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Gran Bretagna e Irlanda
Di Fabrizio (del 05/12/2005 @ 05:49:08, in Europa, visitato 2654 volte)
Guardian
da British_Roma
I Nomadi irlandesi esposti alla divisione razziale

Le divisioni sociali innescano il conflitto in uno dei paesi più ricchi del mondo

Angelique Chrisafis in Dublin
Saturday November 26, 2005

Guardian

A fianco di un piccolo tabernacolo nella sua spoglia roulotte, Biddy McDonagh descrive i ratti che infestano l'area di sosta. "Sono grossi come gatti e si muovono come un branco in caccia", ci dice. Un ricordo a quattro zampe della discarica adiacente, in questo fazzoletto di terra brulla ai margini nordoccidentali di Dublino.


Mrs McDonagh, 61 anni, ha una nipote di 39 e una bis-nipote di 10 anni, ha imparato da poco a scrivere il proprio nome ed indirizzo. "Non è molto" singhiozza "Ma ha significato una differenza nella mia vita".

L'area di sosta, con i servizi esterni, sporadici tagli dell'elettricità, i graffiti, è ritenuta tra i "paradisi" dei Viaggianti, dice Winnie Kerrigan, un'altra residente in attesa di alloggio. Ma il boom economico della Tigre Celtica qui non è avvertito come altrove. "Viviamo nelle condizioni dell'Irlanda degli anni '30" dice Mrs Kerrigan.

Lo scorso ottobre, le 80 famiglie di Viaggianti che vivono lungo Dunsink Lane a Finglas, si sono svegliate scoprendo che il comune aveva costruito tutto attorno un muro per prevenire gli insediamenti abusivi. Divisi dalla comunità stanziale lì attorno e impediti a raggiungere scuole e negozi, i Viaggianti dicono che la barriera rappresenta un'azione razzista e discriminatoria e stanno protestando. Ci sono stati disordini, culminati col lancio di molotov e l'assalto ad un edificio lì vicino. Anche un campo da golf è stato seriamente danneggiato. Amplificata dai media che l'hanno subito paragonata ai più noti conflitti di Gaza o di Derry, la "Battaglia di Dunsink" ha polarizzato l'attenzione pubblica, esponendo la frustrazione di una minoranza marginalizzata ad un profondo sentimento anti-nomadismo

Un anno dopo, le problematiche relazioni irlandesi con il suo popolo nomade sono al più basso livello. Il caso di Pádraig Nally, contadino di Mayo accusato di aver ucciso un Viaggiante condannato a sei anni anni di prigione, è stato descritto dal giudice come "il caso più socialmente controverso" che gli fosse mai capitato, per le furiose polemiche che hanno diviso l'Irlanda al tempo del processo.

Nally, 61 anni, viveva da solo nella sua fattoria a Cross. L'ottobre dell'anno scorso aveva trovato John Ward, di 42 anni, nei suoi terreni ed aveva pensato che volesse introdurvisi. Nally gli sparò, colpendolo alla mano e all'anca. Poi era seguita una lotta durante la quale Ward era stato colpito ripetutamente con un bastone. Nally aveva poi raccontato alla polizia: "Era come colpire una pietro o un albero. Potevi colpirlo senza fargli niente." Ward era poi scappato sulla strada, Nally aveva ricaricato il fucile e gli aveva nuovamente sparato da distanza ravvicinata.e.

Secondo i suoi difensori, Nally è stato giudicato troppo severamente dal tribunale e i Viaggianti devono ammettere di essere coinvolti in una serie di atti criminali che "mettono un cuneo" tra loro e il resto della società. Ma secondo Ian O'Donnell dell'Istituto di Criminologia dell'Università di Dublino, l'accusa ai Viaggianti di essere coinvolti in crimini rurali non si poggia su basi solide. [...] "Penso che siano un capro espiatorio".

Settimana scorsa è stato negato il permesso di tenere un corteo in favore di Nally, perché c'era il timore che fosse una manifestazione razzista contro i Viaggianti. Ma Jim Higgins, deputato del Fine Gael, ha rinfocolato la polemica nel corso di un'intervista radiofonica, durante la quale affermava che "stagnai e Zingari" d'Irlanda non sarebbero comunque graditi. La divisione tra Viaggianti e il resto della società sta "crescendo e raggiungendo proporzioni vulcaniche" e se non sarà affrontata con decisione, produrrà nuovi morti

I gruppi Viaggianti lamentano che la comunità vive nel terrore. Questo mese uno di loro, 26 anni, è stato inseguito e picchiatto a morte con una mazza di metallo, da un uomo che credeva stesse introducendosi in casa sua.

Mentre monta la paura, Pavee Lackeen (cfr QUI ndr.), un film basato su avvenimenti reali di una famiglia che vive ai marginio delle strade di Dublino, ha vinto un premio internazionale. Gli spettatori erano scioccato dal racconto di una madre single con 10 figli, forzata per anni a vivere in una fredda roulotte senza elettricità, acqua o servizi igienici, mentre le Nazioni Unite classificano l'Irlanda come uno dei più ricchi paesi del mondo. Nonostante il successo del film, i suoi protagonsiti, la famiglia Maughan, ancora non hanno ottenuto una casa. Vivono nella stessa roulotte, senza servizi,occupando un campo incolto e circondati dai ratti.

Ci sono circa 30.000 Viaggianti in Irlanda, meno dell'1% della popolazione. Nativi dell'Irlanda, sono un gruppo distinto dai Rom europei, di cui condividono la tradizione nomadica. In Gran Bretagna e nell'Irlanda del Nord sono riconosciuti come gruppo etnico minorutario distinto, ma non lo sono nella Repubblica.

Martin Collins, vice direttore del Travellers group Pavee Point, parla dell'odio che viene affrontato giornalmente, che dovrebbe chiamarsi razzismo. Giudica "evidente" quanto rivelato dal caso Nally, come "razzismo istituzionalizzato" contro i Viaggianti. Nessuno di loro era nella giuria. "Sono il primo ad ammettere che Jahn Ward non aveva alcun diritto di trovarsi lì dov'era, ma quello è stato un omicidio a sangue freddo. Ed ora il fattore è ritratto come un eroe nazionale. E' qualcosa di simile a quanto avvenne in Alabama, Georgia e Mississippi."

Mr Collins dice che i Viaggianti non sonosorpresi dalla profondità del sentimento contro di loro. La vedova Ward ha ricevuto lettere minatorie del tenore "uno in meno, sotto con gli altri 30.000". I Viaggianti a Dublino dicono di dover cambiare il loro cognome per ottenere lavoro. Circa il 73% degli uomini sono disoccupati e una ricerca condotta da un'istituto per l'impiego svela che un occupato su quattro non vorrebbe condividere il proprio spazio di lavoro con un Viaggiante.

Tornata a Finglas, Winnie Kerrigan cdice che il messaggio emerso dal caso Nally è che ammazzare un Viaggiante è "OK".

"Non vogliamo pietà. Chiediamo diritti unmani," ci dice.

La storia
I Viaggianti (Travellers) sono da secoli parte della società irlandese. Nativi dell'Irlanda, sono un gruppo distinto dai Rom europei, di cui condividono la tradizione nomadica e dei gruppi familiari estesi. Anche se oggi non è quasi più parlata, hanno una lingua propria, il Cant. Sono tradizionalmente lavoratori del metallo, commercianti di cavalli e lavoratori agricoli stagionali, oggi molti vivono concentrati nele aree urbane. Ci sono circa 30.000 Viaggianti in Irlanda, 15.000 in Bretagna e 10.000 negli USA. In Irlanda il 63% dei Viaggianti ha meno di 25 anni e l'aspettativa di vita è di dieci anni inferiore al resto della popolazione. Secondo Pavee Point circa 800 famiglie vivono ai margini dele strade, senza acqua, elettricità e servizi igienici, altre centinaia sono in attesa di sistemazione in alloggio.
(sulle origini dei Traveller, dall'archivio di Pirori ndr)

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