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Sono finalmente riuscito a dare una semi traduzione a questo bel articolo ma per me assolutamente difficile... parto travagliatissimo...  comunque eccoci qui, molto provati  ... Articolo precedenteRevival Rom 10.02.06 - Carl Wilson Quando i Gogol Bordello per la prima volta visitarono Toronto pochi anni fa, il sudicio club dove suonarono era dominato da teenager ucraini e russi che avevano sentito che la bizzarra band "gypsy punk" di 8 elementi era diretta da un esule. I pochi non slavi presenti avevano sentito voci di uno con i baffi a manubrio, direttore di un circo rock, i cui spettacoli riforniti di vodka mescolavano (come suggerisce il nome della band) giochi sguaiati con voli letterari in un frullatore di linguaggi sconnessi e si concludevano in stati estatici di nudità alla Iggy Pop. Quando i Gogol Bordello tornarono il mercoledì successivo, la folla del pretenzioso Drake Hotel può aver sentito che sono diretti da una stella del cinema. Ma essenzialmente non è cambiato nulla. La famiglia per metà rom di Eugene Hutz fuggì dalla pioggia radioattiva di Chernobyl quando era teenager, viaggiando attraverso l'Europa e finalmente negli Stati Uniti. Questo autunno, il profugo ribelle era oggetto di ammirazione al festival del cinema di Toronto come l'appassionato sfortunato "premium" interprete Alex in Everything is illuminated, il film basato sul romanzo di Jonathan Safran Foer. I critici sollecitavano Hutz per una nomination all'Oscar come attore non protagonista che non si materializzava. "Non perdevo il sonno per questo" dice Hutz. Dopo tutto, i fan già sapevano che il suo personaggio cinematografico aveva appena un frammento della creatività carismatica che egli porta sul palcoscenico. Là, è fiancheggiato da una parata di batterie, da ninfette dipinte da guerra e ragazzi che frustano violini e pompano fisarmoniche, facendo per la musica zigana ciò che i Pogues hanno fatto per la musica folk irlandese. "Forse mia madre e tutta la stampa ucraina erano pronte per me a prendere l'Oscar. Ma io so dove appartengo e ciò che devo fare". Sebbene programmasse di continuare a recitare, egli non vuole abdicare al suo posto come un santo sub-culturale di New York per Los Angeles, o accettare alcuno dei film "prevedibile, il cattivo ragazzo dell'Europa orientale che diffonde armi bioniche" che ultimamente gli hanno offerto. Così egli conta nel recente album dei Gogol Bordello, Gypsy punks underdogs world strike, "Essi sono troppo avidi per pagare i conti del mio asilo / Questa è la mia vita e la libertà è la mia professione / Questa è la mia missione per tutta la durata del volo". Questa missione incominciò a Kiev, dove scoprì il rock attraverso il padre musicista, poi il punk da solo nei mercati neri. " Fresh fruit for rotting vegetables dei Dead Kennedy, ho ascoltato questo disco 5000 volte" dice. (Tutte le frasi di Hutz arrivano accompagnate da esclamazioni accentuate perciò spruzzateli nella vostra testa). "Andava bene quando la perestroika stava per esplodere. Dead Kennedy era molto guerra fredda e potrei dire che queste persone stavano cercando di fare progressi dall'altra parte su un livello umanitario. Mi parlò subito." Attraverso "scambi di studenti dai paesi socialisti africani" egli ascoltava anche band di funk come i War and Parliament-Fankadelic. "George Clinton diceva che i Funkadelic volevano avere "tutto l'esercito" sul palco. Si vede l'influenza di questo nei Gogol Bordello – è proprio un esercito di un diverso tipo di caratteri". Anche Key stava scoprendo il suo background rom. "Stavamo facendo al stessa cosa, ma quando ho lasciato Kiev ho incontrato tutta la famiglia diffusa. Dapprima ero un po' arrabbiato: 'questa è la parte più bella della nostra famiglia!' Io sono un miscuglio di ucraino-russo-lituano-rom e posso identificarmi con qualsiasi altro spirito, ma l'aspetto rom è importante perché ti porta dritto all'intersezione di arte e diritti umani e tutta la musica e l'arte che mi ha sempre interessato aveva quel elemento… tendendo ai confini". Egli finalmente realizzava il suo sogno della città internazionale, New York, soltanto per trovare la cultura underground che aveva idealizzato, era in un periodo di stanca. Perciò decise di inventare lui. Partendo da una band per matrimoni mise insieme i Gogol Bordello – con un paio di russi, due israeliani, un thai-americano, un ecuadoregno, un cinese-scozzese e un batterista della Florida. Accumularono esibizioni affollate e DJing in bar minuscoli nel distretto affollato di Manhattan e poi in giro per il mondo. "Aumentammo (la nostra audience) tour dopo tour. Quei fan non andranno da nessuna parte. Ora c'è anche [cinema] una truffa ceh arriva in cima ad esso, ma la fondazione è già là. Le migliori band crescono nel successo essenzialmente nel loro sesto o settimo anno". Le grandi case discografiche chiamano ora – troppo tardi, dice Hutz – e la loro scena del party interculturale ha prodotto articoli adulatori sul New York Times, alleati come Slavic Soul Party! E la Hungry Marchino Band ed anche qualche mediocre imitazione. "A volte non voglio essere Gandhi a questo proposito. Voglio colpire il loro culo. Ma ogni cosa finirà esattamente dove appartiene. "Hutz ha cause più grandi, principalmente la "rivoluzione culturale" egli proclama nei suoi momenti alla Clash nella canzone, contro "l'elemento di repressione" che ha scoperto in tutto il mondo. "Non intendo lo stile cinese, per esaurire la tua propria storia. Ma ho fatto tante esperienze di alterazioni mentali ed allargate. Ho imparato che gli esseri umani sono molto adattabili e potenti. Dipende tutto da come tratti l'informazione. Non dovete credere a queste idee prefabbricate date dall'educazione, o il culto delle celebrità dei valori che sono imposti dai media. In questo rivoluzionate voi stessi per primi. No, Hutz non è adatto a Hollywood. Da tutti i segnali, come canta Underdog World Strike, egli è 'indistruttibile'."
A fine settembre si è accennato alla musica zigana che affonda le radici nel
jazz e nella tradizione europea (1
- 2).
Per quanto questo filone musicale sia poco conosciuto, fa parte della tradizione
musicale dei Sinti da almeno 90 anni.
Ecco invece un gruppo che fa della contaminazione etnica e musicale la sua
bandiera.
Dalla California il punk dei Clash mischiato con suoni rom: i Gogol
Bordello
Qui
potete scaricare alcuni mp3. Hanno anche un blog
GOGOL BORDELLO
(live) A seguire DAMA (Dj Set): it's not only Rock
'n' Roll Baby
martedì 13 luglio 2010 ore 21.30
Carroponte -
via Granelli 1 di fianco al Centro Sarca, Sesto San Giovanni (MI)
Prezzo biglietto: 15 € (+ D.D.P)
Biglietti disponibili in Loco e sul circuito Vivaticket:
www.vivaticket.it
In procinto di suonare nei maggiori open air festival europei, i Gogol Bordello
saranno di nuovo a Milano per una data speciale, un live show atteso da chi è
rimasto fuori dalle porte dell'Alcatraz lo scorso 25 Maggio (sold out come la
data di Bolgona), un concerto che è unico al mondo, ecco come ne parla
Outune.net (recensione proprio del recente live act milanese): "ti lasci
portare da una marea di carne bagnata dove si è perso il senso del pudore,
magliette che volano reggiseni semi abbassati e corpi in estasi danzante… un
moderno baccanale ... Si suona, si balla e anche chi è on stage comincia a
sentire il caldo, Eugene a torso nudo, magro e muscoloso, ricorda quella
salamandra di Iggy. Il mustacchio si rende riconoscibile in mezzo alla baraonda,
tra tamburi e violini si consuma un rito orgiastico. Sul palco c’è il circo".
Info Line: cell: +39 392.3244.674
mail: info@carroponte.org
Cos'è il Carroponte? Scoprilo su
www.carroponte.org
Il gruppo gypsy-punk di cui ho scritto l'11 dicembre, è arrivato sul sito della BBC
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Gipsy Punk dall'Ucraina al palcoscenico mondiale |
By Kateryna Khinkulova BBC Ukrainian Service |
I britannici amanti della musica hanno l'occasione di assaggiare un nuovo genere - il tour dei gypsy punk Gogol Bordello, una band con sede a New York, che sabato raggiungerà Londra.
Questo gruppo è già conosciuto dai patiti del cinema - per aver recitato in Ogni Cosa è Illuminata (Everything Is Illuminated), un film basato sul best-seller di Jonathan Safran Foer.
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Il protagonista Eugene Hutz (d) assieme a Elijah Wood in Ogni Cosa è Illuminata
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Il leader dei Gogol Bordello, Eugene Hutz, che ne è anche il fondatore e capo spirituale, nel film è opposto all'attore del Signore degli Anelli, Elijah Wood.
Inizialmente chiamato a comporre la colonna sonora del film, ad Eugene, la cui esuberante personalità sfocia in uno stile personalissimo, fu chiesto di interpretare il ruolo di Alex.
"Si stava parlando di musica, e mi chiesero se avessi potuto, in caso, anche recitare... Per me è stato naturale, dato che la mia carriera musicale è comunque un misto tra musica e recitazione"
Originario di Kiev, Ucraina, con radici familiari nella Transcarpazia, Eugene Hutz ha vissuto a New York dal 1998.
Cosmopolitani
La sua banda, che ha iniziato a suonare nei bar bulgari di New York, è diventata parte integrale del panorama artistico e dell'intrattenimento cittadino da diversi anni, ma resta relativamente sconosciuta a un pubblico più vasto.
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Con l'uscita di Ogni Cosa è Illuminata, la popolarità dei Gogol Bordello è in ascesa: Eugene non si sorprende. Cita Lenin, che diceva che il cinema è il mezzo per raggiungere la platea più vasta. |
"Sono Ucraino, ma ho anche sangue rom e voglio fare qualcosa per questa gente"
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Nel contempo, Eugene Hutz è convinto che il successo della banda, giunta al terzo album, non è un fuco di paglia.
"Abbiamo lavorato duro... Ma quel che mi piace, è che faccio quello che sento: suono la musica che voglio con chi mi piace dove scelgo io. Questa è la cosa più importante."
Gogol Bordello è una banda dove il concetto di cosmopolitano è interpretato all'estremo - Lo zingaro ucraino Eugene viene raggiunto sul palco dai suoi colleghi israeliani, thailandesi, americani e cino-scozzesi .
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Gypsy punk, un termine inventato dallo stesso Eugene, è il risultato di di diverse radici familiari: da bambino ha passato molto tempo nella Transcarpazia, dove le influenze ucraine, ungheresi, slovacche e rom si mescolano in un'unica tradizione culturale.
"I Rom e tutta la cultura zingara è parte di ciò che sono e che amo," dice Eugene.
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Gogol Bordello traggono ispirazione da un mix di culture
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D'altra parte, non può essere compreso senza l'influenza della moderna musica occidentale - dice di avere ascoltato dalla nascita i giganti del rock americano e britannico.
"Ho sempre cercato ciò che volevo esprimere con la mia musica, ma adesso, con l'uscita del terzo album, è tutto più chiaro, si è cristallizzato - questo mix tra la mia eredità culturale ed esperienza personale."
Mission
Una delle canzoni dei Gogol Bordello's più vecchie e conosciute è "Start Wearing Purple".
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"E' una delle poche canzoni che ho scritto per una ragazza. Mi ero trasferito con la mia girlfriend a New York. Avevamo una vicina: un'anziana signora sempre vestita di viola dalla testa ai piedi. Era chiaramente flippata. Così, tutte le volete che si litigava, e lei cominciava a gridare,le dicevo: ecco, ora puoi cominciare a vestirti di viola." |
"
Start wearing purple, wearing purple Start wearing purple for me now All your sanity and wits, they will all vanish It's just the matter of time
"
Lyrics from Start wearing purple
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Eugene Hutz dice che la musica e comporre canzoni rimarranno il suo obiettivo, non intende continuare la carriera di attore.
Nella nativa Kiev è ancora ricordato dalla scena musicale e da DJ come "Zheka" che lo affiancò in diverse serate alla fine degli anni '90. Dice che non gli spiacerebbe tornare a casa con un tour, ma di avere anche una missione: girare un documentario sui Rom ucraini e far conoscere al mondo le loro condizioni di vita.
"Certo, sono Ucraino, ma ho anche sangue rom e voglio fare qualcosa per questa gente"
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Di Fabrizio (del 19/12/2005 @ 11:59:27 in blog, visitato 3023 volte)
Si mangia e si beve, anche dalle nostre parti. Gli elementi più "selvaggi" hanno già stappato le bottiglie, le donne stanno già alimentando la stufa.
Chi è rimasto sobrio (spera di recuperare poi il tempo perduto) ringrazia Mastro nns & the ChalgaUntzBrassMetalJazzBbbanda
Qualche suggerimento per un piatto diverso dal solito?
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La prima ricetta, la dedichiamo a un blogger che da un po' è in "silenzio stampa", sperando di vederlo scrivere presto:
Burek (via Tiscali Europa)
La pasta: - 350 gr di farina - 1 cucchiaio di olio di oliva - 1/8 l di acqua tiepida - 1 pizzico di sale
La farcitura: - 600 gr di spinaci bolliti tritati - 200 gr di panna fresca - 2 cipolle sminuzzate - 1 spicchio d'aglio pestato - sale e pepe
Impastare la farina, l'olio, il sale e l'acqua per formare una pasta molle. Spalmare con l'aiuto di un pennello dell'olio d'oliva sulla pasta e ricoprirla con uno strofinaccio. Lasciare riposare per mezz'ora. Fare rosolare le cipolle e l'aglio in una padella, e aggiungervi gli spinaci con sale e pepe. Aggiungere la panna fresca e un po' di farina in modo che l'impasto non diventi troppo liquido. Tagliare la pasta in 8 o 10 pezzi. Stendere ciascun pezzo di pasta in strati molto sottili, quasi trasparenti. Imburrare il fondo di una teglia da crostata e stendervi uno strato di pasta, più uno di spinaci, più uno di pasta e così via. Nella parte superiore stendere due strati di pasta per una migliore tenuta. Fare cuocere il Burek nel forno preriscaldato per 30 minuti a 180-200°. Un altro modo per realizzare il Burek consiste nel mettere la farcitura di spinaci in ognuno dei pezzi di pasta, arrotolarli a forma di lumaca e disporli nella teglia con il resto degli spinaci sparsi tra i piccoli Burek. Anche in questo caso fare cuocere per una trentina di minuti.
Dober tek!
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Involtini di cavolo alla romena (Sarmale)
via Rete Civica San Donato Milanese
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1/2 Kg di Cipolle tagliate fine
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1 Carota
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150 g di Riso
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700 g di Carne trita di maiale e di vitello
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1 Uovo
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1 cucchiaino di Semolino
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2 cucchiai di Concentrato di pomodoro
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1 Cavolo di media grandezza
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1 Limone
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Sale, Pepe, Olio q.b.
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1 bicchiere di Vino bianco
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La cipolla tritata con la carota a julienne (ed eventualmente altre verdure in modo da creare un soffritto, va a gusti) si fa sciogliere con 100 ml di acqua e 100 ml di olio a fuoco basso, deve bollire, non si deve rosolare.
Si fa raffreddare. Si fa bollire il riso per 10 minuti e poi si risciacqua con l’acqua fredda. Quando è tutto freddo si mescola con la carne, l’uovo, il semolino e il concentrato di pomodoro. Si aggiunge sale e pepe q.b. Si lascia riposare il composto per mezz’ora.
Le foglie del cavolo si lavano e poi si sbollentano nell’acqua alla quale si è aggiunto il succo del limone e un cucchiaio grande di sale. Quando le foglie di cavolo sono fredde si possono fare gli involtini. (Si può fare in estate anche con foglie di vite, bisogna allora farle sbollentare di meno perché sono meno dure).
Si mette la foglia nel palmo della mano, si adagia un cucchiaio di composto e si arrotola dopo di che si spingono in dentro le due estremità in modo da chiudere bene l’involtino. Sul fondo della pentola si mettono 2 cucchiai di olio e un strato di cavolo tagliato a listarelle (perché così non si attaccano) e poi si cominciano e mettere gli involtini a strati.
Quando sono state messe tutte si aggiunge acqua fredda fino quasi a coprirle e si fa cuocere a fuoco basso da quando comincia a bollire per un’ora e mezza. Poi si aggiunge un bicchiere di vino bianco e si fa ancora cuocere un quarto d’ora. Non bisogna mai mescolare perché se no si disfanno e viene una poltiglia. Bisogna solo ogni tanto smuovere bene la pentola soprattutto quando l’acqua sta per consumarsi tutta.
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Polneti Piperki
Ho chiesto ad alcuni amici provenienti dalla ex Yugoslavia quale fosse il loro piatto preferito. Inutile dire che si sono divisi in varie fazioni anche su questo argomento. Alla fine della discussione, per una volta abbiamo raggiunto un accordo:
Peperoni ripieni, qui nella variante macedone (via Padania - ricettario mutietnico)
- 8 peperoni medi verdi - 2 peperoni piccoli verdi tagliati a pezzettini - 150 gr di burro - 4 cipolle piccole, tagliate fini - aglio macinato, 2 chiodi di garofano - 1 barattolo di passata di pomodoro - sale e pepe - 500 grammi di prosciutto affumicato - 2 uova - 500 gr di pan grattato
Tagliare gli 8 peperoni secondo le nervature, lavarli e rimuovere i semi. Scottarli in acqua salata per 5 minuti e poi scolarli. In un tegame a parte, sciogliere il burro, aggiungere le cipolle tagliate fini, l'aglio, e il sale. Quando sono dorati, porre nel tegame la passata di pomodoro, il prosciutto, i 2 peperoni piccoli tagliati fini e i chiodi di garofano. Dopo 15 minuti, togliere dal fuoco e mescolare con le uova e il pan grattato. Riempire i peperoni tagliati, e ricoprire col resto del pan grattato. Mettere in forno a 250° per 25 minuti e fare brunire la parte superiore.
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Non so se siate cattolici, ortodossi o musulmani (o evangelici), quindi sul bere decidete voi e non scateniamo altre guerre.
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Comunicazione di servizio per milanesi e dintorni:
Veglione di capodanno al campo
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Musica, balli, fuochi per una serata che ricorderete. Contattatemi per informazioni o partecipare
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Soundtrack:
Per una volta, abbandoniamo la musica balcanica, per promuovere nuovi suoni:
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Gypsy Punk
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Dai Gogol Bordello: Qui
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Jazz sinto & manouche:
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Aperitivo con Patrick Saussois:
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E se avete già mangiato, il digestivo è dei Manomanouche Quartet:
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Dimenticavo: gli auguri dal mondo
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Di Sucar Drom (del 16/07/2006 @ 11:30:12 in blog, visitato 1628 volte)
Rovereto, cospargono di benzina un giovane sinto e gli danno fuoco La notte del 3 luglio un drammatico episodio a Rovereto, in provincia di Trento, ha visto coinvolto un giovane sinto. Cristian Cari, giovane Sinto Teich Cranaria residente nel "campo nomadi" dei Lavini, dopo una serata alla locale festa popolare si e' sdraiato per smaltire la sbornia in un boschetto nei pressi della zona industriale. Qualcuno, approfittando del sonno profon...
Fata e Zingara Alla fine non abbiamo resistito e a costo di farci maledire (...) vi segnaliamo un bellissimo blog apparso dal marzo dell'anno scorso su libero. Così si presenta nel mondo dei blogger questa romnì abruzzese: Un pò fata e un pò zingara. Sono nata in una famiglia di rom, ormai diventati borghesi, ma che non hanno mai dimenticato le proprie origini non lontante. Nonna rom, padre rom, mamma...
Eugene Hütz e i Gogol Bordello Chi ha avuto modo di vedere Ogni cosa è illuminata, l'ottimo film di Liev Schreiber (tratto dall'omonimo libro di Jonathan Safran Foer) se lo ricorda bene, Eugene Hütz. Interpretava il personaggio di Alex. Il ragazzo spilungone che nella pellicola rivelazione di Venezia 2005 guidava l'occhialuto Elijah Wood-Safran Foer alla ricerca della donna che aveva salvato suo nonno dai nazisti in Ucraina.
Milano, Don Colmegna e i profughi rom rumeni di via Capo Rizzuto Leon, che fino a 23 anni dormiva nelle baracche dei "campi nomadi", dopo aver trovato un lavoro regolare è anche riuscito a prendere una casa in affitto in autonomia, con moglie e un bambino in arrivo. Georghe invece, che arrivava dalo stesso villaggio vicino a Craiova, in Romania, grazie al lavoro ora è riuscito a mandare la figlia di 21 anni all’università, dove studia medicina, mentre i
«Sotto la stessa luna» alla 59esima edizione del Festival di Locarno Tra i film in concorso alla 59esima edizione del festival di Locarno, nella sezione Cineasti del presente, spunta anche Sotto la stessa luna del regista napoletano Carlo Luglio (Capo nord). Musa ispiratrice del lungometraggio è la luna, di Secondigliano, periferia a nord di Napoli, teatro della faida di camorra che registrò tra la fine del 2004 e l'iniziò dell'anno scorso più 56 mor...
Roma, il Ministero dell'Interno sui Rom, Sinti e Camminanti Il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno ha realizzato una pubblicazione dal titiolo: le comunità sprovviste di territorio, i Rom, i Sinti e i Caminanti in Italia. Lo studio, ha dichiarato il Capo del Dipartimento delle Libertà Civili Prefetto Anna Maria D'Ascenzo, rappresenta un qualificato momento di riflessione su queste significative rea...
Treviso, l'Opera Nomadi blocca lo sgombero delle famiglie sinte residenti L'Opera Nomadi di Treviso, coinvolgendo le forze politiche di centro-sinistra e la società civile trevigiana, ha impedito questa mattina lo sgombero delle sedici famiglie sinte, residenti a Treviso. Ieri dopo una giornata di indiscrezioni e smentite era caduto il segreto sullo sfratto del "campo nomadi" via Francesco da Milano. Le voci sull'operazione si sono susseguite nei giorni scorsi pi ...
Venezia, seminario europeo per il contrasto delle discriminazioni The European Social Network e la Regione Veneto organizzano un seminario europeo per socializzare pratiche atte a contrastare le discriminazioni. L'evento europeo si terrà a Venezia, il 20 e 21 luglio 2006 all'Isola di San Servolo. Il seminario è principalmente rivolto alle amministrazioni pubbliche venete e prevede una parte pubblica il 20 luglio e una parte riservata il giorno dopo...
Da Music club Concerti
Gogol Bordello / Gipsy Punks Eugene Hutz e i suoi Gogol Bordello Il terzo cd "Gipsy Punks" è disponibile anche in Italia dopo l'exploit del loro leader a Venezia Registrato da Steve Albini a New York in un glorioso suono analogico, "Gipsy Punks" di Eugene Hutz e i suoi Gogol Bordello è un album di quindici tracce che espande la fusione dei generi, dal gipsy punk e stomp slavo con un tocco di metal e dub style, che pagano tributo al classico suono della Giamaica. Il cantante/autore e visionario Eugene Hutz ed il resto del collettivo Gogol Bordello hanno raggiunto in questi anni un nuovo livello di intensità musicale e di testi nella loro continua crociata dedita a costruire un ponte tra la gipsy music, il rock 'n' roll e altri generi di musica ribelle dal flamenco al Perestroika punk che è sbocciato nell'Europa dell'Est intorno alla metà degli anni '80. La reputazione internazionale della band è cresciuta velocemente grazie al suddetto ponte e mix tra i generi; Gipsy Est Europeo e cultura occidentale per non parlare dello spettacolo dal vivo che evoca visoni circensi e atmosfera surreale. Eugene Hutz è inoltre spalla di Elijah Wood nel film Everything Is Illuminated della Warner Bros, adattamento del famoso ed acclamato romanzo di Jonathan Safran Foer , "Ogni cosa è illuminata"; la pellicola è stata in concorso alla 62ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione "Orizzonti" www.gogolbordello.com - SUONA: 10 LUGLIO MILANO - VILLA ARCONATI 11 LUGLIO TO BE ANNOUNCED 12 LUGLIO AREZZO - AREZZO WAVE 13 LUGLIO TORINO – TRAFFIC FESTIVAL 17 LUGLIO UDINE - CASTELLO 18 LUGLIO TO BE ANNOUNCED INFO: RUMBLE FISH Live Via G. Mora, 14 20123 Milano Tel. 02/36533507 Fax 02/2613274 Via Grazzano 83 33100 Udine Tel. 0432/508323 Fax 0432/292924 info@rumblefishlive.com - www.rumblefishlive.com
Il remix gitano fa ballare gli europei
La musica gitana una passione d’altri tempi? Non più: parola di dj. Oggi tutta Europa balla al ritmo gitano-house.
Il gruppo "gypsy-punk" Gogol Bordello in concerto (Jeff Timesten)
A cosa pensate se si parla di musica gitana? A un vecchio signore che suona il solito, triste motivo al violino, ascoltato già milioni di volte in un metrò di una grande capitale europea? Niente a che vedere con un dj house? E invece qualcosa in comune ce l’hanno. Se lo sapevate già siete di tendenza. Perché l’ultima moda che imperversa nel mondo è la musica gitana. Una musica in cui credere I dj house trasformano il gitano in tendenza? Sì, ma si resta fedeli alle sue origini, quelle di una musica suonata per secoli dai popoli Rom. Per poterla apprezzare veramente, è necessario comprendere qualcosa della loro storia. Per secoli questi popoli sono stati perseguitati in Europa. E per ben 500 anni in Romania sono stati ridotti in schiavitù, raggiungendo la libertà dal punto di vista legale solo nel 1864. Il Ventesimo secolo ha portato nuove sofferenze: i nazisti uccisero tra 200.000 e 800.000 rom in quel tentativo di genocidio conosciuto come il Porajamos. Ma la comunità Rom fu oggetto di un'altra pulizia etnica, questa volta insieme a quella albanofona, in Kosovo nel 1999. Ciononostante questo popolo, grazie alla sua musica, è riuscito a non perdere la propria identità. La musica è parte integrante della cultura Rom, specie nell’Europa centro-orientale e in Spagna. È piena di passione, eccitazione, tristezza e drammaticità. Nelle difficili circostanze in cui i Rom vivevano, la musica era spesso l’unico modo per guadagnare denaro. È una musica che si distingue per l’eccezionale virtuosismo dei solisti, lo “strano” modo di cantare e la tendenza a suonare dietro il ritmo, come nel blues. Una musica da ballare Le comunità Rom sono spesso e volentieri un crogiolo di ballerini e cantanti. E una di queste comunità era il minuscolo villaggio della Romania da cui provengono gli ormai famosi Taraf de Haïdouks. La loro musica? Una calda ed eccentrica miscela di motivi gitani tradizionali. Scoperti nel 1990, sottoscrissero un contratto per la Crammed Discs. E da allora hanno suonato in innumerevoli paesi, hanno preso parte ad un film ( The Man Who Cried) ed il regista francese Guy Demoy li ha resi protagonisti di un documentario. Ma restano sconosciuti ai più nella Romania natale. E fino al 1990 non avevano neanche mai suonato fuori della loro regione. A partire dalla caduta del Muro di Berlino la musica gitana si è ampiamente diffusa ad occidente, e i Taraf de Haïdouks sono cresciuti con essa. Oggi la musica gitana sta diventando sempre più popolare mentre molti gruppi stanno raggiungendo la notorietà. Koçani Orkestar, Boban Markovic e Mahala Rai Banda sono rinomati in tutta Europa, mentre Fanfare Ciocarlia sono stati i vincitori europei del Bbc 3 World Music Award 2006 ed hanno raggiunto il primo posto delle classifiche europee della World Music nell’aprile del 2006. Remixando vecchi classici della tradizione. Accanto a questi gruppi tradizional-popolari si collocano una lunga serie di band e dj che hanno scelto un approccio più sperimentale. Tra questi vi sono i gruppi gitani Balkan Beat Box e Kal, che producono la loro singolare miscela di musica tradizionale e elettronica, così come i gruppi gypsy punk come Gogol Bordello. La loro popolarità è dovuta soprattutto al fatto che la musica gitana ben si presta al remixaggio. Tradizionalmente essa consiste nell’armonizzare e ripercorrere e remixare vecchi classici. L’ultima tendenza, iniziata cinque anni fa in Germania con dj Shantel, è il remix della musica gypsy fatto da Dj house. Il Dj Gaetano Fabri è tra questi ed è sicuro che nei prossimi due anni la scena gitana esploderà: «Non c’erano nuove direzioni da esplorare per la musica house e si era ormai ad un punto morto. Così la musica gitana è stata per me una tappa obbligata». Il dj lavora tra Parigi e Bruxelles e racconta il successo di questa musica in Germania, Inghilterra, Francia e Belgio. Pubblicherà una compilation con Crammed Discs per Le Divan du Monde con dj Louie e dj Tagada nel gennaio 2007 ed inciderà un pezzo per la prossima raccolta di Electric Gypsyland. «Gli artisti gitani sembrano tutti apprezzare i remix» afferma Gaetano riferendosi al suo ultimo lavoro. «La gente ricorda la musica gitana sin dall’infanzia ed in maniera inconscia la ascolta in film e pubblicità. È questa la gioia di sentirla rivivere». Con un seguito del genere, pare che l’anziano signore con il violino abbia un lungo futuro dinanzi a sé. Il prossimo grande evento di musica gitana sarà il “weekend Tzigane”, il 21-23 settembre a Bulex, Bruxelles.
Louise Bongiovanni - Brussels - 24.7.2006 | Traduzione: Vega Iodice
Shantel è oggi il più importante dj d’Europa in quanto a musica balcanica. Vive a Francoforte, patria della club culture mondiale. A lui si deve l’enorme diffusione di questa musica nel circuito dei club dell’ovest. Shantel attinge da fonti della tradizione musicale dei Balcani, con l’obbiettivo di attualizzarne il suono e di trasportarlo nel contesto urbano europeo, ma non solo. È capace di assemblare la Banda Ionica e il “… punk rock cabaret with russian soul…” dei Gogol Bordello di New York, sempre partendo dalla sua prospettiva di produttore di musica elettronica. I suoi set sono dei momenti rari e inediti dove gli amanti dei film di Kusturica immaginano di rivivere le loro scene preferite. a presto!daniele-- ЈУГОСЛАВИЈА:www.flickr.com/photos/gustomaina
ciao ragazzi! non tutti sanno che..? ciao, a presto!
Di Sucar Drom (del 09/07/2011 @ 09:53:37 in blog, visitato 1558 volte)
Firma la petizione per la "Giornata internazionale delle donne rom"
L'8, 9 e 10 Ottobre 2010 si è tenuto a Barcellona il primo Congresso
Internazionale delle donne Rom "Un'altra donna". Le "altre donne" non sono le
donne in ambito accademico, ma quelle che normalmente non vengono invitate per
il dialogo, il dibattito e le competenze specifiche. Riunite in questa...
Avvenire intervista l'artista Bruno Morelli
Durante le celebrazioni per la commemorazione del beato Ceferino Gimenez Malla,
detto Zeffirino, il quotidiano Avvenire ha intervistato Bruno Morelli (in foto
davanti alla sua scultura), artista eclettico appartenente alla minoranza
linguistica dei rom abruzzesi...
La Notte della Rete continua...
La Notte della Rete, a cui hanno aderito Sucar Drom e l'ICS, continua a Domus
Talenti. E' la manifestazione nata contro la delibera dell'Agcom in materia
del diritto d'autore che oggi viene discussa dall'Autorità e che coinvolge
politici, artisti, blogger, imprenditori, giornalisti, giuristi...
Milano, progetti europei per il futuro dei sinti e rom
Lunedì 4 luglio, la Consulta Rom e Sinti di Milano si è incontrata a palazzo
Marino con l’assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino. Erano
presenti tutte le comunità dei campi regolari (mancava solo la comunità di via
Chiesa Rossa) ed esponenti della comunità rumena di ex Triboniano e dei campi
irregolari...
I Gogol Bordello sono in Italia
I Gogol Bordello sono in Italia. Il loro tour italiano è iniziato ieri sera a
Rimini al Velvet Club, questa sera sono a Milano al Circolo Magnolia, venerdì 8
sono a Bari a L'Acqua In Testa Festival e sabato 9 sono al Castello Scaligero di
Villafranca (VR). L'ultima volta che abbiamo visto Eugene Hütz ed il suo...
Buccinasco (MI), ma non c’è pace per il Terradeo?
A fine maggio è stata annullata la delibera n.183/2010 della passata
amministrazione, che riavviava per la terza volta negli ultimi cinque anni una
procedura di regolarizzazione del Quartiere Terradeo, persegu...
Quinto Vicentino (VI), i sinti vivono in uno stato di disagio abitativo
Da anni le famiglie sinti di Quinto Vicentino, vivono in stato di disagio
abitativo, dietro al cimitero del paese. Unico accesso è attraverso una stradina
che porta sul retro del campo santo. Le famiglie risiedono sotto una antenna
della telefonia mobile, in un appezzamento di modeste dimensioni, contornato da
un fossato i cui argini sono sottoposti a frenatura, senza servizi igienici e...
Sinti e Rom? Il nazionalsocialista: cacciamoli! Il comunista: assimiliamoli!
In questi giorni sto rileggendo un libro di Guenter Lewy che tratta della
persecuzione nazista subita dai Cittadini tedeschi ed austriaci appartenenti
alle minoranze dei sinti e dei rom. Un libro molto documentato ma
contraddittorio nelle conclusioni. Ne riparlerò...
L'Italia ha le carte in regola per sedere nel Consiglio ONU per i Diritti Umani?
Il 19 giugno scorso il nostro Paese è entrato a far parte, per la seconda volta,
nel Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Questo organismo è stato
istituito cinque anni fa (sostituisce la Commissione per i Diritti Umani) ed è
composto da 47 Paesi eletti dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. E' un
organismo importante che deve promuovere e garan...
Bologna, Corte d'appello: "È rom, normale che non vada a scuola"
Ha fatto scalpore la sentenza della Corte d'Appello di Bologna che risposto
picche alla Procura dei Minori che le chiedeva di affidare una bambina rom ai
servizi sociali per darle una vita migliore in comunità di accoglienza. La
bambina vive a Parma nell'area residenziale isti...
Próxima Estación: Milano
Qualche anno dietro, ma sembra passato un secolo, Berlusconi, Bossi, Fini & C.
riuscirono a conquistare larga parte del proprio consenso elettorale sui temi
legati alla "sicurezza". Anni tristi per l’Italia. Anni in cui abbiamo
completamente sma...
Di Fabrizio (del 19/01/2012 @ 09:18:20 in scuola, visitato 1545 volte)
23 gennaio 2012 ore 16.00
Triestefilmfestival.it
LA NOSTRA SCUOLA - OUR SCHOOL
MONA NICOARĂ, MIRUNA COCA-COZMA
Stati Uniti – Svizzera – Romania / USA – Switzerland – Romania
2011, HD, col., 94'br />
v.o. rumena / Romanian o.v.
ANTEPRIMA ITALIANA - ITALIAN PREMIERE
Fotografia / Photography: Ovidiun Mărginean. Montaggio / Editing: Erin Casper.
Musica / Music: Sasha Gordon. Suono / Sound: Mona Nicoară, Miruna Coca-Cozma,
John M. Davis. Produzione / Produced by: Sat Mic Film. Coproduzione /
Co-produced by: Pipas Films.
Documentary Competition
Il film segue 3 bambini zingari che vivono in un paese rurale della Transilvania
e fanno parte di un progetto pilota sull'integrazione nelle scuole rumene, dove
vige ancora la segregazione. Alin, Benjamin e Dana partono per la scuola della
città, pieni di ottimismo per quello che potranno imparare e per le nuove
amicizie che nasceranno. Ottimismo che conservano anche quando i fondi destinati
all'integrazione vengono dirottati, in modo discutibile, nella costruzione di
una scuola per “soli zingari” e che comincia però a scemare quando i ragazzini
si scontrano con la sfiducia di chi li circonda e con un isolamento ancora
peggiore. L'artista di origini gitane e ucraine Eugene Hutz, fondatore dei Gogol
Bordello e sostenitore convinto dei diritti dei Rom, ha dato il proprio
contributo al film consentendo l'utilizzo del brano “Break the Spell”, contenuto
nell'album dei Gogol Bordello, Trans-Continental Hustle (2010, American
Recordings).
“Ho cominciato a lavorare al film nel 2005, spinta soprattutto dalla
frustrazione. A metà degli anni '90, quelli di noi che si occupavano dei diritti
dei Rom hanno cominciato a capire quanto fosse diffusa e cronica la
segregazione, soprattutto nell'Europa orientale … Il motivo per cui ho iniziato
il film è anche personale ed è il senso di colpa. In Romania, sono andata alle
elementari con i Rom. Li ho visti essere buttati fuori dopo elementari e medie o
semplicemente sparire dalle scuole superiori migliori, quelle che frequentavamo
io e i miei amici. Da adolescente, non mi sono mai chiesta perché questo
avvenisse. Al momento di cercare una scuola per i miei figli, avevo già
cominciato a lavorare come attivista dei diritti umani … Ho voluto tornare
indietro e capire dove abbiamo cominciato a sbagliare, e cosa dobbiamo fare di
diverso.” (M. Nicoară)
Da
Roma_Daily_News
I Gogol Bordello sostengono Sulukule
ISTANBUL -
Turkish Daily News - mercoledì 25 giugno 2008

Una banda punk gitana in tour in Turchia ha interrotto ieri il proprio
calendario per apparire improvvisamente a
Sulukule,
l'assediato quartiere di Istambul che è il più antico insediamento Rom nel
mondo. I
Gogol Bordello, un gruppo originario dell'Ucraina ma che include membri da
diverse nazioni, ha visitato
Sulukule in uno show di sostegno contro il progetto di trasformazione urbana in
corso, osteggiato per ignorare gli attuali abitanti Rom dell'area e
minacciandoli di lasciarli senza casa.
Sulukule viene demolita da febbraio. La Municipalità di Fatih insiste nel
progetto di trasformazione nonostante l'opposizione di molti. La Piattaforma Sulukule,
organizzazione che lavora per salvare il quartiere, ha contattato la banda molto
prima del loro arrivo in Turchia. Uno dei rappresentanti della piattaforma, Neşe
Ozan, ha detto che i membri di Gogol Bordello e le loro famiglie una volta si
sono trovati nella stessa situazione dei residenti di
Sulukule. "La banda è qui per mostrare al popolo Rom che non sono soli e
vogliamo sostenere l'atto di salvare la cultura gitana ed il quartiere."
Eugene Hutz, il solista dei
Gogol Bordello, ha detto nel concerto di domenica: "Gli incidenti che succedono
a Sulukule accadono in molti luoghi del mondo. La gente vuole più McDonalds' e
catene alberghiere? O è più logico proteggere la cultura nazionale e le
strutture storiche? A voi la scelta."
Ad attendere ieri la banda famosa nel mondo c'era molta gente, compreso
locali, giornalisti, turisti ed autorità municipali.
Una di loro, una donna di 55 anni, nata e cresciuta a Sulukule, Gülsüm,
piccola paffuta e ciarliera, ha pesino assistito allo show TV per salvare la sua
casa. "Non voglio lasciare casa mia e non importa cosa mi offre il comune, anche
un palazzo," ha detto. Secondo lei, i Rom non sarebbero capaci di assimilarsi se
fossero spostati in un altro posto.
L'Austriaca Astrid Heubrandtner era tra quanti aspettavano di vedere i Gogol
Bordello. Heubrandtner è arrivata ad Istambul a gennaio per girare un
documentario su Sulukule. "Istanbul è una delle città più interessanti nel
mondo, Sulukule è uno dei quartieri che la fanno sempre più attrattiva," ha
detto aggiungendo: "Penso che la gente debba sentirsi orgogliosa di avere un
quartiere come Sulukule."
Il solista Hutz ha protestato che nessuno sa davvero cosa stia succedendo a
Sulukule. "Durante la mia tournee in Turchia ho parlato con molta gente su
questo quartiere ed ho capito che la gente non sa molto sulla storia del
quartiere," ha detto Hutz. Secondo i membri della banda, la mossa giusta sarebbe
"proteggere" e non "distruggere". Hutz ha dichiarato che è triste decidere di
annichilire una cultura e un posto storici.
Il Sindaco di Sulukule, Ismail Altintoprak, ha dato risalto al fatto che
dovrebbe esserci un carnevale organizzato per promuovere la cultura e la musica
di Sulikule. "In questo modo la cultura zingara può essere promossa in tutto il
mondo e possiamo proteggere la popolazione," ha detto Altintoprak. I Gogol
Bordello hanno promesso di prendere parte al carnevale se un tale evento fosse
realizzabile.
Chi è la banda?
Formati nel 1999, i Gogol Bordello vengono dal Lower East Side di New York.
Il gruppo è conosciuto per i suoi show teatrali, ispirati dalla musica zingara.
I membri storici sono immigrati dall'Europa dell'Est. Il nome della banda viene
da Nikolai Gogol, che ha "introdotto di nascosto" la cultura ucraina nella
società russa. Il gruppo ha rilasciato il suo primo singolo nel 1999, seguito da
altri quattro album. Lo scorso fine settimana era il loro terzo tour in Turchia,
dove è ammirata da un gran numero di fan.
Di Sucar Drom (del 22/07/2007 @ 09:05:42 in blog, visitato 2118 volte)
Un habitat possibile per Sinti e Rom Italiani In Italia moltissime famiglie
Rom e Sinte (in prevalenza: Sinti Piemontesi, Estrekarjia, Lombardi, Veneti,
Teich, Gackane, Emiliani e Marchigiani; Rom Harvati, Lovara e Abruzzesi) hanno
superato le logiche segreganti, discriminanti e assistenziali proprie dei
cosiddetti “campi nomadi”, acquistando dei piccoli appezzamenti terreni
agricoli, dove vivono con le proprie abitazioni: le rou...
Unione Europea, le donne rom e sinte sono due volte discriminate La deputata
europea Lívia Járóka (PPE/DE, HU) ha presentato la risoluzione sulla situazione
delle donne rom e sinte nell'Unione Europea. La Risoluzione, approvata il primo
giugno 2006, pone l'accento sulle discriminazioni subite dalle donne sia
perchè appartenenti a minoranze non riconosciute sia perchè donne, quindi una
discriminazione multipla: per appartenenza e per genere. La relazione approvata
dalla Plenaria chiede agli Stati membr...
Sant'Angelo Lomellina (PV), ritrovato il bambino rom scomparso Ritrovato a
Milano, Andrea Halilovic, il bambino rom di 10 anni, scomparso da lunedi' sera
dalla sua abitazione di Sant'Angelo Lomellina, in provincia di Pavia. A
rintracciarlo e' stata la stessa madre del ragazzino...
Milano, la Provincia non accetta lezioni sulla linea dura contro i Rom
Fatica a digerire l’accusa che la Provincia «bleffa» sulla sicurezza. Filippo
Penati (in foto) reagisce chiamando in causa Letizia Moratti «per una vicenda -
dice il presidente dell’amministrazione provinciale - che ha del paradossale».
Eppure i documenti «ufficia...
Roma, Alleanza Nazionale attende una legge per segregare tutti i Rom e i Sinti
Ha avuto inizio, nella mattinata del 19 luglio, lo sgombero dell'insediamento
abusivo, sotto il ponte della Magliana. Un centinaio i Rom Rumeni allontanati,
una vera e propria violazione della Carta Sociale Europea. L’intervento ha visto
al lavoro oltre una settantina di poliziotti e vigili urbani italiani ma anche
una decina di agenti rum...
Genova, il fuoco per cacciare i Rom I vigili del fuoco di Genova hanno
dovuto lavorare duramente la notte del 17 luglio scorso per spegnere un incendio
scoppiato in una casa, poi risultata abbandonata, a Trensasco, nell'entroterra
di Genova. Il rogo è stato segnalato intorno mezzanotte e mezza. Quando i p...
Milano, schedature di massa per i Rom rumeni Secondo "Il Giornale" le Forze
dell'Ordine, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili Urbani, si stanno
preparando per iniziare una schedatura di tutti i Rom rumeni. Secondo la tesi
pubblicata alcuni giorni fa si partirà con un corso di formazione, tenuto
Giuseppe De Angelis, dirigente dell’ufficio stranieri della Questura di Milano.
L'obiettivo è quello di creare una documentazione storica che possa permettere
...
Gogol Bordello, la romanì band fa impazzire il mondo Dopo aver duettato con
Madonna in diretta mondiale sul palco della Wembley Arena al Live Earth lo
scorso 7 luglio, i Gogol Bordello pubblicano "wonderlust king", il primo singolo
estratto dal nuovo album “super taranta!”. Dopo aver recitato accanto a Elijah
Wood nel film di Liev Schreiber “Ogni cosa è illuminata”, potremo ancora vedere
Eugene Hutz - leader e provocatore dell...
Di Fabrizio (del 08/07/2013 @ 09:02:25 in media, visitato 1363 volte)
Ancora settimane ricche di spunti dalla Repubblica Ceca:
continuano pestaggi e violenze nel nord, mentre nel sud, a
Budejovice (Boemia) estremisti attaccano un quartiere rom con
pietre e bastoni; attaccata anche la polizia, che poi reagisce. Il senatore
Okamura (il cognome tradisce origini giapponesi) propone di riportare i Rom
cechi (e quelli arrivati da Slovacchia, Ungheria, Ucraina)
in India; non è nuovo a provocazioni simili, ho paura che
sentiremo ancora parlare di lui. Infine riporto un articolo che nasce dagli
attacchi a Budejovice. Tutte le segnalazioni arrivano da
Czech_Roma
Frantishek Kostlan Photo: Archiv Romea.cz - Commento: Perché la
frase "aggressore bianco" da fastidio ai lettori?
Prague, 2.7.2013 15:58, (ROMEA)
Frantishek Kostlan, translated by Gwendolyn Albert
Recentemente, in molti articoli pubblicati sui media cechi di ogni tipo,
notiamo la seguente espressione usata sempre più spesso: "aggressore romanì" o
al plurale "aggressori romanì", "aggressori razzisti romanì", "brutale banda
romanì", "romanì violento", "un gruppo di aggressori (romanì, naturalmente)",
"sei aggressori (romanì)". I neonazisti Dufeke Svoboda, che non molto tempo fa
organizzarono a Duchcov una manifestazione contro i Romanì (tutti), usarono lo
slogan "Contro gli aggressori romanì".
Questo è quanto, oltre alla frase "aggressori romanì" che è già di uso comune
eanche quando l'etnia presunta dell'aggressore non ha alcuna attinenza col caso
particolare. L'espressione "aggressori romanì" viene purtroppo adoperata anche
da alcuni scrittori romanì, come in un recente articolo di Patrik Banga (vedi
QUI, ndr).
Non sto difendendo quei crimini che sono stati commessi da gente romanì. Se
qualcuno picchia qualcun altro, deve essere data una punizione adeguata - non ho
dubbio alcuno - non importa chi sia.
La mia preoccupazione è la formulazione della cronaca di questi incidenti.
Quando un autore di nazionalità ceca picchia qualcun altro, non succede mai che
il reporter usa una descrizione più violenta di "autore" o "violento/violenti",
"gruppi che hanno agito", ecc. Tuttavia, quando si presume che l'autore di un
medesimo crimine sia romanì, improvvisamente si adopera il termine "aggressore"
e se le persone coinvolte sono più di una, diventano immediatamente una "banda
di aggressori romanì razzisti".
I commenti online postati sotto gli articoli in cui vengono usati questi
termini, riecheggiano l'odio fatto lievitare da questo tipo di linguaggio.
Possiamo leggere appelli al genocidio dei Rom, al loro omicidio, alla loro
deportazione dalla Repubblica Ceca, per la rinascita dei campi di concentramento
e di sterminio.
E' del tutto comune leggere esclamazioni razziste, come "zingari nelle camere
a gas", "porci neri", "musi neri", ecc. Naturalmente, nessuno è disturbato
da ciò o, per essere più precisi, disturba solo pochi "buonisti" come me - e
soltanto quando qualcuno di noi prende una posizione pubblica contro.
Recentemente, ho usato il termine "aggressore bianco" in un articolo di
risposta alla crescente ondata di "aggressori romanì" riportati da ogni media, e
questo ha disturbato i lettori - soprattutto di nazionalità ceca, ma anche molti
di nazionalità romanì. A volte fa bene reggere uno specchio, cosicché gli altri
possano vedere che le loro azioni, incluso l'accordo o il silenzio, non sono
corrette.
Capisco quei Romanì che si hanno obiettato sul termine "aggressore bianco".
Sono preoccupati perché qualcuno della società maggioritaria potrebbe perdere
l'affetto che avrebbero per il news server Romea.cz o per i Romanì in generale,
vedendo adoperata qui una simile espressione.
Alcuni non amano tutto quanto sia formulato in modo estremo. Altri sono
soltanto prudenti, e dato quanto sta succedendo in questa società, non ne
sono sorpreso.
Naturalmente, come persona coinvolta in questi problemi da oltre 20 anni, so
che ci sarà chi ribatterà che obietterà ai Romanì (in toto) sarà così
indipendentemente da quanto scriviamo io o Romea.cz. Quanti riflettono sulla
questione capirà cosa intendevo usando la frase "aggressore bianco".
Capisco che altri la pensino diversamente. Sarei loro grato se rispettassero
il mio punto di vista, per quanto differente dal loro.
Nell'area
dedicata alla discussione dell'articolo dove avevo usato "aggressore
bianco", sono state postate le seguenti opinioni (alcune da allora sono state
cancellate):
- "Aggressore bianco"- se lo scrive uno zingaro non è
razzismo, ma se un ceco scrive "aggressore nero" è razzismo al
terzo grado...
- Signor Kostlan, cosa accadrebbe se scrivvessi
"aggressore n...o"? Perché stavolta lei usa quelle parole? In
uno dei suoi articoli lei condannava Nova, Blesk, ecc. ma sta
usando la medesima tattica?Non aggiunga benzina al fuoco...
- perché scrive "aggressore bianco", quando condanna
quanti usano "aggressore romanì"?
- ...quando scrive aggressore bianco, la cosa puzza
davvero.
- ...Lo girerò alla polizia, che decidano se tutto è stato
ispirato dal diavolo, da un brutto aggressore bianco o da
Marcela...
- Ad essere corretti, si dovrebbe scrivere "Aggressore
bianco attacca due passanti neri", giusto?
- Potrebbe essere accaduto differentemente. Forse quel
piccolo gruppo ha sopravvalutato la propria forza e la vittima
si è rilevata troppo dotata fisicamente, o non era abbastanza
ubriaca. Scenario molto più probabile dato l'usuale modello di
comportamento dei Rom.
- Ma il violento era un aggressore bianco o un drogato???
- I cosiddetti politically-correct, i giornalisti sei, non
menzionano l'origine etnica dei colpevoli, ma gli attivisti del
news server Romea basano la loro esistenza sul presunto
razzismo, la "lotta" contro di questo, e soprattutto sul
contributo finanziario statale che ricevono per la loro
attività. Quindi, se un bruto che è ubriaco ed attacca con
violenza due donne, l'informazione che questi sia bianco è
particolarmente importante. Significa che il flusso di denaro
statale verso Romea non si esaurirà ancora.
Per tutti quanti hanno postato questi commenti, vorrei solo citare Nikolai
Vasilievich Gogol: "Non rimproverare lo specchio, se il tuo muso è storto".
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