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Repubblica Ceca
Di Fabrizio (del 19/08/2011 @ 10:26:23, in conflitti, visitato 1739 volte)

Da Czech_Roma

Romea.cz

I ghetti cechi a rischio di disordini come in Inghilterra?
Praga, 13.8.2011 16:57, iDNES.cz, translated by Gwendolyn Albert

iDNES.cz riporta che mentre alcuni esperti o parti interessate ritengono che violenze simili a quelle che ora affliggono le città in Inghilterra potrebbero verificarsi nella Repubblica Ceca, altri non vedono la situazione così disastrosa. "Qualcosa di simile potrebbe avvenire nella Repubblica Ceca. Qui la situazione è di preoccupazione, paura e tensione. E' solo una questione di tempo prima che esploda," dice Ivan Veselý, attivista romanì dell'associazione Dženo. Secondo lui, violenze simili potrebbero essere innescate tanto dall'impatto delle riforme governative che da attacchi a sfondo razziale.

Jitka Gjuričová, direttrice del dipartimento di prevenzione del crimine presso il Ministero degli Interni, non esclude la possibilità di disordini. Dice: "Se lo stato non sviluppa un intervento davvero massiccio per far uscire la gente dalle località socialmente escluse e dar loro la possibilità di unirsi alla società civile, allora potrebbe accadere."

Il sociologo Ivan Gabal, che ha guidato il team di ricercatori che cinque anni fa mappò i ghetti, ammonisce che l'esclusione sociale nella repubblica Ceca si sta intensificando e viene trasferita da generazione in generazione. Se lo stato riducesse troppo severamente la rete di sicurezza sociale, potrebbe esacerbare la situazione. Tuttavia, secondo lui è difficile prevedere rivolte.

Marie Gailová, direttrice dell'associazione Romodrom - che aiuta chi abita nei ghetti, considera la riduzione del welfare un potenziale detonatore di violenza. Dice: "Non credo che qui ci saranno eventi simili in larga scala, ma se le donne non riuscissero a sfamare le loro famiglie, potrebbe succedere. Una volta che la gente è messa in un angolo senza niente, sono gettati nell'aggressività e nella depressione. Naturalmente, è anche colpa loro, ma hanno bisogno d'aiuto."

Gailová considera un enorme problema che ora in località isolate una generazione stia crescendo senza sapere cosa voglia dire un lavoro. "Specialmente nei grandi ghetti della Boemia settentrionale e della Moravia, osserviamo la prima generazione di ragazzi e ragazze che sono cresciuti in un ambiente dove non hanno mai visto nessuno mantenere un lavoro," concorda Gabal. Secondo lui, i politici hanno voltato le spalle a questi problemi.

D'altra parte, Monika Šimůnková, commissario del governo per i diritti umani, non ritiene che lo scenario britannico possa ripetersi a breve nel paese, o comunque non nella stessa misura. Dice: "Nondimeno, purtroppo è vero che molti dei presupposti per la violenza che si sono incontrati in Bretagna, ci sono anche in alcune località ceche socialmente escluse."

L'agenzia governativa per l'inclusione sociale nelle località rom, di cui Šimůnková è responsabile, sta aiutando persone in 26 quartieri impoveriti del paese, attraverso l'istruzione, l'impiego e l'alloggio. Tuttavia, il commissario avverte che i problemi accumulatisi nel corso dei decenni, non si possono risolvere dall'oggi al domani.

Jan Černý, direttore del programma d'integrazione sociale Gente nel Bisogno, non prevede il verificarsi di violenze. "Basterebbero pochi eccessi e l'alveare inizierebbe a ronzare, ma non credo che le api pungeranno qualcuno," dice. Tuttavia, aggiunge che la minoranza romanì è connesso tramite un forte sentimento di mutua solidarietà, e che i membri della comunità sono molto sensibili ad ogni ingiustizia, anche se accadesse dall'altro capo del paese.


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