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OLBIA: Un nuovo campo per i 200 nomadi della città
Di Fabrizio (del 19/06/2009 @ 09:18:02, in casa, visitato 2360 volte)

L'espresso LOCAL di Luca Rojch

Ultimi ritocchi per il villaggio di 18 appartamenti con vista sul depuratore

OLBIA. Nomadi stanziali, sulla carta un ossimoro, un alchimia impossibile, un concetto non mescolabile. Ma la realtà è più forte della logica, così il Comune ha quasi completato il nuovo villaggio per chi ha scelto una vita on the road. Più o meno. Il luogo sulla carta non è dei più affascinanti. A Sa Corroncedda, accanto al depuratore. Viene difficile chiamarle villette, ma hanno tutti i comfort. Acqua potabile, luce, pavimenti, rete delle acque nere. Sono 18 mini padiglioni quasi completati in queste settimane.
Anche questa opera è figlia del quasi G8 della Maddalena, verrà completata, anche se con qualche ritardo, tra qualche settimana. Gli oltre 200 rom ora vivono accanto al canile, in una strana commistione, nella zona di Colcò. Sul loro accampamento deve passare la nuova strada che porterà all'aeroporto. Per questo nel pacchetto dei lavori dell'aeroporto c'è finito il campo dei nomadi. Il nuovo campo a Sa Corroncedda è costato oltre un milione e mezzo di euro. «Soldi che arrivano dai finanziamenti legati all'aeroporto - spiega l'assessore alle Politiche sociali, Tiziano Pinna -.

Abbiamo lavorato per sollevare di due metri il piazzale e costruire il campo. Le casette sono dotate di tutti i comfort. Non è stato semplice mettere d'accordo tutti. Spero di esserci riuscito. Per ora abbiamo pensato ai 200 nomadi che sono residenti a Olbia. L'integrazione, anche se con qualche difficoltà, la portiamo avanti. Cerchiamo altri fondi per riuscire a far arrivare tutti nel nuovo campo. Molti di loro sono cittadini di Olbia, piaccia o no. Sono residenti. In futuro cercheremo di spostare anche il canile là vicino. In questo caso abbiamo maggiori difficoltà. Dobbiamo ancora trovare i fondi, anche se confidiamo in un aiuto della Regione». Un altra difficoltà è legata alla bonifica dell'attuale campo nomadi, a Colcò. «Il compito è stato affidato a un'impresa che ha già cominciato a smaltire una parte dei detriti - continua Pinna -. Continuiamo a cercare di favorire l'integrazione almeno dei più giovani». Il sindaco Gianni Giovannelli sembra ottimista. «Lavoriamo per portare a termine in tempi rapidi un'opera importante - spiega -. A parte l'opportunità data da questi lavori, credo non si potesse più vedere un'area tanto degradata come quella che ospitava il campo nomadi in città».