\\ Mahalla : Articolo : Stampa
Comunicato del "Gruppo di confronto e ricerca sulle politiche locali per i gruppi zigani in Europa
Di Fabrizio (del 22/02/2011 @ 09:42:35, in Italia, visitato 1951 volte)

Buongiorno,
Le invio un comunicato del "Gruppo di confronto e ricerca sulle politiche locali per i gruppi zigani in Europa" nato all'Università di Milano Bicocca in risposta a quanto affermato dal Ministro degli Interni Roberto Maroni alla puntata del 13/02/2011 del programma "Che tempo che fa" .

Cordialmente,
Alice Sophie Sarcinelli
Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Paris

Nella puntata di "Che tempo fa?" del 13/02/2010, il Ministro degli Interni Roberto Maroni ha affermato di aver firmato il piano sviluppato dal Comune di Milano secondo il quale "lo sgombero c'è quando c'è una soluzione alternativa". Egli si è detto "garante della buona attuazione di questo piano".

Come ricercatori sul campo, siamo a diretta conoscenza della concreta situazione relativa agli sgomberi delle baraccopoli costruite a Milano dai rom immigrati dall'Europa sud-orientale. Quanto è stato affermato dal Ministro degli Interni Roberto Maroni non trova alcun riscontro di realtà. Al contrario, nella maggior parte dei casi gli sgomberi, che sono ciclici e reiterati, avvengono in assenza di alternative abitative e senza il rispetto dei diritti fondamentali. Esemplari sono i ripetuti sgomberi delle famiglie che ruotano attorno al quartiere Feltre/Lambrate. Il primo, in data 19/11/2009, prevedeva di separare gli uomini da donne e bambini, e le madri dai figli maggiori di sette anni. Le famiglie sono rimaste in strada, sotto la pioggia, mentre alcuni bambini e anche alcune famiglie sono stati ospitati per qualche giorno da maestre e cittadini del quartiere. Lo stesso campo (con le stesse famiglie) è stato sgomberato a inizio settembre 2010, a pochi giorni dall'inizio delle scuole, che la maggior parte dei minori che vi abitavano frequentano. Dopo molte negoziazioni, alle famiglie rom è stata proposta una soluzione temporanea, che tuttavia prevedeva di separare gli uomini da donne e bambini. Solo una percentuale inferiore al 20% delle madri che avevano fatto esplicitamente richiesta scritta è stata ospitata per un breve periodo in alcune strutture pubbliche o convenzionate di accoglienza. Queste famiglie hanno passato gli ultimi due inverni a subire sgomberi, vivendo in strada: alcuni bambini hanno subito 20 sgomberi in un anno.

Nella stragrande maggioranza dei 170 sgomberi effettuati nel corso del 2010 nessuna alternativa è stata offerta, e sul luogo non erano presenti i servizi sociali. Lo sgombero dei rom è un trattamento differenziale nel duplice senso che è rivolto a una popolazione in particolare, e che aumenta e produce le differenze.

Riteniamo di estrema importanza reagire a quanto detto affinché il Ministro degli Interni si faccia davvero garante della buona attuazione del piano da lui firmato, garantendo il rispetto dei diritti fondamentali di tutte le persone.

A nome del Gruppo di confronto e ricerca sulle politiche locali per i gruppi zigani in Europa

Laura Boschetti Institut d'Etudes Politiques de Grenoble
Raffaele Mantegazza, professore associato Università degli Studi di Milano Bicocca
Chiara Manzoni, Università degli Studi di Milano Bicocca
Oana Marcu, Università Cattolica di Milano
Greta Persico,Università degli Studi di Milano Bicocca
Andrea Rampini, Codici Agenzia di Ricerche
Alice Sophie Sarcinelli, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales
Tommaso Vitale, Sciences Po