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		Post di servizio pubblico 
		
  
 Da quando, 25 anni fa, cominciai a frequentare i campi rom, il numero di 
volontari che si occupa-preoccupa-straoccupa di loro è aumentato notevolmente. 
Volontari che spesso hanno studiato per operare in quest'area, ma che a volte 
vengono "paracadutati in zona operativa" senza sapere cosa li aspetta.
 Rispetto a loro di sicuro io sono ignorante come una capra, ma credo di poter 
essere utile dando qualche suggerimento su (alcune, non tutte) tipologie umane 
che potrebbero incontrare. Stereotipi? Forse, ma chi vuole essere "operatore di 
strada" potrà correggerli in corso d'opera.
 
				The big bossNe ha viste di tutti i colori, ha l'occhio sveglio e una sua 
				opinione su ogni cosa. Il suo cervello è una centrale nucleare 
				di rivendicazioni, progetti, richieste. Come ogni centrale 
				nucleare che si rispetti, ha qualche guaio all'impianto di 
				raffreddamento. Per cui, quando con immensa fatica sarete 
				riusciti ad organizzare assieme qualcosa, e ci sarebbe bisogno 
				della sua presenza fisica (e mentale), puntualmente lo troverete 
				a russare sotto il tavolo, circondato da qualche decina di 
				bottiglie di birra vuote.
GiacominoEsiste in versione Balkan: carnagione scura e baffoni; 
				o Urban Warrior: testa rapata e ricoperto di tatuaggi.
 Alto 1 metro e novanta per circa 120 chili, qualche cicatrice 
				sparsa qua e là, in realtà è tenero e mansueto come un 
				agnellino. Tendenzialmente inoffensivo, nonostante l'aspetto, 
				anche lui ogni tanto va in tilt e spacca ogni cosa abbia a 
				portata di mano... iniziate a correre prima che sia troppo 
				tardi!
PoveriiinoPuò essere un poverino o una poverina. Tono di voce (indipendentemente 
				dall'età) da pensionato con la minima, è circondato/a da uno 
				stuolo di parenti nelle medesime condizioni. Quando vi vede 
				inizia a snocciolare la litania di problemi e cose di cui 
				avrebbe bisogno.
 Arriverà il momento in cui vi telefonerà disperato/a perché la 
				nonna deve essere ricoverata d'urgenza e voi dovete 
				accompagnarla in ospedale. Quando arriverete trafelati al campo, 
				si starà guardando la partita in tv con tutta la calma del caso, 
				la macchina bella lucida parcheggiata di fronte alla baracca.
Il diffidenteSguardo smorto, fa sempre finta di non parlare la vostra lingua 
				e di non capire. Ascolta ma non risponde, al limite sorride. Poi 
				un giorno improvvisamente si scioglie, per proporvi qualche 
				affare improbabile, che descriverà in ogni particolare. Se 
				mostrate dei dubbi, si offende perché penserà che volete 
				fregarlo.
La nonnaAnche per lei esistono due versioni:
 La Matrona, vive circondata e accudita da figlie, nuore 
				e nipoti, trattata come una regina;
 L'Highlander, che invece si occupa personalmente di: 
				cucinare, guidare il camion, pulire, spaccare la legna ecc. Sul 
				tinello la foto di quando battè Mike Tyson ai punti.
 Tutte e due sono una miniera di conoscenze e consigli, che però 
				snocciolano con grande parsimonia e solo in caso di bisogno 
				estremo. Sono loro a suggerire come trattare col prete o col 
				poliziotto, come riparare l'impianto elettrico, o a spiegare 
				all'avvocato il suo mestiere. O come curare le malattie con le 
				erbe, come lanciare una maledizione, come cucinare per 20 
				persone spendendo 10 euro...
 E' capace di citare a memoria una legge, un manuale di 
				idraulica, una leggenda; ma nel contempo di cadere in ingenuità 
				pazzesche, cosa che vi darà l'idea di cosa significhi 
				confrontarsi con una cultura diversa.
 Appoggiato accanto alla stufa sta suo marito. E' la sintesi 
				serena di tutti i caratteri sinora elencati. Di solito sta dormendo, 
				dopo una vita di stenti e avventure.
I bambiniE' normale che avendo a che fare con un simile manicomio, si 
				possa avere la tentazione di mollare tutto e andare nella 
				Legione Straniera. I Rom lo sanno e hanno inventato un'arma 
				formidabile: i bambini.
 Innumerevoli e debordanti, dispettosi come animali selvatici, e 
				nel contempo affettuosi e appiccicosi come orsetti di pelouche, 
				sono intelligenti, vivaci, affamati di ogni cosa e ogni idea, 
				come qualsiasi loro coetaneo. Pochi sanno resistere al loro 
				fascino e al loro amore per cui, nonostante fatiche e 
				disillusioni, continuerete a tornare al campo.
 Avrete comunque uno schock personale e culturale, perché lo 
				stesso bambino quando compirà 10 anni, comincerà a comportarsi, pensare (e agire, soprattutto) da adulto, pretendendo di essere trattato come tale.
  
PS: a proposito di stereotipi... |  |  
						
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