Rom e Sinti da tutto il mondo

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Richiediamo chiarezza. Di Rom si parla poco e male, anche quando il tema delle notizie non è "apertamente" razzista o pietista, le notizie sono piene di errori sui nomi e sulle località

La redazione
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\\ Mahalla : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 17/04/2008 @ 08:48:57, in Italia, visitato 1771 volte)

ONU: in Italia una tendenza inquietante di xenofobia

• Soprattutto contro i rom e gli immigranti africani


Ansa - La società italiana non è caratterizzata da un grave fenomeno di razzismo, ma presenta un'inquietante tendenza alla xenofobia con lo sviluppo di manifestazioni di razzismo che colpiscono principalmente le comunità Sinti e Rom, immigranti e richiedenti asilo, di origine africana e dell'Europa dell'est, con la comunità musulmana.

Lo afferma il relatore speciale delle Nazioni Unite sul razzismo, Doudou Diene, in un rapporto reso noto a Ginevra.

Per l'esperto della ONU, l'Italia - dove Diene è stato in visita lo scorso ottobre - miete ancora le conseguenze delle linee di condotta della precedente coalizione di Governo, che - aggiunge Diene citando la legge Bossi-Fini - ha consentito ai partiti dell'estrema destra di dare un approccio sicuritario alle politiche d’asilo e d’immigrazione.

Il relatore osserva anche l'emergere di fattori e tendenze positivi per combattere razzismo e xenofobia, e chiede al nuovo governo di fare della lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione una delle massime priorità. La strumentalizzazione politica del razzismo non è un fenomeno del passato, aggiunge il relatore, precisando che i partiti dell'estrema destra continuano a promuovere a livello nazionale e ad applicare a livello regionale e locale le loro posizioni xenofobe e razziste.

L'esperto della ONU critica severamente anche i mezzi di comunicazione spesso guidati dalla cultura della paura successiva agli attentati dell'11 settembre 2001, che continuano ad incitare l'odio razziale e religioso sotto le sembianze della libertà di espressione e della necessità di combattere il terrorismo, e suggerisce al governo di aprire un dibattito sull'adozione di un codice di condotta in merito.

Diene cita l'aumento delle manifestazioni di razzismo e di atti violenti nel calcio ed incoraggia l'Italia ad applicare le linee guida della Fifa, oltre ad esortare il governo a migliorare l'applicazione della legislazione contro il razzismo e la discriminazione. Il governo deve inoltre continuare a promuovere l'adozione di riforme legislative, ed in particolare la legge sulla cittadinanza, adottare una legge sull'asilo e riesaminare e emendare la legge Bossi-Fini sull' immigrazione. Tra le altre raccomandazioni anche quelle di combattere gli abusi nei confronti dei lavoratori immigrati, in particolare nel settore agricolo, ed il riconoscimento come minoranze nazionali di Sinti e Rom, oltre all'invito a concludere intese con determinate organizzazioni islamiche.

Diene sottolinea infine che come in molti Paesi europei l'emergenza di un'identità multiculturale è in contrasto con l'identità nazionale stabilita.

Per Diene, 'interazione tra la lotta al razzismo, xenofobia e discriminazione e la promozione del multiculturalsimo dovrebbe condurre ad un processo di costruzione di una nuova identità multiculturale. (Essere Comunisti)

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Di Fabrizio (del 17/04/2008 @ 16:17:55, in casa, visitato 1694 volte)

Invito all’incontro pubblico:
CITTADINI D'EUROPA
i rom e l'abitare a Milano
Sabato 19 Aprile 2008, ore 10.00 – ore 16
Sala Guicciardini, Provincia di Milano
Via Guicciardini 6 – 20129 Milano
(Bus 54, Tram 9, 23)

Le associazioni milanesi Arci e Naga sono liete di invitarLa all’incontro pubblico “Cittadini d’Europa: i rom e l’abitare a Milano”, volto ad una riflessione condivisa e costruttiva sul tema dell’abitare a Milano per i rom e i sinti. Attraverso il confronto fra diverse esperienze italiane, auspichiamo di innescare un dibattito sulla possibilità di produrre politiche
abitative specifiche, mirate ed efficaci.
L’incontro sarà articolato in due momenti:

La prima parte analizzerà diverse esperienze di “abitare rom” in Italia.
Parteciperanno:
- Il rapporto tra pubblico e privato nell’esperienza di Pisa - Sergio Bontempelli, Africa Insieme, Pisa
- Idee di autocostruzione - Nicola Solimano, Fondazione Michelucci, Firenze
- Ostacoli e obiettivi del villaggio solidale di Cologno Monzese - Maria Grazia Guida, Casa della Carità, Milano
- Habitat diversi per rom e sinti: microaree e terreni privati - Yuri del Bar e Carlo Bernini, Mantova
- Intervento da confermare - Opera Nomadi
- Intervento da confermare - Ermes, Roma

[pausa pranzo]

La seconda parte si focalizzerà invece sulla situazione milanese. Parteciperanno:
- La scelta delle istituzioni - Francesca Corso, Provincia di Milano
- Intervento da confermare - Ufficio Nomadi Comune di Milano
- Abitare nei quartieri popolari - Davide Caselli, Comitato Molise Calvairate, Milano
- Abitare i luoghi delle differenze - Alfredo Alietti, Dipartimento di Scienze Umane, Università di Ferrara
Modera Piero Colacicchi, Osservazione (centro di ricerca azione contro la discriminazione di rom e sinti)

L’auspicio è di riuscire a restituire un punto di vista “altro” sia rispetto a quanto comunicato dai mezzi d’informazione, sia rispetto alle risposte esclusivamente emergenziali intraprese dalle istituzioni locali e nazionali.
La giornata lascerà ampio spazio al dibattito in sala, che affiancherà gli interventi sintetici e mirati dei relatori. Idee, commenti e spunti di riflessione saranno pertanto fondamentali nel contribuire alla buona riuscita della giornata.
Confidando nella Sua partecipazione, inviamo cordiali saluti

Arci, Naga
Per informazioni: Arci Milano 02541781, Naga 3385873535

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Di Sucar Drom (del 18/04/2008 @ 09:42:14, in blog, visitato 1521 volte)

Politiche 2008, alcune considerazioni...
Siamo alla fine giunti al voto, dopo una campagna elettorale condizionata dalla prova di forza della maggiore forza politica del centro-sinistra, il Partito Democratico. Sembrava quasi di essere stati catapultati ad un proporzionale puro, tante sono state le forze politiche che ...

Piemonte, si apre uno spazio web sui Sinti e sui Rom
L'Osservatorio sull'Immigrazione in Piemonte e l'ASGI hanno colto l'appello, espresso da più Enti e Associazioni, di creare un archivio che raccolga il materiale esistente riguardo alle popolazioni rom e sinti. Spesso abbiamo avuto ...

Pescara, in attesa del risultato elettorale
La mia candidatura al consiglio Comunale di Pescara è stata dura ma gratificante e qualunque risultato esca dalle urne (spero la elezione) posso ritenermi già soddisfatto degli obiettivi raggiunti: per la prima volta durante una campagna elettorale a Pescara...

Ong italiane, siamo senza rappresentanza in parlamento
Marelli: “C’è un problema di rappresentanza in Parlamento”. Il presidente dell'Associazione Ong italiane commenta i risultati delle elezioni e il ruolo del Terzo settore. “Abb...

La Regione Lombardia censura i Sinti e i Rom
I Rom e i Sinti restano fuori dal dossier immigrazione dell'Ismu. La ricerca, commissionata alla Caritas Ambrosiana non è piaciuta né all'Ismu né alla Regione che lo finanzia: '”Troppo vicina al punto di vista di Rom e Sinti'”. Nel volume solo una sintesi. Domani viene presentato il VII rapport...

Pescara, un risultato deludente
Si conclude l'esperienza elettorale 2008 a Pescara di Nazzareno Guarnieri. Dopo una campagna elettorale intensa, le intenzioni di voto non sono diventati voti reali, registrando un consenso di appe...

Lombardia, i Sinti e i Rom non vogliono un libro di fantascienza
Oggi sono stati presentati i quattro Rapporti dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità a Milano. Mancava il Rapporto sulla questione sinta e rom per volontà della Regione Lombardia e della Fondazione Ismu che gestisce per conto della Regione l’Osservatorio. È stato però...

Marsala (TP), le invasioni dei Rom...
Il portale Marsala.it ha pubblicato una lettera dell’associazione culturale Anemos e ha curato un’intervista interessante con Ivan Gerardi, Presidente della stessa associazione. Rilanciamo l’intero testo perché è difficile, nel ...

Mantova, costituito l'osservatorio sulle discriminazioni
Questa mattina è stato presentato alla stampa mantovana "Articolo 3, osservatorio sulle discriminazioni". L’osservatorio è promosso da Sucar Drom, Comunità Ebraica di Mantova, Istituto di Cultura Sinta, Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, ArciGay La Salamandra. La Provincia di Mantova che con l’Assessore Fausto Banzi ha coordinato la c...

Minoranze etniche, più equilibrio psichico se si seguono le tradizioni
Sul Journal of Epidemiology and Community Health si legge un interessante articolo in cui i ricercatori della London’s Queen Mary University sostengono che le ragazze appartenenti a comunità di minoranza etnica ries...

Bologna, un nuovo sgombero
Sono circa una trentina i Rom rumeni che sono stati sgomberati questa mattina, poco prima delle 8, da una vecchia fabbrica abbandonata in via Gobetti 22, nella prima periferia di Bologna. Delle persone che ...

Bolzano, il calcio per combattere il razzismo
L’associazione Nevo Drom invita tutti al “Quadrangolare di Calcio a 5”, organizzato in collaborazione con il Comune di Bolzano, la Camera di Commercio, il Rep. Com. Truppe Alpine e Seab. L’evento si terrà sabato 19 aprile 2008...

Pescara, alcune riflessioni sulle strategie per costruire la partecipazione politica dei Sinti e dei Rom
Il risultato finale del progetto “Un Rom al consiglio Comunale" di Pescara è il seguente: la lista Pescara Futura ha ottenuto una percentuale di 1,4% dei voti, mentre Nazzareno Guarnieri ha ottenuto n. 30 voti. Scrivo alcune r...

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Di Fabrizio (del 19/04/2008 @ 08:42:17, in scuola, visitato 2585 volte)

Da Slovak_Roma

Bratislava, 11.4.2008, 11:11, (ROMEA/CTK) L'assemblea dell'auto-governo della regione di Banska Bystrica, Slovacchia centrale, ha approvato oggi la chiusura della scuola superiore speciale per studenti in difficoltà, situata a Lucenec, che al momento è l'unica scuola superiore nella regione frequentata da Rom, che include anche dormitori per studenti che arrivano da altre regioni.

La scuola fu fondata quattro anni fa come progetto speciale rivolto alla comunità rom. Ora questo progetto sta terminando per la mancanza di fondi e le imperfezioni dei metodi di insegnamento degli insegnanti locali.

"La scuola ha pochi studenti, per questo riceve pochi soldi" ha detto alla televisione TA3 il governatore regionale Milan Murgas, aggiungendo che altri sussidi sarebbero discriminatori nei confronti delle altre scuole.

Dice sempre Murgas che il progetto è stato un errori dall'inizio, perché segrega i Rom dal resto della popolazione.

L'ormai ex direttore della scuola, Peter Gabor, ha definito scandalosa la chiusura e minacciato di protestare a Bruxelles.

Il progetto è stato finanziato per i primi tre anni dal Fondo Sociale Europeo.

L'assemblea regionale ha chiesto oggi al governatore di richiedere al Ministro dell'Istruzione la chiusura della scuola a giugno. Sino allora, la regione negozierà con il governo la possibile preservazione della scuola a determinate condizioni. Se la negoziazione sarà positiva, l'assemblea revocherebbe la propria decisione.

La probabile chiusura è stata in precedenza criticata dal vice Primo Ministro Dusan Caplovic, che nell'ultimo anno aveva assegnato un budget di 6 milioni di corone.

L'agenzia AFP ha scritto che la scuola chiude per paradosso ora che il governo slovacco ammette che una migliore istruzione dei Rom deve diventare una priorità.

Secondo Amnesty International, solo il 3% dei Rom slovacchi  frequentano la scuola superiore e solo lo 0,3% l'università.

ROMEA/CTK

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Di Fabrizio (del 20/04/2008 @ 08:50:12, in casa, visitato 1794 volte)

Da Romanian_Roma

La Fondazione Habitat e il comune di Oradea sono coinvolti in un progetto si costruzione di diverse case per la locale comunità rom. Laszlo Borbely, ministro per lo sviluppo ed i lavori pubblici si è unito al sindaco e al vice-sindaco quando è stata posta la fondazione delle case.

E' rimasto scioccato dalle condizioni in cui vivono i Rom, proprio accanto al nuovo cantiere inaugurato. Il posto scelto per costruire le nuove case è situato in un'area abbandonata e di cattiva reputazione. 148 famiglie, con oltre 630 membri, vivono in 96 appartamenti, tutti affollati ed insalubri. Costruiti 40 anni fa, i due edifici non sono mai stati rinnovati.

[...] Le prime case verranno completate per la fine di giugno.

"I beneficiari sono stati scelti in base ai loro bisogni, e lavoreranno assieme ai volontari della fondazione, come pure per la loro capacità di rimborsare il costo della casa nei prossimi 20 anni, ma senza interessi," dice Emil Barna, coordinatore della fondazione, che aggiunge che le case saranno vendute ai futuri proprietari al prezzo di solo 15.000 €, prezzo che copre i materiali di costruzione.

DIVERS – www.divers.ro

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Di Fabrizio (del 21/04/2008 @ 09:36:40, in media, visitato 1737 volte)

IL COORDINAMENTO ROM E' LIETO DI INVITARVI

mercoledì 23 aprile alle ore 21.00

presso la Camera del Lavoro di Milano - corso di Porta Vittoria 43 (ingresso libero)

all'anteprima milanese di

Via San Dionigi 93 storia di un campo rom

un documentario di Tonino Curagi e Anna Gorio prodotto da Provincia di Milano - Settore Cultura in collaborazione con Officine Ubu

Animerà il dibattito: Tommaso Vitale - Docente di Sociologia Università Milano Bicocca

Saranno presenti oltre agli autori le associazioni che compongono il Coordinamento Rom:

  • ARCI
  • ACLI
  • Caritas Ambrosiana
  • Padri Somaschi (PLOCRS)
  • Naga
  • Opera Nomadi
  • CGIL Milano
  • Comunità S. Egidio
  • Comitato Rom e Sinti Insieme
  • Associazione Liberi
  • Fondazione Casa della Carità
  • Associazione Nocetum
  • Gruppo Abele
  • Comitato per le libertà e i diritti sociali
  • Aven Amentza
  • Associazione Oltre il Campo

Abbiamo seguito per due anni e mezzo, aiutati dagli educatori della Fondazione "Casa della Carità" e dell'associazione Nocetum, la vita della comunità di un campo rom abusivo, abitato più di 150 persone di nazionalità romena, sito nell'estrema periferia sud-est di Milano, e abbiamo ripreso quello che accadeva davanti a noi senza interviste, commenti e nessuna messa in scena.

La vita quotidiana, i riti e le feste, le assemblee e le relazioni con gli operatori sociali, il tentativo di integrarsi con il lavoro e il percorso scolastico dei ragazzi, gli incendi e le ricostruzioni, fino allo sgombero e la distruzione del campo da parte della polizia comunale nel settembre del 2007.

Tutto questo, senza nessun compiacimento pietistico o patetico, cercando di dare una visione reale del loro vissuto, per una volta lontani dallo stereotipo che vede gli "zingari" solo come delinquenti o come ultimi romantici della nostra società, cittadini europei che conducono una vita sempre sul punto di essere messa in discussione e ritenuta indegna da molti.

Tonino Curagi e Anna Gorio

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Di Fabrizio (del 22/04/2008 @ 09:19:39, in Italia, visitato 2899 volte)

di Roberto Malini

Roma. La sera di martedì 30 ottobre 2007 il giovane romeno (di etnia Bunjas) Romulus Mailat aggredisce e uccide Giovanna Reggiani; la notte fra giovedì 17 e venerdì 19 aprile 2008 il romeno Ioan Rus - omonimo di un ministro della Romania - ferisce con un coltello e violenta una studentessa del Lesotho. Due episodi caratterizzati da un'efferatezza inquietante e dalla stessa strumentalizzazione politico-mediatica: ambedue i casi sono stati utilizzati dalla propaganda xenofoba per instillare nel popolo italiano odio contro contro gli zingari, anche se nessuno dei due aggressori appartiene al popolo Rom.

Nonostante i media e i portavoce delle Istituzioni italiane facciano a gara per sollevare l'allarme-sicurezza, i dati relativi a crimini violenti e in particolar modo a omicidi volontari restano oggi in linea con quelli pubblicati all'inizio di quest'anno sul rapporto Eures-Ansa: l'Italia resta uno dei Paesi più sicuri d'Europa, seconda solo alla Norvegia (0,7 contro l'1,0 di Italia, Danimarca, Germania, Spagna; 1,3 di Gran Bretagna; 1,6 della Francia; 2,6 della Svezia; 5,6 degli Usa). Se è vero che gli omicidi di donne sono aumentati, è anche vero che i loro assassini sono stati individuati nel 75% dei casi all'interno della loro stessa famiglia: è l'uomo di casa, infatti, il carnefice. La famiglia è teatro del 31, 7% degli omicidi, mentre la microcriminalità, spauracchio sbandierato dalla propaganda, raggiunge il 12,7%. In ogni caso, le  donne italiane sono più al sicuro di quelle che vivono in Gran Bretagna (indice di rischio rispettivamente 6,6 e 7,7), Spagna (7,8), Giappone (8,1), Norvegia (8,7), Paesi Bassi (9,1), Svizzera (9,5), Germania (10), Australia (10,9), Usa (22). Le cause di morte delle donne tra i 15 ed i 44 anni (fascia d'età prediletta dai femminicidi) sono, tuttavia, molto più frequentemente il tumore, gli incidenti stradali ed i suicidi.

E' cresciuto, con l'immigrazione, sia il numero di stranieri vittime (più 19,8% nel 2006 rispetto al 2005) che quello di autori di omicidi (più 31%). In sei casi su dieci si tratta di omicidi 'etnici' o familiari, cioé sia la vittima che l'assassino sono stranieri. Qualcuno si sorprenderà, ma il numero di crimini violenti e omicidi perpetrati da Rom non ha alcuna rilevanza statistica!

info@everyonegroup.com
www.everyonegroup.com
www.annesdoor.com

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Di Fabrizio (del 23/04/2008 @ 09:04:57, in media, visitato 3045 volte)

Da Roma_Italia

Roma, 18 Aprile (AKI) - Le radio etniche forniscono un'importante presa culturale che rafforza i migranti in Italia [..].

Isabella Clough-Marinaro, dell'Università Americana di Roma, dice che è importante per i migranti come pure per gli italiani avere media pluralistici, specialmente con l'elezione del primo ministro Silvio Berlusconi. mantenere le loro radici" ha detto ad Adnkronos International (AKI).

Clough-Marinaro commenta così la crescita di stazioni radio etniche in quella che è una società sempre più varia.

L'Italia ha almeno 40 stazioni radio o programmi radio che trasmettono dal romanes al bengali, come pure in italiano.

Nonostante ciò, Clough-Marinaro dice che la politica non ha supportato adeguatamente i migranti.

Dice Clough-Marinaro ad AKI che "l'Italia è parecchio indietro rispetto ad altre nazioni riguardo ogni tipo di politiche integrative."

Visto che alcune stazioni radio trasmettono in italiano invece che nella lingua nativa dei migranti, Marinaro dice che i programmi dovrebbero essere in entrambe le lingue, per prevenire l'isolamento delle comunità.

Continua: "Se ci sono dei media nella sola lingua della minoranza, questa sarà ghettizzata."

"Dev'essere parte di un più vasto progetto d'integrazione, ciò significa che dev'essere possibile parlare in italiano, ma anche nella loro lingua nativa."

Clough-Marinaro dipinge un quadro fosco delle politiche italiane sotto il nuovo governo ed intravede difficoltà per gli immigrati.

Dice ad AKI: "La situazione politica non aiuta, con l'ultimo governo Berlusconi, la destra ha visto l'immigrazione come un problema di sicurezza e di criminalità."

"Il nuovo governo non ha intenzione di fare molto per enfatizzare il ruolo importante degli immigrati, specialmente con la Lega Nord che ha avuto una forte crescita."

Berlusconi ha vinto le elezioni ma la sua maggioranza è condizionata dall'appoggio della Lega Nord contro gli immigrati, che ha ottenuto l'8% dei voti.

Martedì (scorso ndr) Berlusconi ha affermato l'intenzione di chiudere le frontiere agli immigrati illegali.

Bajram Osmani, membro preminente della comunità rom, è direttore della Voce Rom o Romano Krlo, trasmessa da Radio Onda d'Urto nella settentrionale città di Brescia.

Osmani arrivò in Italia nel 1991 dall'oggi indipendente Kosovo, da dove scappava per la situazione di tensione nel paese balcanico.

Adopera il suo programma radio per promuovere la cultura rom in Italia, dove questo gruppo è sotto-rappresentato dai principali media pubblici e privati, anche se molti componenti della comunità sono cittadini italiani o nati in Italia.

Molte stazioni radio e trasmissioni sono effettuate su base volontaria e non ricevono fondi dallo stato italiano, ciò rende difficile il loro successo.

"Questo è un programma di volontariato. Nell'Europa occidentale o fai da te o sei fuori,"  dice Osmani ad AKI.

Nell'Europa dell'est, la comunità rom è meglio organizzata. Ci sono radio e show televisivi che trasmettono in lingua romanes, riviste ed altri mezzi di comunicazione.

Osmani trasmette notizie importanti per la comunità rom, come informazioni sul processo immigratorio - un tema fondamentale per gli immigrati rom in Italia.

Osmani non è preoccupato dal nuovo governo Berlusconi, e dice di apprezzare il governo serbo per dare alla comunità un'opportunità di partecipare alle prossime elezioni dell'11 maggio.

Durante le elezioni del gennaio 2008 in Serbia, due candidati rom hanno ottenuto seggi in parlamento.

Clough-Marinaro, esperta sulla comunità rom, dice che i rom sono soggetti ad una seria discriminazione in Italia, e niente sembra cambiare fino a che l'Italia non sarà penalizzata per la sua azione.

"Se niente accade per forzare i media a terminare con la discriminazione sistematica, un programma radio è come una goccia nell'oceano," dice.

L'anno scorso, il governo italiano ha passato un controverso decreto che ordinava la rapida espulsione di cittadini dell'Unione Europea sospetti di minaccia pubblica, dopo il brutale omicidio di una donna, commesso da un immigrato illegale rumeno a Roma.

L'assassinio causò tensioni e sentimenti anti-immigrati in tutto il paese.

In un apparente "attacco di rivincita" razzista, assalitori mascherati armati di lame, bastoni e catene, hanno picchiato quattro rumeni fuori da un supermercato nei giorni caldi dopo l'omicidio.

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Di Fabrizio (del 24/04/2008 @ 09:05:14, in sport, visitato 2596 volte)

Da Romanian_Roma

Comunicato stampa (foto e video su http://www.ergonetwork.org/run2008.htm)

Il 20 ottobre 2008, circa 900 persone hanno partecipato ad una maratona contro la xenofobia, il razzismo e la discriminazione per le strade di Bucarest. L'evento, organizzato da European Roma Grassroots Organisation, l'italiana Sport per Tutti e da Open Society Institute’s Roma Initiative Office, era intitolato "Corsa contro il Razzismo e la Discriminazione e formava parte di una più vasta corsa interculturale nel mondo, Vivicittà. L'evento era anche un iniziativa all'interno del Decennio per l'Inclusione Rom.

L'iniziativa di Bucarest era focalizzata nell'aumentare la consapevolezza circa gli incidenti xenofobi accaduti in Italia alla fine del 2007 che hanno portato ad un non voluto aumento delle tensioni interetniche tra italiani e rumeni.

Il percorso passava ai limiti di due dei parchi centrali più popolari di Bucarest (Herastrau and Kiseleff). Partners dell'evento erano l'Agenzia Nazionale Rumeno per lo Sport, la Federazione Rumena d'Atletica, l'Amministrazione Locale di Bucarest, la Federazione Rumena Sport per Tutti, la Scuola Ispettorale di Bucarest, l'Associazione Atletica di Bucarest, il Centro Politico per le Minoranze ed i Rom, l'Agenzia Nazionale per i Rom e il Consiglio Nazionale Contro la Discriminazione.

L'evento intendeva creare legami tra le iniziative di base e le principali istituzioni sportive in Italia e Romania, e sarà ripetuto il giorno 8 aprile (Giornata Internazionale dei Rom) nei prossimi anni.

I partecipanti alla corsa comprendevano conosciuti sportivi Rom, Rumeni ed Italiani, come il plurimedagliato Gheorghe Simion, Daniel Prodan (ex giocatore di calcio e direttore delle Relazioni Internazionali della Federazione Calcio Rumena) e Daniele Masala medaglia d'oro alle olimpiadi di Los Angeles del 1984.

Valeriu Nicolae, direttore esecutivo di European Roma Grassroots Organisation e consulente di Open Society Institute, ha ottenuto un riconoscimento per il Far Play da parte della Federazione Rumena d'Atletica per il suo lavoro nell'organizzare la corsa.

European Roma Grassroots Organisation
Strada Rezonantei Nr.1-3
Bl 15-16 Sc A Ap 3 Sector 4
Bucuresti
Romania

Tel : (004) 0742379657 or 0727708788

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Di Fabrizio (del 24/04/2008 @ 13:49:27, in Kumpanija, visitato 2554 volte)

COMUNICATO

Come ogni anno, a partire da Carlo Cuomo, di cui ricorre quest’anno il decimo anniversario della morte, Rom e Sinti, ‘milanesi’ indesiderati, parteciperanno al corteo del 25 Aprile dietro lo striscione della loro Associazione Aven Amentza – Unione di Rom e Sinti, con sede nel campo comunale di via Triboniano.

Il volantino distribuito ricorda, come sempre (siamo un paese di memoria corta, è bene insistere), le persecuzioni e le stragi nazifasciste contro Rom e Sinti, e la loro partecipazione alla Lotta di Liberazione, senza conseguenze liberatorie, a tutt’oggi, dalla guerra del pregiudizio. Essi rimangono in attesa –vera prova di resistenza!- d’un 25 Aprile, che viene tutti gli anni, ma non per loro.

Ma il testo denuncia anche l’aggravarsi di atteggiamenti persecutori, in cui si distinguono nuovi ‘amministratori’, esperti spesso bipartisan nell’eliminazione (‘solo’ sgomberi, per carità) di problemi e portatori, anzi che nella loro soluzione: denomadizzare, parola nuova per spregevoli pratiche nazifasciste, che sembravano consegnate ad una dolente memoria. Berlin ohne Zigeuner, Berlino senza Zingari, era lo slogan che accompagnò le Olimpiadi del 1936, prima tappa della strada verso Auschwitz. È la sicurezza, ragazzi. Ma per chi?

Intanto Rom e Sinti cercano di crescer famiglia e lavorare: in nero, sottopagati, licenziati non appena un indirizzo li denuncia come Zingari. E, beninteso, nomadi , e pertanto ladri.

Per i Rom, conclude il testo, clandestini sono i diritti.

Un saluto cordiale dal presidente Ernesto Rossi.


70° anniversario del Manifesto della Razza, base per le Leggi razziali,

60° anniversario della Costituzione italiana,

SESSANTATREESIMO 25 APRILE DI LIBERAZIONE

non solo per gli Italiani ma per tutti coloro che qui sono giunti in cerca di una terra di pace e di lavoro, di democrazia, dove ricostruire la propria vita e riprogettare il proprio futuro.

se questo è un paese libero

lo deve alle lotte e al sacrificio di chi si è opposto alla dittatura fascista e all’occupazione nazista, che molti, interessati o confusi, cercano oggi di dimenticare, così come si cerca di cancellare la Storia, quella delle violenze e delle stragi, delle deportazioni, dei campi di concentramento e di sterminio.

In tutta Europa, dovunque si è organizzato un movimento di Resistenza, Rom e Sinti ne hanno fatto parte; spesso talmente numerosi da costituire intere formazioni, con propri comandanti (come in Jugoslavia, in Francia, in Slovacchia); spesso compiendo imprese e atti di valore personale e d’importanza storica; talvolta persino ottenendo il riconoscimento di una medaglia, in cambio d’una vita sacrificata. VOGLIAMO DIFENDERNE LA MEMORIA

Rivendichiamo, così come facciamo per le centinaia di migliaia di nostri (e vostri!) fratelli, sterminati dagli oppressori, che queste persone stiano col loro nome nella schiera di coloro che hanno contribuito a liberare questo ed altri paesi e a porre le basi di una nuova Europa. Senza confini, proprio com’è nella nostra antica cultura. Ecco i nomi degli ignoti partigiani rom e sinti italiani:

*il rom istriano Giuseppe Levakovich, detto Tzigari, che militò nella Brigata “Osoppo”, in Friuli, agli ordini del comandante Lupo *Rubino Bonora, partigiano nella Divisione “Nannetti” in Friuli *Walter Catter, eroe partigiano, uno dei Martiri di Vicenza, fucilato l’11 novembre 1944 *suo cugino Giuseppe Catter, fucilato ventenne nell’Imperiese da brigatisti. Il suo distaccamento ne prese il nome. È decorato al valore. *il sinto piemontese Amilcare Debar, l’unico ancora vivente, staffetta e poi partigiano combattente nella 48^ Bgt. Garibaldi “Dante Di Nanni”, comandata da Colajanni. Dopo la guerra fu rappresentante del suo popolo alle Nazioni Unite.*E molti altri, ancora più ignoti.

Il 25 Aprile è arrivato anche grazie a loro, ma per i Rom e i Sinti non è arrivata la liberazione dal pregiudizio che ha segnato tutta la loro storia. E ancora oggi li opprime.

Quest’anno è il decimo anniversario della morte di Carlo Cuomo, che dedicò la sua vita alla lotta per la giustizia e la libertà, mettendo al centro del suo ultimo impegno i diritti basilari di Rom e Sinti.


SGOMBERI SGOMBERI SGOMBERI SGOMBERI SGOMBERI SGOMBERI SGOMBERI

Oltre 300 SGOMBERI in pochi anni a Milano e provincia


Questo significa donne e bambini che vagano abbandonati, persa la scuola e ogni avere; uomini che vanno a lavorare senza una casa in cui fare ritorno, senza saper dove ricoverare la propria famiglia:

certi amministratori si liberano dei problemi invece di affrontarli e risolverli: così siamo tutti capaci

senza grandi stipendi. Denomadizzare è il verbo di ultima moda: parole nuove per idee e pratiche vecchie, spregevoli, inumane, nazifasciste: Berlin ohne Zigeuner, 1936, Olimpiadi di Berlino senza Zingari. Deportati. Così è cominciata la storia di Auschwitz. Siamo l’unico altro popolo, insieme agli Ebrei, sterminato durante la Seconda Guerra Mondiale, per la sola colpa di esistere. È un dolore che non si cancella mai. Ma ritorna più vivo quando vediamo fra voi quelli che rimpiangono un passato infame. E senza vergogna pregano non si sa quale dio, in chiese che non li vomitano fuori.

Punire chi commette reati, italiano, rom, sinto, o altro. Casa, lavoro, scuola, salute, cultura per tutti!

Se un italiano ruba, è un ladro – se un rom ruba, tutti i rom sono ladri – la sentenza è senza appello.

Non importa se ti alzi alle quattro del mattino per andare in cantiere per 10-12 ore di lavoro in nero, malpagato, senza sapere se tornerai a casa vivo o storpiato. Costruiamo le vostre case; a noi offrono campi, container e roulotte. Se no, baracche. O dormitori comunali, per dividere le nostre famiglie. Per poter fingere e sostenere che siamo nomadi, anche se abbiamo lasciato in patria le nostre case.

se la legge è uguale per tutti, perché per Rom e Sinti ci vogliono leggi, regolamenti, patti speciali?

L’Unione Europea è formata da 27 stati e una nazione: questa siamo noi.

(dichiarazione ufficiale del Parlamento dell’Unione Europea)

* *** *

La nostra ASSOCIAZIONE “AVEN AMENTZA” – UNIONE di ROM E SINTI

è nata quattro anni fa per combattere il pregiudizio, con l’incoraggiamento di CGIL Lombardia, Camera del Lavoro e Coop Lombardia. È un’associazione di Rom, Sinti e non rom (gagè).

La nostra impostazione: *avere voce come Rom e Sinti, perché oggi, qui, siamo muti *difendere concretamente i nostri diritti, per consolidare l’esercizio dei doveri *usare l’associazione come percorso d’integrazione nell’esercizio della democrazia *difendere la legalità e la sicurezza di tutti.

Partecipiamo al progetto europeo di ricerca RomEco; stiamo compiendo una ricerca sulla partecipazione dei Rom e Sinti alla Resistenza. Ma l’iniziativa di gran lunga più scandalosa cui abbiamo dato vita, grazie al sostegno attivo di Camera del Lavoro di Milano e FILLEA Cgil, è stata l’apertura (giugno 2005) d’uno sportello sindacale, tuttora attivo, nei campi di via Triboniano, per il controllo delle buste paga e delle situazioni lavorative di numerosi Rom, romeni e bosniaci.

SICUREZZA PER TUTTI – LA SICUREZZA È UN BENE COLLETTIVO, NON PRIVATO

Decine di Rom perdono il lavoro perché identificati dall’indirizzo del campo come Zingari

Venite con noi! Questo significa Aven Amentza in romanès. Chi è interessato ai nostri progetti e al nostro modo d’agire, può contattarci al telefono sotto indicato o all’indirizzo meg.rossi@tin.it.

Per i Rom, clandestini sono i diritti

sede legale: Via Triboniano 212 – 20156 Milano (Italia). Tel. +39.(02).48409114

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