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Una favola della buona notte
Di Fabrizio (del 18/12/2010 @ 09:37:02, in musica e parole, visitato 2060 volte)

Natale è alle porte, quando ero bambino io (altra epoca, d'accordo) c'era ancora l'abitudine di raccontarsi delle storie. Tanti anni fa, al campo di via Idro si stampava un giornalino per le scuole, Il Vento e il Cuore, da cui è tratto il pezzo seguente.

Per i genitori, da raccontare quando i bambini non vogliono dormire

Immagine da animalinelmondo.com

Speriamo che mentre ci leggete siate al caldo, in una casa o in una roulotte. Al tempo di questa storia vera era pieno inverno e tutto il campo era ghiacciato. Le nostre famiglie avevano poca legna, anche i fuochi erano scarsi.

Un puledrino stava male da parecchi giorni, si reggeva in piedi a fatica. Quella mattina eravamo tutti preoccupati per lui.

Quando siamo entrati nella stalla, era disteso a terra, stecchito, con le zampe ritte e la pancia già gonfia per il freddo. Vicino a lui, un altro cavallino lo osservava terrorizzato dal freddo e dallo spavento.

Ci siamo accorti che il puledro a terra respirava ancora.

Siamo corsi a prendere delle corde robuste e gliele abbiamo passate sotto la pancia. In due, uno da una parte e l'altro dall'altra, l'abbiamo sollevato a forza.

Ma il cavallino era ancora intirizzito e aveva gli occhi sbarrati per lo spavento, non potevamo lasciarlo perché sarebbe ricaduto. Abbiamo cominciato a massaggiarlo e ripulirlo, con energia ma dolcezza, sulla coda, sulla groppa, sul collo e sulla testa.

Finalmente siamo riusciti a fargli masticare del pane secco e gli abbiamo dato dell'acqua da bere. Sempre reggendolo e facendogli muovere le zampe, l'abbiamo portato vicino al fuoco. E' uscito anche il suo compagno, ha mangiato anche lui.

Adesso stanno bene, ci piacerebbe farveli conoscere.