Un paio di giorni fa, il padre della famiglia Mogos, Marin Mogos, si è  	suicidato per strangolamento nel centro di transito dell'aeroporto di  	Bucarest. Nel 1990. a seguito dei disordini per la caduta del dittatore  	Ceausescu, la sua famiglia fuggì in Germania. I Mogos, assieme ai loro tre  	figli, chiesero di rinunciare alla cittadinanza rumena e diventarono  	apolidi.
A seguito del rifiuto della loro richiesta d'asilo e del successivo  	procedimento al tribunale di Wiesbaden, la famiglia venne espulsa in Romania  	nel 2002. Per paura di rappresaglie in Romania, la famiglia rifiutò di  	entrare in Romania e da allora finirono in quella terra di nessuno del  	centro di transito. Il cibo e le medicine erano insufficienti (Mogos  	soffriva di diabete). Tutta la famiglia ha sofferto di depressione e stati  	di paura. La figlia maggiore ha probabilmente lasciato il centro di transito  	nel frattempo. L'insostenibile situazione a portato Mogos al suicidio.
Questo tragico evento mette un'ombra nella tanto celebrata entrata di  	Romania e Bulgaria nell'Unione Europea e pone il fatto che nell'Unione  	Europea ci sono cittadini di seconda classe - senza stato, che formalmente  	erano cittadini rumeni. Persone che, per ragioni consce e comprensibili, non  	vogliono più essere cittadini di Romania e rifiutano di ritornarci, mentre  	hanno paura di perdere la possibilità di rimanere in Germania, dove si sono  	integrati.
Persone, che pure loro integrati in Germania e ancora apolidi, ma che  	hanno richiesto la loro rinaturalizzazione sono parimente minacciati di  	deportazione in Romania. A loro viene risposto che la rinaturalizzazione può  	avvenire in Romania. Molti anni di vita in Germania, la nascita e la  	crescita dei bambini e il terminare di un'integrazione di successo sono  	totalmente ignorati.
Come ex cittadini rumeni, i Rom apolidi sono effettivi cittadini  	dell'Unione Europea. La burocrazia tedesca nondimeno adopera lo status di  	apolide per farne cittadini di seconda classe ed escluderli dalla libertà di  	movimento come diritto fondamentale nella EU. Il governo rumeno presta la  	sua assistenza a questa procedura.
Förderverein Roma e. V. si rammarica profondamente per la tragica morte  	di Marin Mogos  e condanna fermamente l'ignoranza e l'attitudine  	inumana delle autorità tedesche.
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