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Post di servizio pubblico
Di Fabrizio (del 12/01/2014 @ 09:04:16, in Kumpanija, visitato 1471 volte)



Da quando, 25 anni fa, cominciai a frequentare i campi rom, il numero di volontari che si occupa-preoccupa-straoccupa di loro è aumentato notevolmente. Volontari che spesso hanno studiato per operare in quest'area, ma che a volte vengono "paracadutati in zona operativa" senza sapere cosa li aspetta.
Rispetto a loro di sicuro io sono ignorante come una capra, ma credo di poter essere utile dando qualche suggerimento su (alcune, non tutte) tipologie umane che potrebbero incontrare. Stereotipi? Forse, ma chi vuole essere "operatore di strada" potrà correggerli in corso d'opera.

  • The big boss
    Ne ha viste di tutti i colori, ha l'occhio sveglio e una sua opinione su ogni cosa. Il suo cervello è una centrale nucleare di rivendicazioni, progetti, richieste. Come ogni centrale nucleare che si rispetti, ha qualche guaio all'impianto di raffreddamento. Per cui, quando con immensa fatica sarete riusciti ad organizzare assieme qualcosa, e ci sarebbe bisogno della sua presenza fisica (e mentale), puntualmente lo troverete a russare sotto il tavolo, circondato da qualche decina di bottiglie di birra vuote.
  • Giacomino
    Esiste in versione Balkan: carnagione scura e baffoni; o Urban Warrior: testa rapata e ricoperto di tatuaggi.
    Alto 1 metro e novanta per circa 120 chili, qualche cicatrice sparsa qua e là, in realtà è tenero e mansueto come un agnellino. Tendenzialmente inoffensivo, nonostante l'aspetto, anche lui ogni tanto va in tilt e spacca ogni cosa abbia a portata di mano... iniziate a correre prima che sia troppo tardi!
  • Poveriiino
    Può essere un poverino o una poverina. Tono di voce (indipendentemente dall'età) da pensionato con la minima, è circondato/a da uno stuolo di parenti nelle medesime condizioni. Quando vi vede inizia a snocciolare la litania di problemi e cose di cui avrebbe bisogno.
    Arriverà il momento in cui vi telefonerà disperato/a perché la nonna deve essere ricoverata d'urgenza e voi dovete accompagnarla in ospedale. Quando arriverete trafelati al campo, si starà guardando la partita in tv con tutta la calma del caso, la macchina bella lucida parcheggiata di fronte alla baracca.
  • Il diffidente
    Sguardo smorto, fa sempre finta di non parlare la vostra lingua e di non capire. Ascolta ma non risponde, al limite sorride. Poi un giorno improvvisamente si scioglie, per proporvi qualche affare improbabile, che descriverà in ogni particolare. Se mostrate dei dubbi, si offende perché penserà che volete fregarlo.
  • La nonna
    Anche per lei esistono due versioni:
    La Matrona, vive circondata e accudita da figlie, nuore e nipoti, trattata come una regina;
    L'Highlander, che invece si occupa personalmente di: cucinare, guidare il camion, pulire, spaccare la legna ecc. Sul tinello la foto di quando battè Mike Tyson ai punti.
    Tutte e due sono una miniera di conoscenze e consigli, che però snocciolano con grande parsimonia e solo in caso di bisogno estremo. Sono loro a suggerire come trattare col prete o col poliziotto, come riparare l'impianto elettrico, o a spiegare all'avvocato il suo mestiere. O come curare le malattie con le erbe, come lanciare una maledizione, come cucinare per 20 persone spendendo 10 euro...
    E' capace di citare a memoria una legge, un manuale di idraulica, una leggenda; ma nel contempo di cadere in ingenuità pazzesche, cosa che vi darà l'idea di cosa significhi confrontarsi con una cultura diversa.
    Appoggiato accanto alla stufa sta suo marito. E' la sintesi serena di tutti i caratteri sinora elencati. Di solito sta dormendo, dopo una vita di stenti e avventure.
  • I bambini
    E' normale che avendo a che fare con un simile manicomio, si possa avere la tentazione di mollare tutto e andare nella Legione Straniera. I Rom lo sanno e hanno inventato un'arma formidabile: i bambini.
    Innumerevoli e debordanti, dispettosi come animali selvatici, e nel contempo affettuosi e appiccicosi come orsetti di pelouche, sono intelligenti, vivaci, affamati di ogni cosa e ogni idea, come qualsiasi loro coetaneo. Pochi sanno resistere al loro fascino e al loro amore per cui, nonostante fatiche e disillusioni, continuerete a tornare al campo.
    Avrete comunque uno schock personale e culturale, perché lo stesso bambino quando compirà 10 anni, comincerà a comportarsi, pensare (e agire, soprattutto) da adulto, pretendendo di essere trattato come tale.

PS: a proposito di stereotipi...