Notizie inquietanti da Tirana, la capitale, dove una casa occupata da cinque 
trans ed una famiglia rom di sette membri (tra cui cinque minori) è stata 
deliberatamente data alle fiamme nelle prime ore di mercoledì 27 aprile. 
Fortunatamente tutti i dodici occupanti sono vivi e vegeti, anche se la casa non 
è più abitabile.
	PINK Embassy, un'organizzazione che lavora per la protezione della 
	comunità LGBT in Albania, intende esprimere la propria preoccupazione per un 
	evento accaduto stamattina 27 aprile 2011, quando la vita cinque persone 
	transgender è stata seriamente messa a rischio perché la casa dove si 
	trovavano è stata data alle fiamme da ignoti.
	Erano alloggiate in una casa abbandonata in via Durres, adiacente 
	all'edificio dell'ambasciata della ex Jugoslavia a Tirana. Circa alle 4,30, 
	si sono accorte del fumo e delle fiamme, che avevano bloccato quasi tutte le 
	entrate e le uscite della casa. Nello stesso edificio viveva una famiglia 
	rom di sette membri, di cui cinque erano minorenni.
	Anche se fortunatamente non ci sono state altre conseguenze, la 
	comunità transgender ritiene che l'atto vandalico sia stato commesso da un 
	gruppo di omofobi, che in precedenza avrebbe individuato la località. La 
	polizia ed i pompieri sono arrivati immediatamente sulla scena per 
	estinguere le fiamme e fornire i primi aiuti alle vittime. Però l'Autorità 
	di Polizia di Tirana non ha rilasciato alcun comunicato stampa sull'evento.
	I crimini d'odio sono severamente puniti in tutto il mondo civilizzato 
	e l'Albania non può essere un'eccezione. L'evento in questione mostra ancora 
	una volta che, mentre l'Albania ha adottato la legge contro le 
	discriminazioni, la vita e la dignità della comunità transgender continua a 
	non essere rispettata e messa a rischio.
	Il fatto che alla comunità comunità transgender non è stata fornita, 
	né dal comune di Tirana o dal ministero del lavoro, affari sociali e pari 
	opportunità, nessuna opportunità di alloggio, impiego e sicurezza, indica 
	che l'omofobia è radicata nella mentalità di governo in Albania. Questo per 
	noi è inaccettabile! La vita e la dignità di ogni persona transgender è 
	uguale a quella di ogni cittadino albanese!
	Prendendo in considerazione questo evento, vorremmo sollecitare il 
	comune di Tirana ed il ministero del lavoro, affari sociali e pari 
	opportunità, a reagire contro quest'atto, fornendo alla comunità transgender 
	nel minor tempo possibile il completamento dei loro diritti minimi alla 
	sicurezza, alloggio e cibo. Questi diritti meritano una risposta urgente 
	quindi ci aspettiamo azioni immediate da parte delle istituzioni pubbliche 
	albanesi.
	Episodi simili danneggiano la vita della comunità e della società in 
	generale. I diritti umani sono uguali per tutti.
Appoggio pienamente la richiesta di Pink Embassy che le autorità condannino 
questo attacco e proteggano i diritti di transgender e Rom in Albania
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Grazie a Maria, membro del tavolo di
RFSL per l'head-up.