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BUCCINASCO - La priorità è abbattere le case dei Sinti
Di Fabrizio (del 07/07/2011 @ 09:49:26, in casa, visitato 1302 volte)

SIoNOmagazine MARTEDI' 5 LUGLIO 2011

Scriveva Anatole France: "La legge, nella sua maestosa equanimità, proibisce sia ai ricchi che ai poveri di dormire sotto i ponti". E' a questa massima che deve essersi ispirato l'attuale commissario prefettizio che regge le sorti dell'amministrazione comunale, quando ha deciso che i sinti che abitano le casette in legno del quartiere Terradeo devono sgomberare e le loro abitazioni in legno abbattute...

Perché la legge è la legge, e le priorità sono le priorità. E' indubbio che in un paese con consiglio comunale sciolto a causa di sospette illegalità, con un piano di governo del territorio che giace inerte causa respingimento del TAR, e un buco di bilancio di un milione e trecentomila euro, la presenza di tre casupole di legno che ospitano sei famiglie, fosse una priorità cui dare risposta immediata.

In concreto un'esperienza di integrazione che negli anni ha dato buoni frutti e che ha anche raccolto consensi trasversali a tutte le forze politiche, rischia di andare a gambe all'aria per la rigorosa interpretazione di una norma di legge. Il risultato sarà ovviamente che le famiglie sfrattate (parliamo di gente che vive in perfetta integrazione con la città da almeno una ventina di anni) dovranno essere prese in carico dai servizi sociali comunali con tutti costi relativi in barba al buco di bilancio e che si porrà la parola fine ad un percorso che per molti versi è stato considerato un modello.

Né i ricchi né i poveri possono abitare in casette di legno senza tutti i timbri a posto.


Segue comunicato

ASSOCIAZIONE "APERTAMENTE di Buccinasco": Ma non c'è pace per il Terradeo?

A fine maggio è stata annullata la delibera n.183/2010 della passata amministrazione, che riavviava per la terza volta negli ultimi cinque anni una procedura di regolarizzazione del Quartiere Terradeo, perseguita da più amministrazioni di segno diverso.

Questo atto, nel cui merito non ci avventuriamo, ha tuttavia interrotto un percorso, avviato in accordo con la Provincia di Milano e con l'Ente Parco Agricolo Sud Milano, che avrebbe poi consentito di sistemare anche le 'casette'. Ma la delibera cancellata non è stata sostituita con alcun altro provvedimento. Si è così automaticamente aperto lo spazio per 'normali' procedure in una situazione che 'normale' non è.

Se condotto alle sue estreme conseguenze, questo procedimento potrebbe giungere all'ordine di demolizione delle 'casette' (già comunicato), che sono la prima casa e l'unica abitazione dei titolari, mettendo sei famiglie coi propri bambini a cielo aperto e costituendo uno sgombero di fatto. Si violerebbero così una serie di leggi, a cominciare da quella fondamentale, la Costituzione (artt. 2 e 3), nonché la Carta Sociale Europea firmata dal nostro Paese (artt.30 e 31): diritti fondamentali di ogni persona, sulla cui violazione, abituale nei confronti di sinti e rom, l'Italia è stata già condannata, ma non se ne dà per inteso. Pare che non proprio tutti siano tenuti al rispetto di leggi e norme anche internazionali.

Stiamo parlando, inoltre, di persone regolarmente residenti a Buccinasco, cittadini!, i cui bambini frequentano le scuole locali e se ne potrebbero trovare di conseguenza impediti (art. 34 Cost.).

Ora, queste 'irregolarità' su cui si parla e riparla sempre senza concludere, ma si rischia ora anche di agire, non fanno da specchietto per le allodole? in un Comune in cui, in assenza d'un piano regolatore, tutti coloro che possono sbrigliano la… fantasia costruttiva.

Non siamo in presenza, al Terradeo, di abusi, né di furbizie e approfittamenti, ma di situazioni assentite ripetutamente dalle Autorità competenti e oggetto di una interminabile procedura di regolarizzazione a tutt'oggi non conclusa e anzi interrotta. Nella quale i sinti del Terradeo sono le vittime.

Giova infine ricordare che il Comune di Buccinasco è destinatario di una somma assegnata dal Prefetto di Milano, in qualità di Commissario straordinario (Fondo Maroni, soldi U.E.), soldi non utilizzabili, finché non sarà stata completata la procedura di regolarizzazione di cui abbiamo parlato. Se ce li tengono da parte.

Abbiamo voluto proporre all'opinione pubblica di Buccinasco un quadro complessivo dei problemi, ma siamo convinti che ci siano volontà e spazi per operare, con la dovuta cautela e ragionevolezza, senza
violare alcuna legge, ma anzi accompagnando un gruppo di persone a lungo emarginate dalla società ad inserirsi correttamente, proprio nel pieno rispetto delle leggi. Ci appelliamo dunque alla cittadinanza, alle forze politiche e sociali e alle competenti Autorità, perché vogliano consentire, sospendendo le procedure in atto, uno spazio di confronto, teso a ripristinare una procedura di regolarizzazione e salvaguardia.

Buccinasco 1° luglio 2011

Costituita il 13 novembre 2006, registrata a Milano l'8 marzo 2007, n.1753, serie 3. Codice fiscale 97459790156

In più occasioni la Corte Costituzionale ha affermato che rientra, tra i compiti della Repubblica, quello di favorire l'accesso alla abitazione ai cittadini più deboli. La difficoltà di avere una casa costituisce insomma una delle preoccupazioni alle quali le amministrazioni pubbliche devono offrire risposte efficaci, in particolare attraverso i piani di edilizia economica e popolare.
I riferimenti costituzionali del diritto alla casa" sono gli art. 2, 3 e 32. Infatti le politiche legislative in materia abitativa sono basate sulla tutela dei diritti inviolabili della persona, tutela che è strettamente legata ai compiti che lo Stato ha nel rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
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