 13 marzo 2014
 
13 marzo 2014
Ventidue scatti raccontano volti e momenti di vita di uomini, donne e bambini 
appartenenti ai gruppi etnici più discriminati in assoluto in Italia e 
nell'Unione Europea, i Rom e i Sinti. E' "Uno sguardo per incontrarsi", la 
mostra fotografica itinerante che da domani, venerdì 14 marzo, apre i battenti 
in Regione (viale Aldo Moro 21), in occasione della Settimana d'azione contro il 
razzismo (17-23 marzo). Allestita grazie al progetto europeo "Roma-Matrix" 
(finanziato dalla Commissione Europeaall'interno del programma "Fundamental 
Rights and Citizenship"), di cui la Regione Emilia-Romagna è partner, la mostra 
sfata attraverso le immagini del fotoreporter bolognese Mario Rebeschini i tanti 
luoghi comuni, perlopiù negativi, su Rom e Sinti. 2745 persone, secondo i dati 
ufficiali (pari allo 0,06% della popolazione complessiva), che vivono 
stabilmente in Emilia-Romagna e che nel 90% dei casi sono cittadini italiani.
"La scelta di questa mostra non è casuale - spiega l'assessore alle Politiche 
sociali Teresa Marzocchi -. Recentemente la giunta ha approvato le Linee guida 
per rafforzare e potenziare l'operatività della rete regionale contro le 
discriminazioni. Un problema sempre all'ordine del giorno: si pensi a quanto 
accaduto alla squadra di calciatori marocchini a Forlì, cui va tutta la mia 
solidarietà, fatta segno di continui insulti razzisti e per questo in qualche 
modo indotta a ritirarsi dall'attività sportiva. Episodi gravissimi cui va posto 
rimedio, lesivi anche nei confronti delle stesse associazioni sportive coinvolte 
che sono, al contrario, costantemente impegnate nella lotta alle 
discriminazioni".
"E se finora ci si era occupati prevalentemente di episodi legati 
all'immigrazione - continua l'assessore -, i cinque anni d'attività del Centro 
hanno dimostrato chiaramente come la casistica si sia progressivamente ampliata 
verso altri fattori di discriminazione: l'età, la lingua, la religione o le 
convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, 
l'appartenenza a una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la 
disabilità, l'orientamento sessuale e così via. Non solo: assistiamo ultimamente 
a una sovrapposizione di fattori, le cosiddette 'discriminazioni multiple'. Di 
qui la necessità di migliorare gli strumenti di cui la Regione dispone. Ricordo 
inoltre la nostra adesione a Ready, la Rete nazionale delle Pubbliche 
Amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di 
genere".
Per rafforzare l'efficienza del Centro contro le discriminazioni, la Regione 
destinerà quest'anno 40mila euro alla prevenzione con il sostegno alle numerose 
attività territoriali di educazione, informazione e sensibilizzazione. La 
Regione inoltre è capofila del progetto Star (Sportelli Territoriali 
Antidiscriminazioni in Rete): con i 126mila euro del Fondo europeo per 
l'integrazione, viene finanziata la sperimentazione di diversi assetti e 
funzioni dei punti che fanno parte della rete.
Il Centro regionale contro le discriminazioni: i dati
Centocinquantacinque, tra nodi, sportelli e antenne. E' questa la composizione 
del Centro regionale contro le discriminazioni, il cui processo di costruzione è 
stato avviato nel 2008. Il Centro può contare su una rete diffusa su tutto il 
territorio (sportelli già attivi di Comuni e sindacati, sedi di associazioni del 
terzo settore) che hanno deciso di includere le attività di prevenzione e 
contrasto delle discriminazioni nel lavoro già svolto. Parallelamente alla 
costruzione e formalizzazione delle rete, il centro regionale contro le 
discriminazioni ha organizzato corsi di aggiornamento di base per le figure 
incaricate da ciascun soggetto come referenti operativi 
dell'antidiscriminazione. Complessivamente, dalla fine del 2008 a oggi, sono 
stati trattati circa 300 casi di discriminazione (che si sono verificati 
perlopiù in ambito lavorativo), segnalati direttamente alla rete dei punti 
territoriali o attribuiti dal numero verde dell'Ufficio Nazionale 
Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Settimana d'azione contro il razzismo: gli appuntamenti in Emilia-Romagna
Anche quest'anno, in occasione della Settimana d'azione contro il razzismo, dal 
17 al 23 marzo si svolgeranno numerose iniziative in tutta l'Emilia-Romagna: 
proiezioni di film, presentazione di un'app, letture e laboratori per i giovani, 
feste e aperitivi interculturali, banchetti informativi, flash mob e così via 
(l'elenco completo sarà disponibile a breve all'indirizzo
http://sociale.regione.emilia-romagna.it/). Giovedì 20 marzo l'assessorato 
Politiche sociali della Regione pubblicherà una newsletter dedicata.