| Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
		
		
			Di Fabrizio  (del 23/08/2006 @ 10:57:44, in casa , visitato 1668 volte)
		 
        Sostegno per la casa a uno zingara di Midlem 18 Agosto 2006 - Appartiene al gruppo dei Nomadi e Viaggianti, vende uova e 
campa di piccoli commerci nella periferie settentrionale di Midlem, e ha 
richiesto in comune il permesso di costruirsi una piccolo edificio accanto alla 
propria casa, scrive Andrew Keddie. Ma nonostante il parere favorevole e le lettere di appoggio degli altri 
residenti, gli incaricati dello Scottish Borders Council hanno rifiutato la 
richiesta perché il luogo è appena fuori i confini comunali e il bisogno di un 
alloggio è già stato soddisfatto adeguatamente. La Eildon Area Committee riferirà lunedì sull'accesso dei veicoli alla strada 
pubblica, che non corrisponde agli standard previsti. A settembre 2004, a Muriel Aldin fu rifiutato il consenso di porre un caravan 
nell'area di 150 metri dove ora vuole costruire la casa - in un angolo del 
terreno di sua proprietà. Due anni più tardi riusciva ad erigere due blocchi di 
fabbricato ed una stanza all'interno dell'area. Una lettera dell'architetto Bill Kerr afferma che è importante per Mrs Aldin 
risiedere lì, causa il suo giro d'affari. La sua richiesta è appoggiata dai 
residenti Eric Forster, Philip Hitchcock e Graham Pittman. Mr Forster, da Burnside, afferma: "Nel poco tempo che [Mrs Aldin] ha 
risieduto lì, ha bonificato l'area rendendola una zona piacevole. Muriel rende 
un servizio occupandosi di cavalli e trasmettendo le sue capacità agli altri, in 
particolare ai più giovani. E' un'ottima componente della comunità." Mr Hitchcock dice che Mrs Aldin è "[la persona] più ragionevole e 
rispettabile," aggiungendo "Riteniamo che la comunità di un villaggio debba 
incoraggiare e dare il benvenuto a chi lavora duramente per mantenersi e far 
rivevere attività tradizionali, che altrimenti andrebbero perse. Ci sono molti 
esempi di un uso del proprio suolo in maniera meno rispettosa delle leggi e 
dell'ambiente, anche nelle vicinanze di quell'area." Conclude Mr Pittman: "Il lavoro di Mrs Aldin può soltanto essere considerato 
di beneficio a Midlem e all'area circostante."
 Mrs Aldin è proprietaria di un'area di circa sei acri in località Westfields.
   
		
		
			Di Fabrizio  (del 23/08/2006 @ 14:43:51, in Europa , visitato 1592 volte)
		 
       E' uscito l'aggiornamento di agosto 2006 di PICUM.org con le notizie e l'evoluzione politica riguardanti i diritti sociali fondamentali degli immigranti non documentati in Europa. Disponibile nel formato Word nelle seguenti lingue: inglese, tedesco, olandese, spagnolo, francese, italiano e portoghese.
       
		
		
			Di Fabrizio  (del 24/08/2006 @ 10:32:42, in lavoro , visitato 1843 volte)
		 
      La città di Mamaia dal 17 al 21 agosto ha ospitato l'8^ edizione della Fiera  dell'Artigianato Popolare, a cui hanno preso parte anche un gruppo di Rom fabbri  ed artigiani di metalli preziosi. Questi artigiani, originari dalla Transilvania, risiedono nelle zone di Sibiu  e Bucarest. E' la prima volta che questi artigiani Rom prendono parte alla  fiera, a cui hanno partecipato oltre 250 artigiani da tutto il mondo. Sono stati presentati gioielli con pietre preziose e paioli in rame.  Attrazione nella fiera: gli orafi hanno coinvolto il pubblico nel disegno e  nella finitura dei gioielli. Nella fiera (una delle più grandi del paese) sono  stati esposti prodotti in ceramica, legno, metalli e fibre tessili, assieme a  costumi folkloristici, icone in legno e in vetro, maschere e strumenti musicali. Fonte:  Romanian_Roma   
		
		
			Di Fabrizio  (del 25/08/2006 @ 10:06:23, in casa , visitato 2378 volte)
		 
      Lettera aperta di Sukru Punduk, nato il 1/1/1968 a Sulukule, 
residente in Edirnekapi Kaleboyu Cad. Zuhuri Sok. No: 5. Gli abitanti del quartiere iniziarono a stabilirvisi 
attorno al 1504, del calendario bizantino. Dopo l'arrivo degli Ottomani nel 1453, la 
comunità Rom rimase lì e molti Rom fecero di Sulukule il punto di partenza per 
arrivare in Europa. Il quartiere sorge accanto alle mura storiche del distretto 
di Fatih. Vi abitano circa 3.500 Rom, che erano circa 10.000 i residenti 
prima che iniziasse lo sgombero della municipalità di Fatih nel 1992. 
D'improvviso la municipalità chiuse i locali musicali e d'intrattenimento, con 
la scusa che non pagavano le tasse e quindi non potevano esercitare nel 
quartiere. Tuttavia, si può pensare che noi siamo dei "campioni" del pagamento 
delle tasse, pagando tasse sull'intrattenimento, senza mai ricevere 
dall'autorità riscontro delle somme pagate. Il provvedimento di sgombero non 
causò soltanto la diminuzione degli abitanti, ma anche disoccupazione per quanti 
rimasero, incapaci di pagare elettricità, acqua e riscaldamento. Ora, sempre la 
municipalità di Fatih è determinata ad abbattere le nostre case,  
nonostante noi siamo in possesso dei documenti ricevuti nel 1983/84, quando le 
abitazioni provvisorie vennero legalizzate da un'amnistia e registrate. 
L'insieme di questi eventi, vanno considerati parte di un premeditato processo 
di rimozione della comunità romani dal centro città. Noi, il popolo Rom di Sulukule, 
soffriamo la mancanza dei nostri diritti basici come il diritto di proprietà, 
quello di avere un lavoro decente, quello dell'accesso all'acqua potabile e 
all'elettricità. Il numero delle case che andranno demolite è di circa 571, 
per un totale di 8.000 mq. Siamo venuti a conoscenza dai giornali e dalla TV che 
il comune ha un piano di sviluppo e rivalutazione del quartiere. Richiediamo 
quindi un incontro col sindaco, Mustafa Demir. Ci fu un incontro a novembre 
2005, a cui presero parte 17 di noi.
Allora erano proprietari in 251 e 320 gli inquilini. Il sindaco disse 
che le case del quartiere sarebbero state demolite e che l'area era stata 
definito di rinnovo urbano. Offrì nuovi alloggi agli inquilini, senza però andare oltre 
la solita "lotteria" delle abitazioni pubbliche in Turchia. Gli alloggi erano 
situati a Tasoluk, a circa 2 ore e mezza dalla città più vicina, 
Gaziosmanpasa. Le case sarebbero state costruite dall'Assessorato alle Case 
Popolari, meglio noto come TOKI. D'altra parte, 
non v'è certezza su quale sarà il costo delle nuove case e di conseguenza, se 
saremo in grado di pagare l'affitto. Ed ancora, i lavori che svolgevano gli 
abitanti di Sulukule non si potranno più  svolgere nelle nuove case 
aumentando il rischio di pagamenti insoluti. 
Il sindaco ha offerto due opzioni: 
	
	comperare il loro terreno con un ammontare incerto per 
	metro quadro;
	che le case 
	siano pagate in 15 anni, deducendone il valore del terreno. Il nostro problema è l'incertezza della situazione.  Non 
esiste un progetto concreto sulle somme che ci verranno offerte per le nostre 
terre, e quindi non siamo in grado di decidere. Abbiamo perciò chiesto al 
sindaco di costruire noi le nostre case e di disegnare un progetto comune, ma la 
nostra proposta è stata rifiutata..
 In seguito il comune a 
luglio 2006 mandò inviti individuali per illustrare la situazione di cui ho 
accennato sopra. I loro argomenti si basano sulla decisione del Consiglio dei 
Ministri, che chiede di determinare le aree soggette a rinnovamento urbano, con 
la legge 5366. Hanno dichiarato che entro la fine di agosto 2006 riceveremo le 
ordinanze di abbattimento. Finora, a nessuno nel quartiere è giunto niente, e 
tutti sono preoccupati perchè non ci sono proposte concrete di rilocazione, e 
nel contempo a Istambul ci sono state demolizioni nei quartieri rom di  Kucukbakkalkoy 
e Yahya Kemal. Anche lì le case demolite erano registrate a norma e non sono 
state offerte soluzioni di rilocazione degli abitanti.
 Noi, abitanti Rom di Sulukule, non vogliamo lasciare le 
nostre case. Nel 1960 alcuni abitanti di Sulukule furono obbligati a trasferirsi 
a Gaziosmanpasa, dove c'è oggi una comunità Rom minacciata a sua volta di 
sgombero e demolizione da parte del comune. Perciò la migrazione forzata non è 
la soluzione per i progetti di rinnovamento urbano. Non vogliamo essere evacuati 
in nuovi appartamenti, ma continuare a vivere con i nostri strumenti, danze, 
musiche, dove i nostri antenati  si stabilirono un migliaio di anni fa. Non 
vogliamo essere esclusi dalla comunità cittadina, né essere obbligati a migrare 
dalle nostre terre. Richiediamo aiuto alle associazioni e ai singoli perché 
appoggino la nostra lotta contro la migrazione forzata. Invitiamo perciò 
avvocati e giornalisti a venire a Sulukule e rendersi conto di come viviamo. 
Saremo grati alle organizzazioni europee o di altri paesi che chiedano 
informazioni sulla situazione di Sulukule alle ambasciate e ai consolati turchi. 
Apprezzeremo le vostre lettere di appoggio alla nostra comunità, per non farci 
sentire soli. Sulukule Romani Culture Solidarity and Development AssociationPresident
 Sukru Punduk
 Articoli precedenti:
   
		
		
			Di Fabrizio  (del 25/08/2006 @ 13:18:14, in blog , visitato 2979 volte)
		 
       
 Dato per assodato che in Mahalla il lato sinistro è dedicato ai post,  qualcuno conosce le possibilità sul lato destro? Buona parte (i più curiosi) frequentano  il sondaggio,  chissà che non abbiate delle proposte, se volete  scrivetemi a tal  proposito. Lì accanto, c'è la chat: che può essere utile per sano cazzeggio,  ma può essere usata per interviste online. Qualche  suggerimento? Potete farvi conoscere meglio, con due   guestbook dove lasciare un vostro messaggio, scegliere un avatar e  indicare la vostra posizione. E poi, c'è la pagina con i  documenti da scaricare e, aperto a tutti,  
    un'agenda  	dove indicare appuntamenti, incontri, scadenzeun  	 	mercatino con proposte concrete nel campo del lavoro, dell'arte,  	della comunicazione, della consulenza, della mediazione sociale. Tutti e  	due a disposizione per i vostri annunci. Invece della pagina dei blog preferiti (che sono davvero tanti), su Bloglines  trovate la mia personale  rassegna stampa e il  blogroll, con blog,  agenzie stampa, gruppi di discussione - aggiornati in tempo reale. Vedete voi se tutto ciò può essere utile e condiviso. Attorno, un contorno di  oltre 1100 post, messi online da 7 autori. Dimenticavo: da ottobre a maggio scorsi c'è stato anche un  gioco  virtuale sul web, l'anno scorso mi sono divertito ma c'erano solo due  giocatori. Che faccio, si riprende? Sondaggio,  aiutami tu. (per saperne di +)
   
      Da  Zenit.org LOURDES, France, AUG. 21, 2006 (Zenit.org).- Il 50° pellegrinaggio degli  zingari alla Vergine di Lourdes è iniziato venerdì scorso con la partecipazione  di 7.000 persone circa. I "figli del vento" sono arrivati in città con circa 1.300 carovane. Il primo pellegrinaggio ebbe luogo tra il 31 agosto e il 3 settembre 1957,  merito di un'iniziativa dei cappellani zingari di Francia, assistiti dalle  Sorelle Nazarene di Charles de Foucauld.  Circa 1.500 parteciparono al primo pellegrinaggio. Erano accompagnati, tra  gli altri, dall'allora padre Roger Etchegaray che era cappellano per gli zingari  della diocesi di Bayonne. Oggi e martedì, il cardinal Etchegaray, presidente in pensione del Concilio  Pontificale per la Giustizia e la Pace, prenderà parte ai momenti chiave del  pellegrinaggio.     Sull'argomento   
		
		
			Di Fabrizio  (del 26/08/2006 @ 10:54:03, in media , visitato 2826 volte)
		 
      Ricevo e porto a conoscenza: Mi chiamo Zeljko Mirkovic, regista  serbo, membro di European Documentary Network.Sono lo sceneggiatore, co-produttore e regista del documentario MUHAREM MUSIC  THE EYES OF LIFE.
 Il film ha ottenuto 5 premi internazionali: 
    GRAND PRIX- Kosice Slovakia- International Film Festival for  	Broadcasters;Award of National TV Romania-Ethnographic International Film Festival  	Slatioara, Romania,The Best National Film- Ethnographic International Film Festival  	Belgrade, SerbiaFirst award for directing in treatment national minorities- Serbian  	Documentary Film Festival "GoldenJug" in Velika Plana-SerbiaFirst award for photography- Serbian Documentary Film Festival "Golden  	Jug" in Velika Plana-Serbia E' stato anche presentato con successo a Izola-Slovenia, Graz-Austria. Il film è la storia di Muharem, musicista Rom cieco e anche profugo dal  Kosovo. Attraverso le intemperie della vita, compie il suo destino suonando nei  treni dei Balcani, questo talentuoso artista si fa guidare dal suo banjo, lo  strumento che adopera per comunicare col mondo. E' un film sulla costante lotta  per la sopravvivenza, un film sulla speranza. Durata: 27 minuti Cerco cooperazione ee aiuto per distribuire il film. Chi fosse interessato, mi può contattare e gli spedirò una  copia su DVD o vi fornirò le informazione che desiderate.
 film and tv ditector, Zeljko Mirkovic
 Film and video production KRUG
 +381 64 228 47 67
   
		
		
			Di Sucar Drom  (del 26/08/2006 @ 14:05:30, in blog , visitato 2853 volte)
		 
       Faenza,  i Sinti sono "un problema difficile"E' stato pubblicato alcuni giorni fa dal Corriere di Romagna un articolo a firma  di Fabrizio Rappini che da voce a Elio Ferri, Vice Sindaco del Comune di Faenza.  E' evidente che anche nella solidale Emilia Romagna (Provincia di Ravenna) il  confronto con le comunità Sinte e Rom parte sempre da un approccio sbagliato, "è  un problema", negando la ricchezza delle culture sinte e rom. Natura...
  Bologna,  un bruto aggredisce giovane sinta emilianaTentativo di aggressione contro una giovane donna sinta e in pieno giorno, a  Bologna. La pronta reazione della vittima, una ventunenne sinta emiliana, ha  evitato il peggio.
 Intorno alle 10.45, in via Peglion, alla periferia della citta', nei pressi di  un "campo nomadi", la ragazza e' stata improvvisamente aggredita da un uomo,  all'incirca sui trent'anni, che indossava una maglia e pantalon ...
   Slovacchia e Repubblica Ceca, le sterilizzazioni delle donne Sinte e RomPubblichiamo, in inglese, due notizie arrivate dalla Slovacchia e dalla  Repubblica Ceca sulle sterilizzazioni, sia brutalmente forzate sia non  consapevoli, delle donne Sinte e Rom.
 A DAMNING report on Slovakia's handling of allegations that Romany women were  illegally sterilized well into the 1990s has reopened a painful chapter in the  country's treatment of its most vulnerable ethnic m...
  Mantova,  il progetto fotografico pringiarasmi non si fermaDa due anni l'Istituto di Cultura Sinta utilizza il termine pringiarasmi  (conosciamoci, in lingua sinta) per diversi progetti, uno di questi è il  progetto fotografico.
 Negli ultimi diciotto anni l’Ente Morale Opera Nomadi Sezione Mantova e  l’Associazione Sucar Drom (bella strada) hanno lavorato per costruire una reale  partecipazione dei Sinti alla vita politica, sociale, culturale e...
  Vicenza,  denunciato il Sindaco di Piovene Rocchette per discriminazioneQuesta mattina, 26 agosto 2006, l’Associazione Sucar Drom e le Sezioni di  Mantova e Vicenza dell’Ente Morale Opera Nomadi, insieme alla signora Adriana  Levacovigh hanno depositato alla Procura della Repubblica Vicenza una denuncia  per discriminazione etnica contro il signor Maurizio Colman, Sindaco del Comune  di Piovene Rocchette.
 Tale azione è dovuta in ottemperanza alle disposizioni legis...
   
		
		
			Di Fabrizio  (del 27/08/2006 @ 10:06:53, in blog , visitato 2368 volte)
		 
      Ultimamente sono arrivate molte notizie dalla Turchia, soprattutto riguardo la situazione degli sgomberi dei quartieri storici dei Rom. Roma Network segnala questo nuovo sito , in lingua turca ed inglese. Mail per contatti: cingeneyiz@yahoo.com  
		
		
			Di Fabrizio  (del 27/08/2006 @ 11:39:47, in Europa , visitato 2549 volte)
		 
      COMMUNIQUE par Saimir Mile: 
Stamattina (22 agosto 2006) verso le 6.00, un gran numero di forze di polizia si 
sono schierate su un terreno occupato da Rumeni (principalmente Rroms) a 
Saint-Denis, accompagnate da quattro giovani Rroms. Scopo ufficiale 
dell'operazione: smantellamento di un'eventuale rete di mendicanti. Non avendo 
trovato componenti di questa rete, i poliziotti hanno lo stesso fermato 45 
persone, uomini e donne, e parecchio materiale da riciclare. Nel programma, 
l'abituale sfondamento delle porte delle baracche, come pure degli oggetti 
all'interno, compreso il vasellame, le donne fatte uscire a forza in abiti da 
notte e senza potersi coprire, la classificazione di baracche e caravans...  Delle 45 persone arrestate: 4 sono sospettate di furto di oggetti in 
rame (evidentemente, non possono che essere rubati, se trattasi di zigani, i 
poliziotti hanno anche interrogato il proprietario di un cane se non fosse stato 
rubato). Agli altri 41 è stata contestata l'infrazione di "falsi turisti". 
Questo malgrado le somme di denaro mostrate ai poliziotti e che la loro data 
d'entrata in Francia fosse inferiore ai tre mesi. Molti tra loro hanno i figli 
iscritti alle scuole francesi, ed uno abbia depositato domanda di 
regolarizzazione nel quadro della recente circolare. In aggiunta, la 
municipalità di Saint-Denis ha firmato una convenzione di sosta provvisoria su 
quel terreno, per permettere ai bambini di frequentare la scuola. Qualcuno cerca una spiegazione? Ne non possiamo dare altro che una cifra: 
25.000, che è il numero dei rinvii da raggiungere entro la fine dell'anno, 
altrimenti il sig. Sarkozy ha promesso ai prefetti che "ci saranno danni" (La 
Canard Enchaîné, 2 agosto 2006). Per raggiungere l'obiettivo, bisogna scegliere 
delle vittime facili. SecondoYannick Blanc, direttore generale di polizia alla 
prefettura di Parigi, c'è incompatibilità tra l'essere Rumeni e frequentare la 
scuola in Francia. Ha così dichiarato a Le Monde il 7 luglio 2006: "La 
scolarizzazione di un bambino manifesta dopo diversi anni la -regolare volontà 
d'integrazione- contenuta nella circolare. Niente a che vedere con i famosi 
"turisti" rumeni, dove i bambini mendicano nel metrò." (sull'argomento il
nostro comunicato). E' vero, una sola famiglia ha avuto il coraggio di 
presentare domanda, anche se sono in molte che rientrano nei criteri. Il padre 
di questa famiglia è oggi in un CPT assieme agli altri, come ricompensa per 
essersi fidato delle istituzioni. Un colpo serio che rafforza la malfidenza! Contact : lavoixdesrroms@yahoo.fr   |