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Si chiamava Emil
Di Fabrizio (del 21/03/2010 @ 08:59:57, in Kumpanija, visitato 1511 volte)

 video di Ivana, il link per chi legge da Facebook

La cronaca ha le sue crude leggi: dopo un morto ce n'è sempre un altro, alla commozione ed all'indignazione del momento segue sempre l'oblio, sino alla prossima notizia. Ci sono morti pesanti ed altre leggere e per chi come me di Rom, Sinti e del loro mondo scrive da anni, la frustrazione di dover sempre ricominciare da capo, sino a perdere la parole, o rischiare di perdere la lucidità, quando tanti sforzi e fatiche di tanta gente (ripeto: di anni, non di oggi) vengono liquidati così. Quello che è scritto resta, il resto si disperde.

Mi sento afono, mi sento DEBOLE anch'io, di fronte alla conta dei morti, senza che se ne ricordi un nome o una storia. Per questo torno (anche se lo so che poco o niente cambierà) a riproporre quel video sul presidio che abbiamo fatto lo scorso 15 marzo. Perché, almeno qui, resti qualcosa, che non sia solo rabbia o dolore.

E consiglio anche quest'altro video di C6.tv