Zapruder 
		
			Di  Fabrizio (del 16/07/2009 @ 09:06:21, in  media, visitato 1999 volte)
		  
	 
	
	
		Segnalazione di Tommaso Vitale 
 
STRANIERI OVUNQUE. KALÈ, MANOUCHES, ROM, ROMANICHELS, SINTI... 
E' uscito il diciannovesimo numero di "Zapruder. Storie in Movimento".  
maggio-agosto 2009 
Lo puoi trovare in libreria o abbonarti per un anno (3 numeri, 30 €). 
 
EDITORIALE 
Andrea Brazzoduro e Gino Candreva Stranieri ovunque. Su una corda tesa 
 
STRANIERI OVUNQUE. KALÈ, MANOUCHES, ROM, ROMANICHELS, SINTI... 
Mauro Turrini, Tra stigma e riappropriazione. La questione dell’origine 
degli “zingari” e dei “rom” 
Benedetto Fassanelli, Un’ostinata autonomia. I rom nell’Europa moderna 
Tommaso Vitale, Da sempre perseguitati? Effetti di irreversibilità della 
credenza nella continuità storica dell’antiziganismo 
 
LE IMMAGINI 
Stefano Montesi, Casilino 900 
 
SCHEGGE 
Luca Bravi, Colpirne cento e rieducarne uno. Internamento e sterminio dei 
rom nelle politiche del fascismo e del nazismo 
Domenica Ghidei Biidu e Serena Marchetti, Abbecedario coloniale. Memorie di 
donne eritree nelle scuole italiane di Asmara 
Stefano Agnoletto, Criticare la crisi. A proposito di una categoria fondamentale 
della storia economica e del suo uso pubblico 
 
LUOGHI 
Gino Candreva, Sulukulè, La prima casa. Un insediamento millenario a 
Istanbul 
 
VOCI 
Stalker/Osservatorio nomade, Campus rom. Pratiche autogestite dell’abitare 
 
ALTRE NARRAZIONI 
Daniele Biacchessi, Le bombe nelle piazze, le bombe sui vagoni... 
Dall’inchiesta al teatro (a cura di Lidia Martin) 
 
STORIE DI CLASSE 
Marco Brazzoduro, Rom e sinti a scuola. Luci e ombre della scolarizzazione 
 
INTERVENTI 
Mathieu Rigouste, Meta-manuale di meccaniche securitarie. Introduzione alla 
funzione capro espiatorio nel dispositivo di dominio francese 
 
RECENSIONI 
Tommaso Baris (Mirco Dondi, a cura di, I neri e i rossi), Liliana Ellena (Poropora 
Marcasciano, AntoloGaia), Stefano Galieni (Antonio Moresco, Zingari di merda), 
Diego Giachetti (Antonio Benci e Maurizio Lampronti, a cura di, Spoon River 
1968), Maria Miseo (Timea Junghaus e Katalin Szekely, a cura di, Paradise lost), 
Andrea Tappi (Michele Colucci, Lavoro in movimento). 
	 
          
	
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