Richiediamo chiarezza. Di Rom si parla poco e male, anche quando il tema delle notizie non è "apertamente" razzista o pietista, le notizie sono piene di errori sui nomi e sulle località
Di Fabrizio (del 06/03/2011 @ 09:11:58, in casa, visitato 1595 volte)
Le madri zingare di Luník IX scrivono al Premier
Alcune bambini e mamme del ghetto Rom di Luník IX a Košice hanno indirizzato
una lettera aperta al primo Ministro Iveta Radičová per informarla della
situazione senza speranze nella quale versano.
Nella lettera, le madri ed i bambini zingari informano la Radičová che la gente
di Luník IX paga l'affitto delle case nonostante non esistano contratti. Che allo
stesso modo viene riscossa quotidianamente l'elettricità, in ragione di 6 euro
al giorno, da parte degli incaricati della città. Che insomma nel quartiere non
vige l'anarchia zingara ma l'irregolarità e l'arbitrio degli amministratori
locali.
"Scriviamo al Primo Ministro perché speriamo che l'Ispettorato del Commercio e
gli altri uffici ispettivi conducano una profonda verifica della situazione
della Direzione di Luník IX e dell'Associazione per la Casa di Kosice per
scoprire chi abbia gestito tanto irresponsabilmente, per quasi venti anni,
l'affitto degli appartamenti di Luník IX, e perché lo abbia fatto".
Secondo Gabriel Glovacký, un insegnante che opera nell'ambito della comunità Rom
di Košice, il quartiere è, come gli stessi abitanti definiscono "una trappola
sociale" che non prevede uscite.
"Prima della fine del 1989 il 94% dei Rom di Luník IX aveva una occupazione.
Attualmente il 94% di loro è disoccupato", sostiene Glovacký, spiegando come i
giovani del quartiere desiderino una vita diversa da quella dei genitori ma non
abbiano prospettive di cambiamento per le loro vite.
"La gente di Luník IX è probabilmente indebitata per le prossime tre o quattro
generazioni. Vivono in appartamenti in cui l'acqua viene erogata per un'ora due
volte al giorno, ma i debiti corrispondenti ad acqua, elettricità e
riscaldamento raggiungono totali di milioni di euro" ha continuato a spiegare Glovacký, sottolineando che persino i pochi zingari che hanno un lavoro non
guadagnano abbastanza per trovare una modesta abitazione lontano da Luník IX.
Simile anche l'opinione di Anna Koptová, Preside della scuola superiore di via
Galaktická, che spiega: "se il colore della tua pelle è scuro e la tua residenza
permanente è a Luník IX non hai speranze di trovare lavoro". Secondo la preside Koptová ci sono infatti tanti Rom colti ed abili che si trovano discriminati sul
mercato del lavoro.
Di Fabrizio (del 05/03/2011 @ 09:22:02, in Italia, visitato 1548 volte)
Prima leggere
QUA
Alcune domande:
* Un assessore ex AN che riscopre la purezza del 25 aprile?
* Come si permette di stabilire chi può manifestare e chi no?
* Se c'è tutta questa paura per la manifestazione, non si faceva prima ad aprire
un tavolo di trattativa?
* Chi sarebbero gli apolidi?
(red.) L'assessore comunale Mario Labolani dice un netto no all'ipotesi di
una manifestazione dei nomadi che si dovrebbe tenere a Brescia il 25
aprile. "Il mio", ha spiegato, "è un no fermo e convinto. Il 25 aprile è una
festa patriottica che appartiene alla storia di tutti gli italiani, non intendo
quindi assistere inerme ad un'invasione della nostra città ad opera di zingari
provenienti da tutto il paese e forse anche dal resto d'Europa". Secondo Labolani "questi signori stanno minacciando di invadere la nostra
città, per protesta contro lo sgombero dei campi sinti avvenuto nei giorni
scorsi, mettendo in atto un vero e proprio ricatto. E' inaccettabile che a
fronte dell'accordo firmato con il comune e tutte le sigle sindacali i nomadi
pensino di poter implicitamente ricattarci con intimidazioni mediatiche di
questo tipo". L'assessore sostiene che stanno "usando come arma la forza numerica,
poiché in realtà nessuno è in grado di prevedere con certezza quanti zingari e
di che provenienza si stiano organizzando per convogliare a Brescia a sostegno
degli apolidi ivi stanziati".
Idebate.orgBy Grattan Puxon SENZATETTO ALLEATI DEI VIAGGIANTI PER
EVITARE GLI SFRATTI DI CONSTANT
28/02/2011 - Gli ufficiali giudiziari privati, come Constant & Co., sul cui
teppismo le autorità faranno dipendere un crescente esercito di senza casa,
possono attendersi un rafforzamento dell'opposizione.
Gli indesiderati della Grande Società, pronti al disprezzo permanente, hanno
formato un'alleanza e stanno reagendo.
Settimana scorsa a Bristol, gli occupanti barricati in un edificio
governativo abbandonato, hanno contrastato con successo gli incaricati di
Constant. Hanno issato uno striscione dove dicevano che Constant riceverà un
caldo benvenuto a Dale Farm.
L'incidente è seguito ad una riunione tenutasi il mese scorso a Dale Farm,
quando i Viaggianti ed i loro nuovi alleati hanno steso un piano per difendere
la comunità contro il forte assalto guidato da Constant. Questo sgombero costerà
13 milioni di sterline.
Ci si aspetta che Tony Ball, leader del consiglio di Basildon, indichi
martedì [1 marzo] le sue intenzioni, quando si confronterà con i rappresentanti
di Dale Farm a Westminster in un incontro ospitato dal deputato conservatore
John Baron. Preferiranno la conciliazione o la distruzione?
Sul tavolo ci sarà il piano del Gypsy Council per fornire un parcheggio
alternativo per i caravan degli abitanti di Dale Farm che perderanno la casa,
sul terreno offerto dalla Homes and Communities Agency, agenzia governativa (ma
indipendente) sopravvissuta ai tagli della Coalizione.
"Andremo nei nuovi siti," commenta Richard Sheridan, presidente del Gypsy
Council. "Ma non saremo spinti per strada, fuori dalla nostra terra senza un
posto dove andare."
La loro posizione sarà significativamente rinforzata settimana prossima, da
una visita a Dale Farm del comitato consultivo sulla protezione delle minoranze
nazionali del Consiglio d'Europa. Assieme a due organismi ONU, per qualche tempo
hanno monitorato la situazione.
La prova di forza sarà inevitabile se la sessione straordinaria del consiglio
di Basildon il prossimo 14 marzo ratificherà l'opzione di sgombero. "Abbiamo la
volontà politica," si è vantato Baron. "Non mi importa di quanti gruppi dei
diritti umani si oppongono."
*************************
TRAVELLER HOMELESS ACTION
Giorno di mobilitazione a Dale Farm il 14 marzo dalle h. 14.00, culminante
con protesta di fronte al Basildon Centre alle 19.00 in coincidenza con il
consiglio straordinario che voterà sui 13 milioni di sterline dello sgombero.
Di Fabrizio (del 04/03/2011 @ 09:53:44, in Kumpanija, visitato 1557 volte)
Domenica 6 marzo dalle 12.00 alle 13.00 - Piazza degli Zingari (zona Monti),
Roma
Per ricordarli a un mese dalla scomparsa, nell’incendio dell’insediamento in cui
abitavano.
La sera di domenica 6 febbraio perdevano la vita nell’incendio che ha bruciato
la loro abitazione Raul, Fernando, Sebastian e Patrizia, quattro bambini rom che
vivevano a Roma con la propria famiglia, alloggiati in un riparo di fortuna in
un accampamento nei pressi della Via Appia.
...Per non dimenticarli, e per ricordare tutte le persone che hanno perso la
vita in questi anni negli accampamenti in cui molte comunità rom e sinte in
Italia sono costrette ad abitare, la Sezione Italiana di Amnesty International,
la Fondazione Migrantes, l’Associazione 21 Luglio e Popica invitano tutti a
portare un fiore bianco a Piazza degli Zingari, luogo che testimonia i secoli di
storia comune che uniscono la città di Roma alle comunità rom e sinte.
Se non potrete essere presenti fisicamente, vi chiediamo di manifestare la
vostra vicinanza facendo recapitare dei fiori bianchi tra le 12.00 e le 13.00
tramite un servizio di consegna fiori a domicilio oppure contattando i fioristi
della zona: http://bit.ly/fioristi_monti
Per spedire i fiori utilizzate i seguenti dati:
NOME E COGNOME: Fabio Ciconte (incaricato di Amnesty International)
INDIRIZZO: Piazza degli Zingari
LOCALITA': Roma
RECAPITO TELEFONICO: 3287284402
CAP: 00184
PAESE: Italia
ORARIO: mattina (tra le 12 e le 13)
Intendo dire, evitando gestacci e scurrilità che magari verrebbero naturali.
Vediamo la performance di Dijana Pavlovic e Jovica Jovic in questa impresa quasi
impossibile.
Tratto da "L'almanacco del Gene Gnocco" del 20 febbraio 2011
Di Fabrizio (del 03/03/2011 @ 20:11:00, in Italia, visitato 2361 volte)
Stamattina presto, oltre un centinaio di poliziotti in tenuta antisommossa,
accompagnati da vigili del fuoco, ruspe, ambulanza e diversi camion, si sono
presentati al nostro campo, per sgomberare 4 nuclei familiari, ivi residenti da
quando è stato formato. Una delle famiglie sfrattate aveva anche presentato
ricorso amministrativo a settembre ed un successivo ricorso al TAR contro il
comune di Milano per un precedente avviso di sgombero [vedi
QUI]. A nessuno è stata consegnata notifica scritta per questo sgombero,
come invece previsto dalla legge.
Le roulottes e le case mobili degli sfollati sono state portate via dai vigili,
e quindi le famiglie non hanno dove andare. Prima hanno potuto portarsi via i
loro beni. Tutti erano accampati ai margini esterni del campo, perché la
piazzola loro assegnata era stata occupata in precedenza da abusivi. L'assurdo è
che queste famiglie abusive sono rimaste al loro posto.
Accompagnati da altri componenti del campo, gli sfrattati si sono presentati in
Casa della Carità (che ha la gestione del campo), ma non sono stati ricevuti per
assenza dell'incaricato. A tuttora nessuno di Casa della Carità è intervenuto
sul posto.
Inoltre una ruspa ha demolito la cabina elettrica che serviva tutto il campo, a
causa di alcuni allacciamenti non regolari; col risultato che ora tutto il campo
è senza elettricità (anche chi aveva un regolare contatore). In molte famiglie
manca anche la legna per scaldarsi. Nel frattempo piove su giusti e ingiusti.
I vigili hanno detto che torneranno lunedì prossimo per smantellare altre tre
case.
La brutalità degli innumerevoli sgomberi contro gli insediamenti abusivi, si sta
quindi trasferendo anche verso i campi sosta comunali, quelli che si vorrebbe
chiudere col famoso "Piano Nomadi", che in due anni non si è concretizzato,
nonostante le somme a disposizione (13 milioni di euro) per incapacità dello
stesso Comune. In mancanza di idee, il Comune maschera la sua incapacità
rendendo la vita impossibile ai Rom e ai Sinti cittadini e perseguendo una lenta
politica di logoramento.
Con l'occasione, smentiamo quanto affermato dal parlamentare europeo Borghezio
in un suo comunicato su
Agenzia Parlamentare: nonostante tutto, il campo di via Idro c'è ancora, a
fare da specchio alle contraddizioni sue, del suo partito e della maggioranza
che governa Milano.
Per informazioni: Fabrizio Casavola, 347-717.96.02
info@sivola.net
Antonio Braidic, 338-771.28.56
Di Sucar Drom (del 03/03/2011 @ 09:40:19, in Italia, visitato 2127 volte)
Assemblea del 2 marzo 2011, Brescia
La Federazione riunisce e coordina ventidue associazioni rom e sinte presenti in
tutta l’Italia. La federazione è riconosciuta dal Governo italiano e dalla
Presidenza della Repubblica. L’incontro di oggi è stato organizzato per
discutere e verificare il lavoro svolto nel 2010 e decidere le prossime
iniziative e i prossimi impegni della federazione.
I presidenti delle associazioni hanno plaudito al lavoro svolto nella
Campagna Dosta!, promossa dal Consiglio d’Europa e dal Dipartimento per le pari
Opportunità della Presidenza del Consiglio. La federazione ha realizzato
incontri, concerti, spettacoli teatrali, manifestazioni, dibattiti, mostre
fotografiche e tanto altro in diverse Città italiane, quali: Milano, Bolzano,
Mantova, Brescia, Prato, Rimini, Piacenza, Vicenza, Bari… A Venezia grazie al
lavoro della federazione nella Campagna Dosta! è stato costituito l’Osservatorio
sulle discriminazione con il supporto del Comune di Venezia e dell’UNAR,
l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale del Ministero delle Pari
Opportunità.
La federazione ha poi partecipato a diverse iniziative istituzionali, quale
la commemorazione del Giorno della Memoria al Quirinale su invito diretto del
Presidente Napolitano.
L’Agenzia europea contro il razzismo (FRA) ha scelto la federazione come suo
partner per l’Italia per realizzare in tutta l’Italia una ricerca sul livello di
razzismo percepito e vissuto da sinti e rom. Saranno effettuate, entro maggio
2011, mille interviste a rom e sinti in tutto il Paese.
Inoltre, il Dipartimento di Stato americano ha invitato la Vice Presidente
della federazione Dijana Pavlovic a Washington per discutere sul razzismo e
sulle discriminazioni vissute da sinti e rom in Italia.
La federazione ha fissato la propria assemblea elettiva del 2011 in cui verrà
eletto il nuovo consigli direttivo. I Consiglieri della Federazione hanno
discusso le motivazioni che hanno portato il Presidente Radames Gabrieli a
dimettersi. Dopo un confronto serrato tra tutti i Consiglieri e il Presidente
dimissionario, il Consiglio direttivo ha respinto all’unanimità le dimissioni.
La federazione è estremamente preoccupata per le notizie drammatiche che
giungono da tutta l’Italia. Ringraziamo il Presidente della Repubblica per le
parole espresse dopo la morte di quattro bambini rom a Roma. Chiediamo al
Governo italiano di dare una svolta alle politiche fin qui messe in atto,
uscendo dalla logica sicuritaria e affermando il riconoscimento dello status di
minoranze linguistiche a tutti i sinti e i rom e mettendo in campo serie
politiche per il lavoro e per la casa. Chiediamo al Ministero del Welfare di
fissare un incontro per studiare un piano nazionale.
La federazione ha discusso a lungo sulla grave situazione dei sinti e dei rom
a Brescia che si trascina da alcuni anni. Dopo la vicenda accaduta il 14
febbraio nel campo sinti di via Orzinuovi 108 di Brescia la federazione a deciso
di intervenire per contrastare il provvedimento del Comune di Brescia che
intende spostare tre famiglie sinte nel villaggio per l’emergenza abitativa.
Contrastiamo questa decisione per questi motivi:
1) Le famiglie che vivono oggi nel villaggio di Borgo Satollo sono in una
situazione di grave sovraffollamento che pregiudica la situazione igienico
sanitaria dello stesso villaggio, sarebbe quindi doveroso che le tre casette
siano assegnate alle famiglie numerose che già vivono nel villaggio;
2) Le famiglie sinte in questi anni hanno investito risorse importanti per
comprarsi autonomamente un’abitazione (case mobili) senza chiedere assistenza al
Comune;
3) Le famiglie sono pronte ad impegnarsi per sottoscrivere dei mutui per
l’acquisto di terreni dove ogni famiglia può vivere in pace, questo progetto si
è fermato dopo che il Comune Brescia non si è impegnato per risolvere il
contrasto politico amministrativo con il Comune di Guidizzolo (MN), lasciando
cadere la possibilità che quattro famiglie potessero trovare una soluzione seria
e soddisfacente.
L’azione del Comune di Brescia il 14 febbraio, togliere l’energia elettrica a
tutte le famiglie sinte, è stato un provvedimento barbaro e medioevale che ha
messo a repentaglio la vita di due bambini. Una gravissima forma di
discriminazione.
La federazione organizzerà una manifestazione a Brescia in cui presenterà
alla Città proposte serie per risolvere il problema abitativo vissuto dalle
famiglie sinte e rom. Chiediamo a tutte le associazioni, a tutte le
organizzazioni e a tutta la società civile di partecipare all’organizzazione
della manifestazione.
Di Fabrizio (del 03/03/2011 @ 09:11:27, in lavoro, visitato 1703 volte)
Porto a conoscenza un'importante iniziativa milanese.
Anche se resto perplesso: ancora un incontro PER i Rom e i Sinti, ma dopo
tanti anni ci sarebbe bisogno di qualcosa CON i Rom e i Sinti. E se dopo tutto
questo tempo non si trova qualcuno di loro in grado di rappresentarli e
interloquire col comune e le associazioni, probabilmente c'è bisogno di un serio
esame di coscienza (anche da parte dello stesso Tavolo Rom).
Il tavolo Rom ritiene fondamentale in questa fase proporre alle realtà
del tavolo ed i servizi e le cooperative sociali che operano nel campo
dell’inserimento lavorativo di persone Rom e Sinti nel nostro territorio, una
mezza giornata seminariale.
La giornata di studio l’abbiamo pensata con una apertura da parte del Tavolo
Rom, e:
una relazione di Antonio Verona, responsabile mercato del lavoro della CGIL
milano, che presenterà tutti gli strumenti di mediazione e di formazione
disponibili per la costruzione di un percorso lavorativo, con un accenno anche
ai servizi presenti sul territorio.
Una esposizione da parte tutti i soggetti che si sono misurati e si continuano a
misurare con progetti di inserimento lavorativo di Rom e Sinti, avendo cura di
presentare sia i punti di forza che quelli di fragilità
Una esposizione da parte di servizi e cooperative che abbiano fatto esperienze
concrete di progetti di inserimento lavorativo.
Abbiamo invitato a questo seminario un responsabile del mercato del lavoro della
provincia che possa interloquire con noi sugli aspetti tecnici.
L’obiettivo del seminario è comunque quello di riprendere una trattativa con
l’Assessore Del Nero che in più di una occasione si è dimostrato disponibile ad
incontrare il Tavolo Rom su aspetti concreti riguardanti il lavoro.
Il seminario si tiene il giorno 10 marzo alle ore 9,30 presso la Camera del
Lavoro di Milano corso di Porta Vittoria 43 sala Buozzi.
Il 30 dicembre scorso una Romnì bulgara è stata rapita a Rotterdam.
La ragazza è scomparsa il 30.12.2010. L'ultima volta è stata vista a
Slinge, Rotterdam. Se avete notizie, prego contattate 0031624986313 o chiamate
immediatamente la polizia nel vostro paese. Si chiama Monika Tanova, ha 25 anni,
è alta 1,65, lunghi capelli neri/castano scuri ed occhi marroni.
Disclaimer - agg. 17/8/04 Potete
riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo
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