| Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
		
		
			Di Sucar Drom  (del 08/06/2008 @ 11:50:33, in blog , visitato 1818 volte)
		 
      
Berlusconi: "la clandestinità non è reato"Berlusconi lo pensava da tempo. Introdurre il reato di immigrazione clandestina 
potrebbe creare seri problemi all'Italia. Il pericolo sarebbe infatti quello di 
riempire ancora di più le carceri, che già adesso sono ai livelli di guardia. 
“Personalmente - ha sp...
 
Venezia, sfrattata la Lega NordUn gruppo di aderenti ai Centri sociali ha occupato per un paio d'ore stamani la 
sede della Lega Nord a Mestre. L'iniziativa - ha spiegato Michele Valentini, 
portavoce dei No Global veneziani - è la risposta alla m...
 
Venezia, Cacciari: chiederò l'intervento delle forze ordine"Non vogliamo drammatizzare la situazione, ma è certo che, se le proteste 
continueranno, chiederò alle forze dell'ordine di intervenire per sgomberare i 
manifestanti e permettere l'inizio dei lavori, deciso fin dal 1997". Lo ha 
dichiarato in un'intervista a Radio R101...
 
Madrid, manifestazione davanti all'Ambasciata italianaDopo Bucarest, Madrid e Londra, oggi 50 manifestanti hanno dimostrato la loro 
preoccupazione sotto la rappresentanza italiana all'UE. Tra loro 4 
europarlamentari che hanno con...
 
Roma, Alemanno ha incontrato i Sinti e i Rom capitoliniIeri, 4 giugno, nel tardo pomeriggio il Sindaco Alemanno e l'Assessore Sveva 
Belvisio hanno incontrato alcuni rappresentanti delle comunità sinte e rom 
capitoline, insieme con alcuni rappresentanti delle associazioni. L’incontro è 
stato costruttivo anche se in alc...
 
Le politiche razziali contro i Sinti e i RomPoteri straordinari ai Prefetti di Napoli, Roma e Milano per l'emergenza rom 
nelle tre grandi città. Lo prevede l'ordinanza del presidente del Consiglio 
dello scorso 30 maggio che ha conferito ai tre prefetti, Alessandro Pansa 
(Napoli), Carlo Mosca (Roma) e Gian Valerio L...
 
L’Europa si farà trasportare ancora una volta dall’Italia nel baratro della 
barbarie?Nel dicembre 2006 a Opera, piccolo comune dell’Interland milanese, la Lega Nord 
e Alleanza Nazionale formano un presidio all’ingresso di un insediamento di Rom 
rumeni, allestito dalla Protezione Civile. Queste forz...
 
Catania, li cacciano e poi bruciano il "campo"Grave episodio di intolleranza a Catania nel campo rom del quartiere di Zia Lisa 
nei pressi del cimitero. Ignoti hanno appiccato il fuoco ad alcune baracche sino 
a qualche giorno fa occupate da appartene...
 
Torino, razzismo di statoVogliamo denunciare un grave episodio, accaduto questa mattina, di cui è stata 
testimone una Mediatrice interculturale di Moncalieri. Alle 08:30 circa, sul bus 
67 (capolinea di Moncalieri), pieno di gente che a quell’ora è diretta a scuola 
o a lavoro, è sa...
 
Milano, De Corato parla come Mussolini“Milano non perde tempo e dà subito attuazione all'ordinanza della Presidenza 
del Consiglio dei Ministri che prescrive, tra l'altro, il monitoraggio dei campi 
e l'identificazione degli ospiti. Si è svolto, infatti, questa mattina il primo 
censimento disposto dal comm...
 
Milano, 300 lettere di solidarietà ai Rom schedatiL'operazione di controllo di un insediamento rom, che ha preso il via questa 
mattina verso le ore 5,00 in Via Impastato 7 a Milano e che ha riguardato circa 
35 persone, cittadini italiani residenti a Milano da oltre quarant'anni, ha dato 
il via a quella che e...
 
Genova, prove tecniche di integrazione (versione mite di razzismo culturale)Sono passati tre mesi. Ora uno lavora al mercato. Quattro hanno creato un gruppo 
musicale. Un altro ha conseguito la patente C e lavora come padroncino. Una 
donna ha seguito un corso da parrucchiera. Alcuni hanno trovato casa a Genova, 
altri in val Trebbia e in val Fontanabuona. I bambini vanno a scuola e chi n...
 
Venezia, appello alle donne e agli uomini di buona volontàIl progetto Sinti: la città cresce e migliora. Siamo donne e uomini impegnati in 
ambiti diversi, convinti che la nostra città possa crescere in integrazione e 
sicurezza, ricca delle proprie diversità e unita dalla condivisione di un 
destino comune, senza paura del futuro...
 
Venezia, città aperta e solidaleCarissimi, dopo i fatti di via Vallenari, Emergency, il Gruppo Mani Tese di 
Mestre ed il Villaggio ti invitano a sottoscrivere questo appello ed incontrarci 
per discutere, costruire e promuovere iniziative sul territorio per una VENEZIA 
CITTA' APERTA E SOLIDALE...
 
L'ANM dice no al reato di clandestinitàCon il reato di clandestinità inserito nel pacchetto sicurezza si rischiano 
«gravissime disfunzioni per il sistema giudiziario e il sistema carcerario». Il 
presidente dell’Anm, Luca Palamara, nella sua relazione di introduzione al 
congresso del sindacato delle toghe attacca il disegno del governo, Palmara 
esprime «condivi...
 
Anche io sono "zingaro"Da oggi in poi il mio documento di cittadinanza italiana attesterà anche la mia 
condizione di “zingaro”…
 
Roma, Alemanno dice bugie e sgombera i Rom italianiIeri si è consumato il novantacinquesimo (95) sgombero di famiglie sinte e rom a 
Roma in un anno. Il primo dell’era Alemanno. Un fatto che ha provocato polemiche 
tra maggioranza e opposizione, tanto da ritardare l'operazione della polizia per 
oltre dodici ore. Lo ...
 
Cacciari: «se si continua così è a rischio la democrazia»«Siamo al delirio». Non usa mezzi termini Massimo Cacciari quando gli chiediamo 
che cosa pensa della schedatura nel "campo nomadi" di Milano-Rogoredo che ha 
coinvolto la famiglia Bezzecchi, sinti con medaglia d’oro al valore civile. 
Abbiamo chiamato il primo cittadino della città lagunare per fare il punto della 
situazione del "campo nomadi" di Mestre...
   
		
		
			Di Fabrizio  (del 08/06/2008 @ 09:44:20, in blog , visitato 1873 volte)
		 
      Da
Balkan Travellers 2 giugno 2008 - I media hanno riportato oggi che i carri trainati da cavalli 
pongono problemi al traffico di Skopje e di altre grandi città della Macedonia, 
similarmente ad altre capitali balcaniche. Secondo la televisione A1, i cittadini di Skopje hanno problemi con i carri 
che non seguono le regole del traffico, causano inquinamento e rappresentano una 
minaccia agli altri partecipanti al traffico. Alcune delle soluzioni proposte dalla trasmissione includono targhe di 
immatricolazione per i carri e ritenere responsabili chi guida del rispetto 
delle regole stradali. A Skopje, come in altre città dei Balcani, i carri trainati da cavalli sono 
usati predominatamente da gente di etnia Rom, la maggior parte dei quali 
raccoglie scarti e carta che poi riciclano. Come puntualizza A1, proibire o 
confiscare i carri depriverebbe questa gente della loro fonte di guadagno. Le altre capitali balcaniche, che hanno di fronte problemi simili, stanno 
tentando di agire in differenti maniere. In Romania, per esempio, i carri 
trainati da cavalli sono banditi dalle strade e dai viali della capitale e dalle 
autostrade nazionali. A Sofia i carri - che gli esperti contano in un numero tra 3.000 e 4.000, 
furono inizialmente banditi dal centro città e da molti dei suoi grandi viali. 
D'altra parte, l'estate scorsa, l'OnG Romani Baht si lamento del fatto che ciò 
impediva ai residenti dei quartieri di Fakulteta, Hristo Botev e Filipovtsi - 
tre quartieri abitati interamente da Rom, di lasciare queste aree. Il bando, 
quindi, era determinato ad essere base di segregazione razziale ed oggi include 
soltanto la parte centrale di Sofia. Recenti articoli nei media bulgari hanno evidenziato che ora i carri sono 
meglio regolati, con oltre 300 carri controllati e circa 30 multe elevate per 
aver infranto il bando dall'inizio dell'anno. I legislatori, però, reclamano che 
c'è bisogno di una legge più dettagliata riguardo la partecipazione dei carri 
nel traffico di Sofia. La trasmissione di A1 porta come esempio positivo il modo con cui Belgrado ha 
affrontato il problema. Come parte di un programma sociale, tutti i carri nella 
città sono stati rimpiazzati da un altro tipo di trasporto economico che i 
proprietari potrebbero usare. Rimangono da vedere i pieni effetti dei divieti e di come le capitali 
balcaniche hanno deciso di affrontare il problema. Ma per ora, non siate 
sorpresi di vedere un carro trainato da cavalli di fronte al palazzo 
dell'Assemblea Nazionale di Sofia ed siate estremamente attenti se guidate di 
notte.   
		
		
			Di Fabrizio  (del 07/06/2008 @ 16:28:55, in Italia , visitato 2067 volte)
		 
      La 
schedatura della famiglia Bezzecchi ci sembra segnare un salto di qualità 
nell'azione contro i cittadini rom che, dopo i tanti episodi di intolleranza e 
xenofobia, ora riguarda l'azione istituzionale, in questo caso del "commissario 
speciale per la questione rom". Per rompere il silenzio e dare un senso ai molti appelli circolati, dopo uno 
scambio di opinioni con Corrado Mandreoli, Laura di Martino e Tommaso Vitale in 
occasione dell'iniziativa dell'ARCI di ieri, vi facciamo una proposta concreta 
di iniziative che aggreghi senza pregiudiziali se non quelle della tutela del 
diritto e dell'accoglienza solidale. Una proposta che tenga anche conto del danno che procurerà l'iniziativa 
"antirazzista" del 13-14 in concomitanza con il raduno fascista in Triboniano. Proponiamo 
di indire un presidio per il 12 alle ore 12 davanti alla prefettura con 
conferenza stampa nella quale si denunciano il clima xenofobo prodotto di una 
campagna di intolleranza nei confronti dei migranti e dei rom, 
l'anticostituzionalità e la violazione dei diritti umani delle pratiche di 
schedature dei cittadini italiani di etnia rom, si chiede il divieto del raduno 
nazifascista e insieme si lancia la giornata del 21, proposta dall'ARCI come una 
pacifica occasione di confronto sulla questione della legalità e dei diritti dei 
rom e dei migranti e una festa partecipata. La conferenza stampa del 12, 
anticipando sulla stampa la manifestazione del 14, ci aiuta a far vedere che c'è 
chi lavora a fianco dei rom e dei loro diritti in modo pacifico e aggregante e a 
promuovere la partecipazione alla giornata del 21. Nell'uno e nell'altro caso 
fondamentale è la partecipazione dei rom e, anche, un lavoro di attenzione - 
noi, per quello che possiamo lo faremo nei prossimi giorni - tra i rom di 
Triboniano stando loro vicini per evitare gli effetti nefasti per loro 
dell'iniziative del 13-14. Giorgio Bezzecchi, Dijana Pavlovic, Paolo Cagna Ninchi   
		
		
			Di Fabrizio  (del 07/06/2008 @ 09:18:08, in Europa , visitato 1615 volte)
		 
      Da  Roma_Daily_News 
 Il rapporto rilasciato da Amnesty International nel 2008, segnala  l'intolleranza e la discriminazione verso le minoranze sessuali e l'etnia Rom.  Il presidente Basescu ed il ministro degli esteri Cioroianu sono stati ricordati  per le loro dichiarazioni razziste. Le minoranze etniche, i Rom in particolare, continuano a confrontarsi con  serie discriminazioni, anche nel lavoro, la casa, la salute e la  scolarizzazione. L'UNICEF ha riportato a marzo che oltre il 70% delle famiglie  Rom non hanno accesso all'acqua corrente e che la segregazione dei bambini  rom nelle scuole differenziali e le classi "soli Rom" continuano ad essere  preoccupanti. Continuano i discorsi di odio ed intolleranti dei media e di  alcune autorità pubbliche. Maggio scorso, il presidente Traian Basescu chiamò "sporco zingaro" un  giornalista, ma poi si scusò. Il Consiglio Nazionale per la Lotta alla  Discriminazione chiese spiegazioni al presidente. C'è stata tensione con l'Italia dopo che questa ha dichiarato l'intenzione di  espellere i Rom di nazionalità rumena. A novembre, il ministro degli esteri  Adrian Cioroianu disse in un dibattito televisivo di considerare di "comprare un  pezzo di terra nel deserto egiziano e di popolarlo con quanti appannavano  l'immagine del paese." Adrian Cioroianu più tardi si scusò, ma rifiutò di  ritrattare. Il primo ministro "deplorò" i commenti del ministro ma non prese  nessuna azione ulteriore. Diverse organizzazioni dei diritti umani  susseguentemente scrissero una lettera aperta chiedendo le dimissioni di   Adrian Cioroianu, e l'OnG Romani-CRISS inviò una protesta al Consiglio Nazionale  per la Lotta alla Discriminazione (Consiliul National pentru Combaterea  Discriminarii, CNCD). A luglio, la Corte Europea per i Diritti Umani ha espresso il proprio  giudizio sul caso di Belmondo Cobzaru, un Rom picchiato mentre era sottola  custodia degli agenti di polizia a Mangalia nel 1997. La Corte ha stabilito che  la Romania ha violato la proibizione di trattamenti inumani e degradanti, il  diritto ad un rimedio effettivo e la proibizione della discriminazione. DIVERS – www.divers.ro    
		
		
			Di Fabrizio  (del 07/06/2008 @ 08:59:14, in Europa , visitato 1897 volte)
		 
      Da
Nordic_Roma YLE 02.06.2008, 10.13 - Helsinki sta tentando di tagliare il numero di 
mendicanti che arrivano dall'estero sino alle strade della città. Per questo 
sforzo, la città ha commissionato all'Istituto Deaconess un sondaggio sui 
mendicanti e di scoprire come sono arrivati e a chi va il denaro raccolto. Quieti mendicanti, inginocchiati sui marciapiedi sono trascurati facilmente 
nel trambusto urbano, ed poche persone si fermano ad offrire un soldo o due. La città di Helsinki ha commissionato all'Istituto Deaconess, una fondazione 
sociale, di conoscere di più su questi arrivi. Alcuni membri dell'Istituto, che 
parlano rumeno, stanno prendendo contatto con questi mendicanti per le strade, 
cercando di determinare da dove arrivino, come sia organizzato il loro 
mendicare, e cosa possibilmente possa essere fatto per aiutarli. L'anno scorso circa 100 mendicanti sono apparsi ad Helsinki, la maggior parte 
membri della minoranza Rom dell'Europa meridionale. Quest'anno sono in molte 
città. Una donna ci ha detto di chiedere l'elemosina per aiutare i sei bambini in 
Romania. Raccoglie circa 10 € al giorno. Una risposta che si cerca è se qualcuno 
ne chiede una parte. In alcune parti d'Europa, la mendacità è un affare 
organizzato. Le congregazioni pentecostali in Finlandia, in particolare, hanno aiutato 
questi gruppi di mendicanti. Sono stati stabiliti contatti, in parte perché 
queste congregazioni includono molti Rom finlandesi. La maggior parte delle persone ignora o evita questi mendicanti, spesso 
perché la gente, onestamente, non sa come reagire in faccia alla povertà. I 
funzionari dicono che sarebbe meglio aiutarli a casa loro, non per le vie della 
città. Raccomandano anche di non dare soldi ai mendicanti, ma né chiedere 
l'elemosina né il darla è illegale.
   
		
		
			Di Fabrizio  (del 06/06/2008 @ 13:25:29, in Italia , visitato 2235 volte)
		 
      
 Ente Morale DPR n. 347 del 26 marzo 19670 Sezione di Milano
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 20141 Milano
 02 84891841 - 3393684212
 
 operanomadimilano@tiscali.it
 www.operanomadimilano.org
 
 COMUNICATO STAMPA
 
 L’operazione di controllo di un insediamento rom, che ha preso il via questa  mattina verso  le ore 5,00 in Via Impastato 7 a Milano e che ha riguardato c.ca 35 persone,  cittadini italiani residenti a Milano da oltre 4 decenni, ha dato il via a  quella che era stato preannunciata nei giorni scorsi dal Commissario   Straordinario e Prefetto di Milano come un più vasto censimento di tutte le  comunità rom e sinte presenti a Milano e nella Provincia.
 
 C.ca 50 agenti di Polizia di Stato, Polizia Locale e Carabinieri hanno  fotografato i documenti d’identità di tutti gli appartenenti alla comunità (dati  per altro già in possesso delle autorità comunali e dell’anagrafe di zona presso  cui sono regolarmente iscritti), configurando così l’intera operazione come una  vera e propria schedatura su base “etnica” di una parte di concittadini,  in violazione dei più elementari diritti costituzionali delle persone.
 
 L’operazione è avvenuta in assenza della stampa e di organismi autonomi di  controllo, ragione per cui è ipotizzabile che gli interventi che seguiranno  negli altri insediamenti, dove la consistenza numerica dei Rom e Sinti è assai  maggiore e i problemi sociali più rilevanti, potrebbero dar luogo ad abusi  d’autorità e procedure irregolari ancor più gravi per le persone che saranno  identificate.
 
 L’Opera Nomadi chiede che al più presto vengano quindi date effettive garanzie  di tutela e rispetto dei diritti delle persone che saranno sottoposte ad  operazioni di censimento del territorio e che queste avvengano nel pieno  rispetto delle leggi vigenti, anziché configurarsi come iniziative  discriminatorie su base etnica.
 
 Per fare questo si chiede che alle operazioni venga autorizzata la presenza di  un comitato di controllo indipendente sul modello di quelli previsti dall’OSCE.
 
 Nelle ultime 24 ore sono giunte all’Opera Nomadi di Milano perché trasmettessero  alle famiglie di via Impasto oltre 100 lettere di solidarietà da parte di  autorità politiche, culturali e associative nonché di cittadini e di molti ex  deportati nei campi di concentramento.
 
 Tutti hanno ugualmente manifestato per iscritto la loro indignazione e profonda  preoccupazione per quanto sta accadendo.
   
      Da
Roma_Benelux 03 giugno 2008 Petizione per rimuovere il bando della musica rom [...] 
Gitani da tutta Europa raggiungono ogni 24-25 maggio la città di Les Saintes 
Maries de la Mer nella regione francese della Camargue, in un pellegrinaggio 
religioso di preghiera e musica in onore della loro Santa Sara. Attraverso gli anni questa condivisione alla fine della strada in Francia si 
è sviluppata in un incrocio di musica rom, inspirando ed impollinando altri tipi 
di musica dal flamenco al jazz di Django Reinhardt, tradizionali ottoni 
ungheresi e balcanici sino alla rumba dei Gipsy Kings. Ma nel maggio 2008 il consiglio comunale ha proibito ai rom di suonare 
musica per le strade durante il festival. Secondo Canut Reyes dei Gipsy 
Kings, e molti altri, questa proibizione rovinerà il festival e c'è paura per il 
suo futuro. Assieme ad un appello a permettere ai rom di continuare a suonare musica 
nelle strade anche il prossimo maggio 2009, è partita una petizione online che 
verrà spedita al sindaco di Les Saintes Maries de la Mer, Mr Roland Chassain. "La musica gioca un ruolo enorme nella tradizione e cultura del popolo rom. 
Mr Chassain, risolviamo i problemi, ma lasciamo la musica!" recita l'appello. 
La petizione online si può firmare a questo link   
		
		
			Di Fabrizio  (del 06/06/2008 @ 08:45:53, in lavoro , visitato 1471 volte)
		 
      Da
Mundo_Gitano Oltre mezzo milione di Rom in età lavorativa vivono in Spagna, ciononostante 
il numero di chi entra nel mondo del lavoro rimane basso ed il 55% dice di aver 
sofferto discriminazioni cercando un lavoro. L'organizzazione Fundación 
Secretariado Gitano ha lanciato una campagna di responsabilizzazione attraverso 
pubblicità in TV, poster e volantini, per sottolineare i pregiudizi che ancora 
esistono e che rendono difficile ai Rom l'accesso all'impiego. La Fondazione ha una vasta conoscenza su questo tema tramite il suo programma 
"Acceder" che dal 2000 promuove l'inclusione di Roma nel mercato del lavoro. 
Fondato dal Fondo Sociale Europeo e dal governo spagnolo, il programma ha 
fornito aiuto a 35,000 persone e 26.000 Rom nel trovare lavoro. Il successo è 
dovuto al lavoro del programma nel cambiare le attitudini delle famiglie rom, 
negli affari e nella società in generale, creando reti di cooperazione con le 
amministrazioni e le compagnie, ed aiutando i consegnatari nel sviluppare 
politiche attive a promuovere l'inclusione. La  Fundación Secretariado Gitano è un'organizzazione not-for-profit 
che fornisce servizi per lo sviluppo della comunità Rom in Spagna ed in Europa. 
Lavora per promuovere l'integrazione della comunità Rom rispettando la loro 
identità culturale unica. "Employment 
makes us equal" campaign (information in Spanish only)     
		
		
			Di Fabrizio  (del 06/06/2008 @ 00:33:28, in Italia , visitato 2263 volte)
		 
      Prossimo intervento differenziale per cittadini Italiani (censimento  fotografico e schedatura-Polizia), domani mattina (oggi ndr), presso il  campo comunale di via Impastato a Milano (famiglie Bezzecchi). Sono passati sessant'anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla  pubblicazione della rivista "La difesa della razza" di Guido Landra e dei primi  rastrellamenti che sfociarono dopo un breve periodo di tempo in un ordine  esplicito di "internamento degli zingari italiani" in campi di concentramento  (Circ.Bocchini 27/04/41), quei "campi del Duce" di cui in Italia si è  preferito perdere la memoria. "RICORDARE PER NON DIMENTICARE"Sono passati sessant'anni ,ma le preoccupazioni,la percezione del pericolo. I  PROVVEDIMENTI PUBBLICI SONO GLI STESSI DI OGGI. E'agghiacciante quello che sta  avvenendo oggi sotto i nostri occhi, a Milano. Rimanere in SILENZIO oggi vuol  dire essere responsabili dei disastri di domani.
 NESSUNA collaborazione di Enti o Associazioni è giustificata (VERGOGNA)... Mi  appello alla società civile, chiedo un sostegno per le comunità di rom e sinti  Milanesi... voci dal silenzio...Ricordo che domani sarà schedato anche mio padre, CITTADINO ITALIANO, che ha  patito la persecuzione nazifascista con l'internamento in campo concentrazionale  italiano (Tossicia)... mio nonno deportato a Birkenau e uscito dal camino...  VERGOGNA
 MI VERGOGNO, IN QUESTO MOMENTO, DI ESSERE CITTADINO ITALIANO E CRISTIANO...Chiedo in questo momento tragico per la democrazia e la cultura a Milano ed in  Italia, di URLARE il proprio dissenso per questa politica razzista, incivile e  becera.
 RICORDO E NON DIMENTICO che oggi siamo noi e domani...
 Milano, 05/06/2008Rag. Giorgio Bezzecchi (Rom -  medaglia d'oro al valor civico) - segreteria@operanomadimilano.org
 
   
		
		
			Di Fabrizio  (del 05/06/2008 @ 13:35:55, in scuola , visitato 1890 volte)
		 
      Ciao e' attivo questo spazio:
 sarebbe gradita una tua partecipazione ed un aiuto a diffonderlo
 grazie
 luisa
 
 Vento d'Europa:
 bambini, ragazzi, donne e giovani adulti Rom nelle nostre scuole
 Tavolo di lavoro per una scuola che ti cammini accanto
 Apriamo questo spazio, inteso come tavolo di lavoro oltre che di confronto, 
in un momento di particolare incertezza per i cittadini Rom, italiani ed 
europei, presenti nel nostro paese e nelle nostre scuole. 
 I fatti di Napoli, le tante e diverse emergenze delle citta' interessate dalla 
perdurante vergogna dei Kampi, gli episodi di intolleranza razzista, hanno 
riempito le cronache di questo maggio colpendo anche quanti in questi anni hanno 
lavorato e lavorano nella direzione dell'incontro e della interazione tra le 
culture.
 
 La scuola, che ha visto nascere proprio con i Rom, primi tra gli stranieri ad 
aver avuto accesso allo studio, le tematiche dell'intercultura, e' stata in 
questi anni il luogo principale di contatto e incontro tra una comunita' per 
secoli discriminata e gli altri: genitori, insegnanti, coetanei, operatori del 
sociale.
 
 Contemporaneamente molte sono state le iniziative interistituzionali, le 
strategie integrate sul territorio, le buone pratiche faticosamente messe in 
atto spesso su sollecitazione diretta della scuola. Un bagaglio di esperienze 
che ha coinvolto la didattica e la politica scolastica, ha conosciuto progressi 
e fallimenti, consentendo comunque in molti casi il successo formativo.
 
 Questo patrimonio vorremmo fosse conosciuto e socializzato affinche' diventi 
rapportabile ad una nuova progettualita' che, anche grazie all'iniziativa 
diretta della Comunita' Europea, si prospetti come significativa sul piano della 
valorizzazione e della tutela della cultura e della lingua Rom, su un terreno da 
tutti condiviso.
 
 Agli insegnanti, alla comunita' Rom, a quanti in direzione costruttiva operano 
nel sociale, e' rivolto l'invito ad intervenire, a diffondere l'iniziativa e 
piu' in generale ad impegnarsi affinche' la promessa di Futuro formulata dalla 
scuola sia affidabile, sicura, al riparo dai toni tragici di campagne razziste 
ed efficacemente mantenuta.
 
 http://www.didaweb.net/forum/index.php
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