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 MENDICANTI IN TRIBUNALE: "LA CACCIA AI ROM CONTINUA"
MENDICANTI IN TRIBUNALE: "LA CACCIA AI ROM CONTINUA"
Intervista: due rumene compaiono lunedì davanti al Tribunale di Bobigny per 
"abbandono" dopo essere state arrestate mentre mendicavano insieme ai loro 
figli. Il loro avvocato denuncia un'infrazione aberrante e chiaramente contro i 
rom.
TF1 NEWS: 
"In quali circostanze sono state arrestate le Sue due clienti e cosa viene 
esattamente contestato loro?"
HENRI BRAUN, AVVOCATO:
"Maria e Genovita sono due giovani donne rom, originarie dalla Romania. Hanno 
circa venti anni e sono arrivate in Francia alcuni mesi fa, con i loro mariti e 
i loro figli. Come tutte le cittadine rumene e bulgare in Francia, non hanno 
accesso al mercato del lavoro. Vivevano quindi in condizioni molto precarie, e 
sono state costrette a mendicare per sopravvivere e nutrire i loro figli. Sono 
state arrestate il 6 settembre al Bourget, mentre chiedevano l'elemosina per 
strada, con i loro figli. Questi ultimi sono stati loro tolti per otto giorni, 
poi finalmente restituiti. Da allora, sono citate per "abbandono" presso il 
Tribunale di Bobigny.
Questo reato, che figura nel C.P. Art. 227-15 comma 2, è stato creato per mezzo 
della legge di sicurezza interna del 2003. Stipula che costituisce un abbandono, 
in particolare il fatto di mantenere un bambino di meno di sei anni sulla via 
pubblica o in uno spazio riservato al trasporto collettivo di viaggiatori, con 
lo scopo di sollecitare la generosità dei passanti. La sanzione prevista è di 7 
anni di reclusione e di € 100'000 di multa. In seguito all'istituzione di questo 
reato, c'è stata una prima ondata di controlli nel 2004 e nel 2005. Poi, il 12 
ottobre 2005, la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza che impone alla 
procura di apportare la prova che la salute del bambino è stata intaccata, 
perché il reato possa essere costituito. Siccome non è mai il caso, gli arresti 
si sono fermati di netto.
Ma l'attacco è chiaramente ripartito, dall'estate scorsa. La caccia ai rom 
continua. Questo si ricollega all'offensiva lanciata un po' più di un anno fa, 
con lo smantellamento di tutti i campi nomadi, in particolare nella zona di 
Seine-Saint-Denis."
TF1 News:  
"Questo lunedì sarà esaminata una questione prioritaria di costituzionalità (QPC), 
depositata da Lei a metà ottobre, durante una prima udienza: perché Lei si 
augura che questo testo venga abrogato?"
H.B:
"Ciò che sorprende, nei fascicoli delle mie due clienti, è che possiamo leggere 
che i poliziotti hanno dichiarato abbiamo reperito e interpellato una donna di 
tipologia rom. Il mio obiettivo è di fare sparire quest'articolo di legge, che 
considero chiaramente contro i rom, in quanto fino ad oggi, ho visto soltanto 
rom essere incriminati sulla base dell'art. 227 -15 comma 2. Quest'ultimo è 
stato pensato in un senso discriminatorio ed è applicato in modo 
discriminatorio. Semmai la mia QPC dovesse essere rifiutata oggi, mi rivolgerò 
alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, nel Lussemburgo, per violazione 
della Carta europea dei diritti fondamentali. Ritengo infatti che la mendicità 
non sia un reato. E quanto bene verrebbe stabilito che lo sia, la sanzione 
proposta è totalmente spropositata. E' aberrante. Come è possibile che un furto 
semplice sia punito con tre anni di reclusione, mentre il semplice fatto di 
mendicare sia punito con sette anni?"
TF1 News: 
"E' il fatto di mendicare con il proprio figlio, che è punito con sette anni di 
reclusione."
H.B.:
"Sono d'accordo, ma il problema è che queste donne non hanno accesso né ai nidi, 
né ai baby-parking. Quindi, come devono fare? La giustizia penale è lì per 
reprimere dei comportamenti nocivi nei confronti della società. Ma nella 
fattispecie, si mira semplicemente a stigmatizzare una parte della popolazione. 
Trovo questo insopportabile. E senza fare alcun amalgama o volere tentare di 
paragonare l'incomparabile, è ancora più insopportabile per il fatto che gli 
zigani sono stati spesso stigmatizzati nella storia." 
TF1 News: 
"Nello stesso tempo però, la nostra società non può tollerare di vedere bambini 
mendicare fuori tutto il giorno, con i loro genitori."
H.B.:
"La questione non è di sapere se si approva o meno moralmente questa situazione. 
Nel fondo, sono ovviamente completamente d'accordo nel dire che il posto dei 
bambini di meno di sei anni non è per strada a mendicare. La vera questione è di 
capire se questo merita una repressione penale. All'ora attuale, non facciamo 
nulla per questi bambini. Un inizio di soluzione sarebbe di dare a questa gente 
l'accesso al lavoro. Hanno piene capacità per farlo. Allora, non avranno più 
bisogno di mendicare."
TF1 News: 
"La votazione di questo articolo di legge mirava ugualmente a mette un fermo 
alle reti organizzate..."
H.B.:
"Può darsi che ciò esista, ma io non ne ho mai visto. Ho semplicemente visto 
mariti e donne che provavano ad avere una vita migliore per i loro figli. Ma se 
fosse il caso, esiste un altro testo che condanna lo sfruttamento della 
mendicità e che non ho ancora mai visto applicato. Allora iniziamo da questo."
TF1 News:
"Durante la prima udienza a metà ottobre, un'altra donna arrestata alla Courneuve 
e alla quale si rimproverava gli stessi fatti, è stata finalmente rilasciata. 
Lei si aspetta la stessa clemenza da parte del Tribunale, nei confronti delle 
Sue clienti?"
H.B.:
"Sono molto fiducioso in quanto all'ottenimento del rilascio, in quanto gli 
esami clinici effettuati sui bambini hanno dimostrato che godono di perfetta 
salute. I servizi di polizia stessi, hanno giusto constatato che il pannolino di 
uno di loro era stato cambiato con un po' di ritardo, e che di conseguenza, il 
piccolo aveva il sederino leggermente arrossato... Siamo quindi lontano dal 
maltrattamento o dall'abbandono. Però il mio obiettivo si sposta più in là del 
rilascio. Il mio obiettivo, come ve l'ho detto, è di ottenere l'abrogazione di 
questo testo di legge."