Blogfesta e dintorni 
		
			Di  Fabrizio (del 19/12/2005 @ 11:59:27, in  blog, visitato 3193 volte)
		  
	 
	
	
		
     		 	 	 		 		 		 	
    
        
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             Si mangia e si beve, anche dalle nostre parti. Gli elementi 				più "selvaggi" hanno già stappato le 				bottiglie, le donne stanno già alimentando la stufa.  				 
            Chi è rimasto sobrio (spera di 				recuperare poi il tempo perduto) ringrazia Mastro 				nns & the ChalgaUntzBrassMetalJazzBbbanda 
            Qualche suggerimento per un piatto diverso 				dal solito? 
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             La prima ricetta, la dedichiamo a un blogger 				che da un po' è in "silenzio stampa", sperando 				di vederlo scrivere presto:  				 
            Burek (via Tiscali 				Europa) 
             				La pasta: - 350 gr di 				farina - 1 				cucchiaio di olio di oliva - 1/8 				l di acqua tiepida - 1 				pizzico di sale
  La farcitura: - 600 				gr di spinaci bolliti tritati - 200 				gr di panna fresca - 2 				cipolle sminuzzate - 1 				spicchio d'aglio pestato - sale 				e pepe
  Impastare la farina, l'olio, il sale e 				l'acqua per formare una pasta molle. Spalmare con l'aiuto di un 				pennello dell'olio d'oliva sulla pasta e ricoprirla con uno 				strofinaccio. Lasciare riposare per mezz'ora. Fare rosolare le 				cipolle e l'aglio in una padella, e aggiungervi gli spinaci con 				sale e pepe. Aggiungere la panna fresca e un po' di farina in 				modo che l'impasto non diventi troppo liquido. Tagliare la pasta 				in 8 o 10 pezzi. Stendere ciascun pezzo di pasta in strati molto 				sottili, quasi trasparenti. Imburrare il fondo di una teglia da 				crostata e stendervi uno strato di pasta, più uno di 				spinaci, più uno di pasta e così via. Nella parte 				superiore stendere due strati di pasta per una migliore tenuta. 				Fare cuocere il Burek nel forno preriscaldato per 30 minuti a 				180-200°. Un altro modo per realizzare il Burek consiste nel 				mettere la farcitura di spinaci in ognuno dei pezzi di pasta, 				arrotolarli a forma di lumaca e disporli nella teglia con il 				resto degli spinaci sparsi tra i piccoli Burek. Anche in questo 				caso fare cuocere per una trentina di minuti.
  Dober tek! 
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             Involtini di cavolo alla romena 				(Sarmale)
  via Rete 				Civica San Donato Milanese  				 
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             1/2 Kg di Cipolle tagliate fine 
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             1 Carota 
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             150 g di Riso 
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             700 g di Carne trita di maiale e di vitello 
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             1 Uovo 
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             1 cucchiaino di Semolino 
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             2 cucchiai di Concentrato di pomodoro 
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             1 Cavolo di media grandezza 
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             1 Limone 
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             Sale, Pepe, Olio q.b. 
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             1 bicchiere di Vino bianco 
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             La cipolla tritata con la carota a julienne (ed eventualmente 				altre verdure in modo da creare un soffritto, va a gusti) si fa 				sciogliere con 100 ml di acqua e 100 ml di olio a fuoco basso, 				deve bollire, non si deve rosolare. 
            Si fa raffreddare. Si fa bollire il riso per 10 minuti e poi 				si risciacqua con l’acqua fredda. Quando è tutto 				freddo si mescola con la carne, l’uovo, il semolino e il 				concentrato di pomodoro. Si aggiunge sale e pepe q.b. Si lascia 				riposare il composto per mezz’ora. 
            Le foglie del cavolo si lavano e poi si sbollentano nell’acqua 				alla quale si è aggiunto il succo del limone e un 				cucchiaio grande di sale. Quando le foglie di cavolo sono fredde 				si possono fare gli involtini. (Si può fare in estate 				anche con foglie di vite, bisogna allora farle sbollentare di 				meno perché sono meno dure). 
            Si mette la foglia nel palmo della mano, si adagia un 				cucchiaio di composto e si arrotola dopo di che si spingono in 				dentro le due estremità in modo da chiudere bene 				l’involtino. Sul fondo della pentola si mettono 2 cucchiai 				di olio e un strato di cavolo tagliato a listarelle (perché 				così non si attaccano) e poi si cominciano e mettere gli 				involtini a strati. 
            Quando sono state messe tutte si aggiunge acqua fredda fino 				quasi a coprirle e si fa cuocere a fuoco basso da quando comincia 				a bollire per un’ora e mezza. Poi si aggiunge un bicchiere 				di vino bianco e si fa ancora cuocere un quarto d’ora. Non 				bisogna mai mescolare perché se no si disfanno e viene una 				poltiglia. Bisogna solo ogni tanto smuovere bene la pentola 				soprattutto quando l’acqua sta per consumarsi tutta. 
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             Polneti Piperki  				 
            Ho chiesto ad alcuni amici provenienti dalla ex Yugoslavia 				quale fosse il loro piatto preferito. Inutile dire che si sono 				divisi in varie fazioni anche su questo argomento. Alla fine 				della discussione, per una volta abbiamo raggiunto un accordo: 
            Peperoni ripieni, qui 				nella variante macedone (via Padania 				- ricettario mutietnico) 
            - 8 peperoni medi verdi - 2 peperoni piccoli verdi tagliati 				a pezzettini - 150 gr di burro - 4 cipolle piccole, 				tagliate fini - aglio macinato, 2 chiodi di garofano - 1 				barattolo di passata di pomodoro - sale e pepe - 500 grammi 				di prosciutto affumicato - 2 uova - 500 gr di pan grattato 
            Tagliare gli 8 peperoni secondo le nervature, lavarli e 				rimuovere i semi. Scottarli in acqua salata per 5 minuti e poi 				scolarli. In un tegame a parte, sciogliere il burro, aggiungere 				le cipolle tagliate fini, l'aglio, e il sale. Quando sono dorati, 				porre nel tegame la passata di pomodoro, il prosciutto, i 2 				peperoni piccoli tagliati fini e i chiodi di garofano. Dopo 15 				minuti, togliere dal fuoco e mescolare con le uova e il pan 				grattato. Riempire i peperoni tagliati, e ricoprire col resto del 				pan grattato. Mettere in forno a 250° per 25 minuti e fare 				brunire la parte superiore. 
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             Non so se siate cattolici, ortodossi o 				musulmani (o evangelici), quindi sul bere decidete voi e non 				scateniamo altre guerre. 
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             Comunicazione di 				servizio per milanesi e dintorni: 
            Veglione 				di capodanno al campo 
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            Musica, balli, fuochi per una serata che 				ricorderete. Contattatemi 				per informazioni o partecipare 
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             Soundtrack: 								 
            Per una volta, abbandoniamo la musica balcanica, per 				promuovere nuovi suoni: 
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             Gypsy Punk 
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             Dai Gogol Bordello: Qui 
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             Jazz sinto & manouche: 
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             Aperitivo con Patrick Saussois: 								 
            
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             E se avete già mangiato, il digestivo è dei 				Manomanouche Quartet: 								 
            
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             Dimenticavo: gli 				auguri dal mondo 
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