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Slovacchia
Di Fabrizio (del 02/12/2012 @ 09:04:18, in scuola, visitato 1201 volte)

Buongiorno Slovacchia Presov: dal prossimo anno gli alunni rom saranno a fianco degli altri bambini - 21 novembre 2012

Secondo una sentenza della Corte regionale di Presov del mese di ottobre, la scuola primaria di Šarišské Michalany, che ha creato classi separate per bambini provenienti da "ambienti socialmente svantaggiati", ha violato il principio della parità di accesso all’istruzione. Secondo quanto scrive oggi il quotidiano Sme, la scuola, con quasi i due terzi di questi alunni (per lo più dalle comunità rom), dovrà pertanto chiudere le 15 classi separate e comprendere gli alunni rom nelle classi regolari entro l'inizio del nuovo anno scolastico. In questo modo si eviterà, ha scritto la corte, una discriminazione su base etnica.

Il nuovo direttore Jaroslav Valastiak ha però dei dubbi: se non rispetta il verdetto, infrange il verdetto della corte. Ma se formasse solo classi solo socialmente miste, la struttura diverrà esclusivamente una scuola rom. Dopo la sentenza, ha detto, quattro bambini hanno lasciato la scuola e altri genitori stanno pensando di farlo, e cercarsi una scuola diversa per evitare che i loro figli condividano le classi con bambini rom spesso affamati e non preparati, con scarse abitudini igieniche. La discriminazione, pensano i genitori, è contro i loro figli che devono adattarsi al ritmo più lento di apprendimento dei bambini delle comunità emarginate.

Secondo Valastiak, scrive Sme, la sentenza è legittima ed è contro ogni forma di segregazione sociale nella scuola, ma secondo lui l'integrazione forzata non porterà ad alcun beneficio. La sua posizione è condivisa dalla maestra di appoggio per i rom, Monika Duzdova, che pensa che gli oltre 400 bambini della scuola a diversi livelli di istruzione, diversa estrazione sociale e con prospettive diverse non possono essere semplicemente "mischiati". Lei è scettica nei confronti di questo tipo di "giustizia", considerando che addirittura gli stessi genitori rom sono contro quest'idea di classi miste ove i loro bambini dovrebbero studiare fianco a fianco con i figli di famiglie "bianche".

Del resto, la scuola stessa ha già provveduto a trasferire i migliori studenti rom nelle classi ordinarie per favorirne l’integrazione.

(Fonte Sme)