Bruxelles, summit sui rom 
		
			Di  Fabrizio (del 01/05/2014 @ 09:00:36, in  Europa, visitato 2371 volte)
		  
	 
	
	
		
  
30 Aprile, 2014, Nazzareno Guarnieri su
Fondazione Romanì Italia 
 
Qualche giorno fa ho ricevuto una lettera (vedi
QUI, ndr.) dall'amico di Spagna Juan De Dios 
Ramirez-Heredia con alcune personali considerazioni sul recente summit sui rom a 
Bruxelles promosso dalle istituzioni europee. 
Riporto integralmente la lettera di Juan De Dios e ringrazio il prof. Marco 
Brazzoduro per la traduzione in Italiano. 
 
IL SUMMIT DI BRUXELLES SUI ROM E' STATO UN GRANDE INGANNO 
 
Sapevo dal primo momento, e i miei timori sono stati confermati quando ho letto 
i contenuti del programma, che ci troviamo ancora una volta di fronte a un 
incontro di importanti uomini politici e di gagé "che ci amano tanto" e sono 
pronti a parlare per conto nostro privando i presenti al summit della 
possibilità di ascoltarci in quanto veri e insostituibili portavoce della nostra 
identità e dei nostri interessi. 
 
Per questo motivo ho deciso di non andarci, nonostante che sia stato 
personalmente invitato. Non volevo avallare con la mia presenza questa 
esibizione di politici che in periodo elettorale dichiarano a turno quanto siano 
interessati alla nostra situazione. 
 
Prima di scrivere queste note ho lasciato passare del tempo. Volevo informarmi 
sulla questione ricorrendo a fonti rom, oneste ed equilibrate, per capire la 
complessità del summit. I miei timori sono stati confermati. 
 
Comunque desidero fare riferimento alla lettera che Rudko Kawczinski, presidente 
del European Roma and Travellers Forum ha indirizzato a Viviane Reding, 
Commissario alla Giustizia, a Schulz , Presidente del Parlamento europeo. Faccio 
mie le sue parole quando ha detto: 
 
"...Questo meeting di un giorno che consiste , prevalentemente, in una serie di 
discussioni portate avanti da personalità non rom, crea serie preoccupazioni 
riguardo allo scopo, ai contenuti e alla partecipazione". 
 
Il summit è diventato un gioco di discorsi ripetitivi. E noi rom di ciò ne 
sappiamo abbastanza perché siamo spesso infastiditi da quelli attorno a noi 
dotati di spirito di redenzione e mani piene di euri ottenuti a nostro nome. 
Pronti a salvare le nostre vite. 
 
Rudko Kawczinski lo ha detto con grande chiarezza: 
 
"Per noi è difficile capire quale sia esattamente lo scopo del summit e il suo 
valore aggiunto in termini di quello che ha conseguito finora. Le piattaforme 
tematiche creano politiche inclusive per i rom a livello locale e fanno arrivare 
denaro dell'UE alle autorità locali e regionali per aiutarle a integrare i rom. 
Fanno diventare l'integrazione dei rom una realtà locale anche negli stati 
appena cooptati, tematiche che sono state dibattute in forum nazionali e 
internazionali e hanno costituito l'oggetto di numerose raccomandazioni e 
decisioni emesse dalla Commissione Europea e altri organismi internazionali. Non 
sembra che la serie di discorsi di ministri e viceministri siano in grado di 
generare quell'impegno così tristemente carente" 
 
Perciò Rudko Kawczinski ha colto il punto chiave quando ha affermato: 
 
"E' un peccato, per dire il minimo, che dopo anni di affermazioni secondo le 
quali il lavoro dovrebbe essere compiuto dai rom e non per i rom, ci viene 
offerta un'agenda dove in un elenco di 30 oratori non c'è quasi nessun rom (...) 
D'altra parte si suppone che noi dovremmo ammirare le persone che conoscono e 
seguono i consigli di un gruppo di partecipanti non rom, alcuni dei quali non 
hanno mai conosciuto gli stessi rom o che non hanno mai visitato un insediamento 
rom". 
 
Un ampio numero di rom che vivono in Europa hanno alzato la voce per denunciare 
la manipolazione cui sono assoggettati. Per la maggior parte delle istituzioni e 
per una larga parte di quelli che vivono a spese del nostro nome noi siamo 
considerati un gruppo di mendicanti analfabeti e affamati che debbono essere 
salvati ad ogni costo. E, sempre in nostro nome, organizzano conferenze, 
incontri e giornate come questa che finiscono quasi sempre in completi 
fallimenti . E sapete perché ? 
 
Ascoltate Rudko Kawczinski: 
 
"Finora molti degli sforzi della Commissione Europea si sono conclusi con 
risultati minimi o inesistenti. Questo accade sempre quando la comunità rom e i 
suoi rappresentanti non sono stati né coinvolti e né consultati nella 
progettazione dei programmi e delle iniziative". 
 
Non pretendiamo di capire come fanno la signora Reding e il commissario Laszlo 
Andor, responsabili per le materie sociali, il lavoro e l'integrazione. Hanno 
consentito di essere presi in giro dagli organizzatori di questo spettacolo 
volgare. Non é stato portato alla loro attenzione quello che l'European Roma and 
Travellers Forum non ha visto, la più elevata rappresentanza dei rom in Europa, 
la cui creazione è stata aiutata dal Consiglio D'Europa, dalla Commissione 
Europea e dall'OSCE ? 
 
"A peggiorare le cose - continua Rudko Kawczinski - la Commissione Europea ha 
ritenuto opportuno invitare come oratore nella cerimonia di apertura del summit, 
niente meno che Traian Basescu, Presidente della Romania, che è stato 
recentemente condannato dalla Commissione Nazionale di Romania per la lotta alla 
discriminazione, per i suoi commenti discriminatori verso la popolazione rom. 
D'altra parte hanno invitato in alcuni dei già menzionati tavoli, rappresentanti 
di città e regioni che hanno sistematicamente cacciato i rom dai loro territori". 
 
Per concludere faccio mie le parole del Presidente del European Roma and 
Travellers Forum: 
 
"In queste circostanze crediamo che la nostra partecipazione in questo summit 
sia stata meramente decorativa. Ciò è qualcosa che non possiamo accettare in 
qualsiasi caso. Noi rom vogliamo una partecipazione reale ed onesta e non ci 
auguriamo di essere usati solo come marionette in uno spettacolo". 
 
Juan de Dios Ramirez-Heredia - Presidente dell'Unione Romanì spagnola 
 
Già deputato al Parlamento europeo 
 
Avvocato e giornalista 
	 
          
	
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