Richiediamo chiarezza. Di Rom si parla poco e male, anche quando il tema delle notizie non è "apertamente" razzista o pietista, le notizie sono piene di errori sui nomi e sulle località
Sarà ad emulazione dei cartelli razzisti di Piovene Rocchette o forse è tutta la provincia di Vicenza ammantata di odio verso i Rom/Sinti. Giovedì 16 febbraio nel consiglio comunale cittadino è partito un piano di esclusione e di regolamentazione forzata, vessatoria, per le famiglie di Rom e Sinti che vivono in città da oltre venti anni: 33 famiglie, 140 persone. Sembrava di assistere ad una riedizione dei lager, campi di concentramento nazisti. Dei due "campi" cittadini uno sarà chiuso senza alternative per i residenti, l'altro duramente "regolamentato".
Da Vicenza Nereo Turati della sezione Opera Nomadi
Giovedi sera é andata in scena in consiglio comunale a Vicenza la prima parte di un feroce attacco all'esistenza delle famiglie Sinte e Rom che vivono in città da oltre vent'anni. La presentazione di un regolamento per i due "campi sosta" comunali (abusivi e malsani da sempre) ha dato la stura a ignobili provvedimenti quali: - esclusione di qualsiasi ipotesi di costruzione di un unico campo (progetto dell'assessore ai s.s. Piazza - il leghista buono - che per due anni ha tenuto banco nella maggioranza per poi essere cancellato all'ultimo momento) ma senza nessun'altra proposta alternativa; - pagamento delle piazzole più la cauzione antidanneggiamenti su terreno abusivo e con servizi fuori norma in unica soluzione annuale (finora erano gratis); - perdita del diritto alla concessione per vari motivi: crezione di nuovo nucleo familiare, per coinvolgimento in cause penali anche non concluse, morosità, cattiva condotta, evasione dell'obbligo scolastico (provvedimento espressamente voluto dai DS che supera "l'obbligo scolastico" introducendo la "scolarizzazione coatta"); - istituzione di una commissione di controllo disciplinare (in cui é richiesta la partecipazione dell'Opera Nomadi!!!) senza alcuna rappresentanza delle famiglie "concessionarie"; - nessun impegno ad attivare percorsi di sostegno sociale, scolastico, culturale; - nessun impegno a migliorare la situazione abitativa e igienica delle famiglie; - un ordine del giorno che impegna il sindaco a chiudere senza alternative il "campo" di viale Cricoli; - un ordine del giorno che impegna il sindaco ad appoggiare la richiesta della Lega Nord di abrogare la Legge regionale 54/89 (l’unica del veneto a tutela dei Rom/Sinti con finanziamento di 15.000 euro per tutto l’anno 2005).
A notte fonda è mancato il numero legale per le votazioni ed il consiglio comunale è stato rimandato a martedì.
Pubblichiamo l'articolo uscito venerdì sul quotidiano Il Giornale di Vicenza. La maggioranza ha votato per sgomberare e chiudere l’area di Antonio Trentin Come andrà a finire già si sa, ma a notte fonda è mancato il numero legale per arrivare al voto finale. Il Comune mette anche per il futuro a disposizione degli “ZINGARI stanziali” vicentini (33 famiglie e circa 140 persone) i due campi-nomadi ormai storici, quelli in viale Diaz e in viale Cricoli, che rimangono manifestamente e dichiaratamente irregolari per questioni di urbanistica e di logistica. Ma non prevede di procedere a una soluzione del problema legale entro breve termine. Le aree quelle sono e quelle resteranno per un bel po’, senza nessuna previsione neanche teorica di un nuovo campo unico. E intanto si procederà, finalmente, alla loro regolamentazione aggiornata, con un giro di vite nel rapporto amministrativo (presenze, utenze, cauzioni, risarcimenti, multe e obblighi vari) con le famiglie sinti e rom che ci vivono. A meno che nel frattempo non diventi realtà quello che - ieri sera in sala Bernarda - è apparso un caso di corto circuito politico-amministrativo. Il centrodestra, Udc esclusa, ha appoggiato in pieno una richiesta della Lega Nord, partito che punta alla cancellazione delle leggi riguardanti i nomadi, e pur accingendosi ad approvare il regolamento ha anche votato una “soluzione finale” proprio per il campo più malmesso. Per quello di Cricoli, infatti, sono stati indicati “sgombero e chiusura definitiva”, senza indicare un sito dove far eventualmente trasferire le carovane. Con il che lasciando ipotizzare un ritorno della “trea a mulinello” da una periferia a un’altra, da Vicenza ai Comuni vicini, per una quindicina di carovane. È questo il riassunto di una serata consiliare diventata nottata tra un centinaio di interventi e una raffica di votazioni su un regolamento che un anno e mezzo fa aveva avuto il “timbro” della maggioranza, ma che poi non è più risultato gradito. Il testo - portato in discussione già la settimana scorsa dal leghista Davide Piazza - era nel mirino per una serie di aggiustamenti tecnici e per un ritocco sostanziale: quello sul "no" al nuovo impianto unico che piacerebbe all'assessore, che in passato è stato ipotizzato a ovest e poi a est in strada Carpaneda e in via Zamenhof, che il centrodestra ha stabilito di rimandare ad altre stagioni amministrative. E l'impallinamento è riuscito, come annunciato e previsto: ogni idea di provvisorietà in viale Diaz e viale Cricoli è stata cancellata (salvo lo "sgombero" auspicato nell'ordine del giorno prima raccontato...) e ogni idea di nuovi impianti è stata esclusa da un emendamento presentato dal forzista Gianfranco Dori per conto di FI-An-Ln-Udc. La battaglia ideologica era già stata fatta, precedentemente, su un pacchetto di documenti per i quali è stata a lungo mattatrice Franca Equizi. La leghista espulsa dal suo partito e dal gruppo comunale ha mandato avanti una sequenza di polemiche impostate proprio sul suo pessimo rapporto con la dirigenza nordista, e con Piazza in particolare, rivendicando una propria purezza di linea (dura naturalmente) a colpi di proposte collaterali al regolamento. Un gran punto l'ha messo a segno proprio all'inizio della lunga disputa: il centrodestra quasi compatto le ha approvato un ordine del giorno che impegna il sindaco a premere per l'abrogazione della legge che finanzia le iniziative per l'integrazione degli ZINGARI. Un'iniziativa che a Venezia è stata avviata dal gruppo Lega Nord in consiglio regionale. Le hanno detto "sì" in quindici, ma qualcuno si è accorto di non essere propriamente d'accordo e ha dichiarato di essersi "un po' confuso". Ma poi all'Equizi è stata data meno soddisfazione: approvata la richiesta che il Comune non paghi bollette delle famiglie dei campi, ma bocciate asprezze come la proposta di espulsione dai campi di tutti i congiunti di chi finisce coinvolto in casi giudiziari o il divieto di spendere per l'inserimento scolastico dei bambini ZINGARI e per l'inserimento lavorativo degli adulti. In parallelo il centrodestra ha bocciato anche le proposte dell'opposizione più caratterizzate da finalità di integrazione sociale o di approfondimento culturale. Poi, come detto, è mancato il numero legale: tutto ora slitta a martedì.
Di Sucar Drom (del 26/10/2006 @ 10:48:34 in blog, visitato 2408 volte)
Firenze, DOPO la Scuola A Firenze è iniziato ad ottobre il corso di formazione per operatori e volontari di doposcuola rivolto a minori stranieri. Il percorso formativo è organizzato dall'ArciSolidarietà Toscana e dal CESVOT (centro servizi volontariato toscana), in collaborazione con ARCI Toscana, Accoglienza Toscana, Amalipé Romano. Il corso vuole rispondere all’esigenza di creare possibilità di confronto e di
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Sabrina Bastianello (archivio)
IL CASO A VICENZA Sabrina Bastianello:
«Pagano sempre E noi non siamo razzisti»
VICENZA — «I nomadi? Io li ospito già in un appartamento di mia proprietà,
pagano l'affitto e io li aiuto così». Parola di una consigliera leghista,
Sabrina Bastianello. È lei l'esponente del Carroccio che ha pronunciato quella
frase, ieri, durante il Consiglio, sfatando qualsiasi luogo comune che vede i
fazzoletti verdi avere sempre il pugno di ferro contro rom e sinti. La scena si
consuma all'inizio dell'assemblea consiliare, quando in sala si discute del
trasferimento, per lavori, dei nomadi che vivono nell'area di via Cricoli.
Nell'interrogazione presentata dagli esponenti del Carroccio, per chiedere
informazioni su quel trasferimento annunciato dall'amministrazione per i
prossimi mesi, la Lega chiede alcune informazioni sulla zona destinata ad
ospitare, in modo temporaneo, le cento persone che vivono in via Cricoli. Nel
testo vengono citate alcune dichiarazioni dell'assessore ai Servizi sociali,
Giovanni Giuliari, in merito alla vicenda del cartello contro gli zingari appeso
dalla commessa marocchina Fatima Mecal, poche settimane fa. Contro quel cartello
si era scagliato l'assessore Giuliari e la Lega, ora, avanza una proposta, dai
toni provocatori, all'assessore: «È disposto - scrivono i consiglieri del
Carroccio - ad ospitare a casa sua alcune di queste persone al fine di
provvedere personalmente alla loro integrazione?».
Il clima si surriscalda, Giuliari ribatte: «È una provocazione, ma comunque non
potrei, nell'appartamento dove vivo non c'è abbastanza spazio. Fatelo voi». E
qui arriva la risposta della Bastianello: «Io, i nomadi, li ospito già a casa
mia - dichiara la consigliera - o meglio in un appartamento di mia proprietà».
L'annuncio è forte, perché arriva da una esponente della Lega nord, il partito
che, da sempre, lancia strali nei confronti di nomadi e rom che vivono nelle
città. Solo lo scorso 24 febbraio, il segretario cittadino Carlo Rigon
descriveva alcune delle famiglie di nomadi che abitano nel capoluogo come
«persone che mai hanno dimostrato la volontà di integrarsi nel tessuto sociale
cittadino ». Ma per la consigliera Bastianello, questi sono «pregiudizi che non
esistono». Lei, in un appartamento in città ospita una famiglia di cinque
persone, formata da padre, madre e tre figli. Tutti di etnia rom, che un mese fa
vivevano in una roulotte e che, adesso, abitano in un condominio. «Lo faccio
perché sono venuta a conoscenza della grave situazione di difficoltà economica
questa famiglia - dichiara Bastianello - e ho deciso di ospitarli. Pagano
regolare contratto d'affitto, anche se minimo, e la considero una dimostrazione
di aiuto verso queste persone, perché noi leghisti non siamo razzisti».
Gian Maria Collicelli
Ricordo Personale:Non so l'anno
preciso: a Milano il centrosinistra stava vivendo il suo autunno (quello dei
sindaci Pillitteri, Borghini...) e di lì a poco sarebbe esplosa Tangentopoli. La
Lega muoveva i primi passi, in Comune e nei Consigli di Zona, e naturalmente i
"nomadi" erano già allora uno dei suoi bersagli preferiti.
Col centrosinistra di allora, i rapporti erano buoni, ma freddi: nel
senso che se volevi organizzare una festa, un corso scolastico o di formazione
al lavoro, non mancava il loro patrocinio, ti ammollavano anche "la centomila"
per il sovvenzionamento, ma per loro era come se la città finisse al bordo del
campo. Per chi ci abitava dentro erano come dei fantasmi, nessuno aveva mai
varcato il cancello.
Dei consiglieri leghisti di allora me ne ricordo tanti (col tempo sono
tutti usciti da quel partito). Una di loro, nella nostra zona, a vederla era la
classica signora-bene, col girocollo di perle ed una voce stridula ed
antipatica... con lei polemiche a non finire.
Quando la Lega prese la maggioranza in Consiglio di Zona, lei divenne
presidente della commissione sanità ed Assistenza Sociale. Mi ricordo un
inverno, col Lambro che esondò per le piogge ed allagò tutto il campo. Le
famiglie avevano perso tutto. Quella consigliera fu la prima a varcare i confini
del campo, senza collana di perle ed indossando stivali da pescatore, portando
qualche sacco di vestiti rimediati chissà come.
Continuammo a polemizzare, finché non abbandonò la politica, ma imparammo
a rispettarla.
Di Fabrizio (del 11/02/2011 @ 09:45:03 in Italia, visitato 2314 volte)
Il Giornale di VicenzaL'EMERGENZA. Il Comune attende dal Ministero
dell'Interno un finanziamento di 400 mila euro. Variati: «Tragedie come quella
accaduta a Roma potrebbero ripetersi in altre aree, vogliamo creare condizioni
di sicurezza»
Roulotte fatiscenti e bombole del gas: via Cricoli è fuori norma
08/02/2011 Vicenza. Una bomba a orologeria. Campi nomadi fuori norma,
condizioni igieniche precarie, misure di sicurezza approssimative. Vicenza
non fa eccezione: il rischio di una tragedia come quella che ha bruciato la vita
dei quattro fratellini a Roma può materializzarsi dall'oggi a domani. Il sindaco
Achille Variati lancia un appello al Viminale: sbloccate i fondi destinati alla
riqualificazione e messa a norma dei campi comunali di via Cricoli e via Diaz,
dove vivono 200 rom e sinti, quasi la metà minorenni.
IL PROGETTO. Nei cassetti comunali da un anno c'è un progetto che vale 400
mila euro, candidato al giro di finanziamenti messi in palio dal ministero degli
Interni per intervenire nei campi nomadi ed eliminare alla radice le condizioni
di pericolo che possono generare incidenti, degrado, distruzione, morte.
Entrambi i campi sono del tutto fuori norma. Non rispettano le più elementari
norme urbanistiche, igieniche e di sicurezza.
L'ALLUVIONE. In particolare in via Cricoli, sono concentrate decine di
persone in pochi metri quadrati, lungo una arteria ipertrafficata, accanto a un
fiume, l'Astichello, che proprio in quella zona è portato a esondare trovando
sfogo nella campagna. A novembre l'alluvione ha costretto il Comune a evacuare
il campo, minacciato dalla piena dell'Astichello, arrivato a mezzo metro dalle
roulotte. Come se non bastasse, l'area è perimetrata da reti e muri di fortuna
per separare sinti da rom. I servizi igienici sono pochi per molti utenti, sono
fatiscenti e quando piove, a causa di impianti obsoleti, parte del campo si
trasforma in una fogna a cielo aperto. Di qui la necessità di intervenire per
creare piazzole adeguate e impianti a norma che non siano le numerose bombole
che circolano tra i caravan.
LA PARALISI. Nonostante alcuni segnali positivi nella scorsa primavera,
l'erogazione dei contributi ministeriali (che dovrebbero oscillare tra i 240 e i
400 mila euro) si è improvvisamente arrestata e arenata per un supplemento di
analisi e approfondimenti. Nei giorni scorsi l'assessorato ai lavori pubblici ha
inviato le ultime carte al prefetto di Venezia, commissario governativo per il
caso nomadi nel Veneto. Non resta che attendere una risposta.
L'ICEBERG. Il sindaco Achille Variati sottopone la realizzazione del progetto
di riqualificazione a una sorta di contratto sociale, che prevede il rispetto
delle strutture e delle regole di comportamento, compresa la scolarizzazione dei
minori e il pagamento delle bollette. «Fatti come quelli di Roma - avverte
Variati - sono la punta dell'iceberg del grande tema dell'inclusione dei nomadi.
Una tragedia che fa notizia per la sua atrocitá, ma che potrebbe accadere in
tanti campi nomadi italiani. E questo non può e non deve essere accettato o
tollerato. Perché la cura dei diritti dei bambini, in modo particolare, riguarda
chi governa al di lá di ogni altra considerazione, prima di qualsiasi giudizio.
Bene aveva fatto il ministro Roberto Maroni a stanziare fondi straordinari per
mettere in sicurezza i campi nomadi. Noi, quando riceveremo i fondi statali per
i quali avevamo fatto richiesta più di un anno fa, li useremo con un doppio
obiettivo. Assicurare condizioni di vita decorose ai nomadi, pensando in
particolare ai bambini, riqualificando i due campi vicentini. E avviare le
comunità sinti e rom della nostra città a un percorso di rispetto dei doveri di
cittadinanza: dando opportunità a chi accetta di integrarsi ai nostri codici di
condotta, ma agendo con severità nei confronti di chi dovesse trasgredirli».
Di Fabrizio (del 12/10/2009 @ 09:44:40 in Italia, visitato 1850 volte)
Il Giornale di Vicenza11/10/2009 CAMPI NOMADI. Rifondazione comunista e Davide Casadio
dell'associazione Sinti rispondono a Pecori e Sandoli
Il campo nomadi di viale Cricoli
«Leggiamo sui quotidiani l'assurda polemica sulle microaree per Sinti e Rom.
Vogliamo far presente che i "campi storici" - si legge in una nota firmata da
Irene Rui, responsabile del dipartimento per le politiche migratorie ed etniche
di Rifondazione comunista e da Davide Casadio, presidente dell'associazione "Sinti
italiani in viaggio per il diritto e la cultura" - vivono una situazione
insostenibile sia sotto il profilo della sicurezza, che igienico sanitario,
essendo i sottoservizi vecchi. Le microaree rappresentano una soluzione per dare
finalmente a queste famiglie una vita dignitosa e serena».
Inoltre, continuano i due rappresentanti, «facciamo presente a Massimo Pecori
capogruppo Udc che non parliamo di extraterrestri, ma di cittadini vicentini.
Altresì rispondiamo ad Alessio Sandoli, segretario cittadino della Lega Nord che
questi cittadini, pur con difficoltà pagano tasse, servizi e vivono del loro
lavoro: un'occupazione onesta e non illegale come qualcuno può pensare. Le
microaree e gli eventuali alloggi non sono un regalo a cittadini facinorosi, ma
un atto dovuto a famiglie che sono disposte a contribuire economicamente. Infine
- concludono - vogliamo rispondere a Valerio Sorrentino attuale consigliere del
Pdl, che il degrado è frutto di dieci anni della loro amministrazione che non ha
voluto affrontare i problemi dei cittadini Sinti e Rom, ed ha preferito lasciare
i campi al degrado e non ha dato la possibilità ai Rom, proprietari del campo di
via Nicolosi, di adeguarlo con i sottoservizi e con le opere indispensabili. Con
la costruzione delle microaree, non ci saranno né degrado, né microcriminalità».
Di Sucar Drom (del 04/01/2010 @ 09:39:58 in blog, visitato 2281 volte)
Venezia, il primo Natale al caldo per i Sinti
Natale al caldo e con la corrente elettrica al nuovo villaggio sinti di via
Vallenari. Il primo Natale nella nuova struttura, aperta tra le polemiche dal
Comune di Venezia, ha visto le famiglie sinti uscire dalle case subito dopo
mezzanotte per il tradizionale scambio di a....
Roma, il Presidente Napolitano ha visitato la Comunità di Sant'Egidio
Il 23 dicembre, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è recato in
visita alla Comunità di Sant’Egidio, a Trastevere. Si tratta di un incontro
natalizio con il Consiglio di presidenza della Comunità e le diverse realtà e
espressioni di quella che è stata definita l’ONU di Trastevere...
Udine, Roma-Net, integration of Roma popolation
C’è anche Udine nel lotto delle cinque città europee che svilupperanno il
progetto europeo “Roma-Net – Integration of Roma popolation”, il piano di
attività finalizzato all’integrazione sociale della popolazione rom recentemente
approvato ...
Albania, ticket to rom
Undici fotografi italiani e albanesi hanno dato vita a un workshop sui campi rom
in Albania. Davide Grossi, parmigiano, ha firmato “Ticket to rom”, tre
differenti reportage sulle condizioni di vita nelle tendopoli. Il portfolio che
ci presenta è “Camera con svista” nel quale ha indagato il rapporto tra “l...
Roma, muore ragazza nell'incendio sull'Ardeatina
Si chiamava Andreia, aveva 18 anni e faceva la badante, la ragazza rom rumena
morta nella notte tra domenica e lunedì (27 e 28 dicembre 2009) nel sonno, nel
rogo della baracca dove viveva con il fidanzato, sulla via Ardeatina. Dalle
prime ric...
Roma, il Sindaco cerca rimedi per aiutare i senza tetto
"Chiamerò il ministro Roberto Maroni per sollecitare il progetto di Ponte
Galeria e ribadire la richiesta di mandare via il Cie. Abbiamo bisogno di
trasformare Ponte Galeria in un punto di transito che ci permetta di fare opere
di bonifica su tutto il territorio". Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni
Alemanno...
Castiglione delle Stiviere (MN), la Chiesa e la carità...
«La mia è stata una provocazione, non è che all’improvviso abbia dimenticato la
carità cristiana». Don Italo Panizza, rettore della basilica santuario di san
Luigi Gonzaga a Castiglione delle Stiviere, grosso centro industriale dell’alto
mantovano, nella messa serale di Santo Stefano ha sorpreso i suoi fedeli
invitandoli a limitare le elemosine ai mendicanti. Motivo: lu...
Quel ragazzo senza braccia sul treno dell'indifferenza
CARO direttore, è domenica 27 dicembre. Eurostar Bari-Roma. Intorno a me
famiglie soddisfatte e stanche dopo i festeggiamenti natalizi, studenti di
ritorno alle proprie università, lavoratori un po' tristi di dover abbandonare
le proprie città per riprendere il lavoro al nord. Insieme a loro un ragazzo
senza braccia...
Milano, non si ferma la furia degli sgomberi mentre la Lega spinge e il Corsera
fa la ronda
Dopo l'articolo del Corriere sul campo rom che si era riformato in via Bovisasca
nonostante lo sgombero del marzo 2008, lunedì i Rom sono stati allontanati
dall'insediamento abusivo nell'area ex Montedison. Il vicesindaco Riccardo De
Corato, che in mattinata aveva annunciato uno sgombero a breve, ha poi annun...
Che puzza di bruciato! Ah vabbé, è una Rom
"Cosa hanno in comune artisti del rango di Sir Charlie Chaplin, Sir Michael
Caine, Bob Hoskins, Ava Gardner, Elvis Presley (sì! proprio lui!), Rickie Lee
Jones oppure calciatori come Zlatan Ibraimovic, Sinisa Mihailovic, Ricardo
Andrade Quaresma, e giusto per citare un italiano, Andrea Pirlo o Premi Nobel
per la medicina...
Vicenza, una casa per tre mesi...
Sette figli tra i 2 e i 13 anni, una roulotte che si era bruciata ancora lo
scorso anno. Ma lo scheletro era rimasto. Lì, nel “campo nomadi” di viale
Cricoli. Senza porte, ma con tendine consunte che ne segnavano i vecchi confini.
Materassi gettati u...
Roma, i Rom nel Cie di Ponte Galeria
Da alcuni giorni sono continue le notizie sulla possibilità di smantellare il
Centro di Identificazione di Ponte Galeria, ritenuto obsoleto per gli immigrati.
L’idea è di utilizzarlo per i Rom capitolini. Sarebbe infatti questa struttura
l’architrave del cosiddetto “piano nomadi”. Uno spazio dove iniziare a spostare
i Rom che oggi vivono a...
Migrantes, 2010 segni ritorno a protezione sociale
"Se il 2009 è stato all'insegna del respingimento, senza alcun frutto se non
sofferenza, morte e abbandono, il 2010 segni un ritorno alla protezione sociale,
all'accoglienza umanitaria, al riconoscimento del diritto d'asilo di tante pe...
Roma 2010
«Campi rom e cortei ecco i veri problemi da risolvere nel 2010» (il Giornale 31
dicembre 2009). Le famiglie Eutelia, quelle di altre piccole/medie imprese e
botteghe che hanno già passato il Natale sui t...
2009, un anno di razzismo: dai Rom a Balotelli
Buon anno nuovo, senza dimenticare il vecchio. Che sarà ricordato come tra i più
xenofobi della storia d'Italia. E per gli immigrati il 2010 si prospetta a
immagine e somiglianza degli italiani. Il nuovo contraddice il vecchio...
Di Sucar Drom (del 19/03/2009 @ 09:14:16 in media, visitato 1757 volte)
[ http://www.estnord.it ]
Davide Casadio, presidente dell'Associazione Sinti Italiani [
http://sintiitaliani.blogspot.com/ ], visita il campo di viale Cricoli a
Vicenza. Pochi giorni prima, il 5 marzo 2009, la polizia è entrata nel campo [e
in molti altri del Veneto] schedando tutti i residenti, compresi i minori. Qui
alcune testimonianze di quella notte, e una panoramica sulle condizioni di vita
nel campo
Corriere del VenetoMentre il Comune studia la riqualificazione, gli
zingari (e l'opposizione) chiedono lo spostamento. L'area è a rischio
esondazioni
VICENZA - "Spostate permanentemente le famiglie rom di via Cricoli, il
campo è illegittimo e a rischio alluvione". A Vicenza si torna a parlare dei
nomadi e del campo di via Cricoli: la Lega Nord chiede che lo spostamento
temporaneo per i lavori di ristrutturazione dell'area diventi permanente, il Pdl
auspica "che sia in una zona extra cittadina ". Ma anche gli stessi nomadi ora
chiedono di sostare in un'area più sicura. Mentre l'assessore al Sociale
Giovanni Giuliari assicura che il trasloco ci sarà, "ma solo per due tre mesi,
il tempo di fare i lavori". Il luogo di destinazione però è ancora ignoto: nei
corridoi del Comune le voci parlano di San Pietro Intrigogna, della zona
industriale o come terza ipotesi l'area di Vicenza est dove sorgerà il nuovo
stadio. Gli stessi nomadi non ne sanno nulla: "Non abbiamo ancora fatto alcun
sopralluogo, in nessuna area - commenta Davide Casadio, associazione Sucar Drom
- certo, sarebbe meglio portar via queste famiglie da lì. Quella di via Cricoli
è un'ex discarica ".
Dello spostamento temporaneo del campo si è parlato anche in consiglio comunale,
venerdì. Di fatto c'è un'insolita convergenza di opinioni fra l'opposizione di
centrodestra e i rappresentanti delle famiglie nomadi (30 famiglie, cento
persone, per lo più di etnia sinta), limitatamente a quel riguarda l'area: tutti
sono infatti d'accordo che non è adatta, e che gli attuali abitanti dovrebbero
essere spostati in modo permanente. "Sarebbe meglio portarli via da lì. La
realtà è che i sinti sono stati messi in un posto che una volta era un deposito
rifiuti - commenta Casadio - il primo problema da superare però è la xenofobia,
i vicentini superino i muri che ci sono. E' un vero peccato che il progetto
delle micro-aree sia stato accantonato. Circa lo spostamento, comunque, noi non
abbiamo avuto ancora nessuna comunicazione precisa dal Comune sulla zona che
dovrebbe temporaneamente ospitare le famiglie: speriamo ci sia il massimo
dialogo possibile". Patrizia Barbieri (Lega Nord) insiste sulla necessità di
impiegare al meglio i fondi ministeriali disponibili. "I nomadi vanno spostati
in area periferica proprio come trasferimento - osserva la consigliera comunale
- il Comune si spenda per impiegare i soldi stanziati da Roma in tal senso:
sappiamo tutti che la zona di via Cricoli è "illegittima", visto che è a rischio
alluvione, ed è pericolosa perché lì passa il gasdotto.
Investire in quello spazio significa buttare via dei soldi statali e non
risolvere il problema". Critico anche Valerio Sorrentino (Pdl) che rimarca come
"l'amministrazione cerchi di dare le notizie più scomode ad agosto. Comunque,
aspettiamoci una ribellione a questa decisione: non ci sono zone cittadine
individuabili che possano ospitare i nomadi. Come minimo, devono individuare una
zona extra cittadina, lontana dai centri residenziali ". Il consigliere Marco
Zocca, dello stesso partito, a sua volta, lunedì mattina, chiederà di "conoscere
con urgenza le aree individuate". L'assessore Giovanni Giuliari ribadisce che il
trasferimento sarà a termine, e manifesta tranquillità. "Stiamo aspettando che i
tecnici relazionino alla giunta sull'area individuata - precisa -. Fra poco
inizieremo la concertazione sia con le famiglie vicentine che con i nomadi, che
saranno spostati per due o tre mesi. Ricordo che la riqualificazione del campo Cricoli è stata predisposta dallo stesso ministero degli Interni che chiede
espressamente di mettere in sicurezza questi spazi". E ancora: "Per l'inverno ci
auguriamo che il campo di via Cricoli sia pronto - conclude l'assessore -:
certo, non ci staranno tutti di nuovo lì dentro. Vediamo quali altre soluzioni
trovare, magari qualcuno starà in appartamento, come già succede. Gli altri
rispetteranno tutte le norme in vigore, dalla fedina penale pulita al pagamento
delle bollette".
Di Fabrizio (del 20/02/2014 @ 09:04:36 in casa, visitato 1923 volte)
Di Martina Lucchin su
VicenzaPiù| Martedi 18 Febbraio alle 15:22
Dopo alcuni mesi di polemiche rimbalzate da una parte all'altra della città, la
decisione è stata presa: le famiglie Sinti e Rom verranno trasferite in via
Muggia durante i lavori di riqualificazione del campo di via Cricoli, dove
risiedono attualmente. Scartate via Zamenhof per i possibili rischi di
inquinamento della vicina oasi di Casale e via Carpaneda perché soggetta ad
allagamenti, l'ex caserma di via Muggia si prepara ad ospitare provvisoriamente,
sottolinea più volte il sindaco Achille Variati nell'odierno dopo giunta, le
ottanta persone del campo Cricoli.
La struttura, data al Comune dalla Provincia in comodato d'uso per le situazioni
di emergenza abitativa e sociale, verrà sistemata con i fondi ministeriali (80
mila euro) e ospiterà le famiglie di sinti e rom, mentre solo alcune roulotte
verranno portate nel parcheggio della caserma. Le altre roulotte verranno
parcheggiate in tutta probabilità nel park Cricoli. Una volta terminati i lavori
di riqualificazione del campo di via Cricoli, i luoghi dell'ex caserma verranno
utilizzati per il co-housing e per le esigenze abitative.
Polemiche finite? Molto probabilmente no, e ne è ben consapevole Variati che
risponde a tono alle tante critiche arrivategli in questi giorni. "Non mi
spaventano gli insulti sul web, sono anziano e ho imparato a sopportare queste
cose", afferma il primo cittadino, per poi bacchettare i cittadini, che hanno
utilizzato toni eccessivi o razzisti, e il sindaco di Creazzo, da cui si sarebbe
aspettato una "maggiore collaborazione". Al consigliere Claudio Cicero, che
aveva sollevato dei dubbi sulla conformità dell'area di via Cricoli, Variati non
solo risponde con l'elenco delle autorizzazioni giunte dal Genio Civile, dalla
Sovraintendenza e dagli uffici comunali, ma annuncia anche che verrà portata
presto in consiglio comunale una delibera per trasformare l'area di via Cricoli
da agricola a "a servizi" e per approvare il progetto della futura disposizione
delle piazzole. Infine il sindaco Variati rimarca il cambio di rotta intrapreso
da qualche giorno, dopo lo scivolone "mediatico" sul pagamento delle bollette ad
alcune famiglie del campo di via Cricoli che ha portato a Vicenza anche un
inviato delle Iene, in merito agli aiuti elargiti dal Comune: "deve cambiare
l'atteggiamento di chi ha bisogno d'aiuto, il Comune non intende più dare alcuna
forma di assistenzialismo a chi non sarà disponibile a corrispondere in cambio
delle attività lavorative".
Di Fabrizio (del 16/03/2014 @ 09:03:08 in casa, visitato 1785 volte)
Il gruppo di sinti al lavoro nel deposito di Amcps. FOTO ROVEROTTO Alloggi per l'housing sociale: i lavori verranno effettuati da Amcps Intanto
quattro nomadi continuano a lavorare in viale sant'Agostino.
Chiara Roverotto su
IL GIORNALE DI VICENZA
VICENZA. Ottantamila euro per il trasloco dei sinti in via Muggia. Ma quei soldi
serviranno ad altro quando il campo sarà risistemato e le famiglie torneranno in
via Cricoli. L'Amministrazione comunale al riguardo ha le idee molto chiare: la
pressione per la richiesta di case, gli sfratti, le famiglie che si sgretolano
davanti a crisi occupazionali e non solo, stanno diventando un'emergenza per un
assessorato che per il sociale mette in bilancio oltre 10 milioni di euro
all'anno. La spesa più ingente.
Ecco perché la scelta di via Muggia, per i Sinti che l'accetteranno, ha una
duplice valenza: quella di creare appartamenti che poi serviranno per il
cosiddetto housing sociale. Alloggi per chi si trova in difficoltà, per chi deve
gestire un'emergenza, per chi non sa dove sbattere la testa e deve iniziare un
cammino partendo almeno da un tetto. Una risposta in più che il Comune cercherà
di offrire a chi continua a bussare alle porte dell'assessorato di contrà Mure
San Rocco. La gestione, probabilmente, verrà affidata all'albergo cittadino,
mentre del riadattamento edilizio se ne occuperà Aim (...)
Leggi l'articolo integrale sul Giornale in edicola.
I sinti offrono il risotto e rifiutano via Muggia Luciano Caldaras offre il risotto al campo di via Cricoli Grande festa in via Cricoli con tanto di vino e musica "Siamo abituati a vivere
dentro i nostri carrozzoni". Su
IL GIORNALE DI VICENZA
Da una parte gli incidenti e dall'altra la festa. Musica, risotto, vino e un
fuoco acceso dentro un bidone per riscaldare l'atmosfera. Dista appena qualche
centinaio di metri da via Muggia, ma al campo nomadi di viale Cricoli non arriva
l'eco delle tensioni. Anzi, le famiglie aprono le loro “case” ai vicentini. E
lanciano alla città un appello: "Noi non vogliamo andare all'interno di quella
caserma".
UNA GRANDE FESTA. Luciano Caldaras è uno dei protagonisti della serata. Apre le
bottiglie, serve il risotto e accoglie i visitatori. I primi ad arrivare sono i
50 manifestanti di Usb, Rifondazione e Alternativa comunista, che dalla chiesa
di Santa Maria Ausiliatrice hanno raggiunto il campo per testimoniare la loro
vicinanza ai nomadi. "Ci servono amici - spiega Caldaras - e gente buona. In
questo momento stiamo vivendo molto male tutto quello che viene detto nei nostri
confronti".
"NOI SINTI". Caldaras non entra nella polemica. Ma mette subito in chiaro una
cosa: "Noi siamo sinti - precisa - e siamo ex giostrai. Avete (...)
Leggi l'articolo integrale sul Giornale in edicola.
Il recente sequestro di un terreno agricolo in via Mantovani da parte della
polizia locale di Vicenza, e i dubbi conseguenti che fosse destinato a diventare
un campo nomadi, hanno riportato alla ribalta la questione dell'ospitalità alle
famiglie Sinti e Rom che vivono nel capoluogo.
Si torna a parlare, in particolare, della riqualificazione dei campi di via
Cricoli e di via Diaz, dove vivono rispettivamente una trentina e una decina di
famiglie. Il Comune ha ricevuto un finanziamento ministeriale di 400 mila euro
per i lavori, che naturalmente potranno essere avviati solo dopo che le famiglie
verranno temporaneamente spostate in un altro luogo.
«Sto aspettando una proposta da parte della struttura comunale - spiega
l'assessore Giovanni Giuliari - che suggerisca una soluzione, cioè un'area dove
accogliere le famiglie in via temporanea. Una cosa del genere è già stata fatta
quand'era assessore Sante Sarracco, allora venne utilizzata l'area in via
Cairoli dove ora c'è il parcheggio». Dopo la riqualificazione, il campo di via
Cricoli sarà necessariamente più piccolo «e non può essere altrimenti - dice
Giuliari - altrimenti rischiano di cadere nel fiume. Alcuni nuclei hanno già
trovato collocazione in un'abitazione, vedremo al momento come risolvere la
cosa». L'assessore sottolinea il positivo percorso fatto con le famiglie:
«Abbiamo fatto installare, e ringrazio Aim per la collaborazione, dei contatori
dell'energia elettrica, uno per ciascun nucleo, in modo che ciascuna famiglia
paghi ciò che è giusto. Abbiamo fatto degli incontri per dare le opportune
istruzioni. Non solo: ci sono stati due inserimenti lavorativi di giovani Sinti
in aziende, stanno andando molto bene. Collaboriamo con scuole e volontari per
seguire i bambini, anche dal punto di vista igienico. Con le famiglie del campo
abbiamo fatto un patto: basta atti contro la legge. Lo stanno rispettando. Mi
aspetto che ci siano polemiche - conclude Giuliari - ma vogliamo che la nostra
sia la città dell'accoglienza».
L'APPELLO. Replica all'assessore Sala sul progetto per l'area Cricoli. Il
presidente dell'associazione rom-sinti annuncia l'appoggio al sindaco e chiede
di essere coinvolto "Prima di sistemare il campo serve un confronto"
VICENZA. "Ora basta, vogliamo partecipare anche noi alle decisioni che ci
riguardano". Il messaggio è chiaro. Il mittente è Davide Casadio, presidente
dell'associazione sinti italiani e vicepresidente della Federazione rom sinti
insieme. Il destinatario è il Comune e l'oggetto della missiva è ormai noto: la
riqualificazione del campo nomadi di viale Cricoli.
"PAROLA A NOI". Non sono passate nemmeno 48 ore da quando Isabella Sala ha
assicurato che l'intervento "sarà eseguito al massimo entro un anno". Eppure Casadio frena l'assessore alla comunità e alle famiglie. "Prima di prendere
qualsiasi scelta - ammette - dobbiamo essere coinvolti. Se si vuole fare
qualcosa in nome dell'integrazione bisogna deciderlo assieme".
"ABBIAMO VOTATO VARIATI". Il presidente dell'associazione sinti italiani parte
da una premessa. O meglio, da un precedente. "Quando Achille Variati ha lanciato
la sua ricandidatura - commenta - siamo stati invitati a partecipare dall'allora
assessore Giovanni Giuliari. Abbiamo accettato e abbiamo anche votato il sindaco
alle elezioni di fine maggio. Per questo motivo crediamo che l'amministrazione
comunale debba ascoltarci".
TAVOLO TECNICO. Rom e sinti si dicono pronti a collaborare. "Anzi - continua
Davide Casadio - nei prossimi giorni chiederò un incontro con il prefetto, il
sindaco e gli assessori. Ci sono numerosi sinti nel Vicentino e il Comune
capoluogo deve attivare delle strategie di inclusione". Quelle che ha messo in
piedi da qualche anno l'Amministrazione. E lo dimostra la volontà di proseguire
con il progetto di riqualificazione del campo di viale Cricoli. "Tuttavia - fa
sapere il presidente - senza un vero dialogo non si va da nessuna parte".
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