A: 
	- Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa  
- Assemblea Parlamentare Consiglio d'Europa  
- Parlamento Europeo  
- Comitato Integrazione Parlamento Danese  
Il Primo Ministro Danese, durante una conferenza stampa di martedì 18 aprile, ha definitivamente rifiutato le accuse di violazione 
della
	- Convenzione ONU sull'infanzia
- Convenzione ONU sulla tortura
- Convenzione ONU sui diritti economici, sociali e culturali
- Dichiarazione ONU sui Diritti Umani
- Convenzione UNESCO contro la discriminazione nell'istruzione
in relazione ai bambini rom rifugiati dal Kosovo, esclusi da una scuola degna 
di questo nome e rinchiusi nei centri di Avnstrup e Sandhom.
Durante la Pasqua, membri della coalizione di governo hanno ripetutamente 
richiesto condizioni migliori per i richiedenti asilo, tra cui c'è anche un 
piccolo numero di Rom del Kosovo. Richieste rifiutate per le istruzioni del 
Ministero degli Interni, che assicurano che il Kosovo è una nazione sicura e che 
le richieste d'asilo dei Rom del Kosovo sono quindi "manifestamente infondate" 
[...]
Questo significa, per esempio, che se una donna testimonia che gli uomini 
della KLA (Armata di Liberazione del Kosovo) arrivarono alle 21.45 e suo marito 
dice alle 22.15, durante gli interrogatori (condotti separatamente) dalle 
autorità immigratorie danesi, la loro richiesta viene etichettata come 
"incongruente".
Secondo "Romano" la 
Danimarca viola apertamente le Convenzioni ONU sui Diritti dei Rifugiati, quella 
sulla tortura e quella europea sui diritti umani, per come vengono gestite le 
richieste di asilo politico dei Rom..
Il Primo Ministro non ha voluto commentare il Rapporto Finale del Consiglio 
d'Europa sui Diritti Umani dei Rom - Sinti - Viaggianti, presentato il 15 
febbraio da Alvaro Gil-Robles, Commissario per i Diritti Umani, prima che lo 
stesso lasciasse l'incarico.
Il rapporto rimprovera alle nazioni europee di aver impostato politiche 
d'asilo particolarmente restrittive, allo scopo preciso di stoppare la fuga dei 
Rom dai Balcani dopo il 1999.
Sempre "Romano" ha anche espresso riprovazione perché Søren Krarup, membro 
della Commissione Parlamentare per l'Integrazione e del Partito Popolare, ha 
commentato con i suoi colleghi di partito le prassi adottate con i richiedenti 
asilo, indicati come "trafficanti di minori". Prassi confermata anche durante il 
dibattito su TV2 news "Go'Morgen Danmark" da Henriette Kjær, portavoce dei 
conservatori e dal parlamentare liberale Eyvind Vesselbo. Krarup, che è ministro 
della chiesa luterana
"Folkekirke", è dell'opinione che sono i genitori, che abuserebbero dei 
figli, ad opporsi al ritorno in patria.
"Romano" risponde che sono le autorità ad abusare dei bambini, obbligandoli a 
vivere in campi di ghettizzazione e senza adeguata istruzione scolastica per 4-6 
e anche 8 anni. La scuola per loro praticamente non esiste, non comprende la 
madrelingua, non da preparazione alla vita fuori dal campo e nessuna possibilità 
di continuare gli studi.
"Romano" accusa il governo di discriminare usualmente i Rom, quali che siano 
gli argomenti formali adoperati. Sfortunatamente questo non si limita ai soli 
Rom richiedenti asilo.
L'abuso su minori è una violazione del Codice Penale Danese.
Un rapporto della polizia dello scorso 2 aprile, afferma che la prolungata 
detenzione nei campi è inefficace nel convincere i rifugiati a far ritorno senza 
terrore nel proprio paese d'origine. L'Ufficio Immigrazione è stato portato in 
tribunale, per aver rimpatriato a forza un ragazzo richiedente asilo dall'Iran, 
dove è stato torturato e da dove è nuovamente fuggito.
Devlessa!
Eric Støttrup Thomsen
"Romano"
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