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Milano. Associazioni in rivolta. "Basta sgomberi inutili"
Di Fabrizio (del 12/04/2008 @ 08:45:51, in Italia, visitato 2257 volte)

Da RomSinti@Politica

Sono stufi di essere chiamati per accogliere i rom, senza venire preavvisati degli sgomberi chiesti dalle amministrazioni locali. Di disintossicare i drogati senza un dialogo con chi decide le politiche di prevenzione. Di distribuire pasti caldi ai pensionati senza esser consultati da chi detta le regole dell’assistenza sociale.

Per questo oltre 40 fra le principali sigle del volontariato italiano ieri hanno scelto, non a caso, Milano per presentare un documento che condanna la logica degli sgomberi senza progetti alternativi e chiede alla politica di abbandonare la logica della «sicurezza» slegata dagli interventi di recupero sociale.

C’erano don Gino Rigoldi, presidente di Comunità Nuova e cappellano del carcere minorile Beccaria, e don Virginio Colmegna, presidente di Casa della Carità, al centro del tavolo dove è stato firmato l'atto di nascita del "Cantiere per un patto costituente di un nuovo welfare", definito "spazio di riflessione e proposta politica". Una sigla che reclama attenzione dalle istituzioni e investimenti per la tutela dei diritti delle persone.

Un tema, quello dei diritti, che pochi giorni fa era stato sollevato dal cardinale Dionigi Tettamanzi a proposito dello sgombero della Bovisasca. Fatto che Lucio Badolin, presidente del Cnca (Coordinamento nazionale delle comunità d'accoglienza), ieri all'incontro nella sede delle Acli, in via della Signora, ha sottolineato: «Siamo al punto che persino qualche vescovo arriva a domandarsi pubblicamente che senso ha questo modo di agire. Questo modo di far politica e di amministrare non ci piace. Questo alitare sulla paura dei cittadini per alimentarla è pericoloso. I bisogni sociali rimangono ai margini dei programmi politici e dell'azione di governo».

E don Colmegna ha aggiunto: «Stiamo facendo un'operazione culturale, non un manifesto elettorale. Vogliamo contare di più, abbiamo fiducia in una politica forte su questi temi».

Il discorso più duro è stato quello di Rigoldi, che ha puntato il dito contro «il disastro sociale e culturale che abbiamo davanti. Al Beccaria c'è il 20 per cento in più di detenuti. La sicurezza della pena che chiedono certe forze politiche esiste solo per i poveracci che rubano per fame e restano in galera per anni». Il cappellano è indignato per le manifestazioni davanti alle chiese della Lega, che contesta le posizioni di Tettamanzi a difesa dei rom: «Va ricordato a questi signori che per il Vangelo tutti siamo figli di Dio. I razzisti stiano fuori dalle chiese».

In allestimento è un sito web dedicato al tema (www.cantierewelfare.org) per raccogliere nuove adesioni all’appello, per ospitare un forum di discussione e per organizzare un incontro pubblico dove verrà presentata una piattaforma sul welfare.