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Danimarca
Di Fabrizio (del 24/04/2006 @ 09:52:42, in Europa, visitato 1951 volte)

A:

  • Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa
  • Assemblea Parlamentare Consiglio d'Europa
  • Parlamento Europeo
  • Comitato Integrazione Parlamento Danese

Il Primo Ministro Danese, durante una conferenza stampa di martedì 18 aprile, ha definitivamente rifiutato le accuse di violazione della

  • Convenzione ONU sull'infanzia
  • Convenzione ONU sulla tortura
  • Convenzione ONU sui diritti economici, sociali e culturali
  • Dichiarazione ONU sui Diritti Umani
  • Convenzione UNESCO contro la discriminazione nell'istruzione

in relazione ai bambini rom rifugiati dal Kosovo, esclusi da una scuola degna di questo nome e rinchiusi nei centri di Avnstrup e Sandhom.

Durante la Pasqua, membri della coalizione di governo hanno ripetutamente richiesto condizioni migliori per i richiedenti asilo, tra cui c'è anche un piccolo numero di Rom del Kosovo. Richieste rifiutate per le istruzioni del Ministero degli Interni, che assicurano che il Kosovo è una nazione sicura e che le richieste d'asilo dei Rom del Kosovo sono quindi "manifestamente infondate" [...]

Questo significa, per esempio, che se una donna testimonia che gli uomini della KLA (Armata di Liberazione del Kosovo) arrivarono alle 21.45 e suo marito dice alle 22.15, durante gli interrogatori (condotti separatamente) dalle autorità immigratorie danesi, la loro richiesta viene etichettata come "incongruente".

Secondo "Romano" la Danimarca viola apertamente le Convenzioni ONU sui Diritti dei Rifugiati, quella sulla tortura e quella europea sui diritti umani, per come vengono gestite le richieste di asilo politico dei Rom..

Il Primo Ministro non ha voluto commentare il Rapporto Finale del Consiglio d'Europa sui Diritti Umani dei Rom - Sinti - Viaggianti, presentato il 15 febbraio da Alvaro Gil-Robles, Commissario per i Diritti Umani, prima che lo stesso lasciasse l'incarico.

Il rapporto rimprovera alle nazioni europee di aver impostato politiche d'asilo particolarmente restrittive, allo scopo preciso di stoppare la fuga dei Rom dai Balcani dopo il 1999.

Sempre "Romano" ha anche espresso riprovazione perché Søren Krarup, membro della Commissione Parlamentare per l'Integrazione e del Partito Popolare, ha commentato con i suoi colleghi di partito le prassi adottate con i richiedenti asilo, indicati come "trafficanti di minori". Prassi confermata anche durante il dibattito su TV2 news "Go'Morgen Danmark" da Henriette Kjær, portavoce dei conservatori e dal parlamentare liberale Eyvind Vesselbo. Krarup, che è ministro della chiesa luterana "Folkekirke", è dell'opinione che sono i genitori, che abuserebbero dei figli, ad opporsi al ritorno in patria.

"Romano" risponde che sono le autorità ad abusare dei bambini, obbligandoli a vivere in campi di ghettizzazione e senza adeguata istruzione scolastica per 4-6 e anche 8 anni. La scuola per loro praticamente non esiste, non comprende la madrelingua, non da preparazione alla vita fuori dal campo e nessuna possibilità di continuare gli studi.

"Romano" accusa il governo di discriminare usualmente i Rom, quali che siano gli argomenti formali adoperati. Sfortunatamente questo non si limita ai soli Rom richiedenti asilo.

L'abuso su minori è una violazione del Codice Penale Danese.

Un rapporto della polizia dello scorso 2 aprile, afferma che la prolungata detenzione nei campi è inefficace nel convincere i rifugiati a far ritorno senza terrore nel proprio paese d'origine. L'Ufficio Immigrazione è stato portato in tribunale, per aver rimpatriato a forza un ragazzo richiedente asilo dall'Iran, dove è stato torturato e da dove è nuovamente fuggito.

Devlessa!
Eric Støttrup Thomsen
"Romano"
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