direfarebaciare - luogo di sconfinamenti di Giovanni Giovannetti
Il nuovo fascismo di chi A Pavia ha creato ad arte una emergenza umanitaria 
all'unico scopo di favorire una speculazione immobiliare. Affaristi senza 
scrupoli e alcuni politicanti loro lacché, irresponsabilmente volti a manipolare 
l'etica pubblica al punto da elevare a cultura prevalente il nuovo fascismo e il 
suo portato di razzismo e xenofobia che ormai - senza più ostacoli o freni 
inibitori - a Pavia come nel resto d'Italia ha contaminato il senso comune.
Il nuovo fascismo di chi ha spacciato per interesse collettivo il tornaconto 
illecito dei loro sodali immobiliaristi e faccendieri, come se la «minaccia al 
decoro urbano» fossero i mendicanti invece dei rapaci speculatori che, benedetti 
dalla malapolitica, sistematicamente andavano violentando delicati equilibri 
urbani e ambientali nonché la stabilità sociale di città e campagne.
Il nuovo fascismo di chi ha mantenuto e mantiene esseri umani nel degrado più 
assoluto sopra terreni che si vogliono rendere edificabili, o in edifici 
vincolati che si desidera abbattere. Quel triste copione che l'ex sindaco di Pioltello Mario De Gaspari (centrosinistra) ha acutamente definito la «finanziarizzazione 
degli zingari».
Il nuovo fascismo nascosto dietro leggi come la "Bossi-Fini", la "Fini-Giovanardi", 
la "ex-Cirielli". Sono leggi che criminalizzano la povertà, la precarietà, la 
marginalità; leggi populiste volte a eludere problemi sociali - come le 
tossicodipendenze - da affrontare fuori dalle aule dei tribunali, o dinamiche 
mondiali come la globalizzazione degli umani (l'80 per cento dei detenuti 
mantiene un basso indice di pericolosità).
Il nuovo fascismo di chi ha fatto della cattiveria una rendita economica, e lo 
sanno bene i Governi che, negli ultimi vent'anni, hanno sostenuto l'ascesa del 
loro Prodotto interno lordo con le spese militari e con l'indebitamento di 
milioni di famiglie attratte dal miraggio della New Economy - la truffa del 
secolo - mentre intanto i profitti migravano dall'industria verso il sistema 
finanziario e lorsignori drenavano il denaro dei piccoli risparmiatori, indotti 
a indebitarsi.
Il nuovo fascismo di chi ha fatto della cattiveria soprattutto una rendita 
politica, e lo sa bene la Lega nord, che - ha scritto Ilvo Diamanti - raccoglie 
le paure degli uomini spaventati e le moltiplica. Capta la xenofobia e la 
riproduce.
Il nuovo fascismo di chi sulla cattiveria ha costruito rendite elettorali e 
fortune politiche. E lo sa bene il sistema dei partiti, di destra e di pseudosinistra, sempre più attratti dalle semplificazioni del populismo e della 
demagogia - queste sì "antipolitiche" - scorciatoie che ignorano la verità.
Il nuovo fascismo delle mafie sociali politiche e finanziarie che, dismesse 
coppola e lupara, oggi operano in Borsa: sommerso e mafie sommati fanno un fiume 
di denaro - circa il 40 per cento del Pil - che preme sull'economia legale e 
condiziona il libero mercato. Le mafie fatturano 175 miliardi di euro - l'11,1 
per cento del Pil - frutto di attività criminali, denaro che viene reinvestito 
nell'edilizia e nelle attività commerciali, o in operazioni finanziarie 
attraverso banche compiacenti. Nelle sole regioni del Nord, oltre 8.000 negozi 
sono gestiti direttamente dalle mafie inabissate dei colletti bianchi. In 
Italia, una moltitudine di esercizi commerciali è sottoposta all'usura, con 
tassi di interesse in media del 270 per cento: un movimento di denaro di 12,6 
miliardi che va ad aggiungersi al ricavato delle estorsioni (circa 250 milioni 
di euro), della droga (59 miliardi di euro), delle armi (5,8 miliardi), della 
contraffazione (6,3 miliardi), dei rifiuti (16 miliardi), dell'edilizia pubblica 
e privata (6,5 miliardi) delle sale gioco e scommesse (2,4 miliardi), della 
compravendita di immobili, della ristorazione, dei locali notturni, ecc. Uomini 
cerniera mantengono i collegamenti con il mondo dell'economia, della politica e 
della finanza. Le mafie condizionano l'intera filiera agroalimentare (7,5 
miliardi) interagendo con segmenti della grande distribuzione.
Il nuovo fascismo celato dietro le "morti bianche" sul lavoro, una vera 
emergenza: nel 2007 in Italia se ne sono avute 1.170 di cui 170 sono immigrati: 
una strage. Nel 2008 i morti sul lavoro sono stati "solo" 1.120, uno ogni otto 
ore, quasi il doppio della media europea.
Il nuovo fascismo delle false bonifiche - quelle in danno della salute dei 
cittadini - e dei veri bonifici sui conti cifrati esteri di persone già ricche 
eppure ostinatamente venali.
Il nuovo fascismo criminale di chi lascia morire esseri umani, come è ormai 
norma al largo di Lampedusa.
Il nuovo fascismo dei cementificatori, degli asfaltatori e di chi - mafie e 
speculatori - non smette di speculare sul consumo del territorio vergine, che è 
un bene non riproducibile.
Il nuovo fascismo di chi vuole trasformare l'acqua in una merce su cui lucrare, 
con rincari fino a cinque volte il prezzo attuale.
Il nuovo fascismo dei "cattolici senza fede", digiuni dei Vangeli che esibiscono 
una croce senza più Cristo né carità.
Il nuovo fascismo di chi... (continua tu)
Il nuovo fascismo di chi non dà da mangiare nelle mense delle scuole elementari 
ai bambini più bisognosi provenienti da famiglie indigenti. (Lorella 
Pelizzoni)
Il nuovo fascismo di chi devia il denaro pubblico verso la scuola privata 
distruggendo il concetto di scuola stabilito dall'art.33 della Costituzione. (Lorella 
Pelizzoni)