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 Il gagio pensa che un rom è abituato e forse ce l'ha nel sangue. ...scaldarsi con la legna d'inverno, non avere acqua per bere e lavarsi 
quando fa caldo. Si comincia così da bambini, noi e loro: differenti. E di rimando, se si vive così (ma si può vivere così?), il rom impara che non 
ha bisogno di un lavoro, della scuola, della casa, delle amicizie con chi non è 
rom come lui. Ci fanno il callo e sembrano così forti. così alteri. Da trattare 
come cose, non come persone che hanno le stesse esigenze nostre, cioè tue, mie, 
dei nostri figli e dei nostri cari. Arrivano i 40 anni e tutta quella forza dov'è finita? Quello che era il 
ragazzo più resistente del mondo è conciato da sbatter via. L'unica sua 
medicina, la bottiglia. Ma forse, non è neppure quello ciò che ti ammazza. Ne ho visti di malandati 
che coi denti si aggrappano alla vita. E' che dopo una vita del genere comincia 
a mancare il rispetto per se stessi. Chiamala cultura, norme morali, 
autoconsiderazione... Quella perdita ammazza più della malattia e della fame. |