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Un campo rom in centro: è proprio anarchia
Di Fabrizio (del 06/08/2011 @ 09:41:05, in media, visitato 3453 volte)

Altro articolo illuminante del Giornale. Non solo per il razzismo sparso a piene mani (ho il sospetto che sia un loro marchio di fabbrica):

"Dormono dove capita. Mangiano sui marciapiedi. Trasformano le strade in discariche a cielo aperto. Di giorno, fanno la spola tra la stazione Garibaldi e i semafori che smistano le auto di passaggio davanti al cimitero Monumentale: chiedono la carità, indispettiscono i più spruzzando una brodaglia grigiastra con l’intento di lavare i vetri, fanno sparire velocemente i portafogli dalle tasche dei pendolari in attesa che arrivi la metropolitana, mandano i più piccoli a tampinare gli anziani che escono dal supermercato. Di notte, invece, prendono possesso degli angoli dimenticati dall'amministrazione comunale: si ubriacano di birra, pretendono l’obolo da chi cerca un parcheggio prima di andare in discoteca, davanti allo storico Radetzky Café le donne trascinano i figli svogliati nel tentativo di impietosire chi, tra uno spritz e l'altro, fa l'aperitivo. Milano come Rio de Janeiro. È questa la favela in salsa meneghina, dimenticata dal neosindaco Giuliano Pisapia e che spaventa sempre più i residenti."

Ma soprattutto per alcune ragioni, che sfuggono a chi non sia milanese:

  • quella che l'autore chiama "la zona più «fashion» della città", altro non è che la principale piazza di spaccio cittadina, dove una malintesa "movida" rende invivibile la notte ai residenti. Solo che è a due passi dal centro direzionale, non in qualche malfamata periferia, ed allora è meglio star zitti. Tanto più che i locali notturni sono cresciuti come funghi, grazie alla compiacenza (e probabilmente l'interessamento) di noti politici locali e nazionali della passata maggioranza.
  • ignoro l'età dell'autore (QUI il suo profilo Facebook), ma ricordo, 20/15 anni fa, che proprio in quella zona c'erano diversi micro accampamenti dei primi Rom rumeni. Anche allora c'erano cantieri e luoghi abbandonati. La speculazione edilizia li allontanò e si sparsero in giro per la città. Allora c'era il centro-destra al governo cittadino, che sia un'amnesia voluta?
  • i comportamenti dei Rom di allora erano (purtroppo) simili a quelli descritti oggi, non mi piace la facile demagogia. La differenza è che allora a "pagare la vicinanza" erano semplici cittadini in odore di sfratto, ora sono i fighetti cocainomani di corso Como. Che sia questa la ragione di tanta rabbia?
  • Pisapia può piacere o meno, ma cosa c'entri in una situazione che, a causa della politica degli sgomberi, si ripresenta ciclicamente, non riesco a capirlo. O no?

Ieri: il dovuto CONTRAPPASSO!