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Lituania
Di Fabrizio (del 26/10/2012 @ 09:22:48, in lavoro, visitato 1491 volte)

Da Baltic_Roma

The ADVOCACY PROJECT TROPPO PER QUEL COMODO LAVORO GIORNALIERO Elise Filo | Posted October 3rd, 2012

Romnì

Alla fine del 2007, una donna venne a conoscenza di un bar che apriva a Vilnius e chiamò per chiedere se cercavano personale. C'era ancora vacante un posto da lavapiatti, e la donna vi si recò per un colloquio. Al suo arrivo, il gestore del bar informò la donna che il lavoro non era più disponibile.

Quello stesso giorno, un'altra donna venne a conoscenza della medesima apertura a Vilnius, e pure lei chiamò in cerca di lavoro. Cercavano sempre un lavapiatti e la seconda donna arrivò poco dopo la prima per sostenere il colloquio. Al suo arrivo, il gestore la informò che il posto era ancora vacante e la assunse.

"Purtroppo" per quell'esercizio, la seconda donna era un'ispettrice incaricata dall'Istituto per il Monitoraggio dei Diritti Umani di determinare se ci fosse stato qualcosa di irregolare nella decisione di non assumere la prima donna, di etnia rom. Il responso: ci fu. Cioè: una donna zingara era venuta prima in cerca di lavoro, ma non è stata assunta perché nessuno vuole avere una zingara nel personale.

Per continuare col precedente tema dell'economia dello spaccio di droga, vediamo perché in gran parte l'economia formale è inaccessibile ai Rom di Kirtimai. (confronta precedente, ndr.)

Un'economia debole è un problema endemico che riguarda tutta la popolazione lituana. A giugno 2012 il tasso nazionale di disoccupazione era del 13,3% (l'equivalente di 215.100 persone). La disoccupazione giovanile era del 25,2%. Nel contempo il salario minimo mensile, nonostante sia cresciuto da agosto 2012, è di 850 Lita (LTD) - neanche 320 $. A causa delle difficoltà nel guadagnarsi da vivere, il paese ha vissuto un forte calo demografico, oltre 83.000 sono emigrati nel 2010 e quasi 54.000 nel 2011.

Per i Rom. gli stereotipi negativi aggravano la ricerca delle già limitate opportunità di lavoro formale. Ma se la discriminazione sulla base dell'origine etnica o razziale è legalmente proibita, ci sono diverse importanti ragioni per cui questa legislazione è inefficace. Prima di tutto: la maggior parte dei Rom non conosce i propri diritti. Non sanno neanche valutare quando i loro diritti siano violati, né il processo da seguire per un eventuale risarcimento in caso di violazioni. Come possono lamentarsi? A chi scrivere? Quali documenti presentare? E quanti di loro hanno familiarità col servizio di aiuto legale garantito dallo stato (o con la procedura per richiederlo)? Quindi, sono poche le denunce per discriminazione intentate dai Rom, quindi, prevale una cultura discriminatoria nell'impunità.

Oltre a questi disincentivi strutturali, ci sono ragioni pratiche per cui difficilmente viene intrapresa la ricerca di un impiego. Per arrivare dove si ricerca personale, può essere necessario cambiare diversi mezzi di trasporto. Questo significa comprare diversi biglietti (ogni autobus necessita di un nuovo biglietto), si aggiunga la ricerca della posizione (senza GPS, senza internet, forse senza saper leggere e scrivere), accedere ai mezzi di trasporto (dopo le 20.00 non ci sono autobus per Kirtimai, e nessun taxi vuole andarci), e spesso è necessaria la padronanza della lingua lituana. Per la comunità di Kirtimai, parecchio distante dal centro città e che ospita molte persone di lingua non-lituana - senza reddito né risparmi, la ricerca di un impiego è un'impresa praticamente impossibile. Anche se l'impiego fosse garantito, questo porterebbe a costi iniziali (trasporti, abiti, baby sitter, ecc.) che molti non possono semplicemente permettersi.

Muoversi a Vilnius

Ovviamente, questo non significa che la situazione debba rimanere immutabile e che qualcuno perseveri, nonostante tutto. Da luglio 2012, 158 Rom si sono registrati alla Borsa del Lavoro di Vilnius. Soltanto otto di loro avevano una qualifica professionale e 49 non erano mai andati a nessun tipo di scuola. La Borsa del Lavoro di solito si limita a mettere in contatto gli iscritti con le posizioni che richiedono un minimo di qualificazione (completamento degli studi superiori o della formazione professionale) e quindi non può assistere molti Rom di Vilnius. Le opportunità che la Borsa del Lavoro può offrire sono limitate a pochi posti di lavoro di manutenzione ambientale, come pulizia delle strade e spazzamento della neve. Queste sono opportunità, in teoria, ma occorre tenere in considerazione che potrebbero essere fisicamente impegnative per 41 tra gli iscritti, che hanno superato i 50 anni e sette con disabilità. Inoltre, sono opportunità, nei fatti, soltanto teoriche per questa popolazione, secondo le norme culturali sulla pulizia. I Rom non possono pulire gli spazi pubblici (in realtà, è una percezione che cambia a seconda dei gruppi e della dislocazione geografica, ndr.). Alcuni fanno eccezione,  ma c'è una buona dose di vergogna nella loro decisione. Negli ultimi sette mesi, nove dei 158 iscritti Rom hanno trovato impiego tramite la Borsa del lavoro, e cinque un impiego temporaneo. Questo sistema non è efficace per la comunità rom di Kirtimai e la stragrande maggioranza rimane senza un reddito formale.

La povertà non è certo un lusso, e per superare questa condizione le persone devono essere in grado di accedere al lavoro e guadagnarsi da vivere. Tuttavia, uno dei motivi più citati per cui non esistono incentivi a tutti questi ostacoli strutturali e pratici nella ricerca di un impiego, è che i sussidi statali di disoccupazione sono comparabili al salario di un lavoratore non qualificato.

Quindi, perché impegnarsi con spese a fondo perso, i fastidi del viaggio e l'umiliazione della discriminazione? La disillusione è il sentimento dominante tra molti rom, riguardo l'impiego formale e l'ascesa sociale. Sapendo che la situazione non cambierà. la motivazione a spingere i propri diritti non esiste. Non sono stati educati a farlo e non sanno immaginare come migliorare la situazione - quindi dove sarebbe la motivazione? La vita a Kirtimai è sopravvivenza, non è sviluppo. E ciò è pericoloso.