Minacce di violenze dopo il voto sullo sgombero By Grattan Puxon
Sarà una operazione senza precedenti, che coinvolgerà un'intera comunità, con corollario di conseguenze per donne e bambini - così il consiglio del partito laburista descrive il voto della maggioranza conservatrice del consiglio comunale di Basildon la sera del 14 luglio.
Con una maggioranza risicata, dopo un dibattito infuocato durato due ore, Malcolm Buckley può vantarsi di aver liberato la contea da 220 caravan "senza permesso" e di aver ottenuto quanto voleva. Il costo di quest'operazione, cinque milioni di euro escluse le spese legali, sembra non abbia svolto alcun deterrente.
Il blocco conservatore, per buona parte del dibattito è rimasto in silenzio e senza rispondere alle interrogazioni che erano state rivolte, incluse quelle sui comportamenti della famigerata Constant & Co., che si è guadagnata il nome di "specializzata sugli Zingari" con una lunga serie di violenze e distruzioni in azioni simili condotte in passato.
"Con questa decisione impietosa" ha affermato il consigliere Sultan Nandanwar, "si da via libera a dei verie propri banditi di strada per minacciare donne e bambini". Un altro membro del partito laburista ha descritto quello del 14 luglio come il giorno più nero dalla fondazione di Basildon Newtown, aggiungendo che il comune aveva il dovere morale di individuare una sistemazione alternativa e praticabile per le 120 famiglie di Dale Farm. Ha poi ricordato che il governo, anche se all'ultimo momento, aveva detto di essere pronto a finanziare il comune per l'acquisizione di un'area alternativa. La risposta dei conservatori è che così il governo "intende lavarsene le mani".
Il locale partito conservatore si è allineato ai recenti proclami elettorali del suo leader Michael Howard, cercando la contrapposizione anche contro il volere dei contribuenti [...] che hanno minacciato uno sciopero delle tasse, se il consiglio comunale darà luogo a uno sgombero tanto costoso e impopolare.
Il consigliere Geoff Williams (Lib-Dem) ha ricordato che sono diversi i gruppi e le associazioni, in Gran Bretagna e altrve, che hanno criticato la decisione e intendono ricorrere alle istituzioni internazionali Ha po definito i mertodi di Buckley come uno "scenario alla Lewis Carol" dove lo spreco delle risorse si risolve in manicomio.
Un altro rappresentante laburista ha concluso "Abbiamo appena ricordato le vittime del terrorismo e con la stessa voce chiediamo di votare per distruggere la vita delle persone".
Di Fabrizio (del 07/05/2005 @ 21:29:25 in Europa, visitato 4382 volte)
da USTIBEN
Preambolo: lo scorso marzo vengo a sapere dalla mailing list British_Roma che nel distretto di Billericay (Essex) il movimento dei Nomadi e Viaggianti aveva candidato un proprio rappresentante alle elezioni distrettuali, Richard Sheridan. Di lui poi non so più nulla (ho provato a scrivere alla stessa mailing list per avere chiarimenti, ma senza risposte). In compenso, pochi giorni dopo, nel distretto di Folkestone (estremo sud est del paese, nel seggio dove si candida il leader del partito conservatore Howard) in rappresentanza dello stesso movimento viene candidata Silvy Dunn, nelle liste del piccolo Peace & Progress party. Qui ne parla la BBC, da cui ho rubato la foto (a proposito: è fatta molto bene la tabella riassuntiva dei risultati finali), ma al solito preferisco dar la parola ai diretti interessati. Fabrizio --------
Sylvia Dunn, la prima candidata Rom britannica alle elezioni nazionali, ha raccolto pochi voti, ma stabilito un precedente storico. Ai suoi supporters sul campo, Joe e Bridie Jones di Gypsy and Traveller Affairs, il compito si è presentato difficile sin dall'inizio, con la raccolta delle firme per presentare la candidata. Alla fine il suo risultato col Peace & Progress party - 22 voti - non è soddisfacente.
Altri piccoli partiti sono riusciti a fare di meglio, contando sulla base dei votanti registrati. Sylvy, la cui candidatura ha ricevuto appoggi e apprezzamenti in tutto il paese, mancava di potenziali votanti in quel feudo conservatore. Ma, come ha detto Joe aprendo la campagna elettorale: "Stiamo tracciando un percorso che altri seguiranno."
Dovrà esserci una forte svolta a livello nazionale, ponendo enfasi nel voto postale e nella registrazione di chi non ha fissa dimora, prima che possa verificarsi un impatto reale. Stiamo avanzando su questa strada. La registrazione dei votanti a Dale Farm nel bastione conservatore di Basildon ha contribuito alla vittoria di misura dei laburisti. Così questo schema ha ottenuto pubblicità positiva.
La comparsa di candidati Rom in altre parti d'Europa, sia nei parlamenti nazionali che in misura minore per le votazioni europee, non è più una novità assoluta. Su 10 milioni di Rom in Europa, almeno quattro milioni sono in età di voto.
In Gran Bretagna, contando Rom, Viaggianti e quanti si sono sedentarizzati, dovremmo essere circa 500.000 votanti, a cui andrebbero aggiunti altri 200.000 se l'età per votare fosse abbassata a 16 anni. Questo ci porterebbe a concorrere per istanze di governo locale, dove sinora non abbiamo mai avuto voce in capitolo, rimanendo un'eccezione l'elezione a sindaco del Viaggiante Charlie Smith (Essex del Sud).
Di Fabrizio (del 09/05/2005 @ 19:23:41 in casa, visitato 2515 volte)
Terminata la tornata elettorale, è nuovamente all'ordine del giorno la questione dello sgombero di Dale Farm. Centinaia le famiglie coinvolte, mentre il team legale che appoggia il Comitato dei residenti ha già preparato i primi 25 ricorsi.< BR> Mentre si avvicina la data della Marcia per i Diritti Umani, si susseguono anche gli incontri pubblici che il comitato ha promosso. Tra questi ce ne sono anche con gli ufficiali della polizia distrettuale e col consiglio comunale di Basildon, che ha promosso lo sgombero del villaggio, nel tentativo di scongiurarlo. "Continuaiamo a sottolineare la complessità legale" dice Grattan Puxon di Ustiben, "come pure la questione dei diritti umani. Almeno, abbiamo strappato la concessione che lo sgombero sarà rimandato a dopo la manifestazione del 14 maggio." Continua Puxon: "Non si tratta di rimuovere dei caravans: Dale Farm è un villaggio comunitario di case e bungalows. Sono almeno 150 i bambini che frequentano la scuola." Desta preoccupazione, non solo nella comunità dei Viaggianti, la decisione comunale di appaltare lo sgombero alla compagnia privata Constant & Co, che ha già ottenuto dal comune la somma di £. 20.000 per presentare un piano di sgombero (che il Comune non ha ancora approvato) e al termine della distruzione del villaggio dovrebbe ricevere in saldo £. 1.500.000 (circa 2 milioni di euro). La compagnia si è già occupata nel recente passato di simili azioni, a Oak Lane, Chelmsford, Borehamwood, collezionando diverse cause legali per violenza privata, furti e distruzione di proprietà personali. Il caso "Dale Farm" ha raggiunto notorietà perché il contenzioso col comune di Basildon e la comunità viaggiante si trascina da anni e per il gran numero di famiglie coinvolte, ma è solo l'ultimo di altri casi simili, che sta trasformando l'intera comunità in "Cittadini Rifugiati Interni", come le comunità Rom in Kossovo. Dopo aver sollevato reazioni contrastanti in patria, tra cui numerose espressioni di solidarietà, questa vicenda ha in seguito mobilitato uno studio legale inglese. Ora la notorietà travalica i confini e manifestazioni di solidarietà e offerte di assistenza legale stanno arrivando da diversi paesi nel mondo.
Di Fabrizio (del 31/12/2005 @ 17:54:11 in blog, visitato 12386 volte)
L'anno scorso di questi periodi, raccolsi per i coraggiosi lettori che si avventuravano sulle piste di Rom e Sinti, una settantina di auguri di buone feste, che arrivarono dalle tante comunità sparse su questo pianeta (la diaspora spaziale non è ancora avvenuta)
Ci riprovo quest'anno. Non fate caso alla data del post, perché la aggiornerò di volta in volta: comincio io con quello che si dice una volta all'anno:
Lacho Krechuno. Bahtalo Nevo Bers!
Cari compagni e amici, nell'informarvi che è appena uscito per le edizioni Albatros il libro TAOMA, il mondo delle mille e una meraviglie, sul diritto alla parola dei minori e in particolare di quelli Rom, curato nella parte informativa dal sottoscritto per conto dell'Opera Nomadi di Napoli, vi invio i più sentiti auguri di buone feste e di un buon anno nuovo, con meno precarietà nel lavoro e nei rapporti e un pò più serenità per tutti. Un pensiero affettuoso ai nostri cari amici Rom, rumeni e slavi, e specialmente a chi passerà questo Natale nascosto e braccato dalla polizia (vedi Torre del Greco- ex-sgomberati di Casoria). Ciao e buon anno 2006.
P.S.Scusate la sobrietà del messaggio; io vado un pò in vacanza, torno il 7 gennaio, giorno in cui gli Slavi celebrano il Natale.
Dear all! Merry Christmas and Happy New Year to you and your families! Me mangav tumenge thaj tumare familiasa baro baxt, zor thaj sastipe ando nevo 2006 bersh!
With respect and best wishes, Valery Novoselsky. Editor of Roma Virtual Network. Galilee, Holy Land
Baxtalo Nevo Bersh Savorenge!! Baxtalo Creciuno thaj sastipen! Te del o Devel tumege so kemen tumen ando nevo Bersh 2006!
kham Asociatia Thumende Valea Jiului Tumende TV Production Cristinela Ionescu
The avel baxtalo o nevo Bersh! Happy new Year! Nouvelle année heureuse! 2006 Rudko Kawczynski
BAHTALO NEVO BERS
MARASE RASISTORENSASAVE AVEN TE HASEN AMARO GAV DAJL FARM
Save Dale Farm! Stop ethnic cleasing!
“Kerdjam amen gav Dajl Farm , kote besen 1,000 manusa. Soske so amen sam
pirutne, i pasutni dizBasildon dikheltepaldel amen. Idizdela5 milionaeuro privatnezandarenge te hasen amaro gav thaj te chuven amen avri , e chavensa .
Odoleske pandjamo drom bare sasternensa - dikhupre . Akana e dusmanadaren te aven ano Dajl Farm– dzanen kajka marenpe olensa!”
TE IKERAS BARBARI BARO DIVES ANO 8 APRILI 2006!
Amen ano Dajl Farm ka iklovase dromende te keras protesto. Katar USTIBEN
Baxtalo tuke Kreschuno thaj Nevo 2006 Bersh! Kushti Bollesko Divvus te Baxtales Nevo Bersh. Merry Xmas and a Happy New Year from Sinti Vonnie and family in Australia Ekipa na TV ROMA Vi pojelava vesela KOLEDA i stastliva Nova 2006 godina! Bahtalo Crechuno tahi nevo 2006 bersh!
Opera Nomadi Sezione del Lazio Carissimi Amici, In occasione di queste feste, volevamo augurare a tutti Buon Natale e Felice Anno Nuovo
Pacivalen Romalen phralalen, Vilestar mangava sarinenge ko ka drabarol akava lil, baxtalo nevo bers 2006 hem o krecuno. Te anel o Devel but bax thaj/hem sastipe sarinenge. agja molinava e Devle te del amen zoralipe, thaj lacho gndipe te branisara o interes amare Romengo. Ko 2006 isi te avel but nevipe ko URYD. Amen ka informirina sarine, hem ko isi zainteresime saj te lel than ko amare aktivitetora. Mangav sarinenge lacho hem baxtalo o NEVO BERS 2006
URYD (UNION DES RROMS DE L’EX-YOUGOSLAVIE EN DIASPORA) Imer Kajtazi - URYD Belgium tel. & fax: ++32 3 765 07 27 MOB: + 62 e-mail: romano.dzuvdipe@skynet.be website: www.uryd.com
I koordinacija taro biradzakere organizacije “Roma 2002” mangela tumenge suksesi thaj berekti ko nevo 2006 bersh !!
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“RNGO Roma 2002” wish you success and prosperity in the New Year !!
Baxtalo Krachuno thaj o Nevo Bersh tumenge! Te oven saste thaj baxtale tume thaj tumare familie! Te del o Del numaj shukaripen te ashundel pes tumenge and-o nevo bersh 2006! But sastipen thaj baxt mandar, Tumari phen, Diana Kirilova
I have a Romany song for New Years' from Romania where all kids go from house to house now and sing and get treats.
Acheaven, chave, phrala! Na traden le guruwa Asunen so daw duma Tehara o Bers Nevo Avel po grast o parno Taj anel mangro guglo Sastimos thaj gi lachio. O Nevo Bers kai avel Barvalimos te-anel. Sode barrore ande xar Kadiki chave sucar Sode bal si po sosoi Kadiki masa, thaj goi Sode barore-ndo paj Te an love thaj sumnakaj Savo avela maj ciorro Te-al les lov sumnakuno. K-o bers chavalen, Ka but bersa rromalen.
I hope some of it is understandable. It's a lot of good wishes for the New Year!
BAHTALO NEVO BERSH THAJ BUT SUKCESI SA E ROMENGE ANDO NEVO 2006 BERSH THAJ BUT SASTIPE THAJ BAHT TARO MUAREM RAMUSH - CIRKO JOURNALISTO TARI TV BTR- SKOPJE MACEDONIA
Dear friends, We wish you all Happy New Year and all other upcoming holidays! We hope all your wishes will become true in 2006, and that you will have more happiness and joy in your life!
Lasho Krechuno ay baxtalo Nevo Bersh, Shavale Rromale Butale, te del tumenge ay tumare cheledonge o Swunto Del sa so tume mangena lestar, bax sastimos bukuruiya ay Veseliya. Katar o Lolya Jorge Bernal Argentina
Baxtale Praznichi Savorrenge!!!!!!
Te aves saste baxtale / salud y suerte para todos y todas Desde Kale Dor Kayiko os deseamos una ¡Feliz Navidad!
… y próspero año nuevo. Que el 2006 traiga mejor salud, suerte y Fortuna que el pasado año para todos vosotros, vosotras y vuestras familias.
OSCAR VIZARRAGA. Vicepresidente de la Asociación Kale Dor Kayiko.
Amigos, a alguns de vocês tenho de agradecer, a outros expresso minha admiração e a outros minhas saudades, porém, a todos envio meu carinho e votos de Boas Festas. Miriam Dinelli Fone: / 4222 Fax: Brazil - São Paulo - S.P.
Dragi prijatelji svima zdravlja, srece i da vam se svi snovi ispune u 2006 od srca vam zeli.
Zdravo Pralalen thaj Pejnalen eke meda te vakerav tumenge bashi akaja organizacija, Akaja organizacija postoinela taro 1999 godina em but bilace amencar i buti bari diskriminacija amare Romencar ki Makedonija ,svako dive rodaja buti amare Romenge ki Makedonija o gadje kuvenamen samo ko pike aj aj tajsa ka ovel i buti numa nae agaar amen akate bute organizaciencar borinaamen ko sa no but ari odova o love sa lena o gadje e romenge dena samo o troshke odoleske akava samo tikni informacija, inace me o Rakip Nedjip sijum Pretsedateli akale organizacijakeri mo kontakt talo mob:tel 071693949 kerutno 2651699 Lace pralalen taj penjalen ma te lav tumenge o vreme, mangava tumenge sa naj shukar ko 2006 bersh jeke sastipnasa ta enol o devel jek mangipe em sa majshukar te suna tari evropa amare romendar te ovelamen majlace obrazovanie ,te ovelamen buti te pravgon o granice em ma te ovel corolipe.
Sakam da vi ja cestitam novata godina se najdobro so ljubov mir i pred se zdravje i dobra sorabotka so nas vo 2006 godina. cao
Estimados amigos, familia y todos los que durante el año me han acompañado !
Que el Espiritu de la Navidad los ilumine y llene su vida de amor, paz, salud y mucha felicidad ! Feliz Año Nuevo !
Merry Christmas and a Happy New Year ! May many Blessings be yours this season. alongside family, friends and loved ones !
Lacho Kreschuno ! Baxtalo nevo bersh 2006 ! But bax i sastipe tumenge !
Minha Mensagem de Natal a todos meus amigos Feliz Natal e Feliz Ano Novo para você e toda sua família e eu desejo a você amor, paz e felicidade no ano que vem. Beijos, Abraços !
Auguri di Buon Natale Ciao a tutti ! Felice Natale per il bianco e il nero fermiamo le guerre e guardiamo su in cielo Cosi e Natale Speranza per noi per grandi e piccini, per te se lo vuoi
Che porti nel cuore la pace e liamor Un saluto a tutti. Besos a todos ! Elena
Dragi colegi, Fie ca Nasterea Mantuitorului nostru, aroma de brad, colindele si cozonacul cald, sa va umple inimile de bucurie sufletul de liniste si viata de impliniri. CRACIUN FERICIT ! Dumitru Vasile Asociatia Rromilor " Egalitate de Sanse " Tulcea
The year 1990 was the first year the group Sukar started to work together, joining then-active members of various tamburitza orchestras of folklore groups from Ljubljana, Slovenia. After many long years of playing traditional melodies and folk music, they devoted themselves to playing primarily gypsy or Romany music. They dedicated the entire collection of their work to this type of music ... www.sukar.org
Bari bah! But sastipe! Baro sukaripe ko Nevo Bers 2006! Vezel Bozic, veliko sdravja in srece v Novem Letu 2006! Merry Christmas and Happy New Year!
Namens het bestuur en namens mijn , De landelijke Roma Stigting ''Roma Emancipatie" Wensen jullie een Pretigge kerstdagen en een gelukkig nieuwjaar toe. En een goeien samenwerking.
Mire pativale rajalen thaj rajnalen ko alav miro thaj le organizacijako le themako tari Holandija i "RROMANI EMANCIPACIJA" kamav tumengje bahtalo te ovel o krecuno thaj o nevo 2006 bersj, te del o sunto del baro zutimos, satipe thaj bah tumen, thaj te lokjarel amare pharimata amedar le Rromendar, te ovel amen baro pralipe, jekipe ,respekto thaj pakjiv, numaj odolesa ka djas jekajek angle le prespektivake an amaro trajos. Kamel tumengje tumaro pral o Gjuner Abdula-Abdulasko Prezidento, Advisuri le Evropako Parlamenti Office Els de Groen
Merry Christmas and a Happy New Year to You! Romale!!!! But Baht tumenge sarenge, zor thaj sastypen ando 2006!!! Te del o Del tumenge saro so tume mangen!!! Raya, Natasha, Nikak, Aleco, Goran
è stata convocata definitivamente per il 25 dicembre a Roma la Marcia di Natale per l'amnistia, la giustizia e l'indulto che partirà alle ore 10 da Castel Sant'Angelo (concentramento alle 9.30).
E’ la prima volta che in Italia si manifesta per quella che consideriamo la più grande questione sociale del nostro paese, determinata dalla non-amministrazione della giustizia e dalla disastrosa situazione delle carceri, fatti per cui lo stato italiano è stato condannato dalla giustizia europea, sin dal 1980 e ripetutamente, per violazione di diritti umani fondamentali.
Non si tratta solo della condizione delle carceri nelle quali 60.000 detenuti sono ammassati in celle che potrebbero ospitarne al massimo 42.000, si tratta anche e soprattutto della vita di almeno 18 milioni di cittadini italiani e delle loro famiglie che sono parti in causa negli attuali 9 milioni di processi pendenti, molti dei quali destinati a risolversi per prescrizione (come è accaduto a 1 milione di processi negli ultimi cinque anni). Secondo il recente rapporto del Consiglio d'Europa, circa il 30% della popolazione italiana è in attesa di una decisione giudiziaria.
Da Castel Sant'Angelo, un carcere storico ma anche il luogo più vicino a San Pietro e al ricordo di Papa Giovanni Paolo II che nella sua visita in Parlamento chiese clemenza tra gli applausi, la marcia proseguirà per il Carcere di Regina Coeli, per il Senato e la Camera dei Deputati che da quindici anni non approvano una misura di clemenza, per Palazzo Chigi, sede del Governo, ma anche per Piazza Santi Apostoli, sede dell'Unione di quei partiti di centrosinistra che hanno dimostrato di volere rimuovere la grande questione sociale della giustizia e del carcere.
Ti chiediamo anche di far girare questa email tra i tuoi conoscenti, parenti e amici, per invitarli a partecipare insieme a te alla Marcia di Natale.
I perché della Marcia
«Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni» Dostoevskij, Memorie da una casa di morti (1862)
Con la Marcia di Natale i promotori intendono manifestare sia per l'amnistia che per l'indulto. Entrambi i provvedimenti, adottati per l'ultima volta 15 anni fa, sono necessari per diverse ragioni, che riguardano le inique condizioni carcerarie ma anche il cattivo stato della giustizia in Italia, rallentanta da migliaia di processi arretrati, che provocano un'amnistia di fatto, strisciante e di classe, costituita dal milione di reati prescritti per scadenza dei termini soltanto negli ultimi 5 anni.
Il 30 novembre scorso il Consiglio d’Europa ha denunciato che “i ritardi della giustizia in Italia sono causa di numerose violazioni della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sin dal 1980”, ritardi che “costituiscono un pericolo effettivo per il rispetto dello stato di diritto in Italia”.
Attualmente sono 60.000 i detenuti nel nostro paese, contro la capienza regolamentare di 43.000 unità. 21.000 di questi sono in attesa di giudizio. La nuova legge ex-Cirielli, che inasprisce le pene per i recidivi, si calcola che porterà in carcere in breve tempo altri 20.000 detenuti.
Chi si oppone alla clemenza dimentica che in Italia esiste un'amnistia strisciante che si chiama "prescrizione" e che è spesso riservata a chi può permettersi un bravo avvocato. Solo negli ultimi cinque anni, ben 865.073 persone hanno beneficiato della prescrizione dei reati penali per i quali erano state inquisite.
Chi si oppone alla clemenza dimentica che l'aumento delle carcerazioni non determina la riduzione dei reati. Se in Italia la mano pesante della giustizia si scarica quasi per intero sugli esclusi, senza avvocato e senza difesa, soprattutto immigrati e tossicodipendenti. Il 32,2% dei detenuti sono extracomunitari, mentre il 27,4% sono tossicodipendenti. Solo il 4,4% dei detenuti ha terminato la scuola media superiore.
In totale sono 8.942.932 i processi pendenti, di cui 5.580.000 penali. Tra la data del delitto e quella della sentenza la durata media è di 35 mesi per il primo grado del processo e di 65 mesi per l'appello. Sono moltissimi i reati che non vengono nemmeno perseguiti: nel 2003 le persone denunciate sono state 536.287 e i delitti denunciati per i quali è iniziata l'azione penale sono stati 2.890.629 (in crescita rispetto all'anno precedente), ma nell'80,8% dei casi l'autore era ignoto.
Chi si oppone alla clemenza dimentica che spesso sono leggi inique a produrre criminalità. Basti osservare come sia risibile il numero degli immigrati regolari in carcere, mentre è crescente quello degli immigrati senza permesso di soggiorno. L'impossibilità di ingresso legale produce illegalità e reati, mentre chi ha possibilità di regolarizzazione dimostra di essere pressoché esente da pratiche illegali e criminali.
Chi si oppone alla clemenza dimentica che in molti casi è il carcere stesso a portare alla commissione di nuovi reati. I dati dicono che se la percentuale della recidiva è del 75% nei casi di detenuti che scontano per intero la condanna in carcere, questa si abbassa drasticamente al 27% nel caso di tossicodipendenti condannati che scontano la condanna o una parte di essa in affidamento ai servizi sociali, e al 12% nel caso di non tossicodipendenti affidati ai servizi sociali.
L'amnistia e l'indulto, dunque, non sono contraddittori con un'attenzione ai temi della sicurezza. Investire sul recupero e sulla prevenzione è la vera politica per la sicurezza, una politica meno costosa socialmente, umanamente ed economicamente. Tenere una persona in carcere, peraltro nelle attuali condizioni miserevoli e spesso illegali (basti pensare che il Regolamento penitenziario, varato nel 2000, è rimasto in buona parte lettera morta), costa 63.875 euro l'anno, in gran parte per la struttura, mentre per il vitto di ogni recluso si spendono mediamente solo 1,58 euro al giorno. Tenere un tossicodipendente in carcere (e sono almeno 18.000) costa il quadruplo che assisterlo in una comuità o affidarlo a un servizio pubblico.
Sono passati 5 anni dal Giubileo e dalla campagna per l'amnista e l'indulto e per un "Piano Marshall" per le carceri e il reinserimento sociale. Sono passati 3 anni da quando il Parlamento applaudì ripetutamente Giovanni Paolo II mentre invocava una riduzione delle pene. L'amnistia e l'indulto sono oggi l'unica risposta possibile a quella che nel frattempo è diventata la più grande emergenza sociale del nostro paese. Una questione che, direttamente e indirettamente, riguarda la vita e le condizioni di milioni di cittadini e di famiglie italiane.
Per costruire una nuova giustizia, occorre sbloccarla con un'amnistia. Attraverso l'indulto, invece, è possibile riportare il numero delle presenze a quello delle capienze, vale a dire ridurre di almeno 15.000 gli attuali detenuti.
I promotori della Marcia: Rosa nel pugno - Nessuno Tocchi Caino - Il Detenuto ignoto - Radicali Italiani - Associazione Luca Coscioni
e molte altre personalità e associazioni (per una lista completa clicca qui). Care e Cari, insieme a voi e alle vostre iniziative è trascorso un altro anno. E' stato importante conoscere e condividere i vostri eventi e spero di riceverne sempre di più.
Un caro augurio di buone feste da tutto l'ufficio attivismo, a presto, Franca.
REGGAE FOR U MAN WRITES Concerto dal vivo dei GARDEN HOUSE, a sostegno di Amnesty International, per una serata dedicata alla Giamaica tra musica e diritti umani. Il Gruppo di Amnesty di Modena sarà presente con il tavolino di raccolta firme dove si potrà aderire alla campagna contro la violenza omofobica in Giamaica firmando la cartolina/appello al Primo Ministro della Giamaica. Venerdì 23 dicembre ore 22.00 Presso VIBRA CLUB Via IV novembre 40/A - Modena Per informazioni: 059/219738 - 328/4713143
The holiday season is drawing near…. From all of us at Next Page – we wish you a happy holiday and festive new year. Page Back will be back with you again in January, 2006.
Merry Christmas to you ALL, whatever faith (or none), you may cherish... Davo
Nagyon Szep es Bekes Karacsonyi Unnepeket es Boldog Uj Evet Kivanok a Magyarorszagi RomNet Szerkesztosegnek es rajtuk keresztul az osszes Romanak is,
Comunicazione di servizio per milanesi e dintorni: veglione di capodanno al campo. Musica, balli, fuochi per una serata che ricorderete. Contattatemi per informazioni o partecipare
"Daddy", she said, her eyes full of tears, "will you talk to me and quiet my fears? Those bad boys at school are spreading a lie 'bout the impossibilty of reindeer that fly. There's no Santa Claus, they say with a grin there's not one now and there has never been.
How can one man take all of those toys to thousands of girls and boys? But I told them Daddy, that they were not right, that I would come home and find out tonight. Mama said wait until you come home. Please tell me now that I was not wrong."
Her Daddy looked at her questioning face and puffed his pipe while his fratic mind raced. He had put this off as long as he could, he had to think fast and it better be good. Whispering a prayer, he began with a smile,
"Remember at circle how we learned to pray, asking the Goddess to take care of us each day? And you know how we say a prayer before each meal? To this same Goddess whom we know to be real. Though we never see her, we know she is there watching her children with such loving care."
"The Goddess started Yule a long time ago when she gave us herself to love and to know. A spirit of giving came with that gift, and her generosity filled the whole earth. Man had to name this spirit of giving just as he names all things that are living."
"The name Santa Claus came to someone's mind problably the best name of any to find. There is, you can see, and I think quite clear Truly a Santa who visits each year. A spirit like the Goddess, whom we never see, She enters the hearts of your mother and me."
"Each year at Yule for one special night we become him and make everything right. But the REAL spirit of Yule is in you and in me and I hope that you are old enough now to see that as we believe and continue to give, our friend Santa Claus will continue to live."
Christmas is every time we remain in silence in order to listen another (Mother Theresa of Calcutta) Wishing a Merry Christmas and a new Year filled with happiness!
Natale è ..tutte le volte che rimaniamo in silenzio per ascoltare un nosro fratello (madre teresa di calcutta) Un sereno Natale a tutti ed un nuovo anno di gioia.
May Mahmud's Day find all of you healthy free and happy !
Today 2005 – 1018 = 987 years have elapsed siince when Sultan Mahmud from Ghaznī arrived in front of the Rromani city of Kannauj and destroyed all seven forts of the town. He caught also 53.000 inhabitants, Ḍomba (artists), who were living there. It is for them that he had come to Kannauj, in order to deport them back to Ghaznī and increase the cultural wealth of his city. The word "Rrom" originates from the word Ḍomb (skr. डोम�ब). Mahmud brought from Kannauj also 385 elephants and 3,000,000 dirhams in gold, silver, pearls and ruby. He sold eventually the Ḍombs between 2 and 8 dirhams each. They were so numerous that "a man who wanted to count them tired hisfingers" – Al-Utbi says.
Many people are going to celebrate Xmas and the New Year's Day, we should celebrate right now Mahmud's Day, 21 December, and we are sending to you as a small present the fonts which enables you to write in Rromani, in phonetics and in many other scripts (as Indian alphabets).
Take the icon ArialUnicodeMS_rromani, drag it to the folder FONTS, which is contained in you CONFIGURATION PANEL. We are sending also the explanation in English of how to use this font and to write in Rromani.
Those who already have Arial Unicode MS (you may check this if the word डोम�बis correctly on your screen) do not need to download it onto their computer.
May all of you be healthy and happy and write and read only nice things!
Natale. L’albero, i regali, le vacanze… Tra le tradizioni, fino allo scorso anno, c’era anche la diretta natalizia di Radio Popolare che metteva in contatto, via telefono, chi vive 365 giorni all’anno dietro lo sbarre con familiari e conoscenti, per potersi scambiare auguri e auspici. Quest'anno il Ministero di Grazia e Giustizia non ha concesso il permesso per essere in diretta nelle carceri milanesi. Una scelta in linea con le decisioni che tendono a isolare sempre più i detenuti, ad impedire di avere rapporti con il mondo esterno.
Ma non ci siamo fermati. In questi giorni abbiamo incontrato molti detenuti registrando i loro auguri di buone feste per amici e parenti. Parole che verranno messe in onda domenica 25 dicembre dalle 10 alle 12.
E sempre in quelle due ore, telefonando allo 02.33.001.001, gli ascoltatori di Radio Popolare potranno salutare chi passerà le feste dietro le sbarre. Nel corso della lunga diretta natalizia ascolteremo ex detenuti raccontare come si vive un Natale dietro le sbarre e le corrispondenze dalle manifestazioni per l’amnistia che si svolgeranno in contemporanea.
Radio Popolare 107.6 Mhz - www.radiopopolare.it - Eutelsat Hot Bird 4, 13° est, Polarizzazione verticale, Frequenza 12.111 MHz.
ROMALEN!
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DEAR COLLEAGUES MERRY CHRISTMAS AND HAPPY NEW YEAR !
Sincerely, Robert RUSTEM Senior Assistant on Roma Issues OSCE Spillover Monitor Mision to Skopje
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Latcho ofta, miro mala taj malaca. Schukar kretschuno taj bachtalo nevo bersch. Latch drom, Reili.
Sharishan familia pace e buone cose a tutti, cliccando sul disegno in basso, troverete il mio messaggio per voi. Un messaggio che rivolgo a tutti, mentre attraversiamo assieme questa estesa pianura "un altro viaggio"... Possa Devel esaurire tutti i nostri desideri più profondi con il nuovo anno. Armando
Di Fabrizio (del 19/09/2011 @ 16:27:13 in Kumpanija, visitato 2425 volte)
E' iniziato circa mezz'ora fa lo sgombero di Dale Farm, dopo il fallimento della trattativa di
stamattina tra i residenti e il consiglio di Basildon. Sempre stamattina l'ONU
si era proposto come mediatore al governo inglese, ma la sua proposta è stata
rifiutata.
Chi vuole rimanere aggiornato tenga d'occhio questi siti:
Il
gruppo su Facebook (quasi una chat, si viaggia al ritmo di un messaggio
al minuto)
Il blog su Dale
Farm (attualmente non riesco a caricare completamente la pagina)
Il consiglio di Basildon, dopo il BIG WEEKEND di fine agosto, aveva rimandato
lo sgombero di Dale Farm dal 2 al 19 settembre, sperando che allora ci fossero
stati meno sostenitori. Quanti erano stamattina si può vedere in questa foto di
Stevie Stratton
Dichiarazione di Andrew George, parlamentare liberaldemocratico: "Non
capisco spendere tutti questi soldi, perché [Dale Farm] ritorni a quella che
sarà la più costosa discarica della storia"
Umorismo inglese : Cose che succedono al Camp Costant: "Ho perso
la mia borsa coi trucchi. Se qualcuno la ritrova me la riporti. Vorrei essere in
ordine quando gli ufficiali giudiziari mi spaccheranno la testa!"
Nota su Facebook di stanotte: Notte agitata prima del promesso
sgombero. Leggo che a Dale Farm stavano cantando, un modo per farsi coraggio e
sentire la vicinanza di chi domani potrebbe essere sbattuto per strada.
Per un momento ho immaginato la scena con gli occhi dei poliziotti che montano
di guardia lì attorno: freddo e pioggia, il buio della campagna illuminato da
qualche falò, il profilo incerto di una roulotte, il canto che sembra provenire
da una città fantasma...
Domani mattina sarà tutta un'altra storia, ma chissà cosa rimarrà loro in mente
di questa lunga notte?
Di Fabrizio (del 04/07/2007 @ 14:32:17 in casa, visitato 2081 volte)
Comunicato Stampa IL GIUDICE FERMA I BULLDOZERS
Dale Farm, Essex, 5 luglio - Appena 24 ore prima dello scadere dell'ingiunzione
di lasciare le loro case, i residenti di
Dale Farm hanno appreso oggi che il consiglio di Basildon ha ritirato la
minaccia di inviare i bulldozers, perché questo sarebbe potuto sfociare in un
confronto violento.
Secondo un piano segreto
Constant & Co, autodefinitasi compagnia specializzata nello sgombero dei
campi, oltre 150 specialisti erano pronti ad invadere la comunità nelle
prime ore del mattino. Sarebbero dovuti essere accompagnati dalla polizia
anti-rivolta dell'Essex.
Impiegati della sanità hanno ammonito che i metodi forti impiegati dai
dipendenti di Constant avrebbero portato a ferite e traumi tra i bambini e gli
anziani di Dale Farm. Questo approccio, che in passato aveva portato a bruciare
case e proprietà, avrebbe potuto sfociare in disordini [...].
"Potrebbero essere uccisi dei bambini", dice Kathleen McCarthy, reggente
scolastica che con le due figlie si oppone allo sgombero. "Non possiamo
assistere e permettere che ci distruggano".
Dice che dall'inizio dei sette anni di assedio, Basildon ha abusato dei suoi
poteri e sistematicamente bersagliato il villaggio dei Viaggianti. Richiedere il
salvataggio della cintura verde è stata solo una cortina fumogena per mascherare
una deliberata politica di pulizia etnica.
Se questo confronto è stato evitato, ciò è dovuto all'intervento del
procuratore legale Keith Lomax, la cui squadra mercoledì ha inviato
un'ingiunzione a Basildon, perché nessuno sgombero avvenga senza l'opinione
dell'Alta Corte.
SENZA CASA
McCarthy riferisce che il consiglio di Basildon ha informato il Governo che
se in futuro si sgombererà la comunità, non si prevede di sistemare i residenti
di Dale Farm in un'altra parte del distretto.
"Questo va contro la politica governativa come pure ai nostri diritti umani,"
continua McCarthy. "Il nostro prossimo compito è rompere quest'attitudine
razzista e ripristinare il buon senso."
Vice presidente di Dale Farm Housing Association, McCarthy spiega la
sua strategia dei due passi con cui spera di dialogare con Basildon. Il primo
passo è di appellarsi contro il recente rifiuto del consiglio di garantire
all'associazione il permesso sviluppare un parco per case mobili a Terminus
Drive, Pitsea. Questo sito fu inizialmente proposto come alternativa dal vice
primo ministro John Prescott.
Il secondo, è di riunire le richieste e le forze di quanti sono senza casa.
Lo scopo è di fare pressione su Basildon perché riconosca la propria
responsabilità su quanti sta rendendo senza casa e per risistemarli in comunità
in un'altra posizione.
McCarthy è inflessibile, le famiglie allargate non accetteranno case singole
o che le dividano. Insistono nel loro diritto di vivere assieme [...], parte
essenziale della loro cultura e tradizione.
01/09/2011 - NUJ ha condannato la notizia che il Consiglio della Contea dell'Essex
intende limitare l'accesso dei media durante lo sgombero di massa dei Viaggianti
presso il sito di Dale Farm a Basildon, domani venerdì 2 settembre.
Lo sgombero può iniziare in ogni momento, ma il Consiglio non intende
spiegare e giustificare la propria intenzione di bloccare gli accessi stradali
verso il sito di Dale Farm.
Michelle Stanistreet, segretario generale NUJ, ha detto: "Il mondo ha
gli occhi puntati su Dale Farm. Osservatori delle Nazioni Unite e gente romanì
da tutta Europa hanno visitato il sito nell'Essex, dove molti residenti stanno
per affrontare uno sgombero. C'è un chiaro interesse pubblico nella storia ed il
consiglio non deve reprimere e limitare l'accesso dei media. Richiamiamo con
urgenza il consiglio a riconsiderare la propria decisione."
Jess Hurd, presidente della sezione fotografi londinesi del NUJ, ha
detto: "Questa è una grave violazione della libertà di stampa, il consiglio non
ha alcun interesse a limitare l'accesso dei media a Dale Farm. Ho coperto la
lunga campagna di lotta dei Viaggianti, la battaglia legale e la vita a Dale
Farm durante gli ultimi 5 anni. Le immagini di uno sgombero forzato di massa
potrebbero fornire una cattiva immagine del consiglio, ma questo non ha
l'autorità di ostacolare la stampa ed il controllo pubblico. La copertura dello
sgombero è una questione di diritti umani di importanza internazionale ed ai
giornalisti non deve essere impedito di compiere il loro lavoro."
Il dodici aprile scorso la Suprema Corte di Giustizia ha decretato come
fuorilegge la decisione del Consiglio Distrettuale di Basildon, di radere al
suolo altre case in Hovefields Avenue, una "colonia" non distante da Dale Farm,
la più grande comunità autogestita di Nomadi e Viaggianti in Gran Bretagna, che
è praticamente sotto assedio da quattro anni.
Mr Ouseley ha affermato che l'uso di azioni dirette del consiglio
distrettuale contro la comunità di Hovefield - parte di un più vasto piano di
pulizia etnica contro 120 famiglie di Nomadi e Viaggianti - è contro la legge,
perchè il comune non ha voluto tenere conto della possibilità che i proprietari
dei terreni interessati allo sgombero, avevano i requisiti per ottenere in
appello i permessi di residenza.
Ha inoltre criticato il comune per aver ignorato le raccomandazioni contenute
in un'apposita circolare governativa dell'anno scorso, sulla necessità di andare
incontro alle richieste della comunità Viaggiante. I contenuti della circolare,
e l'enfasi che pone nell'individuazione di aree alternative, è stata illustrata
alla corte da Richard Drabblke QC, in rappresentanza di Josie Casey e di altri
residenti di Hovefield.
Il leader dei conservatori locali, Malcolm Buckley, ha annunciato che
Basildon intende fare ricorso contro la sentenza. Nel contempo, il comune ha
anche richiesto al tribunale di impedire ulteriori rimozioni delle trincee di
terra che la compagnia Costant & Co. ha piazzato attorno a Hovefield, per
impedire che i residenti sgomberati facciano ritorno alle loro proprietà.
"Senza mezzi termini" ha commentato Richard Sheridan, portavoce di Dale Farm
"Il comune vuole impedire ai proprietari persino di tenerci i suoi polli..."
D'altra parte, queste misure smentirebbero le motivazioni sin qui addotte,
circa la volontà di mantenere l'area a verde demaniale. In circostanze simili,
altre due autorità locali hanno concesso ai proprietari il diritto di pascolo
sulle loro terre nella greenbelt.
Costant & Co., assistita da H.E.Services e Terranoba Group, lo scorso 26
luglio "liberarono" due yarde a Hovefields, e altre quattro furono rase al suolo
il 21 marzo. Durante queste operazioni, furono gravemente danneggiate le
proprietà di Mrs. Gilheaney, che erano tutelate da un'ingiunzione del tribunale.
Il giudizio finale su Dale Farm è atteso per il mese prossimo. Il prossimo
primo agosto, invece saranno esaminati una quarantina di appelli sulle aree
precedentemente sgomberate.
Di Fabrizio (del 06/04/2006 @ 10:40:34 in conflitti, visitato 3215 volte)
Ustiben report: By Grattan Puxon
All'alba del Giorno della Nazione Rom, il Forum UK incontrerà il vice primo Ministro per dire che ormai la Bretagna è allineata al resto d'Europa nel trattamento riservato a Nomadi e Viaggianti. Ma se l'Unione Europa sembra voler mettere freno alla politica degli sgomberi, il nostro Governo lascia massima autonomia ai Comuni nel "ripulire dagli Zingari" i loro territori.
"Abbiamo impiegato un anno a Strasburgo nel tracciare le linee-guida," dice Cliff Codona, presidente del Forum. "Ma il lavoro svolto è stato ignorato nel nostro paese. Vogliamo la fine delle pulizie etniche e il raggiungimento dei primi risultati positivi."
Secondo Codona, quattro anni di incontri e colloqui con l'Ufficio di Presidenza dei Ministri non hanno portato alcun progresso. Dopo 40 anni di campagne per i diritti umani, i 350.000 Travellers e Romanichals in Bretagna si trovano di fronte a odio e razzismo senza precedenti.
Il messaggio inequivocabile per le famiglie le cui case sono state distrutte settimana scorsa dal comune di Basildon è "non tornerete". Una esplicita dichiarazione di volontà di pulizia etnica, secondo Richard Sheridan, membro della delegazione di Dale Farm, la più grande comunità di Viaggianti in UK.
Continua chiedendo il controllo delle ditte private che i comuni hanno impiegato per distruggere centinaia di abitazioni. Stanno infrangendo ogni regola di sicurezza e mettendo a rischio la vita di vecchi e bambini. Tra le compagnie che si sono distinte in questa poco onorevole classifica: Constant & Co, con sede a Bedford e specializzata in sgomberi anti-Rom; H.E.Services; e Terranova,una compagnia di macchinari edili a noleggio. Le loro azioni sono state filmate in numerose azioni recenti di sgombero.
"Di questo passo, potrebbe scapparci il morto, se il comune di Basildon non controllerà il comportamento di queste compagnie- Il Governo deve assumersi le sue responsabilità per il precipitare della crisi."
Kay Beard, rappresentante UK nell'European Roma and Travellers Forum, dice che l'Ufficio di Presidenza non ha incluso nelle sue linee guida alcun accenno alle regole su sicurezza e sanità. Nel contempo, quando i nomadi richiedono l'applicazione dei permessi di sosta, se li vedono regolarmente negare dal razzismo delle autorità.
"E' gente che aveva messo insieme i soldi per comperarsi un piccolo pezzo di terra, dove non essere sgomberata di continuo", prosegue. "L'unico crimine che hanno commesso è di provare a bastare a se stessi".
Per terminare, chiede che sia favorito lo scambio di terreni quando i permessi di sosta vengano negati.
E' ANCORA POSSIBILE FIRMARE LA PETIZIONE LANCIATA DAL COMITATO per DALE FARM & INTERNACIONAL ALLIANCE OF INHABITANTS:
Infine, per chi è in GB questo fine settimana:
The Petition will be presented during RED WHEELS AGAINST RACISM
A Festival for "8 April", celebrated by Romanies and Travellers around the globe as Roma Nation Day and promoted by the UK Gypsies, Travellers and Roma Forum
LAINDON COMMUNITY CENTRE Aston Road, Laindon, Essex close to Laindon railway station and the A127
Starts 2.30 pm on Saturday, 8 April
main feature
A TRAVELLER IN PROGRESS A play by Michael Collins, depicting his own childhood and the forty years of the Travellers' campaigning for civil rights, from the stand at Cherry Orchard Camp, in Dublin, to today's siege of Dale Farm....
Also ATCH, a short film by Jake Bowers
>>>cut out this ticket and present on entry (print more if needed):
Dale Farm è una vasta comunità integrata, la più grande nel suo tipo di
tutto l'UK. Le aree con permesso di sosta (oltre 40) e quelle che hanno
richiesto il permesso, formano un tutt'uno - accomunato dalla parentela con
il clan Sheridan.
Gli Sheridan sono Nomadi da secoli e sono originari di Limerick, in
Irlanda. La maggior parte di loro è nata in UK e ha documenti britannici.
Molti hanno legami antichi con questa parte dell'Essex, avendo vissuto nel
passato nelle aree di Grays, Thurrock, Prittlewell, oppure a Brentwood,
Romford and Chelmsford, ed in altre parti della regione.
Tradizionalmente, gli Sheridans sono commercianti di mobilio (sia antico
che nuovo), anche se recentemente alcuni hanno differenziato la propria
attività, gli Sheridans hanno viaggiato nel passato in tutta la Gran
Bretagna. Dopo le severe limitazioni sul modo di vita nomade introdotte alla
Legge criminale della giustizia di l994, hanno limitato i loro viaggi.
A seguito della circolare governativa che favoriva l'acquisto delle aree
di sosta (che nel contempo liberava i comuni dalla predisposizione e cura di
queste aree), gli Sheridans iniziarono a comprare terreni ad Oak Lane, dove
Nomadi e Viaggianti risiedevano da oltre 40 anni.
Crescendo la pressione sul tradizionale modo di vita nomade, venne
acquistata la terra in località Dale Farm. Questo includeva le aree per
servizi e per le attività lavorative. Vennero rimosse tutte le carcasse
delle autovetture e migliaia di pneumatici abbandonati.
L'area è stata poi suddivisa in lotti, che negli ultimi quattro o cinque
anni hanno dato a Dale Farm l'aspetto attuale. I grossi caravans hanno
lasciato il posto a chalets e case mobili e l'aea esterna completamente
recintata.
Essex Fire and Rescue ha recentemente restaurato e rinnovato gli idranti
nella zona, incluso uno a Dale Farm, nella proprietà di Patrick Egan e della
sua famiglia (non incluso nell'appello, perché la sua area ha il permesso di
sosta).
Vorrei sottolineare che spesso ci si riferisce erroneamente a Dale Farm
come ad un accampamento. Può essere più precisamente descritto come un
villaggio o un quartiere, con caratteristiche e sviluppi simili a quelli
degli adiacenti Oak Road e Gardeners Lane North.
Molti di quanti hanno visitato recentemente Dale Farm, incluso Ministri,
autorità e membri della Commission for Racial Equality, hanno espresso la
loro positiva sorpresa per l'aspetto ordinato e civile che permea tutta
l'area.
Tutti hanno rimarcato l'assurdità che questa area che conta 86 case
venga rasa dalle ruspe.
Quest'estate molti, se non la maggior parte dei lavoratori attivi, sono
in Francia, in Germania ed in Spagna, dove loro hanno registrato aziende ed
attività lavorative. A Dale Farm rimangono gli anziani e i bambini piccoli,
continuando la popolazione attiva i propri commerci.
Tra quanti rimangono, molti hanno problemi di salute. Buon numero di
loro, sono nell'elenco del Comune di Basildon del 15 luglio 2005 e
successivi. Questo elenco detto Date Protection Act, fornisce strumenti e
aiuto medico a chi ne ha bisogno.
Messi sulla strada, gli Sheridans perderanno assistenza medica,
frequenza scolastica e gli altri benefici della comunità sedentaria,
garantita al resto della popolazione. Ciononostante, mantengono la loro
cultura dell'auto-aiuto e di curare anziani e malati, oltre ai giovani,
naturalmente.
Questa coesione è stata messa a dura prova da tante difficoltà e il
minacciato sgombero da Dale Farm rischia di compromettere l'equilibrio e la
sopravvivenza del clan.
Di fronte alle difficoltà attuali e passate, gli Sheridans hanno saputo
mantenere la loro unità e leadership. Le voci del Comitato dei Residenti,
portate da Richard Sheridan e Kathleen McCarthy, sono state ascoltate in
diverse riunioni e comitati, sino ai ministeri [...] Hanno anche preso parte
a diverse riunioni locali e sono stati ascoltati da Peace & Progress, the
Gypsy Council, UK Association of Gypsy Women, Gypsy & Traveller Affairs, the
Irish Travellers Movement 2006, the National Travellers Action Group and the
UK Gypsy, Traveller and Roma Forum, Jewish Socialist Group, Jewish Peace
Group, Roma-Panjabi Group, PakiTV, Rokker Radio (in alcuni casi sono stati
cooptati come membri onorari). Sono stati inoltre coinvolti in Helsinki
Watch, Washington Advocacy Project, International Alliance of Inhabitants,
Peace News, Ireland From Below, Anti-Fascist League e diversi gruppi
anti-razzisti e associazioni romani collegate all'European Roma and
Traveller Forum di Strasburgo. Dale Farm si è poi gemellato con il più antico
quartiere Rom d'Europa: Sulukule ad Istambul.
L'unico desiderio dei proprietari e dei residenti di Dale Farm è
ottenere permessi permanenti per le loro case, cosa che regolerebbe la loro
situazione e rimuoverebbe la minaccia di sgombero che pende da anni sulla
comunità. Decisione che nasce dalla testarda volontà di Mr Malcolm Buckley,
capogruppo Tory nel Consiglio comunale di Basildon, che prevede lo
stanziamento di £2,9 milioni per "ripulire" l'area dalle carovane senza
autorizzazione (eufemismo per le famiglie Nomadi e Viaggianti). Il partito
Laburista ha definito questa decisione come razzista e la stessa è
attualmente soggetta a un Giudizio di Revisione della Commissione per
l'Uguaglianza Razziale, che si pronuncerà il 13 novembre.
Siamo stati incoraggiati dal recente parere del Judicial
Review per Hovefields Drive, un sito più piccolo che ha avuto uno sviluppo
simile, e dall'altra soluzione adottata a Gipsy Hill, in forma di
pianificazione quadriennale. Sostanzialmente, il Consiglio di Basildon
colpevole di non aver provveduto alla sua parte allo sviluppo di Dale Farm,
trincerandosi dietro la scusa del mancato rinnovo dei permessi di sosta.
Nel caso di Dale Farm, il Vice Primo Ministro John Prescott ha proposto
l'alternativa della sistemazione nella vicina area di Pitsea. Il Consiglio
di Basildon ha preventivamente negato il permesso di sosta per l'area di
Pitsea. Si aggiunga che il deputato locale, John Baron (Tory) si è
lungamente opposto a questa soluzione, promuovendo invece una petizione
anti-zigana.
D'altra parte, la proposta di Pitsea è tuttora sul tavolo e alla luce
dei possibili sviluppi, chiedo che si appronti un piano di soggiorno della
durata di quattro anni. Un piano pluriennale, come a Gipsy Hill,
sbloccherebbe la situazione.
C'è un largo accordo di opinioni che una sistemazione alternativa è
sempre meglio del puro e semplice sgombero di Dale Farm. Billericay and Wickford Primary Health Care Trust
ha ammonito sull'uso della forza pubblica, la distruzione delle case
porterebbe inevitabilmente traumi se non ingiurie fisiche, con bambini e
anziani particolarmente vulnerabili. Una precedente valutazione degli
ispettori affermava che azioni simili possono portare alla rivolta civile. Cathleen McCarthy
ha espresso il timore che dei bambini possano essere uccisi.
Un ulteriore problema è dato dall'impiego da parte del comune della
compagnia Constant & Co., che ha gestito operazioni simili in UK. Nel
recente passato, Constant & Co ha più volte violato i diritti di
proprietà e di sicurezza, invadendo e demolendo alloggi sotto protezione del
giudice. A Chelmsford e Hertsmere ha messo in pericolo la vita dei residenti
e distrutto, oltre agi alloggi, anche tutte gli effetti personali degli
occupanti.. Tutto questo è stato ripreso da video-camere e portato come
prova in tribunale. Questa azienda ha ignorato ripetutamente le norme di
sanità e sicurezza e non dovrebbe, in alcune circostanza, essere collegata
da un'autorità pubblica.
La mancanza di un piano regolatore, specialmente in una località che è
parte della Cintura verde (greenbelt) può sicuramente essere motivo
di preoccupazione. Ma la risposta di Mr
Buckley è assolutamente sproporzionata e basata su criteri razzisti.
Se, contrariamente al buonsenso, Constant & Co dovesse operare nella
zona, nonostante la presenza di testimoni di Human
Rights Monitors (il deputato Nick Harvey e l'attrice Vanessa Regrave
si sono offerti volontariamente per questo compito) violerebbe il
primario diritto allo studio dei bambini lì residenti, e porterebbe alla
chiusura della locale scuola dell'obbligo a Crays Hill.
Lo sgombero, ovviamente, non risolverebbe "il problema" da nessun punto
di vista, escluso quello dei politici che seguendo l'esempio del BNP (British
National Party - estrema destra) hanno usata la carta zingara o razziale per
guadagnare voti. Semplicemente, porterebbe alla fioritura di un'altra o di
diverse Dale Farm. Da qualche parte dobbiamo pur vivere.
[...]
Se non vi siete stancati ancora, ci sono
molti articoli che illustrano nel tempo la situazione di Dale Farm.
Ustiben Report - DALE FARM:RUTH KELLY DA LUCE VERDE AI BULLDOZERS
By Grattan Puxon
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Eileen O'Brien è nata nell'ospedale di Basildon l'8 aprile, giorno in cui si
celebra in tutto il globo il Giorno della Nazione Rom
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"Perché" si chiede Eileen O'Brien, sei anni, "stanno spendendo due milioni di
£ per cacciarmi. Sono solo una bambina."
Mentre l'assedio a
Dale Farm entra nel suo quinto anno, è quella la domanda che si pone tutta
la comunità dei Viaggianti. Un totale di un milione e mezzo di euro è già
stato speso dal consiglio comunale di Basildon per la sua politica di pulizia
etnica.
Ma Malcolm Buckley, capo dei Tory, ha ancora molto da dire e da fare. La
maggioranza conservatrice ha votato un piano da cinque milioni di euro per
sbaraccare circa mille Nomadi e Viaggianti dalla propria terra.
In Gran Bretagna in totale, sono spesi annualmente circa 30 milioni di euro
in misure anti-Viaggianti. Durante gli ultimi dieci anni, dozzine di siti
privati e comunali sono stati chiusi e migliaia di famiglie mandate a vivere per
strada. Alcuni sono diventati vittime di attacchi di vigilantes, com'è successo
col recente incendio di caravans a Tamworth condotto da una cinquantina di
persone.
"Tutto ciò deve finire" dice Cliff Codona, che è uno dei due rappresentanti
UK nel Forum Europeo dei Rom e Viaggianti a Strasburgo. "Il danno a 350.000
della nostra gente in questo paese è tanto fisico che psicologico. E' una sorta
di lento genocidio. Vogliono distruggere il nostro modo di vita."
Eileen frequenta la Crays Hill Primary school, che è diventata una scuola
solo per i Viaggianti da quando gli altri genitori hanno ritirato i loro figli.
La scuola dovrà chiudere se Buckley riuscisse a sgomberare le 86 famiglie
in quello che definisce "l'accampamento illegale" di Dale Farm.
I Viaggianti hanno costruito lì le loro case, la maggior parte di un ettaro e
mezzo sono stati presi da una discarica che conteneva centinaia di carcasse di
auto. Nessuno se ne è lamentato, durante i quarant'anni di questa operazione,
nonostante i rifiuti e il rumore.
L'agitazione è iniziata soltanto quando una storica comunità zingara ad Oak Lane
si è estesa includendo Dale Farm, raddoppiando il numero di piazzole e
raggiungendo le cento yards. Più che un accampamento, Dale Farm è un villaggio,
con la sua strada privata d'accesso e i suoi vialetti. Giardini e recinzioni
circondano gli chalets e le mobile-homes, ciascuna con i suoi pittoreschi
rimorchi.
"Questa è una comunità modello," dice Richard Sheridan. "Sarebbe anche più
bella, se non avessimo questa demolizione sulle nostre teste."
L'insediamento è cresciuto, dice Sheridan, sotto l'influsso dei Viaggianti
sgomberati da altre aree. Con il passaggio al Criminal Justice Act, il modo di
vita dei Viaggianti si è fatto più duro. Secondo quanto disposto dalla Sezione
62, la polizia può rimuovere qualsiasi caravan sulla strada. Ora Ruth Kelly, la
nuova Segretaria di Stato per le Comunità, ha dato a Basildon segnale verde per
demolire Dale Farm e mandare 600 persone verso una disperata esistenza sulla
strada. A febbraio, Ruth Kelly ha rifiutato l'appello finale e deciso che è più
importante proteggere la cosiddetta "Cintura verde" che salvaguardare il futuro
dei bambini come Eileen O’Brien.
"Ciò che stanno facendo è buttare questa piccola ragazza nella spazzatura,"
dice sua zia, Kathleen McCarthy, istitutrice alla Crays Hill school.
"Questa terra ci appartiene, ma non vogliono che noi ci viviamo," si lamenta.
"Dove vogliono che andiamo?"
Puntualizza che delle circa 30 famiglie che hanno richiesto una situazione in
quanto "senza casa" dopo lo sgombero, nessuna è stata ascoltata. Il consiglio ha
trovato scuse e ragioni per dequalificare tutte le richieste, sostenendo che si
dichiaravano senza casa al solo scopo di accedere alle case popolari.
McCarthy è sprezzante su queste scuse e ritiene che il razzismo sia la causa
dell'estrema ostilità verso i Viaggianti. Trecento persone hanno preso parte ad
una marcia anti-Viaggianti, poco prima delle dichiarazioni di Ruth Kelly, e
circa 7.000 hanno firmato una petizione contro la presenza dei Viaggianti
nell'area.
Peggio ancora, gli abusi razziali stanno diventando più comuni mentre
l'assedio si prolunga. Il ventenne Patrick Egan, il cui zio detiene la proprietà
originale e legale di Dale Farm, girava con due amici quando è stato fermato ed
insultato da alcuni skinheads di Basildon.
Gli hanno gridato insulti e uno gli ha tirato un colpo violento. Un
elicottero della polizia era sulla scena e diede loro la caccia. Furono così
costretti a correre attraverso la pericolosa corsia della A127 e tra i campi
attorno a Dale Farm. Qui l'elicottero atterrò, e i ragazzi furono costretti a
terra. Patrick che, credetemi è un bravissimo ragazzo, fu trattenuto nella
stazione della polizia di Basildon durante la notte.
Furono accusati di furto di telefoni cellulari. Quando venne dimostrato che
era falso e con il reclamo dei loro genitori, assieme a quello di Bridie Jones
dell'Irish Travellers Movement 2006, furono rilasciati. Non venne presa contro
di loro alcuna misura. Nessuno degli skinheads fu mai interrogato o detenuto.
Gran parte del sentimento anti-Viaggianti è montato del deputato Tory locale
John Baron, che attualmente sta minacciando azione legale contro chi scrive qui,
che ha pregiudizi e agsce come un razzista. Non gradisce il termine "pulizia
razziale" usato per descrivere lo scopo della sua campagna.
Quindi, [...] l'impegno è quello di preservare la Cintura Verde e le
caratteristiche dell'Essex rurale. Ma nessuno spiega perché questa campagna non
sia stata lanciata quando Dale Farm era un enorme immondezzaio, che è stato
ripulito dagli stessi Viaggianti. E nessuno accenna al grande sviluppo
dell'adiacente Gardener Lane, quando sono state costruite 800 nuove case come
parte del programma governativo Thames Gateway.
Dovrà essere costruito un nuovo accesso alla A127. L'aumento delle strade
dovrebbe risolvere il "problema autostrade" sollevato dal rapporto di Kelly, è
la seconda grande ragione per l'abbattimento di Dale Farm.
English Partnerships, un'Agenzia Governativa, è coinvolta tanto in Gardener
Lane che in progetti viari sulla A13 a Pitsea, dall'altra parte di Basildon.
Questo secondo sito è stato proposto l'anno scorso come possibile alternativa a
Dale Farm dallo stesso vice Primo Ministro John Prescott.
La proposta è stata immediatamente rifiutata dai boss Tory John Baron e
Malcolm Buckley. Hanno protestato che la soluzione è improponibile come Dale
Farm, nonostante si tratti di terra brulla, non Cintura Verde, ed adoperato già
come sito legale di Viaggianti.
Basildon, come ammette Kelly, sinora non ha mai indicato come sistemare i
Viaggianti. Un recente rapporto commissionato dall'Assemblea dell'Inghilterra
Orientale dice che Basildon deve costruire 157 aree addizionali per i
Viaggianti, attualmente forzati a vivere illegalmente nell'area. Dale Farm
Housing Association, presieduta da Richard Sheridan, per questo ha proposto un
piano per costruire un'area sosta con 15 piazzole a Terminus Drive, Pitsea.
"Ovviamente, rifiuteranno," commenta Sheridan. "Ma ci rivolgeremo in appello
a Ruth Kelly. Avrà una seconda possibilità di considerare impossibile la nostra
situazione."
Sheridan dice che Basildon ha anche fallito nel designare una terra per i
Viaggianti, come richiesto dal 2004 Housing Act. Diversi Viaggianti hanno
acquistato la terra dove sistemarsi, ma in ogni caso il consiglio ha ottenuto
ingiunzioni di sgombero.
[...] Dale Farm, come l'altra comunità di Smithy Fen, Dale Farm è una grande
comunità. dove anziani e malati sono curati dalle giovani generazioni. Ma come
compromesso, dice Sheridan, è meglio che veder distrutte le proprie case, ed
alcuni residenti vorrebbero trasferirsi a Pitsea e nel nuovo sito a Colchester,
distante circa 35 miglia o di costruire in un'area di proprietà.
Tuttavia Sheridan, oltre a coinvolgere il proprio clan, sta facendo pressione
sull'opposizione per la montagna di denaro pubblico che sarebbe sprecato in
tutta questa operazione. Rimpiazzare Dale Farm non costerà "solo" cinque milioni
di euro, ma potrebbe salire a trenta o quaranta milioni per le spese legali e i
processi.
"Ha lo stesso senso di una compagnia di assicurazione che spinge un cieco
addosso ad un bus," dice Sheridan.
I residenti di Dale Farm non hanno intenzione di andare senza combattere.
Hanno ottenuto un appello, che non sarà pronunciato prima della fine
dell'anno. Gli avvocati dei Viaggianti, dicono che, tra l'altro, che uno
sgombero avrà effetti traumatici sui bambini come Eileen, e sarebbe contro
l'articolo 8 della Convenzione sui Diritti Umani, che garantisce l'integrità
della famiglia e della vita famigliare.
La locale Wickford Primary Health Trust ha ammonito che i bambini e i malati
potrebbero essere feriti durante l'operazione di sgombero. Un responsabile di
Essex Fire and Rescue ha espresso i propri dubbi sull'utilizzo per operazioni di
sgombero della compagnia privata
Constant & Co., che in casi analoghi si è macchiata di comportamenti
altamente discutibili.
Constant & Co. è stata chiamata dal comune di Basildon ed ha già sgomberato
una mezza dozzina di aree private di Viaggianti, alcune molto vicine a Dale Farm.
L'obiettivo principale è stato una serie di iarde su Hovefields Avenue, Wickford.
Piuttosto che rimuovere i caravan, alcuni sono stati schiacciati o distrutti col
fuoco.
La preoccupazione è che vengano adoperati macchinari pesanti troppo vicino a
bambini piccoli, con pericolo sulla sicurezza. I media sono stati esclusi da un
recente sgombero "per la loro stessa sicurezza" [...]
"Cosa stanno facendo è pulizia etnica" dice padre John Glynn, la cui diocesi
include Dale Farm ed Oak Lane. "Sto pregando perché non mandino i bulldozers ha
spianare tutte queste case."
Di Fabrizio (del 23/09/2011 @ 10:30:43 in conflitti, visitato 2376 volte)
Questo post verrà aggiornato (nel limite degli altri impegni) col susseguirsi
degli eventi di questo venerdì. Non assicuro di riuscire a seguire tutto, quindi
chi può mi dia una mano con le segnalazioni.
CRONACA (gli eventi, salvo diversamente indicato, vengono riportati
col fuso orario italiano) - ANTEFATTI
ore 17.45 circa Finora avevano parlato solo le donne traveller, finalmente
un maschio ha detto come la pensava, durante un'intervista a Sky. (da
Camp Costant Dale Farm) Intanto
tutto è tranquillo, Basildon per la seconda volta ha dovuto rimandare i suoi
propositi bellicosi. Si riprenderà lunedì a metà pomeriggio (ma non
sarò in grado di seguire gli eventi come oggi).La diretta finisce qua,
grazie a tutti per l'attenzione.
ore 16.30 circa Il giudice dice che qualsiasi ponteggio, tenda o
proprietà sul terreno non può essere rimossa. Quindi Camp Costant non può
essere mandato via (vedi QUI ndr) (da
Twitter)
ore 16.00 circa Ora tutto sembra calmo a Dale Farm: i bambini
giocano, il sole splende. Sembra l'inizio di un normale fine settimana. (da
Camp Costant Dale Farm) In
onda su News24 (da
Camp Costant Dale Farm)
ore 15.45 circa Dicono gli avvocati di Dale Farm che se l'oggetto
da rimuovere non è una roulotte, non può essere spostato senza il consenso
del suo proprietario (da
Twitter)
ore 15.30 circa Il tribunale ha stabilito che fu il
consiglio di Basildon a cementificare l'area di Dale Farm (VEDI
ndr), che di conseguenza non va più considerata Green Belt (fascia
verde di rispetto ndr.) (da
Twitter) Articolo
su
FRONTIEREnews.it (segnalazione di Francesca Barile)
ore 15.00 circa Tony Ball (leader conservatore ndr) dice
che le ruspe e gli altri macchinari sono già stati affittati (vedi
QUI ndr), e non possono ridarli indietro o
riottenere la somma versata (da
Twitter) Alla
faccia dei solidali di Camp Costant che perseverano con la cucina vegana
(niente male, comunque ndr), i residenti stanno organizzando una mega salsicciata di fronte all'ingresso di Dale Farm (da
Camp Costant Dale Farm)
ore 14.45 circa La BBC sta ora riprendendo le proteste dei
sostenitori di Tony Ball (da
Camp Costant Dale Farm) La
seduta è stata sospesa per il pranzo (da
Gipsy Council) (così mi preparo un caffè ndr)
ore 14.30 circa BEN FATTO PER TUTTI QUANTI SONO COINVOLTI
(E VI INVITO A COMPRARE UNA PINTA PER IL GIUDICE). Non è ancora finita, ma
oggi di sicuro si sono fatti dei passi in avanti (da
Camp Costant Dale Farm)
ore 14.15 circa Il giudice dice che occorreranno giorni e non
settimane per pronunciarsi sul caso. Basildon ha ammesso che
non esistono piazzole legali a sufficienza per i residenti di Dale Farm,
come affermato anche da quei parlamentari che richiedono soluzioni
alternative. Tony Ball è seduto di fronte a
me, la testa fra le mani; Nora, una residente alla mia sinistra, agita e
bacia il suo rosario per la gioia (da
Twitter)
ore 14.00 circa Corre voce che il caso sia aggiornato a lunedì
(da
British_Roma)
ore 13.45 circa L'Alta Corte ha deciso di ascoltare due ulteriori
elementi legali, prima di decidere se lo sgombero debba proseguire (da
Camp Costant Dale Farm) Il
giudice ha mostrato una foto aerea che dimostra come Dale Farm fosse
precedentemente una discarica, che quindi i Traveller non possono essere
rimossi legalmente, avendo comprato allora il terreno che poi hanno
bonificato (da
Twitter)
ore 13.30 circa A Dale Farm sono euforici, sembra che il giudice
si sia espresso a loro favore (da
Camp Costant Dale Farm).
(Non ho notizie certe su cosa si sia dicendo in tribunale ndr.)
ore 13.00 circa Il giudice dice che i Traveller hanno diritto
alla dignità, come qualsiasi altro cittadino. L'approccio degli ufficiali
giudiziari viene descritto come carente e violento. Lo sgombero deve causare
meno allarme ed angoscia possibili ai bambini e a tutti gli altri. (da
Twitter) Dalla
newsletter Dale Farm Solidarity: La campagna di difesa legale ha bisogno
di sottoscrizioni:
QUI con Paypal.
Inoltre il Comitato di Solidarietà, rispondendo ad alcune polemiche apparse
sulla stampa inglese, ribadisce di essere a Dale Farm su richiesta degli
stessi abitanti, e che saranno questi a stabilire quanto debba durare la
presenza del Comitato. A sua volta in tribunale l'avvocato della contea
di Basildon ha definito i solidali come degli "intrusi", completamente al di
fuori della realtà. (da
Twitter) C'è
anche chi li accusa di essere lì per soldi (da
TwitLonger)
ore 12.30 circa Mi sento un po' perso. Ora siamo in una
scacchiera legale. Le autorità non vogliono guai con la televisione. La
sentenza del tribunale può andare contro, ma io non vedo arrivare gli
ufficiali giudiziari. Mezzanotte?? Sabato? Se vinciamo, come dice Tony ciò
vorrebbe dire pianificare l'anarchia. La mia previsione è che nulla sarà
deciso oggi, forse sarà dato più tempo per trovare un altro sito. Per
ottenere permessi retroattivi di pianificazione potremmo avere bisogno
dell'intervento dell'ONU - perché non cercarlo? Speriamo che il nuovo
giudice usi il suo potere per prendersi cura dei Travellers. (da
Camp Costant Dale Farm) Articolo sul
Daily Mail.
ore 12.00 circa Per oggi buona fortuna a tutti. Mantenete la
forza, mantenete la calma, mantenetevi sani e salvi ****** (da
Camp Costant Dale Farm) Ci stiamo preparando (da
Camp Costant Dale Farm) Articolo della
BBC
Per iniziare, voglio mettervi nei panni degli abitanti di Dale Farm,
a poche ore dal termine imposto dal tribunale durante il
tentativo di sgombero di lunedì scorso. A parte l'evidente stanchezza per
una situazione di precarietà che si trascina da anni, c'è il terrore per le
esperienze che alcuni di loro hanno vissuto di persona durante sgomberi
precedenti, riassunti nel
video
qui sopra (attenzione, è molto crudo anche per chi abbia assistito a scene
simili in Italia!).
Le riprese sono del 2004, e quel ricordo permane tra tutti Traveller,
regolari o meno. Proprio per evitare il ripetersi di quelle scene, in Gran
Bretagna è emersa la figura dell'Osservatore
Legale, cito dal
Pacchetto Formativo: "Gli osservatori legali [...] ricordano agli
ufficiali giudiziari che le loro azioni sono monitorate. Con la loro presenza
aiutano a mantenere protette le persone in quanto deterrente dei mal
comportamenti della polizia e se ci fossero incidenti, raccolgono informazioni che possano in
seguito essere utili nei procedimenti in tribunale."
Se lo sgombero dovesse iniziare, potremo forse saperlo nel primo pomeriggio (la
riunione del tribunale è prevista alle 11.30 ora di Londra).
Questo invece una recente dichiarazione di chi in anni di lotta per i diritti
dei Traveller ne ha viste tante: "E' comunque strano che mentre la Bretagna e
la Francia hanno protestato con indignazione quando c'era la pulizia etnica in
Kosovo, nessuno nei governi, nei media e nemmeno l'ONU sembra protestare
efficacemente su Sarkozy e la pulizia etnica a Dale Farm." Ronald Lee
Nel frattempo, i gruppi FB di appoggio a Dale Farm, sono in fibrillazione
da ieri sera.
Aggiungo una considerazione personale su quanto potrebbe succedere oggi:
Per la gioia dei contribuenti inglesi, l'amministrazione avrebbe dovuto
spendere 18 milioni di sterline per lo sgombero di lunedì scorso (oltre ad
altri 5 di spese legali), ma ovviamente se Basildon dovesse tornare alla
carica (oggi o chissà quando), dovrà spenderne ulteriormente. Inoltre la
tariffa degli ufficiali giudiziari aumenta dopo le 20.00 se, come previsto,
non riuscisse a terminare il suo "lavoro" e dovesse lavorare anche di notte.
Se è questo il concetto di contenimento della spesa pubblica che hanno i
conservatori quando sono al governo...
Infine, per chi ha chiesto un riassunto completo che abbracci gli eventi
degli ultimi decenni,
QUI
(in inglese)
Di Fabrizio (del 04/11/2006 @ 10:17:59 in casa, visitato 2590 volte)
Ustiben Report -
By Grattan Puxon
Sembra un campo di battaglia - è l'area di Smithy Fen, una delle più vaste
comunità di Viaggianti in UK - spianata questa settimana. Molte le case
distrutte e le famiglie che non hanno più un riparo.
Il consiglio di
South Cambrideshire reclama che i proprietari dei terreni li avevano
abbandonati. In realtà, erano semplicemente in Francia o altrove per lavoro.
"Ci hanno strappato la terra," dice Mary Gammell per i Viaggianti. "Siamo
rimasti senza diritto di ritornare."
Più seria è la situazione di bancarotta che riguarda molti Viaggianti dopo la
distruzione della loro proprietà. In migliaia sono stati spinti in strada da
questa politica di pulizia etnica.
Nella decade sino al passaggio della
Criminal Justice Act, secondo il Governo centrale i comuni hanno speso oltre $180
milioni per cacciare i Viaggianti e bloccare le possibilità di rientro nelle
loro aree.
Altri milioni sono stati pagati per accedere ai servizi di
Constant & Co.
e compagnie simili, perché spianassero le aree una volta che i comuni
rifiutavano i permessi di sosta.
"Eravamo in una posizione dove potevamo badare a noi stessi," dice Richard Sheridan,
presidente dell'Irish Travellers Movement. "Ma se ci bruciano i caravan e ci
viene tolta la terra, non ci rimane niente."
La settimana scorsa il
Consiglio di Basildon ha speso altri $50.000 per ripulire altre due aree a
Gipsy
Hill. E' stata rasa al suolo la proprietà di Ash View, che apparteneva al gruppo
dei Gilheaneys, e su cui esisteva la moratoria dell'Alta Corte.
L'anno passato, Basildon spese $700.000 per allontanare 120 famiglie di
Viaggianti dall'area. Secondo il leaders dei tory,
Malcolm Buckley,
è stato votato un bilancio di $ 5 milioni per la bisogna.
Una delle ultime vittime è Christina
O'Brien, allontanata settimana scorsa da
Dunroamin, un terreno sulla
Hovefields Drive. A lei e ai suoi sei bambini è stato rifiutato lo stato di
homeless per ottenere un rifugio e vivono illegalmente sul margine della strada.
Ma se il costo per i contribuenti britannici è alto, la situazione per i
Viaggianti è devastante. Come comunità nota per badare a se stessa e prendersi
carico degli elementi più deboli, soffre di un serio impoverimento a seguito di
queste dure politiche.
E' una politica perseguita in tutto il globo, dice Ian Guest, fondatore di Advocacy Project
con base a Washington. E' stato scioccato quando l'ha vista dispiegata in
maniera esemplare queando è venuto in visita a Gipsy Hill, Hovefields e
Dale Farm.
"Stiamo trovando quanti dei nostri progetti hanno in comune," dice Guest.
"Gli sgomberi sono ovunque e vogliamo aiutare questa gente ad essere ascoltata."
Soltanto la settimana scorsa, Bridie Jones, Viaggiante e rappresentante della
Government Gypsy Task
Force, ha riferito al Vice Primo Ministro che abbattere le aree
private coi bulldozer non può essere una soluzione, Soltanto, aumenta il numero
dei senza tetto e distrugge la capacità delle famiglie di provvedere a se
stesse.
LO sgombero a Smithy Fen costa
$150.000 per quattro giorni. Stanno scavando su 17 terreni, bruciando tettoie,
cancelli e recinti.
Constant & Co. che raduna 40 operatori per quello che loro chiamano
lavoro e regia di pulizia specializzata, adoperano anche macchinari di altre
compagnie, incluse G.Moore e H.E.Services.
I consigli comunali ribattono di essere impegnati a riqualificare la
greenbelt e le aree rurali. Ma quando Constant termina i suoi lavori, tutto
ciò che resta sono mucchi di residui, banchi di terra e sesso pozze di acqua
stagnante. In breve: un campo di battaglia.
"E' come una guerra intrapresa nei nostri confronti," dice Carthleen O'Brien,
il cui terreno a Five
Acre Farm,, vicino Wickford, sta affrontando lo stesso destino."Cui stanno
trasformando in rifugiati."
Il risultato degli appelli sulla progettazione di circa 50 terreni saranno
annunciati al massimo questo mese. Una revisione critica del piano di sgombero
del consiglio di Basildon verrà discusso l'anno prossimo.
THAMES VALLEY GYPSY ASSOCIATION è una delle più attive nell'Inghilterra del
Sudest e contribuisce ad organizzare le recenti proteste all'esterno della
prigione di Bullingdon dopo la morte di
Danny Rooney.
For further information contact: Joe Jones
The TVGA lavora a stretto contatto con Gypsy & Traveller
Affairs and the Irish Travellers Movement 2006
Minacciati dalla distruzione delle loro case, i residenti di
Dale Farm, la più grande comunità di Nomadi e Viaggianti della Bretagna,
intende inviare settimana prossima un'ingiunzione al consiglio di Basildon per
prevenire l'autorità locale dall'intraprendere uno sgombero con la forza.
Gli avvocati dei residenti dicono che è stata preparata una domanda di
rassegna giudiziaria che sarà immediatamente presentata dopo il consiglio di
giovedì 28 giugno, che dovrebbe dare il via libera al piano di distruggere con
le ruspe undici proprietà a Dale Farm, vicino Crays Hill, Essex.
L'ingiunzione estenderà l'attuale protezione di 40 proprietà alle undici
minacciate di distruzione entro il 6 luglio.
Nel frattempo, il portavoce dei residenti Richard Sheridan dice che questa
settimana la comunità ha ricevuto nuove offerte di aiuto dai gruppi che
promuovono i diritti di Nomadi e Viaggianti. Si impegnano assieme nella Campagna
per Salvare Dale Farm.
"Siamo tutti preoccupati per quanto può succedere alle nostre dimore, e loro
hanno risposto alla nostra richiesta di aiuto," dice Sheridan. "La nostra
fiducia nel risultato finale è stata ristabilita."
I gruppi includono l'European Roma and Travellers' Forum, il Traveller Law
Reform Project ed il IrishTravellers' Movement. Il Rev.Joe Browne, cappellano
dei Viaggianti Cattolici, ha recentemente visitato Dale Farm impegnandosi di
persona.
Padre Browne ha detto di sperare che l'esperienza vittoriosa di Smithy Fen,
una simile enclave Viaggiante a Cottonham, Cambridegeshire, possa essere
ripetuta nell'Essex.
"Il nostro approccio è costruire ponti, non muri," ha detto ai residenti.
"Devono essere una priorità gli incontri con Crays Hill."
Kathleen McCarthy, reggente alla Scuola Primaria di Crays Hill, afferma che
bisogna tentare con ogni mezzo di migliorare le relazioni tra i Viaggianti e gli
altri residenti. Ha detto di aver sperato nell'aiuto del parlamentare locale
John Baron in questo processo.
Nel frattempo la Dale Farm Housing Association si incontrerà lunedì a
Wickford per considerare la risposta al rifiuto del consiglio di Basildon nello
sviluppo di un'area sosta a Pitsea.
L'associazione intende fissare un appello e sottoporre il caso ad inchiesta
pubblica. Dato che il progetto di prevedere una possibile alternativa a Dale
Farm presso Terminus Drive è stato inizialmente appoggiato dal Vice Primo
Ministro John Prescott, l'associazione ritiene di poter vincere l'appello.
Ustiben report La polizia del terrore picchia ad un matrimonio a Dale Farm By Grattan Puxon
Per i giovani Danny e Nora doveva essere il più giorno della vita. Il servizio
presso la Chiesa di Nostra Signora, a Wickford, è stato un evento vissuto
pienamente da tutta la comunità di Dale Farm. Una limousine li aveva appena
portati al ricevimento nuziale presso il Canary Wharf di Londra.
Era stata prenotata una sala a venticinque miglia da Basildon nella speranza
di evitare problemi con i razzisti. Ma è stata la Polizia Metropolitana ad
intervenire. Come fotografa freelance di matrimoni la giornalista Jess Hurd si
era posta all'esterno quando le sono piombati addosso i ragazzi in blu.
Non si sa chi abbia chiamato al Ramada Hotel. Ma appena Hurd iniziò a
filmare, le si disse di bloccarsi sotto la minaccia della Sezione 44 della Legge
sul Terrorismo.
La sua videocamera è stata requisita per dei controlli. Poi è stata
interrogata sul fatto che potesse avere dei contatti con terroristi, dato che si
trovava in un'area delicata vicino all'aeroporto della città. Tuttavia, anche un
cieco poteva giudicare che faceva parte della celebrazione di una cerimonia
nuziale, alla presenza di ospiti gioiosi.
E' obbligatorio dire, che la Hurd furibonda per la condotta della polizia,
metterà in campo i suoi avvocati. Inoltre sta segnalando quanto accaduto, come
componente dell'Unione Nazionale dei Giornalisti presso una conferenza domani a
Parigi.
Il suo argomento in agenda è il trattamento dei Rom in Europa. Intende
evidenziare il lungo assedio di Dale Farm e laminaccia di radere al suolo questo
villaggio stabile dei Viaggianti. Richard Sheridan, presidente del Gypsy Council,
il cui nipote Danny Sheridan stava per sposare la residente Nora Quilligan, ha
celebrato anche il suo 40° compleanno il 10 dicembre.
"Questo incidente non avrebbe potuto essere gestito in maniera più inetta ed
offensiva," dice Sheridan. "Durante la festa di matrimonio di una giovane coppia
e nel Giorno dei Diritti Umani."
E' stato il terzo di quattro matrimoni tenutisi in rapida successione dalle
famiglie di Dale Farm, ansiose di celebrare il matrimonio prima del Nuovo Anno,
quando il tribunale d'appello giudicherà se il consiglio di Basildon può mettere
in opera lo sgombero totale sinora rimandato. Quarantadue anni fa, il 10
dicembre 1966, venne fondato il Gypsy Council in un pub del Kent, sulla cui
porta era posto il segnale "No Zingari".
30/06/2010 - I bulldozer sono al lavoro demolendo le case degli zingari anche
se si avvicina il termine dato dall'ONU per la risposta che la Gran Bretagna
deve fornire alla domanda fatta da Dale Farm (vedi
QUI ndr) sullo sgombero di massa che allontanerebbe novanta famiglie
dalla propria terra.
Ieri mattina sono entrati a Dale Farm una mezza dozzina di veicoli che
portavano gli operai addetti alla demolizione, apparentemente per spaventare i
residenti che saranno reindirizzati alla vicina Hovefields. Qui i Viaggianti
hanno avuto un'ora per fare i bagagli prima dell'inizio della distruzione.
"Bambini piccoli giocavano attorno alla scavatrice," riporta Malcolm Tully, a
membro della New Life Church. "Né gli ufficiali giudiziari, né la polizia hanno
mostrato alcuna preoccupazione per la loro sicurezza. E' un chiaro infrangimento
della legge."
Le denunce sono state immediatamente presentate all'UK Health and Safety
Executive che ha iniziato un'indagine. Ma le demolizioni sono continuate ed alla
fine della giornata diverse proprietà zingare, la maggior parte vacante, erano
state rese inabitabili.
Ciononostante, gli avvocati hanno prevalso sul consiglio distrettuale di
Basildon di sospendere la demolizione di Five Acres Farm, il cui proprietario è
in un ospedale di Londra per cure cardiologiche. Sua moglie è tornato al sito,
subito dopo l'arrivo degli ufficiali giudiziari, e ha trovato tagliate acqua ed
elettricità.
Il giorno prima, la proprietaria romanì Sylvia Taylor aveva contattato
Basildon e ricevuto assicurazione che non sarebbe stata presa nessuna azione
senza un preavviso di 28 giorni. Nel caso ci fossero gravi e continuati danni
nel vicinato, la sua proprietà verrebbe risparmiata dalla demolizione immediata
grazie al ricorso del suo avvocato.
Un avvocato, che ha partecipato settimana scorsa ad un incontro ai massimi
livelli con la polizia dell'Essex, ha espresso rammarico perché quanto ottenuto
allora sembra ora messo in discussione. Ha dichiarato che qualsiasi richiesta
motivata riguardo attività penali da parte di ufficiali giudiziari, in
particolare le violazioni del diritto alla sicurezza dei bambini, deve dar luogo
ad una denuncia formale.
Non vi è dubbio che questo sgombero stile cowboy sia il risultato di azioni
pianificate da tempo. Questo si aggiunge al sospetto ventilato solo una
settimana fa, che il consiglio distrettuale di Basildon, che ha assunto la
compagnia privata Constant per allontanare i cosiddetti Zingari illegali dal
distretto al costo di quattro milioni di euro, sia impegnato in quello che
equivale ad una cospirazione criminale.
Nell'ambito della procedura di un'azione urgente, Anwar Kemal, presidente del
Comitato ONU sull'Eliminazione della Discriminazione Razziale, ha richiesto alla
Gran Bretagna di sospendere il previsto sgombero di Dale Farm ed invece di
impegnarsi a dialogare con la comunità per arrivare a fornire adeguate
sistemazioni alternative.
Aggiunge che secondo le informazioni ricevute, Constant & Co si è resa
responsabile di sgomberi brutali di altre comunità romanì e viaggianti, durante
i quali sono state distrutte proprietà private e sono avvenuti abusi razziali.
La compagnia è stata criticata dall'Alta Corte.
"Se il vostro governo decide comunque di procedere come previsto nello
sgombero," scrive Kemal, "dev'essere effettuato d'accordo col diritto
internazionale ed accompagnato da una rilocazione verso un sito destinato a
sistemazione alternativa."
Il governo britannico ha tempo sino al 30 luglio per rispondere a questa
richiesta.
Ho paura per il mio parto trigemino se sarò sgomberata - 21
novembre By Jon Austin
Una VIAGGIANTE in attesa di un parto trigemino dice di aver paura per i
bambini in attesa, se sarà obbligata a lasciare la sua casa.
Jean Sheridan, 24 anni, è una delle 400 persone che potrebbe essere
sgomberata dal campo illegale di Dale Farm, presso Crays Hill, se il
consiglio
comunale di Basildon otterrà il diritto di sgombero prima di Natale.
I dottori hanno avvertito la signora Sheridan, che ha già una figlia di due
anni, che potrebbe dare alla luce i suoi tre figli prima dell'udienza che sarà
tra tre settimane. Dice lei: "Vi immaginate con mia figlia e i tre bambini in un
campo senza acqua ed elettricità o un dottore? E se i bambini si ammalano?"
La signora Sheridan è una delle donne in attesa, che per oltre cinque anni
hanno vissuto nel campo non autorizzato, che intendono protestare fuori dalla
Reale Corte di Giustizia a Londra, il 4 dicembre.
Dice di aver paura che i bambini, a cui vuole dare il nome di
Richard, John e David, possano essere prematuri e aver bisogno di cure speciali.
A Jean, che è incinta di 28 settimane, i dottori hanno detto che potrebbe
partorire in qualsiasi momento dopo 24 settimane.
Ci dice: "Mi hanno detto che i bambini potrebbero nascere presto. Avranno
bisogno di molte cure. Io ho bisogno di non essere sgomberata."
"Adesso ho bisogno di un posto fisso, dove essere vicino all'ospedale nel
caso succedesse qualcosa o se si rompessero le acque."
Si prega per questo parto nel Centro Comunitario di St Cristoforo a Dale
Farm, mentre la signora Sheridan viene seguita dall'Ospedale Kings College di
Londra, e dall'Ospedale di Basildon.
L'attivista Grattan Puxon ha detto: "I dottori l'hanno consigliata di restare
a letto per dare ai nascituri le migliori possibilità."
"Anche se il consiglio comunale è a conoscenza delle sue condizioni, dicono
che non ci saranno cambiamenti nelle circostanze offerte ai membri eletti di
riconsiderare lo sgombero."
Malcom Buckley, leader del consiglio, ha detto: "E' opinione dei nostri
avvocati che non ci siano cambiamenti significativi. In quel sito ci sono sempre
stati bambini e donne incinte."
"Si può opinare se è responsabile aumentare una famiglia, quando non si è
certi sul futuro della propria dimora."
Di seguito alcuni commenti apparsi sulla pagina web di Echo in merito
alla vicenda:
Nessuna simpatia per niente, perché non ti comperi una casa da qualche
altra parte?
Merda secca.
E' spregevole come questa gente distorca la verità.
Questi si attaccano al caso... Ah Ah lo sgombero sta per arrivare.
Chi se ne importa! Merda secca
++++++++++++ ++++++++
From Dale Farm Housing Association
JEAN ASKS EVERY ONE WHO
CAN TO JOIN THE MOTHERS'
PROTEST RALLY :
Thursday 4 December
Royal Courts, The Strand,
London 11.30 am
Di Fabrizio (del 26/02/2007 @ 09:43:59 in casa, visitato 2885 volte)
Ustiben report DALE FARM DI FRONTE ALLA DECISIONE FINALE
By Grattan Puxon
Il Governo UK rigetta l'appello finale dei residenti di Dale Farm e spiana la strada per l'abbattimento della quinquennale e più estesa comunità di Nomadi e Viaggianti della Gran Bretagna.
Durante lo scorso inverno un centinaio di famiglie hanno atteso con ansia il responso del Ministro per le Comunità Ruth Kelly - mentre montavano le proteste anti-zigane guidate dal deputato John Baron.
Queste dimostrazioni, nelle quali i sostenitori del neo-fascista National Party hanno avuto un ruolo preponderante, hanno avuto il risultato di aumentare gli attacchi razzisti ai Viaggianti, bambini inclusi.
Attualmente non si registrano tentativi di sgombero, nell'attesa del giudizio della magistratura sulla decisione finanziata con cinque milioni di euro dal consiglio comunale di Basildon per radere al suolo Dale Farm. Questo è previsto non prima di luglio.
Giudizio a parte, Basildon intende avvalersi dei servizi della Constant & Co., la compagnia privata specializzata negli sgomberi di Zingari.
Nei mesi scorsi è stata impegnata nella distruzione di varie piccole proprietà di Zingari nel distretto di Basildon.
Queste attività, assieme alle spese legali, sono costate circa un milione di euro [...]
Nel rigettare il diritto dei Viaggianti a risiedere nelle proprie aree di proprietà, Ruth Kelly nel contempo ha sottolineato che gli sgomberati saranno forzati a vivere per strada.
RomabuzzmonitorUstiben report by Grattan Puxon DALE FARM: IL CONSIGLIO SALTA L'ASTA ED IL LEADER TORY VERSO UN PREMIO
06/02/2012 - Quasi un onore per i nostri avversari, il riconoscimento che
chiameremo il Pulitore-Etnico dell'anno. Tony Ball, leader Tory del consiglio di
Basildon è stato nominato e sarà a Westminster per la cerimonia.
Ufficialmente ciò che avrà luogo a fine mese a Westminster Palace sarà una
cerimonia per esporre i risultati dei consiglieri locali e le loro azioni. I
premi vengono dall'Unità informativa Governo Locale (LGiU).
La candidature potranno arrivare da chiunque; membri del pubblico,
consiglieri e loro personale. Le informazioni che LGiU ha ricevuto su Tony Ball
è che ha fatto un lavoro eccezionale sfrattando i Traveller da Dale Farm.
Altrettanto eccezionale la brutalità e, secondo noi, la stupidità.
Come va vantandosi lo stesso Ball, con l'aiuto della polizia antisommossa è
riuscito a realizzare la distruzione di metà delle residenze di Dale Farm, con
poca spesa. Difatti di fronte ad un budget governativo di 18 milioni di
sterline, ne è stato speso solo un terzo.
Il consiglio ha abbandonato circa novanta famiglie per strada, accanto alle
loro proprietà distrutte, o temporaneamente alloggiate da parenti nella parte
legale del sito. In pochi hanno trovato rifugio in altri paesi.
Dietro di sé una scia di distruzione che non è solo una ferita nel paesaggio,
ma anche un'offesa alla stessa legge che Ball ha detto di voler difendere. Dove
una volta c'erano casette, ora sono aperte buche che si sono riempite di acqua
lurida e neve disciolta, ognuna circondata da terrapieni di detriti.
Tuttavia, prima di raccogliere il suo premio per lo stupro della green-belt,
Ball è ancora al palo. I residenti di Dale Farm da lungo in sofferenza stanno
per prendere ulteriori azioni legali. Una questione è la loro preoccupazione per
l'erezione di una fila di pali per l'elettricità. Chiaramente interromperebbero
l'apertura della green-belt ed aggiungerebbero danno ai danni ambientali già
così evidenti.
"Hanno scavato una fossa davanti al cancello della mia proprietà," si lamenta
un residente. "Stanno facendo dei lavori ed intendono tornare."
Da tre mesi i residenti stanno chiedendo il ripristino della fornitura
elettrica, tagliata illegalmente. I loro avvocati hanno perso la pazienza e
questa settimana hanno minacciato di chiedere l'intervento del tribunale, per il
rifiuto del consiglio di agire rapidamente nel riparare i danni alle
infrastrutture.
La
Dale Farm Residents Association chiede all'appena formato Traveller Solidarity
Network e agli altri gruppi di appoggiare la protesta a Westminster il 27
febbraio, quando Tony Ball spera di ricevere il premio Leader di Consiglio
dell'anno.
La scorsa notte un uomo che affermava di lavorare per Altek Security assieme
agli ufficiali giudiziari di
Constant & Co. nell'operazione volta allo sgombero di Dale Farm, ha contattato Richard
Sheridan, presidente del Gypsy Council, apparentemente per informazioni mancanti
sullo sgombero. Ha detto che lo sgombero sarebbe iniziato alle 8.00 di lunedì e
che il consiglio di Basildon aveva mentito sulla data di inizio. Questa
persona è stata riconosciuta dai Traveller sgomberati l'anno scorso a Hovefields,
che hanno confermato come avesse allora lavorato per
Constant & Co. Lui ha spronato i Traveller ad adoperare la violenza ed i
sostenitori a salire sulle barricate ed ad agire lanciandosi da queste
strutture. Ha suggerito di contattare i media nazionali con urgenza. I residenti
di Dale Farm hanno registrato l'incontro.
I residenti, già in allerta e profondamente segnati, sono corsi nel panico a
lanciare l'allarme. I bambini terrorizzati non sono stati in grado di prendere
sonno, e volevano sapere se sarebbero stati allontanati con la forza dalle loro
case e dalla scuola. Molte donne piangevano.
Sostenitori e residenti radunati assieme, hanno bloccato gli ingressi e
cercato di riportare la calma mentre la storia dell'uomo veniva smontata. Alle
8.30 non si era presentato nessun ufficiale giudiziario, nondimeno i residenti
hanno passato una notte di minaccia e paura.
Sembra che l'operazione di rimozione dei residenti da Dale Farm abbia
raggiunto un nuovo livello di doppiezza. Gli anziani, i malati e anche i bambini
stanno soffrendo molto.
Pare stiano arrivando le attrezzature per costruire una sala stampa adiacente
a Dale Farm. Ci sono preoccupazioni che l'accesso al sito venga controllato
dalla polizia. I residenti temono che il mancato accesso dei media incrementi
possibili incidenti, come si è verificato negli sgomberi passati a causa delle
brutalità di polizia ed ufficiali giudiziari, in mancanza di testimoni.
Aggiornamenti dalla rete dei solidali:
Il Gipsy Council raccomanda di mantenere la calma - non è stata ricevuta
alcuna comunicazione scritta sull'arrivo degli ufficiali giudiziari, ma ci
sono prove che qualcuno stia rimestando nel torbido. Verrete tenuti
informati, sconsigliamo da ora in avanti l'ingresso del sito a chiunque non
abbia seguito una formazione da osservatore legale o da attivista dei
diritti umani. Attualmente la fase attiva dello sgombero risulta ancora
programmata per lunedì 19 settembre, ma non si escludono operazioni
preparatorie durante questa settimana da parte della polizia e di
Constant & Co. nei dintorni del sito.
Il prossimo appuntamento importante è programmato per mercoledì 14
settembre, con una conferenza stampa congiunta tra Nazioni Unite e Gipsy
Council, durante la quale verrà presentata la
petizione contro lo sgombero e le firme raccolte.
Su richiesta dei residenti, i giornalisti e gli operatori radio-TV sono pregati di limitare le
loro visite negli orari 11.00-12.00 e 15.00-16.00, a meno di
appuntamento concordato in precedenza. Per appuntamenti, tel. 07583
761462
Ultima cosa, ma mi sembra importante anche questa, da Camp Costant
comunicano che ci sono le ciambelle
L'antiziganismo è l'ultimo razzismo socialmente accettabile. Anche i
commentatori abitali di questo blog postano cose simili: "Arrivano e combinano
pasticci incredibili", "Hanno fregato nel mio locale", [...] ed altre
caricature etniche. "Loro", senza dubbio, rubano i bambini.
Stamattina in TV osservare in diretta la violenta pulizia etnica nell'Essex è
stata un'esperienza straziante. Il consigliere Tony Ball, leader dell'autorità
che stava conducendo la pulizia etnica, star di Murdoch, spiegava che la sua
azione è popolare. Non ho dubbi che lo sia. Sarebbe popolare a Basildon se ogni
giorno il consiglio appendesse un uomo di colore al pennone della bandiera.
Senza dubbio il piccolo bigotto compiaciuto di sé stamattina è un uomo felice.
Quanti giustificano la sottrazione delle case alle famiglie, distruggere una
comunità ed interrompere la scolarizzazione dei bambini, sulla base di una
rigida interpretazione della legalità e dei permessi edificativi, deve
rispondere anche di questa strettoia del punto legale. L'attacco (perché tale è
stato) a Dale Farm questa mattina è stato condotto dalla polizia antisommossa e
senza la partecipazione degli ufficiali giudiziari. Almeno due donne, entrambe
Traveller e residenti permanenti del sito, hanno avuto bisogno di cure mediche.
La polizia ha sfondato le recinzioni sia interne che esterne, cosa che era stata
espressamente vietata dall'Alta Corte, dicendo che le proprietà erano dei
Traveller e non potevano essere distrutte dagli ufficiali giudiziari. Cosa ha a
che fare questo atto illegale di distruzione con la reiterata difesa legalistica
di questo attacco razzista?
Murdoch News di stamattina ha anticipato la difesa legale della polizia.
"L'Intelligence" della polizia aveva informazioni su una "riserva di oggetti da
usare come armi". Hanno perciò dovuto assaltare il campo nell'interesse della
sicurezza pubblica. Per questo dovevano infrangere il giudizio dell'Alta Corte:
demolire le recinzioni protette come una misura d'emergenza per salvare vite.
Tutto ciò è un pretesto trasparente, un mancato rispetto della legge da parte
della polizia, ben peggiore di qualsiasi suo infrangimento da parte dei
Traveller, perché il comportamento susseguente della polizia è sfociato in
violenze e lesioni. Le scorte di armi ovviamente non esistevano.
Torniamo ai fatti chiave: anche se situato nella "greenbelt", ogni cm. del
sito dei Traveller era in precedenza una fascia degradata, occupata da una
discarica. Le foto dal satellite (QUI
ndr) provano che i Traveller non hanno invaso la Greenbelt. La ragione per
cui non hanno ottenuto i permessi di edificazione è che diverse richieste in
questo senso sono state respinte, e la ragione di questorifiuto è che il
consiglio di Basildon è razzista. Senza dubbio qualsiasi simpatico costruttore
Tory avrebbe ottenuto il permesso di riempire di case quella ex discarica. I
Traveller erano proprietari del terreno su cui risiedevano.
Che male facevano? Nessuno Qual era il loro crimine? La loro etnia. Tutto il
resto è camuffamento legalistico, del tipo utilizzato da ogni stato per
perseguire ovunque la pulizia etnica. Agli occhi dello stato che la svolge, la
polizia etnica ha sempre la sua ragione nel rispetto della legge. E' piuttosto
questo il punto.
Comunicazione di tutt'altro genere: in questo momento mi è difficile
raccogliere testimonianze dirette da Dale Farm: ignoro se alcune persone con cui
ero in contatto siano state arrestate o malmenate dalla polizia.
Traduco con gioia una nota di S., una delle colonne tra i sostenitori di Dale
Farm e per un certo periodo dato per disperso dopo gli scontri, arrivata ieri (pubblico col
consenso dell'interessato):
Prima di tutto, grazie a quanti ieri hanno commentato sul mio profilo FB,
inviato SMS, o in qualsiasi altro modo abbiano cercato di offrirmi sostegno.
Ho avuto così tante richieste, specialmente attorno alle 14.00, che la mia
batteria s'è esaurita. Come sapete l'energia elettrica a Dale Farm era stata
tagliata e non avevo modo di collegarmi a FB per rispondere a tutti.
La polizia antisommossa ha usato tecniche apposite per contenerci per ore,
anche se ad un certo punto ho pensato di scavalcare le impalcature e superare le
loro teste attraverso gli alberi, come se fossi stato minuscolo... LOL
Sono arrivato a Dale Farm qualche tempo fa, per offrire il mio sostegno e la
mia solidarietà ad una comunità che è stata e continua ad essere in un disperato
bisogno di aiuto da parte degli altri. Le mie ragioni sono personali, ma chi mi
conosce sa che non posso accettare il razzismo sotto qualsiasi forma. E nessuno
mi convincerà che lo sgombero di ieri, forzato, brutale ed orrendo, non è stato
altro che un programma razzista per cui alcuni disprezzano la popolazione
zingara-viaggiante in questo paese e altrove.
Anche se non voglio commentare o seguire la retorica anti Dale Farm che
abbiamo visto nei mesi scorsi in alcuni siti internet, non si può tacere che
quanti sono stati d'accordo con lo sgombero ed il modo in cui è stato condotto,
hanno secondo me scelto deliberatamente di ignorare i sotterranei moti vi
razzisti alla base di tutta questa vicenda.
Dale Farm è l'inizio della fine per quanti pensano di poter "spianare" la
loro strada sulla vita di Traveller-Rom e zingari. I residenti di Dale Farm
hanno mostrato un immenso coraggio e convinzione nel mantenere la loro posizione
perché le loro case e vite non andassero distrutte. Come abbiamo visto e
continuiamo a vedere ancora adesso in tutto il mondo, questo singolo ma storico
evento costringerà le autorità locali ed il governo a ripensare le proprie
strategie su come "gestire" in futuro tutto ciò, e con ciò credo veramente che
alla fine i Traveller otterranno il rispetto e la dignità che meritano.
Personalmente mi sento privilegiato per essere stato ammesso a prendere parte
alle proteste ed alla resistenza, e che le famiglie di Dale Farm mi abbiano
accettato sulla loro terra e nelle loro case. Ho conosciuto nuovi e buoni amici
sia a Dale Farm che attraverso la rete dei siti internet.
Non è ancora finita, se me lo permetteranno continuerò ad appoggiare i
residenti di Dale Farm e la comunità viaggiante, anche sottoponendo alla polizia
i commenti razzisti di alcuni siti anti-viaggianti ed assicurandomi che gli
autori siano giudicati.
Infine, non ho dubbi, da quanto dei Traveller di Dale Farm, che siano stati e
sono pienamente a favore degli attivisti e manifestanti di Camp Costant, per
l'azione svolta a difesa delle loro case, bambini e terra.
La conclusione era inevitabile, ma io, assieme a molti altri, a volte ho
davvero creduto che potessimo vincere e che il risultato per i residenti sarebbe
stato di rimanere fino a che non si fosse trovata una soluzione adatta e
culturalmente accettabile. Tutto ciò è molto triste per la cosiddetta giustizia
britannica...
IDEBATE.orgDale Farm: Il Pogrom di PicklesBy Ian Abley
Pogróm è una parola di origine yiddish ed è una parola che significa "devastare,
demolire violentemente, distruggere o devastare una città".
16/04/2011 - Eric Pickles, ministro britannico alle comunità, sta progettando
di demolire, distruggere e devastare mezza Dale Farm, a Oak Lane, Crays Hill,
vicino a Billericay. Situata a nord, nelle ora consolidate "plotlands"
attorno alla nuova cittadina post-guerra di Basildon nell'Essex, Dale Farm
ospita circa 1.000 persone.
Non è una fattoria (farm in inglese, ndr). Si tratta di un ex terreno
abbandonato, all'incrocio tra la A127 e la M25, di proprietà degli stessi
zingari e viaggianti. Ha costruito i loro chalet su circa 100 piazzole, grandi
abbastanza da includere lo spazio per i caravan delle famiglie e degli amici. Il
loro problema è che l'autorità locale ha cambiato il suo atteggiamento nel
permettere a zingari e viaggianti di rimanere su questo sito [...]. Oggi
l'autorità locale èper la maggior parte schierata contro i residenti di Dale
Farm. Ma non fu sempre così in questo pezzo di Essex, con una lunga storia
di "plotlands".
Negli anni '60 c'erano meno di 10 lotti su Oak Lane. Col tempo l'autorità
locale, il consiglio di Basildon, concesse il permesso di edificare su circa 40
ulteriori piazzole. L'atteggiamento poi si radicalizzò nel 2000. Le autorità
locali decisero che non si potevano aggiungere piazzole a Dale Farm, e che aver
permesso nel passato di costruire era stato un errore. I residenti si sono
trovati l'opposizione a nuove costruzioni sul loro terreno, e le circa 50 case
costruite nel XXI secolo non hanno ottenuto i permessi dall'autorità locale che
ora voleva eliminare anche le altre. Metà delle case sono legali. L'altra metà è
stata costruita su terreni di proprietà ei residenti, ma che le autorità locali
ora vedono come "Green Belt" (Cintura Verde ndr). Zingari e nomadi hanno di fronte un'autorità
locale che, nonostante la storia delle "plotlands" a Basildon, si è malignamente
rivolta contro di loro.
Su Google Earth guardate il rettangolo di poveri edifici familiari sulla
Green Belt a Dale Farm, Oak Lane, Crays Hill, Billericay, Essex, CM11 2YJ.
Zingari e viaggianti di Dale Farm hanno mostrato come si potrebbero soddisfare
le proprie esigenze abitative, se solo le autorità locali fornissero i permessi
di edificazione. Adesso il consiglio di Basildon intende spendere 8 milioni di
sterline per demolire le loro case, oltre ai costi per l'azione della polizia.
Il Daily Mail ha affermato che la polizia dell'Essex ha chiesto al ministero
degli interni 10 milioni di sterline per coprire i costi della polizia. (1) Che
tipo di pazzesca tirannia pianificatoria si ha quando alla gente - proprio come
voi e me - viene impedito di progettare e costruire in un campo le proprie case?
Di fronte ad una sfida alla legislazione del 1947, il sistema di
pianificazione sta agendo disperatamente nell'obbligare a demolire le case di
Dale Farm. Il governo di coalizione ha promesso sino a 1,2 milioni di sterline
per aiutare il consiglio di Basildon a cacciare zingari e viaggianti. (2) Il
consiglio di Basildon ha chiesto al dipartimento per le comunità ed il governo
locale (CLG) 3 milioni di sterline per contribuire a finanziare lo sgombero. (3) Non è
per soldi, ma il principio che più preoccupa Eric Pickles, che ora va oltre.
Promette che il CLG sarà consultato sulle nuove linee guida di programmazione,
per rafforzare i poteri degli enti locali nell'agire contro gli "sviluppi non
autorizzati". Dale Farm può essere non autorizzato, ma sono l'autorità locale,
CLG ed infine Eric Pickles in quanto segretario di stato che rifiutano
l'approvazione dei permessi di edificazione. In caso contrario il conflitto non
esisterebbe e 1.000 persone sarebbero lasciate in pace.
Pickles è determinato a cancellare zingari e viaggianti. Ha detto all'Evening Standard
che "... stiano dando ai consigli il potere e la discrezione di proteggere
l'ambiente ed aiutare a ricostruire le relazioni comunitarie." (2) Intende,
naturalmente, che non vede nessun posto nella comunità locale per zingari e
viaggianti. Li rimprovera per ogni tensione nelle relazioni locali, quando tutto
ciò che vogliono è essere lasciati in pace. Si appella agli ideologi verdi,
quando la Cintura Verde che avvolge Dale Farm è terra di rifiuti. James Heartfield
l'ha puntualizzato su Spiked! nel 2009, quando i residenti di Dale Farm erano,
ancora una volta, incapaci di superare il sistema legale di pianificazione.
[...]
"La legge che il consiglio di Basildon sta sostenendo è quella che protegge
la cosiddetta "Green Belt", che dovrebbe interrompere le nostre città con
splendide campagne incontaminate. Sheridan ed i suoi compagni viaggianti non
hanno preso la terra di nessun altro, hanno costruito le loro case sui loro
terreni. Ma sono puniti perché hanno peccato contro la vacca sacra che è la
campagna inglese." (4)
Anche Pickles probabilmente ammetterà che vaste aree della Green Belt,
particolarmente nell'Essex, sono di scarsa qualità, ma come il New Labour prima
di lui, non lo lascerà usare per viverci, in particolare non con i lavoratori.
Intravede un'opportunità di usare "l'onesto" popolo lavoratore contro gli
operosi ed indipendenti zingari e viaggianti che hanno infranto la stupida legge
sulla pianificazione, e sfidato l'idea reale di un'ecologia protettiva. Così ora
Pickles sta andando a fondo nel pregiudizio verde che le persone stiano
invadendo la campagna e debbano essere contenute. A Dale Farm sta attingendo nel
pregiudizio degli ambientalisti che le famiglie numerose siano un problema. A
molti zingari e viaggianti piace avere grandi famiglie, che si curano una
dell'altra, ma la loro cultura socievole è evidentemente in contrasto con l'idea
anti-umana tra i verdi che la crescita della popolazione sia una minaccia al
pianeta.
Il pregiudizio anti-umano è comune agli ambientalisti, ma viene diretto da
Pickel verso una pressione sul sistema di pianificazione con una presunzione
legale di "sviluppo sostenibile". Pickles sta dicendo che zingari e viaggianti
che costruiscono case rappresentano lo sviluppo insostenibile che il suo Quadro
Politico di Pianificazione Nazionale intende fermare.
Le famiglie numerose che violano la legge urbanistica, e costruiscono sulla
Cintura Verde in maniera che il governo definisce insostenibile, sono per
Pickles inaccettabili. Lui incoraggia la comunità locale ad organizzarsi per
mandarli via, e ad adoperare la polizia per sgomberare le case dai loro terreni.
Nel 2011 Pickles sta progettando un pogrom contro zingari e viaggianti. Come
riconosce persino The Guardian, anticipando "La battaglia di Basildon", Pickles
"... sta convertendo il suo personale percorso di veemente opposizione ai siti
non autorizzati dei viaggianti in politica di governo." (5)
Eric Pickles è un nazionalista per la separazione sociale, ma non è fascista,
e probabilmente odierebbe essere inteso come razzista. Ritiene di lavorare per
proteggere il pianeta, mentre parla di una "Grande Società" agli uomini d'affari
(6), volendo in realtà una Piccola Gran Bretagna sostenibile che faccia virtù
dell'intolleranza parrocchiale. Pickles è abile a sfruttare le divisioni
politiche. Naturalmente, questa controversia non è nuova, né di conseguenza si
limita a Dale Farm. Molto dipende dal risultato. Ai residenti fu ordinato di
andarsene nel febbraio 2007, quando Ruth Kelly concorreva per il CLG, ma loro
presentarono ricorso contro la decisione. (7) Il caso Dale Farm si trascina dal
2001. Il leader del consiglio di Basildon, Tony Ball, insiste: "ciò che è
sbagliato è sbagliato, e non ci può essere una regola per un gruppo ed una per
un altro. Bisogna accogliere la legge sul suolo." (8) Sa che la legge sulla
pianificazione ferma tutti dal costruire sulla propria terra, a meno che
l'autorità locale accetti il progetto. Ball se che se anche zingari e viaggianti
di Dale Farm non fossero presi ad esempio, ci sarebbero un sacco di persone
attorno a Basildon, nell'Essex ed in Gran Bretagna che vorrebbero costruire sulla
propria terra. Consiglieri come lui non avrebbero più il potere di rifiuto e di
demolizione che Eric Pickles si aspetta venga esercitato a nome del governo
nazionale. Ball non si può immaginare un sistema di pianificazione basato sulla
persuasione piuttosto che sulla negazione universale dei diritti di sviluppo:
"Guardate le alternative. Se un consiglio chiudesse un occhio sulle
violazioni della legge, quale diritto morale avremmo per farla valere contro
chiunque altro la infrangesse? La Cintura Verde è lì per una ragione. Per
fermare l'espansione urbana incontrollata." (9)
Se vincessero i residenti di Dale Farm, molta più gente potrebbe sfidare il
divieto a costruire in tutta la Gran Bretagna [...]. I progettisti dovrebbero
ottenere appoggio per qualcosa di positivo che sarà costruito dai proprietari
terrieri, avendo perso il potere di dire "No".
Tony Ball, leader del consiglio di Basildon, ha difeso il piano di sgombero
in un'intervista televisiva il 15 marzo 2011 su
www.bbc.co.uk.
Senza alcun dubbio Ball vuole che i residenti di Dale Farm se ne vadano.
Sembra disposto a permettere almeno un quadro limitato di opportunità ai
residenti perché trovino una sistemazione alternativa. (10) Eppure Ball appare
ancora totalmente insensibile al fatto che i residenti di Dale Farm vogliono la
libertà di scegliere di restare sulla loro terra, a Oak
Lane, Crays Hill. Fino all'intervento del segretario di stato Pickles sembrava
che 28 giorni di preavviso di sgombero non potessero essere notificati
rapidamente ai residenti. D'altra parte Pickles sta raccomandando pubblicamente
a tutte le autorità locali di osservare i movimenti di zingari e viaggianti
durante le feste pasquali. Rosa Prince, su The Telegraph, non ha tardato a
ripetere l'allarme di Pickles prima delle vacanze, quando ha urlato:
"I viaggianti erano conosciuti in passato per approfittare delle festività
per "occupare le terre", installandosi su terreni dove non avevano
autorizzazione a sostare, e per fare poi domanda di permesso per costruire una
volta che il comune riapriva... I consigli inoltre sono stati autorizzati ad
opporsi ai permessi retroattivi richiesti dagli zingari e da altri, ed offrire
più diritti per far rispettare gli avvisi di rimozione contro chi agisce
illegalmente." (11)
Zingari e viaggianti di Dale Farm hanno bisogno di essere difesi contro il
pogrom distruttivo e socialmente divisorio che Eric Pickles sta pianificando.
Questi chalet non dovrebbero essere demoliti. "Dovunque non siamo benvoluti. Non
ci hanno voluto nelle campagne. Non ci hanno voluto in città," ha detto Candy
Sheridan a The Guardian. Viaggiante irlandese e vice presidente del Gypsy Council 2010,
fondato nel 1966, è occupata ad aiutare gli altri attraverso il sistema di
pianificazione. "I consiglieri non ci vogliono vedere," ma "siamo parte del
paese dove siamo da 600 anni. Abbiamo più diritti noi di starci rispetto a
loro." (14) Non c'è abbastanza spazio per tutti nel 90% della Gran Bretagna che
non è edificata.
La Gran Bretagna dovrebbe spingere per la libertà universale a costruire, non
a demolizioni forzate, dirette contro pochi. Non fatevi ingannare dalle
incredibili menzogne di Eric Pickles. Lui ce l'ha contro zingari e viaggianti,
che minacciano il suo sistema di pianificazione. Per Pickles sarà una lunga
battaglia.
Jo Siedlecka - Una parrocchia nell'Essex si sta preparando per
sistemare dozzine di donne e bambini Viaggianti nella sua chiesa, dopo che il
locale consiglio comunale ha deliberato per lo lo sgombero del loro campo. Alle
famiglie sono stati dati solo 45' di preavviso per sgomberare, prima dell'arrivo
degli incaricati.
La decisione della Corte d'Appello del 22 gennaio ha aperto la strada al
Consiglio di Basildon per demolire le case di Dale Farm, con un'operazione di
1,9 milioni di £. Con oltre 350 residenti, Dale Farm è il più grande sito di
Viaggianti in Europa.
Le famiglie acquistarono la terra abbandonata della cintura verde circa dieci
anni fa. Pagano le tasse comunali ed hanno costruito lì case semi-permanenti. I
bambini sono iscritti alle scuole locali. Ma il Consiglio di Basildon hanno
negato i permessi di progettazione. Ogni volta che venivano richiesti, la loro
domanda veniva rifiutata.
La comunità ha il forte appoggio delle chiese locali. Maggio scorso, il
vescovo cattolico Thomas MacMahon di Brentwood e quello anglicano di Chelmsford,
John Gladwin, hanno inaugurato San Cristoforo a Dale Farm, un locale usato come
cappella e centro comunitario sponsorizzato dal Consiglio per l'Eguaglianza
Razziale dell'Essex.
Il vescovo MacMahon ha detto che la minaccia di sgombero adesso sta causando
molta afflizione. Ha aggiunto: "Inoltre focalizza il fatto che il consiglio
locale ha la responsabilità di individuare un numero adatto di siti per la
comunità viaggiante."
Kathleen McCarthy, della Dale Farm Housing Association ha sottomesso una
richiesta a nome dei 300 residenti coinvolti. Ma una richiesta simile è già
stata rigettata l'anno scorso sulla base che si erano resi intenzionalmente
senza casa.
L'assistente sociale Catherine Riley ha detto di essere molto preoccupata.
"Non voglio pensare a cosa succederà quando arriverà lo sgombero. Al momento
sono molto demoralizzati. Molti uomini sono all'estero in cerca di lavoro così
le donne hanno paura perché non sanno quando gli incaricati verranno a
distruggere le loro case."
Frate John Glynn, della parrocchia cattolica di Nostra Signora del Buon
Consiglio a Wickford, ha detto: "Tutto quello che ora possiamo fare è
aspettare."
"Le famiglie hanno bisogno di un posto dove mandare i bambini quando si
muoveranno i bulldozer. Abbiamo offerto posto nella nostra chiesa e anche la
Chiesa d'Inghilterra ha offerto spazio."
"Avremo solo 45' di preavviso, così la gente sta aspettando ventiquattrore su
ventiquattro. Ci sono 86 famiglie, circa 350 persone,incluso un parto
trigemino."
"Sono membri attivi della nostra parrocchia. Per loro è difficile con questa
minaccia sopra di loro. Sono gli ultimi indigeni del paese. Se ci sarà lo
sgombero, sarò con uno striscione con sopra scritto PULIZIA ETNICA IN CORSO."
Malcolm Buckley, leader del consiglio comunale, ha ammesso che lo sgombero
potrebbe essere un'operazione molto traumatica ma si è impegnato ad assicurare
che tutto proceda per il verso giusto. D'altra parte, il Consiglio Zingaro ha
prove filmate che gli incaricati della Constant & Co, contrattata da
Basildon per precedenti sgomberi, ha spesso ignorato le regole di sicurezza ed
agito con brutalità verso donne e bambini. Le carovane sono state bruciate e
molte proprietà personali distrutte senza motivo.
Gli avvocati che difendono la comunità ha inviato un appello alla House of Lords
e stanno considerando un'istanza alla Corte Europea dei Diritti Umani. Ma tutto
ciò potrebbe impiegare due anni e le famiglie hanno paura che non sia garantito
loro un posto dove stare.
La parlamentare Julie Morgan ha firmato un appello della comunità all'agenzia
della Protezione Civile UE per evitare quello che chiama "un disastro
umanitario".
La più nota compagnia di sicurezza antizigana, responsabile di innumerevoli
sgomberi brutali, comunica che sta per partire una delle più vaste operazioni di
"pulizia" mai intrapresa contro la comunità viaggiante in Bretagna.
Constant & Co., che ha ottenuto decine di milioni di euro nello sgombero
degli Zingari dalla loro stessa terra, in maniera dura e quasi illegale, ha
vinto la gara d'appalto per demolire Dale Farm (QUI
il dossier, ndr), che ospita 500 Viaggianti nei pressi di Crays Hill, Essex.
Il lavoro, di tre milioni di euro, dovrebbe comprendere la rimozione, ed in
alcuni casi la demolizione, di chalet e case mobili, e la cacciata fisica di 100
famiglie, bambini, anziani ed infermi inclusi, che dovranno lasciare il
distretto, impoveriti e senza un posto dove andare a vivere legalmente.
Il dieci dicembre oltre venticinque persone, tra cui componenti dei gruppi
antifascisti e della chiesa cattolica, hanno manifestato davanti al Basildon Centre,
dove si era riunita la giunta comunale per decidere sull'evento.
Portavano dei cartelli, su cui era scritto:
CONSTANT & CO SONO DELINQUENTI RAZZISTI, FERMATE LE VIOLENZE DEGLI UFFICIALI
GIUDIZIARI e BASTA ALLA PULIZIA ETNICA.
Una seconda ditta, Shergroup, si è vista rifiutata, anche se un consigliere
aveva detto che la compagnia era maggiormente pronta a rispettare gli standard
riguardo i bambini e le persone vulnerabili, come pure le conformità UE su
salute e norme di sicurezza.
Un portavoce per Dale Farm ha detto in seguito che assieme alle loro case ed
alla frequenza scolastica dei bambini, le famiglie stanno per perdere il loro
club giovanile unico nel genere e la cappella di San Cristoforo.
"Questa è pulizia etnica," ha detto una madre. "Ma il consiglio comunale sta
tentando di camuffare questo fatto con un sacco di discorsi politicamente
corretti."
A causa dell'alto costo del lavoro, Basildon è stata costretta a ricorrere al
Giornale ufficiale dell'Unione Europea. Nel suo annuncio il consiglio municipale
dichiarava che l'offerta vincente doveva "dimostrare un impegno nel sostenere i
principi di eguaglianza e di differenza nella legislazione ed essere sensibili e
responsabile ai bisogni delle persone."
Però, Basildon si era espressa in favore al reingaggio di Constant, una
società che il consiglio comunale aveva già impiegato per numerosi piccoli
sgomberi. I critici dicono che sono stati condotti in spregio alle norme UE
sulla salute e la sicurezza, e hanno portato alla distruzione di una gran
quantità di proprietà private.
Il suolo superficiale è stato distrutto ed il terreno circondato da alti
valli di terra. La maggior parte del suolo è ora inondato da acqua contaminata
degli scarichi distrutti, costituendo una fonte di inquinamento per bambini e
adulti che continuano a vivere nei paraggi, in attesa di ulteriori incursioni di
Costant.
Carovane in fiamme
Un film prodotto per la Dale Farm Housing Association mostra carovane in
fiamme ed ufficiali giudiziari che minacciano bambini terrorizzati. Una
compagnia che noleggia attrezzature ha interrotto il suo contratto con Constant,
a causa del suo approccio brutale. Riferendosi allo sgombero di Twin Oaks,
Justice Collins ha detto presso l'Alta Corte che dopo aver visto il video che
mostra Constant all'opera, considera inaccettabile la condotta dei suoi
dipendenti, che porterebbe inevitabilmente a traumi e lesioni.
"Il consiglio deve riconsiderare l'uso di questa compagnia," ha dichiarato
Justice Collins. Ha anche notato che la polizia ha mancato di frenare gli
eccessi dei dipendenti di Constant. Collins ha aggiunto che nel caso di malati
gravi e delle esigenze dei bambini, lo sgombero sarebbe sproporzionato.
Anche se il diritto di sgombero è stato sostenuto sinora, le condizioni che
ha ricordato sono state adottate in una complessa decisione della Corte
d'Appello all'inizio dell'anno.
Come richiesto dall'Atto di Libertà d'Informazione di fornire copie della
Valutazione obbligatoria del Rischio, riguardo gli sgomberi di Hovefields e Dale
Farm, Basildon ha ammesso che tale valutazione non è stata preparata.
Jean Sheridan, madre di Dale Farm di tre gemelli, è piena di paura dei traumi
che gli ufficiali giudiziari potrebbero causare ai suoi bambini. Spera che prima
che Constant inizi ad operare, lei possa portare il caso al Tribunale Europeo
dei Diritti Umani.
"Non abbiamo nessun altro posto dove andare ed i miei figli hanno bisogno di
cure mediche," dice Jean. "Sono nati prematuramente e sono stati fortunati. Come
potranno sopravvivere al terrore che porterà Constant?"
La Commissione GB sull'Infanzia ha chiesto a Basildon cosa intende fare per
salvaguardare i bambini come quei gemelli, durante la demolizione e quale
sistemazione alternativa verrà offerta loro. Non è stata ricevuta nessuna
risposta soddisfacente.
27/12/2010 - Richard Sheridan, presidente del Gypsy Council, dice di aver
intenzione di incontrare il presidente del consiglio di Basildon e un
parlamentare locale, purché non intendano ripetere soltanto la richiesta che i
residenti di Dale Farm abbandonino il terreno di loro proprietà in vista dello
sgombero di massa da lungo pianificato.
Tony Ball, leader del consiglio di Basildon, ha contattato Sheridan con
l'offerta di incontrarlo nell'anno nuovo assieme al parlamentare Tory John Baron
della Camera dei Comuni. Ma sinora non è chiaro quale sarà l'agenda.
Baron, che ha servito l'esercito in Irlanda del Nord, e più tardi è diventato
un banchiere d'affari, dice che Basildon dovrebbe proseguire con lo sgombero di
Dale Farm, allo scopo di restaurare la Cintura Verde di cinque acri dove
attualmente risiedono 96 famiglie senza i permessi di edificazione.
In precedenza il parlamentare aveva sponsorizzato senza successo una proposta
di legge per aumentare i poteri dei consigli locali nell'agire contro gli
sviluppi illegali nella Cintura Verde. Il tutto condito da una clausola che
ripristinava l'obbligo di fornire un luogo per le roulotte dei Viaggianti.
Sheridan puntualizza che la stessa casa di Baron si trova su di un terreno
che in precedenza faceva parte della Cintura Verde di Billericay, approntata per
incontrare l'aumento di richieste immobiliari.
Nel frattempo, gli avvocati di Dale Farm hanno ottenuto di poter presentare
un appello alla Corte Suprema per un'udienza che potrebbe annullare una sentenza
del tribunale distrettuale di Southend, che escludeva i Viaggianti senza casa
dal trovare una sistemazione compatibile con la loro cultura e modo di vita
tradizionale.
Le famiglie di Dale Farm hanno rifiutato senza eccezioni di andare nelle case
e appartamenti offerti dal consiglio distrettuale di Basildon, perché vogliono
vivere nelle loro roulotte e case mobili per preservare l'unità della comunità.
I consiglieri sia laburisti che liberali hanno recentemente denunciato
l'amministrazione Tory di Basildon per avere scelto una non necessaria linea
dura contro qualche centinaio di famiglie rom e viaggianti senza casa nel
distretto. Un consigliere ha paragonato l'attuale politica alla pulizia etnica
nazista.
Cresce anche l'opposizione alle spese collegate alla cacciata dei Viaggianti
dalla loro terra a Dale Farm e nella vicina Hovefields. Le spese legali ed
amministrative, assieme all'impiego degli ufficiali giudiziari di Costant & Co,
ha probabilmente superato i 2 milioni di sterline.
Il consiglio ha ancora fondi per circa 3 milioni di sterline. Ma la polizia
dell'Essex ha richiesto 10 milioni dal Ministero degli Interni per coprire le
spese di uno sgombero che potrebbe continuare per tre settimane ed alla fine
rivelarsi un insuccesso.
I residenti di Dale Farm, che hanno impiegato km. di filo spinato, vecchi
pneumatici e ponti levatoi, stanno preparando una dura resistenza alla
demolizione delle loro case. Centinaia di sostenitori si sono impegnati ad
unirsi a loro. Inoltre una squadra di osservatori legali della clinica per i
diritti umani dell'università dell'Essex contano di essere presenti.
"Se ci manderanno fuori saremo obbligati a spostarci su altri terreni nel
distretto," dice Sheridan. "Da qualche parte dobbiamo vivere. Negli anni questo
potrà significare un costo di grande miseria per noi e infiniti milioni al
consiglio."
A meno che l'incontro proposto alla Camera dei Comuni produca un risultato
positivo, Tony Ball può dare il via libera al più grande sgombero zingaro mai
avvenuto in GB. Ma sa di non poterlo fare senza l'assistenza diretta del
governo.
La segretaria agli interni Theresa May ha considerato per alcuni mesi la
richiesta della polizia dell'Essex. Come altri ministri, è consapevole
dell'opposizione ONU alla distruzione di Dale Farm e deve anche fare i conti con
una riduzione del 30% del budget del suo dicastero, a causa dei tagli imposti
dalla coalizione di governo.
Di Sucar Drom (del 18/09/2011 @ 09:27:45 in blog, visitato 1803 volte)
Venezia, corso di formazione per avvocati
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In Italia le donne sono rappresentate come oggetti sessuali. Questa una delle
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il compito di monitorare l’attuazione della Convenzione ONU per l'eliminazione
di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna (CEDAW) negli Stat...
Puoi anche tu aiutarci
L'Istituto di Cultura Sinta viene sostenuto dall'associazione Sucar Drom con
progetti condivisi con: Provincia di Mantova, Comune di Mantova, Consorzio
Progetto Solidarietà, UNAR ed Unione europea. Inoltre, Amministrazione locali e
Istituzioni del Nord e del Centro I...
Giornata Internazionale della Democrazia
New York, 15 settembre 2011. Questo è stato un anno straordinario nella storia
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seguito queste vicende con vivo interesse. Il loro...
18° edizione del Festival Alexian and International Friends
Il 29 ottobre prossimo si aprirà la 18° edizione del Festival Alexian and
International Friends fra gli ospiti Ferdi, Lino Patruno, i Ladri di Carrozzelle
e Gian Antonio Stella. Presenterà l’evento la famosa conduttrice Rai Lorena
Bianchetti...
26 settembre 2008, Basildon, UK: L'autorità locale sta minacciando di
demolire un centro comunitario costruito dai
Traveller di
Dale Farm, creando nuove tensioni nella lunga battaglia per lo sgombero di Dale
Farm che è arrivata in tribunale.
Il
Centro di San Cristoforo che è stato aperto a maggio, è diventato l'ultimo
obiettivo del Consiglio di Basildon, da quando sta cercando di rimuovere
circa 90 famiglie di Traveller dalle loro case nell'Inghilterra del sudest.
"Stanno montando il terrore per farci andare via," ha detto Richard Sheridan,
presidente della Dale Farm Housing Association.
Per due volte, nel 2005 e nel 2007, il Consiglio ha votato per sgomberare i
Traveller, ritenendo che vivano a Dale Farm illegalmente e senza permesso.
Questi ordini di sgombero furono fermati a maggio dal giudice Andrew Collins
dell'Alta Corte. Il giudice ordinò al Consiglio di trovare una terra alternativa
dove i Traveller potessero vivere. Il Consiglio ha fatto ricorso in appello, e
l'udienza in Corte d'Appello è programmata il 5 dicembre.
Nel frattempo, i Traveller stanno anche aspettando un'ingiunzione ed un
controllo giurisdizionale dell'Alta Corte per fermare la demolizione di San
Cristoforo, secondo Grattan Puxon, segretario della Dale Farm Housing
Association.
L'Advocacy Project (AP) ha lavorato con la Dale Farm Housing Association dal
2005, ed appoggiato i Traveller nella loro lotta contro lo sgombero.
Il Centro di San Cristoforo è stato costruito per i bambini di Dale Farm,
molti di loro non frequentano le scuole locali per via del bullismo e degli
insulti razzisti. Nel Centro sono stati installati dei computer per permettere
corsi sulla tecnologia informatica, e questo mese devono partire corsi di
fotografia e sartoria. Il Centro è anche usato dal Club Giovanile Chaveys, che
istruisce i ragazzi, e per gli incontri di preghiera ogni giovedì.
Malgrado un appello all'ultimo minuto di Lord Eric Avebury, membro della
Camera dei Lord, ed un rapporto della Commissione per l'Uguaglianza Razziale
dell'Essex, il Consiglio di Basildon ha votato giovedì scorso (16 settembre) la
demolizione di San Cristoforo, adducendo che è stato costruito in spregio ai
piani regolatori distrettuali. I ragazzi del Club Giovanile Chaveys hanno
protestato all'esterno della riunione svoltasi a porte chiuse, ma è stato
rifiutato loro di entrare per patrocinare il caso.
I Traveller rispondono che il Centro, un edificio in legno, non aveva bisogno
di alcun permesso perché costruito adiacente ad un edificio preesistente. La
disputa è ulteriormente complicata dal fatto che è il Centro è patrocinato dal
Dipartimento per l'Infanzia, le Scuole e la Famiglia (DCSF) che ne detiene la
proprietà. Il Consiglio di Contea dell'Essex (ECC), l'autorità regionale, l'ha
finanziato. Però i funzionari del DCSF e dell'ECC non hanno risposto alle
richieste dell'AP.
La minaccia a San Cristoforo agita le famiglie Traveller, che sono sempre più
preoccupate di perdere il prossimo appello e che venga permesso di procedere
all'evacuazione. Secondo Puxon, il Consiglio di Basildon ha messo da parte
circa 5 milioni di $ per spianare Dale Farm e distruggere oltre 130 chalet, case
mobili e caravan. Incluso la casa da viaggio di una giovane madre in attesa di u
parto trigemino.
Nelle recenti settimane, le famiglie sono anche state allertate per un piano
che prevede di porre i loro bambini in temporaneo affido governativo, nel caso
di uno sgombero. I genitori sono preoccupati che il processo possa essere
traumatico per i bambini, e di finire senza casa ed incapaci di riavere i propri
figli. Hanno anche paura che i funzionari possano obbligarli a lasciare la
contea in cambio di riottenere i figli.
Durante un incontro il 19 settembre, ECC ha confermato che gli assistenti
sociali non possono prendere i bambini senza una decisione del tribunale, ma può
farlo la polizia su richiesta del commissario. Nel prossimo futuro è programmato
un altro incontro tra l'ECC ed i genitori di Dale Farm, si sta inoltre cercando
un incontro col commissariato.
Di Fabrizio (del 03/12/2011 @ 09:23:25 in Kumpanija, visitato 2429 volte)
Al JazeeraLe comunità tradizionalmente nomadiche di fronte alla
discriminazione statale ed ai violenti tentativi di abolire il loro modo di vita James Brownsell and Pennie Quinton
Le comunità viaggianti come quella di Dale Farm sono spesso distrutte col
pieno appoggio delle autorità statali [GALLO/GETTY]
Viaggiate dovunque nel Medio Oriente e potrete essere accolti con queste
parole: Ahlan wa sahlan wa marhaban. Letteralmente "Benvenuti su
questo pezzo di terra", un ritorno al tempo in cui la cultura araba era per
natura tradizionalmente più nomade ed i visitatori potevano aver avuto un lungo
viaggio periglioso prima di raggiungere i loro amici.
Ma l'immagine romantica del viaggiatore errante è ben lontana dalla realtà
quotidiana sperimentata dalle comunità nomadi. Da Est ad Ovest, la loro è più
spesso una vita piena di discriminazioni, violenza ed oppressione portata avanti
dalle autorità di stato, che tentano di costringerle a conformarsi con lo stile
di vita urbano.
"E' stata un'esperienza che non dimenticherò più, la polizia che ci
attaccava, ci picchiava, usava le scariche elettriche," dice Pearl, della
comunità di Dale Farm.
Lei fa parte di un gruppo di oltre 200 Traveller irlandesi cacciati a forza
dai loro terreni vicino a Basildon nell'Essex, Inghilterra del sud-est, da una
serie di
sgomberi violenti che si dice siano costati sino a 18 milioni di sterline
($29m).
L'isolamento della loro comunità, fondata negli anni '70, ha paragoni
inquietanti con quella dei Beduini residenti nel Negev, che hanno subito
frequenti minacce dai funzionari di Israele sin dalla fondazione dello stato -
col diniego di servizi infrastrutturali ai villaggi "non riconosciuti" o
semplicemente rasi al suolo dalle ruspe.
Dale Farm è un'ex discarica, venduta dal consiglio di Basildon alla comunità
Traveller irlandese quando la loro vita nomade venne messa fuorilegge dal
Criminal Justice Act nel 1994, che abrogava le precedenti garanzie legali ai
diritti dei Traveller. Al suo culmine, Dale Farm ospitava circa 1.000 persone.
La legge del1994 abolì l'obbligo da parte dei comuni di fornire siti ai
Traveller, riducendo così drasticamente i posti dove le comunità nomadi potevano
sostare durante i loro spostamenti.
Attivista solidale a Dale Farm regge un crocifisso davanti alle barricate in
fiamme [GALLO/GETTY]
Le autorità locali incoraggiarono allora le comunità viaggianti ad acquistare
terreni per ovviare alla situazione: Dale Farm nacque appunto così. Ma la
comunità di Dale Farm non si aspettava ciò che hanno descritto come un
pregiudizio arbitrario mostrato dal consiglio di Basildon a guida Tory, che ha
rifiutato ripetutamente i permessi di edificabilità per parcheggiare rimorchi e
case mobili, e costruire casette sul sito, con la scusa che quell'ex discarica
inquinata facesse parte della fascia protetta detta "green
belt".
Si riferisce che durante lo sgombero, una cappella cattolica eretta in loco -
intitolata a san Cristoforo patrono dei viaggianti - sia stata distrutta dalla
compagnia degli ufficiali giudiziari, Constant & Co. Padre Dan Mason, il
prete del posto, era a Dale Farm quel giorno.
"Ero lì... a visitare i miei parrocchiani e vedere come stavano. E' stato
molto traumatico," ha detto all'Independent Catholic News.
"E' stata ferita una donna. Mi hanno detto che è stata spinta contro un muro
e presa a calci. Ha subito un infortunio alla schiena. Questo è quello che mi
han detto. E' stata portata in ospedale ma non l'hanno trattenuta perché non
c'erano posti letto. E' tutto completamente surreale. Conosco bene quel sito. Le
famiglie sono così ospitali. Ci siamo seduti in una roulotte per una tazza di
tè. Non credevo ai miei occhi. Dappertutto vedevo poliziotti, elicotteri,
manifestanti - sembrava una zona di guerra."
John Baron, eletto Tory al Parlamento nella circoscrizione di Basildon ed ex
banchiere, ha difeso lo sgombero come applicazione della legge sui suoli.
"Non dimenticate, queste sono famiglie che hanno infranto la legge,
ha
detto alla BBC. "Non possiamo permetterlo in questo paese... se dovessimo
semplicemente concedere a questi viaggianti di rimanere, dopo aver infranto
tutte le leggi, che messaggio arriverebbe a tutti gli altri? Chiunque direbbe
-Bene, se loro possono farla franca, perché non noi?- Ed avremmo il caos."
Durante lo sgombero a Richard Howitt, eletto Laburista al Parlamento Europea
nella circoscrizione Inghilterra Est, non è stato permesso di osservare lo
svolgersi delle azioni, dicendogli che il consiglio di Basildon aveva ordinato
al personale addetto alla sicurezza di farlo spostare nello spazio riservato ai
media, accanto a Dale Farm. Era stato invitato dalla televisione regionale, col
permesso scritto della polizia, ed aveva correttamente ed in anticipo informato
il consiglio di Basildon; quindi ha presentato una denuncia formale sulle azioni
del consiglio e sull'attacco alla sua persona.
Il parlamentare si era in precedenza offerto per mediare tra Traveller e
consiglio, come avevano fatto gruppi di chiesa ed organizzazioni statali.
Persino le Nazioni Unite avevano condannato l'azione prevista, "esprimendo il
profondo rammarico per l'insistenza del Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda
del Nord nel procedere con lo sgombero di famiglie zingare e viaggianti a dale
Farm nell'Essx, prima di identificare e fornire una sistemazione culturalmente
appropriata."
Distruggere le case di circa 86 famiglie senza fornire "sistemazione
culturalmente appropriata" va contro il diritto internazionale, ha detto Amnesty
International. Nel contempo, sono stati identificati due siti alternativi dalla Britain's Homes
and Communities agency, ma il consiglio di Basildon ha deciso lo stesso di
spingere per la liquidazione di Dale Farm, prima di considerare i permessi di
edificazione su questi siti.
I residenti di Dale Farm hanno dichiarato di non aver altro posto dove andare
dopo lo sfratto
[GALLO/GETTY]
Il clamore sullo sgombero aveva attirato al sito numerosi attivisti solidali.
Hanno aiutato i residenti a costruire barricate e si sono incatenati ad una
torre d'osservazione costruita in fretta da loro stessi.
"La prima cosa che è successa, la polizia antisommossa ha fatto irruzione
attraverso la recinzione ed hanno usato le pistole a scariche elettriche [Taser],
prima ancora che i loro piedi fossero sul sito," ha detto un'attivista di nome
Jenny durante un incontro alla
Fiera del Libro
Anarchico di Londra, una settimana dopo lo sgombero.
"Quelli che si erano incatenati alla torre, sono stati staccati da una
"squadra di arrampicatori" molto brutale ed è stata tagliata l'elettricità,
inclusa la casa di una persona che ne aveva bisogno per le apparecchiature
mediche che gli sono indispensabili... Altri che erano rimasti incatenati [al
cancello, alla torre] erano ancora lì 24 ore dopo. I lucchetti sono stati
scardinati in una maniera rischiosa - quando le televisioni ed i media se ne
erano andati. [...]"
Il giorno dopo, i Travellers decisero che era giunto il momento di andare.
Racconta Jenny: "Non volevano vedere nessun altro colpito. Hanno deciso di
andare con dignità e ci hanno chiesto di uscire assieme a loro... Siamo partiti
in dignità e solidarietà."
Tony Ball, leader del consiglio di Basildon, ha detto alla stampa: "E' molto
incoraggiante vedere i Traveller ed i loro sostenitori lasciare Dale Farm in
maniera pacifica e dignitosa, cosa che ho sempre sollecitato ed auspicato.
Purtroppo, questo si sarebbe potuto ottenere molti anni fa e senza le scene di
violenza a cui abbiamo assistito nelle ultime 48 ore, e con queste spese a
carico dei contribuenti."
Residenti, testimoni ed attivisti lamentano che lo sgombero si è svolto in
maniera illegale e che, nonostante le battaglia legale condotta dai residenti,
le regole di condotta emanate dall'Alta Corte non siano state seguite dalla
polizia o dagli ufficiali giudiziari - che ora stanno rendendo il sito
inabitabile, accumulando macerie e rifiuti sui terreni di proprietà della
comunità. La compagnia [degli ufficiali giudiziari] dedica un'intera sezione del
suo sito alla rimozione dei Traveller, evidenziando che "i procedimenti del
tribunale significano ritardo" e promettendo "un'azione alternativa e veloce".
Contesto internazionale
Il Comitato ONU sull'Eliminazione della Discriminazione Razziale
ha notato [PDF] che "Tuttora Viaggianti e zingari subiscono notevoli
discriminazioni ed ostilità da parte della società maggioritaria... e quesyo
potrebbe peggiorare a causa delle azioni intraprese dalle autorità nell'attuale
situazione".
Infatti, un
rapporto del 2008 [PDF] di Human Rights First nota che parte delle
discriminazioni viene approvata dallo stato stesso:
[in Italia] Migliaia di Rom sono stati allontanati dalle loro case nel
2007, quando la folla ha attaccato. picchiando i residenti ed incendiando i
loro insediamenti che sono stai rasi al suolo, mentre viene riferito che in
diversi casi la polizia non è intervenuta a protezione delle vittime. Alcuni
politici italiani hanno favorito quanti chiedevano che i Rom fossero espulsi
dalle città e deportati.
Episodi di violenza sono stati riportati anche in Bulgaria, Repubblica
Ceca, Federazione Russa, Serbia e Slovacchia.
Lo stesso rapporto annota anche le dichiarazioni razziste espresse
ufficialmente dal prefetto di Roma, Carlo Mosca, nel dichiarare i propri intenti
di firmare i decreti di espulsione senza esitazioni. "E' necessaria la linea
dura," dice, "per agire contro queste bestie".
Sono stati firmati "Patti di sicurezza" dai sindaci di Roma e Milano, che
"prevedono lo sgombero forzato di 10.000 Rom" dalle due città, ignorando le
regole di migrazione UE.
Nella Repubblica Ceca, Liana Janáèková, senatrice e sindaco, ha detto che il
problema degli insediamenti rom potrebbe essere risolto con "la dinamite", che i
Rom hanno troppi bambini, e che dovrebbero essere ""tenuti dietro una recinzione
elettrica".
Tuttavia, è in Israele che lo stile di vita nomade è stato maggiormente
criminalizzato, col pretesto di "aiutare" le comunità nomadi a diventare più
"civilizzate".
Sono state dispiegate le guardie di frontiera, mentre le ruspe demolivano il
villaggio beduino di al-Arakib [GALLO/GETTY]
Khalil al-Amour ha 46 anni ed insegna matematica ad al-Sira, uno dei 45
villaggi beduini "non riconosciuti" nel deserto del Negev, Israele meridionale.
"[I funzionari israeliani] hanno ordinato la demolizione di tutte le case del
villaggio nel 2006," ha detto ad Al Jazeera. "Ci sono circa 70 famiglie e 500
persone ad al-Sira."
Le loro case non sono state ancora demolite (a differenza di
altri villaggi beduini) ed il caso viene dibattuto in tribunale. Ma la loro
comunità resta senza nessuno dei servizi statali che collegano i villaggi
attorno, come la rete elettrica o le strade asfaltate.
"La gente ha usato i generatori per anni," dice. "Ora sto cercando di
convincere sempre più persone ad usare sistemi e pannelli solari - che [sono]
molto costosi. D'altra parte, anche il carburante usato per i generatori è molto
caro."
Ci sono circa 80.000 beduini che vivono nei villaggi "non riconosciuti".
La loro comunità è sempre stata semi-nomade; migrano stagionalmente con le
loro mandrie in cerca di pascoli e tornano ai loro villaggi ogni anno.
Ma quando Israele ha approvato le sue leggi su pianificazione e sviluppo nel
1965, vennero esclusi i villaggi beduini del Negev, "anche se i beduini erano
una popolazione indigena e lì vivevano da secoli," dice Doni Remba,
co-direttore della Campaign for Bedouin-Jewish Justice in Israele.
La sua campagna, un progetto dei Rabbini per i Diritti Umani in America del
Nord e della Jewish
Alliance for Change, sottolinea che, oltre a non avere servizi di
infrastrutture, i beduini vivono sotto minaccia costante di sgombero forzato che
[...] "si basa su una legge fondamentalmente discriminatoria".
"L'esempio più recente sono state una serie di demolizioni nel villaggio
beduino di al-Arakib, nel Negev," dice Remba ad Al Jazeera.
"In questo caso, il governo israeliano ha inviato ben 1.300 poliziotti
paramilitari, per espellere violentemente oltre 300 uomini, donne e bambini. Il
villaggio è stato distrutto e ricostruito quasi 30 volte, soltanto nell'ultimo
anno e mezzo."
Una donna beduina seduta sulle macerie della sua casa ad al-Arakib, distrutta
dalle ruspe israeliane [GALLO/GETTY]
In più, sono in corso piani che secondo i funzionari israeliani saranno una
risoluzione completa sullo status dei beduini di tutto il Negev.
"Il Piano Praver [dal nome dell'ex collaboratore di Netanyahu, Ehud Praver]
riguarda la demolizione di 20 villaggi non riconosciuti e l'espulsione di
20-40.000 residenti, se questi non accettassero un'offerta di compensazione
piuttosto scarsa ed inadeguata," dice Remba.
L'obiettivo del piano, aggiunge, era di concentrare l'intera comunità beduina
in sette "riserve" riconosciute dal governo, nella regione che attualmente
ospita circa 100.000 persone che, aggiunge, sono già state sgomberate dalle loro
terre.
"Il governo li discrimina e trascura, perché i beduini sono tra le
popolazioni di Israele più economicamente svantaggiate sotto ogni parametro
socio-economico."
"Anche nei villaggi approvati dal governo, quindi legali e non a rischio di
demolizione... i tassi di disoccupazione, povertà, criminalità, istruzione e
mortalità infantile sono tra i più sfavorevoli."
"Il tasso di mortalità infantile è quattro volte superiore a quello delle
comunità ebraiche lì accanto, ad una o due miglia di distanza - e tutto a causa
dell'estrema discriminazione delle condizioni di vita."
"Il governo intende "cancellare" i villaggi beduini e rimpiazzarli con
comunità ebraiche, "per controllare il territorio... in collegamento a ciò
che il primo ministro Netanyahu chiama - mantenimento della maggioranza ebraica
nel Negev-," ha detto Rembo ad Al Jazeera.
Come nel caso dei residenti di Dale Farm, i funzionari dicono che la
rilocazione "aiuterà" i residenti a rispettare le leggi di pianificazione. Ma,
mentre lodava il suo nuovo piano, persino Netanyahu notava che i beduini sono
stati allontanati dalla terra su cui hanno vissuto per generazioni.
"Dopo anni in cui i loro bisogni non erano trattati sufficientemente, questo
governo ha deciso di prendere in mano la situazione ed arrivare ad una soluzione
a lungo termine della questione," ha detto.
"Il piano permetterà ai beduini, per la prima volta, di stabilizzare i loro
beni e tramutarli da capitale morto a vivo - di essere proprietari della terra,
cosa che permetterà loro di costruire case nel rispetto della legge e lo
sviluppo di imprese e posti di lavoro. Questo sarà un progresso per la
popolazione e darà loro l'indipendenza economica."
"Il nostro stato sta balzando verso il futuro e voi dovete essere parte di
questo futuro. Vogliamo aiutarvi a raggiungere l'indipendenza economica. Questo
piano è volto allo sviluppo ed alla prosperità. E' un'opportunità storica che
non dobbiamo perdere."
Comunque, questo tipo di retorica non piace a molti beduini.
"Il problema del piano è che ci sradicherà tutti dalla nostra terra
ancestrale, per metterci nelle città più povere," dice al-Amour, leader beduino
di al-Sira.
"Stiamo per essere sradicati, per perdere le nostre tradizioni, la nostra
vita, la cultura ed i valori - andando in queste città - questa è l'antitesi del
nostro essere, come beduini. E' per questo che ci opponiamo al piano. Gli ebrei
hanno il diritto di scegliere dove vogliono vivere. Possono vivere in città, in
un villaggio, in un moshav, in un kibbutz. Ora i beduini dovrebbero vivere solo
in città. E' ridicolo, è incredibile."
Ridicolo forse, ma non incredibile. Difatti, molti beduini ed i loro
sostenitori dicono che il Piano Praver è soltanto la continuazione della
politica di stato portata avanti da decenni.
Nel 1963, l'allora ministro dell'agricoltura Moshe Dayan mostrava il suo
disprezzo per i beduini ed il loro modo di vita, dicendo ad Haaretz:
"Dobbiamo trasformare i beduini in lavoratori urbani... Significa che il
beduino non vivrà più sulla sua terra col suo gregge, ma si urbanizzerà,
tornerà a casa nel pomeriggio e si metterà le pantofole. I suoi figli si
abitueranno ad un padre che indossa pantaloni, senza un pugnale, che non si
spulcia in pubblico. Andranno a scuola con i capelli pettinati. Sarà una
rivoluzione, ma si può fare in due generazioni. Senza coercizione, ma con la
guida dello stato. La realtà è che i beduini spariranno."
Campagna in corso
Al-Amour è stato insegnante per 28 anni, ed è anche docente di sistemi
informatici di rete, ha un master in amministrazione dell'istruzione ed ha
appena terminato il secondo anno di studi in legge.
Dice ad Al Jazeera che continuerà a lottare per la sua comunità, senza
abbandonare mai il suo stile di vita nomade.
"Andrò a Ginevra per prendere parte alla riunione del Comitato ONU per i
Diritti Economici, Sociali e Culturali, e dopo a Berna, ed incontrerò dei
sostenitori a Losanna. Sarò sempre in movimento, per rappresentare la mia
comunità ed il mio popolo."
Difatti, lui - e migliaia come lui - hanno sostenitori in tutto il globo.
Doni Remba, di New York, ha detto che la discriminazione contro i beduini
deve finire.
"Se noi crediamo che Israele sia una democrazia, come pretende di essere, il
minimo che deve ai propri concittadini beduini è dar loro gli stessi diritti ed
opportunità dei cittadini ebrei."
"E' ciò che Israele promise nella sua dichiarazione d'indipendenza - di
sviluppare il paese per il beneficio di tutti i suoi abitanti... [il Piano
Praver] è una violazione dei principi democratici base israeliani, e del suo
impegno per l'eguaglianza - lo vedo come una violazione dei valori morali base
ebraici."
"Penso anche che sia estremamente negativo e che infiammerà le relazioni tra
ebrei ed arabi in Israele - e questo non può portare ad un buon finale."
Tornando all'Essex, una volta usciti da Dale Farm, gli ex residenti hanno
reso omaggio ai loro sostenitori e richiesta una solidarietà continuata con le
comunità viaggianti, dato che gli ufficiali giudiziari hanno continuato a
distruggere le loro case:
"Stanno facendo cose che non si immaginava potessero fare," dice un
residente di nome Clen. "Stanno sfasciando tutto, gli ufficiali giudiziari
stanno facendo un gran casino nel mezzo del sito. I residenti stanno
gridando. Ma se siete venuti a Dale Farm, siete venuti ad appoggiare una
causa, perché sapevate che quanto stava accadendo era sbagliato. Vi voglio
bene con tutto il cuore. Prima d'ora nessuno si era erto per i Traveller,
avete fatto la storia."
Conclude Pearl: "Voglio bene a qualsiasi attivista nel mondo, senza di loro
il mondo sarebbe un posto duro e malvagio."
Basildon è stata costruita per dare casa a chi non l'aveva - ora sta creando
centinaia di homeless. Grattan Puxon, segretario, Dale Farm Housing
Association
I diritti umani sono popolari quando riguardano altri paesi, ma non quando si
tratta di assicurarli a casa propria. Richard Howitt, parlamentare europeo
La data dello sgombero da 18 milioni di sterline di Dale Farm, un'ex
discarica che ora ospita 90 famiglia, è stata rivelata per lunedì 19 settembre(vedi
QUI ndr). La data è trapelata alla stampa tramite una sorgente nel
consiglio [comunale].
I residenti di Dale Farm chiedono ai loro sostenitori di recarsi in loco per
aiutarli a fermare lo sgombero. Chiedono anche agli osservatori legali e dei
diritti umani ad essere presenti come testimoni. Dale Farm è
solo ad una
mezzora di treno dalla stazione di Liverpool Street a Londra.
Il consiglio [comunale] ha minacciato di bloccare le strade attorno a Dale
Farm prima dello sgombero, così raccomandiamo di arrivare quanti più giorni
prima possibile. Inoltre, c'è una gran mole di lavoro da svolgere in anticipo.
Sono disponibili posti letto in casa, ma se possibile vi chiediamo di
portare una tenda con voi, perché gli spazi disponibili sono riservati a chi ne
avesse bisogno. Siete tutti benvenuti in qualsiasi momento. Per dettagli,
QUI.
Si prega far circolare ampliamente questo appello, e promuovere l'evento
su Facebook attraverso i siti di social network.
Vi invitiamo ad iscrivervi all'avviso
via SMS (NON ESTERO - solo per la GB ndr)ed alla
nostro bollettino, perché non siamo sicuri che il consiglio [comunale] non
voglia inviare gli ufficiali giudiziari in anticipo sulla data del 19 settembre.
Il 19 settembre il Consiglio di Basildon e la coalizione di governo che
finanziano ciò, dovranno affrontare una sfida morale per spiegare a migliaia di
persone ed ai mezzi di comunicazione mondiali perché abbiano scelto di lasciare
oltre 100 bambini senza casa ed allontanarli da scuola. L'ONU ha chiesto al
governo di sospendere questo sfratto "immaturo e imprudente", dicendo che
"condizionerebbe in maniera spropositata le vite delle famiglie di zingari e
viaggianti, in particolare donne, bambini ed anziani". Lo sgombero è stata
condannato da un'ampia coalizione che comprende Amnesty International,
sindacalisti e gruppi antirazzisti.
Rivelata la data dello sgombero, gli ufficiali giudiziari e la polizia
inizieranno a chiudere gli accessi al sito la settimana del 12 settembre, ed a
portare via le carovane dal 19 settembre. Abbiamo quidi urgente bisogno di
persone che raggiungano Dale Farm dal 12 settembre, per sostenere la comunità
dal tentativo di sgombero. La data comunicata pubblicamente è il 19, ma nelle
lettere di sfratto è scritta l'intenzione di procedere anche in anticipo.
Una bambina che sventola il suo pallone di S. Valentino nell'Alta Corte nel
pomeriggio finale del giudizio sui piani del comune di Basildon di spianare Dale
Farm, sembra il segnale di una pietra miliare che è la vittoria ottenuta dai
Viaggianti in Bretagna.
Mentre il giudice Andrew Collins non renderà pubblico il giudizio sino a
Pasqua, non c'è dubbio che il pallone è salito e sconfitto una politica
razzista che la Commissione sull'Eguaglianza ed i Diritti Umani ha detto al
giudice che non è differente da Ponzio Pilato.
Robert Allen, del CEHR, dice che Basildon ha reso palesemente chiaro che
l'unica sua volontà era di sbarazzarsi di Zingari e Viaggianti. "Noi diciamo che
questa posizione è direttamente discriminatoria," ha dichiarato Allen.
Gli sforzi dei capi del comune concernenti le relazioni razziali, le
responsabilità verso gli homeless, i bambini e gli infermi, e soprattutto il
violento sgombero di 90 famiglie di Dale Farm, sono state richiamate nei quattro
giorni dell'udienza non solo dagli avvocati ma dallo stesso giudice Collins.
Si è visto un video girato da Hazel Sillitoe dove Constant & Co., l'impresa
incaricata dello sgombero, devasta le mobile-homes e brucia gli averi dei
Viaggianti a Dale Farm, e il giudice Collins dice che gli sgomberi forzati di
questo tipo dovrebbero essere una cosa del passato. Ha poi detto che
indipendentemente dal risultato, chiederà un ripensamento delle politiche di
sgombero forzato condotte contro Zingari e Viaggianti in Inghilterra e Galles.
"Richiederò un serio ripensamento sul modo in cui hanno luogo gli sgomberi e
se l'uso di queste compagnie specializzate sia appropriato."
Nel frattempo, riguardo il destino delle famiglie a Dale Farm, che negli
ultimi sette anni hanno resistito ai tentativi di allontanarli dalla loro
propria terra, il giudice ha stabilito che il rifiuto di Basildon di fornire un
accomodamento alternativo era sbagliato. Ha detto che il comune era obbligato a
trovare loro un qualche posto dove risiedere permanentemente ed in modo salubre.
"Loro non vogliono per forza vivere a Basildon, ma devono farlo perché non
c'è altro posto dove andare," ha sottolineato il giudice Collins. "O bisogna
aspettare due o tre anni fintanto che non siano sviluppati nuovi siti?"
Alex Offer, rappresentante dei residenti di Dale Farm, ha ricordato che ka
sua associazione ha pure tentato di creare un terreno alternativo a Pitsea.
Questa sistemazione era stata caldeggiata da John Prescott, l'allora vice Primo
Ministro. Basildon rifiutò la proposta che l'anno scorso era stata soggetto di
un'interrogazione pubblica.
FUTURO INCERTO
Il dibattito presso l'Alta Corte si è centrato sulla possibile proposta di un
sito nel distretto di Basildon. L'Assemblea della Regione Orientale ha detto che
si necessitano 81 nuove piazzole di sosta. Il leader conservatore Malcolm
Buckley vorrebbe che altri comuni offrissero posti ai Viaggianti che vivono
nella Greenbelt dell'area. Ma ciò è lontano dal succedere.
Kathleen McCarthy, portavoce di Dale Farm spera che possa prevalere il
buonsenso e che sia concesso loro di rimanere nelle loro dimore attuali. Se
questo non fosse possibile per ragioni politiche, in pochi avrebbero intenzione
di trasferirsi su altri siti.
"Sarebbe un grande passo indietro," dice McCarthy. "Abbiamo creato qui la
nostra comunità e non vogliamo vederne la scissione. La soluzione migliore
sarebbe costruire un'altra Dale Farm da qualche altra parte."
Dale Farm Housing Association (DFHA) sta attualmente lavorando col Consiglio Zingaro
per acquisire lo status di proprietario sociale allo scopo di accedere ai fondi
offerti dalla governativa Housing Corporation. La DFHA, i cui membri possiedono
le cinquanta yards di Dale Farm, potrebbero sviluppare un'alternativa sulla
terra designata dal consiglio di Basildon, in adempimento dei suoi doveri sotto
l'Housing Act.
In una lettera ai consiglieri, il Consiglio Zingaro chiede ai suoi membri in
considerazione del probabile risultato della revisione giudiziaria di esprimere
quale opzione preferirebbero, a) sviluppo sino a tre siti nel distretto, b) luce
verde per un parco espanso per mobil-homes a Pitsea, c) permettere agli attuali
residenti di rimanere a Dale Farm.
Dale Farm ha monopolizzato i titoli dei giornali negli ultimi mesi. Ma
come prova Alex Turner, ci sono innumerevoli esempi di Traveller che lavorano
con successo assieme ai proprietari terrieri
I titoli nei giornali degli ultimi mesi hanno reso una triste immagine per le
comunità zingare e viaggianti in GB.
I 10 anni di lotta contro lo sgombero tra i residenti a Dale Farm ed il
consiglio di Basildon, giunto ad un violento epilogo il mese scorso, ha portato
l'attenzione pubblica sul conflitto tra i Traveller ed i consigli locali, col
diritto ad una sistemazione decente al centro dell'argomentare. Si aggiunga a
ciò la proposta dell'inizio dell'anno di Eric
Pickles, segretario alle comunità, per dare ai consigli maggiori poteri nello
sgomberare gli zingari dai siti illegali, e potrete immaginare i Traveller di
fronte ad una costante battaglia contro le autorità.
La situazione reale è spesso più armoniosa di quanto la recente copertura
mediatica potrebbe farci credere. Presso il sito per zingari e viaggianti di Cemetery Road,
a Silverdale non lontano da Newcastle-under-Lyme - 19 piazzole, Housing Aspire
ha portato notevoli miglioramenti dopo la consultazione con i residenti.
Secondo Chris Whitwell, direttore dell'associazione caritativa "Friends, Families and
Travellers", questo tipo di approccio positivo verso la gestione del sito, può
alla lunga impedire frizioni occasionali tra comunità viaggiante e stanziale.
Dice: "Girando in lungo e in largo per il paese, l'esperienza mostra che siti
zingari e viaggianti ben gestiti non causeranno problemi con la comunità
locale."
Il lavoro, finanziato da 200.000 sterline dalla Homes and Communities Agency and Aspire,
ha incluso nuovi bagni e cucine, ed anche il rinnovamento dell'impianto luce e
riscaldamento. Nel sito è stato anche rinnovato e allargato il centro
comunitario, che ospita un'aula scolastica per i figli di alcuni residenti.
Come qualsiasi altro
Il direttore del distretto Aspire, Kevin Davies, che ha responsabilità operative
per il sito di Cemetery Road, conferma le impressioni di Whitwell. "I
bambini frequentano le scuole locali, e non ci sono grandi questioni tra la
popolazione zingara e viaggiante ed i residenti nell'area circostante," dice.
"Trattiamo i nostri residenti a Cemetery Road, come tutti gli altri delle nostre
8.500 proprietà."
Il sito è gestito dal consiglio di
Newcastle-under-Lyme, che l'ha aperto nel 1993, fino a trasferirvi le sue azioni
nel 2000. Quando è subentrata Aspire, il lavoro da svolgere a Cemetery Road
equivaleva a zero.
"C'era da migliorare alcuni servizi," ricorda Davies. "Come parte del lavoro,
abbiamo anche aumentato il numero delle piazzole da 17 a 19."
Le due nuove piazzole beneficiano di accesso per disabili - un vantaggio in
una comunità delle età più diverse - ed il programma di investimento, ritagliato
sulle necessità individuali, si è dimostrato sorprendentemente popolare tra i
residenti.
"Questo sito è incantevole ed ora ha tutto ciò che si vuole," dice Rose*,
che ha vissuto a Cemetery Road sin dalla sua apertura. "La mia roulotte ha una
propria zona giorno, cucina e doccia, e c'è sempre acqua calda e fredda. Sono
arrivata con la mia famiglia, e ora qui ho anche tre figlie."
Legami famigliari
Avere la famiglia in loco è uno dei criteri per essere rialloggiati a Cemetery
Road, in base al contratto di gestione tra Aspire ed il consiglio di Newcastle-under-Lyme.
Attualmente le condizioni di licenza stanno per essere rivedute, per portare i
diritti di successione in linea con gli altri contratti di locazione di Aspire -
a cui si ispirano sotto molti aspetti.
"I candidati ci approcciano direttamente - ovviamente devono essere
Traveller," dice Davies. "Li mettiamo in lista d'attesa e contemporaneamente
come priorità nel caso ci fossero esigenze particolari - mediche, connessioni
locali ecc. - secondo la politica che applichiamo con tutti i richiedenti.
La popolarità di Cemetery Road ha significato scarso turnover di residenti
negli ultimi anni. Come risultato: una lunga lista d'attesa per i richiedenti,
anche se la funzionaria Carol Yeardley tende a sottolineare i benefici di questa
stabilità.
"I problemi di gestione sono simili a quelli di molte altre tenute di Aspire,"
ci dice. "I nuovi incaricati devono impiegare tempo nel farsi conoscere, ma la
gente ha fiducia in noi. Siamo spesso nell'ufficio in loco ed i residenti sono
contenti di parlare con noi. Sotto un certo aspetto il sito è autogestito.
Storia del gestore del sito
Derek Mincher, 64 anni, è responsabile dei compiti giornalieri, come anche
delle piccole manutenzioni e della raccolta degli affitti, vive e lavora a Cemetery Road
sin dall'apertura nell'agosto 1993.
"La popolazione è aumentata con i figli ed i matrimoni e siamo cresciuti
assieme," dice. "Sei coinvolto nella loro vita sin dalla nascita."
"Si va ai battesimi, ai matrimoni e ai funerali, vedendo le cose buone e
quelle cattive."
Inoltre Mincher aiuta i residenti ad essere coinvolti nelle attività dentro e
fuori dal sito. Aggiunge: "Anche il consiglio ricreativo di Newcastle and North Staffs
è stato regolarmente coinvolto."
"Abbiamo castelli gonfiabili, tendoni e presto ci sarà un narratore zingaro.
Alcuni residenti hanno difficoltà nel leggere e scrivere, così se è necessario
raccolgo le loro lettere e gliele leggo."
Il personale neo assunto è invitato a visitare Cemetery Road, ed anche i
residenti della comunità stanziale, per incoraggiare una maggior integrazione
tra il sito ed il quartiere circostante.
"Ci sono ancora pregiudizi," dice Mincher. "Ci fu un caso in cui volevano
sposarsi ed avevano prenotato in un pub - ma quando lì hanno scoperto che si
trattava di un matrimonio zingaro, la prenotazione è stata annullata. Abbiamo
contattato Citizens Advice e la situazione si è risolta."
Mincher è orgoglioso della relazione di Aspire con i residenti di Cemetery Road.
Dice: "Sono qua a tempo pieno e se qualcuno ha bisogno, gli basta venie a
trovarmi."
Ho l'appoggio [dell'amministratore delegato] Sinead Butters - un visitatore
assiduo - di dirigenti, funzionari ed altri che mi sostengono nell'offrire
questo servizio."
Idebate.orgBy Grattan Puxon SENZATETTO ALLEATI DEI VIAGGIANTI PER
EVITARE GLI SFRATTI DI CONSTANT
28/02/2011 - Gli ufficiali giudiziari privati, come Constant & Co., sul cui
teppismo le autorità faranno dipendere un crescente esercito di senza casa,
possono attendersi un rafforzamento dell'opposizione.
Gli indesiderati della Grande Società, pronti al disprezzo permanente, hanno
formato un'alleanza e stanno reagendo.
Settimana scorsa a Bristol, gli occupanti barricati in un edificio
governativo abbandonato, hanno contrastato con successo gli incaricati di
Constant. Hanno issato uno striscione dove dicevano che Constant riceverà un
caldo benvenuto a Dale Farm.
L'incidente è seguito ad una riunione tenutasi il mese scorso a Dale Farm,
quando i Viaggianti ed i loro nuovi alleati hanno steso un piano per difendere
la comunità contro il forte assalto guidato da Constant. Questo sgombero costerà
13 milioni di sterline.
Ci si aspetta che Tony Ball, leader del consiglio di Basildon, indichi
martedì [1 marzo] le sue intenzioni, quando si confronterà con i rappresentanti
di Dale Farm a Westminster in un incontro ospitato dal deputato conservatore
John Baron. Preferiranno la conciliazione o la distruzione?
Sul tavolo ci sarà il piano del Gypsy Council per fornire un parcheggio
alternativo per i caravan degli abitanti di Dale Farm che perderanno la casa,
sul terreno offerto dalla Homes and Communities Agency, agenzia governativa (ma
indipendente) sopravvissuta ai tagli della Coalizione.
"Andremo nei nuovi siti," commenta Richard Sheridan, presidente del Gypsy
Council. "Ma non saremo spinti per strada, fuori dalla nostra terra senza un
posto dove andare."
La loro posizione sarà significativamente rinforzata settimana prossima, da
una visita a Dale Farm del comitato consultivo sulla protezione delle minoranze
nazionali del Consiglio d'Europa. Assieme a due organismi ONU, per qualche tempo
hanno monitorato la situazione.
La prova di forza sarà inevitabile se la sessione straordinaria del consiglio
di Basildon il prossimo 14 marzo ratificherà l'opzione di sgombero. "Abbiamo la
volontà politica," si è vantato Baron. "Non mi importa di quanti gruppi dei
diritti umani si oppongono."
*************************
TRAVELLER HOMELESS ACTION
Giorno di mobilitazione a Dale Farm il 14 marzo dalle h. 14.00, culminante
con protesta di fronte al Basildon Centre alle 19.00 in coincidenza con il
consiglio straordinario che voterà sui 13 milioni di sterline dello sgombero.
I Viaggianti di Dale Farm: "Non ci arrenderemo e non ce ne andremo" by
Rachel Stevenson
A Dale Farm nell'Essex, il più grande sito in GB di Zingari e Viaggianti,
le famiglie si oppongono ad uno dei più grandi sgomberi della storia britannica
27/07/2010 - Per il momento, regna la pace nei pomeriggi di Dale Farm, che
ospita circa 1.000 persone ai margini di Basildon, nell'Essex. I cani dormono
nei vicoli, le donne vanno avanti e indietro, stendono il bucato, riordinano
casa. Quando finisce la scuola, il ronzio della vicina A127 viene soffocato dai
giochi dei bambini, che corrono attorno in bici. Nei caldi giorni estivi, ci
sono le grida e le delizie delle lotte con l'acqua. Potrebbe sembrare
qualsiasi sistemazione estiva in Gran Bretagna.
Ma tutto ciò è lontano da un idillio suburbano. Qui vengono disegnate le
trincee di uno dei più grandi sgomberi della storia britannica. Dale Farm è il
più grande sito in GB di Romanì e Viaggianti Irlandesi, e una parte di esso sta
per essere demolita.
Un certo numero di Zingari e Viaggianti ha vissuto a Dale Farm del tutto
legalmente dagli anni '60. Negli anni, si sono aggiunte più famiglie dopo che i
consigli iniziarono a chiudere i siti pubblici ed i Viaggianti furono obbligati
a cercare posti permanenti dove insediarsi. Ma il terreno che i nuovi arrivati
comprarono a Dale Farm è cintura verde protetta, rendendovi lo sviluppo
illegale. Dopo una quinquennale battaglia legale col consiglio, sono stati
nominati gli ufficiali giudiziari per sgomberare circa 90 famiglie dai lotti non
autorizzati.
"Non ce ne andremo," proclama uno striscione appeso all'ingresso. Oltre il
filo spinato avvolto attorno alle impalcature, fervono i preparativi per
resistere agli ufficiali giudiziari. Recentemente, il consiglio ha demolito dei
lotti di un sito più piccolo e non autorizzato lì vicino, cosa che ha messo
tutti in allerta. Si profila un brutto confronto.
"I nostri ragazzi sono pronti a quando arriveranno gli ufficiali giudiziari.
Non intendiamo alzarci ed andarcene - ci sarà una lotta terribile e non vogliamo
che succeda," dice Mary Ann McCarthy, nonna di 69 anni che con la sua famiglia
ha vissuto a Dale Farm per otto anni. "Sono passata attraverso gli sgomberi e ho
visto cose - gente che urlava e donne che si strappavano i capelli. Questo non
dovrebbe succedere mai."
Alcuni dei residenti dei villaggi vicini, d'altronde, applaudiranno ai
bulldozer. Ci sono denunce di reati e per comportamento antisociale ed
intimidatorio da parte dei Viaggianti. Un uomo del posto, che non vuol essere
nominato, ha detto. " Dobbiamo rispettare le leggi sulla pianificazione - non
possiamo costruire dove ci piace, perché dovrebbero farla franca?"
I Viaggianti dicono che le leggi sulla pianificazione sono discriminatorie
nei loro confronti, e che non hanno altro posto dove andare. "Qui ci sono
persone davvero malate, che non possono tornare sulla strada," dice McCarthy.
"Senza un indirizzo, non puoi avere dottori, i nostri bambini non possono andare
a scuola. I nostri campi sono stati chiusi e barriccati. La vita del nomade è
finita per i Viaggianti."
Anche se rimangono come un gruppo etnicamente definito, con le loro pratiche
culturali e lingua, circa i due terzi della popolazione zingara e viaggiante
britannica ora vive nelle case. Il problema dei siti non autorizzati è
minoritario, e la gran maggioranza di quanti vivono in roulotte lo fanno in
terreni di loro proprietà o affittati da privati.
Basterebbe un miglio quadrato di terreno a fornire a tutte le famiglie
zingare e Viaggianti in GB un posto dove stare, secondo una relazione della
Commissione sull'Eguaglianza ed i Diritti Umani, ma c'è carenza di piazzole
autorizzate. Tuttavia, il governo ha tagliato 30 milioni di sterline per il
finanziamento di nuovi siti.
Il consiglio di Basildon sta facendo tutto il possibile per evitare uno
sgombero a Dale Farm. Ha offerto ad alcuni residenti una sistemazione
alternativa e sta incoraggiando la gente ad andarsene volontariamente. Ma i
Viaggianti dicono che questa non è una soluzione realistica.
"L'unica cosa che ottengono è di spostarci da un'altra parte, cosa sperano di
ottenere mandandoci fuori da qui?" chiede McCarthy. "Tutti devono avere un posto
dove vivere, un posto dove andare. Perché non ci lasciano restare in pace e
tranquilli sulla terra che abbiamo comprato e pagato?"
Macchinari pesanti intenti a smantellare una barricata durante lo sgombero di
ottobre 2011. Photograph: Oli Scarff/Getty Images
The GuardianWednesday 25 July 2012 00.26 BST
Secondo il consiglio di Basildon, alcuni sgomberati durante lo sgombero
dell'anno scorso dal sito illegale nell'Essex si sono spostati nelle vicinanze
Il consiglio di Basildon si sta preparando a richiamare gli ufficiali
giudiziari, dopo che i Traveller sgomberati da
Dale Farm, il più grande
sito illegale in Europa, si sono spostati in un insediamento vicino.
Ai Traveller, alcuni dei quali provenienti da Dale Farm, sono state notificate
le ingiunzioni di sgombero.
A seguito dello sgombero di massa dell'anno scorso, molti Traveller si sono
spostati nel sito legale in Oak Lane, insediandosi sulla strada accanto al sito.
La risoluzione dell'anno scorso era seguita ad una disputa decennale sui
terreni non autorizzati sul sito di sei acri e sui milioni di sterline costati
al consiglio di Basildon per le operazioni ed i costi legali.
Il consiglio ha detto di aver consegnato gli avvisi a 19 roulotte parcheggiate
illegalmente sul percorso che porta all'ex sito di Dale Farm ed aggiunto che il
numero degli occupanti di Oak Lane ha superato il limite legale.
Il Traveller Solidarity Network (TSN) ha detto che le famiglie non sono in grado
di muoversi da Dale Farm "a causa della mancanza di posti nell'area" sin dallo
sgombero forzato dell'anno scorso. "Hanno vissuto in spazi angusti, senza acqua
corrente, elettricità regolare e con problemi di depurazione."
Mary Sheridan, una madre che vive a Oak Lane, ha detto: "Il consiglio e il
governo ancora non ci ascoltano; non abbiamo altro posto dove andare. Perché
dovremmo vivere senza acqua corrente e fognature, se avessimo un posto dove
andare? Vogliamo un posto sicuro per vivere, dove i nostri bambini possano
andare a scuola. Chiediamo troppo?"
Ai Traveller è stato dato tempo sino al 29 agosto per presentare appello contro
l'avviso di sgombero.
Tony Ball, leader del consiglio, ha detto: "La gente sa che il consiglio di
Basildon è impegnato nel rispettare la legge, e che passerà i diversi gradi per
garantirne l'esecuzione."
"A febbraio, abbiamo inviato gli avvisi di contravvenzione al piano urbanistico,
dando 21 giorni per rispondere ed abbandonare l'area. Ovviamente questo non è
successo ed il consiglio ha valutato attentamente opzioni ed azioni disponibili.
Abbiamo dovuto essere certi di star prendendo le giuste opzioni per quanto
riguarda questa particolare violazione."
"Trovo tuttavia immensamente frustando che dopo aver eliminato il sito
[illegale] l'anno scorso, quella che sembra una piccola minoranza dei residenti
originali persista con questi comportamenti pericolosi e distruttivi. E' anche
evidente che molti di quanti sono lì [in violazione alla legge] sono nuovi
dell'area e non hanno niente a che fare con l'insediamento [illegale]
originale."
Dice
Jo McGuire, attivista di Dale Farm e membro del TSN: "Il messaggio, ora come
allora, è sempre lo stesso, queste famiglie non hanno altro posto dove andare,
perché il consiglio non ha voluto autorizzare nuove piazzole."
"Il consiglio intende sgomberare prima che vengano considerate le richieste di
pianificazione. Queste famiglie stanno tentando di tutto per tenere i loro figli
nella scuola locale, ma pare che il consiglio voglia solo eliminarli dalla
zona."
E' previsto che a breve l'Agenzia per l'Ambiente prelevi campioni di suolo da
Dale Farm, dove lo scorso ottobre 80 famiglie furono sgomberate da centinaia di
poliziotti ed ufficiali giudiziari sulla base delle norme di pianificazione. Se,
come si aspettano residenti ed attivisti, venisse trovata contaminazione da
amianto ed idrocarburi, la cifra di 8 milioni di £.già spesa per lo sgombero è
destinata a crescere [1]. La notizia arriva mentre settimana
scorsa il consiglio di Basildon ha iniziato ulteriori azioni legali contro le
famiglie sgomberate, che affermano di "non avere altro posto dove andare". A
quanti vivono sulla strada privata che porta alle loro vecchie case di Crays
Hill, Essex, sono stati consegnati avvisi di sgombero con termine alla
fine di agosto [2].
Il consiglio si era precedentemente impegnato con l'Alta Corte alla rimozione
di tutto il materiale inquinato dal sito, ricevendo così foni dal Dipartimento
delle Comunità e del Governo Locale come liquidazione dello sgombero
multimilionario dell'ottobre scorso. Da allora gli incaricati del consiglio
hanno rivoltato ed ammucchiato* la terra, esponendo migliaia di
tonnellate di sottosuolo - una misura temporanea, dicono, per impedire alle
famiglie di tornare alle loro proprietà.
Gli ispettori dell'Agenzia per l'Ambiente dovranno ora determinare se così
facendo il consiglio abbia creato un grave rischio per la salute, [...] non solo
per le famiglie accampate sulla strada, ma per le case adiacenti, incluse le
oltre cinquanta proprietà autorizzate di Dale Farm.
Parte dell'area di Dale Farm in passato era stata usata dal consiglio di
Basildon per lo stoccaggio di veicoli abbandonati e come discarica, Sono state
demolite oltre 6.000 auto nel sito, prima che un decennio fa venisse venduto
alle famiglie [3].
Gli attivisti locali hanno denunciato [il consiglio] all'Agenzia per
l'Ambiente, perché alterando l'equilibrio ha causato un inquinamento massiccio.
Grattan Puxon, da lungo tempo sostenitore di Dale Farm ed amico delle famiglie
sgomberate, dice "il consiglio non ha gambe per sostenersi. Hanno sgomberato le
famiglie dalle loro case sul principio che il terreno fosse fascia verde di
rispetto, ed ora stanno spendendo milioni per inquinare il terreno dopo lo
sgombero. Nel frattempo le famiglie che vivono qui sono ancora senza casa e non
hanno dove andare. Eppure l'intento del consiglio è di allontanarli da Basildon."
* Cioè trasformare terreno pianeggiante in dossi e trincee.
Gli sviluppatori lo fanno regolarmente per rendere inabitabile il terreno./>
[1] The Indipendent [2] Vedi sopra [3] The Telegraph
Di Fabrizio (del 19/06/2012 @ 09:14:17 in casa, visitato 1835 volte)
Segnalazione di Mary Obrien
Un introduzione, magari non necessaria: di Dale Farm negli anni scorsi
ne ho
scritto molto e la storia la conoscete. Uno dei motivi del
brutale
sgombero di massa dell'autunno scorso fu che i Traveller avevano costruito in
quella che viene definita la fascia verde di
rispetto
Questo è l'ingresso di Dale Farm che accoglieva i visitatori l'estate
scorsa
Così si presenta oggi. Senza parole.
(foto thisistotalessex.co.uk)
Total Essex - A Dale Farm paura per i rifiuti tossici -
14 giugno 2012 Billericay Gazette
Volpi, ratti, escrementi umani e rifiuti scaricati illegalmente sono
ammassati presso la ex dimora di centinaia di Traveller.
Circa otto mesi fa, dopo che il consiglio di Basildon aveva liquidato Dale
Farm in un'operazione costata all'autorità 4,8 milioni di sterline, un attivista
traveller afferma che lo stesso consiglio potrebbe essere costretto a
riasfaltare quanto distrutto dagli esecutori dello sgombero l'ottobre scorso.
Sostiene che sono stati rinvenuti rifiuti tossici nel sito di Crays Hill -
incluso asbesto - che sarebbe stato depositato in maniera illegale "almeno dagli
anni '70 sino al 1994".
E' noto l'uso in precedenza all'insediamento di Dale Farm come
sfasciacarrozze, meno si sa su come venisse adoperato per gettare i rifiuti.
All'ex proprietario dell'area, Ray Bocking, è stata notificata nel 1994 dal
consiglio di Basildon una sanzione per l'uso dell'area come discarica.
Dopo le contestazioni di Bocking, in un rapporto del 1994, l'Ispettorato
della Pianificazione notava che l'angolo occidentale di Dale Farm era usato per
"stoccare ed eliminare rifiuti metallici..."
Si dice che i 100.000 metri cubi di rifiuti sono stati depositati dal
consiglio di Dale Farm.
In seguito l'area venne livellata e ricoperta dal consiglio nel 1995, in
quello che Bocking definisce un tentativo di "distruggere le prove".
Dopo aver scavato sino a due metri e mezzo di profondità, all'indomani dello
sgombero, si dice siano state rinvenute sostanze esposte, tra cui amianto.
Secondo l'attivista traveller Stuart Hardwicke Carruthers, l'Agenzia per
l'Ambiente dovrebbe individuare il terreno contaminato, perché i Traveller
rivolgano un'azione legale contro l'amministrazione.
Dice Carruthers: "[Durante lo sgombero] il consiglio è venuto sul nostro
terreno a nome degli zingari.
"Se agli zingari fosse stato detto di ricoprire [con l'asfalto] i rifiuti,
potrebbero citare in giudizio il consiglio, per l'uso da loro fatto del sito,
dopo aver chiesto esattamente l'opposto."
Carruthers ha scritto all'Agenzia per l'Ambiente richiedendo un piano di
chiusura del sito per "terreno contaminato da discarica non regolamentare
ristabilta dal consiglio distrettuale di Basildon."
Parlando alla Billericay Gazette, dice Carruthers: "Una volta che una
discarica è all'aperto, occorre il permesso dell'Agenzia dell'Ambiente per
coprirla."
L'agenzia ha confermato che sta analizzando i rapporti sulla contaminazione a
Dale Farm.
"Il problema di Tony Ball [leader del consiglio] è che una discarica svaluta
la proprietà peggio che avere un sito zingaro," dice Carruthers.
"Tutti hanno interesse nella causa, perché chiunque viva ad Oak Road ha visto
dimezzati i prezzi delle case, avendo una discarica comunale in fondo al
giardino, ma senza nessuna licenza edilizia."
La casa di
Len Gridley su Oak Road confina con Dale Farm. Il cinquantatreenne sta citando
in giudizio il consiglio per la svalutazione della sua proprietà.
Gridley, che ha installato trappole per topi attorno alla sua casa, per
fronteggiare un'esplosione di parassiti dopo lo sgombero, dice: "Nessuno metterà
in vendita la sua casa ad Oak Road, per la semplice ragione che perderebbe
i suoi soldi. Siamo condannati a restare qui."
"Il consiglio mi ha messo in questa prigione, questa è la ragione per cui
intendo combatterli in tribunale."
Attorno all'ex sito sono abbondanti immondizia abbandonata ed escrementi
umani, perche i Traveller sulla strada non hanno servizi igienici adeguati.
Escrementi
Durante lo sgombero sono andati distrutti anche bagni e fognature. Questo ha
portato un'evidente esplosione di ratti, topi e malattie tra la popolazione
traveller.
28 milioni di sterline, e gli sgomberati all'inizio dell'inverno sono
tornati alle loro piazzole distrutte, piazzandosi a i margini della strada
Di Fabrizio (del 09/05/2009 @ 09:14:13 in casa, visitato 1973 volte)
Da
British_Roma (i link sotto riportati sono in inglese, in formato .doc.
QUI i post precedenti sulla vicenda di Dale Farm)
AdvocacyNet
Bollettino Notizie 181 - 29 aprile 2009
DALE FARM: ZONA PROTETTA DALL'ONU?
Basildon, GB: Un comitato delle Nazioni Unite chiede al Consiglio
Distrettuale di Basildon di congelare i suoi piani di spianare la più grande
comunità viaggiante di Bretagna, presso Dale Farm nell'Inghilterra sudorientale.
Yves Cabannes, Presidente del Gruppo Consultivo sugli Sgomberi Forzati, ha
visitato Dale Farm settimana scorsa (23 aprile), e ha detto ai residenti che non
dovrebbero essere obbligati a negoziare con Consiglio, fintanto che sono
minacciati di sgombero.
"Vi abbiamo sentito dire che volete restare qui dove siete," ha detto
Cabennes (sopra in foto con i residenti), che è anche professore all'University
College di Londra. "In ciò vi appoggiamo."
Circa 90 famiglie a Dale Farm stanno per perdere le loro case dopo la
decisione
di gennaio della Corte d'Appello che permette di procedere allo sgombero. La
decisione rovescia quella precedente del
maggio 2008 da parte dell'Alta Corte
che ordinava al Consiglio di trovare una terra alternativa per i Viaggianti. E'
seguito un appello finale della Camera dei Lord.
Il Progetto Consultivo (AP) ha appoggiato i Viaggianti da quando hanno
ricevuto l'ordine di sgombero a giugno 2005 ed ha spedito due Mediatori di Pace
a fare volontariato a Dale Farm.
L'intervento ONU è avvenuto a seguito della prima discussione faccia-a-faccia
tra il leader del Consiglio di Basildon, Malcom Buckley, ed i residenti di Dale
Farm. Buckley, dimessosi da allora, inizialmente era per un incontro al chiuso
con sette residenti. Ma i membri del Consiglio sull'Uguaglianza Razziale dell'Essex,
il servizio Pompieri e Soccorso dell'Essex ed il gruppo ONU, insistevano per
partecipare pure loro.
In totale, 20 residenti di Dale Farm hanno espresso paure per la sicurezza
dei loro bambini, degli anziani e dei malati nel caso di uno sgombero. In
seguito, Cabannes li ha assicurati che il rapporto del suo comitato al governo
britannico si esprimerà contro lo sgombero. Ha detto che la GB ha firmato un
accordo internazionale che si oppone fortemente agli sgomberi forzati.
Cabannes ha anche lodato i residenti di Dale Farm per la loro resistenza, e
li ha elogiati come un esempio per tutti i Rom che stanno combattendo l'antiziganismo
in Europa.
I Viaggianti sono definiti come un distinto gruppo etnico dalla legge
britannica e per molto tempo sono stati oggetto di discriminazione in GB. La
crisi di Dale Farm è scoppiata nel giugno 2005, quando il Consiglio ha ordinato
ai Viaggianti di andarsene perché vivevano sul terreno della Cintura Verde che è
protetta dai regolamenti ambientali. Il Consiglio ha emesso un secondo ordine di
sgombero nel 2007.
Dopo l'ultima decisione della Corte d'Appello, il Consiglio ha promesso che
alle famiglie verranno dati 28 giorni di anticipo prima di ogni sgombero. Col
ritiro di Buckley, molto dipenderà ora dal Consigliere Tony Ball, che si prevede
succederà a Buckley entro la fine di maggio.
Gli avvocati sperano che la crisi finanziaria persuaderà il Consiglio a
considerare di dare i permessi di costruzione a tutti i Viaggianti che
possiedono un terreno a Dale Farm. Entrambe i due giudizi del tribunale
concordano che i Viaggianti non possono diventare dei senza casa, ma trovare un
nuovo alloggio a tutte le 90 famiglie potrebbe essere costoso.
In caso di sgombero, le chiese locali hanno offerto riparo ai bambini ed agli
altri Viaggianti vulnerabili. Lord Eric Avebury, membro della Camera dei Lord,
ha anche organizzato per il 14 maggio un incontro in Parlamento, per riassumere
ai potenziali osservatori dei gruppi dei diritti umani e dell'ONU il loro
ruolo in caso di uno sgombero.
SALUTO A DALE FARM Permettersi una casa è diventato sempre più difficile per innumerevoli
persone il cui reddito continua a scendere. In un paese ossessionato dal
possesso della casa questo sogno è diventato un incubo. Ma oltre a quanti
lottano per pagare le loro ipoteche, c'è un altro gruppo di persone che soffre
di un'insicurezza ancora maggiore. Oltre allo sgombero, c'è ora il rischio di
diventare capri espiatori delle ruggini del paese e del fallimento del governo
locale e nazionale.
Oltre 1.000 Viaggianti di
Dale Farm, Essex, il più grande villaggio Zingaro nella GB, saranno
sfrattati se il Consiglio Distrettuale di Basildon vincerà l'appello contro la
Decisione dell'Alta Corte che impedisce la demolizione del sito in un'udienza
del 5 dicembre.
Richard Sheridan, presidente del Consiglio Zingaro e portavoce per il sito,
dice che i Viaggianti di Dale Farm soffrono un grosso errore della giustizia:
"Il governo conservatore ha tolto il diritto di rimanere sul suolo pubblico nel
1994 quando ha abrogato il Caravan Sites Act del 1968, così i Viaggianti l'hanno
comperato da loro. Ora siamo minacciati di sfratto dalla terra che ci siamo
comperati," ha detto in una dichiarazione ad A World to Win.
"Il Consiglio di Basildon ha infranto l'Atto di Protezione dei Dati mettendo
sul suo website pubblico dettagli personali e medici di 86 famiglie di Dale
Farm. Sono preparati a spendere 3 milioni di sterline per sgomberarci, incluso
quasi un milione di spese legali stimate, [...] Costerebbe 30 milioni di
sterline ai contribuenti ottemperare alla legge se ci metteranno sulla strada -
un enorme spreco di denaro."
Sheridan parteciperà il 16 settembre ad un summit Rom a Bruxelles patrocinato
dalla UE, dove porrà il caso di continuare l'esistenza di Dale Farm. La riunione
è stata richiesta quando il governo italiano ha criminalizzato i suoi stessi
Rom. Il governo Berlusconi ha autorizzato incursioni all'alba, sgomberi e
smantellamento dei campi, incluso 40 caravan e tende vicino a Roma.
Guidato dal leader conservatore Malcolm Buckley, il consiglio di Basildon ha
messo da parte 3 milioni di sterline per abbattere le 132 case e sfrattare i
Viaggianti dal loro sito a Crays Hill. Non è riuscito ad effettuare i suoi piani
questo maggio, quando Andrew Collins, giudice dell'Alta Corte, ha ordinato di
fermare lo sgombero per 40 famiglie. Un consigliere laburista ha descritto il
minacciato sgombero come "una somma oltraggiosa di denaro impiegata per imporre
le leggi di progettazione su un ex discarica in una strada anonima."
Ma una riunione del controllo di sviluppo del consiglio di Basildon tenutasi
questo mese intende votare misure che potrebbero includere la demolizione di una
piccola scuola in legno, una cappella e un ritrovo chiamato San Cristoforo.
A Martina McCarthy, moglie di Richard Sheridan, è stata inviata una notifica,
nonostante l'edificio sia stato costruito con la concessione del Consiglio della
Contea di Essex e appartenga al Dipartimento per i Bambini, le Scuole e le
Famiglie.
Il British National Party di estrema destra sta montando una viziosa campagna
razzista di pressione verso i conservatori che attualmente controllano il
consiglio di Basildon in vista di una riunione straordinaria per il 18
settembre. La disputa di fondo su Dale Farm è stata condotta con grida di guerra
dal BNP che contesta tutti i 14 seggi locali.
L'estrema destra sta usando l'immigrazione e le tematiche dello sviluppo
urbano per ottenere consenso in un area che ha visto lo sviluppo industriale
andare e venire, con il declino della fabbrica di trattori Fard (ora della Case
New Holland) e della compagnia Standard Telephone. Dato che Basildon è
considerata un barometro dell'opinione pubblica per le elezioni generali, gli
argomenti non sono solo locali.
A World to Win saluta gli organizzatori di Dale Farm, i leader Richard
Sheridan, Joseph G Jones e Grattan Puxon del Consiglio Zingaro, per la loro
campagna per i diritti di base, alla vita, alla salute, all'istruzione e alla
privacy dei dati. Chiedono ai sostenitori di partecipare ad una manifestazione
per i diritti umani il 16 settembre, in caso di tentativo di sfratto dopo
l'udienza dell'Alta Corte di dicembre.
Corinna Lotz Secretary, A World to Win
5 Settembre 2008
Di Fabrizio (del 31/10/2011 @ 09:12:10 in Europa, visitato 2142 volte)
Per chi mastica l'inglese, l'articolo
sul sito della BBC di mercoledì scorso che fa il bilancio ad una settimana
dallo sgombero di Dale Farm e sempre della stessa emittente,
QUI si può scaricare la trasmissione, sempre di settimana scorsa, che in Gran Bretagna
ha mandato sulle furie molti benpensanti. La parola passa al blog di Nando Sigona, un italiano che risiede in Inghilterra.
Nel frattempo...
"Abbiamo messo il sito in sicurezza", dice Tony Ball, il sindaco di Basildon.
Decine di giornalisti giunti da tutto il mondo lo circondano. Telecamere, cavi,
microfoni, macchine fotografiche e riflettori sono in postazione da giorni,
insolita scena in questo paesone della contea di Essex. Basildon è una new town
nata nel dopoguerra dalla fusione di tre villaggi, architettura modernista a
basso costo per i pendolari della trasbordante Londra. Tony Ball, uno dei tanti
conservatori che governano l'Inghilterra non metropolitana, è un politico di
provincia che una vicenda di abusi edilizi ha portato sorprendentemente alla
ribalta internazionale.
La vicenda in questione si può riassumere in due righe: ottantasei famiglie
hanno costruito e abitato abusivamente su terreni di loro proprietà per dieci
anni tentando ripetutamente, ma senza successo, di condonare gli abusi post
facto. Una vicenda, tutto sommato, di ordinaria amministrazione che però ha
intercettato, per caso o per astuta pianificazione, interessi e dibattiti che
avevano luogo in altre sedi – a Westmister, a Brussels, a New York. Ed è così
che Tony Ball si è trovato lo scorso 19 Ottobre a commentare in diretta sui
media di mezzo mondo lo sgombero violento di alcune piazzole di Dale Farm,
un'area di sosta privata abitata complessivamente da un migliaio di cittadini
britannici appartenenti alla minoranza legalmente riconosciuta degli Irish
Travellers.
Mentre Tony Ball rassicurava il mondo sul positivo svolgimento dello sgombero,
la sua voce era offuscata dall'incessante rumore del elicottero della polizia
che per ore ha sorvolato e filmato l'area dello sgombero. Intanto a poche decine
di metri dalla sala di comando dove si svolgeva l'intervista, centocinquanta
poliziotti in tenuta anti-sommossa facevano irruzione nel perimetro non
autorizzato di Dale Farm. Impalcature e barricate messe su nelle settimane
precedenti si sono sbriciolate in pochi minuti. I poliziotti in gruppi serrati
urlavano e battevano i manganelli contro la plastica degli scudi, come
suggerisce i manuale di istruzioni sullo sgombero perfetto. Attivisti e
volontari di varia provenienza che per settimane sono stati accampati a Dale
Farm in segno di solidarietà hanno provato ad interporsi, a rallentare
l'avanzata, ma i poliziotti procedono inesorabilmente alla ‘bonifica' per
lasciare spazio alle ruspe e allo squadrone di duecento ufficiali giudiziari e
operai che mettono su teli e nastri colorati, delimitano le piazzole, leggono
delibere e iniziano la demolizione.
Alcune famiglie hanno trasportato le loro case mobili in terreni di parenti e
amici nei giorni precedenti per evitare la distruzione ‘accidentale' della loro
casa, altri hanno traslocato i loro oggetti più cari nella parte autorizzata
dell'insediamento, altri ancora aspettano non avendo altro posto dove andare.
I giornali popolari di destra hanno attizzato l'opinione pubblica per mesi,
facendo diventare Dale Farm l'inferno in terra, ‘il più grande insediamento di
zingari d'Europa': un'assurdità, ma molto efficace. Questa campagna si è
intensificata quando la vicenda ha iniziato ad assumere rilievo internazionale.
Quando, in particolare, un discreto numero di agenzie e organizzazioni europee
ed internazionali per i diritti fondamentali, umani e delle minoranze ha
iniziato a protestare, facendo giungere le proprie perplessità sulla gestione
della vicenda al governo Cameron. L'intervento esterno ha incrinato il supporto
che i conservatori erano riusciti a creare per il loro approccio ‘law and order'
(incluse alcune frange di lettori del progressista Guardian). La risposta del
governo a queste critiche è stata quella di chiudersi a riccio, accusando la
comunità internazionale di interferenze indebite. Un tipico esempio di due pesi
due misure da parte della Gran Bretagna.
Nel silenzio dei politici laburisti, una delle poche voci critiche nel panorama
politico inglese è stata quella di Lord Avenbury, un liberal democratico con una
storia di battaglie per i diritti umani e le minoranze. In un interrogazione
alla Camera dei Lord, ha chiesto: "Onorevoli colleghi, cosa pensate della
decisione di spendere £117000 per famiglia per sgomberare queste persone da Dale
Farm considerando il fatto che non ci sono aree alter aree disponibile nel paese
dove indirizzarli?".
Purtroppo l'intervento di Lord Avebury non ha cambiato il percorso della
vicenda. Un'altra indicazione delle relazioni di forza nell'attuale governo di
coalizione conservatori-liberal democratici.
Ai contrbuenti britannici l'operazione di sgombero di Dale Farm è costata quasi
venti milioni di sterline oltre a mettere sulla strada quattrocento persone che
ora dovranno trovare altre aree di sosta dove fermarsi. Ma le aree di sosta che
non ci sono come ben sanno il comune di Basildon e il governo britannico. Il
precedente governo aveva elebarato un piano che prevedeva l'individuazione di
quattromila nuove piazzole, non sufficienti per coprire il bisogno abitativo di
tutti, ma un passo avanti. Purtroppo come spesso accade negli interventi a
sostegno di queste comunità la volontà politica si è dissolta prima che il piano
diventasse progetti concreti, con qualche eccezione. Il comune di Bristol ha
allestito due aree sosta per Travellers all'interno dei suoi programmi di
edilizia popolare per una cinquantina di famiglie per un costo totale di tre
milioni di sterline. Quando è arrivato il governo conservatore il piano dei
laburisti è stato relegato in un cassetto. Niente di personale e certamente non
si tratta di razzismo, hanno più volte ripetuto i politici conservatori. Bisogna
dare più potere di scelta alle municipalità, non si possono imporre interventi
del genere dall'alto è la giustificazione che echeggia il programma ‘localista'
del nuovo governo.
C'è però anche un'altra parte del programma di governo che i rappresentati
istituzionali hanno astutamente omesso di richiamare durante gli accessi
dibattiti che hanno preceduto lo sgombero, cioè quella che prometteva la riforma
radicale della normativa sull'urbanistica e di attuare una devolution della
materia per dare ai cittadini (e agli imprenditori edilizi) maggiore libertà di
edificare, rivedendo anche le norme che riguardano la protezione delle cinture
verdi (green belt) che circondano le aree urbane. Strano che nessun conservatore
si sia ricordato di questa decennale battaglia durante la vicenda Dale Farm.
Infatti, la colpa imperdonabile compiuta dai Travellers è stata proprio quella
di aver costruito su terreni di loro proprietà ma non edificabili perché
all'interno della green belt di Basildon.
Infine, vale la pena ricodare che i conservatori hanno un'enorme responsabilità
per aver creato i presupposti che hanno portato agli abusi edilizi di Dale Farm.
Nel 1994 fu infatti proprio il governo conservatore di John Major ad abolire il
Caravan Sites Act del 1968 che imponeva ai comuni di predisporre aree per la
sosta dei viaggianti e destinava fondi nazionali a tali progetti, incoraggiando
inoltre i Travellers ad acquistare pezzi di terra da adibire alla sosta (sul
modello della Thatcher che aveva messo in vendita il patrimonio di case popolari
pochi anni prima), e i comuni ad essere più flessibili nella valutazione delle
richieste per permessi edilizi dei Travellers visto il loro oggettivo
svantaggio. Il primo insediamento a Dale Farm è parte di questa storia, così
come il suo successivo allargamento. Purtroppo però il comune di Basildon,
sebbene conservatore, non ha mantenuto la sua parte di promessa.
Oxford-based researcher on migration, asylum and
minority issues. "Postcard from..." collects thoughts, images, and variously
assorted memorabilia related to my research interests.
...il mondo va avanti, si sa, ma stavolta sembra che
questo sgombero non sia
passato come al solito come acqua sulla sabbia. Qualcosa è rimasto.
Diario del Web - Occupy Wall Street non si ferma, altro weekend di
protesta | Pubblicato venerdì 28 ottobre 2011 alle 21.16
LE PROTESTE DEGLI INDIGNATI NEL MONDO
La mobilitazione culminerà con una marcia a favore dell'introduzione della Robin
Hood tax. A Londra si dimette il canonico di Saint Paul: non voglio violenza
NEW YORK - Occupy Wall Street non si ferma. Anche il prossimo sarà un
weekend di mobilitazione per gli occupanti di Zuccotti Park. Si comincia da
venerdì, quando ci sarà una marcia sotto i quartier generali di Bank of America,
Morgan Stanley, Wells Fargo, Citigroup e JpMorgan Chase. Durante la
manifestazione, i dimostranti organizzeranno «un enorme lancio di aeroplani di
carta», fatti piegando le migliaia di lettere ricevute dal movimento in cui i
cittadini americani esprimono la loro insoddisfazione verso le istituzioni
finanziarie di Wall Street.
Sempre venerdì, si terrà una riunione informativa a Zuccotti Park in
preparazione della Robin Hood march, prevista in tutto il mondo per il
giorno successivo. La nuova giornata di manifestazione internazionale, che Adbusters - la rivista canadese che quest'estate ha dato il via alla protesta -
ha organizzato a pochi giorni dal nuovo vertice del G20 a Cannes, in Francia. La
marcia servirà per chiedere l'introduzione di una tassa dell'1% (la Robin Hood
tax appunto) su tutte le transazioni finanziarie e gli scambi di valuta. Alle 12
dello stesso giorno, ci sarà una marcia da City Hall, il municipio di New York,
a Zuccotti Park a sostegno dei diritti civili. Per l'occasione, Occupy Wall
Street sarà affiancato da una serie di sigle sindacali e di gruppi a favore dei
diritti delle minoranze.
Domenica è il proverbiale giorno di riposo anche per i manifestanti. Nel
tardo pomeriggio, sempre a Zuccotti Park, ci sarà un cineforum, seguito da
un'assemblea generale. Vista la concomitanza con i festeggiamenti per Halloween
verrà proiettato «La notte dei morti viventi» di George Romero. Halloween
s'intreccerà con le proteste anche il giorno successivo quando Occupy Wall
Street prenderà parte alla tradizionale parata di Halloween che si tiene nel Village, una delle più grandi di tutti gli Stati Uniti.
A Londra si dimette il canonico di Saint Paul: non
voglio violenza - Il reverendo Giles Fraser ha lasciato la Cattedrale di
Saint Paul perché non avrebbe potuto sopportare l'idea di una «Dale Farm sui
gradini di Saint Paul». Lo spiega lo stesso canonico in un'intervista rilasciata
al Guardian, in cui ricorda lo sgombero del campo nomadi Dale Farm, in Essex,
avvenuto all'inizio del mese con violenti scontri.
La polizia londinese si sta infatti preparando a intervenire contro i
manifestanti che da 13 giorni sono accampati davanti alla cattedrale e che negli
ultimi giorni hanno più volte respinto gli inviti a lasciare la City. Saint Paul
ha chiuso la scorsa settimana, per motivi igienici e di sicurezza, ma riaprirà
oggi.
«Non posso tollerare l'idea che ci possa essere Dale Farm sui gradini di Saint
Paul - ha detto Fraser - avrei voluto poter trattare sulla grandezza del campo,
e chiedo a quelli che sono lì di aiutarci a far andare avanti le attività della
cattedrale, e se questo significava riconoscere loro un diritto legale di
rimanere allora è questa la posizione che avrei assunto. Penso che si sia
intrapresa una strada che potrebbe portare dove io non voglio andare».
La decisione di demolire il
Centro di San Cristoforo, nel villaggio di Dale Farm nel sud est inglese, è
stata revocata - provvisoriamente.
Apparentemente ciò è dovuto a restrizioni finanziare: il leader conservatore
Malcolm Buckley ha annunciato che il comune di Basildon non contesterà il
controllo giurisdizionale nel voto del consiglio all'inizio del mese per
prendere un'azione diretta contro la scuola ed il centro comunitario.
Tuttavia, i procuratori legali si indirizzano ai costi che l'operazione
comporterebbe per Basildon. Molto più dei quattro milioni di euro stanziati per
perseguire le politiche anti-zigane. E' già stato speso più di un milione di
euro.
"Questo è il nostro terzo Centro di San Cristoforo," ha detto Richard
Sheridan, presidente del Consiglio Zingaro, riferendosi ai due precedenti
intitolati al santo patrono dei viaggianti. [...]
ALLE RADICI DEI DIRITTI CIVILI
I primi giorni del movimento per i diritti civili dei Viaggianti, collegati
intimamente alle prime campagne per i diritti civili nell'Irlanda del Nord, sono
attualmente al centro di una mostra fotografica nella capitale irlandese. Viene
mostrato il Centro di San Cristoforo, nella versione 1 e 2, costruito in un
accampamento di fortuna vicino a Ballyfermot.
L'artista Sean Lynch illustra come la costruzione del secondo Centro di San
Cristoforo nell'insediamento di Cherry Orchard, dove i Viaggianti costruirono il
loro primo insediamento negli anni '60, era connesso alle riprese di Dublino del
film di John Le Carre La Spia Che Venne Dal Freddo.
Poco dopo l'apertura del secondo Centro di San Cristoforo il 4 gennaio 1965,
appena dopo che la Dublin Corporation aveva bruciato il primo, parte del film
replica il Muro di Berlino trasportato a Cherry Orchad e incorporato
nell'edificio.
Nonostante l'apparenza provvisoria, la scuola era un'innovazione. Per la
prima volta in Irlanda, qui venne adottato il sistema Montessori per aiutare i
bambini meno fortunati. Il suo essere a Cherry Orchad, voluto da Joe Donohue,
Larry Ward e da Johnny Connors, incorporò nel lungo periodo la scuola Montessori
in un campo municipale.
Oggi la richiesta di innovazione viene ripetuta a Dale Farm, dove i
Viaggianti ancora una volta si mobilitano per i loro diritti. Grazie
all'iniziativa del pioniere dell'istruzione, prof.
Stephen Heppell dell'Università Anglia Rankin, il terzo San Cristoforo intende
col prossimo anno iniziare dei corsi di computer, adattati alla cultura del
Viaggianti.
Sfortunatamente, Malcolm Buckley non ha ancora accettato l'idea che Basildon
potrebbe ottenere dei meriti permettendo che questa scuola fiorisca nel suo
distretto. Mira ancora alla sua distruzione, anche se la struttura è stata
finanziata dal Consiglio della Contea dell'Essex ed appartenga al Governo.
L'11 novembre un comitato del Consiglio Distretuale di Basildon riconsidererà
formalmente le opzioni riguardo Dale Farm. Ma Buckley ha già detto alla stampa
locale che dopo il pronunciamento della Corte d'Appello del 5 dicembre prossimo,
il consiglio si aspetta di essere in grado di eliminare tutte le installazioni
non autorizzate, compreso San Cristoforo.
************ *********
PROTEST RALLY OUTSIDE
BASILDON CENTRE - STOP
DESTRUCTION OF SAINT
CHRISTOPHER' S
Di Fabrizio (del 22/02/2013 @ 09:09:21 in Europa, visitato 1700 volte)
Il consiglio che spese 7 milioni di sterline per sgomberare i traveller
da Dale Farm, vorrebbe costruire il nuovo campo a meno di 800 metri - By JAMES RUSH
-
PUBLISHED: 15:22 GMT, 11 February 2013
Il consiglio di Basildon diceva di non voler premiare le
azioni illegali
Dal 2001 le autorità sono state coinvolte in 10 anni di
battaglie legali
A ottobre 2011 spesi 7 milioni di sterline per
sgomberare il sito di Dale Farm
Il consiglio che ha speso oltre 7 milioni di sterline per sgomberare il campo
traveller di Dale Farm, finisce nel mirino per aver dato via libera ad un nuovo
sito posto sul lato opposto della strada.
Il consiglio di Basildon si è trovato coinvolto in una battaglia legale
decennale dal 2001, dopo che ai traveller venne consentito di espandersi
illegalmente in un ex discarica a Crays Hill,
Essex.
(Oltre alle spese per lo sgombero, la battaglia legale su Dale Farm è
costata alla comunità di Basildon ben 18 milioni di sterline, lievitati ad oltre
20 dopo lo sgombero di ottobre. Sulle tante questioni legali del terreno
occupato e della sua destinazione d'uso, vedi questi articoli precedenti:
Uno,
Due,
Tre,
Quattro,
Cinque,
Sei. ndr.)
Ma dopo aver speso milioni in un durissimo sgombero ad ottobre 2011, i
consiglieri hanno ora approvato un nuovo sito di sosta, situato a neanche 800
metri di distanza.
Progetto: il consiglio di Basildon Council ha approvato un nuovo sito per
travweller (cerchiato in rosso) ad appena 800 metri da Dale Farm
(perimetrato in blu)
Sfrattati: I traveller continuano a vivere in un viottolo che conduce ai sei
acri del sito di Dale Farm, a oltre 15 mesi dallo sgombero
Scontri hanno infiammato gli animi durante lo sgombero di ottobre 2011
Le autorità hanno difeso la loro azione odierna, negando che i traveller siano
stati premiati per la loro illegalità.
Len Gridley, 53 anni - da oltre dieci vive accanto a Dale Farm, è sbottato:
"I conti non tornano! Si parla di costruire un mini-sito, quando tutti sanno che
ci sono oltre 20 carovane sistemate sulla strada che porta a Dale Farm o da
quelle parti. Il consiglio sta spostando il problema senza volerlo risolvere.
Non accettano di aver affrontato in maniera pessima il problema con lo sgombero,
ed ora stanno nascondendo i loro risultati sotto il tappeto."
Costoso: Lo sgombero di ottobre 2011 è costato al consiglio di Basildon 7
milioni di sterline
Violenze: lo sgombero ha visto oltre 300 poliziotti in tenuta antisommossa e
centinaia di ufficiali giudiziari impegnati nell'ex discarica in un operazione
di prima mattina, che ha portato a scontri sanguinosi e violenti
Revisione: E' atteso per fine mese un rapporto dell'Agenzia per l'Ambiente
sui contaminanti pericolosi a Dale Farm
"Dale Farm è in condizioni peggiori di quando ci vivevano illegalmente i
traveller."
I traveller continuano a vivere illegalmente in una strada chiusa accanto a Dale
Farm, ad oltre 15 mesi dallo sgombero.
Nei prossimi mesi è atteso un rapporto dell'Agenzia per l'Ambiente sui
contaminanti pericolosi - inclusi amianti e olii industriali.
Vista aerea del sito di Dale Farm, prima dello sgombero di ottobre 2011.
L'area illegale abbandonata è marcata in rosso
I progetti approvati per il nuovo sito includono 15 piazzole per carovane
doppie, in una proprietà governativa su terreno incolto ad appena mezzo miglio
di distanza, a Gardiners Lane South, Basildon.
Il piano, approvato giovedì dalla maggioranza del consiglio, potrebbe ospitare
non oltre 80 traveller, che attualmente vivono in carovane all'ingresso del sito
illegale.
Vista aerea di Dale Farm, per cui il consiglio di Basildon ha spento 7
milioni di sterline per sgomberare i traveller ad ottobre 2011
Toni Ball, leader del consiglio di Basildon, ha detto:
"Vorrei ripetere che
questo sito non è una soluzione alla questione di Oak Lane, dove i traveller
stanno tuttora vivendo illegalmente, mentre i posti verranno assegnati in base
alle esigenze locali. Non siamo qui a premiare chi si è comportato illegalmente.
Da sempre siamo impegnati a lavorare con le comunità zingare e traveller, per
trovare luoghi adatti dove possano vivere, come ogni altro settore della
comunità. E' importante aver lavorato in accordo con la Home and Communities
Agency (HCA) e gli sviluppatori, per essere sicuri che questo sito sia avviato
correttamente e che le piazzole siano assegnate sulla base delle necessità.
Vogliamo prendere il terreno in affitto dalla HCA e subaffittarla poi alla Home Space
Sustainable Accommodation (HSSA), per mantenere il controllo del sito."
Il piano approvato include 15 piazzole per due carovane ognuna, su un
terreno governativo incolto
Ad appena una settimana dal rapporto che ammoniva sulla crescita del razzismo
contro gli zigani, la polizia è accusata di lanciare un'operazione di pulizia
etnica per cacciare i Viaggianti dall'Essex.
Abusando dei loro poteri (la notoria Sezione 61) i poliziotti hanno
obbligato un gruppo di 25 famiglie a spostarsi per cinque volte in tre giorni.
Le famiglie si aspettano di essere sgomberate nuovamente stamattina (29
settembre) mentre vi sto scrivendo.
"Abbiamo con noi due neonati ma la polizia non mostra riguardi o
considerazioni" dice Patrick Gammell. "Agiscono come animali." Gammell dice che
gli ordini sono partiti dopo che sono stati sgomberati dal terreno di loro
appartenenza a Birchfield Lane [...], a seguito dell'elezione di membri
del neo-fascista British National Party in consiglio comunale.
Settimana scorsa hanno cercato rifugio a Canvey Island, sul Tamigi. Cacciati
dall'isola, Gammell ha raggiunto altri Viaggianti che erano fermi vicino a
Southend Pier. "Questi dovevano recarsi in tribunale lunedì prossimo" spiega
Gammell. "Ero pronto ad unirmi a loro, ma la nostra richiesta è stata negata."
Così si sono spostati a Shoeburyness, dove alle 23.00 di giovedì è arrivata
la polizia ordinando loro di lasciare il posto entro le 10.00 del mattino
successivo.
Le operazioni sono state guidate dall'Ispettore Capo Steve Worron, che non
considerando le esigenze familiari del gruppo ha insistito sul fatto che l'area
andava sgomberata, concedendo comunque loro di non lasciare il distretto.
Ma nel giro di un'ora, Gammell e gli altri Viaggianti si sono ritrovati
circondati dai veicoli della polizia, mentre avevano fatto una pausa a Pitsea.
Obbligati nuovamente a spostarsi, si sono spinti in un terreno industriale
vicino alla A113. Nuovamente minacciati di sgombero, Gammell chiede "Potete far
niente per far fermare questo stato di cose?" I bambini piangono e hanno fame,
gli uomini sono esasperati [...]
---
Nel contempo, la vicina
Dale Farm è da sette anni sotto assedio di un consiglio che ha pronto a
spendere cinque milioni di euro per distruggere questa comunità.
Martedì aprirà un'Inchiesta Pubblica sul caso di sue ragazze orfane che si
appellano contro lo sgombero che le lascerebbe alla mercé della polizia. "Se
perdiamo questo appello" dice Joanne McCarthy, i cui genitori sono morti in un
incendio, "perderemo tutto. La nostra casa, la possibilità di andare a scuola e
di una vita normale. Diventeremo come fuorilegge [...]"
Trevor Phillips, che settimana scorsa ha presentato la versione finale del
suo rapporto come presidente della Commissione per l'Eguaglianza Razziale, ha
riconosciuto i 350.000 Rom e Viaggianti britannici come la minoranza più
svantaggiata in UK. Afferma che pregiudizio e discriminazione circondano ogni
aspetto della loro esistenza, nonostante la consapevolezza che Nomadi e
Viaggianti hanno diritto al loro stile di vita.
Sia la polizia dell'Essex e del Kent sono state messe in preallarme per
alcuni volantini dietro cui ci sarebbe la minaccia di gruppi di vigilantes. Ma a
ciò non ha corrisposto alcuna azione, secondo l'Irish Travellers Movement.
[...]
CONTACTS:
Patrick Gammell 07737467106
Richard Sheridan 07747417711
____________ _________ _________ _________ ___
JOINT PROTEST ACTION AT BASILDON CENTRE
St.Martin'sSquare, Basildon, 2-4 October,
sarting 11 am each day.
More details from: 01206 523528
Make your voice heard by phoning:
Chief Inspector Steve Worron
01702 431212
Southend Borough Council
John Williams
01702 215000
Di Fabrizio (del 06/09/2011 @ 09:03:55 in Kumpanija, visitato 2363 volte)
Considerata la dichiarazione fatta il 2 settembre 2011 riguardo Dale Farm dal
Comitato delle Nazioni Unite sull'Eliminazione della Discriminazione Razziale,
noi sottoscritti richiediamo al Consiglio di Basildon di trovare una
soluzione pacifica ed appropriata per gli Zingari e Viaggianti residenti a Dale
Farm, che comprenda l'identificazione di una sistemazione culturalmente
appropriata, nel pieno rispetto dei diritti umani delle famiglie coinvolte ed
inoltre, che il Consiglio di Basildon non intraprenda nessuna azione contro i
residenti di Dale Farm, fintanto che non avrà adempiuto a questa richiesta.
Circa 50 teenager a
Dale Farm,
la comunità dei Viaggianti sotto assedio del consiglio di Basildon, che
attualmente non stanno frequentando la scuola, chiedono dei volontari che li
possano aiutare.
Dicono che stanno abbandonando le scuole locali a causa del crescente
razzismo anti-Zingari, aumento del bullismo, minacce anche con coltelli e
droghe.
I ragazzi dicono che l'istruzione primaria funziona bene, grazie agli sforzi
extra della Scuola Primaria Crays Hill. La frequentano oltre 80 bambini
Viaggianti e generalmente hanno un buon rendimento.
Il Servizio Istruzione per i Viaggianti dell'Essex per diversi anni ha
tentato di inserire i teenager nella scuola secondaria, con poco o nessun
successo. In particolare, i genitori delle ragazze hanno timore di affidare
le loro figlie alle scuole locali. Molti hanno firmato per l'istruzione a
domicilio, che significa che in pratica non riceveranno ulteriore assistenza
statale per l'istruzione.
"Siamo partiti con il
Club Giovanile Chaveys l'anno scorso," ha detto Jim. "Ed abbiamo avuto
alcune cose buone, come fotografia e pittura. Ma abbiamo bisogno di aiuto per
l'apprendimento. Giusto per continuare a leggere e scrivere come abbiamo
imparato a Crays Hill."
Questa settimana presso il centro comunitario san Cristoforo si è tenuta una
riunione di giovani, genitori e simpatizzanti e si è formato un gruppo per
mettere in piedi immediatamente uno schema educativo.
Un anziano residente, indicando le foto sui muri, ha parlato di mezzo secolo
di lotta per i diritti civili e sull'apertura delle due precedenti scuole
costruite a san Cristoforo. Ha detto che la cosa migliore che i genitori possono
fare oggi è di seguire quegli esempi.
"Stiamo partendo piano e ci espanderemo tanto più i volontari si
aggiungeranno," ha detto in seguito un portavoce. "Avremo bisogno di molto aiuto
per incontrare le richieste dei giovani di qui. Sono più che intelligenti."
SAN CRISTOFORO HA BISOGNO DI:
Volontari (almeno mezza giornata)
Materiale scolastico per i ragazzi
Donazioni
Cheques to Dale Farm Housing Association, 1 John Harper St., Colchester C01 1RP,
UK.
Gli operatori sociali hanno detto ai residenti di Dale Farm che avranno solo
40 minuti di preavviso prima che gli ufficiali giudiziari e i bulldozer inizino
a spianare il più grande insediamento Zingaro. Le 90 famiglie di Crays Hill
saranno letteralmente lasciate al buio quando la polizia dell'Essex bloccherà le
strade la mattina presto subito prima della massiccia azione diretta dal
consiglio di Basildon. Un funzionario del Consiglio di Contea dell'Essex
parlando all'incontro dei residenti nel Centro di San Cristoforo ha descritto lo
sgombero di Basildon come sacrosanto.
Ma dettagli stanno gradualmente emergendo, come i dubbi sullo stanziamento di
cinque milioni di euro per lo sgombero, già condannato da molti come atto di
pulizia etnica. La settimana scorsa i funzionari si sono incontrati con i
residenti per quietare le paure che il consiglio possa mettere i bambini in
istituto durante lo sgombero, se la Corte d'Appello, dopo l'udienza di dicembre,
dovesse dare il via libera alla distruzione di Dale Farm.
"Non vogliamo prendere i vostri bambini, non ne abbiamo intenzione," ha
spiegato Lou
Williams. "Fintanto che sarà possibile lavoreremo con voi e aiuteremo i giovani,
i vecchi ed i malati."
Nel contempo Noreen Fry, funzionario ECC con responsabilità per gli anziani,
ha rivelato che in discussioni con Basildon è stato dichiarato che i suoi
dipendenti saranno informati non oltre 40/45 minuti prima dell'inizio dello
sgombero.
"Ci riuniremo al parcheggio Belvedere," ha detto riferendosi all'osteria in Crays Hill, Billericay. "Anche
la squadra di Basildon e la polizia saranno là."
Ha detto che il consiglio della contea ritiene ciò un'emergenza su vasta
scala. Kathleen
McCarthy, vice-presidente del comitato dei residenti di Dale Farm, ha ammonito
che ogni tentativo del consiglio o della polizia di portare via i bambini,
incontrerà la resistenza di giovani e genitori. McCarthy ha detto di sapere bene
che il consiglio non può prendersi in carico i bambini senza una decisione del
tribunale. Ma il capo della polizia ha l'autorità di emettere un ordine per cui
la polizia può trattenere i bambini sino a 72 ore. Per questa ragione, il
prossimo passo sarà di chiedere un incontro con Roger Baker, capo della polizia.
"Abbiamo costruito noi questa comunità e non vogliamo che venga distrutta,"
ha dichiarato. "Non vogliamo andare nelle case o cambiare la nostra cultura."
Williams ha detto che accoglierebbe con favore qualsiasi piano della comunità
per spostare bambini ed anziani in un posto sicuro. E' stato detto che
potrebbero essere utilizzate le chiese mentre le carovane si spostano in un
terreno adiacente, grazie ai rapporti creatisi con le famiglie senza tetto. Lin
Jacobs ha spiegato che lo ECC potrebbe offrire una sistemazione provvisoria ai
più bisognosi. Se ci fosse acqua corrente, la sua squadra sarebbe in grado di
continuare i servizi d'assistenza in quella che si descrive come una tendopoli
temporanea.
E' stata informata che la Croce Rossa ha promesso aiuto ed ha donato una
grande tenda. La necessità di aggiornare una valutazione di rischio elaborata da
Basildon nel 2005 assieme alla
Constant & Co.
è stata sottolineata da Grattan Puxon, segretario della
Dale Farm Housing Association.
"I bisogni di assistenza sociale della famiglia e tutti i rischi in questione
non sono ancora stati esaminati," ha detto Puxon. "Dobbiamo essere parte in
causa del rapporto di valutazione finale di rischio, perché è la nostra gente,
bambini inclusi, ad essere in pericolo."
"Una volta che gli ufficiali giudiziari iniziano, demoliscono e bruciano
tutto, ha detto Kate O'Brien, madre di Dale Farm.
"Ti spingono via e ti insultano a male parole, anche se sei malata o incinta.
Ci mandano per strada e ci lasciano a vivere in un fosso."
Di Fabrizio (del 07/04/2006 @ 08:56:31 in Kumpanija, visitato 2506 volte)
Mi sembra di ricordare, che questo fine settimana ci sia una scadenza importante () per un po' di gente in Italia. Sabato 8 aprile però è anche la ricorrenza del Giorno Internazionale del Popolo Rom e visto che la Mahalla ha il suo zoccolo duro di lettori dall'estero, ecco un po' di appuntamenti per loro:
Bonjour à tous,
Les associations rroms « Rromani Baxt », « La Voix des Rroms », « Femmes rroms, sinté et kalé », AVER contre le racisme et « Ternikano Berno » vous invitent à la célébration de la Journée internationale rrom
Le samedi 8 avril De 10 heures à 19 heures A l'Institut Polytechnique Saint Louis à Cergy Pontoise 32, Boulevard du Port - Cergy RER A, arrêt Cergy Préfecture
Au programme: Musique, chants, expositions diverses, projection de films, lectures de morceaux choisis de la littérature rrom, prises de parole et discussion Possibilité de restauration et rafraîchissements sur place à des prix modiques
Venez nombreux!
Friday April 7th, 2006
7 pm Building open to public – café/bar opens 8 pm House lights dim 8.00 - 8.30 Romani Rad Music and Dance 8.30- 9.00 Brentwood Gypsy Support Group “That’s all very Romantic - but ….” From India to Bentley churchyard. ( with multi-media back projection) “I want to go to School” 1811 - The story of Trinity Cooper: “We want to go to School” 1967 – Hornchurch Airfield “Up the Chimneys” Tribute to Charles Smith and Bob Reed by Bernadette Reilly The meaning of the Romani National Anthem: Anglo-European School students, Abbie Southern and Berengere Ariaude
9.00 – 9.20 Interval
9..20 – 9.50 It’s a Cultural Thing – or is it? (Extracts) By Michael Collins, with Michael Collins and Patricia McCarthy, directed by Mick Rafferty. A personal journey through childhood, and a view from the inside of the stand made by Travellers forty years ago at Cherry Orchard in Dublin, and today at Dale Farm, Basildon. 9.50 – 10.20 Romani Rad Finale, ending with Opre Roma
Tickets from Brentwood Theatre Box Office £9 (£7.50 conc.) Telephone the Box Office on (01277) 200305 and pay by most credit or debit cards. There is no booking fee. For an optional charge of 40p your tickets will be posted to you, or else you may collect them from the Theatre's foyer in the 30 minutes before the performance commences. In person From the Information Centre 44 High Street (opposite WHSmith) open, Monday to Friday 9.30 – 12, 1- 400pm
Transport. Go to Brentwood and Warley Rail Station from Liverpool or Stratford Main Line Rail Stations. Brentwood Theatre would be around a £3 taxi ride, or a brisk 15 minute walk up Queen's Road. Details of how to get there on http://www.brentwood-theatre.org/
Trains go back to Liverpool Street every 15 minutes or so up to 23.47 (which arrives Liverpool Street at 12.35) - After that it's the 4.42 on 8th April)
Cher, Nous avons le plaisir de vous inviter à plusieurs évènements relatifs à la Journée de la Nation Roms à Gand (le samedi 8 avril à partir de 17 heures), à Bruxelles (le dimanche 9 avril à partir de 16 heures) et à Opwijk (le vendredi 14 avril à partir de 20h30). A Bruxelles en particulier, au Centre culturel "De Pianofabriek" situé rue du Fort 35 à 1060 Saint-Gilles (200 m de la Barrière de Saint Gilles), le programme est le suivant: - 20 h - "La Panica" - Fanfare Bulgare. - 18 h - "Roma Luca" - Présentation du CD "Andar o Brussel" - Roumanie - 16 h - "Ze kwamen uit het Oosten..." présentation de son livre par Wolf Staf Bruggen. Au plaisir de vous y rencontrer. Cordialement. Alain Verkindere, pour: Wolf Staf Bruggen Voorzitter-Chairman-Presidentos Opré Roma ngo opreromavzw@yahoo.com Tel : ++32 (0)484.962.264
Stamattina presto la polizia antisommossa e gli ufficiali giudiziari hanno
preso d'assalto la comunità di Dale Farm con un raid all'alba. La polizia ha
infranto l'ordinanza del tribunale, usando delle mazze per sfondare il recinto
di una piazzola completamente legale, al fine di aprirsi un varco. Gli
osservatori dei diritti umani riferiscono di diversi feriti dalla polizia tra i
residenti e gli attivisti al momento della prima carica.
La polizia sta usando i taser (le pistole che danno la scarica elettrica
ndr).
Residenti ed attivisti rimangono dentro il sito, molti di loro si sono
incatenati ai cancelli e alle roulotte per resistere allo sgombero. La polizia
ha violato il perimetro e sta procedendo.
Kathleen McCarthy, residente di Dale Farm, ha detto: "Il ricordo di
Dale Farm peserà fortemente sulla Gran Bretagna per generazioni - siamo
trascinati fuori dalle uniche case che avevamo in questo mondo. La nostra intera
comunità è stata fatta a pezzi dal consiglio di Basildon e dai politici al
governo."
Natalie Fox, del comitato di sostegno, ha detto: "La comunità
traveller è stata criminalizzata, è stato reso illegale il loro viaggiare, ma
non gli viene permesso di fermarsi. Se alle famiglie traveller non è permesso di
fare di un'ex discarica la loro dimora, quando troveranno dove vivere?"
Lily Hayes, osservatore dei diritti umani, ha detto: "Il consiglio di
Basildon sta violando l'ordinanza del tribunale sfondando le recinzioni di una
piazzola assolutamente in regola a Dale Farm. Stanno anche operando brutalmente
usando i taser contro chi protesta contro lo sgombero."
Il consiglio di Basildon, il governo centrale e la polizia stanno affrontando
diffuse proteste pubbliche ("Ci hanno promesso uno sgombero pacifico. Non è
stato pacifico"
THE GUARDIAN ndr) in seguito alle scene di brutalità poliziesca nel sito
di Dale Farm dei Traveller dell'Essex. Attivisti e residenti sono stati oggetto
di numerosi incidenti, colpiti da scariche elettriche dei taser, manganellati
senza provocare e altri comportamenti brutali che hanno avuto come conseguenza
l'ospedalizzazione di entrambi (Johnny Howorth: Nora Egan, altra residente mandata stamattina in ospedale, è tornata a
#DaleFarm in sedia a rotelle. "Per lei in ospedale non c'erano letti" da Twitter ndr.).
Kathleen McCarthy (vedi sopra ndr.) ha descritto scene di "brutalità
poliziesca. Ho visto residenti col sangue che gli colava dalla faccia, ed un
altro mandato in ospedale dalle bastonate della polizia. La maniera in cui a
polizia sta agendo, qui ha scioccato ed indignato tutti. Ci auguriamo che il
mondo ci stia guardando."
Gli eventi di oggi sono stati ispirati da un raid della polizia all'alba, che
ha visto distruggere una piazzola (vedi video successivi, ndr.), in
palese violazione dell'ordine del tribunale. Questo ha causato ferite a diversi
residenti, molti dei quali avevano cercato rifugio in quello che percepivano
come un posto sicuro.
Ali Saunders, sostenitore di Dale Farm, ha detto "questo attacco alle vite
delle famiglie di Dale Farm, ricadrà sulla coscienza di tutto il popolo
britannico. I contribuenti sono stati obbligati a pagare 22 milioni di sterline
per finanziare questa brutale operazione, che stanotte lascerà 82 famiglie senza
un posto dove dormire. Fin dagli albori della mattina, la polizia non ha
mostrato alcun riguardo per la sicurezza e la dignità dei residenti, o la
proporzionalità della forza da impiegare. Le modalità con cui il consiglio di
Basildon ha condotto lo sgombero, confermano quanto era apparso chiaramente
durante tutto il processo legale: cioè che vedono i Traveller come cittadini di
seconda classe da cacciare dall'area." (alla fine della giornata si
conteranno 23 arresti, ndr.)
Il vescovo di Chelmsford e padre Dan Mason, il prete del luogo, hanno
rilasciato una dichiarazione che condanna "l'atteggiamento violento" adoperato
dalla polizia con l'uso di taser e manganelli.
Il vescovo di Chelmsford ha aggiunto "Ricordiamoci che questo sgombero non
risolve i problemi, ma li sposta altrove. Queste famiglie da qualche parte
dovranno dormire stanotte."
Media enquiries: 07040900905, 07583761462
Twitter: @letdalefarmlive
(ndr.) A volte mi rimproverano di guardare a ciò che succede intorno con un occhio troppo personale e per niente oggettivo.
E' vero: non riesco a togliermi dalla testa quando sono stato a Dale Farm, e dormivo sulla paglia assieme agli altri ragazzi del comitato di solidarietà.
Una donna vide che non avevo niente per coprirmi e mi diede una coperta. Era tra le tante a rischio sgombero.
Capirete come mi sento da ieri.
Mi resta una domanda: scene simili le vediamo spesso in televisione, dai
conflitti e dalle violenze in quello che per cattiva coscienza chiamiamo "Terzo
Mondo". Dico "cattiva coscienza" per la gioia nascosta che ci prende: "Guarda
quei mezzi selvaggi, per fortuna che in Europa ci siamo evoluti!"
Non manca mai chi, seduto in poltrona e ciabatte ai piedi, mentalmente fa il
tifo per la fazione più bastonata e "politicamente corretta". Politicamente
corretti i "nomadi" non lo sono mai stati... ma se sono a qualche migliaio di
km. dal nostro portafoglio, forse hanno qualche speranza di trovare la simpatia
di questo isolato tifoso.
Che schiaffo alle nostre sicurezze, sapere che il mitizzato e violento "Terzo
Mondo" fisicamente ci appartiene, e anche nel cuore del nostro continente
c'è ancora chi deve lottare per la terra.
IL CONTRATTO DELLO SGOMBERO DI DALE FARM ATTRAE GLI UFFICIALI
GIUDIZIARIBy Grattan Puxon
La più conosciuta impresa di "sicurezza" antizigana della GB, responsabile
del brutale sgombero di Twin Oaks nel 2004, dice di essere pronta alla più
grande operazione di rimozione mai avuta contro un villaggio comunitario in
Bretagna nei tempi moderni.
Constant & Co., che ha incamerato decine di milioni di euro sgomberando gli
Zingari dalla loro terra, con maniere forti e a mala pena legali, ora vuole il
contratto per demolire Dale Farm, che vicino a Crays Hill, Essex, ospita 500
Viaggianti.
Il lavoro, che vale tre milioni di euro, comprenderebbe la rimozione, e in
alcuni casi la distruzione, di chalet e case mobili, e lo sgombero fisico di 90
famiglie, inclusi bambini, anziani ed infermi, a lasciare il distretto,
impoveriti e senza un posto legale dove vivere.
"Questa è pulizia etnica," dice uno dei volontari che ha visitato Dale Farm.
"Ma il consiglio comunale sta tentando di mascherare questo fatto con molto
linguaggio politicamente corretto."
A causa dell'alto costo del lavoro, il comune di Basildon è stato costretto a
pubblicare un bando sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. La data di
chiusura per le offerte è a metà agosto.
Nell'annuncio il consiglio comunale dichiara che l'offerta vincitrice deve
"dimostrare l'impegno a sostenere i principi di uguaglianza e della legislazione
sulla differenza e dimostrarsi sensibile e reattivo ai bisogni della gente."
D'altra parte, Basildon ha già indicato le sue preferenze nel re-ingaggio di
Constant, una ditta che il consiglio ha già impiegato per diversi piccoli
sgomberi. I critici dicono che sono stati condotti in maniera da ostentare i
regolamenti UE sulla salute e la sicurezza, avendo come risultato l'inutile
distruzione di enormi quantità di proprietà private.
Durante le azioni sono state perse preziose porcellane Crown Derby ed altri
oggetti.
Fotografie mostrano come ad Hovefields non sia stata messa in sicurezza
l'area di sgombero, con i bambini che stazionavano in prossimità quando le
macchine pesanti erano in azione.
Mentre il consiglio comunale ha giustificato l'uso del comma 178 dell'Atto di
Pianificazione Cittadino e Ambientale per restaurare la cintura verde, il
terreno a Hovefields è stato lasciato brullo e abbandonato. La vegetazione
superficiale è stata distrutta ed il terreno è stato circondato da alte banchine
di terra.
La maggior parte del terreno è ora inondato da acqua contaminata delle
fognature rotte dei servizi igienici, costituendo un pericolo alla salute di
bambini e adulti che continuano a vivere lì attorno aspettando nuove incursioni
di Constant.
CAROVANE IN FIAMME
Un film prodotto dalla Dale Farm
Housing Association mostra carovane in fiamme mentre gli ufficiali giudiziari
maltrattano bambini che stanno gridando. Constant è la compagnia che ha
mantenuto sinora questo compito, con un approccio brutale.
Riferendosi allo sgombero di Twin Oaks, Justice Collins ha detto al Tribunale
Supremo di aver visionato un video su Constant all'opera, dove lei considera la
condotta dei suoi dipendenti inaccettabile in quanto porta inevitabilmente a
condizioni di pericolo.
"Il consiglio deve riconsiderare l'uso di questa compagnia," ha dichiarato
Justice Collins. Ha anche notato che la polizia ha mancato di controllare gli
eccessi degli incaricati di Constant.
Collins ha aggiunto che in caso di seria malattia o di esigenze dei bambini,
lo sgombero sarebbe sproporzionato. Anche se il diritto di sgomberare è stato
sinora sostenuto, le condizioni relative sono state adottate in una complessa
decisione della Corte d'Appello all'inizio dell'anno.
Richiesto dall'Atto sulla Libertà d'Informazione di fornire copia dei
rapporti sui rischi connessi agli sgomberi di Hovefields e Dale Farm, Basildono
ha dovuto ammettere di non aver svolto alcuna ricerca in questo senso.
Jean Sheridan, madre di tre gemelli a Dale Farm, ha timore del trauma che gli
incaricati dello sgombero possono causare ai suoi figli. Spera che prima che
Constant entri in azione, lei possa portare il caso alla Corte Europea dei
Diritti Umani.
"Non abbiamo nessun altro posto dove andare ed i miei figli hanno bisogno di
trattamenti medici," dice Jean. "Sono nati prematuri e sono fortunati a vivere.
Come sopravviveranno al terrore che porterà Constant?"
Il Commissario britannico dell'Infanzia ha chiesto a Basildon cosa intende
fare per salvaguardare la sicurezza dei bambini durante la demolizione e quale
sistemazione alternativa venga offerta loro. Sinora non ha ricevuto nessuna
risposta soddisfacente.
Di Fabrizio (del 06/02/2006 @ 08:54:14 in Regole, visitato 2225 volte)
Ustiben report
E' sorta una nuova disputa tra i residenti che hanno occupato l'area di Dale Farm da cui dovrebbero essere sgomberati (il più grande villaggio autogestito di Nomadi e Viaggianti) e il consiglio comunale di Basildon.
Quest'ultimo ha reso pubblici dati medici e sociali confidenziali delle diverse centinaia di Viaggianti che vorrebbe espellere. L'incidente è successo lo scorso 24 gennaio, quando il consiglio comunale ha confermato l'intenzione di sgomberare 120 famiglie, e i loro dati personali pubblicati su un sito web.
[...] Alle proteste ha risposto Sylvia Buckley, portavoce del comitato comunale e moglie del leader tory Malcom Buckley, che ha negato possa esserci stata una forzatura del Data Protection Act. La sua tesi è stata confermata dalle autorità.
Oltre 60 residenti di Dale Farm hanno aperto una nuova causa su questo episodio. Le loro proteste ufficiali sono state inoltrate al leader laburista Alan Davies, perché ne segua l'epilogo.
I dati resi pubblici, ripresi dalla stampa locale, hanno rinvigorito la campagna di opposizione e di ostilità dei media, alimentata dal deputato tory John Baron. Copia delle proteste sono state inviate anche alla Commissione per l'Informazione [...] e al presidente della Commissione per l'Uguaglianza Razziale (CRE), Trevor Phillips, perché prendano provvedimenti. La CRE interverrà anche nel processo collettivo intentato da alcuni residenti contro il comune di Basildon, accusato di seguire una politica di pulizia etnica.
Nel contempo, il leader del gruppo laburista di Basildon, Nigel Smith, ha affermato che l'intenzione di sgomberare circa 1.000 Nomadi e Viaggianti dal territorio comunale può essere “alterata di razzismo”. Aggiunge che la questione di Dale Farm non può essere risolta con un'azione diretta.
Il suo collega di partito, Swatantra Nandanwar, è stata l'unica esponente del comitato civico ad aver votato contro lo sgombero. Prima di quella riunione, Nandanwar aveva subito pressione perché non intervenisse nel dibattito. Gli è stato pure contestato un presunto conflitto d'interesse, essendosi recato in precedenza a visitare Dale Farm e parlare con i residenti.
Aggiornamento del 4 febbraio: Gli appartenenti alla Cherokee Nation, i cui guerrieri una volta combatterono gli Stati Uniti per il diritto alla loro terra, si sono uniti alla protesta contro la decisione del comune di Basildon di abbattere Dale Farm.
I pregiudizi affrontati da Nomadi e Viaggianti a Crays Hill sono simili a quelli sofferti dai popoli Nativi Americani, dicono.
Chi vi assegna il diritto di togliere la loro casa alle persone?” chiede la Cherokee Cara Newbury, Colorado, al leader conservatore Malcom Buckley, in una mail inviata domenica.
Infine dice che lei e altri 300.000 componenti della Cherokee Nation, che hanno ricevuto 1,5 milioni di $ come compenso per le terre perdute, sono pronti a mobilitarsi contro le ingiustizie e il furto dei diritti umani fondamentali, minacciati a Crays Hill.
Conclude Cara Newbury che gli Cherokee hanno incontrato molte tragedie nel passato, ma che la potenziale violenza dello sgombero di Dale Farm li ha sconvolti.
Nota: la foto non ritrae uno Cherokee, ma Armando, Lacota del Nord America che ha sposato una Romni e scrive su allgypsies. La notizia è dedicata a lui. (ovviamente, si veste così solo in caso di ricorrenze tradizionali)
Di Fabrizio (del 06/11/2007 @ 08:46:59 in casa, visitato 2572 volte)
By Grattan Puxon
Richard Sheridan, portavoce di
Dale Farm, questa settimana sarà a Bruxelles per ottenere supporto alla
campagna per fermare le ruspe di Basildon contro la più grande comunità
Viaggiante nel Regno Unito.
In compagnia di Joseph Jones, rappresentante dei Viaggianti, chiederà una
moratoria di tutti gli sgomberi finché non siano disponibili aree di sosta in
Gran Bretagna e nel resto d'Europa.
Ci si aspetta che il Parlamento Europeo adotti linee guida per l'inclusione
sociale dei circa 10 milioni di Rom e Viaggianti che vivono nei 27 stati
dell'Unione Europea.
"Siamo stati esclusi per secoli" ha detto Sheridan prima di partire. "Questa
è la nostra chance di indicare un modello per un futuro migliore."
Ma aggiunge che il primo obiettivo è di portare l'attenzione su ciò che
descrive come la politica di pulizia etnica del consiglio di Basildon. Il
consiglio ha votato la spesa di circa 5 milioni di euro per ripulire il
distretto da 150 cosiddette famiglie Viaggianti non autorizzate.
Il
mese scorso, il consiglio ha partecipato nel perseguitare 25 famiglie
Viaggianti che diverse volte tentarono di accamparsi nel territorio
distrettuale. Furono sgomberati grazie alla notoria Sezione 61 del Criminal
Justice Act, che effettivamente proibisce il modo di vita dei Viaggianti.
"La polizia ci ha sgomberato cinque volte in tre giorni," dice Patrick
Gammell. "Dove possiamo vivere? L'anno scorso siamo stati cacciati dalla nostra
terra e sinora siamo stati cacciati ovunque."
Dozzine di piazzole e terreni privati sono stati distrutti negli ultimi
cinque anni dalle autorità locali. Molti hanno impiegato i servizi di
Constant & Co, una compagnia nota per usare mano pesante.
Constant ha raso al suolo la comunità modello di Woodside nel Bedfordshire,
cacciato i Viaggianti e dato alle fiamme le loro proprietà, su incarico del
consiglio di Chelmsford. Il conto per questo lavoro è di oltre 25 milioni di
euro all'anno.
La conferenza di Bruxelles è l'apice di un programma di cinque anni per
incoraggiare la cooperazione tra gli stati membri nella lotta all'esclusione
sociale dei Rom, come previsto nel trattato di Amsterdam del 2002.
Segue una dichiarazione del Commissario per i Diritti Umani del Consiglio
d'Europa ed il rapporto speciale ONU di ottobre che deplora gli sgomberi forzati
e la marginalizzazione di Rom e Viaggianti, compreso la Bretagna.
Appoggiano la dichiarazione, un gruppo di importanti OnG, incluso European
Roma Rights Centre e Greek Helsinki Watch, che portano l'attenzione sulla
minaccia di sgombero a Dale Farm. Viene scritto che Basildon ha nuovamente
rigettato l'appello per ottenere i permessi di sosta, e hanno già distrutto una
dozzina di case nella vicina Hovefields.
Nel frattempo, i Viaggianti di Dale Farm rifiutano di fornire ogni ulteriore
informazione personale sulle loro famiglie. Dicono che il consiglio di Basildon
ha già infranto la legge britannica sulla protezione dei dati, mettendo alcuni
dettagli sanitari e sociali personali in un sito web.
Attualmente, tre famiglie hanno citato il consiglio per danni. Se la loro
azione avesse successo, altre famiglie seguirebbero il loro esempio, la tal cosa
potrebbe costare ai contribuenti di Basildon un milione di euro.
I funzionari comunali sono in difficoltà per il boicottaggio delle
informazioni, dato che hanno bisogno di nuovi dati per la riunione consigliare
del mese prossimo, quando si dovrà rispondere al tribunale sul piano di sgombero
ed essere ascoltai l'11 febbraio.
I procuratori legali hanno consigliato ai Viaggianti di non cooperare con lo
staff consigliare. Puntualizzano che mentre l'ordine di applicazione contro le
86 case di Dale Farm sussiste tuttora, la raccolta dei dati sul welfare non
porterebbe loro benefici.
[...] Dice Kathleen McCarthy, portavoce della Dale Farm Housing Association.
"La richiesta di dati personali è un abuso della nostra privacy. Non è per il
nostro bene."
Dale Farm è stata sotto assedio per sette anni. 500 Viaggianti a cui era stato
garantito il permesso di sosta sul loro terreno, se lo son visti ritirare perché
le loro case si trovano nella cintura verde.
Ma questo secondo Kathleen McCarthy è la ricerca di un capro espiatorio
contro i Viaggianti che hanno comprato i terreni.
L'ex vice primo ministro John Prescot ha suggerito una soluzione attraverso
l'individuazione di un'area alternativo nella vicina Pitsea. Ma il consiglio di
Basildon ha rigettato un piano in questo senso, proposto dalle associazioni dei
Viaggianti.
"Abbiamo fatto un centinaio di richieste di sosta e siamo passati attraverso
cinque inchieste pubbliche," dice Richard Sheridan. "Dicono che siamo illegali,
ma boicottano ogni nostro tentativo di ottenere i permessi."
Stanno demolendo Sulukule, il più antico quartiere rom in Turchia, e
deportando la cosiddetta "armata del diavolo" dall'Italia. Ma in mezzo a questa
deriva anti-zigana in Europa, la bandiera sventola ancora sopra
Dale Farm, il villaggio dei Viaggianti che rifiuta di morire.
Mentre un elicottero della polizia lo sorvola minaccioso, questa settimana
gli operai si affrettano a completare la costruzione del nuovo centro
comunitario del villaggio. Aprirà ufficialmente sabato 3 maggio.
Il centro è stato fondato dall'Essex County Council, che vorrebbe che il
consiglio di Basildon terminasse la sua politica anti-Viaggianti. D'altra
parte, il leader tory Malcolm Buckley ha tagliato i suoi legami con Consiglio
dell'Essex sull'Uguaglianza Razziale, sponsor di attività per la gioventù ed
altre iniziative che avranno luogo nell'edificio.
Lord Avebury, membro dell'UK All-Party Parliamentary Group sulla Traveller
Law Reform, taglierà il nastro alla cerimonia inaugurale. L'architetto
dell'originale Caravan Sites Act, da tempo si muove per la promozione dei
350.000 Nomadi e Viaggianti britannici.
"Speriamo che Buckley possa vedere il lato positivo di quanto stiamo facendo"
dice Richard Sheridan, presidente del Gypsy Council. "I nostri giovani
beneficeranno dei programmi del centro."
Intitolato a san Cristoforo, il santo patrono dei Viaggianti, Sheridan dice
che l'edificio sarà benedetto durante il fine settimana dal rete della
parrocchia ed usato come cappella dai residenti cattolici.
ASPETTANDO IL VERDETTO
Esaminato da due segretari di stato, il soggetto di tre inchieste pubbliche
sta ancora aspettando il verdetto di un giudice dell'Alta Corte, Dale Farm ha
mostrato una resistenza che sorprende persino i suoi amici.
In pochi credevano che Dale Farm potesse sopravvivere con sulla testa cinque
milioni si euro spesi negli ultimi tre anni per la sua demolizione. Per la
verità alcuni, particolarmente il Traveller Education Service, sembra aver
abbandonato i ragazzi in età della scuola secondaria. Molti di loro sono rimasti
senza scuole da frequentare.
Ma il termine è arrivato per questa comunità ed il suo centro. Uno dei primi
corsi offerti per i giovani sarà di informatica di base.
Mentre i membri del consiglio di
Basildon devono discutere il mese prossimo sul rafforzamento delle azioni
contro il Centro San Cristoforo di Dale Farm, questa settimana (12 agosto) i più
giovani si sono riuniti nell'edificio per formare la loro organizzazione.
Sotto la guida ispiratrice degli attivisti Angie e Bluey Jones, hanno eletto
il gruppo che unirà tutti i giovani della più grande comunità di Viaggianti, che
da sette anni è sotto assedio. Hanno intitolato il loro nuovo gruppo Dale
Farm Chaveys.
"Sono amico di tutti," ha detto Jimmy Harbour, il primo presidente dei
Chaveys. "Ci sarà spazio per tutti nella nostra nuova organizzazione."
Condivide la presidenza Lily Williams, scelta tra i membri fondatori, di
un'età tra i nove e i tredici anni. Hanno concordato di affiliarsi alla Gypsy Council Youth Division.
E' stato eletto un comitato di dieci, la più giovane ha nove anni e si chiama Eileen O'Brien.
Eileen, che si distingue per essere nata l'8 aprile, giorno internazionale dei
Rom, apporterà le sue capacità nell'uso del computer come segretaria dei media.
Motivati dalla partecipazione del pugile Romanì
Billy Joe
Saunders alle Olimpiadi di Pechino, i ragazzi sperano di includere la
formazione pugilistica nelle attività del gruppo.
"La boxe piace a molti di noi," ha commentato il vice-presidente Tommy Connors. "Inviteremo
Francy Barrett, un altro pugile olimpico del nostro gruppo, a visitarci a Dale
Farm."
Katie Goldsmith, segretaria della Gypsy Council Youth Division, che ha
contribuito a tenere la riunione, dice di aspettarsi molto di più quando simili
gruppi giovanili saranno formati in GB.
I giovani hanno completata la giornata piantando una quercia per ricordare la
fondazione dei Dale Farm Chaveys. Sperano che il loro centro ed il nuovo
club siano visti come un positivo successo e di ottenere aiuto per allargare il
numero dei membri e le attività
Nel contempo, Basildon ha emanato un ordine per radere al suolo San
Cristoforo, lamentando che l'edificio non ha un permesso di edificazione.
Tuttavia, la ditta fornitrice dice che essendo una struttura temporanea non
necessita di permessi.
"Questo è il terzo centro che costruiamo nella nostra campagna per i diritti
civili che dura da cinquant'anni," ha detto Richard Sheridan, presidente del
Consiglio Zingaro. "Il primo venne bruciato dalla Dublin Corporation. Ma Dio
volendo questo non verrà distrutto deliberatamente."
Sheridan ha detto di dover tuttavia ammettere che Basildon non ha consegnato
i suoi piani per distruggere l'insediamento di Dale Farm. Se al comune verrà
permesso di farlo, sarà deciso il 5 dicembre in una seduta del Tribunale
d'Appello.
La formazione per il gruppo dirigente dei Chaveys verrà fornita
dell'operatrice per la gioventù
Caroline Flynn. Ha detto in seguito di aver visto raramente giovani così acuti
ed ambiziosi.
"Hanno un grande spirito e andranno lontano," ha detto Caroline. "Dobbiamo
dar loro questa possibilità."
Di Fabrizio (del 23/11/2005 @ 07:59:11 in casa, visitato 2159 volte)
"Possibilità unica" di risolvere la crisi
By Dominic Casciani BBC News Community affairs
Per i sostenitori della campagna, mai come ora i Comuni hanno avuto "la probabilità migliore" di risolvere la crisi nazionale dei siti di sosta ed i conflitti con i sedentari.
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I nuovi obblighi per i comuni di aiutare Nomadi e Viaggianti a trovare i luoghi possono risolvere le tensioni locali, annuncia in una conferenza la Gypsy and Traveller Law Reform Coalition.
Ma Nomadi e politici dicono che occorre ancora molto lavoro per generare il dialogo con la gente stanziale.
L'appello arriva dopo un anno di grandi tensioni sugli insediamenti non autorizzati.
Con le nuove misure, i comuni devono includere i bisogni di Nomadi e Viaggianti nei loro programmi sulla casa.
Devono anche lavorare per incontrare le esigenze di luoghi di sosta, come pure favorirne l'acquisto di appezzamenti da parte dei gruppi itineranti ed essere di sprone perché ne vengano costruiti ed attrezzati dal privato sociale.
Le misure sono arrivate dopo una lunga campagna per far prendere atto ai comuni della drastica scarsità nazionale di luoghi di sosta.
I promotori della campagna sostengono che questa scarsità porta agli insediamenti illegali perché non ci sono posti dove fermarsi.
Diverse battaglie della corte stanno continuando attorno ai maggiori insediamenti non autorizzati in tutto il paese. Il più grande tra gli sgomberi preannunciati, vicino a Basildon, si pensa costerà almeno 1 milione di sterline.
Speranze ed aspettative
Lord Avebury, Liberal Democratico che ha sostenuto la causa dei Nomadi e Viaggianti, dice durante la conferenza che presto i comuni non avranno più scuse per non iniziare a risolvere i problemi che hanno condotto a significative tensioni locali.
"Questo è un momento di speranza e l'aspettativa," ha detto Lord Avebury.
"Infine abbiamo una formula che può risolvere i problemi di sistemazione. E una volta risolto quello, si potranno affrontare gli altri problemi sociali che ne derivano.
"Ci devono essere occasioni per la gente di agire e parlare assieme - può succedere che i problemi siano troppo grandi o insolubili, ma se state viaggiando insieme, il minimo che può nascere è un dialogo" Rev. Michael Hore, Cottenham
"Per la prima volta ci sono comuni disposti a collaborare a vicenda su ciò che occorre fare così possiamo ipotizzare assieme, e accordarci, sul numero di siti necessari"
Len Smith, della Gypsy and Traveller Law Reform Coalition, dice che è "interesse di tutti" la costruzione di nuove aree di sosta.
"Il governo sta approntando nuovi piani regolatori - questo Congresso sta valutando queste nuove funzioni ed assicurandosi che tutti i consegnatari relativi siano consapevoli di che cosa fare perché il sistema funzioni e siano creati quei siti di cui c'è un disperato bisogno."
Il Reverendo Michael Hore, rettore di Cottenham, porta ad esempio l'esperienza nel suo villaggio di Cambridgeshire come avvertimento e segno di speranza.
Le tensioni sono aumentate in 2003 dopo che ad un sito di sosta si era allargato con l'arrivo di molti altri viaggiatori irlandesi.
Mentre le tensioni rimangono alte, il reverendo Hore ha detto che là era iniziato il dialogo fra gli abitanti ed i viaggianti e che ciò ha iniziato a migliorare la situazione.
"Sono state dette cose terribili che hanno trasceso nel razzismo," continua "ma ci devono essere occasioni per la gente di agire e parlare assieme".
"Può succedere che i problemi siano troppo grandi o insolubili, ma se state viaggiando insieme, il minimo che può nascere è un dialogo"
Di Fabrizio (del 03/12/2005 @ 05:25:14 in casa, visitato 2730 volte)
Ustiben report DAIL FARM: IL GOVERNO POTREBBE IMPORRE LA SOLUZIONE By Grattan Puxon - fonte British_Roma
Un ostile editoriale di ECHO, il giornale locale, ha chiesto al governo una decisione definitiva sulla lunga vertenza che coinvolge gli occupanti di Dale Farm (vedi precedenti, ndr.) perché si dia inizio allo sgombero e alla demolizione definitiva della comunità autogestita, diventata illegale negli anni (i casi in Italia, ndr).
Lo stesso giorno, il tribunale accettava la richiesta della Commissione per l'Uguaglianza Razziale di costituirsi parte in causa assieme ai Nomadi e Viaggianti che hanno fatto causa al comune di Basildon per la decisione di abbattere le 86 case del villaggio di Dale Farm e sgomberare 600 persone.
L'intervento del Governo rappresenterebbe una svolta decisiva e lo sgombero in questo caso potrebbe avvenire in tempi brevi. Il portavoce degli occupanti, Richard Sheridan, teme che i recenti tentativi di John Prescott, incaricato governativo, di convincere le famiglie a lasciare di propria volontà il villaggio di Dale Farme spostarsi in un'altra parte, porti i residenti/occupanti a perdere le loro proprietà.
Sempre Prescott ha indicato una nuova area di 3,5 ettari a Pitsea (sempre nel comune di Basildon), attualmente di proprietà di English Partnership, un'agenzia di rigenerazione,, che potrebbe affittarla o venderla ai Nomadi e Viaggianti perché possano destinarla ad area di sosta.
Questa possibilità, per quanto ben accetta, pone un dilemma ai proprietari dei lotti di Dale Farm, che avrebbero preferito aver ottenuto i permessi per le strutture che hanno creato in questi anni e che sono costate alla loro comunità due milioni di euro. D'altro canto, le forti tensioni che negli ultimi anni hanno contrapposto la comunità dei Nomadi e Viaggianti ai Consigli Comunali, hanno di fatto delegato a John Prescott e al governo il ruolo di arbitri super-partes, e difficilmente l'offerta di un'area alternativa potrebbe convivere col rinnovo dei permessi di progettazione a Dale Farm.
Ma la proposta governativa, che ha una sua logica, non tiene conto dell'opposizione dei residenti di Pilsea all'arrivo di 600 Nomadi e Viaggianti. Il comune di Basildon, i comitati civici e la Neighbourhood Watch (un gruppo anti-crimine) hanno già annunciato che non tollereranno il trasferimento.
Il capogruppo dei conservatori locali, Malcolm Buckley, dopo eessere stato a lungo contestato per le affermazioni razziste che hanno segnato la contrapposizione su Dale Farm, ha potuto così definire Pitsea come un luogo non adatto alla sosta: "È a mala pena ad un chilometro da un deposito dell'immondizia e dalla centrale fognaria." Inoltre, la sistemazione si situa nel cuore del distretto elettorale del deputato John Baron, uno dei più attivi nel fomentare il panico nella popolazione residente per la presenza delle comunità Nomadi e Viaggianti.
Per ironia della sorte, la strenua opposizione che sta montando sull'ipotesi Pitsea, ha l'effetto di prolungare la permanenza di Dale Farm, che a causa dei rinnovi dei permessi edificativi, dei processi legali incrociati che contrappongono i Consigli Comunali ai Nomadi e Viaggianti, delle stesse elezioni locali, potrebbe durare anni.
[...]
In questo momento, è difficile capire se la mossa governativa rappresenti un'uscita di sicurezza oppure un tradimento. E anche se l'area di Dale Farm fosse sgomberata, non potrebbe ritrasformarsi in spazio verde a disposizione dei residenti. La stessa English Partnership è a sua volta parte in causa per i lavori della A127 che attraverseranno le sue proprietà.
[...]
"Tutto ciò che possiamo fare è concentrarci sul ricorso al giudice" dice Richard Sheridan. "Sono in gioco le nostre case".
Di Daniele (del 18/12/2005 @ 05:14:35 in Europa, visitato 2294 volte)
I Rom cercano di far cessare il razzismo antizigano by Grattan Puxon
Un appello per mettere fine all'uso delle espulsioni forzate e delle deportazioni di massa, sarà fatto alla prima sessione del nuovo forum dei Rom e dei Nomadi europei, che sarà ospitato la prossima settimana dal Consiglio Europeo a Strasburgo (13-15 dicembre - vedi QUI ndr).
Il forum, riunendo i delegati eletti da 42 nazioni su una popolazione Rom di 12 milioni, vuole porre fine a tutte le forme di razzismo antizigano, e aiutare ad affrontare l'estrema povertà e l'alto tasso di mortalità infantile ora prevalente.
Attacchi razzisti contro i Rom attraverso l'Europa, avvengono al tasso di dieci a settimana, secondo Rudko Kawczynski, Presidente dell'ERTF. Duemila sono stati assassinati e il doppio sono stati feriti negli ultimi dieci anni.
Kawczynski pensa che esista un rapporto diretto fra azioni di forza dello stato e le uccisioni a sfondo razziale. Egli dice che le correnti deportazioni e le continue operazioni di sgombero, incoraggiano un clima di intolleranza e di razzismo.
In Gran Bretagna migliaia di Nomadi e Viaggianti sono stati sfrattati dalla propria terra. Fra di essi Kay Beard e Cliff Codona, i due delegati all'ERTF, eletti da una nuova conferenza permanente della Gran Bretagna.
Codona dice che in Gran Bretagna la richiesta di una moratoria è appoggiata da azioni che includono: * Contestazioni legali su terre acquisite di recente e sgomberate dalle consigli comunali. * Moratoria dello sgombero delle 85 famiglie di Dale Farm contro uno sgombero deciso dal Basildon Council. * Un tour nelle zone calde del Gypsy and Travellers Affairs team che stanno tornando sulla strada per raccontare sta succedendo ai nomadi costretti ad accamparsi illegalmente. * Pressioni internazionali da parte della UK Association of Gypsy Women, che lavora tramite il Progetto Patrocinio a Washington ed altre agenzie. * La promozione del festival del RED WHEELS FESTIVAL che coincide con il 35° Giorno della Nazione Rom, il 7 e 8 aprile 2006.
Kay Beard, presidente dell'UKAGW ed esperto lobbista internazionale, sta raccogliendo video, film ed altre prove documentali che mostrano i metodi brutali usati dalle compagnie di sicurezza private assoldate dalle autorità locali per il lavoro di sgombero.
"Certi sgomberi sono stati condotti come raid polizieschi," commenta Beard. "Noi pensiamo che non si dovrebbe far ricorso alle ditte private e limitare l'uso della polizia al mantenimento dell'ordine."
Nel frattempo, Codona sta montando un caso giudiziario sull'azione di sgombero nel Mid-Bedforshire di 50 famiglie dal parcheggio di roulotte Woodside senza provvedere ad una sistemazione alternativa.
Mentre Woodside, e molte altre aree di sosta attrezzate sono state distrutte dai consigli comunali, dice che i 600 Nomadi e Viaggianti di Dale Farm sono determinati a resistere. (vedi ndr.) Il Vice Primo Ministro ha ordinato al Consiglio di Basildon di facilitare il trasloco sul terreno di Pitsea invece di distruggere le loro case. (vedi ndr.)
La Commissione britannica per l'Uguaglianza Razziale ha bollato di razzismo le ragioni ddel comune Basildon. Il Consiglio ha stabilito di spendere 5.000.000 di euro per la pulizia etnica dei Nomadi e Viaggianti "illegalmente accampati" dal distretto.
"Vogliamo vivere in armonia" dice Richard Sheridan, portavoce di Dale Farm. "Ma se necessario difenderemo le nostre case e i nostri diritti umani".
Parlando del loro ritorno sulla strada, Joe e Bridie Jones, dicono che stanno ancora cercando di ottenere licenze edilizie per la loro terra nel Kent. Vivere temporaneamente sul ciglio della strada sarà una sofferenza, ma sono preparati a soffrire per il bene di tutti.
"Questa situazione non può continuare" ha commentato Jones. "Speriamo di appellarci a Strasburgo e, rifugiandoci ancora sulla strada, aiuteremo a porre fine alla miseria delle migliaia che soffrono".
La delegazione britannica vuole che l'ERTF promuova una più ampia osservanza del Giorno della Nazione Rom il prossimo anno come un mezzo di pressione per un miglior progetto di sistemazione legale, istruzione e assistenza medica.
Riassunto del rapporto Ustiben di Grattan Puxon - venerdì 17 giugno 2005
La lunghissima vertenza attorno all'abbattimento del villaggio di Dale Farm (cfr. http://sivola.blog.tiscali.it/ah1984296/) potrebbe avere risvolti inaspettati per il governo di Tony Blair, che pure con l'approssimarsi delle scorse lezioni, aveva mitigato i toni delle polemiche, mostrando di venire incontro alle esigenze dei Rom e Viaggianti che abitano il villaggio.
Sinora le politiche comunali di sgomberi forzati, sono costate allo stato la bellezza di otto milioni di euro. Ma all'orizzonte si profila per il Governo la messa sotto accusa da parte della Comunità Europea, dopo che 300.000 Rom greci hanno vinto una causa simile contro il loro governo, col sostegno di ERRC.
I circa 800 abitanti di Dale Farm e della vicina Hovefield (i più grandi insediamenti stabili di nomadi in Gran Bretagna), assistiti dllo studio legale McCarthy, intendono fare un ricorso simile per violazione dell'art. 16 della Carta Sociale Europea, che garantisce alloggio e tutela della famiglia a tutti i cittadini europei.
Altri processi sono in corso in tutta la Gran Bretagna, contro la comapagnia Costant & co, resasi responsabile di violenze private e danneggiamenti a proprietà durante le ttività di sgombero avute in appalto dai consigli comunali.
Mentre Dale Farm è da un mese assediata dai bulldozer, a Bulkington alcune famiglie hanno ri-occupato l'area da cui erano state sgomberate. Sono oltre 300 le aree di soste sgomberate negli ultimi 18 mesi.
Recentemente, gli "occupanti" hanno potuto incontrarsi col commissario europeo per i Diritti Umani, Alvaro Gil-Robles. Hanno anche ricevuto la solidarietà dalla comunità ebraica inglese, per voce di Ruth Barnett, scampato alle persecuzioni naziste del secolo scorso. Dal punto di vista politico, sono diversi i parlamentari che si sono impegnati ad unirsi agli occupanti, se le ruspe dovessero entrare in azione.
Nello stesso consiglio comunale di Basildon, che ha promosso la causa di sgombero e coerentemente prosegue questa politica da anni, si registrano ora prese di distanza da parte dei consiglieri eletti. Nel contempo, nella cittadina è in corso una raccolta di firma a sostegna di Dale Farm.
Lo sgombero di questa comunità sarà affrontato anche nella sessione del parlamento di International Romani Union che si terrà il 1 e 2 luglio a Belgrado, ed è stato condannato da diverse organizzazoni Rom in Francia, Germania, Serbia, USA, Canada e Australia.
Di Fabrizio (del 21/01/2006 @ 03:35:58 in Europa, visitato 2366 volte)
Premessa: quella degli sgomberi in Gran Bretagna è una vertenza che dura da anni. QUI un riassunto degli ultimi sviluppi. Tra l'altro, ci sono diversi punti di contatto con la situazione in Italia (vedi)
Vi scrivo in parte per informarvi sulle novità e in parte per richiedere il vostro aiuto in vista della prossima riunione del Comitato per lo Sviluppo di Basildon, quando si discuterà dell'ormai imminente rasa al suolo del nostro villaggio.
La riunione si terrà il 24 gennaio alle 19.30. Lo stesso giorno alle 18.30 organizzeremo un picchetto con delle candele. Potete partecipare al nostro picchetto anche virtualmente comunicando la vostra adesione al leader dei Tory: Malcolm.buckley@members.basildon.gov.uk e buckleymr@btinternet.com inviandocene copia a dale.farm@ntlworld.com (per i media).
I nostri avvocati nel contempo stanno preparando il ricorso al tribunale previsto il 14 marzo ed assieme di ribaltare la decisione presa dal comitato comunale, che non ha niente a che vedere con la Cintura Verde ambientale, ma è soltanto razzista.
L'alternativa che ci è stata proposta del sito di Pitsea NON si trova nella Cintura Verde ed è stata un'area di sosta autorizzata negli anni '70 - ma il comune SI OPPONE anche a questa soluzione e non intende concedere i permessi di sosta.
Quasi sicuramente, il comitato di sgombero riaffermerà la decisione di impiegare la compagnia privata di sicurezza Constant & Co, che costerà alle casse comunali due milioni di sterline.
Ma ci sono almeno quattro nuovi fattori da considerare:
sarà usata violenza a donne e bambini,
le conseguenze psichiche per quanti assisteranno alle violenze,
gli effetti di generale impoverimento, specialmente per i più giovani, di chi sarà costretto a tornare per strada,
le difficoltà di chi ha problemi di salute o bisogno di cure mediche (se dovrà tornare per strada)
Inoltre:
Il vice primo ministro John Prescott, nel suo lavoro di mediazione, ha impegnato il governo per una moratoria dello sgombero di un'area di 10 yards, che diventerebbero 40 se sarà accolto l'appello in discussione il 27 febbraio, e la moratoria varrebbe due anni. Ha poi messo a disposizione un'area alternativa, a Pitsea appunto, che il comune di Basildon non vuole concedere. Infine attualmente Dale Farm da un lato è stata circondata da filo spinato e valli artificiali, dall'altro i residenti sono pronti a resistere in modo non-violento allo sgombero.
In un recente articolo di Jon Austin, Vanessa Redgrave rilanciava l'idea di una catena umana attorno al campo per prevenire lo sgombero. Per quanti di voi non potessero prendervi parte, mi permetto di fornire alcuni suggerimenti per una lettera da inviare al consiglio comunale:
[Cliccando su “consiglio comunale, dovrebbe aprirsi il
vostro lettore di posta, con il testo in inglese che riporto qui
sotto e che riassume quanto esposto nell'articolo. Se non vi aggrada,
cambiatelo pure. Potrete così inviare una lettera al consiglio
comunale e una al comitato degli occupanti di Dale Farm (se funziona
il link, ovviamente) NDR]
The Commission for Racial Equality, in
seeking a judicial review of Basildon's decision to deny planning
permission for Dale Farm and instead to drive the 600 residents from
their own land by force, has implied that it actions are racially
motivated.
Wickford Primary Care Trust have
expressed their fears that if bulldozers are sent in to destroy the
90 homes women and children will be injured. For this reason I
continue to oppose the use of force. But in the changed circumstances
now prevailing it make no sense to employ Constant & Co, the
bailiff company, which has a dubious reputation as self-styled Gypsy
eviction specialists.
In view of Deputy Prime Minister John
Prescott's proposal that an alternative site be provided at Pitsea,
will the committee please consider postponing enforced action against
Dale Farm until full consideration of the Pitsea site, including a
planning appeal, has been given.
Di Fabrizio (del 05/07/2005 @ 03:00:00 in casa, visitato 5260 volte)
La campagna lanciata per evitare lo sgombero di Dale
Farm continua, anche con sollecitazioni inviate al Consiglio Distrettuale.
Di seguito una selezione di alcune lettere che stanno arrivando:
DALE FARM: CHIEDE A Mr BUCKLEY
PERCHE' VUOLE
DISTRUGGERE LE NOSTRE CASE, VITE E SPERANZE
To: Mr Malcolm Buckley, leader of Basildon District Council
and all members of the council and officials
From: Grattan Puxon, secretary, Trans-European Roma Federation 01206 523528
*************************************
ULTERIORI DOMANDE possono essere sottoposte a:
Notifichiamo al consiglio da Lei presieduto che le seguenti persone intendono
porre le seguenti questioni durante l'incontro che si terrà al Basildon Centre,
alle 19.30 del 14 luglio.
Copia delle seguenti sarà inviata ai media nazionali e internazionale, come
pure alle organizzazioni: Amnesty International, UN Commission on Human Rights, COHRE, CRE, ERF, OPPM etc
2 Michael Sheridan, comitato: 07747417711 "Quale sistemazione
verrà data a quanti verranno privati della casa e che sono registrati come
senza-casa nel vostro comune?"
3 Nora Egan,comitato: 07775527141 "Quale possibilità
per i miei figli, e per tutti gli altri bambini, di poter continuare la scuola,
se ci sgomberate?"
4 Anita Sheridan, residente: 07778800623 "Se verremo
sgomberati, cosa accadrà a quei bambini, come mia sorella, che hanno bisogno di
cure mediche specialistiche?"
5 Kathleen Slattery, residente: 07931379640 "Ho denunciato in
passato il consiglio distrettuale di Hertsmere per violazione dello Human Rights Act,
e vorrei che foste a conoscenza che se sarò sgomberata intendo farlo anche col
vostro comune"
6 Margaret Egan, residente: "Il Vostro consiglio è a conoscenza
che mia madre, Ann Egan, ha già subito uno sgombero da Twin Oaks, vicino
Borehamwood, è seriamente malata e avrebbe il diritto di trascorrere in pace il
tempo che le resta da vivere?"
7 Bridget Quilligan, residente: "Il consiglio mi dica cosa
intende fare del mio prefabbricato se voterà lo sgombero. Dove potrò
sistemarlo e come farò ad riaverlo indietro?"
8 Nora Gore, residente: 07780512466 "Il consiglio mi dica se
ha esaminato la mia richiesta di residenza e quando sia la scadenza, o se invece
le diverse richieste verranno esaminate in blocco."
9 Jimmy Slattery, residente: 07796123201 "Ho partecipato
recentemente a una conferenza con ufficiali della polizia. Voglio sapere chi di
voi consiglieri sarà presente se deciderete di incaricare Constant & co.
dello sgombero."
10 Nora Gammell, residente: 07931379640 "Ai tempi di Twin
Oaks ero incinta di otto mesi e gli incaricati di Costant & co. mi
sbatterono a terra durante lo sgombero. Voglio sapere se potete garantire che
questi episodi non si ripetano e che i miei bambini non siano terrorizzati
un'altra volta dalle persone che avete assoldato"
11 Cathleen Qulligan, residente: 07771557345 "I miei
parenti hanno visto bruciare da Costant & co proprietà ed effetti
personali, inclusi i vestiti dei bambini. Sarete in grado di controllare il loro
comportamento e che queste cose non si ripetano a Dale Farm?"
12 Kathleen Buckley: 07796825614 "Il Vostro consiglio è
a conoscenza che la mia mobilhome è stata bruciata a Chelmsford da Costant
& co. e che per questo li ho denunciati? Se darete mandato a quella
compagnia, rischiate di venir sommersi da centinaia di denunce simili, per
l'ammontare di una cifra spropositata."
13 Lorraine Sheridan, residente: 07961941569 "Se il
comune di Basildon è tenuto al rispetto dei diritti umani e dello Human Rights Act,
perché avete votato lo sgombero?"
14 Ruth Barnett, sopravvissuta ebrea ai progrom in Germania negli anni
'30: 0207 431 0837 "I membri del consiglio sono a conoscenza che
questa azione è stata paragonata in Zimbabwe
alle pulizie etniche in atto in quel paese?"
15 Sue Conlon, Peace and Progress: 07791991756 "Mr Buckley, consiglieri -
se la vostra casa e tutto il vostro quartiere fosse per essere demolito,
stareste a guardare o protestereste contro un'azione così estrema e devastante?
E sei voi protestaste, rispettereste i residenti di Dale Farm per lo sforzo che
stanno compiendo e tornereste a votare per lo sgombero?"
16 Grattan Puxon, segretario Dale Farm Housing Association: "I
signori consiglieri sono stati avvertiti che con la demolizione di Dale Farm
distruggete il futuro di 200 bambini innocenti e che questa macchia peserà sul
nome di Basildon in tutto il Regno Unito ed in Europa?"
17 Joe Jones, Gypsy and Traveller Affairs: 07765174141 "Il
consiglio è a conoscenza che per lo sgombero di Dale Farm dovranno operare
veicoli e macchine pesanti in presenza di bambini piccoli, contravvenendo alla Health and Safety Regulations
- e nel caso che precauzioni intende adottare e far adottare da Constant &
co. e subcontractors?"
18 Bridie Jones, G&TA: 07765174141 "Sono preoccupata
soprattutto per i 150 studenti. I consiglieri mi dicano come intendono agire
perché continuino la frequenza scolastica durante e dopo lo sgombero, inoltre
a) come credano sia possibile evitare loro dei traumi b) nel caso probabile che
questo sgombero dovesse causare loro la non frequenza scolastica, se il
consiglio intende rivalersi sui loro genitori per non aver mandato i figli a
scuola. [...]"
19 Hazel Sillitoe, media: 0794641725 "Nel corso dello
sgombero di Twin Oaks, Costant & co. e la polizia tentarono di impedire la
presenza dei mezzi di informazione. Ne seguì una formale protesta tramite Sky
News.Mr Buckley può dirmi se alla luce di quanto accaduto i media avranno
libero accesso a Dale Farm, o nel caso quale pretesto giuridico sarà adottato
per impedirne la presenza."
20 Sylvia Dunn, G&TA:
"Mi rivolgo a Voi come componente di Human Rights Monitors, per sapere se
il consiglio può assicurare che la mia presenza a Dale Farm in caso di sgombero
non venga impedita da Costant & co. o dalla polizia"
Lo sgombero sarebbe dovuto avvenire il 31 luglio scorso. I servizi sociali avevano avvertito i residenti di mettere in salvo bambini ed infermi. Ma al momento, la situazione rimane di stallo e le ruspe non si sono ancora presentate. Nel contempo, i residenti di Dale Farm, spalleggiati da attivisti Rom e da altri volontari (tra cui un nutrito numero della comunità ebrea britannica) sono in occupazione permanente (vedi foto).
Tramite il presidente di Ustiben, Grattan Puxon , gli occupanti hanno richiesto al governo centrale di porre una moratoria allo sfratto. Da parte sua, Londra ha parzialmente risposto richiedendo nuovamente al comune di Basildon di individuare un'area alternativa per i residenti e di provvedere ad attrezzarla come campo sosta, altrimenti il governo centrale non intende partecipare alle spese comunali per lo sgombero.
Spese che potrebbero lievitare ben oltre la cifra prevista di tre milioni di sterline, non solo per le cause che attualmente i residenti hanno in atto contro il comune. Il giorno 26 luglio, ad esempio, alcune ruspe della compagnia incaricata dello sgombero si sono presentate senza preavviso in un appezzamento limitrofo, proprietà privata, danneggiandone la recinzione e parte dei fabbricati.
Ulteriori informazioni: (anche per chi volesse controllare in loco - c'è possibilità di essere ospitati) CM11 2YH - Oak Lane, off Oak Road, Crays Hill, Basildon, Essex. Reached on the A127 or by train out of Liverpool to Wickford (call Richard for lift from station: 07747417711) by GOOGLE MAP Sono possibili blocchi da parte della polizia, è consigliabile accordarsi prima per telefono Grattan: 01206 523 528 o Dale Farm dale.farm@ntlworld.com
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