Rom e Sinti da tutto il mondo

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Richiediamo chiarezza. Di Rom si parla poco e male, anche quando il tema delle notizie non è "apertamente" razzista o pietista, le notizie sono piene di errori sui nomi e sulle località

La redazione
-

\\ Mahalla : VAI : musica e parole (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 02/11/2008 @ 09:27:23, in musica e parole, visitato 2386 volte)

Il 9 novembre nella zona archeologica di Sesto San Giovanni (MI), al ristorante "Il Maglio" in via Granelli 1, alle ore 18:00, verrà presentato il dossier "Mamma li zingari!".

L'evento è stato organizzato dalla rivista Confronti, che ha pubblicato il dossier.

Sul dossier hanno scritto anche Franca Di Lecce, Alessia Passarelli, Rocco Luigi Mangiavillano ed Emiliano Laurenzi. Le foto che illustrano le pagine interne sono di Rocco Luigi Mangiavillano.

Il dossier documenta la cultura Rom e le persecuzioni di cui lo stato italiano si sta rendendo responsabile verso una minoranza che in Europa conta quasi 15 milioni di persone.

Alla presentazione saranno presenti, tra gli altri, Moni Ovadia, Dijana Pavlovic e Santino Spinelli.

 
Di Fabrizio (del 25/10/2008 @ 13:44:24, in musica e parole, visitato 1971 volte)

Ricevo da Marco Brazzoduro

COMUNICATO STAMPA

ALEXIAN AND INTERNATIONAL FRIENDS Un Trasguardo Musicale Internazionale - 15° edizione - Sabato 15 Novembre 2008
Lanciano, Teatro Fedele Fenaroli ore 21.30

L' associazione culturale Thèm Romanò organizza, nell'ambito della stagione teatrale 2008-2009 del Comune di Lanciano, in collaborazione con l' Istituzione Deputazione Teatrale a partire dalle ore 21.30 di sabato 15 novembre a Lanciano presso il Teatro Fedele Fenaroli la quindicesima edizione del Festival Alexian and International Friends un appuntamento artistico e musicale di grande rilevanza internazionale. La kermesse che vanta un cast di assoluto prestigio, è un incontro artistico e culturale di diversi generi musicali e sarà presentata dalla bella e bravissima conduttrice di Domenica in ( Rai uno) Lorena Bianchetti già presente in alcune delle passate edizione e dal simpatico e istrionico Paolo Brosio.

Il festival è un trasguardo artistico aperto ai diversi generi musicali: dall'etnico alla musica classica passando per il jazz e la musica leggera per una reale interazione di grande suggestione artistico e culturale. Alexian sarà il cuore pulsante dell'evento interagendo con tutti gli artisti e presenterà il suo nuovo lavoro discografico dal titolo "Me pase ko Murdevele - Io ac-Canto a Dio" prodotto e distribuito a livello internazionale dalla Compagnia Nuove Indye (CNI). Presente L'Arcivescovo di Lanciano e Ortona Carlo Ghidelli che ha curato la presentazione del Cd e l'importante produttore della Casa Discografica CNI Paolo Dossena. Sarà inoltre presentata la raccolta di partiture musicali Rom per Orchestra Sinfonica Romano Drom - Carovana Romanì di Alexian Santino Spinelli edito dalla prestigiosissima casa editrice di Bologna Ut Orpheus Edizioni che pubblica e divulga a livello internazionale musica classica, presente l'editore Roberto De Caro, una personalità di grande rilievo culturale. L'evento è inserito nell'ambito dell'Anno Europeo del Dialogo Interculturale. Nel cast artistico della quindicesima edizione oltre all' Alexian Group di Santino Spinelli sono presenti nomi eccellenti come Eugenio Bennato, che ha partecipato all'ultimo festival di S. Remo, il formidabile duo Jalisse, vincitori del festival di S. Remo del 1997, Moni Ovadia celebre per il suo grande carisma e attesissimo il suo duetto con Alexian, la Ozen Orchestra che eseguirà musica ebraica (ozen significa "orecchio" in ebraico), i Magadis che eseguiranno musica classica ispirata al mondo Rom, non mancherà il jazz con Swing de Bois, un gruppo di jazz manouche che farà un omaggio al grande Djando Reihnardt precursore del jazz europeo. Protagonista anche il pianista biscegliese Nico Arcieri che si esibirà con Alexian in una composizione scritta a quattro mani dai due artisti. Il festival vedrà la partecipazione straordinaria del regista e attore Leonardo Pieraccioni, del grande musicista gitano Paco Suarez dalla Spagna. Nelle passate edizioni il festival di Alexian ha ospitato artisti di fama nazionale ed internazionale come i Tazenda, Rossana Casale, Francesco Baccini, Linda, Enrico Beruschi, Sageer Khan dall'India, i Rajko dall'Ungheria, Ternipè dalla Slovacchia, la Kadrievi Orkestar dalla Macedonia e tantissimi altri. Saranno inoltre presenti i giornalisti scrittori Furio Colombo e Gian Antonio Stella che riceveranno il prestigioso premio Phralipé (fratellanza e solidarietà) nell'ambito della cerimonia di premiazione del Concorso Artistico Internazionale "Amico Rom" che si svolgerà nel pomeriggio al teatro Fenaroli a partire dalle ore 15 con ingresso libero. Un appuntamento intenso da non mancare!

http://www.alexian.it/internationalfriends/15/15international.htm

Per informazioni e contatti:
tel 0872/660099
tel 392 3577386
tel 340 6278489
email giuliadirocco@fastwebnet.it
email spithrom@webzone.it

 

Una segnalazione di Tommaso Vitale da ADN Kronos. Nota personale: una buona iniziativa (soprattutto di questi tempi), mi spiace invece che tutto lo spazio della notizia sia lasciato a Piero Pelù e venga fatto solo di sfuggita il nome dello "storico gruppo gitano" che l'accompagnerà. Ma forse è meglio così...

Roma, 21 ott. - (Ign) - ''Non credo al censimento dei rom: sono tutte operazioni di marketing''. Piero Pelù (nella foto) parlando a IGN, testata on line del gruppo Adnkronos, critica le scelte del governo per la regolarizzazione dei campi nomadi, anche se, precisa, ''non sono qui per far polemica, ma per dare spazio alla loro musica, alle sonorità gitane''. Domenica prossima l'artista toscano presenterà con un concerto (alle 22, Festival della Creatività alla Fortezza da Basso a Firenze) la sua nuova produzione musicale 'Lacio Drom: Buon Viaggio' realizzato con il gruppo gitano ‘Acquaragia Drom’. Un progetto che, spiega, ''nasce in un momento in cui i rom sono sempre più al centro di incomprensioni e difficoltà''. Un lavoro ambizioso che ''vuole raccontare un popolo senza fissa dimora: un po’ come tutti noi artisti''.

Durante il concerto verranno suonati brani provenienti dalla tradizione manouche e alcuni stralci dal suo ultimo lavoro ‘Fenomeni’. Dietro al palco la proiezione del videoclip ‘un viaggio’, girato a S. Maries de la Mer in Francia, durante il raduno dei gitani di mezza Europa. ''È stata un’esperienza indimenticabile - dice l'ex leader dei Litfiba -. Quando si lavora con due registri di linguaggio, due musiche differenti, bisogna avere molta pazienza e sperimentare in continuazione''. Non è semplice anche perché, spiega Pelù, ''la cultura rom non è scritta, ma orale'' e quindi ''non ci sono spartiti, bisogna affidarsi completamente alla memoria''.

''È un po’ come quando ci si ritrova d’estate con gli amici in spiaggia e si canta attorno a un fuoco. Le canzoni non sono mai le stesse, ma cambiano, si evolvono. Così è per la musica rom, ogni volta è una scoperta per il pubblico e, lo confesso, un po’ anche per me''.

 
Di Fabrizio (del 19/10/2008 @ 09:25:04, in musica e parole, visitato 1949 volte)

Da La Repubblica.it

SPETTACOLI & CULTURA
PASSAPAROLA/Parla Pina Varriale, autrice di un romanzo su una bambina Rom, tema scomodo e di grande attualità
di SILVANA MAZZOCCHI

Pina Varriale

Sevla, bambina rom alle soglie dell'adolescenza si sente invisibile. Ignorata dai suoi coetanei, attira su di sé la diffidenza e il sospetto che circonda gli zingari, e sono l'unica forma di attenzione che conosce. Un giorno incontra Vanda, una donna rude e solitaria che finalmente la fa sentire una ragazzina come tutte le altre. Ma una notte alcuni uomini circondano il campo dove vive e a Sevla toccherà fare i conti con la sopraffazione e con la violenza imposte da chi non riconosce dignità ai diversi e non sa guardare al di là dei pregiudizi...

I bambini invisibili, di Pina Varriale, dal 21 ottobre in libreria per Piemme, racconta una storia inventata che è un pezzo di cronaca contemporanea e che apre una finestra su una realtà che pochi conoscono e che tutti giudicano con gli occhi della paura, spesso generata dall'ignoranza. Napoletana, Pina Varriale ha al suo attivo vari libri con protagonisti adolescenti, tutti molto letti dagli adulti ed è già autrice di Ragazzi di camorra, scritto sulla base di un'esperienza sul campo. Con I bambini invisibili affronta ancora una volta un tema scomodo e di grande attualità, con un linguaggio diretto e frugale che coinvolge e appassiona.

Sevla è rom e non viene accettata dai suoi compagni perché percepita come diversa?
Inizialmente Sevla non è accettata dai suoi compagni perché è percepita come "diversa", in quanto appartenente a una cultura di cui sia i ragazzi che gli adulti sanno ben poco. Basta fare qualche domanda per accorgersi di quanta confusione e ambiguità ci sia sul termine "Rom" che i più ritengono una abbreviazione di "romeno". Sono davvero pochi quelli che sanno che la parola "Rom" significa in realtà "Uomo", nel senso di essere appartenente alla specie umana. I Rom sono arrivati nel nostro Paese da moltissimo tempo, sono stati a lungo artigiani e fabbri, giostrai e allevatori di cavalli. L'industrializzazione e la rapida evoluzione della nostra società li ha portati inevitabilmente a essere degli esclusi, anche dal punto di vista lavorativo, non avendo più ragione d'essere il tipo di attività da loro praticato per vivere. Un destino, quello dei Rom, originari della lontana India e non della Romania, comune a tutte le culture "chiuse", che difendono la propria identità come unico fattore di appartenenza al proprio popolo. Sevla è orgogliosa di essere una Rom, lei per prima, in classe tende a isolarsi dai "gagé" perché, come le hanno insegnato i genitori e i parenti, gli "altri", in questo caso noi, sono sciocchi, superstiziosi e irascibili. La diffidenza e il "razzismo" non si trova su un unico fronte e se è vero che i compagni di classe non accettano Sevla e anche vero che Sevla fa altrettanto. Le cose cambiano soltanto con la conoscenza reciproca ed è esattamente questo che sperimenteranno Sevla e gli altri ragazzi.

I pregiudizi sono degli adulti prima che dei ragazzini, dei genitori prima che dei figli. A chi è rivolto il tuo libro?
Innanzitutto ai ragazzi e utilizza di proposito un linguaggio semplice e scorrevole che vuole essere accattivante e, al tempo stesso, di stimolo alla lettura. I bambini invisibili tuttavia, così come è accaduto per altri testi che ho scritto, si rivolge anche agli adulti e, in particolar modo ai genitori e agli educatori. Non si può infatti pensare di chiarire, spiegare, facilitare i rapporti con le culture "altre" se, noi per primi, ignoriamo la storia e le tradizioni di popoli diversi dal nostro e, in questo caso, dei Rom che al pari dei Sinti, sono presenti sul nostro territorio da almeno due secoli. L'intolleranza, la xenofobia, il razzismo affondano le loro radici proprio nell'ignoranza e, se il sostrato su cui devono contare i nostri figli è costituito dal pregiudizio e dalla paura del confronto con esperienze e culture differenti, è ovvio che i ragazzi manifesteranno diffidenza e timore nei confronti di coloro che sono stati indicati non solo come diversi ma potenzialmente pericolosi. Sevla, nel libro, non si fida dei gagé, i non Rom, li considera degli esseri strani e cattivi, scopre presto che sono anche dei bugiardi e che non bisogna fidarsi delle loro promesse. Sarà invece un problema comune sia ai Rom che ai gagé ad accomunare i compagni di classe di Sevla, ma non c'è da meravigliarsi perché i ragazzi, a differenza degli adulti, quasi sempre sanno mettere da parte i preconcetti e ragionare con la propria testa.

Ragazzi di camorra conteneva tracce di storie vere, e I bambini invisibili?
In tutte le storie che racconto c'è sempre una traccia di vero. In Ragazzi di camorra sono partita da un'esperienza personale vissuta con dei ragazzini a rischio per i quali, insieme a pochi volontari, mettemmo su un laboratorio che, in realtà, era solo un pretesto per strapparli alla strada proponendo qualcosa a cui non erano abituati: uno spazio e un tempo solo per... essere dei ragazzi. Nel caso di quest'ultimo romanzo I bambini invisibili non sarà difficile, anche al lettore più distratto, ravvisare episodi di cui, purtroppo, la cronaca di questi ultimi mesi ci ha messo a conoscenza. I roghi nei campi Rom, soprattutto nella zona del napoletano, hanno riempito le pagine dei quotidiani nazionali e gli episodi di intolleranza e di xenofobia hanno segnato una pagina non solo triste, ma senz'altro vergognosa della nostra cosiddetta "civiltà".

Il romanzo, non a caso, è dedicato a Cristina e a Violetta, due piccole Rom annegate questa estate nel mare di Torregaveta, tra l'indifferenza e l'evidente fastidio dei bagnanti "costretti" a prendere il sole coi due corpicini abbandonati sulla sabbia. Le foto di quell'episodio, per il quale non trovo parole adeguate per descrivere lo sdegno e l'orrore, hanno fatto il giro del mondo, ma di certo non hanno restituito alle famiglie le loro due bambine. Questo libro non è dedicato soltanto a loro, ma a tutte quelle migliaia di bambini "invisibili" che piangono, soffrono e muoiono, ogni giorno, tra l'indifferenza di un mondo che sembra non dare più alcun valore alla vita umana.

Pina Varriale, I bambini invisibili
Piemme - Pag 192, euro 12,50.

 
Di Fabrizio (del 17/10/2008 @ 09:13:25, in musica e parole, visitato 3755 volte)

Ricevo da Tommaso Vitale

I rom e l’azione pubblica
a cura di Giorgio Bezzecchi, Maurizio Pagani e Tommaso Vitale
Pagine: 288
Prezzo: Euro 20
ISBN: 978-88-7039-0377
Teti Editore

I gruppi zigani sono molti e differenti. Abitano da secoli il tessuto urbano d’Europa. Sono parte integrante della storia italiana, soggetti in uno stato di diritto. Spesso, tuttavia, le politiche nei loro confronti assumono tratti marcatamente discriminanti e di frequente gli enti locali adottano vere e proprie forme di razzismo istituzionale. Altre volte, politiche e provvedimenti ben intenzionati falliscono per le proteste e le mobilitazioni locali, ma anche per il mancato ascolto e coinvolgimento dei diretti interessati, i rom e i sinti.

Il volume tenta di fornire idee e appigli per uscire da questo senso di impotenza: i diversi contributi che lo compongono mostrano strade concretamente percorribili nell’azione pubblica.

Guardando alla sfida di una politica democratica e partecipata, questo libro racconta una pluralità di casi empirici che aiutano a capire come è possibile rispettare i diritti fondamentali delle minoranze, moltiplicando il consenso sulle politiche necessarie per una migliore convivenza.

Il volume contiene saggi di Alberto Giasanti, Amoun Sleem, Antonio Tosi, Carlo Cuomo, Elisabetta Vivaldi, Giorgio Bezzecchi, János Ladányi, Joanna Richardson, Laura Boschetti, Maurizio Pagani, Paola Pessina, Tommaso Vitale, Zoran Lapov.

Giorgio Bezzecchi
, presidente della cooperativa Romano Drom, è un Rom Harvato, esperto di processi e politiche di mediazione culturale. Da molti anni è uno dei massimi dirigenti dell’Opera Nomadi. Vive e lavora a Milano.

Maurizio Pagani, dirigente dell’Opera Nomadi, da molti anni è attivamente impegnato in azioni di promozione sociale delle comunità zingare e studio delle politiche pubbliche. Vive e lavora a Milano.

Tommaso Vitale, ricercatore di Sociologia, insegna sia Sviluppo locale che Programmazione sociale all’Università degli Studi di Milano Bicocca ed è membro della redazione di Partecipazione e conflitto - Rivista di studi politici e sociali.

Nicola Teti Editore
teti@teti.it - www.teti.it

Per l’acquisto versare il relativo importo sul c/c postale n° 59861203, intestato a: Nicola Teti Editore srl - Milano. Per pagamento in contrassegno l’importo va maggiorato di € 3 (Tel. 02.55015575).

 
Di Fabrizio (del 16/10/2008 @ 09:27:49, in musica e parole, visitato 2311 volte)

Ricevo da Marco Brazzoduro

IALS presenta:

WORKSHOP INTENSIVO SU CANTO ZIGANO DANZA, CULTURA ROM
e la sua espressione nella voce e nel corpo

"A VOCE LIBERA"
è condotto da
CRISTINA BARZI e MARIAN BALOG

Venerdì 7/11 h: 10.00 – 13.00 sala 2
Sabato 8/11 h: 10.00 – 13.00 sala 2
Domenica 9/11 h: 12. 30 – 15.30 sala 7

Cristina Barzi, cantante e membro della band "Officina Nomade". Attrice di teatro, mimo/clown, tv fiction, docente d’espressione corpo/voce presso l’Accademia Corrado Pani di Roma
Marian Balog, regista, drammaturgo, cantante, attore e danzatore, membro del Romathan Theatre di Kosice, (Slovakia) e del trio vocale Rom "Kali Cerchen".

Rivolto in particolare a: cantanti, danzatori, attori. Studenti e non professionisti interessati all’argomento

* espressione della voce: esercizi di respirazione ed emissione della voce. Libero uso della voce cantata e parlata, finalizzato all’espressività vocale individuale. Tecnica vocale.
* studio di canti della tradizione zigana rom e montaggio di un breve repertorio
* studi sulla danza Rom e montaggio di una piccola coreografia
* storia della cultura e del popolo Rom
* espressione voce/corpo: espressione corporea, esercizi individuali e di gruppo ed improvvisazione su musica, finalizzati allo sviluppo delle potenzialità espressive. Ascolto della voce istintiva e della spontanea gestualità che questa voce provoca al corpo in movimento.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA con versamento di un anticipo sulla quota di partecipazione ENTRO IL 31 OTTOBRE ’08 da versare presso SEGRETERIA IALS via C. Fracassini, 60 – 00196 Roma Tel 06 3236396 – 06 3611926 – promozione@ials.info

PER MAGGIORI INFO: cristinabarzi@tiscali.it tel.+39 392 5013087 www.myspace.com/gypsyliana, www.gypsyliana.com oppure IALS

 
Di Fabrizio (del 15/10/2008 @ 09:02:55, in musica e parole, visitato 1346 volte)

Segnala Jorge Bernal su Mundo_Gitano la possibilità di scaricare da Internet la raccolta di racconti gitani Le Paramícha le Trayóske (Los cuentos de la vida), in versione bilingue rromanés e castigliano, nell'edizione curata dalla Comisión para la Preservación del Patrimonio Histórico Cultural de la Ciudad de Buenos Aires.

La raccolta completa (introduzione, testo e illustrazioni) in pdf, 148 pagine.

 
Di Fabrizio (del 10/10/2008 @ 17:11:24, in musica e parole, visitato 2109 volte)

Ricevo da Marta Pistocchi

 Palazzolo Milanese Musica tzigana dal vivo con

I Muzikanti
Marta Pistocchi violino
Jovica Jovic fisarmonica

sabato 11 ottobre dalle 20.30

alla Trattoria 1902 via Coti Zelati 82 Palazzolo Milanese (MI)
Festa tzigana accompagnata da cena in prima serata. Dalle 22.00 inaugurazione del privè della trattoria 1902 con musiche e balli.
Menù tzigano 30 €, bevande della casa incluse. E' gradita la prenotazione.

Per raggiungerci arrivando da via Coti Zelati, oltrepassare la rete dei lavori in corso e parcheggiare all'interno della corte; da Senago superare il passaggio a livello e parcheggiare sulla strada di destra o sinistra. ACCESSO CONSENTITO SOLO AI CLIENTI DEL 1902

Vi aspettiamo!

Infoline: 02 99764689 - info@trattoria1902.it - www.trattoria1902.it

 
Di Fabrizio (del 02/10/2008 @ 00:58:18, in musica e parole, visitato 1692 volte)

Da Roma_Italia

 Alexian group in concerto

A Roma, venerdì 3 ottobre alla Feltrinelli Libri e Musica di Piazza Colonna 31/35, con inizio alle 18.00, sarà presentata in prima assoluta la collezione di partiture musicali per orchestra sinfonica del musicista e compositore Alexian Santino Spinelli  intitolata "Romanó Drom". Il libro, contenente 11 canzoni, è pubblicato e distribuito internazionalmente dalle edizioni Ut Orpheus di Bologna, prestigiosa casa editrice di musica classica, in collaborazione con CNI Music. Sarà presentata la versione Ensamble ed assolo per Fisarmonica. Ogni volume avrà un colore differente: blu, verde e rosso che sono i colori della bandiera Romanì riconosciuta dall'ONU. Il lavoro è unico perché è la prima collezione di lavori per orchestra sinfonica composta e pubblicata da un Rom. Verrà anche presentato il nuovo CD del gruppo musicale Alexian, intitolato "Me pase ko Murdevèlë - io vicino a Dio" (Compagnia Nuove Indie CNI).

Partecipano all'evento l'editore internazionale Roberto De Caro (Edizioni Ut Orpheus) e Paolo Dossena (CNI Music), rappresentanti della stampa nazionale e straniera.

L'evento verrà ripreso dalla RAI.

cell. + 39 340 6278489
tel.+ 39 0872 660099 - skype: alexiansantinospinelli
email: spithrom@webzone.it

 
Di Fabrizio (del 26/09/2008 @ 08:47:14, in musica e parole, visitato 1879 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

The Boston Globe Facendo rivivere una cultura, un accordo alla volta By Andrew Gilbert, Globe Correspondent - (Photo Mike Bowring)

19 settembre 2008 - La banda zingara serba Kal è in missione per salvare la cultura romanì dal kitsch, dalla discriminazione e dall'assimilazione. Oltre alla maestria stupefacente, le armi primarie del combo di sette componenti nella lotta  alla marginalizzazione sono l'attitudine al rock 'n' roll e la resistenza accanita alla ghettizzazione stilistica.

"Sento fortemente la mia identità nazionale, quella è la mia origine," dice il fondatore di Kal, il chitarrista e voce solista Dragan Ristic, parlando dalla sua casa di Belgrado. "Ma vivo anche nel XXI secolo. Rigetto fortemente lo stereotipo della musica Rom, che dev'essere per forza tradizionale. C'è un'altra strada su cui la musica Rom si può sviluppare, un posto per la nuova cultura Rom nell'Europa contemporanea."

Ristic lanciò la banda nel 2004 assieme al fratello Dushan, che si è trasferito in California ma continua a condurre la Scuola Estiva Amala, un'organizzazione culturale nel loro villaggio natale di Valjevo, in Serbia. Almeno la quarta generazione musicale nella famiglia Ristic, i fratelli sono stati svezzati all'orgoglio zingaro dal padre, un pioniere dell'istruzione dei Rom. Ma hanno anche assorbito molta musica contemporanea, da Leonard Cohen a Iggy Pop da Manu Chao a B.B. King.

Nel fondare Kal, i Ristic hanno cercato un cast disparato di musicisti, incluso il fisarmonicista Dragan Mitrovic, il violinista Djordje Belkic, il bassista Branko Isakovic, i percussionisti Neat Junuzi e Vladimir Stojkovic, e Vladan Mitrovic alla fisarmonica e alla voce. Al posto di radicarsi nelle cadenze rom balcaniche, la band disegna uno spettro internazionale di stili, incorporando arpeggi chitarristici flamenchi, ritmi mediorientali, passi di rock ed acuti clarinetti turchi.

"Siamo in parte musicisti Rom dei sobborghi  di Belgrado, e in parte suonatori professionisti di diverse bande di rock 'n' roll a Belgrado," dice Ristic. "Sono due mondi differenti che non si sarebbero incontrati se non ci fosse stata Kal."

La banda ebbe la prima notorietà nel 2006, quando il suo album omonimo prodotto dall'etichetta tedesca Asphalt Tango raggiunse la cima delle classifiche europee della world-music, un avvenimento senza precedenti per un ensemble Rom balcanico. Molto del fascino di Kal proviene dalle su e performance ad alta energia e dal loro atteggiamento sul palco. [...]

In diverse maniere, Kal è un'estensione dell'amore di Ristic per il teatro. Produttore rispettato, lasciò Belgrado per Budapest nel 1999 e fondò la premiata compagnia teatrale indipendente Vareso Aver (Qualcos'Altro).

Nel 2004 si attenuava l'isolamento politico della Serbia, e Ristic ritornò a Belgrado per trovare un rinascimento culturale sotterraneo della città, con la caduta di Slobodan Milosevic. Invece di continuare la carriera teatrale, Ristic decise che la musica forniva un megafono molto più potente al suo messaggio. E l'enorme popolarità di Kal manda un potente segnale al pubblico più desiderato da Ristic, giovani Rom che si stanno allontanando dalla loro cultura.

"Nei nostri concerti per l'Europa vedo tanta gente Rom, e questa è una delle mete più importanti," dice Ristic. "Siamo capaci di mostrare a questa nuova generazione una nuova maniera per esprimersi com Rom."

La situazione per i Rom nei Balcani continua ad essere precaria. Affrontano una discriminazione diffusa nell'alloggio, impiego ed istruzione, sono oggetto di stereotipi e miti senza fine. Dalle loro origini nell'India settentrionale, i Rom iniziarono a disperdersi attraverso l'Europa e il Mediterraneo nell'XI secolo [...]

Come nota Isabel Fonseca nel suo inestimabile libro del 1995, "Seppellitemi in Piedi: gli Zingari e il Loro Viaggio", l'immagine romanticizzata dello Zingaro nomade è in forte contrasto con la realtà di secoli di schiavitù in Romania, schiavitù che durò sino alla fine del XIX secolo.

L'organizzazione che cura il tour nordamericano di Kal, Voice of Roma, è una delle OnG che lavora far affrontare la difficile situazione dei Rom, colpiti dalla caduta del comunismo e dalle guerre seguite alla disgregazione della Yugoslavia.

Fondata da Sani Rifati, un Rom di Pristina - la capitale del Kosovo, e dalla sua moglie americana, Carol Bloom, Voice of Roma ha lasciato il segno nei circoli musicali producendo nel 2004 il tour americano della leggendaria cantante Rom macedone Esma Redzepova. Rifati vede Kal come un benvenuto sviluppo nella cultura Rom.

"Quello che stupisce è un giovane gruppo dalla Serbia che suona musica tradizionale romanì assieme al beat urbano," dice Rifati dal suo ufficio a Petaluma, in California. "Sono rockabilly, rock, jazz, blues e latini, ma mantengono le loro radici. Nei paesi balcanici, c'è questo turbo-folk con donne mezze nude, spazzatura senza niente musicalmente. Ma Kal ha attirato una vasta gamma di pubblico, specialmente tra i giovani, con un nuovo suono che è romanì senza ombra di dubbio."

© Copyright 2008 Globe Newspaper Company.

 

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