\\ Mahalla : Articolo : Stampa
Famiglia sinti perseguitata dal sindaco
Di Fabrizio (del 31/10/2008 @ 09:33:39, in casa, visitato 2917 volte)

Colombo (PD): "Quando la roulotte si ferma, di notte, i vigili picchiano sulla roulotte e spaventano i bambini". La Lega smentisce

Roma – 30 ottobre 2008 - Attacco nell'Aula della Camera di Furio Colombo (Pd) in difesa di una famiglia sinti. "Mentre noi stiamo parlando - ha detto Colombo - una roulotte con una famiglia, madre, padre e cinque figli, viene tenuta dal sindaco di Chiari, il senatore leghista Sandro Mazzatorta, in continuo movimento. Si tratta di cittadini italiani sinti. Quando la roulotte si ferma, di notte, i vigili picchiano sulla roulotte e spaventano i bambini".

La famiglia, fino al 2004, era legalmente residente in un'area sulla quale la precedente amministrazione comunale (nel 2001) utilizzando un finanziamento regionale aveva anche collocato cinque case. Ma, nel 2006, l'attuale amministrazione ha consegnato l`ingiunzione di sgombero dal campo a questa e ad altre quattro famiglie e il 25 settembre del 2007 il sindaco di Chiari ha ordinato la cancellazione della residenza.

La Lega non tarda a rispondere, dichiarando che sulla vicenda Colombo sta mentendo. "Non è vero che a Chiari i vigili vanno a picchiare la gente. Noi chiediamo legalità". Claudio D'Amico (Lega) sostiene "che tre famiglie risedevano in un piccolo campo nomadi, in modo abusivo, e quando il neo-sindaco gli ha chiesto di regolarizzare la situazione gli hanno creato problemi".

La famiglia, dice D'Amico, "non ha rispettato" il nuovo regolamento comunale per il funzionamento del campo nomadi e l'amministrazione "li ha sfrattati. Loro hanno fatto ricorso al Tar che ha dato ragione all'amministrazione. L'amministrazione ha offerto loro tre case che sono state rifiutate. Hanno chiesto qualcosa per lasciare il campo. L'amministrazione gli ha dato 18mila euro a fondo perduto ma ora quando tornano in luoghi non consentiti vengono allontanati, non con i bastoni, non con la forza, ma in modo molto fermo".