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Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.

Ricerca articoli per Constant

Di Fabrizio (del 19/07/2005 @ 23:58:57 in casa, visitato 3416 volte)
Riferimento: http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?id=137

Ustiben report

Minacce di violenze dopo il voto sullo sgombero By Grattan Puxon

Sarà una operazione senza precedenti, che coinvolgerà un'intera comunità, con corollario di conseguenze per donne e bambini - così il consiglio del partito laburista descrive il voto della maggioranza conservatrice del consiglio comunale di Basildon la sera del 14 luglio.

Con una maggioranza risicata, dopo un dibattito infuocato durato due ore, Malcolm Buckley può vantarsi di aver liberato la contea da 220 caravan "senza permesso" e di aver ottenuto quanto voleva. Il costo di quest'operazione, cinque milioni di euro escluse le spese legali, sembra non abbia svolto alcun deterrente.

Il blocco conservatore, per buona parte del dibattito è rimasto in silenzio e senza rispondere alle interrogazioni che erano state rivolte, incluse quelle sui comportamenti della famigerata Constant & Co., che si è guadagnata il nome di "specializzata sugli Zingari" con una lunga serie di violenze e distruzioni in azioni simili condotte in passato.

"Con questa decisione impietosa" ha affermato il consigliere Sultan Nandanwar, "si da via libera a dei verie propri banditi di strada per minacciare donne e bambini". Un altro membro del partito laburista ha descritto quello del 14 luglio come il giorno più nero dalla fondazione di Basildon Newtown, aggiungendo che il comune aveva il dovere morale di individuare una sistemazione alternativa e praticabile per le 120 famiglie di Dale Farm. Ha poi ricordato che il governo, anche se all'ultimo momento, aveva detto di essere pronto a finanziare il comune per l'acquisizione di un'area alternativa. La risposta dei conservatori è che così il governo "intende lavarsene le mani".

Il locale partito conservatore si è allineato ai recenti proclami elettorali del suo leader Michael Howard, cercando la contrapposizione anche contro il volere dei contribuenti [...] che hanno minacciato uno sciopero delle tasse, se il consiglio comunale darà luogo a uno sgombero tanto costoso e impopolare.

Il consigliere Geoff Williams (Lib-Dem) ha ricordato che sono diversi i gruppi e le associazioni, in Gran Bretagna e altrve, che hanno criticato la decisione e intendono ricorrere alle istituzioni internazionali Ha po definito i mertodi di Buckley come uno "scenario alla Lewis Carol" dove lo spreco delle risorse si risolve in manicomio.

Un altro rappresentante laburista ha concluso "Abbiamo appena ricordato le vittime del terrorismo e con la stessa voce chiediamo di votare per distruggere la vita delle persone".

 
Di Fabrizio (del 25/09/2005 @ 22:52:25 in casa, visitato 5760 volte)

Leggo su British_Roma alcuni aggiornamenti sulla vicenda dello sgombero di Dale Farm

Il governo, che sino al mese scorso per contrapporsi ai conservatori, aveva appoggiatole richieste della comunità contro gli sgomberi decisi dai comuni, ha rifiutato il ricorso di quattro famiglie, che si erano viste togliere il permesso di risiedere nell'area di loro proprietà. Di fronte all'esproprio dell'area, non resta loro che cercare accoglienza in altre aree di sosta o ritornare a vivere in strada.

Sono 300 le famiglie di Nomadi e Viaggianti che hanno visto rifiutato il permesso di residenza negli ultimi 18 mesi e circa 10.000 le persone che potrebbero a breve ritrovarsi nella medesima situazione.

Della situazione se n'è occupata anche la BBC 3 alle 22.00 di domenica 25 settembre, con un programma intitolato "Gypsy Wars", che documenta la contrapposizione tra i circa 1000 residenti a Dale Farm e i bulldozer.

Il terreno è ancora in occupazione, nel contempo Margaret McCann, che ha subito la medesima sorte l'anno scorso, presenterà il prossimo 29 settembre le ragioni del processo che ha intentato contro la compagnia Constant & Co. per la distruzione della sua casa, di tutti i suoi averi e per violenza privata.

La stessa compagnia, non potendo accedere a Dale Farm, sta costruendo tutto attorno un vallo di terra alto 4 metri, allo scopo di isolare gli abitanti e rendere loro impossibile muoversi all'esterno dell'area occupata.

Sempre il 29 settembre si terranno diverse manifestazioni contro gli sgomberi in tutta la regione dell'Essex.

*********************************
STOP ETHNIC-CLEANSING
Protest against eviction of Travellers and bulldozer vandalism in rural Essex


Gypsy & Traveller Affairs and National Travellers Action Group
Supported by East Anglia Social Forum


Contact: 01206 523528

email: dale.farm@ntlworld.com
**************************************

 
Di Fabrizio (del 30/09/2005 @ 20:32:03 in Regole, visitato 3178 volte)

Da: Dale Farm

Ustiben report

Riferimento

Margaret McCann, 33 anni, ha raccontato in tribunale come è stata distrutta la sua casa, perché gli abitanti di un villaggio non la vogliono come vicina.

Lei e i suoi tre figli alloggiavano in un pezzo di terra, dopo che suo fratello l'aveva pagato 33.000 $, lì potevano condurre una vita sicura nel villaggio di Little Waltham, Essex. Per tre volte ha presentato la richiesta di residenza al comune di Chelmsford e ogni volta la richiesta è stata rifiutata.L'approvazione è avvenuta sei mesi dopo che la sua e altre venti famiglie erano state sgomberate. 

"Abbiamo seguito le indicazioni del governo quando abbiamo acquistato il terreno. Così tutte le mie proprietà sono finite sotto i bulldozer e i miei bambini sono stati terrorizzati dai dipendenti della Constant & Co. e dalla polizia". Quanto si era salvato dai bulldozer è stato dato alle fiamme dagli incaricati dello sgombero, le biciclette, il frigorifero e il generatore alla fine dell'operazione erano invece scomparsi.

Il tribunale ha anche appurato che l'area in questione non era destinata a riserva ambientale, ma si trattava di terreno agricolo di proprietà della famiglia. 

Sono innumerevoli i casi simili che vedono sul banco di accusa i consigli comunali e la compagnia Constant & Co. per violenze private e danneggiamenti. Grattan Puxon, figura storica di attivista per i diritti dei Rom, ha aggiornato sugli ultimi sviluppi attorno all'area di Dale Farm: "I  circa mille residenti hanno occupato l'area minacciata di sgombero. Da parte sua, Constant & Co. ha usato delle autopompe per inondare i terreni attorno con liquami, allo scopo di di rendere la zona inabitabile e ha costruito un vallo di quattro metri di altezza atorno a tutta l'area. Naturalmente, anche questo vallo è una costruzione abusiva, ma questo non sembra riguardare i comuni coinvolti."

Dopo l'udienza, la famiglia della signora McCann si è posta alla testa di una manifestazione fuori dal Centro Civico, i manifestanti inalberavano cartelli di protesta e uno striscione dell'European Roma and Travellers Forum. Alla protesta si sono aggiunti anche dei locali e degli studenti

[...]

 
Di Fabrizio (del 09/05/2005 @ 19:23:41 in casa, visitato 2515 volte)
Terminata la tornata elettorale, è nuovamente all'ordine del giorno la questione dello sgombero di Dale Farm.
Centinaia le famiglie coinvolte, mentre il team legale che appoggia il Comitato dei residenti ha già preparato i primi 25 ricorsi.< BR> Mentre si avvicina la data della Marcia per i Diritti Umani, si susseguono anche gli incontri pubblici che il comitato ha promosso. Tra questi ce ne sono anche con gli ufficiali della polizia distrettuale e col consiglio comunale di Basildon, che ha promosso lo sgombero del villaggio, nel tentativo di scongiurarlo.
"Continuaiamo a sottolineare la complessità legale" dice Grattan Puxon di Ustiben, "come pure la questione dei diritti umani. Almeno, abbiamo strappato la concessione che lo sgombero sarà rimandato a dopo la manifestazione del 14 maggio."
Continua Puxon: "Non si tratta di rimuovere dei caravans: Dale Farm è un villaggio comunitario di case e bungalows. Sono almeno 150 i bambini che frequentano la scuola."
Desta preoccupazione, non solo nella comunità dei Viaggianti, la decisione comunale di appaltare lo sgombero alla compagnia privata Constant & Co, che ha già ottenuto dal comune la somma di £. 20.000 per presentare un piano di sgombero (che il Comune non ha ancora approvato) e al termine della distruzione del villaggio dovrebbe ricevere in saldo £. 1.500.000 (circa 2 milioni di euro). La compagnia si è già occupata nel recente passato di simili azioni, a Oak Lane, Chelmsford, Borehamwood, collezionando diverse cause legali per violenza privata, furti e distruzione di proprietà personali.
Il caso "Dale Farm" ha raggiunto notorietà perché il contenzioso col comune di Basildon e la comunità viaggiante si trascina da anni e per il gran numero di famiglie coinvolte, ma è solo l'ultimo di altri casi simili, che sta trasformando l'intera comunità in "Cittadini Rifugiati Interni", come le comunità Rom in Kossovo.
Dopo aver sollevato reazioni contrastanti in patria, tra cui numerose espressioni di solidarietà, questa vicenda ha in seguito mobilitato uno studio legale inglese. Ora la notorietà travalica i confini e manifestazioni di solidarietà e offerte di assistenza legale stanno arrivando da diversi paesi nel mondo.

Riferimenti:
Gruppo British_Roma
 
Di Fabrizio (del 04/07/2007 @ 14:32:17 in casa, visitato 2081 volte)

Comunicato Stampa IL GIUDICE FERMA I BULLDOZERS

Dale Farm, Essex, 5 luglio - Appena 24 ore prima dello scadere dell'ingiunzione di lasciare le loro case, i residenti di Dale Farm hanno appreso oggi che il consiglio di Basildon ha ritirato la minaccia di inviare i bulldozers, perché questo sarebbe potuto sfociare in un confronto violento.

Secondo un piano segreto Constant & Co, autodefinitasi compagnia specializzata nello sgombero dei campi, oltre 150 specialisti erano pronti ad invadere la comunità nelle prime ore del mattino. Sarebbero dovuti essere accompagnati dalla polizia anti-rivolta dell'Essex.

Impiegati della sanità hanno ammonito che i metodi forti impiegati dai dipendenti di Constant avrebbero portato a ferite e traumi tra i bambini e gli anziani di Dale Farm. Questo approccio, che in passato aveva portato a bruciare case e proprietà, avrebbe potuto sfociare in disordini [...].

"Potrebbero essere uccisi dei bambini", dice Kathleen McCarthy, reggente scolastica che con le due figlie si oppone allo sgombero. "Non possiamo assistere e permettere che ci distruggano".

Dice che dall'inizio dei sette anni di assedio, Basildon ha abusato dei suoi poteri e sistematicamente bersagliato il villaggio dei Viaggianti. Richiedere il salvataggio della cintura verde è stata solo una cortina fumogena per mascherare una deliberata politica di pulizia etnica.

Se questo confronto è stato evitato, ciò è dovuto all'intervento del procuratore legale Keith Lomax, la cui squadra mercoledì ha inviato un'ingiunzione a Basildon, perché nessuno sgombero avvenga senza l'opinione dell'Alta Corte.

SENZA CASA

McCarthy riferisce che il consiglio di Basildon ha informato il Governo che se in futuro si sgombererà la comunità, non si prevede di sistemare i residenti di Dale Farm in un'altra parte del distretto.

"Questo va contro la politica governativa come pure ai nostri diritti umani," continua McCarthy. "Il nostro prossimo compito è rompere quest'attitudine razzista e ripristinare il buon senso."

Vice presidente di Dale Farm Housing Association, McCarthy spiega la sua strategia dei due passi con cui spera di dialogare con Basildon. Il primo passo è di appellarsi contro il recente rifiuto del consiglio di garantire all'associazione il permesso sviluppare un parco per case mobili a Terminus Drive, Pitsea. Questo sito fu inizialmente proposto come alternativa dal vice primo ministro John Prescott.

Il secondo, è di riunire le richieste e le forze di quanti sono senza casa. Lo scopo è di fare pressione su Basildon perché riconosca la propria responsabilità su quanti sta rendendo senza casa e per risistemarli in comunità in un'altra posizione.

McCarthy è inflessibile, le famiglie allargate non accetteranno case singole o che le dividano. Insistono nel loro diritto di vivere assieme [...], parte essenziale della loro cultura e tradizione.

Wed Jul 4, 2007 11:32 am

 
Di Fabrizio (del 06/04/2006 @ 10:40:34 in conflitti, visitato 3215 volte)

Ustiben report: By Grattan Puxon

All'alba del Giorno della Nazione Rom, il Forum UK incontrerà il vice primo Ministro per dire che ormai la Bretagna è allineata al resto d'Europa nel trattamento riservato a Nomadi e Viaggianti. Ma se l'Unione Europa sembra voler mettere freno alla politica degli sgomberi, il nostro Governo lascia massima autonomia ai Comuni nel "ripulire dagli Zingari" i loro territori.

"Abbiamo impiegato un anno a Strasburgo nel tracciare le linee-guida," dice Cliff Codona, presidente del Forum. "Ma il lavoro svolto è stato ignorato nel nostro paese. Vogliamo la fine delle pulizie etniche e il raggiungimento dei primi risultati positivi."

Secondo Codona, quattro anni di incontri e colloqui con l'Ufficio di Presidenza dei Ministri non hanno portato alcun progresso. Dopo 40 anni di campagne per i diritti umani, i 350.000 Travellers e Romanichals in Bretagna si trovano di fronte a odio e razzismo senza precedenti.

Il messaggio inequivocabile per le famiglie le cui case sono state distrutte settimana scorsa dal comune di Basildon è "non tornerete". Una esplicita dichiarazione di volontà di pulizia etnica, secondo Richard Sheridan, membro della delegazione di Dale Farm, la più grande comunità di Viaggianti in UK.

Continua chiedendo il controllo delle ditte private che i comuni hanno impiegato per distruggere centinaia di abitazioni. Stanno infrangendo ogni regola di sicurezza e mettendo a rischio la vita di vecchi e bambini. Tra le compagnie che si sono distinte in questa poco onorevole classifica: Constant & Co, con sede a Bedford e specializzata in sgomberi anti-Rom; H.E.Services; e Terranova,una compagnia di macchinari edili a noleggio. Le loro azioni sono state filmate in numerose azioni recenti di sgombero.

"Di questo passo, potrebbe scapparci il morto, se il comune di Basildon non controllerà il comportamento di queste compagnie- Il Governo deve assumersi le sue responsabilità per il precipitare della crisi."

Kay Beard, rappresentante UK nell'European Roma and Travellers Forum, dice che l'Ufficio di Presidenza non ha incluso nelle sue linee guida alcun accenno alle regole su sicurezza e sanità. Nel contempo, quando i nomadi richiedono l'applicazione dei permessi di sosta, se li vedono regolarmente negare dal razzismo delle autorità.

"E' gente che aveva messo insieme i soldi per comperarsi un piccolo pezzo di terra, dove non essere sgomberata di continuo", prosegue. "L'unico crimine che hanno commesso è di provare a bastare a se stessi".

Per terminare, chiede che sia favorito lo scambio di terreni quando i permessi di sosta vengano negati.


E' ANCORA POSSIBILE FIRMARE LA PETIZIONE LANCIATA DAL COMITATO per DALE FARM & INTERNACIONAL ALLIANCE OF INHABITANTS:


Infine, per chi è in GB questo fine settimana:

The Petition will be presented during RED WHEELS AGAINST RACISM

A Festival for "8 April", celebrated by Romanies and Travellers around the globe as Roma Nation Day and promoted by the UK Gypsies, Travellers and Roma Forum


LAINDON COMMUNITY CENTRE
Aston Road, Laindon, Essex
close to Laindon railway station and the A127

Starts 2.30 pm on Saturday, 8 April

main feature

A TRAVELLER IN PROGRESS
A play by Michael Collins, depicting his own childhood and the forty years of the Travellers' campaigning for civil rights, from the stand at Cherry Orchard Camp, in Dublin,
to today's siege of Dale Farm....

Also ATCH, a short film by Jake Bowers

>>>cut out this ticket and present on entry (print more if needed):

RED WHEELS FESTIVAL


A TRAVELLER IN PROGRESS
By Michael Collins


Laindon Community Centre - Saturday 8 April 2.30

Complimentary Ticket

Admit One


 
Di Fabrizio (del 05/08/2006 @ 10:33:46 in casa, visitato 2547 volte)

APPELLO DI PROGETTO: DALE FARM, CRAYS HILL, ESSEX

by Grattan Puxon Save Dale Farm Campaign

  1. Dale Farm è una vasta comunità integrata, la più grande nel suo tipo di tutto l'UK. Le aree con permesso di sosta (oltre 40) e quelle che hanno richiesto il permesso, formano un tutt'uno - accomunato dalla parentela con il clan Sheridan.
  2. Gli Sheridan sono Nomadi da secoli e sono originari di Limerick, in Irlanda. La maggior parte di loro è nata in UK e ha documenti britannici. Molti hanno legami antichi con questa parte dell'Essex, avendo vissuto nel passato nelle aree di Grays, Thurrock, Prittlewell, oppure a Brentwood, Romford and Chelmsford, ed in altre parti della regione.
  3. Tradizionalmente, gli Sheridans sono commercianti di mobilio (sia antico che nuovo), anche se recentemente alcuni hanno differenziato la propria attività, gli Sheridans hanno viaggiato nel passato in tutta la Gran Bretagna. Dopo le severe limitazioni sul modo di vita nomade introdotte alla Legge criminale della giustizia di l994, hanno limitato i loro viaggi.
  4. A seguito della circolare governativa che favoriva l'acquisto delle aree di sosta (che nel contempo liberava i comuni dalla predisposizione e cura di queste aree), gli Sheridans iniziarono a comprare terreni ad Oak Lane, dove Nomadi e Viaggianti risiedevano da oltre 40 anni.
  5. Crescendo la pressione sul tradizionale modo di vita nomade, venne acquistata la terra in località Dale Farm. Questo includeva le aree per servizi e per le attività lavorative. Vennero rimosse tutte le carcasse delle autovetture e  migliaia di pneumatici abbandonati.
  6. L'area è stata poi suddivisa in lotti, che negli ultimi quattro o cinque anni hanno dato a Dale Farm l'aspetto attuale. I grossi caravans hanno lasciato il posto a chalets e case mobili e l'aea esterna completamente recintata.
  7. Essex Fire and Rescue ha recentemente restaurato e rinnovato gli idranti nella zona, incluso uno a Dale Farm, nella proprietà di Patrick Egan e della sua famiglia (non incluso nell'appello, perché la sua area ha il permesso di sosta).
  8. Vorrei sottolineare che spesso ci si riferisce erroneamente a Dale Farm come ad un accampamento. Può essere più precisamente descritto come un villaggio o un quartiere, con caratteristiche e sviluppi simili a quelli degli adiacenti Oak Road e Gardeners Lane North.
  9. Molti di quanti hanno visitato recentemente Dale Farm, incluso Ministri, autorità e membri della Commission for Racial Equality, hanno espresso la loro positiva sorpresa per l'aspetto ordinato e civile che permea tutta l'area.
  10. Tutti hanno rimarcato l'assurdità che questa area che conta 86 case venga rasa dalle ruspe.
  11. Quest'estate molti, se non la maggior parte dei lavoratori attivi, sono in Francia, in Germania ed in Spagna, dove loro hanno registrato aziende ed attività lavorative. A Dale Farm rimangono gli anziani e i bambini piccoli, continuando la popolazione attiva i propri commerci.
  12. Tra quanti rimangono, molti hanno problemi di salute. Buon numero di loro, sono nell'elenco del Comune di Basildon del 15 luglio 2005 e successivi. Questo elenco detto Date Protection Act, fornisce strumenti e aiuto medico a chi ne ha bisogno.
  13. Messi sulla strada, gli Sheridans perderanno assistenza medica, frequenza scolastica e gli altri benefici della comunità sedentaria, garantita al resto della popolazione. Ciononostante, mantengono la loro cultura dell'auto-aiuto e di curare anziani e malati, oltre ai giovani, naturalmente.
  14. Questa coesione è stata messa a dura prova da tante difficoltà e il minacciato sgombero da Dale Farm rischia di compromettere l'equilibrio e la sopravvivenza del clan.
  15. Di fronte alle difficoltà attuali e passate, gli Sheridans hanno saputo mantenere la loro unità e leadership. Le voci del Comitato dei Residenti, portate da Richard Sheridan e Kathleen McCarthy, sono state ascoltate in diverse riunioni e comitati, sino ai ministeri [...] Hanno anche preso parte a diverse riunioni locali e sono stati ascoltati da Peace & Progress, the Gypsy Council, UK Association of Gypsy Women, Gypsy & Traveller Affairs, the Irish Travellers Movement 2006, the National Travellers Action Group and the UK Gypsy, Traveller and Roma Forum, Jewish Socialist Group, Jewish Peace Group, Roma-Panjabi Group, PakiTV, Rokker Radio (in alcuni casi sono stati cooptati come membri onorari). Sono stati inoltre coinvolti in Helsinki Watch, Washington Advocacy Project, International Alliance of Inhabitants, Peace News, Ireland From Below, Anti-Fascist League e diversi gruppi anti-razzisti e associazioni romani collegate all'European Roma and Traveller Forum di Strasburgo. Dale Farm si è poi gemellato con il più antico quartiere Rom d'Europa: Sulukule ad Istambul.
  16. L'unico desiderio dei proprietari e dei residenti di Dale Farm è ottenere permessi permanenti per le loro case, cosa che regolerebbe la loro situazione e rimuoverebbe la minaccia di sgombero che pende da anni sulla comunità. Decisione che nasce dalla testarda volontà di Mr Malcolm Buckley, capogruppo Tory nel Consiglio comunale di Basildon, che prevede lo stanziamento di £2,9 milioni per "ripulire" l'area dalle carovane senza autorizzazione (eufemismo per le famiglie Nomadi e Viaggianti). Il partito Laburista ha definito questa decisione come razzista e la stessa è attualmente soggetta a un Giudizio di Revisione della Commissione per l'Uguaglianza Razziale, che si pronuncerà il 13 novembre.
  17. Siamo stati incoraggiati dal recente parere del Judicial Review per Hovefields Drive, un sito più piccolo che ha avuto uno sviluppo simile, e dall'altra soluzione adottata a Gipsy Hill, in forma di pianificazione quadriennale. Sostanzialmente, il Consiglio di Basildon colpevole di non aver provveduto alla sua parte allo sviluppo di Dale Farm, trincerandosi dietro la scusa del mancato rinnovo dei permessi di sosta.
  18. Nel caso di Dale Farm, il Vice Primo Ministro John Prescott ha proposto l'alternativa della sistemazione nella vicina area di Pitsea. Il Consiglio di Basildon ha preventivamente negato il permesso di sosta per l'area di Pitsea. Si aggiunga che il deputato locale, John Baron (Tory) si è lungamente opposto a questa soluzione, promuovendo invece una petizione anti-zigana.
  19. D'altra parte, la proposta di Pitsea è tuttora sul tavolo e alla luce dei possibili sviluppi, chiedo che si appronti un piano di soggiorno della durata di quattro anni. Un piano pluriennale, come a Gipsy Hill, sbloccherebbe la situazione.
  20. C'è un largo accordo di opinioni che una sistemazione alternativa è sempre meglio del puro e semplice sgombero di Dale Farm. Billericay and Wickford Primary Health Care Trust ha ammonito sull'uso della forza pubblica, la distruzione delle case porterebbe inevitabilmente traumi se non ingiurie fisiche, con bambini e anziani particolarmente vulnerabili. Una precedente valutazione degli ispettori affermava che azioni simili possono portare alla rivolta civile. Cathleen McCarthy ha espresso il timore che dei bambini possano essere uccisi.
  21. Un ulteriore problema è dato dall'impiego da parte del comune della compagnia Constant & Co., che ha gestito operazioni simili in UK. Nel recente passato, Constant & Co ha più volte violato i diritti di proprietà e di sicurezza, invadendo e demolendo alloggi sotto protezione del giudice. A Chelmsford e Hertsmere ha messo in pericolo la vita dei residenti e distrutto, oltre agi alloggi, anche tutte gli effetti personali degli occupanti.. Tutto questo è stato ripreso da video-camere e portato come prova in tribunale. Questa azienda ha ignorato ripetutamente le norme di sanità e sicurezza e non dovrebbe, in alcune circostanza, essere collegata da un'autorità pubblica.
  22. La mancanza di un piano regolatore, specialmente in una località che è parte della Cintura verde (greenbelt) può sicuramente essere motivo di preoccupazione. Ma la risposta di Mr Buckley è assolutamente sproporzionata e basata su criteri razzisti.
  23. Se, contrariamente al buonsenso, Constant & Co dovesse operare nella zona, nonostante la presenza di testimoni di Human Rights Monitors (il deputato Nick Harvey  e l'attrice Vanessa Regrave si sono offerti volontariamente per questo compito)  violerebbe il primario diritto allo studio dei bambini lì residenti, e porterebbe alla chiusura della locale scuola dell'obbligo a Crays Hill.
  24. Lo sgombero, ovviamente, non risolverebbe "il problema" da nessun punto di vista, escluso quello dei politici che seguendo l'esempio del BNP (British National Party - estrema destra) hanno usata la carta zingara o razziale per guadagnare voti. Semplicemente, porterebbe alla fioritura di un'altra o di diverse Dale Farm. Da qualche parte dobbiamo pur vivere.

[...]

Se non vi siete stancati ancora, ci sono molti articoli che illustrano nel tempo la situazione di Dale Farm.

 
Di Fabrizio (del 23/03/2007 @ 10:32:42 in conflitti, visitato 2720 volte)

Da British_Roma

Ustiben Report - DALE FARM:RUTH KELLY DA LUCE VERDE AI BULLDOZERS

By Grattan Puxon

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Eileen O'Brien è nata nell'ospedale di Basildon l'8 aprile, giorno in cui si celebra in tutto il globo il Giorno della Nazione Rom
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"Perché" si chiede Eileen O'Brien, sei anni, "stanno spendendo due milioni di £ per cacciarmi. Sono solo una bambina."

Mentre l'assedio a Dale Farm entra nel suo quinto anno, è quella la domanda che si pone tutta la comunità dei Viaggianti. Un totale di un milione e mezzo di euro è già stato speso dal consiglio comunale di Basildon per la sua politica di pulizia etnica.

Ma Malcolm Buckley, capo dei Tory, ha ancora molto da dire e da fare. La maggioranza conservatrice ha votato un piano da cinque milioni di euro per sbaraccare circa mille Nomadi e Viaggianti dalla propria terra.

In Gran Bretagna in totale, sono spesi annualmente circa 30 milioni di euro in misure anti-Viaggianti. Durante gli ultimi dieci anni, dozzine di siti privati e comunali sono stati chiusi e migliaia di famiglie mandate a vivere per strada. Alcuni sono diventati vittime di attacchi di vigilantes, com'è successo col recente incendio di caravans a Tamworth condotto da una cinquantina di persone.

"Tutto ciò deve finire" dice Cliff Codona, che è uno dei due rappresentanti UK nel Forum Europeo dei Rom e Viaggianti a Strasburgo. "Il danno a 350.000 della nostra gente in questo paese è tanto fisico che psicologico. E' una sorta di lento genocidio. Vogliono distruggere il nostro modo di vita."

Eileen frequenta la Crays Hill Primary school, che è diventata una scuola solo per i Viaggianti da quando gli altri genitori hanno ritirato i loro figli. La scuola dovrà chiudere se Buckley riuscisse a sgomberare le 86 famiglie in quello che definisce "l'accampamento illegale" di Dale Farm.

I Viaggianti hanno costruito lì le loro case, la maggior parte di un ettaro e mezzo sono stati presi da una discarica che conteneva centinaia di carcasse di auto. Nessuno se ne è lamentato, durante i quarant'anni di questa operazione, nonostante i rifiuti e il rumore.

L'agitazione è iniziata soltanto quando una storica comunità zingara ad Oak Lane si è estesa includendo Dale Farm, raddoppiando il numero di piazzole e raggiungendo le cento yards. Più che un accampamento, Dale Farm è un villaggio, con la sua strada privata d'accesso e i suoi vialetti. Giardini e recinzioni circondano gli chalets e le mobile-homes, ciascuna con i suoi pittoreschi rimorchi.

"Questa è una comunità modello," dice Richard Sheridan. "Sarebbe anche più bella, se non avessimo questa demolizione sulle nostre teste."

L'insediamento è cresciuto, dice Sheridan, sotto l'influsso dei Viaggianti sgomberati da altre aree. Con il passaggio al Criminal Justice Act, il modo di vita dei Viaggianti si è fatto più duro. Secondo quanto disposto dalla Sezione 62, la polizia può rimuovere qualsiasi caravan sulla strada. Ora Ruth Kelly, la nuova Segretaria di Stato per le Comunità, ha dato a Basildon segnale verde per demolire Dale Farm e mandare 600 persone verso una disperata esistenza sulla strada. A febbraio, Ruth Kelly ha rifiutato l'appello finale e deciso che è più importante proteggere la cosiddetta "Cintura verde" che salvaguardare il futuro dei bambini come Eileen O’Brien.

"Ciò che stanno facendo è buttare questa piccola ragazza nella spazzatura," dice sua zia, Kathleen McCarthy, istitutrice alla Crays Hill school.

"Questa terra ci appartiene, ma non vogliono che noi ci viviamo," si lamenta. "Dove vogliono che andiamo?"

Puntualizza che delle circa 30 famiglie che hanno richiesto una situazione in quanto "senza casa" dopo lo sgombero, nessuna è stata ascoltata. Il consiglio ha trovato scuse e ragioni per dequalificare tutte le richieste, sostenendo che si dichiaravano senza casa al solo scopo di accedere alle case popolari.

McCarthy è sprezzante su queste scuse e ritiene che il razzismo sia la causa dell'estrema ostilità verso i Viaggianti. Trecento persone hanno preso parte ad una marcia anti-Viaggianti, poco prima delle dichiarazioni di Ruth Kelly, e circa 7.000 hanno firmato una petizione contro la presenza dei Viaggianti nell'area.

Peggio ancora, gli abusi razziali stanno diventando più comuni mentre l'assedio si prolunga. Il ventenne Patrick Egan, il cui zio detiene la proprietà originale e legale di Dale Farm, girava con due amici quando è stato fermato ed insultato da alcuni skinheads di Basildon.

Gli hanno gridato insulti e uno gli ha tirato un colpo violento. Un elicottero della polizia era sulla scena e diede loro la caccia. Furono così costretti a correre attraverso la pericolosa corsia della A127 e tra i campi attorno a Dale Farm. Qui l'elicottero atterrò, e i ragazzi furono costretti a terra. Patrick che, credetemi è un bravissimo ragazzo, fu trattenuto nella stazione della polizia di Basildon durante la notte.

Furono accusati di furto di telefoni cellulari. Quando venne dimostrato che era falso e con il reclamo dei loro genitori, assieme a quello di Bridie Jones dell'Irish Travellers Movement 2006, furono rilasciati. Non venne presa contro di loro alcuna misura. Nessuno degli skinheads fu mai interrogato o detenuto. Gran parte del sentimento anti-Viaggianti è montato del deputato Tory locale John Baron, che attualmente sta minacciando azione legale contro chi scrive qui, che ha pregiudizi e agsce come un razzista. Non gradisce il termine "pulizia razziale" usato per descrivere lo scopo della sua campagna.

Quindi, [...] l'impegno è quello di preservare la Cintura Verde e le caratteristiche dell'Essex rurale. Ma nessuno spiega perché questa campagna non sia stata lanciata quando Dale Farm era un enorme immondezzaio, che è stato ripulito dagli stessi Viaggianti. E nessuno accenna al grande sviluppo dell'adiacente Gardener Lane, quando sono state costruite 800 nuove case come parte del programma governativo Thames Gateway.

Dovrà essere costruito un nuovo accesso alla A127. L'aumento delle strade dovrebbe risolvere il "problema autostrade" sollevato dal rapporto di Kelly, è la seconda grande ragione per l'abbattimento di Dale Farm.

English Partnerships, un'Agenzia Governativa, è coinvolta tanto in Gardener Lane che in progetti viari sulla A13 a Pitsea, dall'altra parte di Basildon. Questo secondo sito è stato proposto l'anno scorso come possibile alternativa a Dale Farm dallo stesso vice Primo Ministro John Prescott.

La proposta è stata immediatamente rifiutata dai boss Tory John Baron e Malcolm Buckley. Hanno protestato che la soluzione è improponibile come Dale Farm, nonostante si tratti di terra brulla, non Cintura Verde, ed adoperato già come sito legale di Viaggianti.

Basildon, come ammette Kelly, sinora non ha mai indicato come sistemare i Viaggianti. Un recente rapporto commissionato dall'Assemblea dell'Inghilterra Orientale dice che Basildon deve costruire 157 aree addizionali per i Viaggianti, attualmente forzati a vivere illegalmente nell'area. Dale Farm Housing Association, presieduta da Richard Sheridan, per questo ha proposto un piano per costruire un'area sosta con 15 piazzole a Terminus Drive, Pitsea.

"Ovviamente, rifiuteranno," commenta Sheridan. "Ma ci rivolgeremo in appello a Ruth Kelly. Avrà una seconda possibilità di considerare impossibile la nostra situazione."

Sheridan dice che Basildon ha anche fallito nel designare una terra per i Viaggianti, come richiesto dal 2004 Housing Act. Diversi Viaggianti hanno acquistato la terra dove sistemarsi, ma in ogni caso il consiglio ha ottenuto ingiunzioni di sgombero.

[...] Dale Farm, come l'altra comunità di Smithy Fen, Dale Farm è una grande comunità. dove anziani e malati sono curati dalle giovani generazioni. Ma come compromesso, dice Sheridan, è meglio che veder distrutte le proprie case, ed alcuni residenti vorrebbero trasferirsi a Pitsea e nel nuovo sito a Colchester, distante circa 35 miglia o di costruire in un'area di proprietà.

Tuttavia Sheridan, oltre a coinvolgere il proprio clan, sta facendo pressione sull'opposizione per la montagna di denaro pubblico che sarebbe sprecato in tutta questa operazione. Rimpiazzare Dale Farm non costerà "solo" cinque milioni di euro, ma potrebbe salire a trenta o quaranta milioni per le spese legali e i processi.

"Ha lo stesso senso di una compagnia di assicurazione che spinge un cieco addosso ad un bus," dice Sheridan.

I residenti di Dale Farm non hanno intenzione di andare senza combattere.

Hanno ottenuto un appello, che non sarà pronunciato prima della fine dell'anno. Gli avvocati dei Viaggianti, dicono che, tra l'altro, che uno sgombero avrà effetti traumatici sui bambini come Eileen, e sarebbe contro l'articolo 8 della Convenzione sui Diritti Umani, che garantisce l'integrità della famiglia e della vita famigliare.

La locale Wickford Primary Health Trust ha ammonito che i bambini e i malati potrebbero essere feriti durante l'operazione di sgombero. Un responsabile di Essex Fire and Rescue ha espresso i propri dubbi sull'utilizzo per operazioni di sgombero della compagnia privata Constant & Co., che in casi analoghi si è macchiata di comportamenti altamente discutibili.

Constant & Co. è stata chiamata dal comune di Basildon ed ha già sgomberato una mezza dozzina di aree private di Viaggianti, alcune molto vicine a Dale Farm. L'obiettivo principale è stato una serie di iarde su Hovefields Avenue, Wickford. Piuttosto che rimuovere i caravan, alcuni sono stati schiacciati o distrutti col fuoco.

La preoccupazione è che vengano adoperati macchinari pesanti troppo vicino a bambini piccoli, con pericolo sulla sicurezza. I media sono stati esclusi da un recente sgombero "per la loro stessa sicurezza" [...]

"Cosa stanno facendo è pulizia etnica" dice padre John Glynn, la cui diocesi include Dale Farm ed Oak Lane. "Sto pregando perché non mandino i bulldozers ha spianare tutte queste case."

 
Di Fabrizio (del 04/11/2006 @ 10:17:59 in casa, visitato 2590 volte)

Ustiben Report - By Grattan Puxon

Sembra un campo di battaglia - è l'area di Smithy Fen, una delle più vaste comunità di Viaggianti in UK - spianata questa settimana. Molte le case distrutte e le famiglie che non hanno più un riparo.

Il consiglio di South Cambrideshire reclama che i proprietari dei terreni li avevano abbandonati. In realtà, erano semplicemente in Francia o altrove per lavoro.

"Ci hanno strappato la terra," dice Mary Gammell per i Viaggianti. "Siamo rimasti senza diritto di ritornare."

Più seria è la situazione di bancarotta che riguarda molti Viaggianti dopo la distruzione della loro proprietà. In migliaia sono stati spinti in strada da questa politica di pulizia etnica.

Nella decade sino al passaggio della Criminal Justice Act, secondo il Governo centrale i comuni hanno speso oltre $180 milioni per cacciare i Viaggianti e bloccare le possibilità di rientro nelle loro aree.

Altri milioni sono stati pagati per accedere ai servizi di Constant & Co. e compagnie simili, perché spianassero le aree una volta che i comuni rifiutavano i permessi di sosta.

"Eravamo in una posizione dove potevamo badare a noi stessi," dice Richard Sheridan, presidente dell'Irish Travellers Movement. "Ma se ci bruciano i caravan e ci viene tolta la terra, non ci rimane niente."

La settimana scorsa il Consiglio di Basildon ha speso altri $50.000 per ripulire altre due aree a Gipsy Hill. E' stata rasa al suolo la proprietà di Ash View, che apparteneva al gruppo dei Gilheaneys, e su cui esisteva la moratoria dell'Alta Corte.

L'anno passato, Basildon spese $700.000 per allontanare 120 famiglie di Viaggianti dall'area. Secondo il leaders dei tory, Malcolm Buckley, è stato votato un bilancio di $ 5 milioni per la bisogna.

Una delle ultime vittime è Christina O'Brien, allontanata settimana scorsa da Dunroamin, un terreno sulla Hovefields Drive. A lei e ai suoi sei bambini è stato rifiutato lo stato di homeless per ottenere un rifugio e vivono illegalmente sul margine della strada.

Ma se il costo per i contribuenti britannici è alto, la situazione per i Viaggianti è devastante. Come comunità nota per badare a se stessa e prendersi carico degli elementi più deboli, soffre di un serio impoverimento a seguito di queste dure politiche.

E' una politica perseguita in tutto il globo, dice Ian Guest, fondatore di Advocacy Project con base a Washington. E' stato scioccato quando l'ha vista dispiegata in maniera esemplare queando è venuto in visita a Gipsy Hill, Hovefields e Dale Farm.

"Stiamo trovando quanti dei nostri progetti hanno in comune," dice Guest. "Gli sgomberi sono ovunque e vogliamo aiutare questa gente ad essere ascoltata."

Soltanto la settimana scorsa, Bridie Jones, Viaggiante e rappresentante della Government Gypsy Task Force, ha riferito al Vice Primo  Ministro che abbattere le aree private coi bulldozer non può essere una soluzione, Soltanto, aumenta il numero dei senza tetto e distrugge la capacità delle famiglie di provvedere a se stesse.

LO sgombero a Smithy Fen costa $150.000 per quattro giorni. Stanno scavando su 17 terreni, bruciando tettoie, cancelli e recinti.

Constant & Co. che raduna 40 operatori per quello che loro chiamano lavoro e regia di pulizia specializzata, adoperano anche macchinari di altre compagnie, incluse G.Moore e H.E.Services.

I consigli comunali ribattono di essere impegnati a riqualificare la greenbelt e le aree rurali. Ma quando Constant termina i suoi lavori, tutto ciò che resta sono mucchi di residui, banchi di terra e sesso pozze di acqua stagnante. In breve: un campo di battaglia.

"E' come una guerra intrapresa nei nostri confronti," dice Carthleen O'Brien, il cui terreno a Five Acre Farm,, vicino Wickford, sta affrontando lo stesso destino."Cui stanno trasformando in rifugiati."

Il risultato degli appelli sulla progettazione di circa 50 terreni saranno annunciati al massimo questo mese. Una revisione critica del piano di sgombero del consiglio di Basildon verrà discusso l'anno prossimo.


THAMES VALLEY GYPSY ASSOCIATION è una delle più attive nell'Inghilterra del Sudest e contribuisce ad organizzare le recenti proteste all'esterno della prigione di Bullingdon dopo la morte di Danny Rooney.
For further information contact: Joe Jones

The TVGA lavora a stretto contatto con Gypsy & Traveller Affairs and the Irish Travellers Movement 2006

 
Di Fabrizio (del 04/07/2010 @ 09:47:19 in casa, visitato 2329 volte)

Da British_Roma

Roma Buzz Aggregator

30/06/2010 - I bulldozer sono al lavoro demolendo le case degli zingari anche se si avvicina il termine dato dall'ONU per la risposta che la Gran Bretagna deve fornire alla domanda fatta da Dale Farm (vedi QUI ndr) sullo sgombero di massa che allontanerebbe novanta famiglie dalla propria terra.

Ieri mattina sono entrati a Dale Farm una mezza dozzina di veicoli che portavano gli operai addetti alla demolizione, apparentemente per spaventare i residenti che saranno reindirizzati alla vicina Hovefields. Qui i Viaggianti hanno avuto un'ora per fare i bagagli prima dell'inizio della distruzione.

"Bambini piccoli giocavano attorno alla scavatrice," riporta Malcolm Tully, a membro della New Life Church. "Né gli ufficiali giudiziari, né la polizia hanno mostrato alcuna preoccupazione per la loro sicurezza. E' un chiaro infrangimento della legge."

Le denunce sono state immediatamente presentate all'UK Health and Safety Executive che ha iniziato un'indagine. Ma le demolizioni sono continuate ed alla fine della giornata diverse proprietà zingare, la maggior parte vacante, erano state rese inabitabili.

Ciononostante, gli avvocati hanno prevalso sul consiglio distrettuale di Basildon di sospendere la demolizione di Five Acres Farm, il cui proprietario è in un ospedale di Londra per cure cardiologiche. Sua moglie è tornato al sito, subito dopo l'arrivo degli ufficiali giudiziari, e ha trovato tagliate acqua ed elettricità.

Il giorno prima, la proprietaria romanì Sylvia Taylor aveva contattato Basildon e ricevuto assicurazione che non sarebbe stata presa nessuna azione senza un preavviso di 28 giorni. Nel caso ci fossero gravi e continuati danni nel vicinato, la sua proprietà verrebbe risparmiata dalla demolizione immediata grazie al ricorso del suo avvocato.

Un avvocato, che ha partecipato settimana scorsa ad un incontro ai massimi livelli con la polizia dell'Essex, ha espresso rammarico perché quanto ottenuto allora sembra ora messo in discussione. Ha dichiarato che qualsiasi richiesta motivata riguardo attività penali da parte di ufficiali giudiziari, in particolare le violazioni del diritto alla sicurezza dei bambini, deve dar luogo ad una denuncia formale.

Non vi è dubbio che questo sgombero stile cowboy sia il risultato di azioni pianificate da tempo. Questo si aggiunge al sospetto ventilato solo una settimana fa, che il consiglio distrettuale di Basildon, che ha assunto la compagnia privata Constant per allontanare i cosiddetti Zingari illegali dal distretto al costo di quattro milioni di euro, sia impegnato in quello che equivale ad una cospirazione criminale.

Nell'ambito della procedura di un'azione urgente, Anwar Kemal, presidente del Comitato ONU sull'Eliminazione della Discriminazione Razziale, ha richiesto alla Gran Bretagna di sospendere il previsto sgombero di Dale Farm ed invece di impegnarsi a dialogare con la comunità per arrivare a fornire adeguate sistemazioni alternative.

Aggiunge che secondo le informazioni ricevute, Constant & Co si è resa responsabile di sgomberi brutali di altre comunità romanì e viaggianti, durante i quali sono state distrutte proprietà private e sono avvenuti abusi razziali. La compagnia è stata criticata dall'Alta Corte.

"Se il  vostro governo decide comunque di procedere come previsto nello sgombero," scrive Kemal, "dev'essere effettuato d'accordo col diritto internazionale ed accompagnato da una rilocazione verso un sito destinato a sistemazione alternativa."

Il governo britannico ha tempo sino al 30 luglio per rispondere a questa richiesta.

 
Di Fabrizio (del 26/02/2007 @ 09:43:59 in casa, visitato 2885 volte)

Ustiben report
DALE FARM DI FRONTE ALLA DECISIONE FINALE

By
Grattan Puxon

Il Governo UK rigetta l'appello finale dei residenti di Dale Farm e spiana la strada per l'abbattimento della quinquennale e più estesa comunità di Nomadi e Viaggianti della Gran Bretagna.

Durante lo scorso inverno un centinaio di famiglie hanno atteso con ansia il responso del Ministro per le Comunità Ruth Kelly - mentre montavano le proteste anti-zigane guidate dal deputato John Baron.

Queste dimostrazioni, nelle quali i sostenitori del neo-fascista National Party hanno avuto un ruolo preponderante, hanno avuto il risultato di aumentare gli attacchi razzisti ai Viaggianti, bambini inclusi.

Attualmente non si registrano tentativi di sgombero, nell'attesa del giudizio della magistratura sulla decisione finanziata con cinque milioni di euro dal consiglio comunale di Basildon per radere al suolo Dale Farm. Questo è previsto non prima di luglio.

Giudizio a parte, Basildon intende avvalersi dei servizi della Constant & Co., la compagnia privata specializzata negli sgomberi di Zingari.

Nei mesi scorsi è stata impegnata nella distruzione di varie piccole proprietà di Zingari nel distretto di Basildon.

Queste attività, assieme alle spese legali, sono costate circa un milione di euro [...]

Nel rigettare il diritto dei Viaggianti a risiedere nelle proprie aree di proprietà, Ruth Kelly nel contempo ha sottolineato che gli sgomberati saranno forzati a vivere per strada.

 
Di Fabrizio (del 13/09/2011 @ 09:43:02 in conflitti, visitato 1867 volte)

Dale Farm Travellers - Posted on September 12, 2011 by dalefarmsupport

La scorsa notte un uomo che affermava di lavorare per Altek Security assieme agli ufficiali giudiziari di Constant & Co. nell'operazione volta allo sgombero di Dale Farm, ha contattato Richard Sheridan, presidente del Gypsy Council, apparentemente per informazioni mancanti sullo sgombero. Ha detto che lo sgombero sarebbe iniziato alle 8.00 di lunedì e che il consiglio di Basildon aveva mentito sulla data di inizio. Questa persona è stata riconosciuta dai Traveller sgomberati l'anno scorso a Hovefields, che hanno confermato come avesse allora lavorato per Constant & Co. Lui ha spronato i Traveller ad adoperare la violenza ed i sostenitori a salire sulle barricate ed ad agire lanciandosi da queste strutture. Ha suggerito di contattare i media nazionali con urgenza. I residenti di Dale Farm hanno registrato l'incontro.

I residenti, già in allerta e profondamente segnati, sono corsi nel panico a lanciare l'allarme. I bambini terrorizzati non sono stati in grado di prendere sonno, e volevano sapere se sarebbero stati allontanati con la forza dalle loro case e dalla scuola. Molte donne piangevano.

Sostenitori e residenti radunati assieme, hanno bloccato gli ingressi e cercato di riportare la calma mentre la storia dell'uomo veniva smontata. Alle 8.30 non si era presentato nessun ufficiale giudiziario, nondimeno i residenti hanno passato una notte di minaccia e paura.

Sembra che l'operazione di rimozione dei residenti da Dale Farm abbia raggiunto un nuovo livello di doppiezza. Gli anziani, i malati e anche i bambini stanno soffrendo molto.

Pare stiano arrivando le attrezzature per costruire una sala stampa adiacente a Dale Farm. Ci sono preoccupazioni che l'accesso al sito venga controllato dalla polizia. I residenti temono che il mancato accesso dei media incrementi possibili incidenti, come si è verificato negli sgomberi passati a causa delle brutalità di polizia ed ufficiali giudiziari, in mancanza di testimoni.


Aggiornamenti dalla rete dei solidali:

  • Il Gipsy Council raccomanda di mantenere la calma - non è stata ricevuta alcuna comunicazione scritta sull'arrivo degli ufficiali giudiziari, ma ci sono prove che qualcuno stia rimestando nel torbido. Verrete tenuti informati, sconsigliamo da ora in avanti l'ingresso del sito a chiunque non abbia seguito una formazione da osservatore legale o da attivista dei diritti umani. Attualmente la fase attiva dello sgombero risulta ancora programmata per lunedì 19 settembre, ma non si escludono operazioni preparatorie durante questa settimana da parte della polizia e di Constant & Co. nei dintorni del sito.
  • Il prossimo appuntamento importante è programmato per mercoledì 14 settembre, con una conferenza stampa congiunta tra Nazioni Unite e Gipsy Council, durante la quale verrà presentata la petizione contro lo sgombero e le firme raccolte.
  • Su richiesta dei residenti, i giornalisti e gli operatori radio-TV sono pregati di limitare le loro visite negli orari 11.00-12.00 e 15.00-16.00, a meno di appuntamento concordato in precedenza. Per appuntamenti, tel. 07583 761462
  • Ultima cosa, ma mi sembra importante anche questa, da Camp Costant comunicano che ci sono le ciambelle : - P
 
Di Fabrizio (del 31/08/2011 @ 09:34:31 in casa, visitato 3290 volte)

Su Facebook la fotostoria commentata

Le prime notizie da Dale Farm, le tradussi dall'inglese in italiano circa 10 anni fa. La storia di questa lunga vertenza l'ho già indicata altre volte, oppure le trovate sul blog di Dale Farm in inglese.
Dopo tanto tempo di conoscenza solo virtuale era ora di conoscersi personalmente, ed il Big Weekend è stata l'occasione.
Ma, come mi sono poi reso conto quando ho cominciato a respirarne l'atmosfera, la solidarietà è una comunicazione a due vie: la situazione per i Rom e i Sinti in Italia è altrettanto difficile di quella dei fratelli Travellers in Gran Bretagna, ed allora, quale posto migliore per imparare qualcosa, se non dove resistono da 10 anni ai tentativi di sgombero?

Qualche particolare utile: la lunga lotta dei Travellers nella difesa dei loro terreni sta vivendo una nuova fase. Circola voce (ma manca qualsiasi comunicazione scritta) che venerdì 2 settembre verranno chiuse le strade circostanti e che si taglieranno i rifornimenti di acqua e di elettricità, mentre lo sgombero vero e proprio di 400 persone su 1.000 abitanti potrebbe avvenire attorno a metà settembre, con l'impiego della compagnia privata Constant & co. che già in passato è stata messa sotto accusa per i metodi inumani impiegati.

Nel fine settimana ci sono stati incontri, aperti anche alla cittadinanza, in cui sono state presentate la storia e la lunga lotta per i diritti dei Travellers. Poi si sono susseguite innumerevoli riunioni e laboratori, che hanno visto la partecipazione di molti dei residenti di Dale Farm, volte ad organizzare la resistenza nella prossime settimane. I punti principali sono stati le varie tecniche di resistenza non-violenta, la ricerca di posti alternativi dove si riverseranno gli sfrattati, i vari aspetti legali e giuridici della vicenda.
Molto interessanti, per chi segue vicende simili in Italia, i seminari legati alla figura dell'Osservatore Legale. Su Ldmg.org.uk potete trovare informazioni in inglese, altrimenti ho intenzione di tradurre appena possibile alcuni loro documenti in italiano.

Più complicata la questione, anche questa dibattuta a lungo, del rapporto coi media (locali e nazionali) e i social network. Da una parte emerge la necessità di aprirsi all'esterno, dall'altra nei fatti prevale la paura per quanto potrebbe succedere, sia agli abitanti che ai sostenitori, per cui tutte le comunicazioni verso l'esterno vengono molto accentrate. A tal proposito ho ripreso pochissime persone, proprio per proteggerne la sicurezza, chiedendo loro permesso prima di scattare ogni foto. Ciononostante i giornali locali hanno riempito le loro pagine di immagini riprese senza alcuna autorizzazione.
Ulteriori notizie in questo .pdf

 
Di Fabrizio (del 20/02/2009 @ 09:33:22 in casa, visitato 2384 volte)

Da British_Roma

Jo Siedlecka - Una parrocchia nell'Essex si sta preparando per sistemare dozzine di donne e bambini Viaggianti nella sua chiesa, dopo che il locale consiglio comunale ha deliberato per lo lo sgombero del loro campo. Alle famiglie sono stati dati solo 45' di preavviso per sgomberare, prima dell'arrivo degli incaricati.

La decisione della Corte d'Appello del 22 gennaio ha aperto la strada al Consiglio di Basildon per demolire le case di Dale Farm, con un'operazione di 1,9 milioni di £. Con oltre 350 residenti, Dale Farm è il più grande sito di Viaggianti in Europa.

Le famiglie acquistarono la terra abbandonata della cintura verde circa dieci anni fa. Pagano le tasse comunali ed hanno costruito lì case semi-permanenti. I bambini sono iscritti alle scuole locali. Ma il Consiglio di Basildon hanno negato i permessi di progettazione. Ogni volta che venivano richiesti, la loro domanda veniva rifiutata.

La comunità ha il forte appoggio delle chiese locali. Maggio scorso, il vescovo cattolico Thomas MacMahon di Brentwood e quello anglicano di Chelmsford, John Gladwin, hanno inaugurato San Cristoforo a Dale Farm, un locale usato come cappella e centro comunitario sponsorizzato dal Consiglio per l'Eguaglianza Razziale dell'Essex.

Il vescovo MacMahon ha detto che la minaccia di sgombero adesso sta causando molta afflizione. Ha aggiunto: "Inoltre focalizza il fatto che il consiglio locale ha la responsabilità di individuare un numero adatto di siti per la comunità viaggiante."

Kathleen McCarthy, della Dale Farm Housing Association ha sottomesso una richiesta a nome dei 300 residenti coinvolti. Ma una richiesta simile è già stata rigettata l'anno scorso sulla base che si erano resi intenzionalmente senza casa.

L'assistente sociale Catherine Riley ha detto di essere molto preoccupata. "Non voglio pensare a cosa succederà quando arriverà lo sgombero. Al momento sono molto demoralizzati. Molti uomini sono all'estero in cerca di lavoro così le donne hanno paura perché non sanno quando gli incaricati verranno a distruggere le loro case."

Frate John Glynn, della parrocchia cattolica di Nostra Signora del Buon Consiglio a Wickford, ha detto: "Tutto quello che ora possiamo fare è aspettare."

"Le famiglie hanno bisogno di un posto dove mandare i bambini quando si muoveranno i bulldozer. Abbiamo offerto posto nella nostra chiesa e anche la Chiesa d'Inghilterra ha offerto spazio."

"Avremo solo 45' di preavviso, così la gente sta aspettando ventiquattrore su ventiquattro. Ci sono 86 famiglie, circa 350 persone,incluso un parto trigemino."

"Sono membri attivi della nostra parrocchia. Per loro è difficile con questa minaccia sopra di loro. Sono gli ultimi indigeni del paese. Se ci sarà lo sgombero, sarò con uno striscione con sopra scritto PULIZIA ETNICA IN CORSO."

Malcolm Buckley, leader del consiglio comunale, ha ammesso che lo sgombero potrebbe essere un'operazione molto traumatica ma si è impegnato ad assicurare che tutto proceda per il verso giusto. D'altra parte, il Consiglio Zingaro ha prove filmate che gli incaricati della Constant & Co, contrattata da Basildon per precedenti sgomberi, ha spesso ignorato le regole di sicurezza ed agito con brutalità verso donne e bambini. Le carovane sono state bruciate e molte proprietà personali distrutte senza motivo.

Gli avvocati che difendono la comunità ha inviato un appello alla House of Lords  e stanno considerando un'istanza alla Corte Europea dei Diritti Umani. Ma tutto ciò potrebbe impiegare due anni e le famiglie hanno paura che non sia garantito loro un posto dove stare.

La parlamentare Julie Morgan ha firmato un appello della comunità all'agenzia della Protezione Civile UE per evitare quello che chiama "un disastro umanitario".

© Independent Catholic News 2009

 
Di Fabrizio (del 18/12/2009 @ 09:33:13 in Europa, visitato 2054 volte)

Da British_Roma

La più nota compagnia di sicurezza antizigana, responsabile di innumerevoli sgomberi brutali, comunica che sta per partire una delle più vaste operazioni di "pulizia" mai intrapresa contro la comunità viaggiante in Bretagna.

Constant & Co., che ha ottenuto decine di milioni di euro nello sgombero degli Zingari dalla loro stessa terra, in maniera dura e quasi illegale, ha vinto la gara d'appalto per demolire Dale Farm (QUI il dossier, ndr), che ospita 500 Viaggianti nei pressi di Crays Hill, Essex.

Il lavoro, di tre milioni di euro, dovrebbe comprendere la rimozione, ed in alcuni casi la demolizione, di chalet e case mobili, e la cacciata fisica di 100 famiglie, bambini, anziani ed infermi inclusi, che dovranno lasciare il distretto, impoveriti e senza un posto dove andare a vivere legalmente.

Il dieci dicembre oltre venticinque persone, tra cui componenti dei gruppi antifascisti e della chiesa cattolica, hanno manifestato davanti al Basildon Centre, dove si era riunita la giunta comunale per decidere sull'evento.

Portavano dei cartelli, su cui era scritto: CONSTANT & CO SONO DELINQUENTI RAZZISTI, FERMATE LE VIOLENZE DEGLI UFFICIALI GIUDIZIARI e BASTA ALLA PULIZIA ETNICA.

Una seconda ditta, Shergroup, si è vista rifiutata, anche se un consigliere aveva detto che la compagnia era maggiormente pronta a rispettare gli standard riguardo i bambini e le persone vulnerabili, come pure le conformità UE su salute e norme di sicurezza.

Un portavoce per Dale Farm ha detto in seguito che assieme alle loro case ed alla frequenza scolastica dei bambini, le famiglie stanno per perdere il loro club giovanile unico nel genere e la cappella di San Cristoforo.

"Questa è pulizia etnica," ha detto una madre. "Ma il consiglio comunale sta tentando di camuffare questo fatto con un sacco di discorsi politicamente corretti."

A causa dell'alto costo del lavoro, Basildon è stata costretta a ricorrere al Giornale ufficiale dell'Unione Europea. Nel suo annuncio il consiglio municipale dichiarava che l'offerta vincente doveva "dimostrare un impegno nel sostenere i principi di eguaglianza e di differenza nella legislazione ed essere sensibili e responsabile ai bisogni delle persone."

Però, Basildon si era espressa in favore al reingaggio di Constant, una società che il consiglio comunale aveva già impiegato per numerosi piccoli sgomberi. I critici dicono che sono stati condotti in spregio alle norme UE sulla salute e la sicurezza, e hanno portato alla distruzione di una gran quantità di proprietà private.

Il suolo superficiale è stato distrutto ed il terreno circondato da alti valli di terra. La maggior parte del suolo è ora inondato da acqua contaminata degli scarichi distrutti, costituendo una fonte di inquinamento per bambini e adulti che continuano a vivere nei paraggi, in attesa di ulteriori incursioni di Costant.

Carovane in fiamme

Un film prodotto per la Dale Farm Housing Association mostra carovane in fiamme ed ufficiali giudiziari che minacciano bambini terrorizzati. Una compagnia che noleggia attrezzature ha interrotto il suo contratto con Constant, a causa del suo approccio brutale. Riferendosi allo sgombero di Twin Oaks, Justice Collins ha detto presso l'Alta Corte che dopo aver visto il video che mostra Constant all'opera, considera inaccettabile la condotta dei suoi dipendenti, che porterebbe inevitabilmente a traumi e lesioni.

"Il consiglio deve riconsiderare l'uso di questa compagnia," ha dichiarato Justice Collins. Ha anche notato che la polizia ha mancato di frenare gli eccessi dei dipendenti di Constant. Collins ha aggiunto che nel caso di malati gravi e delle esigenze dei bambini, lo sgombero sarebbe sproporzionato.

Anche se il diritto di sgombero è stato sostenuto sinora, le condizioni che ha ricordato sono state adottate in una complessa decisione della Corte d'Appello all'inizio dell'anno.

Come richiesto dall'Atto di Libertà d'Informazione di fornire copie della Valutazione obbligatoria del Rischio, riguardo gli sgomberi di Hovefields e Dale Farm, Basildon ha ammesso che tale valutazione non è stata preparata.

Jean Sheridan, madre di Dale Farm di tre gemelli, è piena di paura dei traumi che gli ufficiali giudiziari potrebbero causare ai suoi bambini. Spera che prima che Constant inizi ad operare, lei possa portare il caso al Tribunale Europeo dei Diritti Umani.

"Non abbiamo nessun altro posto dove andare ed i miei figli hanno bisogno di cure mediche," dice Jean. "Sono nati prematuramente e sono stati fortunati. Come potranno sopravvivere al terrore che porterà Constant?"

La Commissione GB sull'Infanzia ha chiesto a Basildon cosa intende fare per salvaguardare i bambini come quei gemelli, durante la demolizione e quale sistemazione alternativa verrà offerta loro. Non è stata ricevuta nessuna risposta soddisfacente.

 
Di Fabrizio (del 03/12/2011 @ 09:23:25 in Kumpanija, visitato 2429 volte)

Al Jazeera Le comunità tradizionalmente nomadiche di fronte alla discriminazione statale ed ai violenti tentativi di abolire il loro modo di vita
James Brownsell and Pennie Quinton

Le comunità viaggianti come quella di Dale Farm sono spesso distrutte col pieno appoggio delle autorità statali [GALLO/GETTY]

Viaggiate dovunque nel Medio Oriente e potrete essere accolti con queste parole: Ahlan wa sahlan wa marhaban. Letteralmente "Benvenuti su questo pezzo di terra", un ritorno al tempo in cui la cultura araba era per natura tradizionalmente più nomade ed i visitatori potevano aver avuto un lungo viaggio periglioso prima di raggiungere i loro amici.

Ma l'immagine romantica del viaggiatore errante è ben lontana dalla realtà quotidiana sperimentata dalle comunità nomadi. Da Est ad Ovest, la loro è più spesso una vita piena di discriminazioni, violenza ed oppressione portata avanti dalle autorità di stato, che tentano di costringerle a conformarsi con lo stile di vita urbano.

"E' stata un'esperienza che non dimenticherò più, la polizia che ci attaccava, ci picchiava, usava le scariche elettriche," dice Pearl, della comunità di Dale Farm.

Lei fa parte di un gruppo di oltre 200 Traveller irlandesi cacciati a forza dai loro terreni vicino a Basildon nell'Essex, Inghilterra del sud-est, da una serie di sgomberi violenti che si dice siano costati sino a 18 milioni di sterline ($29m).

L'isolamento della loro comunità, fondata negli anni '70, ha paragoni inquietanti con quella dei Beduini residenti nel Negev, che hanno subito frequenti minacce dai funzionari di Israele sin dalla fondazione dello stato - col diniego di servizi infrastrutturali ai villaggi "non riconosciuti" o semplicemente rasi al suolo dalle ruspe.

Dale Farm è un'ex discarica, venduta dal consiglio di Basildon alla comunità Traveller irlandese quando la loro vita nomade venne messa fuorilegge dal Criminal Justice Act nel 1994, che abrogava le precedenti garanzie legali ai diritti dei Traveller. Al suo culmine, Dale Farm ospitava circa 1.000 persone.

La legge del1994 abolì l'obbligo da parte dei comuni di fornire siti ai Traveller, riducendo così drasticamente i posti dove le comunità nomadi potevano sostare durante i loro spostamenti.

Attivista solidale a Dale Farm regge un crocifisso davanti alle barricate in fiamme [GALLO/GETTY]

Le autorità locali incoraggiarono allora le comunità viaggianti ad acquistare terreni per ovviare alla situazione: Dale Farm nacque appunto così. Ma la comunità di Dale Farm non si aspettava ciò che hanno descritto come un pregiudizio arbitrario mostrato dal consiglio di Basildon a guida Tory, che ha rifiutato ripetutamente i permessi di edificabilità per parcheggiare rimorchi e case mobili, e costruire casette sul sito, con la scusa che quell'ex discarica inquinata facesse parte della fascia protetta detta "green belt".

Si riferisce che durante lo sgombero, una cappella cattolica eretta in loco - intitolata a san Cristoforo patrono dei viaggianti - sia stata distrutta dalla compagnia degli ufficiali giudiziari, Constant & Co. Padre Dan Mason, il prete del posto, era a Dale Farm quel giorno.

"Ero lì... a visitare i miei parrocchiani e vedere come stavano. E' stato molto traumatico," ha detto all'Independent Catholic News.

"E' stata ferita una donna. Mi hanno detto che è stata spinta contro un muro e presa a calci. Ha subito un infortunio alla schiena. Questo è quello che mi han detto. E' stata portata in ospedale ma non l'hanno trattenuta perché non c'erano posti letto. E' tutto completamente surreale. Conosco bene quel sito. Le famiglie sono così ospitali. Ci siamo seduti in una roulotte per una tazza di tè. Non credevo ai miei occhi. Dappertutto vedevo poliziotti, elicotteri, manifestanti - sembrava una zona di guerra."

John Baron, eletto Tory al Parlamento nella circoscrizione di Basildon ed ex banchiere, ha difeso lo sgombero come applicazione della legge sui suoli.

"Non dimenticate, queste sono famiglie che hanno infranto la legge, ha detto alla BBC. "Non possiamo permetterlo in questo paese... se dovessimo semplicemente concedere a questi viaggianti di rimanere, dopo aver infranto tutte le leggi, che messaggio arriverebbe a tutti gli altri? Chiunque direbbe -Bene, se loro possono farla franca, perché non noi?- Ed avremmo il caos."

Durante lo sgombero a Richard Howitt, eletto Laburista al Parlamento Europea nella circoscrizione Inghilterra Est, non è stato permesso di osservare lo svolgersi delle azioni, dicendogli che il consiglio di Basildon aveva ordinato al personale addetto alla sicurezza di farlo spostare nello spazio riservato ai media, accanto a Dale Farm. Era stato invitato dalla televisione regionale, col permesso scritto della polizia, ed aveva correttamente ed in anticipo informato il consiglio di Basildon; quindi ha presentato una denuncia formale sulle azioni del consiglio e sull'attacco alla sua persona.

Il parlamentare si era in precedenza offerto per mediare tra Traveller e consiglio, come avevano fatto gruppi di chiesa ed organizzazioni statali. Persino le Nazioni Unite avevano condannato l'azione prevista, "esprimendo il profondo rammarico per l'insistenza del Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord nel procedere con lo sgombero di famiglie zingare e viaggianti a dale Farm nell'Essx, prima di identificare e fornire una sistemazione culturalmente appropriata."

Distruggere le case di circa 86 famiglie senza fornire "sistemazione culturalmente appropriata" va contro il diritto internazionale, ha detto Amnesty International. Nel contempo, sono stati identificati due siti alternativi dalla Britain's Homes and Communities agency, ma il consiglio di Basildon ha deciso lo stesso di spingere per la liquidazione di Dale Farm, prima di considerare i permessi di edificazione su questi siti.

I residenti di Dale Farm hanno dichiarato di non aver altro posto dove andare dopo lo sfratto [GALLO/GETTY]

Il clamore sullo sgombero aveva attirato al sito numerosi attivisti solidali. Hanno aiutato i residenti a costruire barricate e si sono incatenati ad una torre d'osservazione costruita in fretta da loro stessi.

"La prima cosa che è successa, la polizia antisommossa ha fatto irruzione attraverso la recinzione ed hanno usato le pistole a scariche elettriche [Taser], prima ancora che i loro piedi fossero sul sito," ha detto un'attivista di nome Jenny durante un incontro alla Fiera del Libro Anarchico di Londra, una settimana dopo lo sgombero.

"Quelli che si erano incatenati alla torre, sono stati staccati da una "squadra di arrampicatori" molto brutale ed è stata tagliata l'elettricità, inclusa la casa di una persona che ne aveva bisogno per le apparecchiature mediche che gli sono indispensabili... Altri che erano rimasti incatenati [al cancello, alla torre] erano ancora lì 24 ore dopo. I lucchetti sono stati scardinati in una maniera rischiosa - quando le televisioni ed i media se ne erano andati. [...]"

Il giorno dopo, i Travellers decisero che era giunto il momento di andare. Racconta Jenny: "Non volevano vedere nessun altro colpito. Hanno deciso di andare con dignità e ci hanno chiesto di uscire assieme a loro... Siamo partiti in dignità e solidarietà."

Tony Ball, leader del consiglio di Basildon, ha detto alla stampa: "E' molto incoraggiante vedere i Traveller ed i loro sostenitori lasciare Dale Farm in maniera pacifica e dignitosa, cosa che ho sempre sollecitato ed auspicato. Purtroppo, questo si sarebbe potuto ottenere molti anni fa e senza le scene di violenza a cui abbiamo assistito nelle ultime 48 ore, e con queste spese a carico dei contribuenti."

Residenti, testimoni ed attivisti lamentano che lo sgombero si è svolto in maniera illegale e che, nonostante le battaglia legale condotta dai residenti, le regole di condotta emanate dall'Alta Corte non siano state seguite dalla polizia o dagli ufficiali giudiziari - che ora stanno rendendo il sito inabitabile, accumulando macerie e rifiuti sui terreni di proprietà della comunità. La compagnia [degli ufficiali giudiziari] dedica un'intera sezione del suo sito alla rimozione dei Traveller, evidenziando che "i procedimenti del tribunale significano ritardo" e promettendo "un'azione alternativa e veloce".

Contesto internazionale

Il Comitato ONU sull'Eliminazione della Discriminazione Razziale ha notato [PDF] che "Tuttora Viaggianti e zingari subiscono notevoli discriminazioni ed ostilità da parte della società maggioritaria... e quesyo potrebbe peggiorare a causa delle azioni intraprese dalle autorità nell'attuale situazione".

Infatti, un rapporto del 2008 [PDF] di Human Rights First nota che parte delle discriminazioni viene approvata dallo stato stesso:

[in Italia] Migliaia di Rom sono stati allontanati dalle loro case nel 2007, quando la folla ha attaccato. picchiando i residenti ed incendiando i loro insediamenti che sono stai rasi al suolo, mentre viene riferito che in diversi casi la polizia non è intervenuta a protezione delle vittime. Alcuni politici italiani hanno favorito quanti chiedevano che i Rom fossero espulsi dalle città e deportati.

Episodi di violenza sono stati riportati anche in Bulgaria, Repubblica Ceca, Federazione Russa, Serbia e Slovacchia.

Lo stesso rapporto annota anche le dichiarazioni razziste espresse ufficialmente dal prefetto di Roma, Carlo Mosca, nel dichiarare i propri intenti di firmare i decreti di espulsione senza esitazioni. "E' necessaria la linea dura," dice, "per agire contro queste bestie".

Sono stati firmati "Patti di sicurezza" dai sindaci di Roma e Milano, che "prevedono lo sgombero forzato di 10.000 Rom" dalle due città, ignorando le regole di migrazione UE.

Nella Repubblica Ceca, Liana Janáèková, senatrice e sindaco, ha detto che il problema degli insediamenti rom potrebbe essere risolto con "la dinamite", che i Rom hanno troppi bambini, e che dovrebbero essere ""tenuti dietro una recinzione elettrica".

Tuttavia, è in Israele che lo stile di vita nomade è stato maggiormente criminalizzato, col pretesto di "aiutare" le comunità nomadi a diventare più "civilizzate".

Sono state dispiegate le guardie di frontiera, mentre le ruspe demolivano il villaggio beduino di al-Arakib [GALLO/GETTY]

Khalil al-Amour ha 46 anni ed insegna matematica ad al-Sira, uno dei 45  villaggi beduini "non riconosciuti" nel deserto del Negev, Israele meridionale.

"[I funzionari israeliani] hanno ordinato la demolizione di tutte le case del villaggio nel 2006," ha detto ad Al Jazeera. "Ci sono circa 70 famiglie e 500 persone ad al-Sira."

Le loro case non sono state ancora demolite (a differenza di altri villaggi beduini) ed il caso viene dibattuto in tribunale. Ma la loro comunità resta senza nessuno dei servizi statali che collegano i villaggi attorno, come la rete elettrica o le strade asfaltate.

"La gente ha usato i generatori per anni," dice. "Ora sto cercando di convincere sempre più persone ad usare sistemi e pannelli solari - che [sono] molto costosi. D'altra parte, anche il carburante usato per i generatori è molto caro."

Ci sono circa 80.000 beduini che vivono nei villaggi "non riconosciuti".

La loro comunità è sempre stata semi-nomade; migrano stagionalmente con le loro mandrie in cerca di pascoli e tornano ai loro villaggi ogni anno.

Ma quando Israele ha approvato le sue leggi su pianificazione e sviluppo nel 1965, vennero esclusi i villaggi beduini del Negev, "anche se i beduini erano una popolazione indigena e lì vivevano da secoli," dice Doni Remba, co-direttore della Campaign for Bedouin-Jewish Justice in Israele.

La sua campagna, un progetto dei Rabbini per i Diritti Umani in America del Nord e della Jewish Alliance for Change, sottolinea che, oltre a non avere servizi di infrastrutture, i beduini vivono sotto minaccia costante di sgombero forzato che [...] "si basa su una legge fondamentalmente discriminatoria".

"L'esempio più recente sono state una serie di demolizioni nel villaggio beduino di al-Arakib, nel Negev," dice Remba ad Al Jazeera.

"In questo caso, il governo israeliano ha inviato ben 1.300 poliziotti paramilitari, per espellere violentemente oltre 300 uomini, donne e bambini. Il villaggio è stato distrutto e ricostruito quasi 30 volte, soltanto nell'ultimo anno e mezzo."

Una donna beduina seduta sulle macerie della sua casa ad al-Arakib, distrutta dalle ruspe israeliane [GALLO/GETTY]

In più, sono in corso piani che secondo i funzionari israeliani saranno una risoluzione completa sullo status dei beduini di tutto il Negev.

"Il Piano Praver [dal nome dell'ex collaboratore di Netanyahu, Ehud Praver] riguarda la demolizione di 20 villaggi non riconosciuti e l'espulsione di 20-40.000 residenti, se questi non accettassero un'offerta di compensazione piuttosto scarsa ed inadeguata," dice Remba.

L'obiettivo del piano, aggiunge, era di concentrare l'intera comunità beduina in sette "riserve" riconosciute dal governo,  nella regione che attualmente ospita circa 100.000 persone che, aggiunge, sono già state sgomberate dalle loro terre.

"Il governo li discrimina e trascura, perché i beduini sono tra le popolazioni di Israele più economicamente svantaggiate sotto ogni parametro socio-economico."

"Anche nei villaggi approvati dal governo, quindi legali e non a rischio di demolizione... i tassi di disoccupazione, povertà, criminalità, istruzione e mortalità infantile sono tra i più sfavorevoli."

"Il tasso di mortalità infantile è quattro volte superiore a quello delle comunità ebraiche lì accanto, ad una o due miglia di distanza - e tutto a causa dell'estrema discriminazione delle condizioni di vita."

"Il governo intende "cancellare" i villaggi beduini e rimpiazzarli con comunità ebraiche, "per controllare il territorio...  in collegamento a ciò che il primo ministro Netanyahu chiama - mantenimento della maggioranza ebraica nel Negev-," ha detto Rembo ad Al Jazeera.

Come nel caso dei residenti di Dale Farm, i funzionari dicono che la rilocazione "aiuterà" i residenti a rispettare le leggi di pianificazione. Ma, mentre lodava il suo nuovo piano, persino Netanyahu notava che i beduini sono stati allontanati dalla terra su cui hanno vissuto per generazioni.

"Dopo anni in cui i loro bisogni non erano trattati sufficientemente, questo governo ha deciso di prendere in mano la situazione ed arrivare ad una soluzione a lungo termine della questione," ha detto.

"Il piano permetterà ai beduini, per la prima volta, di stabilizzare i loro beni e tramutarli da capitale morto a vivo - di essere proprietari della terra, cosa che permetterà loro di costruire case nel rispetto della legge e lo sviluppo di imprese e posti di lavoro. Questo sarà un progresso per la popolazione e darà loro l'indipendenza economica."

"Il nostro stato sta balzando verso il futuro e voi dovete essere parte di questo futuro. Vogliamo aiutarvi a raggiungere l'indipendenza economica. Questo piano è volto allo sviluppo ed alla prosperità. E' un'opportunità storica che non dobbiamo perdere."

Comunque, questo tipo di retorica non piace a molti beduini.

"Il problema del piano è che ci sradicherà tutti dalla nostra terra ancestrale, per metterci nelle città più povere," dice al-Amour, leader beduino di al-Sira.

"Stiamo per essere sradicati, per perdere le nostre tradizioni, la nostra vita, la cultura ed i valori - andando in queste città - questa è l'antitesi del nostro essere, come beduini. E' per questo che ci opponiamo al piano. Gli ebrei hanno il diritto di scegliere dove vogliono vivere. Possono vivere in città, in un villaggio, in un moshav, in un kibbutz. Ora i beduini dovrebbero vivere solo in città. E' ridicolo, è incredibile."

Ridicolo forse, ma non incredibile. Difatti, molti beduini ed i loro sostenitori dicono che il Piano Praver è soltanto la continuazione della politica di stato portata avanti da decenni.

Nel 1963, l'allora ministro dell'agricoltura Moshe Dayan mostrava il suo disprezzo per i beduini ed il loro modo di vita, dicendo ad Haaretz:

"Dobbiamo trasformare i beduini in lavoratori urbani... Significa che il beduino non vivrà più sulla sua terra col suo gregge, ma si urbanizzerà, tornerà a casa nel pomeriggio e si metterà le pantofole. I suoi figli si abitueranno ad un padre che indossa pantaloni, senza un pugnale, che non si spulcia in pubblico. Andranno a scuola con i capelli pettinati. Sarà una rivoluzione, ma si può fare in due generazioni. Senza coercizione, ma con la guida dello stato. La realtà è che i beduini spariranno."

Campagna in corso

Al-Amour è stato insegnante per 28 anni, ed è anche docente di sistemi informatici di rete, ha un master in amministrazione dell'istruzione ed ha appena terminato il secondo anno di studi in legge.

Dice ad Al Jazeera che continuerà a lottare per la sua comunità, senza abbandonare mai il suo stile di vita nomade.

"Andrò a Ginevra per prendere parte alla riunione del Comitato ONU per i Diritti Economici, Sociali e Culturali, e dopo a Berna, ed incontrerò dei sostenitori a Losanna. Sarò sempre in movimento, per rappresentare la mia comunità ed il mio popolo."

Difatti, lui - e migliaia come lui - hanno sostenitori in tutto il globo.

Doni Remba, di New York, ha detto che la discriminazione contro i beduini deve finire.

"Se noi crediamo che Israele sia una democrazia, come pretende di essere, il minimo che deve ai propri concittadini beduini è dar loro gli stessi diritti ed opportunità dei cittadini ebrei."

"E' ciò che Israele promise nella sua dichiarazione d'indipendenza - di sviluppare il paese per il beneficio di tutti i suoi abitanti... [il Piano Praver] è una violazione dei principi democratici base israeliani, e del suo impegno per l'eguaglianza - lo vedo come una violazione dei valori morali base ebraici."

"Penso anche che sia estremamente negativo e che infiammerà le relazioni tra ebrei ed arabi in Israele - e questo non può portare ad un buon finale."

Tornando all'Essex, una volta usciti da Dale Farm, gli ex residenti hanno reso omaggio ai loro sostenitori e richiesta una solidarietà continuata con le comunità viaggianti, dato che gli ufficiali giudiziari hanno continuato a distruggere le loro case:

"Stanno facendo cose che non si immaginava potessero fare," dice un residente di nome Clen. "Stanno sfasciando tutto, gli ufficiali giudiziari stanno facendo un gran casino nel mezzo del sito. I residenti stanno gridando. Ma se siete venuti a Dale Farm, siete venuti ad appoggiare una causa, perché sapevate che quanto stava accadendo era sbagliato. Vi voglio bene con tutto il cuore. Prima d'ora nessuno si era erto per i Traveller, avete fatto la storia."

Conclude Pearl: "Voglio bene a qualsiasi attivista nel mondo, senza di loro il mondo sarebbe un posto duro e malvagio."


NdR: Contemporaneamente, è uscito un articolo molto simile, su un sito di un'organizzazione ebraica americana, ma già il testo di Al Jazeera era lungo, e lo tradurrò un'altra volta. Segnalo anche questo.

 
Di Fabrizio (del 20/02/2008 @ 09:19:49 in casa, visitato 2500 volte)

Da British_Roma

By Grattan Puxon

Una bambina che sventola il suo pallone di S. Valentino nell'Alta Corte nel pomeriggio finale del giudizio sui piani del comune di Basildon di spianare Dale Farm, sembra il segnale di una pietra miliare che è la vittoria ottenuta dai Viaggianti in Bretagna.

Mentre il giudice Andrew Collins non renderà pubblico il giudizio sino a Pasqua, non c'è dubbio che il pallone è salito e sconfitto una politica razzista che la Commissione sull'Eguaglianza ed i Diritti Umani ha detto al giudice che non è differente da Ponzio Pilato.

Robert Allen, del CEHR, dice che Basildon ha reso palesemente chiaro che l'unica sua volontà era di sbarazzarsi di Zingari e Viaggianti. "Noi diciamo che questa posizione è direttamente discriminatoria," ha dichiarato Allen.

Gli sforzi dei capi del comune concernenti le relazioni razziali, le responsabilità verso gli homeless, i bambini e gli infermi, e soprattutto il violento sgombero di 90 famiglie di Dale Farm, sono state richiamate nei quattro giorni dell'udienza non solo dagli avvocati ma dallo stesso giudice Collins.

Si è visto un video girato da Hazel Sillitoe dove Constant & Co., l'impresa incaricata dello sgombero, devasta le mobile-homes e brucia gli averi dei Viaggianti a Dale Farm, e il giudice Collins dice che gli sgomberi forzati di questo tipo dovrebbero essere una cosa del passato. Ha poi detto che indipendentemente dal risultato, chiederà un ripensamento delle politiche di sgombero forzato condotte contro Zingari e Viaggianti in Inghilterra e Galles.

"Richiederò un serio ripensamento sul modo in cui hanno luogo gli sgomberi e se l'uso di queste compagnie specializzate sia appropriato."

Nel frattempo, riguardo il destino delle famiglie a Dale Farm, che negli ultimi sette anni hanno resistito ai tentativi di allontanarli dalla loro propria terra, il giudice ha stabilito che il rifiuto di Basildon di fornire un accomodamento alternativo era sbagliato. Ha detto che il comune era obbligato a trovare loro un qualche posto dove risiedere permanentemente ed in modo salubre.

"Loro non vogliono per forza vivere a Basildon, ma devono farlo perché non c'è altro posto dove andare," ha sottolineato il giudice Collins. "O bisogna aspettare due o tre anni fintanto che non siano sviluppati nuovi siti?"

Alex Offer, rappresentante dei residenti di Dale Farm, ha ricordato che ka sua associazione ha pure tentato di creare un terreno alternativo a Pitsea. Questa sistemazione era stata caldeggiata da John Prescott, l'allora vice Primo Ministro. Basildon rifiutò la proposta che l'anno scorso era stata soggetto di un'interrogazione pubblica.

FUTURO INCERTO

Il dibattito presso l'Alta Corte si è centrato sulla possibile proposta di un sito nel distretto di Basildon. L'Assemblea della Regione Orientale ha detto che si necessitano 81 nuove piazzole di sosta. Il leader conservatore Malcolm Buckley vorrebbe che altri comuni offrissero posti ai Viaggianti che vivono nella Greenbelt dell'area. Ma ciò è lontano dal succedere.

Kathleen McCarthy, portavoce di Dale Farm spera che possa prevalere il buonsenso e che sia concesso loro di rimanere nelle loro dimore attuali. Se questo non fosse possibile per ragioni politiche, in pochi avrebbero intenzione di trasferirsi su altri siti.

"Sarebbe un grande passo indietro," dice McCarthy. "Abbiamo creato qui la nostra comunità e non vogliamo vederne la scissione. La soluzione migliore sarebbe costruire un'altra Dale Farm da qualche altra parte."

Dale Farm Housing Association (DFHA) sta attualmente lavorando col Consiglio Zingaro per acquisire lo status di proprietario sociale allo scopo di accedere ai fondi offerti dalla governativa Housing Corporation. La DFHA, i cui membri possiedono le cinquanta yards di Dale Farm, potrebbero sviluppare un'alternativa sulla terra designata dal consiglio di Basildon, in adempimento dei suoi doveri sotto l'Housing Act.

In una lettera ai consiglieri, il Consiglio Zingaro chiede ai suoi membri in considerazione del probabile risultato della revisione giudiziaria di esprimere quale opzione preferirebbero, a) sviluppo sino a tre siti nel distretto, b) luce verde per un parco espanso per mobil-homes a Pitsea, c) permettere agli attuali residenti di rimanere a Dale Farm.

Il video su youtube

 
Di Fabrizio (del 05/03/2011 @ 09:18:34 in casa, visitato 2095 volte)

Da British_Roma (notizie precedenti di una vertenza decennale)

Idebate.org By Grattan Puxon SENZATETTO ALLEATI DEI VIAGGIANTI PER EVITARE GLI SFRATTI DI CONSTANT

28/02/2011 - Gli ufficiali giudiziari privati, come Constant & Co., sul cui teppismo le autorità faranno dipendere un crescente esercito di senza casa, possono attendersi un rafforzamento dell'opposizione.

Gli indesiderati della Grande Società, pronti al disprezzo permanente, hanno formato un'alleanza e stanno reagendo.

Settimana scorsa a Bristol, gli occupanti barricati in un edificio governativo abbandonato, hanno contrastato con successo gli incaricati di Constant. Hanno issato uno striscione dove dicevano che Constant riceverà un caldo benvenuto a Dale Farm.

L'incidente è seguito ad una riunione tenutasi il mese scorso a Dale Farm, quando i Viaggianti ed i loro nuovi alleati hanno steso un piano per difendere la comunità contro il forte assalto guidato da Constant. Questo sgombero costerà 13 milioni di sterline.

Ci si aspetta che Tony Ball, leader del consiglio di Basildon, indichi martedì [1 marzo] le sue intenzioni, quando si confronterà con i rappresentanti di Dale Farm a Westminster in un incontro ospitato dal deputato conservatore John Baron. Preferiranno la conciliazione o la distruzione?

Sul tavolo ci sarà il piano del Gypsy Council per fornire un parcheggio alternativo per i caravan degli abitanti di Dale Farm che perderanno la casa, sul terreno offerto dalla Homes and Communities Agency, agenzia governativa (ma indipendente) sopravvissuta ai tagli della Coalizione.

"Andremo nei nuovi siti," commenta Richard Sheridan, presidente del Gypsy Council. "Ma non saremo spinti per strada, fuori dalla nostra terra senza un posto dove andare."

La loro posizione sarà significativamente rinforzata settimana prossima, da una visita a Dale Farm del comitato consultivo sulla protezione delle minoranze nazionali del Consiglio d'Europa. Assieme a due organismi ONU, per qualche tempo hanno monitorato la situazione.

La prova di forza sarà inevitabile se la sessione straordinaria del consiglio di Basildon il prossimo 14 marzo ratificherà l'opzione di sgombero. "Abbiamo la volontà politica," si è vantato Baron. "Non mi importa di quanti gruppi dei diritti umani si oppongono."

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TRAVELLER HOMELESS ACTION

Giorno di mobilitazione a Dale Farm il 14 marzo dalle h. 14.00, culminante con protesta di fronte al Basildon Centre alle 19.00 in coincidenza con il consiglio straordinario che voterà sui 13 milioni di sterline dello sgombero.

More information from: Dale.farm@btinternet.com - (+44) 01206 523528

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Di Fabrizio (del 18/10/2008 @ 09:00:08 in casa, visitato 2008 volte)

Da British_Roma

Ustiben Report

Gli operatori sociali hanno detto ai residenti di Dale Farm che avranno solo 40 minuti di preavviso prima che gli ufficiali giudiziari e i bulldozer inizino a spianare il più grande insediamento Zingaro. Le 90 famiglie di Crays Hill saranno letteralmente lasciate al buio quando la polizia dell'Essex bloccherà le strade la mattina presto subito prima della massiccia azione diretta dal consiglio di Basildon. Un funzionario del Consiglio di Contea dell'Essex parlando all'incontro dei residenti nel Centro di San Cristoforo ha descritto lo sgombero di Basildon come sacrosanto.

Ma dettagli stanno gradualmente emergendo, come i dubbi sullo stanziamento di cinque milioni di euro per lo sgombero, già condannato da molti come atto di pulizia etnica. La settimana scorsa i funzionari si sono incontrati con i residenti per quietare le paure che il consiglio possa mettere i bambini in istituto durante lo sgombero, se la Corte d'Appello, dopo l'udienza di dicembre, dovesse dare il via libera alla distruzione di Dale Farm.

"Non vogliamo prendere i vostri bambini, non ne abbiamo intenzione," ha spiegato Lou Williams. "Fintanto che sarà possibile lavoreremo con voi e aiuteremo i giovani, i vecchi ed i malati."

Nel contempo Noreen Fry, funzionario ECC con responsabilità per gli anziani, ha rivelato che in discussioni con Basildon è stato dichiarato che i suoi dipendenti saranno informati non oltre 40/45 minuti prima dell'inizio dello sgombero.

"Ci riuniremo al parcheggio Belvedere," ha detto riferendosi all'osteria in Crays Hill, Billericay. "Anche la squadra di Basildon e la polizia saranno là."

Ha detto che il consiglio della contea ritiene ciò un'emergenza su vasta scala. Kathleen McCarthy, vice-presidente del comitato dei residenti di Dale Farm, ha ammonito che ogni tentativo del consiglio o della polizia di portare via i bambini, incontrerà la resistenza di giovani e genitori. McCarthy ha detto di sapere bene che il consiglio non può prendersi in carico i bambini senza una decisione del tribunale. Ma il capo della polizia ha l'autorità di emettere un ordine per cui la polizia può trattenere i bambini sino a 72 ore. Per questa ragione, il prossimo passo sarà di chiedere un incontro con Roger Baker, capo della polizia.

"Abbiamo costruito noi questa comunità e non vogliamo che venga distrutta," ha dichiarato. "Non vogliamo andare nelle case o cambiare la nostra cultura."

Williams ha detto che accoglierebbe con favore qualsiasi piano della comunità per spostare bambini ed anziani in un posto sicuro. E' stato detto che potrebbero essere utilizzate le chiese mentre le carovane si spostano in un terreno adiacente, grazie ai rapporti creatisi con le famiglie senza tetto. Lin Jacobs ha spiegato che lo ECC potrebbe offrire una sistemazione provvisoria ai più bisognosi. Se ci fosse acqua corrente, la sua squadra sarebbe in grado di continuare i servizi d'assistenza in quella che si descrive come una tendopoli temporanea.

E' stata informata che la Croce Rossa ha promesso aiuto ed ha donato una grande tenda. La necessità di aggiornare una valutazione di rischio elaborata da Basildon nel 2005 assieme alla Constant & Co. è stata sottolineata da Grattan Puxon, segretario della Dale Farm Housing Association.

"I bisogni di assistenza sociale della famiglia e tutti i rischi in questione non sono ancora stati esaminati," ha detto Puxon. "Dobbiamo essere parte in causa del rapporto di valutazione finale di rischio, perché è la nostra gente, bambini inclusi, ad essere in pericolo."

"Una volta che gli ufficiali giudiziari iniziano, demoliscono e bruciano tutto, ha detto Kate O'Brien, madre di Dale Farm.

"Ti spingono via e ti insultano a male parole, anche se sei malata o incinta. Ci mandano per strada e ci lasciano a vivere in un fosso."

 
Di Fabrizio (del 26/07/2008 @ 08:58:49 in casa, visitato 1916 volte)

Da British_Roma

A Rt Hon Jack Straw
Ministro della Giustizia

RECLAMO CONTRO GLI OPERATORI DI CONSTANT & CO

Spettabile Mr Straw,

Migliaia di Zingari in GB sono stati cacciati dagli operatori di Constant & Co, una compagnia che secondo il proprio sito web è specializzata nello sgombero dei Viaggianti.

Già centinaia di famiglie sono state brutalmente sgomberate dalle proprie terre, un processo criticato dall'Alta Corte e che molto presto potrebbe costare alla Gran Bretagna lo stesso tipo di condanna che ora è rivolta al trattamento dei Rom in Italia.

Secondo Sir Brian Briscoe, presidente della Task Force sugli Zingari, il Dipartimento per gli Affari Costituzionali ha accertato l'esigenza di regolare gli agenti della sicurezza privata e la necessità di un'esercitazio di consultazione, particolarmente per quanto riguarda la misura di procedura dei reclami.

Sir Brian continua dicendo che nel portare avanti le sue proposte sul regolare gli agenti della sicurezza, il Ministro della Giustizia dovrebbe assicurare copertura alle azioni degli operatori privati che sgomberano gli Zingari.

Alla luce di questa dichiarazione, chiediamo perché il Ministro, invece di accettare il dossier di 26 pagine sulle azioni dei dipendenti di sicurezza privata a voi sottomesso dalla Dale Farm Housing Association, l'ha soltanto girato al Governo Comunità Locali per una risposta.

Questo dossier, fornendo prova sulla negligenza sulle regole sanitarie e di sicurezza, richieste sulla valutazione del rischio prima degli sgomberi, e la distruzione e falò senza problemi di proprietà (invece della loro rimozione come specificato dagli ordini del tribunale), è pertinente alla richiesta di controllo degli agenti di sicurezza. Come sperimentato dalla nostra gente, gli sgomberi su larga scala, che coinvolgono polizia anti-rivolta e bulldozer che terrorizzano e traumatizzano i bambini, equivalgono alla pulizia etnica.

L'argomento, vitale per il benessere della nostra gente, è stato discusso nell'incontro del Consiglio Zingaro alla Greenwich University il 19 luglio e sarà nuovamente in agenda il 9 agosto. Spero in una vostra risposta soddisfacente entro quella data.

In fede,
Richard Sheridan
President Gypsy Council


[...]

 
Di Fabrizio (del 21/07/2009 @ 08:54:51 in Europa, visitato 1877 volte)

Da British_Roma. E' da molto che non pubblicavo aggiornamenti da Dale Farm

IL CONTRATTO DELLO SGOMBERO DI DALE FARM ATTRAE GLI UFFICIALI GIUDIZIARI By Grattan Puxon

La più conosciuta impresa di "sicurezza" antizigana della GB, responsabile del brutale sgombero di Twin Oaks nel 2004, dice di essere pronta alla più grande operazione di rimozione mai avuta contro un villaggio comunitario in Bretagna nei tempi moderni.

Constant & Co., che ha incamerato decine di milioni di euro sgomberando gli Zingari dalla loro terra, con maniere forti e a mala pena legali, ora vuole il contratto per demolire Dale Farm, che vicino a Crays Hill, Essex, ospita 500 Viaggianti.

Il lavoro, che vale tre milioni di euro, comprenderebbe la rimozione, e in alcuni casi la distruzione, di chalet e case mobili, e lo sgombero fisico di 90 famiglie, inclusi bambini, anziani ed infermi, a lasciare il distretto, impoveriti e senza un posto legale dove vivere.

Assieme alle loro dimore e alla scuola primaria dei bambini, le famiglie stanno per perdere l'unico centro comunitario giovanile e la cappella di San Cristoforo.

"Questa è pulizia etnica," dice uno dei volontari che ha visitato Dale Farm. "Ma il consiglio comunale sta tentando di mascherare questo fatto con molto linguaggio politicamente corretto."

A causa dell'alto costo del lavoro, il comune di Basildon è stato costretto a pubblicare un bando sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. La data di chiusura per le offerte è a metà agosto.

Nell'annuncio il consiglio comunale dichiara che l'offerta vincitrice deve "dimostrare l'impegno a sostenere i principi di uguaglianza e della legislazione sulla differenza e dimostrarsi sensibile e reattivo ai bisogni della gente."

D'altra parte, Basildon ha già indicato le sue preferenze nel re-ingaggio di Constant, una ditta che il consiglio ha già impiegato per diversi piccoli sgomberi. I critici dicono che sono stati condotti in maniera da ostentare i regolamenti UE sulla salute e la sicurezza, avendo come risultato l'inutile distruzione di enormi quantità di proprietà private.

Durante le azioni sono state perse preziose porcellane Crown Derby ed altri oggetti.

Fotografie mostrano come ad Hovefields non sia stata messa in sicurezza l'area di sgombero, con i bambini che stazionavano in prossimità quando le macchine pesanti erano in azione.

Mentre il consiglio comunale ha giustificato l'uso del comma 178 dell'Atto di Pianificazione Cittadino e Ambientale per restaurare la cintura verde, il terreno a Hovefields è stato lasciato brullo e abbandonato. La vegetazione superficiale è stata distrutta ed il terreno è stato circondato da alte banchine di terra.

La maggior parte del terreno è ora inondato da acqua contaminata delle fognature rotte dei servizi igienici, costituendo un pericolo alla salute di bambini e adulti che continuano a vivere lì attorno aspettando nuove incursioni di Constant.

CAROVANE IN FIAMME

Un film prodotto dalla Dale Farm Housing Association mostra carovane in fiamme mentre gli ufficiali giudiziari maltrattano bambini che stanno gridando. Constant è la compagnia che ha mantenuto sinora questo compito, con un approccio brutale.

Riferendosi allo sgombero di Twin Oaks, Justice Collins ha detto al Tribunale Supremo di aver visionato un video su Constant all'opera, dove lei considera la condotta dei suoi dipendenti inaccettabile in quanto porta inevitabilmente a condizioni di pericolo.

"Il consiglio deve riconsiderare l'uso di questa compagnia," ha dichiarato Justice Collins. Ha anche notato che la polizia ha mancato di controllare gli eccessi degli incaricati di Constant.

Collins ha aggiunto che in caso di seria malattia o di esigenze dei bambini, lo sgombero sarebbe sproporzionato. Anche se il diritto di sgomberare è stato sinora sostenuto, le condizioni relative sono state adottate in una complessa decisione della Corte d'Appello all'inizio dell'anno.

Richiesto dall'Atto sulla Libertà d'Informazione di fornire copia dei rapporti sui rischi connessi agli sgomberi di Hovefields e Dale Farm, Basildono ha dovuto ammettere di non aver svolto alcuna ricerca in questo senso.

Jean Sheridan, madre di tre gemelli a Dale Farm, ha timore del trauma che gli incaricati dello sgombero possono causare ai suoi figli. Spera che prima che Constant entri in azione, lei possa portare il caso alla Corte Europea dei Diritti Umani.

"Non abbiamo nessun altro posto dove andare ed i miei figli hanno bisogno di trattamenti medici," dice Jean. "Sono nati prematuri e sono fortunati a vivere. Come sopravviveranno al terrore che porterà Constant?"

Il Commissario britannico dell'Infanzia ha chiesto a Basildon cosa intende fare per salvaguardare la sicurezza dei bambini durante la demolizione e quale sistemazione alternativa venga offerta loro. Sinora non ha ricevuto nessuna risposta soddisfacente.

 
Di Fabrizio (del 06/11/2007 @ 08:46:59 in casa, visitato 2572 volte)

By Grattan Puxon

Richard Sheridan, portavoce di Dale Farm, questa settimana sarà a Bruxelles per ottenere supporto alla campagna per fermare le ruspe di Basildon contro la più grande comunità Viaggiante nel Regno Unito.

In compagnia di Joseph Jones, rappresentante dei Viaggianti, chiederà una moratoria di tutti gli sgomberi finché non siano disponibili aree di sosta in Gran Bretagna e nel resto d'Europa.

Ci si aspetta che il Parlamento Europeo adotti linee guida per l'inclusione sociale dei circa 10 milioni di Rom e Viaggianti che vivono nei 27 stati dell'Unione Europea.

"Siamo stati esclusi per secoli" ha detto Sheridan prima di partire. "Questa è la nostra chance di indicare un modello per un futuro migliore."

Ma aggiunge che il primo obiettivo è di portare l'attenzione su ciò che descrive come la politica di pulizia etnica del consiglio di Basildon. Il consiglio ha votato la spesa di circa 5 milioni di euro per ripulire il distretto da 150 cosiddette famiglie Viaggianti non autorizzate.

Il mese scorso, il consiglio ha partecipato nel perseguitare 25 famiglie Viaggianti che diverse volte tentarono di accamparsi nel territorio distrettuale. Furono sgomberati grazie alla notoria Sezione 61 del Criminal Justice Act, che effettivamente proibisce il modo di vita dei Viaggianti.

"La polizia ci ha sgomberato cinque volte in tre giorni," dice Patrick Gammell. "Dove possiamo vivere? L'anno scorso siamo stati cacciati dalla nostra terra e sinora siamo stati cacciati ovunque."

Dozzine di piazzole e terreni privati sono stati distrutti negli ultimi cinque anni dalle autorità locali. Molti hanno impiegato i servizi di Constant & Co, una compagnia nota per usare mano pesante.

Constant ha raso al suolo la comunità modello di Woodside nel Bedfordshire, cacciato i Viaggianti e dato alle fiamme le loro proprietà, su incarico del consiglio di Chelmsford. Il conto per questo lavoro è di oltre 25 milioni di euro all'anno.

La conferenza di Bruxelles è l'apice di un programma di cinque anni per incoraggiare la cooperazione tra gli stati membri nella lotta all'esclusione sociale dei Rom, come previsto nel trattato di Amsterdam del 2002.

Segue una dichiarazione del Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa ed il rapporto speciale ONU di ottobre che deplora gli sgomberi forzati e la marginalizzazione di Rom e Viaggianti, compreso la Bretagna.

Appoggiano la dichiarazione, un gruppo di importanti OnG, incluso European Roma Rights Centre e Greek Helsinki Watch, che portano l'attenzione sulla minaccia di sgombero a Dale Farm. Viene scritto che Basildon ha nuovamente rigettato l'appello per ottenere i permessi di sosta, e hanno già distrutto una dozzina di case nella vicina Hovefields.

Nel frattempo, i Viaggianti di Dale Farm rifiutano di fornire ogni ulteriore informazione personale sulle loro famiglie. Dicono che il consiglio di Basildon ha già infranto la legge britannica sulla protezione dei dati, mettendo alcuni dettagli sanitari e sociali personali in un sito web.

Attualmente, tre famiglie hanno citato il consiglio per danni. Se la loro azione avesse successo, altre famiglie seguirebbero il loro esempio, la tal cosa potrebbe costare ai contribuenti di Basildon un milione di euro.

I funzionari comunali sono in difficoltà per il boicottaggio delle informazioni, dato che hanno bisogno di nuovi dati per la riunione consigliare del mese prossimo, quando si dovrà rispondere al tribunale sul piano di sgombero ed essere ascoltai l'11 febbraio.

I procuratori legali hanno consigliato ai Viaggianti di non cooperare con lo staff consigliare. Puntualizzano che mentre l'ordine di applicazione contro le 86 case di Dale Farm sussiste tuttora, la raccolta dei dati sul welfare non porterebbe loro benefici.

[...] Dice Kathleen McCarthy, portavoce della Dale Farm Housing Association. "La richiesta di dati personali è un abuso della nostra privacy. Non è per il nostro bene."

Dale Farm è stata sotto assedio per sette anni. 500 Viaggianti a cui era stato garantito il permesso di sosta sul loro terreno, se lo son visti ritirare perché le loro case si trovano nella cintura verde.

Ma questo secondo Kathleen McCarthy è la ricerca di un capro espiatorio contro i Viaggianti che hanno comprato i terreni.

L'ex vice primo ministro John Prescot ha suggerito una soluzione attraverso l'individuazione di un'area alternativo nella vicina Pitsea. Ma il consiglio di Basildon ha rigettato un piano in questo senso, proposto dalle associazioni dei Viaggianti.

"Abbiamo fatto un centinaio di richieste di sosta e siamo passati attraverso cinque inchieste pubbliche," dice Richard Sheridan. "Dicono che siamo illegali, ma boicottano ogni nostro tentativo di ottenere i permessi."

 
Di Fabrizio (del 21/01/2006 @ 03:35:58 in Europa, visitato 2366 volte)

Premessa: quella degli sgomberi in Gran Bretagna è una vertenza che dura da anni. QUI un riassunto degli ultimi sviluppi. Tra l'altro, ci sono diversi punti di contatto con la situazione in Italia (vedi)

Da: Dale Farm

Cari amici!

Stiamo affrontando una nuova crisi.

Vi scrivo in parte per informarvi sulle novità e in parte per richiedere il vostro aiuto in vista della prossima riunione del Comitato per lo Sviluppo di Basildon, quando si discuterà dell'ormai imminente rasa al suolo del nostro villaggio.

La riunione si terrà il 24 gennaio alle 19.30. Lo stesso giorno alle 18.30 organizzeremo un picchetto con delle candele. Potete partecipare al nostro picchetto anche virtualmente comunicando la vostra adesione al leader dei Tory: Malcolm.buckley@members.basildon.gov.uk e buckleymr@btinternet.com inviandocene copia a dale.farm@ntlworld.com (per i media).

I nostri avvocati nel contempo stanno preparando il ricorso al tribunale previsto il 14 marzo ed assieme di ribaltare la decisione presa dal comitato comunale, che non ha niente a che vedere con la Cintura Verde ambientale, ma è soltanto razzista.

L'alternativa che ci è stata proposta del sito di Pitsea NON si trova nella Cintura Verde ed è stata un'area di sosta autorizzata negli anni '70 - ma il comune SI OPPONE anche a questa soluzione e non intende concedere i permessi di sosta.

Quasi sicuramente, il comitato di sgombero riaffermerà la decisione di impiegare la compagnia privata di sicurezza Constant & Co, che costerà alle casse comunali due milioni di sterline.

Ma ci sono almeno quattro nuovi fattori da considerare:

  1. sarà usata violenza a donne e bambini,

  2. le conseguenze psichiche per quanti assisteranno alle violenze,

  3. gli effetti di generale impoverimento, specialmente per i più giovani, di chi sarà costretto a tornare per strada,

  4. le difficoltà di chi ha problemi di salute o bisogno di cure mediche (se dovrà tornare per strada)

Inoltre:

Il vice primo ministro John Prescott, nel suo lavoro di mediazione, ha impegnato il governo per una moratoria dello sgombero di un'area di 10 yards, che diventerebbero 40 se sarà accolto l'appello in discussione il 27 febbraio, e la moratoria varrebbe due anni. Ha poi messo a disposizione un'area alternativa, a Pitsea appunto, che il comune di Basildon non vuole concedere. Infine attualmente Dale Farm da un lato è stata circondata da filo spinato e valli artificiali, dall'altro i residenti sono pronti a resistere in modo non-violento allo sgombero.

In un recente articolo di Jon Austin, Vanessa Redgrave rilanciava l'idea di una catena umana attorno al campo per prevenire lo sgombero. Per quanti di voi non potessero prendervi parte, mi permetto di fornire alcuni suggerimenti per una lettera da inviare al consiglio comunale:

[Cliccando su “consiglio comunale, dovrebbe aprirsi il vostro lettore di posta, con il testo in inglese che riporto qui sotto e che riassume quanto esposto nell'articolo. Se non vi aggrada, cambiatelo pure. Potrete così inviare una lettera al consiglio comunale e una al comitato degli occupanti di Dale Farm (se funziona il link, ovviamente) NDR]

The Commission for Racial Equality, in seeking a judicial review of Basildon's decision to deny planning permission for Dale Farm and instead to drive the 600 residents from their own land by force, has implied that it actions are racially motivated.

Wickford Primary Care Trust have expressed their fears that if bulldozers are sent in to destroy the 90 homes women and children will be injured. For this reason I continue to oppose the use of force. But in the changed circumstances now prevailing it make no sense to employ Constant & Co, the bailiff company, which has a dubious reputation as self-styled Gypsy eviction specialists.

In view of Deputy Prime Minister John Prescott's proposal that an alternative site be provided at Pitsea, will the committee please consider postponing enforced action against Dale Farm until full consideration of the Pitsea site, including a planning appeal, has been given.

All the best

Grattan

01206 523528

 
Di Fabrizio (del 05/07/2005 @ 03:00:00 in casa, visitato 5260 volte)

La campagna lanciata per evitare lo sgombero di Dale Farm continua, anche con sollecitazioni inviate al Consiglio Distrettuale. Di seguito una selezione di alcune lettere che stanno arrivando:

DALE FARM: CHIEDE A Mr BUCKLEY

PERCHE' VUOLE DISTRUGGERE LE NOSTRE CASE, VITE E SPERANZE

To: Mr Malcolm Buckley, leader of Basildon District Council
and all members of the council and officials

From: Grattan Puxon, secretary,
Trans-European Roma Federation
01206 523528

*************************************
ULTERIORI DOMANDE possono essere sottoposte a:

*************************************

Signore,

Notifichiamo al consiglio da Lei presieduto che le seguenti persone intendono porre le seguenti questioni durante l'incontro che si terrà al Basildon Centre, alle 19.30 del 14 luglio.

Copia delle seguenti sarà inviata ai media nazionali e internazionale, come pure alle organizzazioni: Amnesty International, UN Commission on Human Rights, COHRE, CRE, ERF, OPPM etc

1 Kathleem McCarthy, presidentessa del comitato Dale Farm: 07799332832 "Se saremo sgomberati, dovete volete mandarci?"

2 Michael Sheridan, comitato: 07747417711 "Quale sistemazione verrà data a quanti verranno privati della casa e che sono registrati come senza-casa nel vostro comune?"

3 Nora Egan, comitato: 07775527141 "Quale possibilità per i miei figli, e per tutti gli altri bambini, di poter continuare la scuola, se ci sgomberate?"

4 Anita Sheridan, residente: 07778800623 "Se verremo sgomberati, cosa accadrà a quei bambini, come mia sorella, che hanno bisogno di cure mediche specialistiche?" 

5 Kathleen Slattery, residente: 07931379640 "Ho denunciato in passato il consiglio distrettuale di Hertsmere per violazione dello Human Rights Act, e vorrei che foste a conoscenza che se sarò sgomberata intendo farlo anche col vostro comune"

6 Margaret Egan, residente: "Il Vostro consiglio è a conoscenza che mia madre, Ann Egan, ha già subito uno sgombero da Twin Oaks, vicino Borehamwood, è seriamente malata e avrebbe il diritto di trascorrere in pace il tempo che le resta da vivere?"

7 Bridget Quilligan, residente: "Il consiglio mi dica cosa intende fare del mio prefabbricato se voterà lo sgombero. Dove potrò sistemarlo e come farò ad riaverlo indietro?"

8 Nora Gore, residente: 07780512466 "Il consiglio mi dica se ha esaminato la mia richiesta di residenza e quando sia la scadenza, o se invece le diverse richieste verranno esaminate in blocco."

9 Jimmy Slattery, residente: 07796123201 "Ho partecipato recentemente a una conferenza con ufficiali della polizia. Voglio sapere chi di voi consiglieri sarà presente se deciderete di incaricare Constant & co. dello sgombero."

10 Nora Gammell, residente: 07931379640 "Ai tempi di Twin Oaks ero incinta di otto mesi e gli incaricati di Costant & co. mi sbatterono a terra durante lo sgombero. Voglio sapere se potete garantire che questi episodi non si ripetano e che i miei bambini non siano terrorizzati un'altra volta dalle persone che avete assoldato"

11 Cathleen Qulligan, residente: 07771557345 "I miei parenti hanno visto bruciare da Costant & co proprietà ed effetti personali, inclusi i vestiti dei bambini. Sarete in grado di controllare il loro comportamento e che queste cose non si ripetano a Dale Farm?"

12 Kathleen Buckley: 07796825614 "Il Vostro consiglio è a conoscenza che la mia mobilhome è stata bruciata a Chelmsford da Costant & co. e che per questo li ho denunciati? Se darete mandato a quella compagnia, rischiate di venir sommersi da centinaia di denunce simili, per l'ammontare di una cifra spropositata."

13 Lorraine Sheridan, residente: 07961941569 "Se il comune di Basildon è tenuto al rispetto dei diritti umani e dello Human Rights Act, perché avete votato lo sgombero?"

14 Ruth Barnett, sopravvissuta ebrea ai progrom in Germania negli anni '30: 0207 431 0837 "I membri del consiglio sono a conoscenza che questa azione è stata paragonata in Zimbabwe alle pulizie etniche in atto in quel paese?"

15 Sue Conlon, Peace and Progress: 07791991756 "Mr Buckley, consiglieri - se la vostra casa e tutto il vostro quartiere fosse per essere demolito, stareste a guardare o protestereste contro un'azione così estrema e devastante? E sei voi protestaste, rispettereste i residenti di Dale Farm per lo sforzo che stanno compiendo e tornereste a votare per lo sgombero?"

16 Grattan Puxon, segretario Dale Farm Housing Association: "I signori consiglieri sono stati avvertiti che con la demolizione di Dale Farm distruggete il futuro di 200 bambini innocenti e che questa macchia peserà sul nome di Basildon in tutto il Regno Unito ed in Europa?"

17 Joe Jones, Gypsy and Traveller Affairs: 07765174141 "Il consiglio è a conoscenza che per lo sgombero di Dale Farm dovranno operare veicoli e macchine pesanti in presenza di bambini piccoli, contravvenendo alla Health and Safety Regulations - e nel caso che precauzioni intende adottare e far adottare da Constant & co. e subcontractors?"

18 Bridie Jones, G&TA: 07765174141 "Sono preoccupata soprattutto per i 150 studenti. I consiglieri mi dicano come intendono agire perché continuino la frequenza scolastica durante e dopo lo sgombero, inoltre a) come credano sia possibile evitare loro dei traumi b) nel caso probabile che questo sgombero dovesse causare loro la non frequenza scolastica, se  il consiglio intende rivalersi sui loro genitori per non aver mandato i figli a scuola. [...]"

19 Hazel Sillitoe, media: 0794641725 "Nel corso dello sgombero di Twin Oaks, Costant & co. e la polizia tentarono di impedire la presenza dei mezzi di informazione. Ne seguì una formale protesta tramite Sky News.Mr Buckley può dirmi se alla luce di quanto accaduto i media avranno libero accesso a Dale Farm, o nel caso quale pretesto giuridico sarà adottato per impedirne la presenza."

20 Sylvia Dunn, G&TA: "Mi rivolgo a Voi come componente di Human Rights Monitors, per sapere se il consiglio può assicurare che la mia presenza a Dale Farm in caso di sgombero non venga impedita da Costant & co. o dalla polizia"

Fonte http://groups.yahoo.com/group/British_Roma

 

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