Ho organizzato una mostra fotografica sul mondo Rom 
nella magnifica Genova.
Oltre ad immagini realizzate da professionisti, ci saranno anche più di 200 
immagini scattate dai bambini khorakhanè e sinti di Genova. Abbaimo dato loro 12 
macchinette fotografiche e li abbiamo lasciati liberi di fotografare tutto quel 
che volevano. Le foto sono venute molte bene e la vedute d'insieme che 
caratterizza l'installazione le abbellisce ulteriormente. Ci sono ritratti di 
fratelli, sorelle, immagini dei campi, qualche genitore, e tanti sorrisi 
(insieme a dita davanti all'obiettivo e ad incredibili immagini composte da 
striature rose e blu, quasi un quadri di Rothko). Ben lontane dalle classiche 
immagini che di solito tg e giornali pubblicano, bimbi abbandonati a loro stessi 
mentre vagano tra la rumenta. Troppo facile dare l'immagine di un popolo 
incivile, in questa maniera. Noi proviamo a rispondergli in questa maniera. 
Rispondiamo a chi voleva le impronte digitali dei bambini Rom, mettendoci 
addirittura le facce.
Ci saranno dei testi che accompagneranno le immagini, tentando di spiegare ai 
gagè cosa contraddistingue la cultura Rom, qual è la loro storia, quanti ce n'è, 
in Italia e nel mondo. Provando a fargli capire qualcosa in più sul vostro 
mondo. A cui mi sono avvicinato assai di recente, grazie ad un libro, quello di 
Pino Petruzzelli. Che qui a Genova ha anche aperto un corso di formazione 
teatrale per Rom e Sinti.
Sono un po' dispiaciuto per non essere riuscito a coinvolgerli di più in questo 
progetto, ma problemi logistici/temporali non mi hanno permesso di essere 
quotidianamente in contatto con loro. Anche se Sergio mi ha dato una grossa 
mano. Questo probabilmente l'aspetto negativo del progetto (e qui tralascio il 
fatto che la Provincia di Genova - finanziatrice dell'iniziativa - abbia 
preferito, diciamo così, "sorvolare" sulla denuncia delle discriminazioni che 
quotidianamente i Rom subiscono, puntando principalmente sull'aspetto culturale. 
Quello che volevo fare anche anche io, mettendoci un po' di palle in più. Ogni 
tanto penso che questa sia un'occasione sprecata per far sentire realmnte la 
vostra voce - anche se Ismet e Tito delle due comunità genovesi interverranno 
alla conferenza per l'inaugurazione, lunedì 27. D'altro canto, questa mostra 
vuole essere istruttiva, educativa, insegnare ai gagè qualche cosa in più sul 
mondo Rom, scopriranno ad esempio, che una bassissima percentuale è ancora 
nomade ed immagino la sorpresa sui loro volti. Non affrontare la questione 
politica potrebbe essere anche giusto, quindi. Reste il fatto che, se non avessi 
avuto vincoli monetari, sarebbe stata una mostra ancora più coraggiosa!)
Ma sono contento lo stesso, ogni giorno di più, quando sento dalla bocca della 
gente fuoriuscire la parola Rom sorrido (per non piangere...) nel sentire quanto 
ignoranza c'è in giro. E mi sorprendo per essere riuscito ad uscire dalla melma 
ignobile che ricopre il nostro paese. Sto dalla parte dei Rom, questa mostra 
l'ho fatta per loro e dopo farò ancora di più. Li coinvolgerò direttamente 
(questa volta sul serio) nel realizzare un libro fotografico con le immagini dei 
bambini che saranno esposte; un progetto a lungo termine, da realizzare con un 
po' più di calma ma che, sono sicuro, riscuoterà grande successo anche tra di 
loro. Giovedì li ho incontrati e tutti mi sono parsi entusiasti di questa 
mostra, i ragazzi in particolare. Ne sono assai felice. Avendoli conosciuti 
direttamente, mi incazzo ancora di più quando sento i beceri stereotipi che, per 
una volta, uniscono politica, popolo e "informazione".
Mi sono dilungato troppo, credo.
Spero possa piacervi l'iniziativa che ho realizzato ma soprattutto, spero 
possiate venire a Genova ad ammirarla (le foto sono tutte magnifiche, da Roma, 
Milano, Siviglia, Balcani e Genova, naturalmente.
Buone giornate,
luca
ROM? ROM!
VIAGGIO NEI MONDI ROM
Quando si affronta il tema dei Rom, anche le persone piu' sensibili tendono 
inevitabilmente a ripiegarsi su loro stesse e ad accettare acriticamente i 
luoghi comuni, quasi sempre negativi, che da sempre accompagnano questo popolo.
La mostra fotografica che in questa sede proponiamo, con immagini scattate a 
Milano, Roma, Siviglia e Genova vuole essere quindi anche un tentativo di 
esplorare sia pur minimamente (vista l'ampiezza dell'argomento) un mondo - 
appunto quello dei Rom - così complesso e sfaccettato. Per l'occasione sono 
state distribuite a molti bambini dei campi genovesi delle macchine fotografiche 
usa e getta, con le quali essi hanno potuto scattare liberamente fotografie di 
momenti e/o situazioni, dal loro punto di vista, particolarmente importanti e 
significativi.
Una prospettiva di analisi quindi tutta interna alla loro sensibilita' e un 
ulteriore modo per tentare di alzare un velo su una realta' misconosciuta e 
molto spesso fraintesa per gli stereotipi che da sempre la circonda.
MOSTRA FOTOGRAFICA dal 27 aprile al 18 maggio 
2009
Fotografie di:
Giorgio de Finis
Max Intrisano
Luana Monte
Alessandro Pangallo
Michele Palazzi
L'altro punto di vista - Visioni dal mondo Rom.
200 fotografie realizzate dai bambini delle comunità khorakhanè e sinti di 
Genova
Installazione dell'opera
"Margini di realta'"
a cura di Stefania Gessi, Lara Grillo,
Silvia Cappuccio e Annalisa Rossi.
Sala polivalente - cinema Sivori,
Salita Santa Caterina, 12 Genova.
Aperta tutti i giorni dalle 15.30 alle 20
ingresso libero.
INAUGURAZIONE
Lunedì 27 aprile 2009, ore 10.00
Introduzione di Giorgio Devoto (Assessore alla Cultura della Provincia di 
Genova)
Interverranno gli autori delle fotografie
ed i portavoce delle comunita' khorakhane' e sinti di Genova
A seguire:
proiezione del cortometraggio Savorengo Ker di Fabrizio Boni
e del documentario Porrajmos, di Paolo Poce e Francesco Scarpelli.
Sala polivalente - cinema Sivori,
Salita Santa Caterina, 12 Genova.
Per maggiori informazioni:
010 5499357 (Assessorato alla Cultura della Provincia di Genova) -
romrom09@libero.it