La situazione un anno e mezzo fa
A TUTTI COLORO CHE HANNO A CUORE LE SORTI E IL DESTINO DEGLI ESSERI UMANI IN 
QUANTO TALI, AL DI LA' DEL COLORE, DELLA RELIGIONE, DELLA FEDINA PENALE....
A nome di alcuni insegnanti della scuola primaria di Via Russo, Milano, 
scriviamo quanto segue:
Il giorno 2 gennaio 2014 due insegnanti della scuola di cui sopra si sono recate 
a Mezzana Bigli, in provincia di Pavia, per salutare le famiglie rom, ma 
soprattutto i bambini, che dal campo di Via Idro si sono trasferite in questa 
località, dopo aver contratto un mutuo per l'acquisto di alcune vecchie cascine 
e stalle. Tali famiglie sono state aiutate con un fondo (Piano Maroni?!) 
elargito dallo stato attraverso la Casa della Carità con la promessa che 
sarebbero stati aiutati nella fase di sistemazione delle "case" e di inserimento 
nel tessuto sociale attraverso la ricerca di un lavoro.
Prima di recarci a Mezzana due famiglie in particolare ci hanno chiesto cibo e 
vestiti e noi, grazie anche all'aiuto di alcune persone e alla colletta che 
abbiamo fatto, abbiamo potuto portare un po' di scorte alimentari, indumenti e 
alcuni giochi.
La situazione che abbiamo trovato è la seguente:
				- una famiglia composta da 4 persone vive in una piccolissima 
				roulotte con una stufa a legna dove cucina, scalda l'acqua per 
				lavare e lavarsi. La loro abitazione ( 2 stanze) è inagibile: il 
				pavimento e i muri trasudano umidità, occorrerebbe sollevare le 
				piastrelle per collocare il "vespaio" in modo tale da areare il 
				tutto. Per fare questa modifica e anche tutte le altre occorrono 
				soldi! Non c'è l'elettricità;
- le case di altre due famiglie sono state sistemate 
				all'interno in modo abbastanza civile, tenendo conto che invece 
				dei vetri delle finestre sono stati messi dei lastroni di 
				plastica e che sul lettone di una delle due ci piove sopra in 
				caso di maltempo;
- un'altra famiglia che vive nella roulotte, di notte, dopo 
				aver scaldato per tutto il giorno una piccola stanza, si reca lì 
				per dormire;
- la legna per le stufe viene raccolta nei dintorni;
- la scuola di Mezzana è stata chiusa per mancanza di alunni e 
				quella più vicina è molto lontana, occorre portare i bambini in 
				macchina e per portarli occorre la benzina e quindi i soldi;
- tutte le abitazioni sarebbero comunque inagibili;
- c'è un unico bagno per tutti
Al di là di ogni considerazione politica sulle scelte fatte in precedenza e 
che hanno portato delle persone a peggiorare il loro stile di vita ci chiediamo 
se il Comune di Milano, la Casa della Carità, i Padri Somaschi, altri enti no 
profit o volontari a qualunque titolo vogliono fare qualcosa.
I bambini non vanno a scuola, hanno freddo e fame. Le conseguenze di una simile 
situazione potrebbero essere gravissime e controproducenti per coloro che hanno 
invogliato tali famiglie a trasferirsi.
Noi continueremo, nei limiti delle nostre forze, a sostenerli ma non possiamo 
certo sostituirci allo stato, al comune e a chi per esso opera nel sociale.
Un'altra cosa che possiamo fare come insegnanti e cittadini è dare voce al 
disagio e alla sofferenza che abitano in quel di Mezzana Bigli chiedendovi delle 
risposte certe che vadano ad alleviare la loro fatica di vivere.
Gennaio 2014
Seguono le firme di 16 insegnanti della scuola primaria di Via Russo 27