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Francia
Di Marylise Veillon (del 29/09/2011 @ 09:52:38, in Europa, visitato 1914 volte)

Da Roma_Francais

Le Parisien Giudicato per aver pulito la baraccopoli Julien Heyligen | Publié le 09.09.2011, 07h00

Villabé, il 27 marzo. Serge Guichard (a sinistra), con l'aiuto dei volontari e degli abitanti della baraccopoli, aveva pulito il campo rom di Moulin-Galant. Oggi è accusato di "deposito o abbandono sulla strada pubblica di rifiuti e altri materiali". | (lp/louise combet.)

Nel mese di marzo scorso, Serge Guichard presidente di un'associazione di sostegno ai rom, aveva aiutato a pulire il campo di Villabé. Una spazzata che gli costa una denuncia per "deposito di rifiuti su suolo pubblico".

"La solidarietà non è un delitto" Serge Guichard, presidente dell'Associazione di solidarietà in Essonne, con le famiglie rumene e rom (ASERFF), lo dice ad alta voce da sempre.
Oggi, la sua frase prende una risonanza del tutto particolare. Il volontario dovrà comparire davanti al Tribunale di Evry il 22 settembre alle 14.00

"E' totalmente assurdo. Ho pulito il campo rom tra Ormoi, Corbeil e Villabé in accordo con le autorità e preavvisando gli uffici comunali interessati. Mi ritrovo oggi denunciato..." dice sospirando. I fatti rimproverati al volontario risalgono a marzo. Quel mese, con l'aiuto di altri volontari e degli abitanti del campo, pulisce il campo rom di Moulin-Galant. E' urgente. I ratti invadono le casupole. Il fiume Essonne, che scorre a due passi, incomincia ad essere inquinato dall'immondizia. Il consiglio generale, proprietario del terreno, fornisce i sacchi. In poche ore, circa duemila ne sono riempiti. Prima di toglierli, la spazzatura viene sistemata lungo la strada. Il consiglio generale finanzia la raccolta realizzata dai servizi della comunità dell'agglomerato Evry Centre Essonne (CAECE), del quale dipende Villabé, dove si trova ubicato la maggiore parte del campo. Un container viene posizionato. Da allora è utilizzato dai rom ed è regolarmente svuotato dalla CAECE. "Funziona piuttosto bene" attesta Serge Guichard.

Una petizione di 800 firme.

A luglio, il presidente dell'ASEFRR riceve la chiamata di un ufficiale giudiziario. Deve andare a prendere una convocazione per il Tribunale. Serge Guichard, incuriosito, pensa a un "eccesso di velocità un po' elevato". Scoprendo la verità, casca dalle nuvole. I sostegni del volontario si organizzano. Con una petizione sono state raccolte finora 800 firme.

Varie associazioni, come la Lega per i diritti dell'Uomo, e associazioni politiche, come il Partito Comunista, sostengono l'accusato. Alcuni confinanti con il campo, anche se non ancora pronti a firmare la petizione, sono piuttosto soddisfatti dell'operazione di pulizia. "E' certamente più pulito di prima. Ora ciò che occorrerebbe sono dei servizi igienici...." dice una vicina.

Nel frattempo, l'origine della denuncia resta un mistero. Malgrado le sue richieste, Julie Bonnier-Hamon non ha avuto ancora accesso al fascicolo. "Che passi così velocemente in aula dopo la denuncia di un confinante mi sorprende. Potrebbe anche essere che il procuratore abbia fatto tutto lui. Ma l'operazione era sostenuta da istituzioni importanti. Francamente, questo fascicolo non ha nessun senso. Pulire un campo rom, non vedo dove sia il male."