Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Notizie in italiano dai Rom, Sinti, Kalé, Pavees di tutto il mondo

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 23/03/2011 @ 09:39:27, in Italia, visitato 1659 volte)

Venerdì 25 marzo dalle ore 15,00 alle ore 19,00
presso la sede dell’associazione chi rom e… chi no, “Scola Jungla” in Via Cupa Perillo (campo rom) Scampia-Napoli

è gradita la conferma all’incontro

"L'associazione chi rom e...chi no, in collaborazione con Osservazione, centro di ricerca azione contro la discriminazione di rom e sinti, organizza una tavola rotonda per presentare e discutere i risultati della ricerca sul sistema di interventi che puntano a difendere i minori rom e sinti in Campania. La ricerca è stata realizzata nell'ambito del progetto "La protezione dei minori Rom in Bulgari, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Romania e Slovacchia, condotta, dall' European Right Centre in collaborazione con Osservazione.
Il progetto è finanziato dalla commissione Europea nel quadro del programma "Diritti Fondamentali e Cittadinanza"

Presentazione della ricerca
Francesca Saudino e Daria Storia OsservAzione
Barbara Pierro e Emma Ferulano chi rom e… chi no

Sono previsti gli interventi di:
Dott. Assante e Dott. Avallone Giudici del Tribunale per i Minori di Napoli,
Dott.ssa Molinaro Presidente Ordine Assistenti Sociali Campania,
i rappresentanti delle istituzioni, delle strutture residenziali e dei CPA, le scuole, le associazioni del terzo settore, gli assistenti sociali e le famiglie dei territori interessati dalla presenza di comunità rom.

Evento accreditato dall’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Regione Campania, riconosciuti due crediti

Per info ed eventuali indicazioni contattare:
348.8842827 – 338.8525697 – email: chirom.e.chino@gmail.com

come raggiungerci: GoogleMaps

www.chiromechino.blogspot.com
www.osservazione.org

Destina il tuo 5 per mille all'ass. chi rom e...chi no onlus
CF 95081280638

L'appuntamento su Facebook

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 23/03/2011 @ 09:16:38, in Regole, visitato 2661 volte)

Questa (ieri NDR) mattina  si è svolta presso la Camera del Lavoro di Milano la presentazione dell'appello "I Diritti non si sgomberano", per fermare gli sgomberi dei campi Rom a Milano, che ha già raccolto l'adesione di oltre 60 associazioni.

Sono intervenuti alcuni dei rappresentanti delle numerose realtà che hanno promosso l’appello: Onorio Rosati e Corrado Mandreoli per la CGIL, don Massimo Mapelli della Casa della Carità, Annamaria Bufalini per le Mamme e Maestre di Rubattino, Bruno Segre del Campo della Pace Ebraico , Paolo Agnoletto per il Gruppo Sostegno Forlanini, Claudio Cristiani di Agesci Zona Milano, Diana Pavlovic di Rom e Sinti Insieme, Avv. Alberto Guariso di Avvocati per Niente e Associazioni Studi Giuridici sull'Immigrazione, una operatrice del Naga e l'avv. Gilberto Pagani di Legal Team Italia.

Un appello rivolto all’amministrazione perché opti per politiche di vera integrazione ed abbandoni la logica degli sgomberi, appello però rivolto anche al tessuto civile di questa città perché ritrovi il gusto della partecipazione alla costruzione di una città capace di tutelare i diritti di tutti al di là delle appartenenze etniche e culturali.

In allegato il testo dell'appello con tutte le firme raccolte fino ad oggi.

L'intento è quello di raccogliere nuove adesioni sia di associazioni e gruppi che di singoli cittadini, che andranno comunicate ad uno dei seguenti indirizzi scendiamoincampo@gmail.com  oppure gaggini@libero.it

L'invito è quindi quello di farlo girare il più possibile e di pubblicarlo sui diversi siti internet (se vi serve in altro formato chiedetemelo); allego anche una griglia da utilizzare eventualmente in caso di raccolta diretta delle firme (che andranno poi comunicate comunque ai due indirizzi mail indicati sopra).

Saluti a tutti


Negli ultimi due anni a Milano sono stati effettuati oltre 360 sgomberi di campi abitati da Rom e Sinti che hanno coinvolto alcune centinaia di nuclei familiari presenti da tempo sul territorio cittadino.

Dopo ogni sgombero si assiste solo alla rituale esibizione dell'effetto "pulizia" e alle soddisfatte dichiarazioni degli Amministratori Comunali riguardo ai quintali di immondizia rimossi.

Spesso gli sgomberi vengono eseguiti senza alcuna preventiva notifica e a volte gli agenti di polizia intervengono in numero decisamente spropositato rispetto alla popolazione Rom che intendono allontanare, considerando anche l'alto numero di anziani e bambini presenti; gli sgomberi spesso sono attuati all'imbrunire o alle prime luci dell'alba ed anche in pieno inverno con avverse condizioni atmosferiche, molti sgomberi sono avvenuti sotto la pioggia o la neve; a seguito degli sgomberi le abitazioni e i pochi altri beni personali dei Rom sono arbitrariamente distrutti, spesso si tratta di oggetti di scarso valore economico che tuttavia per quelle famiglie rappresentano le uniche proprietà; la maggior parte delle persone sgomberate non riceve alcun tipo di offerta circa una sistemazione alternativa, e nelle rare occasioni in cui sono presenti i servizi sociali le soluzioni proposte prevedono lo smembramento delle famiglie o l'allontanamento dei minori.

A causa dei continui e ripetuti sgomberi molti bambini Rom sono stati costretti ad interrompere la frequenza scolastica e i preziosi legami di amicizia costruiti con i compagni. Le maestre e i genitori delle scuole dove sono stati inseriti alcuni bambini Rom, ci hanno più volte ricordato come i continui sgomberi violano l'inalienabile diritto all'istruzione. Quella di frequentare la scuola è l'unica possibilità per questi bambini di pensare ad un futuro diverso. I bambini a cui viene negato il diritto all'istruzione sono bambini privati anche del diritto di sapere che si può vivere in un modo migliore, privati anche solo del diritto di sognare una vita diversa.

Questa scelta praticata dall'Amministrazione Comunale di Milano ci risulta intollerabile, in quanto viola sistematicamente i più elementari diritti di adulti e bambini sanciti dalle Convenzioni Internazionali e dalla nostra Costituzione: il diritto all'abitare, all'integrità personale, alla salute, all'istruzione, nonché il divieto di discriminazione.

In questi anni gli sgomberi e le ruspe non hanno risolto nulla, anzi - con un grosso dispendio di risorse pubbliche - hanno contribuito a rendere ancora più difficile e drammatica la vita delle famiglie Rom, ed in particolare di alcune centinaia di bambini, aumentando il loro disagio e la loro esclusione dal tessuto sociale.

Infatti, nonostante gli ingenti finanziamenti ricevuti (€ 13.115.700,00 il 29 agosto 2008, da parte del Fondo per la sicurezza urbana e la tutela dell'ordine pubblico del Ministero dell'interno), nessuna azione di integrazione e promozione sociale è stata avviata dal Comune di Milano nei confronti dei campi Rom non regolari.

Il Tribunale ha recentemente condannato il Comune di Milano per comportamento discriminatorio relativamente alla vicenda legata alla mancata assegnazione delle case alle famiglie Rom del Campo di Triboniano; per lo stesso motivo, un gruppo di 39 cittadini ha denunciato alla Procura della Repubblica il Sindaco Moratti e il Vicesindaco De Corato per i ripetuti sgomberi dei campi Rom, ipotizzando i reati di abuso di ufficio, interruzione di servizio pubblico (in particolare relativamente all'obbligo scolastico ) e danneggiamento, con l'aggravante di averli commessi per finalità di discriminazione e di odio etnico e
razziale .

In questi anni a Milano c'è però anche chi ha scelto di incontrare questi volti, queste persone, di costruire rapporti di vicinanza, di considerarli i nuovi vicini di casa o i nuovi compagni di banco. A volte dopo uno sgombero sono partite inaspettate catene di solidarietà, che hanno avuto anche risalto sui mass-media locali e nazionale, ma queste reazioni pur importanti non sono sufficienti.
Alcune associazioni e gruppi ma anche singoli cittadini, maestre e genitori hanno costruito con le famiglie Rom dei rapporti basati sulla fiducia, imparando a superare diffidenze e paure reciproche. Sono nati così progetti di integrazione abitativa, lavorativa, scolastica. Queste persone hanno scelto di vivere così il proprio ruolo di cittadinanza attiva per costruire una città più vivibile e quindi più sicura per tutti, proprio perché più accogliente; una città capace di tutelare i diritti di tutti al di là delle appartenenze etniche e culturali.

Siamo coscienti che quelli dell'inclusione e della sicurezza sociale sono temi delicati e non facili da affrontare, ma queste esperienze ci hanno insegnato che basta riconoscere nei Rom e nei Sinti prima di tutto delle persone con gli stessi diritti e doveri di ogni abitante, vecchio e nuovo, di questa metropoli per iniziare un percorso diverso.

Chiediamo al Sindaco Moratti e al Vicesindaco De Corato di interrompere il trattamento disumano ed illegale cui sono sottoposte le popolazioni Rom e Sinte che abitano nel territorio municipale.
Chiediamo all'Amministrazione Comunale di Milano di porre immediatamente fine alla pratica degli sgomberi.
Chiediamo che le risorse pubbliche non vengano più sistematicamente sprecate per demolire e distruggere baracche e beni, sogni e legami, ma siano utilizzate per promuovere percorsi reali di integrazione abitativa e lavorativa e progetti che garantiscano il diritto all'istruzione ed alla salute per tutti, Rom e Sinti compresi.
Chiediamo che i Rom e Sinti siano riconosciuti come soggetti a pieno titolo, interlocutori attivi dei progetti che li riguardano


Ci rivolgiamo alle Associazioni, ai rappresentanti sindacali, alle Chiese, alle Confessioni Religiose, agli uomini di cultura, agli operatori dei servizi, agli insegnanti, agli avvocati e a tutti i cittadini che credano nell'inviolabilità dei diritti umani e civili sanciti dalla nostra Costituzione, affinché sostengano e sottoscrivano questo nostro appello.

Milano 2 febbraio 2011

Potete mandare la vostra adesione al presente appello ai seguenti indirizzi:
scendiamoincampo@gmail.com
gaggini@libero.it

Adesioni all' appello per fermare gli sgomberi dei campi Rom a Milano

ASSOCIAZIONI
1. Gruppo Sostegno Forlanini
2. Mamme e Maestre Rubattino
3. Associazione Genitori Scuola B. Munari via Feltre
4. Associazione Genitori Scuola Media "Quintino di Vona", Milano
5. Casa della Carità
6. Comunità di Sant'Egidio
7. Padri Somaschi di Milano
8. Aven Amentza
9. Federazione Rom e Sinti Insieme
10. Naga
11. CGIL Milano
12. ARCI
13. ACLI
14. Everyone
15. Istituto di Cultura Sinta – Mantova
16. Associazione UPRE Roma
17. Associazione Sucar Drom - Mantova
18. Ufficio Politiche Sociali CGIL Brianza
19. Campo della Pace Ebraico (Milano)
20. CNCA Lombardia (Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienza)
21. Cooperativa Sociale Comunità del Giambellino
22. Associazione Comunità Il Gabbiano Onlus
23. Agesol
24. Associazione Società Informazione
25. Gruppo Abele
26. Libera
27. Gruppo Caritativo Tabità Onlus presso la Parrocchia della Madonna della Medaglia Miracolosa – Milano
28. La Comunità per lo Sviluppo Umano – Milano
29. Associazione 21 Luglio – Roma
30. Progetto Ekotonos di San Vittore Milano
31. Antigone
32. Cooperativa Sociale Alice
33. Avvocati per niente
34. ASGI Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
35. Immigrati Autorganizzati
36. Associazione Familiari e Amici di Fausto e Iaio Onlus
37. Coordinamento INTERGAS
38. GAS Feltre
39. GAS Lambrate
40. GAS Giambellino
41. ANPI Provinciale Milano,Presidente prof. Carlo Smuraglia
42. ANPI Sezione Martiri di Lambrate Ortica, Presidente Ginetto Mori
43. Coordinamento sezioni ANPI ZONA 4 MILANO
44. Associazione Zona 3 x la Costituzione, Presidente Titti Benvenuto
45. Coordinamento Nord Sud del Mondo
46. Legal Team Italia
47. Rivista Popoli, mensile internazionale dei Gesuiti italiani
48. Rivista Aggiornamenti Sociali, mensile di ricerca e intervento sociale dei Gesuiti
49. AGESCI ZONA MILANO, Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani
50. Gruppo Scout AGESCI MILANO 68
51. Gruppo Scout AGESCI MILANO 45
52. Gruppo Scout AGESCI MILANO 4
53. Unione Inquilini - Milano
54. Sicet Cisl - Milano
55. Comitato Inquilini Molise –Calvairate-Ponti
56. Redazione Mahalla
57. Redazione di Faber
58. Rete delle Scuole Senza Permesso
59. Banda degli Ottoni a Scoppio
60. Convergenza delle Culture - Milano
61. Spazio Mondi Migranti (Parabiago)
62. RSU ST Castelletto
63. RSU RAI
64. RSA CGIL Scala Milano
65. RSA FISAC CGIL di Equens Italia Milano
66. RSA FISAC CGIL di Sinsys Milano
67. RSA FISAC CGIL di Banca Montepaschi Milano
68. RSA FISAC CGIL di UNICREDIT Milano


ADESIONI INDIVIDUALI
1. Agnoletto Paolo, Avvocato
2. Agostoni Claudio, Radio Popolare
3. Alietti Alfredo, Università Ferrara
4. Bittasi Padre Stefano (Gesuita Villapizzone – Milano)
5. Borsani Silvia, Maestra scuola via Guicciardi
6. Boschetti Laura, Institut d'Etudes Politiques de Grenoble
7. Brambilla Anna, Avvocato
8. Bravi Luca, Università di Chieti
9. Brugnatelli Francesco, Avvocato
10. Campagna Barbara, Funzione della professionalità giuridico pedagogica in servizio a San Vittore – RSU Milano San Vittore
11. Carpentieri Rosario, Insegnante di Marcianese CE
12. Colucci Francesco Paolo, Docente Psicologia sociale, Università di Milano-Bicocca
13. Conte Massimo, Presidente di Codici Società Cooperativa Sociale Onlus
14. Dardanelli Ezio, Segretario Generale FISAC CGIL Lombardia
15. Don Gino Rigoldi, Presidente Comunità Nuova Milano
16. Faggi Stefania, Maestra Rubatino
17. Giansanti Alberto
18. Guariso Alberto, Avvocato
19. Levi della Torre Stefano
20. Lomonaco Michele, Segreteria FISAC CGIL Milano
21. Maneri Marcelli , Università Bicocca Milano
22. Mariani Rosalba, Ufficio Presidenza Direttivo CGIL Milano
23. Micheli Giuseppe
24. Mingione Enzo, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università Bicocca
25. Moffa Ottavio, Educatore professionale presso la Cooperativa Sociale Comunità del Giambellino
26. Moni Ovadia
27. Morera Giorgia, Educatrice Cooperativa Sociale Comunità del Giambellino
28. Naldi Alessandra
29. Pagani Gilberto, Avvocato
30. Pavlovic Dijana
31. Robbiati Flaviana, Maestra
32. Roselli Licia, Direttrice Associazione Agenzia di Solidarietà Agesol onlus Milano
33. Rossi Ernesto, Aven Amentza
34. Sarcinelli Alice Sophie, Ecoles des Hautes Etudes en Sciences Sociales/Médecins du Monde
35. Segre Bruno
36. Semprebon Michela, Dottore di Ricerca in Sociologia Urbana Università Bicocca
37. Tosi Simone, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università Bicocca
38. Trento Michela, Presidente Direttivo FISAC-CGIL Milano
39. Vanzati Franco, Associazione Insieme Voghera
40. Vincenti Assunta, Maestra
41. Vitale Tommaso, Università Milano Bicocca e Parigi Sciences Politiques
42. Volpato Chiara, Professore Psicologia sociale, Università Milano-Bicocca
43. Zucali Stefani, Avvocato

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 22/03/2011 @ 14:53:07, in Italia, visitato 2049 volte)

Su richiesta e segnalazione del lettore Fiorenzo, ad integrazione di quanto pubblicato QUI (e relativi commenti), ecco un altro articolo tratto da Redattore Sociale:

Il commento di don Mapelli: "Un'azione di cui si assumano la responsabilità il comune, il prefetto o chi si vuole. Ma non noi. Sgomberi come questo sono del tutto inutili, innalzano solo la tensione"

MILANO - "Quello che è successo oggi non ci vede d'accordo: è un'azione per la quale non siamo stati interpellati". Questo il commento di don Massimo Mapelli, responsabile del progetto sociale della Casa della carità all'interno del campo nomadi comunale di via Triboniano, allo sgombero di tre famiglie avvenuto in mattinata (vedi lancio precedente).
"Queste famiglie stavano pian piano costruendo percorsi di uscita positiva che iniziavano a concretizzarsi -continua il sacerdote-. Perciò sgomberi come questo sono del tutto inutili: innalzano la tensione e non servono ad affrontare il problema dal punto di vista sociale."

Per quanto riguarda l'accusa di offerta di denaro in cambio dell'abbandono del campo, sollevata dal romeno Costantin Ventila anche a carico della Casa della carità, don Mapelli replica: "Come agli altri abitanti del campo, abbiamo chiesto anche a lui, che lavora regolarmente, di iniziare un percorso di uscita dal campo e di inserimento sociale: molti altri hanno trovato una casa sul mercato con il sostegno del Piano Maroni e poteva farlo anche lui. Detto questo, non siamo stati sicuramente noi a ordinare l'azione di oggi nei suoi confronti. Un'azione di cui si assumano la responsabilità il Comune, il Prefetto o chi si vuole. Ma non noi"

Articolo Permalink Commenti Oppure (2)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 22/03/2011 @ 09:26:58, in casa, visitato 1685 volte)

Il Comune varerà il nuovo regolamento per il campo nomadi. La struttura verrà gestita da un ente terzo rispetto a Comune e Sucar Drom. Ecco le lettere che i sinti hanno inviato alla Gazzetta.

Gazzetta di Mantova

  • GUENDALINA "Vogliono cacciarci"
  • PAOLO "Perché cambiare il regolamento?"
  • DEL BAR "Come fate a sapere che siamo sporchi?"
  • SUCAR DROM "Ricordiamo i tanti passi avanti"

MANTOVA. Giro di vite del Comune sulla gestione del campo nomadi del Migliaretto. E' quanto prevede la nuova bozza di regolamento. Norme più severe per scandire la convivenza tra famiglie Rom e Sinte e, soprattutto, la certezza che si andrà verso la chiusura del campo, anche se ancora non si sa quando e nemmeno quale sarà l'alternativa offerta ai residenti. I quali saranno maggiormente responsabilizzati nella conduzione delle piazzole.

Nel senso che dovranno occuparsi della manutenzione ordinaria, prima affidata al Comune, e che risponderanno direttamente degli eventuali danni arrecati alla struttura. Rischiando anche l'espulsione nel caso non si attengano alla regole. Aumenterà anche il canone giornaliero che ogni famiglia dovrà versare e rincarerà anche il costo di acqua, luce e gas. E vi è anche una novità sostanziale. Dal nuovo regolamento si evince che a gestire la struttura non saranno più il Comune e i nomadi attraverso l'associazione Sucar drom, ma un ente terzo. Le modalità per l'affidamento saranno decise in un secondo tempo dalla giunta.

Ancora non è dato conoscere la reazione ufficiale delle rappresentanze dei nomadi, anche se voci parlano di forti resistenze all'introduzione, all'articolo 4, della facoltà per l'ente gestore di proporre al sindaco l'espulsione di chi, residente o meno, «non osserva il regolamento, commette reati contro il patrimonio, crea disordini o risse all'interno dell'area e di chi risulta insolvente nei pagamenti dei canoni» previsti dal regolamento.

Così come non piacerebbe che dallo stesso articolo 4 sia sparito il riferimento a due dei compiti principali per le istituzioni pubbliche e per chi gestisce un campo nomadi: promuovere la scolarizzazione dei bambini e curare il rapporto tra cittadini e nomadi per favorire l'integrazione nella comunità. «In commissione - dice l'assessore al welfare Arnaldo De Pietri - valuteremo serenamente le proposte delle associazioni che saranno portate dai dirigenti e che, in alcune casi, sono già state condivise. Il fatto politico importante - sottolinea - è che il regolamento porta in sè i presupposti per procedere ad un graduale smantellamento del campo».

In questa direzione va anche la norma introdotta che prevede di non assegnare più le piazzole che si rendessero libere per il trasferimento di famiglie residenti. Per la prima volta la struttura di via Guerra viene definita «area residenziale» per le famiglie Sinte e Rom (prima era semplicemente un "campo" per permettere la sosta dei nomadi fornendo loro «servizi indispensabili per le esigenze familiari»).

L'area comprende 25 piazzole (ognuna delle quali può ospitare sino a due nuclei familiari), con a disposizione due prese elettriche. L'area al massimo può ospitare 200 persone (prima non vi era alcun limite): i residenti possono stare per un tempo illimitato; mentre i non residenti potranno fermarsi per un massimo di 30 giorni rinnovabili (prima era previsto un solo rinnovo).

18 marzo 2011


 Sul nuovo regolamento per il campo nomadi sono arrivate in redazione lettere (alcune firmate con nomi di fantasia per "timori _ scrivono _ di ritorsioni da parte del Comune") molto critiche nei confronti delle nuove norme. Ecco la prima lettera

"Egregio Direttore della Gazzetta di Mantova, il Consiglio comunale sembra intenzionato ad approvare un nuovo regolamento per chi come me vive nel cosiddetto campo nomadi. Con il nuovo regolamento si vuole stravolgere le modalità di pagamento degli oneri (affitto della piazzola, energia elettrica, acqua, immondizie...). Per inciso, la casa non me l'ha data il Comune come a Milano o a Roma, ce la metto io!

Mentre oggi andiamo liberamente, alla scadenza delle bollette, a pagare quanto dovuto alla Tesoreria comunale in via Roma, con il nuovo regolamento dovremmo pagare a un fantomatico Ente gestore. Mi chiedo: questo Ente gestore garantirà gli stessi orari di sportello come fa oggi la Tesoreria comunale? Quanto dovrà spendere il Comune per dare la possibilità all'Ente gestore di avere uno sportello aperto tanti giorni e tante ore come la Tesoreria comunale? L'impressione è che si voglia complicare la mia vita con l'obbiettivo trovare delle scuse per cacciarmi in strada se il fantomatico giorno dei pagamenti sarò lavoro o sarò ammalato."
Guendalina
abitante di viale Learco Guerra 23


 Un altro abitante di Viale Learco Guerra 23 scrive sul regolamento che il Comune intende adottare per il campo nomadi. Anche in questo caso fa ricorso a un nome di fantasia

"Egregio Direttore, il Comune ha intenzione di cambiare il regolamento del luogo dove vivo, viale Learco Guerra 23. Razionalmente non ne capisco il motivo, visto che l'attuale regolamento funziona e che tutti pagano regolarmente; ma si sa ci sono le elezioni provinciali e quindi la cosa più semplice è dare addosso a noi sinti mantovani.

Comunque non riesco proprio a capire il motivo per cui nel momento in cui non pagassi l'energia elettrica mi cacciano in strada. Oggi se non pago mi tagliano i fili della luce come a qualsiasi altro mantovano. Secondo Lei, Direttore, stanno cercando scuse per smantellare il cosiddetto campo nomadi mandandoci via da Mantova?"
Paolo
abitante di viale Learco Guerra 23


 Yuri del Bar, vicepresidente dell'associazione Sucar Drom, critica le parole del consigliere comunale Romano, il quale ha affermato che "la cultura sinta è ruberia o carità"

"Signor Direttore, il consigliere Carlo Romano vuole insegnarci come vivere. Ha affermato pubblicamente che la cultura sinta, e quindi la mia cultura, è ruberia o carità. Ha anche affermato che siamo sporchi e non paghiamo le bollette. Le posizioni verso noi sinti mantovani del consigliere Romano le ho lette nei libri di storia e le ho sentite raccontate da mia madre che è nata in campo di concentramento. Tutti sappiamo come è finita...

Nei suoi mandati come Consigliere Comunale Carlo Romano non si è mai visto nei pressi del cosiddetto ''campo nomadi'' e quindi mi chiedo: come fa a sapere che noi siamo sporchi? Forse quando ero Consigliere comunale venivo alle sedute sporco?

Devo ricordare al consigliere Romano che la stessa Regione Lombardia, guidata dal suo partito, ha riconosciuto la scolarizzazione a Mantova dei bambini sinti come modello da esportare anche in altre città. La Regione Lombardia è molto attenta ed informata su queste dinamiche e su questi progetti, al contrario del consigliere che sparla solo per fare presa sulla cittadinanza. Naturalmente stando attento a non fare dichiarazioni che vadano contro l'altro partito di maggioranza: la Lega Nord. Altrimenti ha paura di perdere il seggiolone in consiglio.

Credo che in questi anni la nostra associazione abbia fatto un gran bel lavoro, non vedo il motivo perché distruggerlo e cambiare con un altro ente gestore. In generale le cose si cambiano quando vanno male, ma forse l'unica cosa che ha in mente questa amministrazione è quella di fare fuori Sucar Drom, associazione conosciuta e stimata sia in Italia che in Europa. Credo che il regolamento dell'area di sosta di via Learco Guerra n. 23 debba essere ancora approfondito prima di andare in Consiglio comunale, come eravamo d'accordo con l'Assessore che ci aveva promesso un altro incontro. Ma le pressioni politiche alle spalle dell'assessore hanno costretto questo ultimo a cedere per non avere problemi in seguito. L'associazione Sucar Drom ha ricevuto nel 2009 euro 16.000,00 per la gestione ma anche una parte della manutenzione degli impianti come quello fognario e quello del verde. Caro Romano, cosa costerà ai mantovani la sola gestione che sembra si voglia affidare all'Aster (ex Mantova Parking)?"
Yuri Del Bar
Vicepresidente Associazione Sucar Drom


 "Il desiderio di evitare il dialogo e il confronto aperto cercando di far accettare proposte che definire discutibili è solo generoso verso chi le avanza, è apparso subito chiaro a chi come me ha assistito nella serata di ieri all'incontro delle commissioni statuto e regolamento e servizi sociali. Le commissioni si riunivano per discutere la stesura di un nuovo regolamento per l'Area Attrezzata a Sosta per Sinti italiani, da sempre dicitura corretta ma che i nostri politici, spesso in difficoltà con la lingua italiana, non riescono ancora a pronunciare preferendo quella più sbrigativa di campo nomadi.

Dopo una sbrigativa presentazione del nuovo regolamento da parte del dirigente Ernesto Ghidoni, l' assessore Arnaldo De Pietri, chiedeva che non fosse accettata la lettura di un intervento preparato dall'Associazione Sucar Drom come proposto dai consiglieri di minoranza.

L'assessore riteneva che se il tenore dell'intervento fosse quello espresso anche in articoli apparsi sui quotidiani, non era il caso di dare altro spazio al confronto. Forse dimenticava che era apparso prima un lungo articolo sulla Gazzetta di Mantova, che se non riportava fedelmente le sue parole o il suo pensiero, non si è comunque sentito in obbligo di correggere o smentire.

Fortunatamente la maggioranza dei presenti non era dello stesso avviso, e pure se non sono mancati altri tentativi per affossare il confronto, il consigliere Romano ha infatti ricordato che bisogna bere l'amaro calice (speriamo non sia olio di ricino), l'intervento è stato letto, offrendo la possibilità tardiva e comunque alla fine evasa di poter presentare un nuovo regolamento che non risultasse solo, come è dimostrato sarà, un atto che renderà ancor più difficile la vita a determinate persone già svantaggiate, ma anche un documento raffazzonato e approssimativo che evidenzierà i suoi limiti e la sua scorrettezza al momento di metterlo in atto.

Forse per ottenere una cosa più condivisa e più costruttiva sarebbe bastato che i rappresentanti dell'assessorato al welfare ricordassero a se stessi e ai presenti i passi in avanti che in passato si sono potuti fare, e che ancora sarebbero stati possibili, puntando a quel modo di agire conosciuto come collaborazione.
Luca Dotti
Associazione Sucar Drom


NdR: altre lettere inviate alla Gazzetta di Mantova, su U VELTO

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 22/03/2011 @ 09:20:15, in Europa, visitato 2163 volte)

Tanya Mangalakova | Sofia 18 marzo 2011

La popolazione rurale in Bulgaria potrebbe scomparire in 50 anni: questo l'allarme lanciato dall'Accademia delle Scienze Bulgara. Molti centri abitati rischiano di trasformarsi in villaggi fantasma. In un efficiente utilizzo dei fondi europei una possibile via d'uscita

Tra 50 anni la popolazione rurale della Bulgaria potrebbe scomparire. E questo l'allarme lanciato da esperti dell'Accademia delle Scienze Bulgara (BAN). Al momento in Bulgaria ci sono ben 200 villaggi fantasma, località che pur essendo ancora presenti sulla carta geografica e amministrativa, sono totalmente privi di popolazione. In altri 500 villaggi gli abitanti non sono più di dieci o venti.
La popolazione rurale è diminuita di circa il 60%, mostra uno studio sulle prospettive demografiche eseguito dalla BAN sotto la direzione del professor Nikolay Tzenov. Un secolo fa la Bulgaria era un paese agricolo, e allora solo il 20% della popolazione viveva in città. Nonostante l'ingresso nell'Unione europea, oggi la Bulgaria continua ad avere seri problemi demografici, che si rivelano particolarmente gravi nelle zone rurali. Secondo gli esperti, i motivi principali per cui i villaggi si svuotano sono le cattive condizioni di vita e la chiusura delle scuole locali e degli ospedali periferici.
"Il processo di abbandono delle campagne era iniziato già al tempo del comunismo quando, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, era cominciata l'urbanizzazione del Paese", spiega ad OBC la professoressa Marta Sugareva della BAN. Secondo la Sugareva, le regioni più spopolate sono quelle lungo le frontiere, che più di tutte soffrono della insufficiente infrastruttura stradale. La regione maggiormente segnata dal fenomeno è la Bulgaria nord-occidentale, nelle provincie di Vidin, Vratza e Montana.

Crisi demografica e questione di genere
Negli ultimi anni in Bulgaria si osserva un aggravarsi della crisi demografica: la popolazione diminuisce, i giovani emigrano all'estero e nel Paese restano soprattutto anziani. La popolazione bulgara è diminuita di circa 600mila unità negli ultimi dieci anni, secondo i primi dati dell'ultimo censimento, tenuto nel mese di febbraio 2011. I cittadini bulgari sarebbero passati da 7,9 a 7,3 milioni. A preoccupare è soprattutto la situazione delle zone rurali, dove l'abbandono ha portato a una forte depressione economica e sociale.
Lo svuotamento dei villaggi ha anche una dimensione di genere. Solitamente gli uomini in età da matrimoni sono molti di più delle donne Secondo la Sugareva, le donne emigrano più spesso in città per studiare all'università, mentre molti uomini non proseguono gli studi e restano nel villaggio. Specularmente, nei centri universitari le giovani donne sono molto di più degli uomini. Tutto questo rende più difficile la creazione di coppie stabili.
In buona parte dei villaggi bulgari la struttura di genere e quella generazionale sono alterate. Nelle generazioni più anziane, a dominare è la componente femminile. Secondo la Sugareva questo dipende dal fatto che le donne hanno una prospettiva di vita sensibilmente più alta degli uomini. Secondo vari studi condotti in Europa orientale, gli uomini si sono rivelati più sensibili rispetto agli scossoni sociali della transizione verso l'economia di mercato, segnata da insicurezza, stress e disoccupazione. Risultato: oggi i villaggi bulgari sono pieni di vedove anziane.

Mancanza di opportunità
Le ragioni dello svuotamento dei villaggi talvolta vanno oltre le mancanze dell'infrastruttura stradale, o della chiusura di scuole e ospedali. Talvolta è la criminalità il problema principale.
Un caso rimbalzato sui media bulgari è quello del villaggio di Mechka, nella regione di Pleven. Su Facebook è stata creata una pagina che raccoglie video sulla difficile situazione del villaggio. Qui molti abitanti anziani lamentano furti e maltrattamenti soprattutto da parte di giovani della locale comunità rom.
"Alcuni degli abitanti locali ormai allevano le galline in casa, per paura che queste vengano rubate. Molte abitazioni sono abbandonate, oppure si vendono a prezzi stracciati a causa della situazione", ha dichiarato un abitante del villaggio al quotidiano 24 chasa.
Il problema, secondo la professoressa Sugareva, è dovuto principalmente alla mancanza di opportunità lavorative, ma anche alla separazione della comunità bulgara da quella rom, che qui è molto chiusa su se stessa. "I rom di Mechka, per tradizione, sono stanziali, ma non mandano i figli a scuola e tendono a sposarsi molto giovani, quasi sempre prima di aver raggiunto la maggiore età", sostiene la Sugareva, che ha seguito il caso del villaggio da vicino.
Questa regione della Bulgaria, in realtà non è isolata, e il villaggio si trova vicino all'arteria che da Pleven porta a Belene, sito su cui dovrebbe essere costruita la nuova centrale atomica. Qui, però, il turismo non è sviluppato, e mancano altre possibilità lavorative importanti. "In questa zona della Bulgaria, purtroppo, non c'è futuro", sostiene la Sugareva. "Qui non c'è movimento né comunicazione, le persone vivono in isolamento e hanno paura uno dell'altro"

Agire in fretta
L'unico modo per fermare lo svuotamento dei villaggi è creare opportunità, come succede nei paesi più sviluppati dell'Ue. Secondo Borislav Borisov, presidente dell'Associazione dei villaggi bulgari, la previsione che tra 50 anni non ci sarà più popolazione rurale è esagerata. Un'analisi dell'associazione mostra che esistono villaggi vitali, con potenziale per lo sviluppo nel turismo rurale e nell'agricoltura. Secondo Borisov, 7-800 villaggi in Bulgaria hanno ottimo potenziale, altri 1500 discrete possibilità di sviluppo.
Borisov racconta che molti investitori hanno contattato l'associazione che presiede per cercare collaborazione. I piani di investire in aree rurali, però, sono spesso naufragati a causa dell'inefficienza amministrativa, della corruzione e della mancanza di incentivi.
Oggi i fondi europei per lo sviluppo restano un miraggio per molte zone rurali della Bulgaria. La creazione di opportunità nel campo del turismo oppure nella produzione agricola restano un'eccezione piuttosto che la regola. La questione è capire se la politica e gli amministratori avranno o meno la lucidità e la voglia di ascoltare i segnali preoccupanti che arrivano dagli esperti sulla situazione nelle aree rurali. Dalla capacità di assicurare un accesso effettivo ai fondi europei dipende oggi una parte importante del destino dei villaggi bulgari.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 21/03/2011 @ 09:36:36, in conflitti, visitato 2302 volte)

Da Hungarian_Roma

Carissimi,

C'è una questione urgente per i Rom in Ungheria, dove è possibile fornire un sostegno pratico reale!

Vi prego di leggere l'articolo qui sotto e pensare se potete aiutare in qualche modo, scrivere ai vostri media locali o a IndyMedia, o venire in Ungheria ed unirvi al gruppo di attivisti nel villaggio rom!

Maria Morozova - maria.morozova@aegee.org

Budapest, Ungheria


Lmv.hu

[...]

Circa 25 di noi sono andati la scorsa notte a Gyöngyöspata - la città che è stata recentemente "assediata" dalle cosiddette forze locali di sicurezza, o Gárda - che stanno minacciando e molestando la locale comunità rom - circa 450 persone alla periferia della città.

La polizia c'è, m in realtà non sta facendo molto. Non entrano nella parte rom della città, dove la Gárda è in marcia, a volte nel mezzo della notte, gridando ed armata di asce ed altre armi.

Quando siamo arrivati, tutti gli adulti erano in piedi fuori dalle loro case, a guardia del posto, spaventati, arrabbiati, stufi. Circa 30' prima del nostro arrivo, la Gárda marciava ancora per la strada principale, armata e lanciando parole di odio. I genitori hanno buttato giù i figli dal letto (erano circa le 22.00) e sono scappati dai parenti nelle strade adiacenti.

Naturalmente, quando siamo arrivati non era presente la Gárda, eccetto per un gruppo fuori da un negozio, che come ci ha visto ci ha subito seguito.

Siamo rimasti sino alle 3 di mattina, parlando con la gente, che non dormiva da settimane, e che ci ha raccontato come stavano le cose. I bambini hanno paura di andare a scuola e qualcuno è assente da 2 settimane - di conseguenza lo stato può riprendersi gli aiuti alle famiglie. Anche insegnanti e preside della scuola stanno minacciando i bambini, dicendo morirete, vi uccideremo, chiameremo la Gárda se vi comportate male. La Gárda è entrata a scuola e all'asilo [...]. I bambini non dormono, molti si fanno la pipì addosso; i bambini corrono a casa, piangono e non vogliono più uscire dopo che vengono inseguiti dalla Gárda. L'intera comunità è terrorizzata.

La scuola è segregata. 2/3 degli studenti sono rom e devono studiare su un piano separato. In una classe, ci sono i bambini di prima, seconda e quinta, in una classe! Hanno circa 2-3 argomenti tutti assieme [...]. Ai bambini rom non è permesso andare nei locali palazzetto dello sport e piscina.

La Gárda segue i Rom dovunque vadano - a far compere, dal dottore, a scuola, DOVUNQUE, molestandoli costantemente. Molti estraggono il loro pene in mezzo alla strada, per spaventare i bambini. La polizia osserva senza intervenire.

Quando eravamo là, la polizia presidiava la fine della strada principale, ma la Gárda per lo più entrava dal lato opposto, circa 5' a piedi. E' al limite cittadino, ci sono alberi e cespugli, così possono nascondersi e saltare fuori quando vogliono. Nessuno li ferma. Gli abitanti vanno dai poliziotti che rispondono loro - comportatevi bene e non succederà nulla.

La gente è spaventata, arrabbiata e soprattutto stufa. Sono oggi due settimane e niente è cambiato. Ormai è questione di giorni e qualcuno non ne potrà più e reagirà allo stesso modo della Gárda, ed inizierà la violenza... Probabilmente, è esattamente ciò che Gárda sta aspettando... Provocano costantemente la gente.

La polizia non fa niente, a meno che (!) non vi sia reale violenza.

Per farla breve, sembra che l'unica cosa che si possa fare (dopo la petizione al ministero degli interni non è cambiato niente), è andare a passare lì la notte - vedere quanto la polizia è disposta a proteggerci, il che è ridicolo. Occorrono 20 non-Rom perché la Gárda sparisca e la polizia intervenga. Per quanto ridicolo, questo è l'unico strumento che abbiamo ora.

Così siamo tornati indietro a gruppi. I residenti hanno detto che oggi e domani probabilmente ci sarebbe stata abbastanza gente, ma non sabato e domenica, così abbiamo bisogno di persone! In sostanza, per tutte le 5 notti. Attualmente possiamo contare su un nucleo di 30 persone.

Se volete unirvi a no, fatemelo sapere e vi metterò in lista. Inoltre, fateci sapere se avete un'auto e potete caricare persone. Porteremo con noi da mangiare, perché i locali hanno paura di andare al negozio e stanno ospitando, di tasca loro, ogni singolo gruppo che arriva lì...

Quindi venite, portate da mangiare e i vostri amici!

Questa è solo la mia personale impressione - basata su quello che han detto i residenti, ma non esitate a postare, inoltrare quanto sapete e spargere la voce!

Dodo (contact: kdodee@gmail.com)

FaceBook

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 21/03/2011 @ 09:11:24, in blog, visitato 1792 volte)

Brescia e Milano, continui abusi e violenze
Mentre a Roma, dopo il monito del Presidente Napolitano, l'Amministrazione comunale cerca soluzioni per le persone che vivono in condizioni abitative drammatiche, a Brescia e a Milano si compiono continui abusi e violenze...

Charlie Chaplin? Un sinto, un rom, un manouche, un romanichals, un kale
Nel giorno in cui Sucar Drom compie 33 anni arriva un regalo aspettato da tempo: l'immenso Charlie Chaplin era sinto/rom. In un'intervista alla BBC Michael Chaplin ha dato la notizia del ritrovamento di una lettera che conteneva un segreto: Charlie Chaplin non ha aper...

Maroni e gli sgomberi, chi ha ragione sui rom?
Troppo facile asciugarsi una lacrima quando muoiono bruciati quattro fratellini e il Papa si interroga se una «società più solidale e fraterna, più coerente nell'amore, cioè più cristiana, non avrebbe potuto evitare tale tragico fatto». Troppo facile...

U.S.A., Eva Rizzin e Dijana Pavlovic al Dipartimento di Stato
L'American Council of Young Political Leaders (ACYPL), organizzazione non governativa bipartisan con sede a Washington D.C., grazie al supporto del Dipartimento di Stato Americano sta organizzando un viaggio negli U.S.A. che coinvolge...

Strategia dell'UE per l'inclusione dei rom
L'Unione europea dovrebbe introdurre degli standard minimi obbligatori a livello europeo per promuovere l'integrazione sociale, economica e culturale dei 10-12 milioni di rom che vivono nel Continente, secondo quanto propongono i deputati in una risoluzione approvata mercoledì...

Ue, solo il Carroccio e la destra estremissima votano contro la strategia per l'inclusione dei rom e dei sinti
Sono rimasti soli ad esprimere la loro linea dura contro i rom, il che probabilmente porterà loro dei voti, ma non necessariamente un progresso sociale per il continente. Anzi. Il Parlamento europeo ha approvato con una grande maggioranza...

Settimana di Azione Contro il Razzismo
E' iniziata oggi e terminerà il 21 marzo 2011 la VII Settimana d'azione contro il razzismo promossa dall'Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) in collaborazione con il sistema delle autonomie locali, delle parti sociali e della società civili. Saranno oltre cento le iniziative di sensibilizzazione, prevenzione e informazione...

Mantova, la Giunta comunale presenta un nuovo regolamento per chi abita in viale Learco Guerra
Pubblichiamo la bozza di regolamento per l’area residenziale di viale Learco Guerra n. 23 presentata ieri sera dalla Giunta comunale alle Commissioni Statuto e Servizi Sociali del Comune di Mantova. La...

Mantova, il documento di Sucar Drom ha zittito Arnaldo De Pietri che si è ritrovato solo in Consiglio comunale
Pubblichiamo il documento che Yuri Del Bar, Vice Presidente della Sucar Drom, avrebbe dovuto leggere durante la seduta delle Commissioni consiliari Statuto e Servizi Sociali del Consiglio comunale di Mantova che si sono tenute ieri sera...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/03/2011 @ 09:50:28, in Kumpanija, visitato 1603 volte)

Segnalazione di Isabella Bianchi

Buongiorno a tutti
per il giorno Mercoledi 23 Marzo alla Pizzeria "La tegliata" è prevista una cena di autofinanziamento per far sterilizzare la canina molossoide del campo nomadi di Livorno che ha partorito i 12 cuccioli..(forse qualcuno di voi conosce la storia, in alternativa si trova pubblicata anche sulla home di Ginevra Dini che se ne sta amorevolmente prendendo cura).
La cifra da raccogliere si aggira alle 200 euro e se si riuscisse a superare la somma i soldi raccolti serviranno alla sterilizzazione di gatte randagie delle colonie di Livorno.
"La Tegliata " si trova in via della Campana 17 poco dopo il Germoglio ed il menu comprende:
-antipasto con torta di ceci
-pizza a scelta
-Fanta o Cocacola o acqua
-piccolo dolce
-caffè
Euro 15,00
Nel totale è gia compresa una piccola somma per la causa.
Partecipate numerosi e coinvolgete amici!!!!!!!!!
Si prega di confermare in bacheca la partecipazione alla pizzata dato che dovrò prenotare, per coloro che non possono partecipare ma che desiderano contribuire ugualmente è possibile lasciare la propria quota direttamente alla pizzeria o in alternativa al veterinario (Dott.Riccardo Lazzeri, via Filippo Venuti 3)
Grazie!

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/03/2011 @ 09:38:42, in Europa, visitato 1585 volte)

Segnalazione di Marco Cimarosti

Danilo Hudorovic e la sua famiglia vivono nell'insediamento informale di Gorica vas, insieme ad altre 70 persone. Danilo è padre di un bambino di quattro anni che, essendo particolarmente cagionevole di salute, ha bisogno di antibiotici. Questo padre non può garantire a suo figlio le medicine perché vive in una casa senza elettricità e gli antibiotici devono stare in frigorifero.
Una mamma che vive nell'insediamento Zabjak, a Novo mesto, tutte le mattine, anche d'inverno, prepara un fuoco fuori la sua baracca per riscaldare l'acqua e lavare i bambini prima che vadano a scuola.
Ruza Brajdiè ha 12 anni e non vuole più andare a scuola perché gli altri bambini la prendono in giro per il cattivo odore.


In Slovenia molte persone rom (tra i 7000 e i 12.000, ossia l'0,5% della popolazione slovena) vivono nelle condizioni di Danilo e Ruza. Segregati in insediamenti lontani da scuole, lavoro e negozi, abitano in case fatiscenti, baracche sovraffollate, senza servici igienici né elettricità, senza rete fognaria né acque di scolo. La gran parte dispone di una quantità d'acqua inferiore al minimo necessario stimato per le persone in condizioni di emergenza umanitaria. E se nei centri urbani il consumo pro-capite di acqua è tra 150 e 300 litri al giorno, in una considerevole parte degli insediamenti rom (il 20-30 per cento nel sud-est del paese) non c'è accesso all'acqua. Molte famiglie rom, dopo aver percorso lunghe distanze, riescono a raccogliere una quantità d'acqua giornaliera tra i 10 e 20 litri, da fonti spesso inquinate, e che usano per bere, lavarsi e cucinare.

Le persone rom in Slovenia vivono in queste condizioni perché sono discriminate. Gli insediamenti sono spesso l'unica opzione, visto che non hanno la possibilità di acquistare o affittare un'abitazione, non possono accedere alle case popolari, non possono migliorare le loro condizioni perché essendo ritenuti "irregolari" gli insediamenti, le autorità non forniscono servizi pubblici.
Le autorità slovene non possono più ignorare i diritti delle persone rom; non devono più condannare migliaia di bambini, donne e uomini a una vita parallela fatta di povertà e di negazione dei diritti di base, come quello a un alloggio adeguato e all'acqua, all'interno di un paese sviluppato, che registra livelli di PIl pro capite sopra la media dell'Unione europea.
Pertanto, in occasione del lancio del nostro rapporto "Vite parallele: negati i diritti alla casa e all'acqua per i rom in Slovenia", chiediamo alla Slovenia di assicurare nell'immediato un livello minimo essenziale di acqua potabile in tutti gli insediamenti e migliorare le condizioni di alloggio; riconoscere un titolo legale ai residenti e, consultandoli, individuare possibili alternative di alloggio.

Leggi il rapporto in inglese

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/03/2011 @ 09:18:43, in media, visitato 1770 volte)

Da Roma_Daily_News

Cingeneyiz.org

 link per chi legge da Facebook

Il fotografo Mehmet Pehlivan condivide con i nostri lettori una serie di fotografie sugli zingari di Tracia.

 Mehmet Pehlivan è nato nel 1985. Nel 1998 ha incontrato le arti visive e iniziato a fotografare per hobby. Poi è diventato un fotografo professionista. Pehlivan lavora anche come graphic designer. E' tuttora studente alla Facoltà d'Arte dell'università Kocaeli.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


09/11/2024 @ 14:48:39
script eseguito in 124 ms

 

Immagine
 Gli amici sono partiti... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 509 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source