Un rom denuncia: "Provvedimento che ha un sapore razziale" 
		
			Di  Fabrizio (del 16/08/2012 @ 09:17:53, in  Regole, visitato 1600 volte)
		  
	 
	
	
		
 
di Roberto Ortolan 
TREVISO Mercoledì 08 Agosto 2012 - 15:44 - La decisione della Prefettura, su 
richiesta dell’assessore Andrea De Checchi, di usare il pugno di ferro nei 
confronti di tutti i nomadi ritenuti responsabili di intollerabili scorribande, 
è stata accolta con stupore dagli "zingari". "È una scelta assurda - spiega un 
rom 40enne - che colpisce nel mucchio senza fare distinzioni tra chi commette 
reati e chi rispetta le regole. A casa mia le porte sono sempre aperte. La 
polizia si può presentare quando vuole. Non ho niente da nascondere". Gli fa eco 
un cugino, 29 anni: "La polizia fa il proprio lavoro - precisa - e fa rispettare 
la legge, ma questo mi sembra un sopruso. Io ho sbagliato e pagato. Ora rigo 
dritto, ma se i controlli sono indiscriminati sono vessatori e - come dice il 
mio avvocato - contrari alla Costituzione".  
 
Più duro Stijepan Baricevic, al quale il provvedimento fa venire in mente le 
leggi razziali: "Più che un pugno di ferro - è il suo esordio - questo 
provvedimento ha un sapore razziale. Se la criminalità aumenta bisogna trovare 
un capro espiatorio e così, come era accaduto nella Seconda Guerra Mondiale, si 
individuano a priori i colpevoli. I nazisti colpirono e fecero finire nei lager 
gli ebrei e i rom. Oggi prendersela con gli ebrei è "politicamente scorretto" 
così sulla graticola finiscono i rom e gli zingari, come amano definirci alcuni 
trevigiani".  
 
Per Baricevic è il presupposto, la motivazione della decisione della Prefettura. 
"Le forze dell’ordine - aggiunge - devono perseguire i criminali, i banditi e i 
rapinatori. Ce ne sono tra i rom come ve ne sono in altre etnie. È sempre 
sbagliato ragionare per categorie. I cattivi e i fuorilegge ci sono tra i poveri 
e i ricchi, tra colletti bianchi e lavoratori. Ben vengano comunque i controlli, 
perché potranno strapparci qualche sorriso. A casa mia non troveranno niente di 
illegale e perciò i poliziotti lavoreranno inutilmente".  
 
In conclusione Baricevic riserva una frecciata al veleno alle autorità di 
pubblica sicurezza: "Dicono che in Italia non ci sono nemmeno i soldi per far 
camminare le auto di carabinieri e polizia. Non mi sembra. Quelli per 
controllare i rom li hanno trovati e a nessuno importa se sono soldi buttati 
dalla finestra. I banditi sono altri". 
	 
          
	
 |