Lettera aperta al Presidente del Consiglio Romano Prodi e alle Istituzioni Italiane 
		
			Di  Fabrizio (del 04/11/2007 @ 09:32:08, in  Italia, visitato 2637 volte)
		  
	 
	
	
		Ricevo da Maria Grazia Dicati 
Sono tanti i rumeni che vivono in Italia, le cifre parlano da sole, più di 
640.000 : é la comunità più numerosa che vive in Italia. Quello che è 
successo a Roma e’ veramente orribile. 
 
Siamo sconvolti, sono il primo a dirlo come rumeno che vive in Italia da più di 
dieci anni. 
 
Come rifugiato politico e in nome della LEGA PER LA PROTEZIONE DEI DIRITTI 
DELLE PERSONE COMUNITARIE EXTRACOMUNITARIE E DEI RIFUGIATI POLITICI sono vicino 
alla famiglia, vicino alla loro sofferenza. 
 
Sono anni che stiamo cercando di tutelare le persone più deboli, sono anni che 
lavoriamo perchè i diritti e la legge siano rispettati, ci stiamo domandando 
perchè si è arrivati fin a questo punto di odio. 
 
Quello che io posso dire, in base alla realtà che ho conosciuto, è che i rom 
rumeni in questi ultimi 60 anni hanno subito, nel loro Paese di provenienza, una 
situazione di emarginazione e di non inserimento dovuto in gran parte dalla 
volontà delle stesse autorità rumene, all'incapacità con cui queste autorità 
hanno affrontato il problema della minoranza rom, pur essendo i rom una 
minoranza rappresenta anche nel loro Parlamento. 
 
C'è poi una questione sociale che spesso viene dimenticata:lo stipendio di un 
operaio rumeno è di circa 150 euro, a fronte di prezzi al consumo superano 
addirittura quelli italiani. Il governo chiede quindi enormi sacrifici al popolo 
rumeno, ma nel frattempo la maggior parte dei parlamentari rumeni sono 
ricchissimi e la corruzione è alle stelle,e se per un rumeno è difficile 
sopravvivere,ancora più difficile è la condizione per i rom di fronte ad una 
situazione di esclusione sociale (e parliamo di una minoranza di quasi due 
milioni di persone). 
 
Un altro fatto molto importante è che, vigendo in Romania un codice penale che 
prevede pene mostruose per qualsiasi tipo di reato, i rom, che per la maggior 
parte non hanno una istruzione scolastica che permetta loro di accedere ad un 
lavoro scappano via e i reati li commettono in Europa. 
 
Il governo rumeno deve allora ammettere le sue colpe,la superficialità con cui 
fino ad ora ha affrontato il problema rom. Quello che servirebbe è un 
cambiamento totale dell'atteggiamento nei loro confronti. Ma qui non si parla 
solo del governo rumeno, perché ora il problema riguarda anche quello italiano.
 
 
In un Paese civile come l'Italia non è possibile accettare una politica di 
pulizia etnica, e non è giusto che si torni agli anni trentotto quando Mussolini 
ha espulso gli ebrei. 
 
Lo Stato deve garantire la sicurezza del cittadino ma non emanare delle leggi 
che mettono a rischio intere comunità. Per questi motivi chiediamo un incontro 
con i rappresentanti del governo rumeno, affinché si attivi velocemente un 
tavolo interistituzionale coinvolgendo tute le categorie che possano contribuire 
a risolvere al più presto questa problema. 
 
Serve veramente un investimento umano da parte delle autorità rumene, per 
avviare programmi di inserimento, incentivi statali per l'inserimento lavorativo 
dei rom  
 
Con il contributo di tutti noi possiamo superare e risolvere questo tipo di 
problemi che noi stessi abbiamo creati. 
 
BASTA CON LA CACCIA AI ROM, AI RUMENI, AI MIGRANTI che sono una ricchezza 
per il paese. Respingiamo tutte le politiche di xenofobia e di odio razziale che 
hanno prodotto un decreto legge varato sull'onda dell'emotività e delle 
pressioni della destra, un decreto che non risolve i problemi della sicurezza. 
Pensare che demolendo le baracche dove vivono i disperati si risolve il problema 
della criminalità è sbagliato. 
Le leggi servono per tutelare la cittadinanza e non per creare odio. 
Per questo riteniamo sbagliatissimo l'intervento di Veltroni alla TV rumena e 
ancora più sbagliate le risposte del premier rumeno che nella sua ignoranza 
della situazione non ha fatto altro che consentire alla colpevolizzazione di un 
intero popolo 
 
La stragrande maggioranza del popolo rumeno è un popolo di lavoratori, umili e 
rispettosi, ed è il caso di ricordare che è stata proprio una donna rumena a 
denunciare il rom ,ma tutto questo è 
passato in secondo piano. 
 
Quanti rumeni sono morti nei cantieri dove lavoravano,nell'indifferenza e nel 
silenzio di uomini politici e mass media?  
 
Per quanto tempo giornali e mass media si occuperanno dei quattro rumeni 
massacrati a Tor bella monaca o di quelli costretti a fuggire per evitare 
linciaggi? 
 
E’ tutto sbagliato. Chiediamo collaborazione e nello stesso tempo buon senso. 
Sevastian Zlotea Rifugiato politico. 
	 
          
	
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