Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Sucar Drom (del 22/10/2006 @ 10:04:52, in blog, visitato 1484 volte)
Barletta, un nuovo "campo nomadi" Barletta, emergenza “campo nomadi” Cioce (Psdi) promuove conferenza di servizi. La bonifica immediata dell'area di zona Barberini e un progetto a breve-media scadenza per la realizzazione di un nuovo "campo", più decente, in altra zona della città. Sono questi i punti della conferenza di servizi che sarà presto convocata e a cui saranno invitati a partecipare gli assessori e i dirigent... Foggia, Donatella Linguiti al "campo nomadi" Il Sottosegretario di Stato per i Diritti e le Pari Opportunità Donatella Linguiti, mercoledì scorso, ha visitato il "campo nomadi" alla periferia di Foggia e in quella occasione ha annunciato che l'anagrafe di Foggia ha cancellato la prassi di richiesta del documento, provante la "capacità giuridica a riconoscere il figlio", all´ambasciata di riferimento delle giovani rom.
Governo: riparare a un grave errore Riceviamo da Domenico Cella la seguente segnalazione. L'articolo 32 del capo IX del decreto legge 262 del 3 ottobre 2006, collegato alla Legge Finanziaria e già entrato in vigore il 3 ottobre scorso, dispone che "I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, ...
Piovene Rocchette (VI), ai Sinti è vietato iscriversi all'anagrafe Iscrizione all’anagrafe negata. È l’ennesimo mezzo che il Sindaco di Piovene Rocchette, Maurizio Colman, utilizza nella battaglia contro i le due famiglie sinte che da anni stanno cercando di stabilirsi in un terreno di loro proprietà nella periferia del paese. Dal giugno 2004, infatti, ovvero da quando è diventato primo cittadino, Colman è ricorso a tutto: dalle ordinanze di sgombero ai f ...
Ancora sugli "zingari" che rubano i bambini Denise: si indaga su segnalazione da Latina. Non si ferma il tormentone razzista, tutto italiano, contro le Minoranze Sinte e Rom. I carabinieri di Latina, in queste ore, stanno indagando su una segnalazione fatta ieri sera da una persona che ha telefonato al 112 dicendo di aver visto nel capoluogo pontino Denise Pipitone, in un'auto dove c'erano tre donne "nomadi". La bambina era scompars..
Negrita è stata fantastica! Concerto travolgente dentro un teatro che si è trasformato in una plaza sinta. Tutti a ballare, emozionati dalla voce irresistibile della Negrita. La band ha presentato un set impetuoso che ha scaldato i cuori dell'affolato teatro. Negrita si è presentata al pubblico di Mantova con il mitico Tchoune Fernandez alla chitarra ritmica, l'impareggiabile Juan Ferré alla chitarra solista e al vorticoso Fransisco Santiago al piano. Momenti di forte emozione con "camauto" e di travolgente passione con "margherita" ma anche tante, tante canzoni della tradizione sinta che hanno scaldato i cuori dei tanti sinti presenti. E non poteva mancare, con la presenza del Tchoune, un vorticoso medley della tradizione Kalò e dei Gipsy Kings. Djobi Djoba in testa. Tutti felici, a parte qualche problema nei suoni superato dalle capacità dei musicisti e dalla voce incontenibile della Negrita. E tutto registrato, pronto per la prossima pubblicazione. Tra i tanti sinti intervenuti, da tutto il nord Italia, è da segnalare la presenza del Mauri, del Paslingo, del Cavallini e del Moliù che ha fatto gli onori di casa. Grazie Negrita!
La festa continua con i film di Tony Gatlif e con la performance di Aleksandar Stojkovic e Dario Moretti che uniscono musica rom della tradizione balcanica e pittura. Oggi la festa inizia alle ore 16.00 e sarete sempre accolti nella kampina di Marsiglia nello s...
Di Fabrizio (del 23/10/2006 @ 10:27:31, in media, visitato 1848 volte)
Tue Oct 17, 2006 3:02 PM ET BERLIN (Reuters) - Un gruppo tedesco che
rappresenta gli interessi dei Rom ha compilato martedì scorso una lettera di
protesta contro una commedia che viene rappresentata in Germania in questi
giorni.
"Lo accusiamo di diffamazione e incitamento alla violenza contro Sinti e Rom"
dice Marko Knudsen, del Centro Europeo di Ricerche sull'Anti-Ziganismo. [...]
Il film "Borat: studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan" che andrà in onda il 2 novembre, il
caratterista Ali G interpreta un giornalista televisivo del Kazakhstan in
viaggio negli Stati Uniti.
Il film non solo mostra come accettabile la violenza e la discriminazione
contro i Rom, ma se la prende anche con gli Ebrei, inoltre è misogino e
omofobico.
[...]
© Reuters 2006. -
Fonte Roma_und_Sinti
Di Fabrizio (del 23/10/2006 @ 13:08:17, in blog, visitato 1583 volte)
Una scelta provvisoria ma necessaria, per non trasformare Mahalla nel congresso dello SPAM. Se volete postare un commento, per favore scrivetemi QUI, indicando anche il post a cui si riferisce il commento. Come si dice: scusate il disagio e datemi una mano. Grazie
Di Fabrizio (del 24/10/2006 @ 09:52:09, in media, visitato 1652 volte)
Siamo zingari, ma saliamo in cattedra a darvi una lezione
di Massimiliano Melilli Faceva freddo quella notte, ad Auschwitz. Eppure era agosto. L’agosto del 1944. Freddo, a volte, significa terrore. In otto ore, fu compiuta una strage. Una delle tante, in verità. Ma questa è “speciale”. Fa parte di un altro Olocausto, dimenticato e nascosto. Quattromila zingari - il più piccolo aveva sette anni e si chiamava Jan Holomek - furono uccisi con il gas, quella notte. Cinquecento esecuzioni ogni ora, un record dell’orrore. A Jan, quella sera, dissero che lo portavano dai genitori. Il bambino non vide più mamma e papà. Non poteva sapere che un’ora prima, anche a loro, avevano detto la stessa cosa: vi portiamo da vostro figlio. A morire, tutti.
Seicentomila morti. Tante furono le vittime della ferocia nazista. Erano tutti zingari. Da sempre minoranza in ogni Paese che li ospita (spesso, malvolentieri) gli zingari sono ormai parte fondante di un vasto repertorio di qualunquismi e giustizialismi sempre più radicati nelle nostre società: “Mi sembri uno zingaro”; “Fai il bravo piccolino, altrimenti gli zingari ti portano via”; “Sono bravi a leggere la mano e a rubare nei supermercati”.
La crescente generalizzazione (con relativa colpevolizzazione) sugli zingari, in Italia e in Europa, nasce dalla non-conoscenza della cultura e della tormentata storia di questo popolo. Lucidissima l’analisi di Daniell Soustre de Condat, autrice di un saggio illuminante: Rom, una cultura negata (Palermo 1997). “Davanti a colui che vuole introdursi con forza nel mondo Rom, lo zingaro si occulta. Perché questa società perseguitata dalla notte dei tempi, - spiega la saggista - si è organizzata così affinché le sollecitazioni che vengono dall’esterno, siano controllate da lei stessa al fine di non intaccarne la coesione sociale”. E’ per questo motivo che gli zingari hanno un nome per i non-zingari, “Gagi Kano Nav” e uno per loro, “Romano Nav”
Di Fabrizio (del 24/10/2006 @ 10:05:11, in Italia, visitato 1620 volte)
Sabato 28 ottobre 2006 - ore 15.00 p.zza San Gerolamo (inizio cavalcavia Buccari)
MILANO
MANIFESTAZIONE – CONCERTO con LES AMBASSADEURS (Sound Sistem dal Senegal) LES ANARCHISTES
PERCHE’ SI ROMPA IL MURO DI SILENZIO CHE COPRE LE ESPULSIONI E I TRATTENIMENTI DEI CITTADINI STRANIERI
PER CHIUDERE I CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEA
PER USCIRE DALLA POLITICA DELLA REPRESSIONE E AFFERMARE LA NOSTRA VOLONTA’ AL RISPETTO DI TUTTI E TUTTE
In allegato il volantino e l'appello, da diffondere e far girare!
per adesioni citta.pertutti@yahoo.it
ROMPIAMO IL SILENZIO
CHIUDIAMO I CPT
Sono ormai oltre 3 milioni gli uomini e le donne immigrati in Italia, di cui un quarto circa in Lombardia, arrivati per cercare un lavoro e un futuro migliore. Sono profughi di un sistema economico internazionale che ingabbia la maggior parte dell’umanità nella povertà, mentre consegna sempre più ricchezze a una ristretta minoranza.
L’Italia è già multietnica e la costruzione di una società multiculturale potrebbe essere una grande opportunità. Invece, le politiche sin qui praticate trattano i cittadini stranieri esclusivamente come un problema di ordine pubblico e come manodopera a basso costo e senza diritti. Così il 75% delle risorse pubbliche spese in Italia in materia di immigrazione sono destinate a misure repressive, mentre non esistono canali di regolarizzazione, se non l’attesa dell’ennesima sanatoria, dichiarata o mascherata. Il risultato non è certo la diminuzione dei flussi migratori, bensì l’allargamento della condizione di clandestinità, la diffusione di situazioni di abuso e sfruttamento e l’assenza di politiche di accoglienza e di diritti di cittadinanza. Una negazione di diritti che colpisce specificamente i cittadini stranieri, ma che provoca una progressiva erosione dei diritti e delle tutele per l’insieme della società italiana, a partire dai ceti popolari e dai lavoratori.
Simbolo e paradigma di questo approccio securitario e del doppio binario giuridico che ne consegue sono i cosiddetti Cpt, i centri di permanenza temporanea, dove cittadini stranieri non in regola con il permesso di soggiorno possono essere segregati fino a 60 giorni, senza aver commesso alcun reato e senza mai vedere alcun giudice ordinario. Sono delle vere e proprie carceri amministrative su base etnica, dove vigono delle regole che si collocano al di fuori dalla nostra Costituzione. A Milano ce n’è uno in via Corelli, nascosto alla vista della città dal ponte della tangenziale e da alti muri.
Dicono che i Cpt non sono carceri, chiamano i detenuti “ospiti” e affermano che sono strutture “necessarie” e che non c’è nulla da nascondere. Eppure, sono coperti da segretezza più di un supercarcere. Un’omertà istituzionale che fa sì che la stragrande maggioranza dei cittadini non sappia cosa siano, cosa vi accada e quanto costino.
Siamo convinti che strutture del genere non siano compatibili con i principi democratici e che vadano chiusi insieme alla stagione delle leggi repressive, cominciando con l’abrogazione della Bossi-Fini.
E siamo altrettanto convinti che occorre urgentemente porre fine all’omertà istituzionale, permettendo così ai cittadini di poter sapere. Ecco perché avevamo chiesto al Prefetto di Milano di rendere pubblici tutti i dati relativi al Cpt di via Corelli, ricevendo però un diniego totale di fonte ministeriale.
Riteniamo sia inaccettabile continuare a negare la trasparenza e pretendere poi di assumere decisioni politiche sulla base di una presunta “necessità”. Invitiamo quindi le organizzazioni sociali, i movimenti, le forze politiche, i cittadini e le cittadine a partecipare alla mobilitazione presso il Cpt di via Corelli.
SABATO 28 OTTOBRE - ORE 15.00
appuntamento in p.zza San Gerolamo (inzio cavalcavia Buccari)
MILANO
prime adesioni:
Arci Milano - Arciragazzi Milano – Ass. Al Qafila - Ass. Azad – Berretti Bianchi Lombardia - Comunità Kurda Milano - Attac Milano - Bastaguerra Milano - Centro delle Culture - Comitato Intercomunale per la Pace del Magentino - Coordinamento Immigrati Bergamo - Coordinamento nord sud del mondo – CRIC - Fiom Milano – Naga – Leoncavallo spa - Opera Nomadi Milano - Rivista Guerre&Pace – SinCobas – Todo Cambia - Giovani Comunisti Milano - Associazione Sinistra Rossoverde – Mov. per il PCL Milano - Partito della Rifondazione Comunista Milano - Partito Umanista - Franco De Alessandri (segr. gen. Fillea-Cgil Lombardia) - Tommaso Vitale, Alberto Giasanti (Università di Milano Bicocca) - Andrea Membretti (Università di Pavia) - Bruno Cousin (dottorando in Sociologia) – Fabrizio Casavola (Mahalla) - Gigi Malabarba (ex senatore Prc) – Franco Vanzati (Cgil Pavia) – Mario Agostinelli, Luciano Muhlbauer, Osvaldo Squassina (cons. reg. Lombardia, Prc) – Giorgio Roversi (resp. dip. immigrazione Cgil Lombardia) - Vittorio Agnoletto (europarlamentare Prc-Gue) – Piero Maestri (cons. prov. MI, Prc) – Paolo Limonta (insegnante elementare)
info e adesioni: cittapertutti@yahoogroups.com
Di Fabrizio (del 25/10/2006 @ 10:16:59, in blog, visitato 1640 volte)
E' il titolo di alcune interessanti riflessioni, dal blog Rom Sinti @ Politica.Nel mese di Ottobre alcune organizzazioni hanno promosso eventi pubblici a carattere nazionale per riflettere sulla problematica di Rom e Sinti, sono emerse proposte, stimoli e contraddizioni, ma un dato certo in comune è la carente partecipazione attiva e propositiva a tutti i livelli di Rom e Sinti. Non si tratta di un caso isolato ma è la "normalità", tanto che quello che più sorprende è l’assenza di una riflessione in merito e la messa in opera di strategie per realizzarla, quasi che la partecipazione attiva e propositiva di Rom e Sinti non sia determinante nella scelta di un progetto politico per questa minoranza.
Di Fabrizio (del 25/10/2006 @ 10:57:41, in casa, visitato 2797 volte)
TULCEA - Il Centro Europeo per i Diritti dell'Etnia Rom e l'Associazione Rom "Egalitatea de Sanse" (Pari Opportunità) segnalano preoccupati le drammatiche conseguenze di uno sgombero da Tulcea, Romania Orientale, avvenuto l'11 ottobre 2006.
Per questa ragione, un gruppo di 150 cittadini, la maggior parte di etnia Rom, hanno perso la loro dimora come conseguenza di una decisione del tribunale di Tulcea. Ledue organizzazioni chiedono alle autorità locale di porre rimedio alla situazione che vede molti diritti messi in discussione.
Fonte: Roma_Daily_News
Di Fabrizio (del 25/10/2006 @ 12:40:32, in Italia, visitato 2421 volte)
Succede anche questo, verrebbe da dire. Cosa si prova ad essere accusati solo per il colore della pelle, ne parla Lameziaweb.biz: "Sono una zingarella, mi chiamo Nada e ho 18 anni. L'altro giorno davanti all'ospedale un "italiano" mi ha accusato di avergli rubato il telefonino. S'è arrabbiato e s'è messo a gridare. Gli ho ripetuto tante volte che non sono stata io a prendere il suo telefono, ma lui ha continuato ad urlare e a dirmi tante brutte parole". A parlare è Nada Bevilacqua, ragazza Rom che abita nell'accampamento di Scordovillo, e che fino a qualche giorno fa era solita fermarsi davanti all'ospedale in attesa di Karin Faistnauer, ... [cut] Troppo facile puntare il dito contro i Rom che «non vogliono lavorare e per questo vanno a rubare; su di loro non puoi fare nessun affidamento». Questi i commenti più "soft" che si sentono in giro comunemente, le espressioni e i pensieri ripetibili insieme ai quotidiani atteggiamenti di vero razzismo perché «gli zingari sono brutti, sporchi e cattivi e tali resteranno. Per sempre». Ma il pregiudizio è il peggior male sociale: gli zingari rubano auto nel parcheggio, e chiedono in cambio soldi per restituirle ai proprietari. È vero. Ma è pure vero che la responsabilità penale di un furto è di chi lo commette, non di un'intera etnia.
Ustiben Report -
By Grattan Puxon
Una azione di protesta viene richiesta dalla famiglia di Danny Rooney a seguito
della sua recente morte in prigione.
La vedova, Ann Rooney, chiede ulteriori investigazioni dopo che un rapporto
afferma che Danny, 39 anni, si è impiccato mentre attendeva la sentenza.
Il giudice istruttorio ha aperto un'inchiesta.
"Non crediamo che si sia suicidato" dice la sorella, Mrs Margaret Rooney.
"Non era da Danny -non ne aveva ragione."
Danny lascia la moglie Ann e otto figli, l'ultimo di nove mese.
MANIFESTAZIONE
I membri della famiglia chiamano ad una manifestazione all'esterno della
prigione di Bullingdon, Bicester, Oxfordshire alle 12.00 am di venerdì 27
ottobre.
"Chiamiamo a protestare tutti i Viaggianti e chi li appoggia," - "E'
importante per tutti noi."
L'Irish Travellers Movement 2006 e Gypsy & Traveller Affairs
terranno un'udienza pubblica giovedì presso Stow-on-the- Wold Fair per
appoggiare la manifestazione.
Nomadi e Viaggianti sono molto agitati per la morte di Danny Rooney,"
dice Richard Sheridan, presidente di ITM. "Non è la prima volta che in prigione
accadono casi simili."
Dice che dopo il recente assalto a Tamworth da parte di un gruppo di
vigilantes, dove due Viaggianti furono bruciati, cresce l'atmosfera di sfiducia
nella comunità.
CONTACTS:
Margaret McCann 07765384449
Bridie Jones (IRM) 07765174141
Bullingdon Prison
01869353100
Governor: Phil Taylor
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