I minareti, simbolo delle minoranze e dei Diritti Umani
Di Fabrizio (del 05/12/2009 @ 09:01:47, in Europa, visitato 1800 volte)
Ricevo da Roberto Malini
nell'immagine tratta da Wikipedia:
La Giralda di Siviglia. Attualmente campanile della Cattedrale, era in età
islamica il minareto della Grande Moschea
Milano, 2 dicembre 2009. Dall'Italia l'intolleranza si diffonde in Svizzera,
dove un referendum ha proibito la costruzione di nuovi minareti. E' stato
facile, per il Partito Popolare Svizzero (SVP), di estrema destra, ottenere il
57% dei voti. Nel clima di diffidenza e sospetto che caratterizza oggi la
Svizzera, come si poteva credere che il popolo decidesse di manifestare apertura
verso la fede islamica? Perché mai avrebbe dovuto farlo, visto che i media
descrivono tutti i musulmani come nemici della civiltà occidentale? A causa
delle politiche contro i Diritti Umani, l'Unione europea rischia una vera e
propria crisi della democrazia. La democrazia si fonda infatti sulle
Costituzioni e le carte che tutelano i diritti delle minoranze, visto che le
maggioranze hanno quale privilegio intangibile - nell'istituzione democratica -
il diritto di governare. Nel nostro continente è in vigore la Carta dei diritti
fondamentali nell'Unione europea (http://www.europarl.europa.eu/charter/pdf/text_it.pdf).
La "volontà popolare", spesso manipolata attraverso i media e la propaganda, non
può e non deve sostituirsi ai Diritti Umani. In Italia movimenti
anti-immigrazione e anti-minoranze come la Lega Nord, Forza Nuova, i partiti di
estrema destra e, ormai, anche il Pdl chiedono ai cittadini: "Volete i Rom?",
"Volete i rifugiati?", "Volete gli stranieri poveri?", prospettando scenari
apocalittici o invasioni barbariche. I cittadini rispondono "no, non li
vogliamo" e le Istituzioni fanno leggi razziali. Con i referendum, si ottengono
gli stessi risultati. Ma tutto questo è illegittimo e antidemocratico, perché
viola i diritti delle minoranze, che non dovrebbero essere in discussione. Per
recuperare la democrazia, è necessario impedire la propaganda e i referendum
contro le minoranze. Altrimenti, sull'onda della "volontà popolare", presto i
comparti sociali più vulnerabili saranno privati dei più elementari diritti
della persona: "Volete le sinagoghe?", "Volete coppie omosessuali in giro per le
città?", "Volete che circolino pubblicazioni che presentano altre forme di
cultura, religione, civiltà?", "Volete che il denaro pubblico sia speso per dare
assistenza ai poveri?", "Volete che si diffondano modi di vivere alternativi a
materialismo e consumismo?". Un po' di propaganda e la risposta sarà sempre
"no". No alle diversità, che spaventano il "comune buon senso". Senza
l'inviolabilità dei Diritti Umani, vi sono le atrocità che si commettono da
sempre in nome del popolo, quello steso popolo che applaudiva l'Inquisitore
assistendo al tragico spettacolo dei roghi; quello steso popolo che acclamava
Hitler e i suoi volenterosi carnefici; quello stesso popolo che in tante
occasioni ha partecipato attivamente a pogrom e purghe etniche; quello stesso
popolo che. armato di badili, picconi e bastoni, massacrava il popolo ebraico
negli Stati Baltici, affiancando le sanguinose operazioni degli Einsatzgruppen.
Quello stesso popolo che oggi - nonostante gli insegnamenti che la Storia
recente cerca invano di trasmetterci - sorride agli sgherri e applaude il loro
operato quando sgomberano un insediamento Rom o arrestano qualche immigrato
scampato alle guerre o alle carestie nei Paesi poveri. Totale disumanità. Grado
zero della democrazia.
|