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Reggio Emilia, un Sinto in Consiglio Comunale
Di Sucar Drom (del 29/05/2009 @ 09:43:44, in Italia, visitato 2331 volte)

Da U Velto

Vladimiro Torre è candidato a Reggio Emilia nelle prossime elezioni comunali. Torre è candidato nelle liste di Rifondazione Comunista, unica formazione politica in Italia che ha chiesto a Rom e Sinti di candidarsi nelle proprie liste per le elezioni europee e candidando Dijana Pavlovic nella circoscrizione del Nord Ovest (Lombardia, Piemonte e Liguria). Rifondazione conferma una sensibilità alle questioni delle minoranze iniziata nel 2005 con la candidatura e la elezione di Yuri Del Bar nel Consiglio comunale di Mantova.

Vladimiro Torre così si presenta ai reggiani

Mi chiamo Vladimiro Torre, sono sinto e cittadino italiano nato a Carpi (MO) il 20.08.1946. Con la mia famiglia vivo a Budrio di Correggio (R.E.) dove ho acquistato un terreno su cui ho montato delle casette prefabbricate per me e per i miei figli. Ho sempre fatto il giostraio impegnandomi per migliorare le condizioni della categoria e, più in generale, per i diritti dei sinti e dei rom. Dopo diverse esperienze nel campo dell’associazionismo, nel 1998 ho fondato la sezione reggiana dell’associazione Them Romanó - ONLUS – in collegamento con l’associazione Them Romanó di Lanciano (CH), che oggi fa parte della Federazione Rom e Sinti Insieme. Them Romanó di Reggio ha come scopi principali la tutela dei diritti civili, la promozione della cultura, la formazione professionale dei sinti e dei rom ed inoltre l’organizzazione di corsi e seminari per operatori che lavorano a contatto con questa popolazione. Mi sono sempre battuto per migliorare le condizioni di vita della mia gente, per dare loro la possibilità di uscire dai cosiddetti “campi nomadi”, convinto che la difesa dei diritti di tutti i cittadini italiani cominci proprio da quelli troppo spesso dimenticati dei rom e sinti. Infatti, noi di Them Romanó abbiamo ottenuto un miglioramento della legge regionale che prevede i “campo nomadi” introducendo, a livello legislativo, la possibilità di costruire micro-aree al loro posto. Adesso ci attende un’altra battaglia: quella di essere riconosciuti come minoranza linguistica dallo Stato Italiano.

Nel 2005 ho pubblicato, con altri sinti, il libro “Storie e vite di sinti dell’Emilia” della CISU Editore per far conoscere a tutti gli italiani la nostra storia e le difficili condizioni della nostra vita.