Premessa

I Blog possono essere la nuova frontiera dell'informazione?

Se ne può discutere all'infinito. Intanto, ecco un esperimento. Per seguire un avvenimento in Scozia, è scesa in campo la più classica delle formazioni: un collegamento dallo "studio" e uno dallo "stadio".

Tutto sommato, abbiamo fatto bene: è stato un torneo a livello mondiale, ma sembra che (al solito) nessun giornale se ne sia accorto.

Uno a zero per i Blog

Homeless World Cup '05

In redazione:

da Milano Fabrizio Casavola, da Edimburgo Filippo Podestà

19 luglio 2005
Domani si inaugura la terza edizione dei mondiali di Street Soccer per senza dimora.

La squadra italiana deve difendere il titolo conquistato l'anno scorso in Svezia. Ci siamo sentiti rapidamente all'ora di cena per telefono e assieme forniremo sprazzi di cronaca. Sono arrivati oggi a Edimburgo, dopo uno scalo ad Amsterdam, dove purtroppo tre giocatori non hanno potuto proseguire il volo. Nonostante l'impegno e le varie lettere accompagnatorie, i loro documenti non hanno soddisfatto le guardie di frontiera. C'è speranza che il caso venga risolto per domani, quando si svolgerà la manifestazione d'apertura e inizieranno le prime partite.

E' finita peggio, anzi non è nemmeno iniziata, per 5 delle sette squadre africane invitate (Burundi, Camerun, Zambia, Nigeria e Kenya). A loro è stato negato il visto d'ingresso da parte del governo britannico, che ha sollevato dubbi sul fatto che potessero avere soldi a sufficienza per mantenersi durante i quattro giorni del torneo. Se non mi sbaglio, è lo stesso governo che tanto ha detto per l'azzeramento del debito dei paesi africani, e uno dei più attivi nel promuovere il Live8. La decisione ha provocato grande scoramento tra le tante associazioni, in Africa e in Europa, che nei fatti si battono per la promozione sociale dei soggetti più svantaggiati, anche tramite il calcio. Domani le bandiere dei paesi esclusi (che da un anno si preparavano a quest'evento) sfileranno alla manifestazione inaugurale. Gli organizzatori hanno anche aperto uno spazio di discussione,dove aggiungere la propria protesta.

Per oggi è tutto. Chi da domani volesse seguire le partite in diretta, può farlo con questa webcam.


Ci ho lo Sponsor: (!)

I commenti

 20 luglio 2005
Si inizia, finalmente. Prima, come giusto, lo spazio è stato occupato dalle sfilate dei partecipanti, presenti le bandiere degli stati africani esclusi all'ultimo momento e dall'esibizione della banda El Presidente.

Poi è subito torneo: nella foto l'entusiasmo in campo qualche attimo prima dell'incontro di apertura

Per la squadra italiana non sarà una passeggiata difendere il titolo conquistato l'anno scorso. Il percorso appare in salita, l'Italia doveva recuperare alcune partite della prima fase, così ha iniziato a giocare stamattina e in questo momento i ragazzi della Multietnica 2001 sono ancora in campo.

Inizio vero e senza sconti, il primo match con l'Irlanda è tiratissimo e alla fine perdiamo per 3 a 2. L'Irlanda per il momento si dimostra una delle squadre più forti, come conferma anche il 7 a 0 con cui batterà poi la squadra austriaca (I e II posto nelle finali precedenti).

I tre giocatori italiani fermati alla dogana olandese, non sono rientrati in squadra e mestamente stanno tornando a casa. Questo significa che la nostra squadra può contare solo su 5 titolari, aiutati da alcuni rincalzi scozzesi.

I match successivi contro Repubblica Ceca e Canada, vedono goleade e spettacolo per l'Italia. Ma la fatica e la mancanza dei cambi si fanno sentire, così quando arriva il turno dell'Ucraina, le gambe e la testa sono loro, siamo battuti 6 a 1. Tocca al Sudafrica chiudere le danze, e sorbirsi il ritorno d'orgoglio degli "italiani" (le virgolette ci sono perché tutti i giocatori sono stranieri). Vinciamo 5 a 1.

Da: Campioni senza dimora:

Ci sono altre squadre ben preparate e che si fanno notare alle eliminatorie: sono quelle che già conoscono il meccanismo. Ne è prova l'Austria, dotata di campioni di primo piano che hanno sbaragliato avversari durante tutto un anno di tornei giocati in vista di questo appuntamento. I loro sguardi fanno capire che non hanno nessuna intenzione di indietreggiare. Vogliono vincere e sono qua per questo. Ce ne accorgiamo nel secondo turno delle eliminatorie, quando ci zittiscono con un 5 a 0 che sa di terremoto. Volti disorientati, increduli. La partita è a senso unico e va tutto storto. Passiamo lo stesso, nonostante la batosta. Lo spogliatoio cade nell'oscurità dell'autocritica. Volano parole grosse e la sera si esce a gruppi separati.

Avanti fino alla fine!
Il giorno seguente si ricomincia. "Forse è stato meglio così - dice Bogdan - Averle prese in quel modo ci ha fatto capire che non eravamo invincibili, che dovevamo lottare e non perdere mai la concentrazione.
[...]
Le partite seguenti riportano oltre al risultato il buonumore; in campo si vede un'attenzione nuova. La separazione serale è servita per chiarirsi leidee e affinare i passaggi. Non ne seguiranno altre, non ce ne sarà bisogno.
[...]
All'alba, mentre il gruppo torna in ordine sparso e barcollante al quartiere generale, gli occhi lucidi dei nostri giocatori si incrociano con le pupille attente degli austriaci già pronti per il riscaldamento. Passano ore a correre in formazione avanti e indietro. Lo fanno per intimidire gli altri, per mettere un'ipoteca sulla vittoria, [...]

pagg. 104-105

Poche note finali: i collegamenti con Edimburgo e gli orari per farlo, non sono dei più agevoli. Forse da domani riusciremo anche a comunicare per email. Stasera forse altri aggiornamenti. Al momento, ignoriamo ancora il programma di domani.


Informa DZENO

Il consiglio comunale di Edimburgo ha bocciato la risistemazione di un'area fieristica (utilizzata per 28 giorni all'anno) ad area di sosta attrezzata per Nomadi e Viaggianti

I commenti

 21 luglio 2005
La situazione a Edimburgo? Il clima è ottimo, sia nella squadra che con gli altri team. Abbiamo ritrovato vecchie conoscenze degli anni scorsi e ci ritroviamo dentro e fuori dal campo di gioco. Venerdì appuntamento in discoteca con musiche latinoamericane, per la gioia dei nostri. Il campus dove siamo alloggiati è bellissimo, non c'è paragone con la Svezia dell'anno scorso: piscina gratis per tutti e colazione da star male.

Unico neo la "sala stampa": ci sono solo due computer sempre affollati. Ieri non funzionava Internet. Appena possibile, proverò a inviare qualche foto. In questa situazione, abbiamo saputo per caso di un attentato a Londra, dopo una telefonata ricevuta dall'Italia. Nessuno ne sapeva niente.

Ieri l'inizio è stato massacrante, con tre vittorie in cinque partite. Giochiamo con la squadra ridotta all'osso (anche la Russia è nella nostra situazione e deve contare sui rincalzi scozzesi). Le autorità non hanno avuto alcuna indulgenza con i nostri giocatori dal Perù, dalla Croazia e dalla Romania, sappiamo che sono arrivati in Italia, c'è amarezza ma meglio in Italia che persi senza una lira negli aeroporti europei e con l'ufficio immigrazione a fiatargli sul collo.
In questo torneo è indispensabile fare sempre affidamento su giocatori freschi, e rischiavamo di uscire in anticipo.

La squadra inglese Gli inglesi

Oggi, prima che si sapesse di cosa era successo a Londra, abbiamo giocato una sola partita, ma importante, contro l'Inghilterra, che aveva già affrontato in precedenza una forte Ucraina (come noi, del resto : - ( ). La partita era iniziata male e al primo minuto abbiamo sbagliato un rigore. La squadra però ha mantenuto la concentrazione. Hugo Alonso, il nostro portierone argentino si è dovuto sdoppiare e giocare anche all'attacco: suo il primo gol della partita. E' uscito in barella dopo un'entrata durissima, poi nel secondo tempo, richiamato dagli applausi del pubblico, è rientrato in campo. Alla fine la partita è finita 3 a 0 per noi, con tutti i ragazzini a dare pacche sulle spalle al nostro Hugo.

Con questa vittoria, siamo rientrati tra le otto squadre che si disputeranno le finali. Ieri sembrava tutto più difficile, oggi ci stiamo tranquillizzando, anche se la strada sino al 24 rimane lunga e i giocatori devono rimettersi da botte e lividi. Aprire la sfilata inaugurale di ieri, portando la coppa, è una bella responsabilità.

Nel pomeriggio siamo andati a vedere Olanda Scozia (3 a 3). Sono tra gli avversari più forti che incontreremo nelle finali, insieme all'Irlanda, che sinora è la squadra con la forma migliore e l'Ucraina, la vera sorpresa del torneo.

Domani, su Tuttosport ci sarà un articolo di Alessandro Baretti, che già ci aveva seguito per il torneo dell'anno scorso.

Shop for stop 

 I commenti

 22 luglio 2005

Il mondiale continua di gran carriera, con gol e colpi di scena.

I forti olandesi hanno perso per 5 a 1 contro la Polonia; mentre la Russia, nonostante gli infortuni, è riuscita a battere il Galles 4 a 2. Invece la Namibia, che era diventata la beniamina del pubblico per il gioco e le performance dei primi due giorni, paga un pesante 9 a 1 contro un Portogallo in gran forma e il più classico degli incontri di calcio, Brasile - Argentina, finisce 3 a 0 per i primi.

Queste sono solo alcune delle partite giocate oggi.
All'Italia toccava affrontare l'Irlanda, sinora imbattuta e che ci aveva sconfitto 3 a 2 nella partita d'esordio. Gli irlandesi si sono presentati sul campo facendo sfoggio di fiducia e sicurezza. Anche questa partita, come quella precedente, è stata molto accesa e mentre l'Italia manteneva le idee lucide, la sicurezza irlandese si mutava in falli e proteste. Un nostro giocatore rimedia un brutto colpo all'occhio e deve essere ricoverato in ospedale. Alla fine, 3 a 2 per l'Italia e risultato dell'andata ribaltato. Una grande iniezione di fiducia, mentre le finali si avvicinano. Nonostante gli infortuni e la mancanza di organici, rimangono la determinazione e la concentrazione degli anni scorsi.
Comunque, i ritmi sono tirati per tutti e dopo tre giorni di partite sono molte le squadre con valori simili.

Gli inizi Da destra: Bogdan Kwappik (allenatore di Multietnica2001), Vintila (scrittore e carpentiere Rom rumeno) e quello vestito di nero potrebbe essere Direktor, sullo sfondo Milano, via Barzaghi.

Per gli "intenditori" e i fan del nostro allenatore: da non perdere questo articolo


E' uscito su Tuttosport l'articolo di Alessandro Baretti:ecco alcuni stralci interessanti

...si parte subito con qualche defezione (imposta): le compagini africane invitate alla manifestazione sono state respinte alla frontiera. La motivazione? Non avrebbero avuto con loro abbastanza soldi per potersi sostentare per sei giorni, ossia il tempo di partecipare alla competizione e poi tornare a casa propria. Superfluo ma necessario sottolineare l'incongruenza della decisione assunta.[...] paradossale il fatto che vengano respinte rappresentative che, per definizione, sono composte da giocatori con situazioni di vita problematiche e che certo non navigano nell'oro. Grottesco pensare inoltre al fatto che la terza edizione della Homeless World Cup si sarebbe dovuta disputare a New York, poi si ripiegò su Edimburgo ritenendola Scozia più adatta degli Stati Uniti (nella contingenza storica) ad ospitare un campionato di tale natura. In tutta risposta il governo britannico si sta comportando come, nella peggiore ipotesi, si aveva paura potesse comportarsi il governo statunitense. [...]

Problemi anche per la rappresentativa statunitense, alla quale all'aeroporto sono stati confiscati i passaporti per la durata del soggiorno. Quando si presenteranno al terminale per tornare a casa verranno riconsegnati loro i documenti di viaggio. Mille problemi insomma, come capita ogni qual volta a muoversi sono gli ultimi di quella "cosa" triste chiamata scala sociale; ma anche mille colori, mille differenze, mille lingue e un'umanità infinita come in poche altre manifestazioni sportive sul pianeta. "Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare chiunque abbia una storia da raccontare, sulla propria vita e le passioni che l'hanno segnata, per poterla rinarrare e sottrarre all'oblio", si legge sul retro copertina di "Camminando - incontri di un viandante -", testo di Pino Cacucci che riprende situazioni di viaggio tragiche, comiche, assurde... da corte dei miracoli, proprio.

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 23 luglio 2005

Mentre scriviamo c'è ancora grande confusione, se si riesce seguiranno aggiornamenti...

Italiani!

nuovamente in finale dopo l'anno scorso!

oggi a Edinburgo la squadra della Multietnica ha vinto la semifinale con la Scozia con il risultato finale di 7 a 3 e domani si giochera nuovamente il titolo contro la Polonia.

La Polonia ha vinto in semifinale contro l'Irlanda.

Grande risultato portato a casa dagli Azzurri!

Scrivete e soprattutto tifate!

Siamo qua per difendere il titolo mondiale e domani ce la metteremo tutta!

Prima della partita, l'intero stadio che ospita i campionati si e fermato in un minuto di raccoglimento per tutte le vittime del terrorismo.

Per lo sport e per la pace!

info www.streetsoccer.org


Giornata di partite doppie per decidere i finalisti. Sono solo 20 minuti a partita, ma a guardare sembra che non passino mai. Nella semifinale di oggi, ci è toccato la Scozia. I padroni di casa erano ancora imbattuti. La prima partita inaugura il pomeriggio, con l'Italia in pressing. Ma la Scozia, sospinta dal pubblico di casa, non si fa intimidire, e risponde colpo su colpo, riuscendo anche ad andare in vantaggio. La prima partita termina 4 a 3 per noi. La seconda partita, che chiude questa quarta giornata, ci vede ancora vincere per 3 a 1. Siamo in finale!

  

Nelle foto, una fase di Italia-Scozia e l'entusiasmo dei tifosi polacchi

L'altra sfida doppia vede contrapposte Ucraina e Polonia. I primi hanno iniziato fortissimo, la Polonia (come l'Italia) ha ritrovato il suo gioco strada facendo. Sono entrambe forti e veloci, con un gioco simile. Anche queste due partite regalano grande spettacolo ed emozioni, ma un solo risicato vincitore della sfida. Passa la Polonia, per 6 a 5.

Stasera si festeggia, domani la finale sarà Italia-Polonia,

Scozia e Ucraina si affronteranno per il terzo e quarto posto.

I commenti

24 luglio 2005

Risultato finale Polonia - Italia 2 a 3

...e chissà se ci sarà il tempo per la cronaca

Italia ancora una volta campione!
Per la seconda volta abbiamo vinto la coppa del mondo al torneo Homeless World Cup di Edinburgo.
Questa volta è stata ancora piu difficile per i tre giocatori mancanti ma abbiamo alzato nuovamente una coppa che gia conoscevamo bene.
Grandi tutti dal portiere Gustavo, a Ricardo, ancora questa volta decisivo. Suoi sono due gol sui tre dell'Italia. Ma anche Hugo e Leo. Con loro i cambi e la panchina che ha dato respiro e forza.
L'anno scorso la vittoria e stata dedicata a chi ancora in Italia e nel mondo lotta per la casa, il lavoro o il permesso di soggiorno.
Rilanciamo questa dedica aggiungendo una dedica speciale a quelli che non sono riusciti a venire con noi. Con loro la vittoria sarebbe stata se possibile ancora più bella. La coppa è anche per loro. Li riabbracceremo tornati in Italia, lunedi sera.


La vittoria di Edinburgo sente la mancanza delle squadre africane che non hanno lasciato partecipare per mancanza di soldi;...

Adesso tutte le squadre si apprestano ad una notte di festa.

Campioni!
Campioni!
Campioni!
(per due)

grazie a tutti i tifosi e a chi ha creduto nella Multietnica. Vogliamo che questa vittoria ci faccia crescere ancora, magari per portare nel 2007 o negli anni seguenti, questo magnifico torneo da noi, a Milano o Roma!

E si chiude, come si era cominciato.

Da: Campioni senza dimora

L'Italia sta cambiando. Sembra dimostrarlo la partecipazione di una squadra di immigrati al mondiale sotto la nostra bandiera. Mai avremmo pensato che un giorno potessero rappresentarci e vincere. Questa parte di Italia, questi compatrioti venuti dagli squilibri economici mondiali, questi senza identità, giocano per noi facendoci esultare per una coppa che i campioni del calcio internazionale non sono neanche stati in grado di avvicinare, [...]

E sono orgogliosi, questi nuovi italiani, felici di abbracciarsi e stringersi quando suona l'inno di Mameli, benché molti ancora stentino a ricordarne le parole; sono felici di abbracciare almeno idealmente un paese dove le speranze di un futuro migliore possono realizzarsi. Hugo, [...] "Sono argentino, certo, ma qui sono italiano. L'Italia mi fa lavorare e guadagnare per mantenere i miei figli. Porto la maglia azzurra e ne vado fiero come chi sa che ha trovato una seconda casa".

I commenti

Ringraziamenti
A. S. MultiEtnica 2001

Via Bellezza 16/a

20136 Milano

Tel./Fax 02.5830.2112

www.multietnica2001.org

as.multietnica2001@katamail.com

 

Codice fiscale: 97309030159

 

Milano, 27 luglio 2005

A tutti gli amici e i tifosi dell’associazione

 

Oggetto: Ringraziamento agli amici e ai sostenitori della A.S.MultiEtnica2001

 

L’Italia di nuovo campione del mondo!

Ancora una volta, dopo la vittoria dello scorso anno, l’Italia, rappresentata dalla A.S.MultiEtnica2001 porta a casa la coppa della Homeless World Cup dopo un appassionante torneo che vedeva coinvolte 27 nazioni.

 

Se con l’anno precedente credevamo di aver raggiunto il tetto del mondo, quest’anno, con la seconda volta che abbiamo vinto il titolo, ci sembra di sognare.

Questa vittoria segna un altro importantissimo traguardo raggiunto dalla A.S.MultiEtnica2001 e una nuova occasione per dare maggior forza le iniziative che intendiamo proporre in ambito sportivo e culturale. Restano fermi i nostri principi di integrazione ed educazione alla pace attraverso lo sport. E quale migliore strumento di una coppa del mondo?!

 

Siamo sempre più decisi a continuare i lavori per la Homeless World a CapeTown2006 e speriamo a Milano nel 2007!

 

Dobbiamo innanzitutto ringraziare il Comune di Milano che ha permesso alla squadra italiana di partecipare a questo magnifico evento.

Un ringraziamento vivissimo a tutto il consiglio comunale, della maggioranza e dell’opposizione, e a tutti coloro che hanno sostenuto l’Italia credendo nelle possibilità della A.S.MultiEtnica.

Ancora un grazie di cuore alla Provincia di Milano e a tutte le istituzioni solidali, ad ARCI, alla CGIL Lombardia, al CONI, a tutti i media che hanno parlato di noi, e a tutte le persone che ci hanno seguito fino a questo momento.

 

Con tutti voi speriamo di continuare e di fare sempre meglio.

 

Rimane, quest’anno come l’anno scorso, la nostra dedica della coppa a tutti coloro che in Italia e nel mondo ancora lottano per avere una casa, un lavoro e un permesso di soggiorno. Questa coppa è loro, che sia loro vicina e dia forza e speranza!

 

Per un mondo migliore, per la pace nel mondo.

 

Il presidente A.S.MultiEtnica2001

 

Bogdan Kwappik

(cell. 347 8638372)

Postfazione

Due estati fa, non sapevo neanche cosa fossero i blog. C'era questa pagina. Mi aveva contattato una ragazza, che da un po' di tempo faceva volontariato in un campo sosta e sul mio sito aveva letto qualcosa di interessante avvenuto 10 anni prima..

Ci incontrammo qualche volta, improvvisando un corso di formazione per animatori. Le feci conoscere un po' di persone che avrebbero potuto darle una mano. Poi, dovette cavarsela con le sue gambe.

In tutto questo tempo la voglia di lasciare è stata forte, ma Marta (questo il suo nome), deve avere una bella testa dura, e puntualmente riprende la sua attività al campo. Ci sentiamo spesso, e se fate attenzione, qualche volta trovate qualche sua cronaca da Milano.

Estate 2005, che passerò in città (e neanche un prete per chiacchierar). Anche i volontari nei campi a volte vanno in ferie. Ho telefonato a Marta e le ho chiesto se per agosto ci fosse bisogno di qualcuno. Mi sarebbe servito anche per avere il polso della situazione.

D'accordo, avrò forse qualche anno e qualche dolore di troppo, ma la volontà è quella di quando avevo iniziato, e l'esperienza non è qualcosa che si inventa... Mi son sentito più giovane di 15 anni!

Non è cambiato niente: arrivi e vieni sommerso da una torma di bambini e ragazzi, tra i 3 e i 15 anni, che vogliono giocare, toccarti, conoscerti e sono gelosi l'uno dell'altro, poi c'è la processione delle madri, che elencano tutti i loro problemi sperando che tu possa aiutarle. Si inizia sempre così, e far giocare o far studiare i bambini, significa distrarli dal picchiarsi tra di loro, quando vogliono attirare la tua attenzione.

Settimana scorsa, è saltato fuori un pallone da calcio, che rischiava di distruggere quel poco di equilibrio creatosi tra i gruppi. Invece, per una volta siamo riusciti a superare l'individualismo estremo che sino a quel momento mandava in vacca ogni attività. Quella banda scatenata, d'improvviso ha scoperto che era una squadra, con noiosi esercizi e mimando gli allenamenti. Ad un certo punto, prima di passare all'esercizio successivo, abbiamo messo ai voti se i più piccoli potessero ripetere i tiri che avevano sbagliato. Incredibile, ma i grandi hanno votato sì. E, nelle pause, seduti nel prato, raccontavo la storia di una squadra di calcio che è nata lì e vola in giro a vincere tornei per l'Europa. Con i dodicenni che ascoltavano a bocca aperta.

Ne ho poi parlato con Filippo Podestà, che ha scritto un libro su quella squadra nata in un campo nomadi e che vi ha raccontato le cronache dal torneo di Edimburgo. Ora che quella squadra è cresciuta, che raccoglie immigrati di ogni nazionalità, che ha vinto, hanno la necessità di riprendere i progetti che li hanno riuniti, ad esempio creare una nuova squadra di pulcini e tornare in quel campo che li ha visti nascere. La persona adatta per allenare, c'è, un argentino grande, grosso e che coi ragazzi saprebbe farci.

Restano, i soliti problemi irrisolti: trovare uno straccio di campetto per allenarsi, ad esempio. O ancora, essere tornati in Italia, con un'altra coppa tra le mani, e la sensazione che anche per i CAMPIONI non sia cambiato niente: le discussioni e le gelosie con i soci, le ditte che licenziano, i permessi di soggiorno da rinnovare, i figli che stanno per nascere...

Sperando, come tante altre volte, di compiere, assieme, un altro miracolo milanese.

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