Quartesolo (VI) nelle prossime elezioni
comunali. Scyon è candidato nelle liste di Rifondazione Comunista, unica
formazione politica in Italia che ha chiesto a Rom e Sinti di...
Reggio Emilia, noi votiamo Vladimiro Torre
Vladimiro Torre, Sinto emiliano, è candidato per il Consiglio comunale di Reggio
Emilia. Nel suo impegno politico così esordisce: i Sinti italiani vivono in
Emilia da centinaia di anni e aspirano a partecipare alla vita politica del
Paese. Vladimiro Torre, dopo diverse esperienze nel campo
dell’associazionismo,...
Europee, noi votiamo Dijana Pavlovic
Siamo alla vigilia delle Elezioni Europee, nella circoscrizione Nord Ovest
(Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) è candidata Dijana Pavlovic, una
romnì. Dijana non è alla sua prima esperienza in politica, già nel 2006...
Di Fabrizio (del 06/06/2009 @ 09:03:09, in Regole, visitato 1772 volte)
Ricevo da Agostino Rota Martir
PISAnotizie 04/06/09 18:45 | autore: Sergio Bontempelli
"Sindaco, rispetti la Costituzione"
Protestano i Rom esclusi dal programma "Città Sottili" per gli atti di violenza
del Gennaio scorso: "il giudice non si è ancora espresso"
«Chiediamo all'Amministrazione comunale di sospendere immediatamente il
provvedimento di sgombero, perché stabilire la verità dei fatti non spetta al
Sindaco ma è compito della giustizia». Si esprimono così i Rom macedoni e
kosovari esclusi dalle abitazioni del programma Città Sottili. Per capire
cosa è successo, e a cosa si riferiscano queste parole, bisogna fare un piccolo
passo indietro.
I fatti del Gennaio 2008
Nel Gennaio 2008 scoppia una rissa tra un gruppo di Rom kosovari e un altro di
Rom macedoni. La Polizia predispone controlli straordinari e perquisizioni: in
alcuni alloggi vengono trovate pistole, bastoni e coltelli. Poiché alcuni degli
indagati risultano beneficiari degli interventi di accoglienza del programma
Città Sottili, l'allora Sindaco Paolo Fontanelli dichiara che "una volta
appurate le responsabilità, gli autori degli atti criminali saranno sospesi dal
programma".
Ma l'atteggiamento dell'amministrazione cambia radicalmente nel giro di pochi
giorni. Il 31 Gennaio, il consiglio comunale si riunisce d'urgenza per discutere
della questione. In un ordine del giorno approvato al termine della seduta, si
invita l'amministrazione ad escludere dal programma Città Sottili "tutti
coloro che sono stati segnalati dalla Questura e che non hanno rispettato il
patto di legalità con il Comune di Pisa". In altre parole, il mandato del
consiglio è quello di non aspettare la sentenza definitiva del giudice, ma di
procedere immediatamente all'esclusione dal programma sulla base delle semplici
segnalazioni di polizia.
Così, nel giro di qualche mese tutti i Rom segnalati vengono esclusi da Città
Sottili: chi, in base a quel programma di accoglienza, aveva ricevuto un
alloggio viene sfrattato, mentre chi era ancora in attesa di avere una casa
viene "depennato" dalle liste. E a fare le spese di questi provvedimenti
punitivi non sono soltanto gli indagati, ma anche le loro famiglie e i loro
bambini. Per questi ultimi - denunciano ora i Rom - viene sospeso anche il
servizio di scuolabus, finanziato con i fondi di Città Sottili.
Intanto, le indagini giudiziarie vanno avanti. E, a sentire i legali della
difesa, molti imputati potrebbero uscire assolti dal processo perché estranei ai
fatti: le forze dell'ordine avrebbero identificato le persone presenti negli
alloggi o nei campi, senza distinguere tra chi era davvero coinvolto negli atti
criminosi e chi, invece, era andato a trovare amici o parenti.
Il punto di vista dei Rom
Ora, i rom macedoni e quelli kosovari hanno deciso di riunirsi - mettendo da
parte il contrasto che li ha divisi l'anno scorso - e di convocare la stampa per
far sentire la loro voce. «Fino ad ora», spiega Mahamuti Erizon, portavoce dei
Rom, «di tutta la vicenda hanno parlato il Sindaco, gli assessori, i politici e
i giornali: noi pensiamo di avere anche noi il diritto di esprimere il nostro
punto di vista».
«Perché ci escludono dal programma Città Sottili», chiede ancora Mahamuti,
«prima ancora che ci sia stata una sentenza del Tribunale?». «Siamo qui tutti
insieme, macedoni e kosovari», prosegue il portavoce dei Rom, «per dire che non
ci vogliamo sottrarre alla giustizia: non ci siamo nascosti, non stiamo
scappando, abbiamo fiducia nei giudici e chi ha commesso reati pagherà i suoi
conti».
Ma l'esclusione dal programma Città Sottili, secondo le comunità Rom, è
profondamente ingiusta. In primo luogo, perché riguarda persone giudicate
colpevoli prima ancora di una sentenza. In secondo luogo, perché coinvolge
l'intero nucleo familiare. «Vogliamo chiedere al Sindaco», spiegano i diretti
interessati - «se quando un cittadino fa uno sbaglio debba pagare l'intera
famiglia per la colpa di uno solo. Se un italiano fa una lite con altri ed abita
con la sua famiglia in una casa popolare, viene allontanato dall'alloggio con
tutto il nucleo, figli piccoli compresi?».
Presenti alla conferenza stampa anche Padre Agostino Rota Martir, sacerdote
cattolico che abita al campo di Coltano, e i volontari di Africa Insieme. Che
denunciano le illegalità nell'operato dell'Amministrazione. «E' la nostra
Costituzione», spiegano, «a stabilire che la responsabilità penale è personale,
e non coinvolge le famiglie, e deve essere accertata con un regolare processo».
In allegato: CONFERENZA STAMPA SULLA LITE AL CAMPO DEL GENNAIO 2008
MI CHIAMO MAHAMUTI ERIZON E SONO UN RAPPRESENTANTE DEI ROM DI COLTANO.
FACCIO PARTE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE ROM DI PISA (ACER) NATA QUALCHE ANNO FA'.
ABBIAMO VOLUTO ORGANIZZARE QUESTO INCONTRO CON LA STAMPA PER SPIEGARE ALCUNI
NOSTRI PROBLEMI E FAR ASCOLTARE LA NOSTRA VOCE SULLA ORMAI FAMOSA LITE AL CAMPO
DEL GENNAIO 2008.
FINO AD ORA SEMPRE NE HANNO PARLATO SOLO ALTRI: SINDACO, ASSESSORI, POLITICI,
GIORNALI…MAI NESSUNO HA SENTITO IL BISOGNO DI ASCOLTARE ANCHE NOI, PERCHE'?
ECCO, NOI PENSIAMO DI AVERE ANCHE NOI IL DIRITTO DI DIRE QUALCOSA SU QUESTA LITE
E DI FAR CONOSCERE ALLA GENTE, ATTRAVERSO VOI QUELLO CHE ABBIAMO DA DIRE.
1. NOI ANCORA OGGI CI CHIEDIAMO PERCHE' QUESTA ESCLUSIONE DAL PROGETTO
PRIMA ANCORA CHE CI SIA STATA UNA SENTENZA DEL TRIBUNALE?
QUESTA ESCLUSIONE A NOI SEMBRA INGIUSTA E VOLGARE ANCHE PERCHE' IL SINDACO NON
HA UNA MINIMA CONOSCENZA DEL LUOGO DOVE ABITIAMO.
CHIEDIAMO AL SINDACO E ALLA AMMINISTRAZIONE DI SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE IL
PROVVEDIMENTO, PERCHE' NON SPETTA A LORO STABILIRE LA VERITA' DEI FATTI, MA E'
COMPITO SOLO DELLA GIUSTIZIA
2. NOI SIAMO QUI TUTTI INSIEME, GLI AUTORI DI QUELLA LITE E VOGLIAMO DIRE
CHE NON CI VOGLIAMO SOTTRARRE ALLA GIUSTIZIA, DICIAMO CHE ABBIAMO FIDUCIA IN
ESSA, E CHE NON SIAMO MAI SCAPPATI VIA O NASCOSTI, ANZI ABBIAMO ANCHE
COLLABORATO PIU' VOLTE CON LA GIUSTIZIA E ASPETTIAMO IL RISULTATO FINALE.
3. VOGLIAMO CHIEDERE AL SINDACO SE ESISTE ANCORA UNA LEGGE CHE DICE CHE
QUANDO UN CITTADINO FA' UNO SBAGLIO, DEBBA PAGARE ANCHE L'INTERA FAMIGLIA PER LA
COLPA DI UNO SOLO.
SE UN ITALIANO FA' UNA LITE CON ALTRI ED ABITA CON LA SUA FAMIGLIA IN UNA CASA
POPOLARE, FORSE VIENE ALLONTANATO CON TUTTI I SUOI MEMBRI DALLA SUA ABITAZIONE?
ALLORA, CHIEDIAMO DI ESSERE TRATTATI COME TUTTI GLI ALTRI CITTADINI, NON SIAMO
QUI PER CHIEDERE DEI PRIVILEGI PARTICOLARI!
E' TUTTO! GRAZIE DELLA VOSTRA ATTENZIONE E ASCOLTO E VI PREGHIAMO DI FAR
CONOSCERE LA NOSTRA VOCE ALLA CITTADINANZA DI PISA.
Di Fabrizio (del 05/06/2009 @ 09:30:12, in Europa, visitato 1536 volte)
Da
Roma_Francais
Médecins du Monde
Dopo la morte, settimana scorsa, di un bambino in un incendio (vedi
QUI ndr) e le espulsioni di cui sono vittime diverse famiglie rrom nell'Ile de
France, MdM interpella i candidati alle elezioni europee. I testi esistono a
livello europeo. Proteggono le famiglie rrom da queste situazioni disastrose. Médecins du Monde
domanda ai candidati, una volta eletti, di impegnarsi a fare rispettare questi
testi nei differenti paesi europei, ed in particolare in Francia.
Lettera ai candidati alle elezioni europee
Noi firmatari, membri dell'associazione Médecins du Monde, siamo stati obbligati
ad installare il 27 maggio a Saint Denis, alle porte di Parigi, un campo di
sgomberati per cittadini europei. 115 persone Rrom di cui 6 lattanti e 41
bambini, sono accolti in un campo sul modello di quelli che dispieghiamo nel
caso di emergenza sanitaria e delle catastrofi. Installare un campo di
"sfollati" in Francia, ma come ci siamo arrivati?
Cacciate, incalzate da diversi mesi, queste famiglie rrom erano per strada dopo
un incendio che aveva causato la morte di un bambino e dopo la loro espulsione
da tutti i luoghi precari dove avevano tentato di trovare rifugio. Lo stato, le
collettività locali e territoriali se ne rimpallano la responsabilità. Davanti a
questo maltrattamento istituzionale, senza alcuna soluzione e di fronte
all'emergenza sanitaria, abbiamo portato loro un riparo che speriamo momentaneo
in attesa di soluzioni più degne e durabili.
Pertanto, i testi elaborati a livello europeo esistono, sono di qualità e
apportano risposte adatte ed umane perle famiglie rrom, ma non sono applicati in
Francia. Europei, beneficiari dei diritti riaffermati tanto dal Parlamento che
dalla Commissione e dal Consiglio d'Europa, i Rrom sono trattati in Francia, con
dispetto come cittadini europei di seconda classe. E le loro espulsioni
ripetute, senza soluzioni di ri-alloggio si trascinano, noi lo constatiamo tutti
i giorni, verso l'esaurimento, l'interruzione delle cure e del seguito medico,
soprattutto per le donne ed i bambini piccoli. Stato, regioni, dipartimenti,
sindaci, ciascuno di questi attori detengono quindi una parte della soluzione.
Ma tutti si rimpallano la responsabilità in un gioco istituzionale grottesco per
finire in un niente di fatto.
Alla vigilia dell'elezione del nuovo Parlamento Europeo, vi domandiamo di
prendere l'impegno, una volta eletti di vegliare, almeno, sull'applicazione
delle regole europee esistenti. Vi domandiamo di non accettare più il gioco del
ping-pong istituzionale di cui sono vittime i Rrom, cittadini europei protetti
pertanto dalle leggi in vigore.
Nella Ile de France, le associazioni richiedono una Tavola Rotonda che riunisca
tutti gli attori coinvolti. Un incontro che permetta di condividere le questioni
e di trovare assieme delle risposte coordinate per uscire con una gestione
condivisa del territorio. Noi vi chiediamo in nome dell'Europa di cui avete il
mandato, di appoggiare questa iniziativa elementare perché i Rrom possano vivere
degnamente.
Di Fabrizio (del 04/06/2009 @ 09:43:45, in Italia, visitato 1986 volte)
venerdì 5 giugno 2009 h. 17.00 - 22.30
presso l'ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ETTORE MAJORANA" Via Carlo Marx, snc –
Località Campoleone - 00040
Lanuvio,
(ROMA)
Festa dell’Intercultura
"Non incontrerai mai due volti assolutamente identici. Non importa la bellezza o
la bruttezza: queste cose sono relative. Ciascun volto è il simbolo della vita.
E tutta la vita merita rispetto. E’ trattando gli altri con dignità che si
guadagna il rispetto per se stessi".
Tahar Ben Jelloun
INCONTRIAMOCI CON … GUSTO
Presso la Scuola Primaria ‘Gianni Rodari’, Via Filippo Turati, 13 – Campoleone
Venerdì 5 Giugno 2009, ore 17,00
PROGRAMMA
Ore 17,00 BENVENUTI A TUTTI
Introduzione del Dirigente Scolastico, saluto delle Autorità e presentazione dei
Relatori.
Ore 17,00
Apertura della Mostra QUANDO GLI EMIGRANTI ERAVAMO NOI
Ore 17,00-18,00 Convegno sul tema
L’ITALIA DA PAESE DI EMIGRAZIONE A PAESE
DI IMMIGRAZIONE
Interventi:
Toni Zingaro (Antun Blažević), autore del Libro ‘Speranza’
Prof.ssa Patrizia Dell’Orbo, fondatrice della associazione onlus ‘Miche – I
Germogli’.
Ore 17,00-18,00
Per i bambini ANIMAZIONE DI FIABE PALESTINESI
a cura di Luisa Di Gaetano, giornalista free lance.
Ore 18,00-19,00 SPETTACOLO DEI BAMBINI DELLA SCUOLA ‘G. RODARI’
Ore 18,30 STAND GASTRONOMICI DAL MONDO
Romania, Tunisia, Albania, America centrale e meridionale, Cuba, Nigeria,
Filippine, Italia.
(Ogni assaggio avrà il costo di € 0,50, e i proventi saranno devoluti in
beneficenza).
Ore 20,00 CONCERTO DI PERCUSSIONI IN CERCHIO ‘SUONIAMO INSIEME’
con l’Associazione per Ananche.
Ore 20,30 BRUSCHETTA E PASTA PER TUTTI offerta da La Serenissima ristorazione
Per la riuscita della manifestazione sono stati preziosissimi i contributi di
tutti. In particolare si ringrazia:
Comune di Lanuvio, CRAI, SDA Group (Cecchini), La Serenissima ristorazione,
Luisa Di Gaetano, Associazione per Ananche, Comitato Genitori.
E, last but not least, tutti i genitori.
Telefono: 06-93.03.153
E-mail: i.c.ettoremajorana@infinito.it
Di Fabrizio (del 04/06/2009 @ 09:30:21, in Europa, visitato 1613 volte)
Comunicato stampa in occasione delle elezioni al Parlamento Europeo
"I Rom devono votare per contrastare la crescita dei partiti xenofobi e
razzisti"
Bruxelles, 2 giugno 2009 - ERIO, Ufficio d'Informazione dei Rom Europei, in
occasione delle elezioni per il Parlamento Europeo, invita i Rom di tutti gli
Stati Membri UE a partecipare ed usare il loro voto in difesa dei propri diritti
umani.
Il Direttore Esecutivo di ERIO, Ivan Ivanov, ha dichiarato: "Nell'ultimo paio
di anni, l'Europa ha visto il sorgere drammatico di partiti di estrema destra,
razzisti e xenofobi. Le elezioni del Parlamento Europeo offrono
l'opportunità di contrastare questo allarmante fenomeno con il nostro voto. Se
il popolo Rom non parteciperà a questo importante esercizio di democrazia,
lascerà uno spazio più ampio ai politici xenofobi e razzisti di accedere
all'arena politica dell'Unione Europea. Questo può svantaggiare seriamente le
attività di consulenza rom a livello UE: se le forze politiche xenofobe
potessero riunire un numero significativo di rappresentanti nel Parlamento
Europeo (potrebbe realmente succedere), la questione rom sarebbe costretta
all'angolo dell'agenda politica europea."
Inoltre, i Rom dovrebbero avvantaggiarsi con queste elezioni per rinforzare
la loro partecipazione politica. Se ognuno dei 10 milioni di Rom in Europa
votassero, la loro influenza politica sarebbe molto più rilevante agli occhi dei
principali partiti.
Per questo ERIO incoraggia i Rom ad uscire e votare, dando la loro preferenza
ai partiti che si sono esposti a difendere i diritti umani e delle minoranze nei
loro programmi politici.
Per ulteriori chiarimenti, potete contattare il Direttore Esecutivo di
ERIO, +32 473 82 38 87
The European Roma Information Office (ERIO) is a human rights advocacy
organisation promoting the rights of Roma communities throughout Europe. ERIO
lobbies European institutions, national governments and international
organisations in order to bring about improvements in policies concerning Roma
communities. ERIO cooperates intensively with Roma organisations and supports
them in establishing their concerns and demands to European and national
decision-makers. The ultimate goal of ERIO is to contribute to the eradication
of racism, discrimination and social exclusion faced by the majority of Roma in
Europe.
Dijana Pavlovic chiuderà a Mantova la campagna elettorale di Rifondazione
Comunista con lo spettacolo teatrale Rom Cabaret, insieme ai musicisti Jovica
Jovic e Marta Pistocchi.
Siete tutti invitati venerdì 5 giugno 2009, alle ore 21.00, presso la sede
di Rifondazione Comunista a Mantova, in via Bettinelli n.12 (di fianco alla
Stazione Ferroviaria). A tutti sarà offerto un piccolo rinfresco.
Lo spettacolo è nato tre anni fa come occasione di incontro tra la cultura
Rom e la rappresentazione che ne ha fatto la tradizione letteraria
occidentale attraverso l’immagine romantica dei mondi rom e sinti
(Cervantes, Puskin, Merimée, ecc).
Di fronte alle vicende drammatiche degli ultimi due anni, che a partire dal
caso di Opera sono culminate nella cosiddetta “emergenza Rom”, è nata l’esigenza
di attualizzare lo spettacolo e trasformarlo in uno strumento non solo di
conoscenza e di confronto, ma anche di denuncia.
Č quindi diventato uno spettacolo mosaico fatto di poesie e racconti popolari e
di autori Rom, di musica e canzoni popolari, di testi, di video e interviste che
raccontano la condizione dei Rom oggi in Italia fatta di sgomberi e di
pregiudizi. Ma tocca anche i momenti duri e drammatici della storia, come quello
dello sterminio nei campi di concentramento nazisti, passando dai toni poetici a
quelli amari e drammatici, senza dimenticare l’ironia e anche l’ autoironia
delle barzellette Rom.
Con Marta Pistocchi (italiana) e Jovica Jovic (rom serbo) - due musicisti
molto diversi tra loro per origine, provenienza e formazione professionale si
incontrano nel 2006 e animati dalla passione per la musica rom dei Balcani
formano un duo unico nel suo genere; i Muzikanti sono la realizzazione di un
autentico incontro di culture che si esprime in un linguaggio musicale
originale, fantasioso, libero e vitale.
Di Fabrizio (del 03/06/2009 @ 09:24:32, in media, visitato 4961 volte)
CinemaItaliano.info
Mi chiamo Laura Halilovic sono nata il 22 novembre del 1989. La mia passione
per la regia é nata quando avevo nove anni.
Ho vissuto al campo per anni e mi trovavo benissimo, poi mi sono trasferita
alla Falchera quando ci hanno dato una casa popolare. Mi trovo bene anche qui.
Qui ho anche girato il mio primo cortometraggio con un gruppo di amici. Voglio
fare un documentario sui Rom per far conoscere agli altri la nostra vita. I Rom,
o come vengono chiamati con un tono dispregiativo, gli Zingari, per la maggior
parte vivono nelle case, i loro figli vanno a scuola, a differenza di quello che
tutti credono, solo alcuni di loro vivono ancora girando come facevano una
volta. Sono stati fatti film e documentari sulle loro usanze, sul loro modo di
vivere, ma nulla i cui loro possano veramente riconoscersi. I registi e gli
sceneggiatori presentano il mondo dei Rom con idee ancora molto stereotipate.
Non sanno che alcuni non si direbbe che sono Rom e che molti di quelli che
ancora oggi vivono viaggiando sarebbero felici di avere una casa popolare e di
poter mandare i propri figli a scuola.
La gente oggi ha ancora paura, non si fida, appena sente la parola Zingaro si
allontana e questo mi da molto fastidio, non ci fa sentire accettati in un paese
che non è il nostro e nel quale stiamo cercando di costruirci un futuro e di
dare un futuro ai nostri figli.
Regia: Laura Halilovic (opera prima)
Anno di produzione: 2009
Durata: 50'
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Italia
Produzione:
Zenit Arti Audiovisive
Formato di ripresa: HD
Formato di proiezione: HD, colore
Altri titoli: Una Ruota del Carro, Io la Mia Famiglia e Woody Allen - A
Wheel of the Wagon - Me, my Family and Woody Allen
Sinossi: Un viaggio intimo e personale tra la fine della vita nomade e lo
stanziamento in una casa popolare di Torino. Laura è l'unica figlia femmina
della famiglia Halilovic, una famiglia Rom arrivata in Italia dalla Bosnia negli
anni sessanta. La regista diciottenne ci racconta in prima persona con ironia e
senso dell’umorismo il suo rapporto con la famiglia e il suo percorso per
accettare le proprie origini e allo stesso tempo realizzare il suo sogno di
diventare regista.
Il documentario presenta una riflessione sulla fine della vita nomade, sulle
relazioni con i parenti che ancora vivono nei campi e con i gagè, i vicini non
rom. Più in generale è una riflessione sulla difficoltà nel rapporto con gli
altri, sentimento che accompagna Laura sin dall’infanzia.
Ambientazione: Torino
Con il sostegno di:
Piemonte Doc Film Fund
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